L’Italia è terra (anche) di doppisti? Da Bolelli/Fognini a Sonego, ma non solo: sei azzurri nei primi 120 ATP
Gli ottimi risultati ottenuti in singolare dai tantissimi tennisti italiani impegnati settimanalmente nei circuiti ATP e Challenger hanno fatto passare in secondo piano il vistoso miglioramento del movimento azzurro nella specialità del doppio. Nella giornata di ieri, c’è stato un en-plein per l’Italia a livello ATP: a Umago si sono imposti Simone Bolelli e Fabio Fognini, i quali hanno raggiunto l’ottavo posto nella Race verso le ATP Finals di Torino, mentre a Kitzbuhel ha trionfato Lorenzo Sonego, in coppia con lo spagnolo Pedro Martinez.
Anche Andrea Vavassori, nel pomeriggio impegnato nella finale di singolare al Challenger di San Benedetto (sfiderà Raul Brancaccio in un derby tricolore tutto da gustare), è uno dei migliori esponenti nel doppio, al pari di Bolelli, Fognini e del suo grande amico Sonego, col quale molto spesso condivide il campo quando la programmazione di entrambi lo rende possibile.
Appena fuori dalla Top-100, sono presenti il 20enne Luciano Darderi, che in questo 2022 sta facendo molto bene anche in singolare ed è il primo tennista U21 nel ranking mondiale di doppio, e il 31enne Marco Bortolotti, il quale ha deciso di mettere da parte l’attività da singolarista per dedicarsi alla specialità nella quale disputa gran parte degli eventi al fianco dello spagnolo Martos Gornes. In questa stagione Darderi ha ottenuto tre titoli a livello Challenger (Vicenza, Parma e Milano: in Veneto ha vinto assieme all’argentino Comesana, in Emilia e Lombardia assieme al brasiliano Romboli) mentre Bortolotti, recente finalista a Trieste, ha vinto per due volte a Forlì nella prima parte di stagione, con l’indiano Kadhe e l’ucraino Sachko.
Solo Stati Uniti (16), Francia (8) e Australia (7) possono vantare più giocatori dell’Italia nelle prime 120 posizioni della classifica mondiale di doppio. Il movimento azzurro è in gran salute in singolare, ma lo è anche in doppio e i dati non fanno altro che confermarlo.
I PRIMI SEI ITALIANI NEL RANKING DI DOPPIO:
26. Fabio FOGNINI
31. Simone BOLELLI
72. Andrea VAVASSORI
82. Lorenzo SONEGO
107. Luciano DARDERI
113. Marco BORTOLOTTI
TAG: Andrea Vavassori, Fabio Fognini, Lorenzo Sonego, Luciano Darderi, Marco Bortolotti, Simone Bolelli
IG@ Sandrone (#3286575)
IGNORANTE SARAI TE FORSE…SI STAVA PARLANDO DI QUESTO MOMENTO CHE IL DOPPIO FEMMINILE E’ TOTALMENTE BUIO…
Cioè è colpa degli italiani che vincono se non tutti giocano il doppio? Allora smettiamo di giocare il doppio pure noi così sei contento? Ma che discorsi stupidi sono? Io mi godo due 250 vinti la stessa settimana da 3 italiani, se gli altri non giocano, peggio per loro, intanto i nostri incassano soldi e trofei importanti! ED IO GODO!
Abbiamo perso tutti i trofei di squadra per colpa del doppio… Speriamo di vincere grazie al doppio i prossimi!
Nessuna polemica neppure da parte mia, volevo solo sottolineare la diversa caratura degli avversari affrontati dalle due coppie, tutto qui. Soprattutto in Davis alcune vittorie di Panatta/Bertolucci sono state contro avversari di assoluto prestigio
Difficile fare paragoni tra le diverse ere tennistiche nel caso del singolare, impossibile farle nel caso del doppio.
Nessuno dei top 10 gioca il doppio o lo gioca seriamente lasciando questa attività a chi ha fallito nel singolo o chi non ha più l’età per giocarlo, mentre fino agli anni 70 lo disputavano anche i top10 del singolare.
…ovviamente il mio commento è stato rimosso…
…se fossi in voi ,mi esalterei davvero poco per i risultati raggiunti sin qui dagli italici eroi ,anzi mi preoccuperei seriamente ,in quanto nonostante le decine di tornei locali a disposizione(i tanto amati e prestigiosi italici challenger)oltre agli Atp e Slam sono indietro rispetto a nazioni che non sanno giocare a tennis e che soprattutto non hanno players…
…ad esempio gli olandesi che hanno solo il 1^ e 2^ giocatore nella Race e il 3^ Middelkoop ,non è nella top ten solo ed esclusivamente perchè in coppia con Bopanna ha disputato appena 6 tornei ,gli altri li ha giocati con il connazionale Haase(anche lui quando si dedicherà alla sola specialità entrerà nei 10)e con altri players ed ovviamente ha raggiunto le finali. Nella classifica delle 52 settimane sono rispettivamente il numero6,9(a 40 anni riflettete anche su questo)ed il 3^occupa la 22esima posizione ,devo aggiungere altro?
…mi raccomando ora rimuovetemi il commento un’altra volta…
…questa è la vostra DEMOCRAZIA!!!
P.S: Ovviamente anche questa volta vi siete guadagnati 2 righe sul libro di prossima uscita…
Non ci contare. Volandri è riuscito l’anno scorso a farci uscire da questa caricatura di Davis prima dei quarti, per aver schierato in tutto il round-robin dei non doppisti, che in doppio si muovevano ad cazzum cercando con impegno degno di miglior causa sempre le posizioni sbagliate in campo, e faticando persino a trovarle.
Non che mi dispiaccia molto. Innanzitutto questa formula cretina di pseudo-davis spero che fallisca al più presto possibile. Inoltre, il doppio imbastardito da deciding-points e match tie-break non prende più nessuno.
A questo fallimento del doppio stanno contribuendo attivamente coi loro regolamenti assurdi non solo ATP, WTA e ITF, ma anche i media (vedi Supertennis, sempre all’avanguardia quando si tratta di rendere inguardabile il tennis… Vedi alla voce “Spalluto”). Supertennis non ha trasmesso né il doppio appassionante di Fognini-Bolelli, né quello di Sonego.
Ho letto diversi interventi su Sonego Vavassori. Potenzialmente secondo me sono a livello di Fognini e Bolelli ma giocano poco insieme purtroppo.
Potenzialmente vedrei Zeppieri con Darderi, Maestrelli con Passaro o Gigante
Però volendo accoppiare un giovane e un esperto Zeppieri e Vavassori sarebbe il massimo. Un mancino e un destro. Uno col servizio potente e il gioco da fondo a lavandini e bravo di diritto e rovescio. L’altro con serve and volley, gran gioco a rete, arioso e imprevedibile
Sinceramente questa Italia terra di poeti, navigatori e doppisti fatico a vederla. Escludendo il fatto che si possano prendere i dati di un certo momento dell’anno (e – aggiungo – persino i dati di un singolo anno completo), ma raggruppando i dati dei diversi quinquenni dal 1986 ai giorni nostri, ecco quali dati si possono ricavare, come media degli italiani in top 100 NEL QUINQUENNIO:
1986/90: 2,0
1991/95: 1,6
1996/00: 1,6
2001/05: 1,0
2006/10: 2,2
2011/15: 3,8
2016/20: 3,4
2021/22: 3,5 (un anno e sette mesi).
Non mi sembrano numeri che possano far gridare al “miracolo italiano” nel doppio. Tutt’altro. Dati sistematicamente migliori sono stati registrati nel singolare, dove negli anni abbiamo avuto in top-100 dai quattro ai sette giocatori.
Trovo che anche i confronti cogli altri paesi siano dati con una metodologia mislading: che senso ha confrontare i numeri assoluti di doppisti in top-100 senza rapportarli al numero degli abitanti???
Mettiamo gli USA (16 doppisti) davanti all’Italia (quattro) senza considerare che gli USA contano su un serbatoio di 300 milioni di abitanti, e l’Italia su un serbatoio di 60 milioni.
Per capirci: gli USA hanno un doppista in top-100 ogni 18,75 milioni di abitanti; l’Italia ne ha uno ogni 15 milioni di abitanti.
Ultima considerazione (che mi impedisce di godere): i nostri due migliori doppisti hanno l’uno 35 e l’altro 36 anni. Per quanto tempo ancora giocheranno? con quali risultati tendenziali?
Era in risposta ad Alfonso 1973
I casi sono due : il suo o è un commento ironico oppure è scritto da un ignorante, nel senso che ignora che la Errani-Vinci hanno vinto tutti i tornei dello Slam.
Lungi da me entrare in un sterile polemica, ma Bolelli Fognini hanno vinto uno slam e sono stati alle finals nel 2015. Poi hanno diradato, soprattutto dopo il 2017, le partecipazioni in coppia (giocando qualche volta con altri compagni, come lo scorso anno quando Fognini arrivò in finale a Cincinnati con Arevalo, e Bolelli vinse a Marbella ed arrivò in emifinale a Wimbledon con Maximo Gonzalez). Quest’anno, a distanza di anni, hanno ripreso a giocare insieme ed hanno già vinto due tornei. Non nego che Panatta Bertolucci fossero una coppia fortissima, ma a parte Montecarlo e la Davis (che fra l’altro in quegli anni l’Italia giocava molto più frequentemente di adesso) non hanno avuto molti altri risultati.
@ Adriano non Panatta (#3286400)
Hanno vinto australian ope
Nel 1980 vinsero Montecarlo sconfiggendo in finale il doppio composto da Mc Enroe (forse il miglior doppista di tutti i tempi o comunque uno dei migliori, oltre che eccezionale singolarista) e Gerulaitis, vincitore e finalista di tornei dello slam e in top 10 per molti anni.
GLI UOMINI SONO DAVVERO DEI DOPPIATORI…INVECE LE DONNE IL DOPPIO NON SANNO NEANCHE COSA SIA …NESSUNO LO GIOCA …. MENOMALE CHE PENNETTA-SCHIAVONE HANNO VINTO IL DOPPIO DELLE VECCHIE GLORIE AL ROLAND GARROS !!!!!!
Panatta/Bertolucci hanno giocato, e spesso vinto, contro coppie formate da giocatori fortissimi. A quell’epoca quasi tutti i migliori singolaristi giocavano anche il doppio. La coppia Panatta/Bertolucci è inarrivabile per i nostri, pur ottimi, doppisti attuali
Bellissimo articolo finalmente si dà spazio a una specialità messa troppo in ombra nonostante si giochi parallelamente al singolare in ogni torneo.
Vorrei sottolineare che la classifica di Vavassori è anche riduttiva perche a causa della sua posizione di singolare disputa solo challenger e crescere in classifica di doppio a suon di titoli challenger è abbastanza dura. Paradossalmente un top10 che gioca un solo torneo al mese può sopravanzarlo nonostante gli sia inferiore in questa specialità
Fognini/ Bolelli sono un’ ottima coppia ma rendono al massimo sulla terra rossa, la coppia Sonego/ Vavassori mi sembra più adatta al veloce, secondo me, in ottica Davis, possiamo pensare solo a queste due alternative.
Lasciando ai tanti singolaristi solo l’ impegno a cui son più preparati
Sono contento che finalmente la redazione ha dedicato un articolo anche ai doppisti. Bortolotti è da due anni che si sta cimentando nel doppio e ha fatto un grande balzo in classifica e presto potrà salire in top 100.idem Darderi. Sarebbe un sogno portarli negli Slam
Così magari il Capitano di Davis la smetterà di far giocare in doppio i vari singolaristi, specialmente Sinner, visto che i doppisti ce li abbiamo, e Bolelli/Fognini è un decennio o più che li abbiamo. Ergo non aveva bisogno di inventarsi nulla, anche senza il senno di poi.
Di Fognini e Bolelli sapevamo, sono la coppia più forte della storia del tennis italiano dopo Pietrangeli Sirola (si anche più di Panatta Bertolucci), Vavassori e Sonego potrebbero essere una coppia con maggiori prospettive di durata.
Farei dei distinguo. Vavassori e Sonego, per quanto buoni doppisti, non devono essere messi sullo stesso piano di Bolelli e Fognini.
Doppista!!!!!
Doppista credetti in buona fede di scrivere. ECCHECC!!!
Fognini: il tramonto di un campione e l’ascesa di un doppiata!