Franco Agamenone si è lamentato per la rumorosità agli Us Open (Video)
Franco Agamenone si è lamentato delle strane condizioni in cui alcuni tennisti hanno dovuto disputare il match in cui erano impegnati nelle qualificazioni degli US Open 2022.
Dichiara Franco: “Torneo di tennis o concerto? In questo condizioni si è giocato il turno decisivo delle quali agli Us Open”.
Sappiamo tutti che il Grand Slam di New York è uno dei tornei più rumorosi del circuito, ma perchè dei tennisti professionisti devono giocare in un contesto non consono per un torneo di tale portata?
Torneo de tenis o concierto ?
En estás condiciones se jugó la entrada al Main Draw del @usopen https://t.co/nvB9r1peqP pic.twitter.com/CxlRYSHR29
— Franco Agamenone (@FAgamenone) August 27, 2022
LAMENTABLE Otra muestra de que, excepto un par de jugadores, le chupamos un huevo a la ATP y a este negocio https://t.co/MorHJtJROA
— Franco Agamenone (@FAgamenone) August 27, 2022
TAG: Franco Agamenone, Us Open, Us Open 2022
La fu-Coppa Davis sempre fu l’eccezione che confermava la regola: non si deve disturbare chi stia giocando.
@ DIEGHITO (#3318560)
no quarto
Perchè hanno ripescato GRENIER anzichè AGAMENONE ? Non era lui il terzo al sorteggio ??
Conosco Italiani che parlano peggio di Agamenone. E poi è stato grande a Umag quando, a una domanda in Inglese, ha risposto in Italiano. O almeno ci ha provato. Mitico!
Ha ragione ho visto dal vivo i tre slam di questo emisfero… è una festa di paese rumorosissima
In mezzo ad una specie di “tribuna politica” vorrei solo ricordare che a tennis si gioca in 2, contemporaneamente e sullo stesso campo. Quindi l’avversario di Agamenone non è stato favorito proprio come il ns oriundo non è stato favorito. Poi ricordiamoci della Coppa Davis, dove spesso pare di stare in uno stadio di calcio…
Ma cosa c’entra il sangue qua stiamo parlando di non sapere parlare nemmeno la lingua della nazione che rappresenta. Tutti quelli citati da te parlano in inglese fluentissimo la Fernandez poi ha una padronanza di linguaggio invidiabile
…ma che esempi sono!!!
…a mio avviso un giocatore (vale per tutti),deve essere considerato nel paese dove è cresciuto e dove si è formato tennisticamente ad esempio la Navratilova l’ho sempre considerata cecoslovacca e non di certo statunitense…
Meloniano?
@ Il_tennista_affaticato (#3318144)
Quindi pallavolisti, cestisti, calciatori, rugbisti non hanno bisogno di concentrazione
@ MAURO (#3318239)
Io so di chirurghi che mettono musica in ska operatoria, magari non hard rock.
Comunque si parla di sport non di medicina.
I tennisti sono gli unici sportivi al mondo che vogliono il silenzio assoluto
Mi sembra assurdo che si critichi l’italianità di Agamennone.
Il Canada tra Andreescu, Fernandez, Shapovalov, Aliassime ma anche Raonic chi ha di veramente canadese? Di questi citati nessuno ha il 10% di sangue canadese.
@ Nicola (#3317869)
Ma vergognati, tu e tutti quelli che hanno scritto commenti indegni su una “persona” semplice, corretta, bravo tennista qual è Franco, una storia bellissima alle spalle, che parla solo di legami fra popoli e di pacifica accoglienza!!! Quanto alla musica assordante, ha perfettamente ragione!!! Ma scherziamo??? Ma se il giudice di sedia negli incontri di torneo non da il play finché non c’è il silenzio assoluto, vorrà ben dire che anche il minimo rumore disturba e impedisce il regolare svolgimento della partita..mi stupisco come il giudice non sia intervenuto a favore dei tennisti impegnati, ma essendo turno di qualificazione è probabile si facciano figli e figliastri, e ormai stupirsi di qualcosa è anacronistico, con quello che sta succedendo nel mondo e nel tennis
…illustrissimo dequeDISGRACIA,per una volta ripiega il tuo super pollice da giudice supremo e argomenta(sempre se tu ci riesca),mi sai dire a parte l’italico passaporto che altro ha per essere un tuo paisà?
…ti ricordo che parla e scrive nella sua lingua madre,mangia cibo argentino,tifa per il River,conserva tutte le abitudini e radici da sud americano,dimmi,illuminami,sul tuo italico eroe…
…Rocco Piatti è un tuo paisà o è monegasco?
Speriamo proprio di no.
Dalle mie parti si dice: pure le pulci hanno la tosse…
Altra durissima verità.
E pure questa e’ una dura verità.
qualcuno poi ci dovrà spiegare per quale ragione un bi-nazionale dovrebbe limitarsi a parlare una sola lingua …
Ma questa e’ una dura verità.
Di certo il fatto di essere in centro in una delle città più grandi non aiuta, ma probabilmente perchè era un match di qualifiche e nemmeno sul centrale
Certo si parla e qualcuno magari mette la radio di sottofondo ma di certo non è “esattamente così” come dici. Tu hai visto troppi Dott.House
Probabilmente dovresti seguire un altro sport, tipo l’ippica
Che discorsi del cacchio! Ci sono lavori dove occorre concentrazione, altri adrenalina ed energia. Prova a spiegare un argomento in una classe mentre i ragazzi fanno confusione o parlano, poi vediamo se viene fuori una bella lezione! Ecco, puoi pure giocare col rumore ma non è la stessa cosa. Almenoché tu non sia mai sceso in un campo anche per un banale torneo sociale
Si vede che non hai mai giocato a tennis
Sei italiano? == >Parla italiano! .. perché?
dipende sempre a quali interlocutori vuoi rivolgerti..
di dare un senso al proprio esistere ergendosi in questo caso a paladino dell’italianità a tutto tondo..
Bravissimo! Standing ovation se solo capissero tutti smetteremmo di ripeterlo ogni volta. Che si sappia che è italiano a pagamento e poi la gente decide autonomamente se tifare o meno. Purtroppo però molti vedono la bandierina italica accanto al suo nome e si fermano a quello
e comunque andate da un otorino bravo a farvi controllare l’udito. quando la intervistavano ad umago doo ogni aprtita vinta parlava perfettamente in italiano. semmai gli potete imputare che non parli bene inglese, ma attaccarsi al fatto che non scrive italiano sui social vuol dire che vivete ancora nel medioevo.
è esattamente così. perchè voi pensate che nelle sale operatorie si sta zitti e in silenzio? ma in che universo vivete? ah si, in quello degli ingenui.
@ Oh, Reilly? (#3317892)
Lo fa perché scrivere in italiano è più difficile! Proprio qui si vedono delle oscenità grammaticali vergognose
Si sa se riesce ad entrare per ritiro di qualcuno?
Agamenone ha ragione. La concentrazione è fondamentale nello sport come in molti altri ambiti di lavoro. La cultura americana è oscena e questo scorcio lo rispecchia pienamente.
Hahahaha davvero vi lamentate del fatto che comunichi in spagnolo su twitter? Anche Camila ha come prima lingua lo spagnolo e poi l’italiano. La differenza e’ che Camila ha avuto sin da subito un pubblico italiano mentre Franco fino a 27 anni ha scritto in spagnolo sui social…se tuttora il suo pubblico e i suoi contatti social sono di madre-lingua spagnola per quale motivo dovrebbe improvvisamente scrivere in italiano, lingua che i suoi contatti non capiscono?
ps: e’ comunque impossibile che non conosca l’italiano. Io ho vissuto in Spagna un anno e dopo qualche giorno ero gia in grado di comunicare, dopo un mese lo parlavo gia piu che discretamente…
Agamennone e’ qui da due anni, e ovviamente essendo le due lingue molto simili, e’ chiaro abbia gia una buona padronanza dell’italiano. Scrive in spagnolo perche come detto, il suo pubblico e i suoi contatti sono tutti di madre-lingua spagnola e non avrebbe senso scrivere in italiano.
@ Lopårä (#3318068)
Arriva lo sveglione! Sei italiano? Parla italiano! Questo era il concetto…
@ Lopårä (#3318070)
Parecchi.. Non vale la pena neanche rispondergli. Ci fosse una volta che rispondesse rimanendo in tema, invece che frignare come fanno i bimbi di 10 anni
Effettivamente nelle sale operatorie si eseguono gli interventi chirurgici ascoltando gli AC/DC.
ancora con questa storia della nazionalità di Agamennone?
E’ normale che parli in spagnolo! E’al 100% argentino ma gioca per i colori italiani solo ed esclusivamente per motivi economici.
Wimbledon tutto un altro stile.
Consiglio a tutti di andarsi a vedere (e sentire) gli ‘extended highlights’ della partita e poi provare a giudicare…
Che sciocchezza populista
C’è anche gente che nuota nei fiumi con le pantegane quindi potremmo metterle nelle piscine no?
Anni fa Federer si lamentò che in un match con Tiafoe non sentiva il colpo dell’americano e spesso si trovava fuori tempo; Nadal addirittura disse che contro Lajovic per il rumore non era in grado di sentire la rotazione (!)che l’avversario imprimeva alla palla trovandosi in difficoltà.
Chi non gioca a tennis, o perlomeno a discreti livelli, non può capire cosa significhi il rumore o la gente che si muove sugli spalti: non solo si deve colpire una pallina che viaggia rapida e con rotazioni ma va colpita con un corpo estraneo(racchetta) attraverso un’incordatura su cui va dato non un colpo ma una contro rotazione . E questo in movimento, non da fermi tipo baseball. Cambia, eccome se cambia.
Io sta storia che si debba giocare nel silenzio non l’ho mai capita.
Poi passano elicotteri come a Roma e va bene…
Non riesco a capire tutti questi commenti invidiosi su qualsiasi argomento. Servono solo a far capire chi siete
Che casino assordante!
Secondo me i giocatori non sentivano neanche il rumore del rimbalzo della palla.
Condizioni assurde e fastidiose anche per il pubblico pagante, che non può sentire i rumori di gioco.
Ma che problemi hai esattamente?
Ma cosa c’entra con il discorso? Andale tu, va…
@ Massimo (#3318050)
Cosa c’entra?
Qui sei “invitato” a dare spettacolo. Sei pagato per questo; la gente paga per ammirare questo e tu per farlo devi essere ben concentrato (deci colpire con una racchetta una piccola sfera che viaggia anche oltre i 200 km orari…
Il tennista ha bisogno di silenzio e concentrazione!
Agamenone, al di là del fatto che si esprima solo in Spagnolo (il che da uno che rappresenta i colori italiani a me dà estremo fastidio), ha ragionissima.
D’altra parte non è certo la prima volta che scrivo che l’ambiente dei tornei estivi statunitensi (ed anche di Miami-Key Biscaine…il solo che per ora sembra salvarsi è Indian Wells) è il peggio che si possa trovare, con pubblico rumoroso, invadente e, talvolta, anche intenzionalmente scorretto fino a disturbare apposta chi sta giocando, ma innanzitutto con le organizzazioni stesse che creano i presupposti di tutto questo trasformando i cambi campo in discoteche a bordo campo, con musica sparata a palla e luci stroboscopiche.
Se c’è già un chiaro segnale “ufficiale” per cui un evento sportivo viene tramutato in uno spettacolo a metà tra il circo (nell’accezione dell’Antica Roma) e l’avanspettacolo (di una Roma un po’meno antica, come quella immortalata da Fellini nell’omonima pellicola), è normale che poi la gente si adegui e faccia i propri comodi sugli spalti, non curante di chi si sta giocando momenti importanti della propria vita sportivo-professionale.
Non è certo una novità e neanche è solo un problema del tennis: tutti gli eventi sportivi stelle e strisce sono trasformati in spettacoli da baraccone per aumentarne la portata mediatica, e l’attrattività verso larghe fette di pubblico che altrimenti neanche si sognerebbe di pagare i carissimi biglietti per star ordinatamente ed in silenzio ai propri posti.
Questo è il loro modo di essere e non si può più stupirsene.
Il problema è che, come la recente diatriba tra Kyrgios e la spettatrice che gli urlava durante l’ultima finale di Wimbledon ha ben evidenziato, come quasi tutto quel che sia provenuto da oltre Atlantico negli ultimi 100 anni, questo modo di essere viene proposto, visto e vissuto positivamente anche in molti altri luoghi del globo, specialmente quelli in cui la “cultura” stelle e strisce ha ormai imposti i suoi dogmi e soppiantati i modi di essere locali.
Mutuando, tanto per cambiare, da un lungometraggio stelle e strisce, si può affermare “è la globalizzazione, bellezza”. Globalizzazione che procede speditamente e così tanto a senso unico da confondersi con colonizzazione.
Quante storie sti tennisti per il troppo rumore ce ne sono di lavoratori che operano in ambienti rumorosi e non fanno tante storie
Per la cronaca si trattava di un concerto (gratuito) gia’ programmato per la Fan Week con inizio alle 21.
Causa i molteplici rinvii per pioggia, alcuni incontri, tra cui quello di Agamennone, erano ancora in corso e il volume e’ stato alzato di molto proprio all’ingresso della band verso le 21:15 mentre in precedenza il dj l’aveva tenuto ad un livello “accettabile”.
Sarebbe bastato attendere fino alla conclusione degli ultimi incontri ma “ovviamente” da quelle parti, The show must go on… 😕
Non credo che sia stato il medico ad ordinargli di andare a New York! Oppure soffre la nostalgia della pizzica e delle cime di rapa? Banfi direbbe: “US Open? Ahhh,sono uccelli per diabetici!”.
Ma libertà di cosa? Gioca per una nazione di cui non conosce nemmeno la lingua ma ci rendiamo conto?? Io sono un C2 in british english e non mi daranno la cittadinanza nemmeno tra 10 anni e noi la regaliamo così come niente fosse
il prossimo che dice qualcosa sull’organizzazione di Roma paragonandola ai tornei esteri…
E niente. Quando si tratta della libertà degli altri la libertà è un concetto che ad alcuni non entra proprio dentro.
Speriamo che non sia penalizzato anche nel restar fuori dal torneo. Una beffa doppia.
La musica disturba anche nelle pause di gioco, mentre io tennista deve concentrarsi per capire come battere avversario.
E’ un malvezzo che hanno ereditato anche nei CHALLENGER.
E io che pensavo che in Italia si parlasse l’italiano. Devo aggiornarmi, si parla lo SPAGNOLO !!
Ah, questi naturalizzati oramai nemmeno ci provano a far vedere che si sentono italiani… o kazaki o …
…per dequeDISGRACIA,come mai il tuo italico eroe scrive in spagnolo?
…prova a chiedergli sui suoi social se si sente più argentino (come è giusto che sia) o più italico eroe…
…a proposito Rocco Piatti come lo consideri italico eroe o monegasco?
Italianissssssssimo… andale va!
gli Americani, da grandi ricconi quali sono, possono permettersi di fare ciò che vogliono…..visto che pagano montagne di dollaroni a chi partecipa al torneo, i giocatori non posso che stare muti e continuare a giocare come se nulla fosse
Non capisco il dialetto leccese, qualche pugliese può tradurre i tweet?