Gulbis perde la testa, lancia la racchetta fuori dal campo e poi però vince la partita (Video)
Ernests Gulbis: Un tempo talento superbo, il lettone sta ora lottando per riconquistare un posto tra i migliori, ma sta accumulando un episodio folle dopo l’altro nel circuito Challenger.
Questa volta, al torneo di Cordenons, il numero 278 della classifica ATP ha perso la testa e ha lanciato la racchetta fuori dal campo. Per questo gesto ha ricevuto un’ammonizione e ha finito per subire un punto di penalità nel secondo set, quando ha spedito una palla nel campo successivo.
In mezzo a tanta follia, Gulbis è riuscito a superare lo spagnolo Nikola Sanchez Izquierdo per 7-6(5), 6-4 e a raggiungere il secondo turno del torneo italiano, una settimana dopo essere andato in finale a Zug in Svizzera.
What the hell 😂😂😂 pic.twitter.com/v6ulqriXk4
— Hombre Nadal 2️⃣2️⃣🏆 (@HombreNadal) August 3, 2022
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Peccato che nel primo commento hai scritto “.. decisione severa e ingiusta”.
Quindi il problema non fu quella legittima decisione, presa secondo regolamento, ma la non applicazione della stessa norma verso altri atleti. Questo si.
@ Chittammuorto (#3291247)
Beh, certo, un po’ d’invidia nei confronti del rampollo di una delle famiglie più ricche di Lettonia c’è.
Ma che quella racchetta non avrebbe preso -casualmente ed eventualmente- la mia testa lei non lo può escludere con certezza.
Probabilmente a Milano no, giusto perché due posti più in là sedeva la moglie di Gulbis.
Ma che lei sminuisca il gesto derubricandolo ad un “effetto collaterale” di un genialoide lo trovo veramente preoccupante, ed anche un po’offensivo verso alcuni di quegli esempi da lei riportati (Ligabue, ad esempio, non faceva male ad una mosca fuor di sè stesso…forse sarebbe stato più appropriato, ma -lo ammetto- eccessivo, un paragone con Caravaggio).
Connors e McEnroe, non a caso, non li tifavo.
Ammiravo il genio racchettistico di Mac ma questo non mi impediva di pensarne male quando veramente eccedeva nei suoi atteggiamenti psicotici.
Per Connors neanche quello: lo ritenevo, e lo ritengo, un guerriero, scorretto e tracotante nei suoi comportamenti, prestato ad un gioco non suo. Avrebbe trovata più consona realizzazione nel calcio storico fiorentino. Spero che lei non voglia dipingerlo qual genio (che non era), per di più incompreso.
Il punto è uno solo: una racchetta tirata fa male a chi la piglia in testa e quindi chi fa della racchetta lo strumento del proprio mestiere (ma anche chi la usi per dilettantismo) non deve in alcun modo lanciarla perdendone il controllo, senza alcun se e senza alcun ma.
Se ero su quegli assolati spalti milanesi è proprio perché della genialità (incompiuta) di Gulbis con racchetta in mano ne sono consapevole: non ero certo lì per Darderi (che spero non se ne abbia a male, ma è la realtà).
Ma non può essere una scusante.
@ Monica (#3290851)
Si dovevo scrivere teloni, non rete, ero preso dalla foga della battuta.
@ tinapica (#3290859)
Caro mio sconosciuto compagno di posto a Milano, la ringrazio per le sue lectio magistralis ma le ricordo che il mondo dell’arte, dello sport, del lavoro, e’ pieno di interpreti al di fuori delle righe, che rappresentano le loro performances in modo diverso da chi e’ kalos kai agatzos.. lei ha mai ascoltato una band musicale tipo i Beatles, i Rolling Stones? Ha mai visto un match di connors o mc enroe? Ha mai letto un brano di Nietzsche, D’Annunzio o ammirato un dipinto di Ligabue? Sono alcuni esempi che potrei farle a migliaia… Erano tutti personaggi controversi, anomali, difficili, distorti… ma facevano il loro mestiere e ispiravano gli intenditori… non faccio il paragone tra Ernests e D’Annunzio, questo le sarà chiaro, ma le sottolineo che al mondo non sono tutti delle formiche operaie come lei desidera che siano. Il mondo e’ vario, la racchettata in testa non la avrebbe presa…lui la ha tirata contro il telone non sugli spalti. Forse nella sua vita non ha mai vissuto un giorno da Gulbis, e leggo anche invidia e frustrazione nei suoi commenti. Poi alla fine me ne frego anche. Ognuno può’ pensare come meglio crede. Così e’, se vi pare..
E anche Palosi a Bolzano si esibisce nel lancio della racchetta
Facendo strike di un bel po’ di bottiglie a sentire il rumore
contro il telone in fondo a sinistra.
Peccato, un vero peccato. la noia regna sempre più imperante.
Ma infatti io non dico che trovo assurda la squalifica però non puoi squalificare Nole e poi lasciare continuare i match degli altri che fanno di peggio. Se il bambino colpito dalla Begu fosse stato mio figlio avrei fatto il diavolo a quattro altro che stare seduto e continuare a guardare il match. Chi sbaglia deve pagare ma TUTTI
Secondo me non esce dal campo, sicuri di aver azzeccato il titolo?
La sanzione non è da FUORICAMPO!
Non ha preso punti per il fuori campo?
Un altro tamarro come Kyrgios, Paire e qualche altro. Fortunatamente rispetto a 30-40 anni fa questo genere di tennisti è in via di estinzione…..
Pare di poco fuori secondo il giudice di sedia.
@ Chittammuorto (#3290797)
Esimio mio vicino di posto sugli spalti dell’Aspria di Milano, al di là di tutto, lei sa cosa significhi “biasimare”? A giudicare da quanto scrive, no.
la racchetta lanciata fuori dal campo.implica l espulsione immediata da parte del giudice di sedia. se cosi non e’ stato, va punito con sospensione il giudice di sedia.
@ Giuseppe (#3290777)
E allora?!? Sarebbe comprensibile?!? Com-prendere significa “prendere con(sè)”, cioè far proprio un certo modo di pensare.
Io questo modo di pensare (e purtroppo anche di agire) lo rigetto, altro che comprenderlo.
E mi spiace che un ex-campione come Gulbis se ne renda protagonista.
Andai apposta a vederlo a Milano ma di sicuro in futuro ovunque andrà farò ben attenzione a non andar io. Quanto meno mi risparmierò che mi piova una racchetta in testa!
Di sicuro la rete l’ha oltrepassata, visto che nel campo suo non la si vede più, pur nei limiti della scarsa qualità del video.
Oh Gulbis! Ma che cavolo combini?
Se perdi un punto così (ma ignoro gli antefatti: magari i tre precedenti li aveva persi per marchiani errori arbitrali…) al limite in testa te la devi tirare la racchetta, non fuori campo col rischio di colpire un’altra persona.
Concordo con luca71 sul fatto che il regolamento su un fatto simile sia troppo indulgente: di fronte ad un gesto simile doveva prevedere l’immediata sconfitta di Gulbis, senz’appello alcuno.
Se non ho visto male, la racchetta è rimbalzata sulla parete di fondo campo.
Poteva colpire un raccatta palle.
Gesti come questi dovrebbero essere puniti con la sconfitta a tavolino.
Il regolamento attuale è troppo tollerante. Anzi è scandaloso!
Secondo me non è la parola giusta 😀
@ Tennisti Friulani (#3290684)
Io proporrei questo: si deve continuare a giocare con la stessa racchetta dato che l’hai rotta di proposito!
@ Incredulo (#3290540)
Esatto, e ha pagato secondo regolamento. Non biasimo Ernests per quello che ha fatto, anzi, ieri sera gli ho scritto che ha fatto una c….ta, ma purtroppo il suo limite e’ questo. Non lo corregge a 34 anni, forse lo limita quanto più gli e’ possibile, ma continua a cadergli la tenda… vediamo il lato positivo: giocatore di talento puro, uno che ancora riesce a chiudere con vincenti da fondo campo, ragazzo che si e’ rimesso in gioco da quasi 400 al mondo nei challenger e che con allenamento e sacrifici sportivi sta tentando (a mio parere con buoni risultati) di risalire per potere giocare ad un discreto livello gli ultimi scampoli di carriera. Al di là che sia un mio amico e un ragazzo e padre d’oro fuori dal campo.
Non per giustificare, ma che sia più nervoso del solito è in parte comprensibile. Domenica scorsa a Zugo ha perso 6-3 al terzo set la finale che molto probabilmente gli avrebbe permesso di partecipare alle quali degli US Open se l’avesse vinta. E ha perso da Stricker che ha solo 19 anni.
“L’importanza di chiamarsi Ernesto” , un mostro sacro della letteratura.. Scherzi a parte, fra il famoso jet personale e la madre la più grande drammaturga del Baltico ebbene a Ernst la cura Piatti – Bordigotta é servita eccome per avere un tramonto di carriera ben più lento e sereno del previsto, fatto sicuramente da un paio di challenger ancora da vincere in futuro e non inutilmente burrascoso alla Tomic, per intenderci
Perde la testa?
Dovrebbe far notizia se la ritrova, la testa.
Ancora… Non sorge il dubbio che proprio perché era il n. 1 aveva più di altri il dovere morale di un comportamento esemplare? Ha sbagliato, è stato un caso fortuito ma da lui provocato. Che altri poi si esibiscano in certe reazioni non significa che siano legittime e che debbano essere sanzionati ma Nole aveva sbagliato.
Io non riesco a vedere dove finisce la racchetta, voi sì?
@ Tizio (#3290713)
ESATTO, è il giovanissimo 2005 shang..
ora mi chiedo, quanti avrebbero fatto lo stesso?
Il miglior titolo di questo articolo sarebbe dovuto essere la contrapposizione dei due gesti: gulbis -shang. Peccato di shang non si faccia cenno…..
Fuori like a biscia !!!
Parola di Franz !!!
Shang
Piuttosto di questo gesto di follia
Segnalo a Lexington l’umanità di Zhang che soccorre un raccattapalle in sofferenza interrompendo il match e scortandolo a bordo campo:
https://www.instagram.com/reel/Cg0EFzmA7_r/?igshid=YmMyMTA2M2Y=
Ma perché non mettere una sorta di punchingball ball a bordo campo e permettere ai giocatori di sfogarsi su di esso? Ovviamente vietando ai giocatori di spaccare racchette, lanciare racchette, tirare palline in tribuna etc
Al di là dell’episodio, un tennista sicuramente tecnicamente dotato che solo a sprazzi ha raccolto risultati concreti, una carriera gestita non secondo i parametri della vita di atleta
@ Incredulo (#3290540)
Quell’ affare che sembra un battipanni e che spesso molti usano nella stessa maniera, si chiama racchetta, in effetti non è riuscito a sorpassare la rete e per quello non gli hanno dato un game di vantaggio come quando ci si riesce, purtroppo per lui non riuscendoci, solo penalizzazione.
Purtroppo per lui è in netto calo, una volta lanciava fino al terzo anello di San Siro.
Gesto regale
Il livello di follia tra i tennisti a partire dagli nc in poi è il più elevato nel mondo dello sport. Non stiamo bene….
Prima la Begu che mena un bambino ora questo. Dai ragazzi e Novak Djokovic squalificato per un gesto di puro istinto. Credo che non servano altri dati per capire cosa ci sia dietro quella decisione severa è ingiusta
È un pazzo
Non ha lanciato la racchetta fuori dal campo. Ma come al solito si scrivono titoloni che non corrispondono alla realtà
Grande
Non avrei mai immaginato che con un gesto simile si potesse finire tranquillamente la partita. Non so se vale anche per i tornei più importanti.