La Guerra di Novak
Il gioco di Novak Djokovic ha molto a che vedere con la strategia degli scacchi, e si sa, gli scacchi sono un gioco di guerra. Il soldato Djokovic scende in campo come Silvester Stallone in Rocky o Rambo. Col suo corpo perfetto come una macchina bellica, Novak guarda l’avversario-nemico, determina e segue la traiettoria della palla da tennis come quella di un proiettile, attacca e si difende, battendosi fino ad ottenere la vittoria, il riscatto proprio e della Patria.
Proviamo a capire, ‘oltre’ il tennis, come il vissuto di Nole abbia influito sul suo successo, dove risieda la sua forza di campione.
Pensiamo che si tratti di una forza triplice, sintesi perfetta di corpo, mente e cuore (o anima, se preferite).
Corpo. Nole ha descritto la cura che dedica al proprio corpo nel libro pubblicato in Italia nel 2014 da Sperling & Cupfer, Il punto vincente. La mia strategia per l’eccellenza fisica e mentale. Egli è cosciente di questa forza che chiameremo primaria, per essa ha perfino rischiato la carriera, esponendosi con grande coraggio alla denigrazione mondiale in occasione degli Austalian Open 2022: per ottenere prestazioni apicali Novak cura la manutenzione straordinaria della sua macchina bellica, il cui funzionamento non prevede tagliandi extra a seguito dell’immissione di carburanti estranei che non siano quelli, naturali, già programmati e sperimentati. La sua particolare dieta salutista, senza glutine e latticini, si basa sul principio che bisogna saper ascoltare il proprio corpo ed essere pronti a cambiare cibi, con mente aperta, qualora, come nel suo caso, ci si accorga che una certa alimentazione gonfia il fisico, rallenta, indebolisce. È convinto, senza con ciò voler imporre a nessuno il suo tenore alimentare, che l’assunzione di troppo grano e cereali, spesso geneticamente modificati, sia causa di tante malattie che arricchiscono le case farmaceutiche. Dopo aver cambiato dieta, nel 2011, i risultati sportivi di Nole sono stati straordinari.
Mente. La forza secondaria di Novak è sicuramente la sua testa: un vero calcolatore. Talento, razionalità, concentrazione e autocontrollo, determinazione ai massimi livelli, straordinaria voglia di migliorarsi. La sua formazione mentale e globale si è sviluppata precocemente, avendo dovuto affrontare il trauma della guerra: a 11 anni Nole ha dovuto imparare a lottare, a superare la paura, a elaborare la perdita; ha dovuto rinunciare alla normalità, alla magica spensieratezza dell’infanzia; ha dovuto molto presto allenarsi a rispondere con colpi vincenti ai rovesci della sorte. Infatti la guerra del Kosovo con l’intervento devastante della Nato sulla sua città, Belgrado, lo ha costretto a vivere con la sua famiglia per mesi in un rifugio antiaereo, sotto l’impazzare incessante delle bombe. Guerra, ristrettezze, sanzioni ed embargo interrompono la sua infanzia felice, vissuta all’insegna del gioco del tennis e trasformano radicalmente la sua vita. Già all’età di sei anni -assai raramente accade-, guardando alla Tv il torneo di Wimbledon, da lui vinto quest’anno per la settima volta, come in un’epifania, Nole individua il suo talento, viene letteralmente rapito dall’invincibile forza del suo Genio e sente la lusinga della gloria: diventerà un campione di tennis. Da allora si dà interamente al tennis: “e per i tredici anni successivi dedicai ogni giorno della mia vita a quell’obiettivo”.
L’incontro tanto casuale quanto straordinario con la tennista serba Jelena Genčić è determinante: è lei la seconda scopritrice del suo talento e prima allenatrice, per ben 5 anni, 1993-1998, nel corso dei quali trasmette al giovane la sua cultura e lascia nella formazione di Nole un’impronta indelebile, presumibilmente anche l’amore per la patria, provenendo ella da una famiglia di patrioti serbi. Non è un caso che quasi tutte le persone del team di Novak siano compatrioti serbi o croati. Ritenuta una fra le migliori allenatrici di tennis al mondo, laureata anche in psicologia, ha il grande merito di aver sviluppato il tennis in un territorio dov’era quasi sconosciuto, e di aver scoperto talenti nella ex Iugoslavia prima e Serbia dopo. Jelena Genčić sente la missione di coltivare il suo enfant prodige, parla ai genitori di Djokovic e dice che dopo Monika Seles, altro talento da lei scoperto, non ha mai visto un solo giocatore come il loro figliolo e pronostica che diventerà tra i primi cinque al mondo all’età di 17 anni. Guidato incessantemente da Jelena, Nole non abbandona il tennis neppure nei drammatici frangenti bellici: la sua istruttrice fa in modo che possa continuare gli allenamenti spostandosi, strategicamente, ogni volta in circoli diversi, presso cui le bombe sono state sganciate da poco, contando sull’improbabilità di un bombardamento replicato sullo stesso bersaglio. Osservando gli occhi strabuzzati di Nole nei momenti più difficili del match, si può immaginare quel bambino che cercava disperatamente di salvare la vita per vivere la sua passione, sfuggendo agli attacchi nemici: Novak dal movimento dell’avversario prevede esattamente la traiettoria della palla, ed è lì a rilanciarla, come per una questione di sopravvivenza, attraverso rocambolesche giravolte, spaccate, scivolamenti, pattinamenti, aperture alari, esercizi ginnici eseguiti tanto elasticamente che gli hanno valso la denominazione di ‘uomo di gomma’. La vita gli è stata maestra anche nel gioco.
Cuore (Anima). Ovviamente mente e corpo sono accordati: la mente è concentratissima, solidissima in un corpo perfettamente funzionante.
Fin qui si spiega il superatleta, ma Djokovic è uno dei più forti di tutti i tempi. Il quid che fa la differenza rispetto a tanti altri bravi tennisti è la terza forza straordinaria, che concerne il cuore, e Djokovic ha un grandissimo cuore, ha umanità e ha la passione che fa avverare i sogni impossibili. Ama giocare a tennis, è una passione vera: lo si capisce quando riconosce col suo applauso in una finale di partita un buon punto dell’avversario, è rarissimo vederlo in altri giocatori! Ha rispetto per l’avversario e gli riconosce l’onore delle armi, lo si evince dalle parole sincere e non banali con cui ne sottolinea i meriti, tanto che perfino un giocatore sui generis come Kyrgios si è commosso a Wimbledon. È positivo ed empatico con le persone che incontra e non si sottrae mai ai suoi fan.
Ama appassionatamente la sua bella famiglia e la Serbia, sua Patria, crede nell’amicizia: li considera valori più importanti del danaro e del successo. Chi ha sperimentato come la guerra può, d’un tratto, annullare tutto, ritiene una fortuna poter contare su questi pilastri.
Anche in tale formazione sentimentale Jelena Genčić ha sicuramente avuto un ruolo fondamentale.
Questa grande donna e campionessa è morta nel 2013, e forse Nole dedica i suoi trionfi anche a lei, ispiratrice e maestra di tennis e di vita, quando, al conseguimento di ogni vittoria, alza gli occhi e addita al cielo. Poi, generosamente, ci lancia il suo grande cuore sugli spalti…
Gisella Bellantone
TAG: Novak Djokovic
Djokovic nel 2025 sarà sicuramente in pensione Stai tranquillo E comunque già adesso ha uno Slam in più rispetto a Rogerino Già che ci sono Qualcuno di voi ha visto Italia Islanda? Il calcio femminile è qualcosa di assolutamente imbarazzante Molto meglio il tennis femminile Datemi retta!!!
C’è chi si è ripreso a 7 finali consecutive perse dallo stesso Nole.
@ SlamdogMillionaire (#3265560)
Paragone che non regge un fico secco, stai parlando di un trentottenne (ben 3 anni in più dell’attuale Djokovic) che riuscì comunque a quell’età ad arrivare a Championship point nel principe degli Slam . Vedremo se saprà fare altrettanto Djokovic nel 2025.
E comunque subito appena 4 mesi dopo, addirittura essendo ormai quindi verso i 39 anni, seppe prendersi una gran bella rivincita su Djokovic, battendolo e mandandolo a casa nel torneo secondo per importanza solo agli Slam: le ATP Finals. E impedendogli così pure, in prima persona, di farsi raggiungere da lui a 6 trofei vinti, tuttora non raggiunti.
Se questo per te significa non riuscire a risollevarsi…tu autoconvinciti pure e vedremo un po’ come saprà risollevarsi anche Djokovic a 39 anni
Non avendo giocato non lo sapremmo mai, come non sapremmo mai chi ha ucciso l’Uomo Ragno nella canzone degli 883.
@ SlamdogMillionaire (#3265458)
Ok, allora mi spiego meglio: gli Aopen (ed eventualmente i prossimi USOpen), favorito o non favorito, se li è preclusi a priori con le proprie fissazioni esclusivamente lui (comprese quindi le relative chances di eventualmente vincerli) e non certo il Covid
Non avrei saputo dirlo meglio.
Anagrammi??
Non si capisce na mazza
Di che nazione sei caro?
Nulla da eccepire.Mi trovo d’accordo soprattutto su personaggi che vengono osannati(vedi italiani veri con tanto di onorificenze)con residenza fittizia per non pagare le tasse al proprio paese.
A volte e’ complicato leggere i tuoi commenti, ma il tuo messaggio alla fine e’ chiaro. Tu dici la pura e dura verità. Quindi NADAL 22 SLAM, FALSONE 20 più uno di cartone, FEDERER 20
e gaudenzi ha confermato oggi wImbl ora vale 0 p; e praticamente come mai giocato, bella esibizione
0 punti 0 maJor
e come 2020 mai fatto
e ovviamente poi bellissima esibizione e poi x erba nn ufficiale e x
ora sono ovviamente 20 major novaxx qui vale zr
Commento davvero stupido
Bellissimo articolo!!
Tipica reazione della mente semplice davanti ad argomento complesso.
CHE ORRORE ALLUCINANTE
Prova per piacere a distinguere i meriti sportivi da quelli “civici”. Sui primi non si discute. Sui secondi (fisco e bombe su Serajevo), ho molte riserve, ma le ho già espresse.
Ma che razza di articolo è questo..
Facciamolo santo subito ma per favore.Mi sembra di leggere gli articoli dei giornalisti russi sulla guerra in Ucraina.
@ SlamdogMillionaire (#3265213)
Scelte personali che però sono sempre una causa diretta del covid. Non ci fosse stato il covid non visarebbe stata nessuna scelta personale
Si ma basta piangere (e prenditi anche un maalox va)
Quello che è successo a Nole negli ultimi mesi (mancato grand slam/farsa in Australia) avrebbe ucciso chiunque. Ricordo solo che federer non è mai riuscito a superare e a riprendersi da quel famoso 40-15 and just one more di W19.
Avrebbe ucciso chiunque tranne Nole. Questo almeno dovete riconoscerlo.
Mentre mi dichiaro ammiratore da 15 anni di Djokovic tennista (e continuo ad esserlo), leggo nell’articolo di Gisella Bellantone due passaggi che non si possono proprio ascoltare.
Nel penultimo paragrafo, la Bellantone scrive:
“…Ama appassionatamente la sua bella famiglia e la Serbia sua Patria…”
Cara Bellantone, uno che ama appassionatamente la “Serbia sua Patria” (tutto maiuscolo), e che ha guadagnato in carriera alcune centinaia di milioni di euro, non sposta la sua residenza dalla Serbia a Montecarlo prima, e a Marbella dopo, ma accetterebbe di buon grado l’idea di pagare magari qualche soldo in più di tasse nel suo povero paese. Sarebbe un bel modo di dimostrare il proprio Amore per la Patria Serba.
Al confronto, plaudo a Fabio Fognini che pur avendo guadagnato decine e non le centinaia di milioni di Djokovic, ha conservato la residenza dove l’ha sempre avuta: Arma di Taggia (Italy), accettando di pagare quale soldo in più di tasse, ma allo stato italiano… Eppure avrebbe potuto avere la cittadinanza “altrove”, come tutti i miliardari.
Anche su livetennis, purtroppo, in un post sono fioccati insulti a Fabio, per la sua “residenza” a Barcellona. Informo questi lenoni da tastiera che Fognini a Barcellona ci abita con la famiglia per la stragrande maggioranza dell’anno, ma a Barcellona ha il domicilio, e non la residenza. Nessun beneficio fiscale. Per maggiori informazioni sui paradisi fiscali, chiedere a Berrettini e a Sinner.
La giornalista parla infine della sofferenza di Djokovic quando quei cattivoni della NATO, per trascorrere qualche ora divertendosi, bombardavano giorno e notte Belgrado. Cattivi! Alla giornalista non passa per la mente di dirci come sia iniziata la cosa… Allora ci corre l’obbligo di ricordarle PERCHE’ quei cattivoni bombardavano la Serbia:
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Già nel 1937 gli estremisti nazionalisti serbi avevano preparato un programma genocidario per il Kosovo, con l’obiettivo di ripulire la Serbia degli elementi stranieri, deportando la popolazione kosovara verso l’Albania e la Turchia.[…]
Milosevic, Presidente di Serbia (1989-1997) e Presidente della Repubblica Federale di Jugoslavia (1997-2000), fu accusato di crimini contro l’umanità per le operazioni di pulizia etnica in Croazia, Bosnia e Kosovo, ma morì nel carcere dell’Aia prima della sentenza. Mladić, comandante militare dei Serbo-bosniaci, soprannominato “il macellaio di Bosnia”, fu arrestato nel maggio 2011 in Serbia dopo sedici anni di latitanza. Accusato di crimini di guerra, crimini contro l’umanità e genocidio, fu condannato all’ergastolo il 22 novembre 2017. Infine, Karadžić, Presidente della Republika Srpska (1992-1996), dopo una latitanza durata fino al 2008, fu accusato di genocidio, crimini di guerra e crimini contro l’umanità, e condannato in primo grado nel marzo 2016 a quarant’anni di reclusione; il 20 marzo 2019, invece, la sentenza finale è stata commutata in ergastolo.
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Questo è quanto. Affermare che fossero i poveri serbi a dover soffrire per la ingiusta resistenza di bosniaci e kossovari alle prepotenze dei serbi, è come parlare dei comandanti russi che danno degli assassini agli ukraini che ogni tanto riescono ad ammazzare qualche russo scherano di Putin.
Mai letto niente sulla “pulizia etnica”? Sugli stupri di massa usati come armi di dissuasione di massa? Mai sentito parlare si Srebrenica?
[…] Circa ottomila uomini e ragazzi musulmani furono uccisi e gettati nelle fosse comuni. Tra l’11 e il 12 luglio 1995, Srebrenica in Bosnia fu teatro dell’efferato omicidio di circa ottomila tra uomini e ragazzi musulmani. Furono uccisi e gettati nelle fosse comuni. Tra l’11 e il 12 luglio 1995.
https://www.rainews.it/photogallery/2022/04/che-cosa-accaduto-a-srebrenica-l11-luglio-del-1995-massacro-genocidio-95aa98bb-602c-4c7a-b7c8-32149c111825.html
Vedo che non è stato toccato il tasto dolente dello Djokovic (di nome NoVacs): sono completamente solidale cogli australiani (persone serie) che pretendevano anche dal famosissimo Djokovic l rispetto delle norme norme anti-covid. Non sono virologo (ma sono certo che fra i partecipanti a questo thread ci sarà senz’altro qualcuno che si intende di covid almeno quanto si intende di tennis, che potrà aiutarmi).
Nella fattispecie, non mi interessa capire se le norme australiane fossero o meno giustificate. Però c’erano, erano scritte nero su bianco, erano note e pubbliche, e anche Djokovic era tenuto ad attenervisi, e MALISSIMO ha fatto arrivando persino a truccare le carte, pur di fottersene delle restrizioni alle quali si attenevano tutte le persone perbene.
In conclusione: apprezzo e mi congratulo per l’articolo sulle sue osservazioni sul tennista Djokovic; meno sul “patriota”.
In CINA e pure in INDIA
AHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAH
Di Nole mi piace tutto , in primis quel NON essere MAI banale quando parla, lo reputo un ragazzo intelligente e colto un mix di abnegazione esagerata unita ad una fiducia infinita nei propri mezzi.
Molto bello il libro che scrisse , lo snobbai perche ad un romagnolo non puoi chiedere di rinunciare a tagliatelle lasagne e piadina ma a distanza di tempo e con 20 anni in + rispetto ai suoi mi ritrovo a dargli ragione condividendone la dieta ….con grandi risultati per i miei standard di NON atleta.
Nole un fenOmeno , appena finisce la partita torna simpatico , mi piacciono le sue interviste non scontate, dice sempre qualcosa di interessante ( a differenza di qualcun altro )
Se vi capita ascoltate l intervista a fine match a Belgrado , dopo aver perso 6/0 al terzo da Rublev , le sue parole e il suo sorriso dopo una piallata presa a casa di fronte al proprio pubblico, li si coglie lo spessore umano.
Vediamo se riuscira’ a giocare a NY se non glielo permetteranno fa niente tornera’ all attacco dei 22 l anno prossimo a Parigi e poi WB , tra lui e nadal sara’ una bella lotta anche se Nole potesse giocare anche solo la meta’ degli Slam.
e gaudenzi ha confermato oggi wImbl ora vale 0 p; e praticamente come mai giocato, bella esizione
0 punti
e come 2020 mai fatto
e ovviamente poi bellissima esibizione e poi x erba nn ufficiale e x
ora sono ovviamente 20 major novaxx qui vale zr
La storia di Nole, nel bene e nel male, sembra essere uscita da una fiaba. Tutta la sua vita è costellata da eventi intensi e drammatici, e credo che questo abbia influito notevolmente sul personaggio attuale, carismatico ma anche controverso, maniacale e al contempo estremamente ironico. Forza Nole.
A parte l’orrortografia questi giudizi sull’extra-tennistico sono veramente inutili, perchè sono giudizi di parte totali senza sapere nulla. Esprimetevi sul tennis che è ciò che vedono tutti
Perchè Rafa non ce l’ha ? A me pare di si
Non almeno 2, al massimo 1! W 2020 non giocato. L’altro lo ha saltato per scelte personali e altri ne salterà.
@ dyoker (#3265232)
E il più forte
Vizziati no di sicuro
Tanta confusione. Tanta, ma tanta confusione.
Mi è venuto il mal di testa a leggere questi versetti futuristi.
Succede che quella s te la potevi risparmiare, com’anche il tuo sarcasmo con commento annesso, oibò.
no..! Il fatturato delle farmaceutiche, come quello delle automobilistiche e di altri settori, permette a te cittadino di poter godere di quei servizi tipici delle società dell’era moderna.
Senza quel fatturato, ad esempio, niente ospedali..
Semplicemente è inconfutabilmente….THE GOAT
la “cazzimma” la noti quasi sempre nel difensore, nella capicità di contrastaRE, nel gioco di attacco, in uno che attacca larete, non la noti mai…
Non ho parole. Dopo due anni in cui il vaccino per Covid è stato amministrato a miliardi di persone con pochissimi effetti seri, dire che Novak ha fatto una scelta coraggiosa è veramente deplorevole. Sig.a Bellantona, mi aspettavo di più da lei.
@ SlamdogMillionaire (#3265209)
Captatio benevolentiae!! Dopo il periodo australiano, dove ne sono uscite di cotte e di crude contro Nole a prescindere, con la vittoria a Wimbledon gli è stato restituito quello che gli era stato sottratto in termini di riconoscimento del suo valore, che ha mostrato al mondo anche in un periodo non certo sereno..e per questo Nole era al settimo cielo più che a seguito di altre vittorie slam, perché Wimbledon è stato il suo riscatto, la sua forza che ha prevalso contro vicende avverse..poi, per avere la dimensione dei tre big intesi nella loro interezza, di persona e non solo di tennista, basta levargli la racchetta di mano..abbiamo visto Roger balbettare quasi a giustificare il suo imminente collocamento a riposo non convincendo nessuno, Rafa insistere nel creare il caso delle sue articolazioni malridotte, con notizie altalenanti, con immagini contraddittorie, con dichiarazioni da cui l’avversario di turno non poteva che uscirne confuso e dubbioso ..mentre Nole ha fatto tanto discutere ma lui è rimasto coerente, senza smentirsi, senza lamentarsi dei diritti/opportunità che gli venivano sottratti, zitto anche quando Tsitsi e Begu sono andati contro il regolamento anche peggio di lui ma sono stati “condonati” e quasi ringraziati, apertamente a favore dei colleghi russi anche se ha pagato lui per loro con un furto vergognoso che gli è costato 7 posti in classifica..sempre attento alle situazioni, concreto nelle valutazioni, sempre intelligente e critico..ecco, i big con la racchetta in mano possono piacere o meno, ma senza racchetta vengono fuori le sensibilità, le generosità, le capacità di comunicare, le prese di posizione, lo spessore e la coerenza rispetto ai momenti della vita, il vissuto che tempra, e mi dispiace, ma su questo fronte e con questi parametri di confronto, non c’è storia su chi sia il migliore
Cioè vorresti dirmi che agli AO di quest’anno non sarebbe stato il grande favorito?
eh, non il Covid, ma la sua testa da novax..
Grandissimo articolo, complimenti.
Però citare uno che ti fa schifo solo quando dice quel che ti piace non è molto coerente…
Sto piangendo come un vitello…
atp dovrebbe qui fare chiarimenti; e ora wimbledon vale 0,ok non e’ quest’anno maJor; e x nole rimangono ora ovviamente 20, puo’ aggiungerlo al palmares personale; ovviamente; mahh per atp x coerenza
x quello che vociferavano prIma wImble per atp, e’esibizione, e ovviamente ricchissima per montepremI x partecipanti, per farli partecipare
e potevano veramente dare forfaIt moltissimi
x bertolucci, erano li x montepremi
potevano fare moltissimi esattamente come osaka
atp x me, dovrebbe comunicare velocemente che ovviamente con 0 p,
mai puo valutarsi slam e x qui vecchio novax, bella esibizione, ma
20 slam ehhhh come prIma ovviamente, per coerenza x esclusioni okay
Bella lettura. E’ chiaramente figlio della sua cultura. Rispetto agli altri balcanici, che sono veramente di un’incostanza micidiale, ha invece una resilienza e una disciplina che proprio di balcanico ha poco. Spesso i balcanici sono irascibili o menefreghisti, lui invece ha ridotto al minimo gli sbalzi umorali e i cali di concentrazione. Ha vissuto in Germania da giovane e forse ha assorbito qualcosa anche di teutonico nella maniacalità del lavoro.
Unico appunto: la teoria del “dio, patria, famiglia” non ha prodotto solo qualche errore, ma produce da sempre guerre, sangue, distruzione, morte, sofferenze. Lo sanno bene i bosniaci musulmani, i kosovari albanesi….. E purtroppo un paio di partiti in Italia si accingono ad andare al governo nascondendosi dietro questa bandiera funesta. Incrociamo le dita.
Dimenticavo… chiedere anche agli ucraini in merito al “dio, patria famiglia” oppure al vescovo Kirill che sembra esperto in materia e benedice i carri armati con la Z.
Aridatece Mazzoni! Il termine guerra poi..Non mi pare proprio il periodo adatto per usare questi termini.
Non sono d’accordo
Si può benissimo apprezzare tutti e tre i campioni e ci si può benissimo divertire con tutti e tre proprio perché ognuno di loro ha caratteristiche differenti ma un punto in comune: sono dei fenomeni.
Solo io ho avuto, leggendo, la sensazione che fosse descritto un personaggio ossessionato, quasi paranoico nelle sue paure?
L’articolo mi ha fatto pensare a come Djoko e pure Nadal mi fanno venire in mente Forrest Gump ed il ping pong.
@ Marco (#3265208)
Almeno è qualcosa, no?
Riconosco ,ma sarebbe sciocco il contrario,a Nole numerose qualità. Ma se il suo tennis è altamente spettacolare per quello di McEnroe, Sampras o Federer che aggettivo andrebbe impiegato se non addirittura … Coniato?
Gran bel articolo! Complimenti all’autrice
Lo sa lo sa …. 😉
@ deuce (#3265184)
Io l’avevo notato eccome…lo sta affinando molto e adattando all’età…
@ SlamdogMillionaire (#3265213)
Curioso davvero il destino di Djokovic, aver vinto gli Slam senza averli giocati. Comunque il Covid in sè e per sè gli ha tolto eventualmente solo Wimbledon 2020 (ammesso e non concesso che lo avrebbe vinto di sicuro lui con la probabile presenza 2 anni fa di tutti i Top ten, anche loro privati quindi della chance di vincerlo)
Negli ultimi 2/3 anni è riuscito a migliorare ulteriormente colpi che già erano notevoli. Mi viene in mente il servizio in particolare,con percentuali pazzesche e variazioni di angoli e velocità che pochi hanno. Lo scorso novembre alle Finals ero a pochi metri da lui ed è stato impressionante sotto questo aspetto
@ Tennista da strapazzo (#3265281)
Bhe…qualcuno è stato crocifisso più di 2000 anni fa
Son molto curioso di vedere cosa fanno Rafa, Nole e Roger nel 2023 !!
GRANDISSIMO NOLE
Vercellese?
Articolo pomposo, comunque il fatto che Djokovic sia un macchina da tennis è assodato e aggiungerei una macchina perfetta o quasi.
@ sileno (#3265269)
L’occidente molle? non si potrebbe semplicemente parlare di tennis e dire che Novak ha piu’ talento di altri non perche’ sia cresciuto in Serbia ma perche’ ha lavorato bene ed e’ dotato di un timing che altri non hanno?
poi, per quanto riguarda gli italiani, in questo periodo abbiamo giocatori che fanno dell’impegno e dell’abnegazione una bandiera come Sinner, Berrettini, Sonego e pure altri che stanno indietro (forse Musetti potrebbe essere l’unica cicala).
Io mi ricordo i tempi in cui avevamo gente che l’umilta’ non sapeva manco dove stesse di casa: Cane’, Pistolesi, Nargiso e a seguire Volandri, Galimberti, Navarra, il povero Luzzi eccetera eccetera
Mi chiedo se, questa sorta di super eroe descritto in questo articolo , abbia un difetto…qualcosa mi viene in mente…
@ Spigolo (#3265146)
tutti potevano scegliere
c’è chi ha piegato la testa sentendosi sotto un fantomatico ricatto (ci sono le leggi, non i dpcm ,per esempio in Italia) e chi non ha piegato la testa.
Basta stronzate sui ricatti e minchiate varie.
Chi si è sierizzato lo ha fatto FIRMANDO un consenso informato
Fine della discussione
Nole gioca sull’errore altrui. È come quel Cinese in riva al fiume che aspetta il cadavere del suo nemico, portato dalla corrente.In sintesi il segreto dei suo successo è la Pazienza, virtù dei forti.
L’utente MM dice giustamente che ne capisco poco di Tennis.Poi sempre il suddetto MM ricorda un aneddoto di un suo avversario che lo definì un Pallettaro e lui gli rispose con una risata. Infatti la risata o risatella, di solito è nella bocca degli stolti che sentenziano “tu capisci” o “tu non capisci”. Dio ci scampi da tali Fenomeni depressi.
Con i ‘Se’ non si fa la storia, ma ci si diverte e mi chiedo se Djokovic non fosse stato serbo si sarebbe sollevato il polverone che sollevano le sue scelte e le sue azioni viste tutte in chiave da guerriero? A me il suo tennis piace e trovo che sia incompatibile con quello di Nadal e meno ancora con quello di Federer nel senso che chi dice di apprezzare tutti e tre nello stesso modo non ha senso estetico, per non dire che ne capisce poco, si possono rispettare tutti e tre nello stesso modo (forse Nadal un po’ meno per la sua ipocrisia) ma se ci si diverte particolarmente con uno dei tre è escluso che lo si possa fare con la stessa intensità con gli altri due. Djokovic, portatore oltre che di un tennis altamente spettacolare anche di valori spesso incomunicabili a chi è cresciuto nelle mollezze di un occidente sempre più allo sbaraglio, ai miei occhi è divertimento puro.
In controtendenza a svariati commenti dei vari italopitechi che hanno postato,desideravo puntualizzare un concetto.Pallettaro si definisce colui che è un terraiolo e che gioca sempre e solo in ”DIFESA” del punto e rimanda dall’altro lato della rete tutto lo scibile ed anche di più,fino allo sfinimento.Pallettaro invece non può essere definito chi passa dalla difesa del punto al contrattacco.Per esempio il piteco spagnolo SUDAL è un pallettaro quando con il suo miserabile GRUNTING rimanda dall’altro lato della rete palle che non superano mai la linea del servizio e che non hanno profondità.Non è un pallettaro quando spara con il dritto al fulmicotone mandando fuori di metri il proprio contender.Giusto per la precisazione.Quindi definire il Serbo SOLO un pallettaro è l’ennesima SUPERcazzola di stampo italopiteco Conte Mascetti docet.
Lo sai vero il riso dove abbonda?
Un grande campione,unico. Meritava un articolo meno stucchevole e di parte.
C’era una canzone estiva anni fa, “Dammi tre parole, sole, cuore e amore” ora con il remake è diventata “Dammi tre parole, corpo, mente e cuore”. Meglio parlare della cazzimma di Djokovic, l’unico ad averla rispetto ad altri. 😉
Bell’articolo, complimenti alla redazione per averlo pubblicato. Molto interessante.
@ MM (#3265183)
pallettaro in termini assoluti probabilmente non ha senso, parecchio più pallettaro di roger e anche di rafa si, e questo spiega buona parte dello schieramento del tifo
dei 3 sicuramente il più geniale, gli altri due vizziati ed acclamati,
ma x me nole è il piu vero…. 😉
dei 3 sicuramente il più geniale, gli altri due vizziati ed acclamati,
ma x me nole è il piu vero…. 😉
AHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHA
AHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAH
Nole è assolutamente Serbo, e trovo questo articolo molto ben esplicativo e centrato per le tematiche riportate. Conosco bene i serbi e i balcanici in particolare, avendoci vissuto 22 anni della mia vita. In particolare i serbi sono cultori dei tre pilastri fondamentali della loro vita; Dio, Patria e Famiglia. Il saluto storico mostrato con le tre dita, pollice, indice e medio, dicono e sottolineano questo. Hanno anche un loro detto molto patriottico (le quattro S) che in serbo dice cosi: samo sloga srbina spasava = solo l’orgoglio tiene uniti i serbi. Nole è ovviamente cresciuto in questa cultura e sentimenti, e ha colto in tutto questo il meglio dei significati, applicandolo nel bene alla sua professione. In altri ambiti, soprattutto quello politico, i moti d’animo hanno spinto la Serbia ed il suo popolo ad incorrere in errori storici e conflitti anche nel recente passato. Nole vive di emozioni e la sofferenza, il patimento che porta poi alla vittoria, credo sia insita nel suo comportamento e nel suo modo di esprimersi in campo. Per questo è molto amato, quasi venerato nella sua patria, perchè incarna – con valori positivi – l’entità e il suo essere profondamente Serbo. Anche nei suoi difetti, nei suoi scatti o reazioni peraltro molto rare di plateale disconfort, fa palesare la sua appartenenza a queste radici molto ben definite nel carattere di questo popolo, che è vulcanico, geniale, si deprime, si esalta, ha impeto, generosità e ospitalità, ma anche durezza e intransigenza a volte… Nole è un poco di tutto questo. Personalmente non amo il suo gioco, non mi diverto molto a vederlo in campo, ma lo ammiro per la sua abnegazione, per la cultura e intelligenza che ha, e per la costante sua ricerca di perfezionismo e cura del suo gioco e corpo. Ai miei occhi un Lendl moderno, più simpatico e carismatico.
Lo sarebbe stato senza covid. Il covid gli ha già tolto almeno 2 slam che avrebbe vinto giocando con la sinistra (W 20 e AO 22). E altri gliene toglierà.
Unico Nole grande uomo!
Ma è cambiato il direttore del sito? Un tempo un articolo del genere non sarebbe mai stato permesso.
e, con tutti i giri sporchi di soldi, la droga, le armi, i traffici dei bambini, e tutto il resto dello schifo del mondo.., la cosa primaria da contrastare, secondo la la Novax ideologia, è: l’arricchimento delle aziende farmaceutiche..!
Bellissimo articolo. Complimenti.
Nole è il più grande di sempre, senza alcun dubbio
Sommersi dalla melassa.
E poi perde da CECK ahahahah
Ohibò! Propaganda Novak(s)iana? Oh che succede qui dentro???
Bell’articolo, il mondo dello sport, ma soprattutto la società, hanno bisogno di personalità che diano dei messaggi sani e puliti. C’è un’enorme fame di umanità e credo che Djockovic dia un messaggio importante a tutti, indistintamente. Peace
infatti su questo articolo manca qualcosa ….e non c’e’ nessuna guerra neanche messa tra virgolette…il gioco di Nole è cambiato ma pochi qua dentro se ne sono accorti compresa la Redazione …l’aveva detto in tempi non sospetti un certo Roger Federer….non si vince per quello che ha vinto lui solo con il cuore o con la testa non scherziamo
Secondo me di tennis capisci poco. Definire “pallettaro” un giocatore dal controllo fisico, tecnico e mentale come lo ha Nole, ma che è anche capace, quando serve, di aumentare a piacimento la velocità della palla, significa non capire una beneamata…di tennis. Mi ricordo di quella volta, in un torneo, in cui uno sparapalle inconcludente e sconclusionato, e che fece pochi games, mi definì appunto un pallettaro. Gli risposi solo con una risata. Se il criterio per definire un grande giocatore fosse quello di chi tira più forte, Giorgi sarebbe la GOAT del tennis femminile
Articolo un po’ troppo encomiastico per essere analitico, un confronto obiettivo e diretto con gli altri due geni del tennis della nostra epoca sarebbe stato più utile. A parte lo stile apologetico, però, molte cose su Novak sono vere e molte osservazioni sono giuste, e dovrebbero far riflettere i suoi detrattori.
GRANDE personaggio ! Avercene
Chi ha scritto quest’articolo la moglie?? Tradotto liberamente dal serbo all’italiano?? bah!!!!!
Piano, Annie, se volesse, potrebbe scrivere prose di ben altro livello.
Qui non ci sono Guerre, Strategie degli scacchi o Complotti internazionali delle Plutocrazie, direbbe qualcuno dei tempi andati, cara Gisella Bellantone. C’è solo un Muro di gomma che rimanda tutto al Mittente e chiude i giochi per sfinimento, vero Jannik Simner?
Tifosi di Nole non fidatevi! LiveTennis non può aver fatto un articolo che decanti le gesta del campione serbo! Lo sapete che non lo farebbe mai a meno che… Complotto! Trappola! È tutto ordito dal Don Abbondio Italico! Oppure dal protetto ricconesvizzerochenongiocamac’è!E se fosse invece un’iniezione (!) di fairplay mossa dalla famiglia dello smutandato?
Voci dicono che invece sia un accordo extraparlamentare tra un greco-greco ed un greco-aussie nella speranza che Nole si esalti e voglia lasciare ad altri qualche trofeo a Londra.
Oggi, è assodato, Draghi si recherà al Colle per riferire se LiveTennis potrà ancora godere della “fiducia” dei lettori.
Sono un grande ammiratore di Nole, così come di Rafa e di Roger, però questo articolo è veramente stucchevole, nemmeno Annie avrebbe scritto un peana siffatto!
Ha potuto scegliere, e se ne è davvero convinto lo ha fatto per il meglio. Buon per lui.
Io non lo sopportavo, mi stava davvero antipatico. Ho iniziato a capirlo e apprezzarlo dopo aver letto il libro richiamato in questo (bellissimo) articolo.. le difficoltà dell’adolescenza vissuta in un Paese in guerra, sotto continui bombardamenti. Ora sono un suo tifoso!
Novak è il più Grande Pallettaro. È il giocatore nella Storia che fa meno gratuiti. E con il suo fisico snodato che sembra fatto di gomma, arriva dove gli altri non osano. Per questo a fine carriera sarà il Recordman SLAM.