Caroline Garcia fa la storia di Cincinnati e diventa la prima qualificata ad approdare in una finale di un WTA 1000. Ora sfiderà Petra Kvitova (Video)

Scritto da enzolabarbera1938@libero.it
Il ritorno della Garcia è sorprendente. E’ stata quasi sull’orlo del ritiro, partite fiacche, giocate per firma, oggi l’esplosione. boh! La Sabalenka non vince più. Non regge più le partite agonisticamente intense. Si è adagiata? enzo

Allenatori, Enzo, allenatori.
Garcia ha avuto un interregno dopo essersi allontanata dal padre-coach senza allenatori bravi, ne ha preso uno dell’Accademia di Nadal per un po’ che le ha peggiorato il gioco anziché renderlo più potente come ha fatto Mouratoglou con Halep.

La Sabalenka ha come allenatore il suo sparring partner, il che mi riporta a quando Osaka fece la stessa cosa e crollava in quasi tutti gli incontri più difficili da gestire.

Poi ci sono anche sparring partner che sono o diventeranno allenatori bravi, come Bajin, quindi non parlo in generale ma solo di casi citati.

Com’è possibile che sia la prima volta a questi livelli? Soprattutto nel circuito femminile pensavo che fosse più possibile raggiungere l’atto finale da qualificata, e invece! Brava Carola, d’altronde hai un best ranking al numero 4 del mondo per qualcosa!

Brava ma peccato che la strada della sua rinascita dopo un eone di meduocrità, sia passata sulla Coccia per ben due volte

Scritto da Paolo
@ Parte77 (#3308679)
Medvedev ha vinto uno slam e diversi mille quale sarebbe l’anomalia?

L’anomalia è nel chi ha fatto il commento

L’ho sempre considerata la piu bella delle tenniste francesi. Una vera lolita. Mi fa piacere abbia ritrovato il suo livello, dopo 2 anni veramente bui.

Scritto da Josh
Per tanto, forse troppo tempo, siamo stati abituati ad un tennis dominato da pochi giocatori, che perdevano raramente e monopolizzavano classifiche e grandi tornei, lasciando le briciole agli altri. Adesso siamo entrati in un periodo nuovo, dove gli equilibri sono più fragili, dove a contare sono le condizioni fisiche, di forma, di motivazioni oltre che gli infortuni, mai come in questi ultimi anni si sono viste partite decise “a tavolino” come dice Google. Così si vedranno sempre più spesso giocatori e giocatrici in stato di grazia vincere lunghe sequenze di partite salvo poi sparire per mesi. Guardate ad esempio, nel campo femminile, proprio la Garcia di questo periodo o la Kontaveit di fine anno scorso, la Swiatek dei primi sei mesi. Up and down dove basta un infortunio o un problema qualsiasi, anche niente, per far si che un atleta che sembra imbattibile cominci a perdere a nastro e magari sparire. Lo stesso dicasi in campo maschile, ovviamente, con atleti tirati a molla a cui basta una contrattura per star mesi ai margini dei grandi tornei. In questa fase, interessante ma forse un po’ mediocre per altri aspetti, un vero fenomeno fisicamente a posto potrebbe far incetta di slam senza troppi sforzi, un po’ come fu per Federer nei suoi primi anni di trionfi. Poi dovette sudare un po’ di più.

Il tennis sì è omologato,non è la bravura in se a fare differenze ma il momento fisico e soprattutto psicologico,ci sono anche vari momenti di una atleta in cui non è focalizzata come dovrebbe nella professione, soprattutto in uno sport come il tennis in cui le prestazioni non sono settimanali ma quotidiane,per un anno.
Parlando della Garcia si parla di una che è arrivata in top 5.

Per tanto, forse troppo tempo, siamo stati abituati ad un tennis dominato da pochi giocatori, che perdevano raramente e monopolizzavano classifiche e grandi tornei, lasciando le briciole agli altri. Adesso siamo entrati in un periodo nuovo, dove gli equilibri sono più fragili, dove a contare sono le condizioni fisiche, di forma, di motivazioni oltre che gli infortuni, mai come in questi ultimi anni si sono viste partite decise “a tavolino” come dice Google. Così si vedranno sempre più spesso giocatori e giocatrici in stato di grazia vincere lunghe sequenze di partite salvo poi sparire per mesi. Guardate ad esempio, nel campo femminile, proprio la Garcia di questo periodo o la Kontaveit di fine anno scorso, la Swiatek dei primi sei mesi. Up and down dove basta un infortunio o un problema qualsiasi, anche niente, per far si che un atleta che sembra imbattibile cominci a perdere a nastro e magari sparire. Lo stesso dicasi in campo maschile, ovviamente, con atleti tirati a molla a cui basta una contrattura per star mesi ai margini dei grandi tornei. In questa fase, interessante ma forse un po’ mediocre per altri aspetti, un vero fenomeno fisicamente a posto potrebbe far incetta di slam senza troppi sforzi, un po’ come fu per Federer nei suoi primi anni di trionfi. Poi dovette sudare un po’ di più.

Grande Caroline, continua e affidabile come pochissime nel circuito.

Il ritorno della Garcia è sorprendente. E’ stata quasi sull’orlo del ritiro, partite fiacche, giocate per firma, oggi l’esplosione. boh! La Sabalenka non vince più. Non regge più le partite agonisticamente intense. Si è adagiata? enzo

Scritto da MD
Ma perché la Garcia, n. 35, ha dovuto fare le qualificazioni?
Non è un torneo da 56 (64 – 8 bye), con una decina di qualificate?

Ok,classifica 14 giorni prima, ho capito.

Scritto da Parte77
García nelle quali e Medvedev N1.. anomalie da classifica falsata

Falsata da che cosa?

@ Parte77 (#3308679)

Medvedev ha vinto uno slam e diversi mille quale sarebbe l’anomalia?

Ma perché la Garcia, n. 35, ha dovuto fare le qualificazioni?
Non è un torneo da 56 (64 – 8 bye), con una decina di qualificate?

García nelle quali e Medvedev N1.. anomalie da classifica falsata