La Guerra di Novak
14/07/2022 09:08 
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Novak Djokovic classe 1987, n.7 del mondo - Foto Getty Images
Il gioco di Novak Djokovic ha molto a che vedere con la strategia degli scacchi, e si sa, gli scacchi sono un gioco di guerra. Il soldato Djokovic scende in campo come Silvester Stallone in Rocky o Rambo. Col suo corpo perfetto come una macchina bellica, Novak guarda l’avversario-nemico, determina e segue la traiettoria della palla da tennis come quella di un proiettile, attacca e si difende, battendosi fino ad ottenere la vittoria, il riscatto proprio e della Patria.
Proviamo a capire, ‘oltre’ il tennis, come il vissuto di Nole abbia influito sul suo successo, dove risieda la sua forza di campione.
Pensiamo che si tratti di una forza triplice, sintesi perfetta di corpo, mente e cuore (o anima, se preferite).
Corpo. Nole ha descritto la cura che dedica al proprio corpo nel libro pubblicato in Italia nel 2014 da Sperling & Cupfer, Il punto vincente. La mia strategia per l’eccellenza fisica e mentale. Egli è cosciente di questa forza che chiameremo primaria, per essa ha perfino rischiato la carriera, esponendosi con grande coraggio alla denigrazione mondiale in occasione degli Austalian Open 2022: per ottenere prestazioni apicali Novak cura la manutenzione straordinaria della sua macchina bellica, il cui funzionamento non prevede tagliandi extra a seguito dell’immissione di carburanti estranei che non siano quelli, naturali, già programmati e sperimentati. La sua particolare dieta salutista, senza glutine e latticini, si basa sul principio che bisogna saper ascoltare il proprio corpo ed essere pronti a cambiare cibi, con mente aperta, qualora, come nel suo caso, ci si accorga che una certa alimentazione gonfia il fisico, rallenta, indebolisce. È convinto, senza con ciò voler imporre a nessuno il suo tenore alimentare, che l’assunzione di troppo grano e cereali, spesso geneticamente modificati, sia causa di tante malattie che arricchiscono le case farmaceutiche. Dopo aver cambiato dieta, nel 2011, i risultati sportivi di Nole sono stati straordinari.
Mente. La forza secondaria di Novak è sicuramente la sua testa: un vero calcolatore. Talento, razionalità, concentrazione e autocontrollo, determinazione ai massimi livelli, straordinaria voglia di migliorarsi. La sua formazione mentale e globale si è sviluppata precocemente, avendo dovuto affrontare il trauma della guerra: a 11 anni Nole ha dovuto imparare a lottare, a superare la paura, a elaborare la perdita; ha dovuto rinunciare alla normalità, alla magica spensieratezza dell’infanzia; ha dovuto molto presto allenarsi a rispondere con colpi vincenti ai rovesci della sorte. Infatti la guerra del Kosovo con l’intervento devastante della Nato sulla sua città, Belgrado, lo ha costretto a vivere con la sua famiglia per mesi in un rifugio antiaereo, sotto l’impazzare incessante delle bombe. Guerra, ristrettezze, sanzioni ed embargo interrompono la sua infanzia felice, vissuta all’insegna del gioco del tennis e trasformano radicalmente la sua vita. Già all’età di sei anni -assai raramente accade-, guardando alla Tv il torneo di Wimbledon, da lui vinto quest’anno per la settima volta, come in un’epifania, Nole individua il suo talento, viene letteralmente rapito dall’invincibile forza del suo Genio e sente la lusinga della gloria: diventerà un campione di tennis. Da allora si dà interamente al tennis: “e per i tredici anni successivi dedicai ogni giorno della mia vita a quell’obiettivo”.
L’incontro tanto casuale quanto straordinario con la tennista serba Jelena Genčić è determinante: è lei la seconda scopritrice del suo talento e prima allenatrice, per ben 5 anni, 1993-1998, nel corso dei quali trasmette al giovane la sua cultura e lascia nella formazione di Nole un’impronta indelebile, presumibilmente anche l’amore per la patria, provenendo ella da una famiglia di patrioti serbi. Non è un caso che quasi tutte le persone del team di Novak siano compatrioti serbi o croati. Ritenuta una fra le migliori allenatrici di tennis al mondo, laureata anche in psicologia, ha il grande merito di aver sviluppato il tennis in un territorio dov’era quasi sconosciuto, e di aver scoperto talenti nella ex Iugoslavia prima e Serbia dopo. Jelena Genčić sente la missione di coltivare il suo enfant prodige, parla ai genitori di Djokovic e dice che dopo Monika Seles, altro talento da lei scoperto, non ha mai visto un solo giocatore come il loro figliolo e pronostica che diventerà tra i primi cinque al mondo all’età di 17 anni. Guidato incessantemente da Jelena, Nole non abbandona il tennis neppure nei drammatici frangenti bellici: la sua istruttrice fa in modo che possa continuare gli allenamenti spostandosi, strategicamente, ogni volta in circoli diversi, presso cui le bombe sono state sganciate da poco, contando sull’improbabilità di un bombardamento replicato sullo stesso bersaglio. Osservando gli occhi strabuzzati di Nole nei momenti più difficili del match, si può immaginare quel bambino che cercava disperatamente di salvare la vita per vivere la sua passione, sfuggendo agli attacchi nemici: Novak dal movimento dell’avversario prevede esattamente la traiettoria della palla, ed è lì a rilanciarla, come per una questione di sopravvivenza, attraverso rocambolesche giravolte, spaccate, scivolamenti, pattinamenti, aperture alari, esercizi ginnici eseguiti tanto elasticamente che gli hanno valso la denominazione di ‘uomo di gomma’. La vita gli è stata maestra anche nel gioco.
Cuore (Anima). Ovviamente mente e corpo sono accordati: la mente è concentratissima, solidissima in un corpo perfettamente funzionante.
Fin qui si spiega il superatleta, ma Djokovic è uno dei più forti di tutti i tempi. Il quid che fa la differenza rispetto a tanti altri bravi tennisti è la terza forza straordinaria, che concerne il cuore, e Djokovic ha un grandissimo cuore, ha umanità e ha la passione che fa avverare i sogni impossibili. Ama giocare a tennis, è una passione vera: lo si capisce quando riconosce col suo applauso in una finale di partita un buon punto dell’avversario, è rarissimo vederlo in altri giocatori! Ha rispetto per l’avversario e gli riconosce l’onore delle armi, lo si evince dalle parole sincere e non banali con cui ne sottolinea i meriti, tanto che perfino un giocatore sui generis come Kyrgios si è commosso a Wimbledon. È positivo ed empatico con le persone che incontra e non si sottrae mai ai suoi fan.
Ama appassionatamente la sua bella famiglia e la Serbia, sua Patria, crede nell’amicizia: li considera valori più importanti del danaro e del successo. Chi ha sperimentato come la guerra può, d’un tratto, annullare tutto, ritiene una fortuna poter contare su questi pilastri.
Anche in tale formazione sentimentale Jelena Genčić ha sicuramente avuto un ruolo fondamentale.
Questa grande donna e campionessa è morta nel 2013, e forse Nole dedica i suoi trionfi anche a lei, ispiratrice e maestra di tennis e di vita, quando, al conseguimento di ogni vittoria, alza gli occhi e addita al cielo. Poi, generosamente, ci lancia il suo grande cuore sugli spalti…
Gisella Bellantone
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PRECISAZIONE:MI CAPITA DI SBAGLIARE LE LETTERE QUANDO SCRIVO MA COMUNQUE IL SENSO DELLA PAROLA SI INTENDE MI AUGURO.
@ Mauriz70 (#3267309)
..che ha dimostrato di avere al 100%; poi il tennis saprai come funziona, non ti fa scegliere gli avversari, qualche volta va meglio (vedi anche Rafa agli AO) qualche volta va peggio ma è così per tutti, a rotazione, se ne può parlare per ingannare il tempo, per appigliarsi se si vuole denigrare o esaltare, ma lo scopo nel tennis è sempre uno, e penso che tu conosca anche questo
@ Mauriz70 (#3267309)
Pardon, in quelli che Nole ha battuto a Wimbledon non ho citato Matteo e Zverev, ma ovviamente sai che ci sono anche loro, quindi non credo che un Matteo non al 100% avrebbe avuto molte chance di battere un Nole su questo campo e col desiderio di riscatto e rivalsa
@ Mauriz70 (#3267295)
Step by step..uno non vale due ma è meglio di zero..l’ho già scritto, a inizio 2021 Nole aveva 3 Slam di ritardo rispetto a Rafa e Roger, adesso ha superato Roger ed è a -1 da Rafa in un anno e mezzo..che si può volere di più da un Nole oltretutto sempre al centro di vicissitudini di varia natura, volente o “nolente”, dove non entro tanto la trama del romanzo è complessa, ma giusto, fermandoci ai numeri, la classe, la determinazione, la resistenza di Nole lo hanno portato intanto al secondo gradino del podio, il resto è in divenire ma sicuramente il sorpasso avvenuto e il recupero pur in condizioni in generale avverse confortano, anzi, entusiasmano noi sostenitori..poi sai, Nole è al 4° Wimbledon consecutivo, quindi ha dimostrato di dominare sull’erba dove ha battuto non solo Kyrgios ma di tutto e di più, non ultimo ricorderai vagamente Roger nel 2019 e tutti gli altri, non attaccatevi sempre al pelino, la sostanza è che davanti ai principi Nole è il dominatore da anni..come lo era in Australia, record assoluto di vittorie slam sul cemento ed erba, tutto il resto non c’entra con la sua grandezza tennistica
Per essere precisi mancavano, oltre a Medvedev e Rublev, pure Zverev e Berrettini..E sono io il primo a riconoscere che Djokovic sarebbe comunque stato il favorito numero 1 per la conquista del titolo..Non ha affrontato nemmeno un top 10 in tutto il torneo e dire oggi che Kyrgios (che prima di questo exploit non aveva vinto neppure un Atp 250) fosse avversario insidioso per il serbo significa avere le fette di mortazza sugli occhi
Mi sfugge qualcosa…mi pareva ci fosse un Tizio Ispanico che fosse addirittura a 22…però devo sottrarre i titoli di Parigi che non contano..giusto?
MA COSA DITE TUTTI QUANTI COMUNQUE EL CAMPEON HA STRADIMOSTRATO LA SUA GRANDEZZA E SUPERIORITA’ SUGLI ALTRI 2 NONOSTANTE E DICO FORTE NONOSTANTE LA MALATTIA DEL PIEDE.
@ Mauriz70 (#3266202)
Aaahh, scusa il p.s…parlavi è invocavi il realismo? Guarda,allora anche se amo approfondire e motivare, sarò realista più del re (come si suol dire): Djokovic 21 Slam, Federer 20..e questo “realismo” è quello che a noi sostenitori di Nole ha dato tanta, tanta gioia
@ Mauriz70 (#3266202)
Ho riletto il mio commento ma non ho visto la parola “impresa”..comunque, visto che come sempre la sostanza di una vittoria, la più importante del calendario tennistico, risulta per molti indigeribile ci si appiglia all’altisonante “onestà intellettuale ” (?), onestamente ti dico che: chiunque partecipi ad uno Slam, quello Slam lo devi vincere, superando 7 turni ravvicinati..che la vittoria di Nole, in questo anno 2022, è maturata in un contesto che l’ha davvero promossa ad “impresa” viste le premesse e le condizioni psicofisiche di Nole in cui è maturata..ma poi, a ben vedere, chi mancavano? I russi, dove il top Medvedev stava inanellando uscite anche al primo turno vista la sua predilezione quasi esclusiva per il cemento? E poi, il torneo annoverava addirittura la presenza di mr. Nadal, che non ha retto come Nole all’usura degli anni in questo sforzo sempre e comunque altamente ed emotivamente impegnativo, oltre che fisicamente..e infine, l’avversario della finale..n.45 del ranking, che intanto in finale è arrivato non per grazia ricevuta, ma dato da molti addirittura per favorito visti la genialità, il talento, la fama delle sue capacità, concretizzatesi nel passato battendo, ed anche con estrema facilità, proprio i 3 big, Nole stesso, Rafa stesso e Roger..battaglia quindi giocata sui valori tennistici ma anche sui nervi, in un momento per entrambi particolarmente importante e delicato, di affermazione e di riscatto: peccato che dal tuo commento esca il solito asettico numero di ranking, vuol dire non cogliere l’umanità, l’esclusività, l’originalità, il senso più profondo e avventuroso, il divertimento che ogni incontro di tennis riserva a chi lo guarda con occhio non superficiale
@ SlamdogMillionaire (#3266001)
A me qs articolo su Nole è piaciuto molto, lui è proprio così, bellissimo il passaggio dove dice che Nole è quasi l unico ad applaudire l avversario, ed è vero
@ Dr Ivo (#3266061)
Il motivo dell’ essere poliglotta senza (credo) passare tanto tempo a studiare lingue è che è dotato di una mente decisamente fuori dal comune, su questo non ci piove
Spiaze. Spiace non si usa più
Franco non devi scusarti, figurati. È uno sport difficile per le donne, è più “facile” il rugby dove le zone di gioco sono più compatte. La fatica che fanno le donne nel calcio femminile, cosa ignota ai più, passa inoltre per un altissimo tasso di infortuni gravi ai legamenti del ginocchio per una conformazione fisica (le anche) ovviamente più sviluppata per favorire la gravidanza. Ogni società, a qualunque livello, ogni anno si ritrova con giocatrici che ci rimettono il crociato e con relative recidive e inevitabili abbandoni.
Annie, va bene essere tifosi di Tizio o Caio (Sempronio non si sa ancora se e quando rientra) però parlare di impresa per aver vinto questa edizione di Wimbledon dove mancavano tutti i più forti e ti ritrovi in finale il 45 del mondo….dai su..un briciolo di realismo e onestà
Se io guardo Wikipedia leggo: Nadal 22, Djokovic 21, Federer 20. Le tue considerazioni non sono scritte, spiace.
Generalizzare è sempre sbagliato e quindi chiedo scusa a tua figlia e anche a te Io il calcio femminile lo seguo poco però ieri ho visto la partita e devo dire che sono rimasto veramente deluso Mi aspettavo qualcosa di meglio Devo dire che le tue osservazioni sulle dimensioni del campo e della porta sono sacrosante A me il volley femminile piace quasi più di quello maschile perché i punti sono più combattuti Però è vero La rete è più bassa Chiedo ancora scusa
@ il capitano (#3265674)
Non sapremo (e non “sapremmo” capitano!!!) mai se agli AO Nole sarebbe stato favorito???? Uno che l’ha vinto 9 (nove) volte? Campione uscente? Ma fammi il piacere…hai visto a Wimbledon? Nole era il favorito ed ha vinto!!! Non sapremo mai se avrebbe vinto gli AO, ma da quando ha avuto nel mirino il record Slam i suoi preferiti li ha centrati tutti, con l’aggiunta della chicca RG 2021..e vista la determinazione di Nole sicuramente la 10ma era più in mano sua che di altri, anche del big che nonostante i ripetuti tentativi era a quota 1, quindi facendo un rapido calcolo delle probabilità…È un dato di fatto che gli è stata sottratta un’occasione realisticamente molto a portata di mano, senza senso alcuno, per un disegno transitorio politico che si è rivelato fallimentare per chi l’ha imposto, senza dare a chi ne aveva legittimamente diritto in base al regolamento tennistico una garanzia di partecipazione che non avrebbe neanche costituito un precedente visto che non credo che agli sportelli di ingresso in Australia si sarebbe formata la coda di “vincitori del precedente titolo Slam, ammessi di diritto alla partecipazione al torneo”
E questo è vero. Io ricordo una finale di slam Nadal-Djokovic combattuta descritta come noiosa, commento non proprio imparziale.
RIMANGO DELL’IDEA CHE SE’ EL CAMPEON SAPRA’ PROGRAMMARE OCULATAMENTE I SUOI IMPEGNI LIMITANDOSI A CIO’ CHE CONTA VERAMENTE E SEGUITO A LIVELLO MEDICO NEL MODO MIGLIORE PER I PROSSIMI 3 ANNI DAL SUO STAFF FINO ALMENO A 40 ANNI NEL 2026 POTRA’ SICURAMENTE MANTENERE IL PRIMATO SLAM CON 15 ROLAND GARROS OLTRE 5 US OPEN E RITENTARE IL SUCCESSO A WIMBLEDON.
Un particolare inquietante di Novak è che dovunque lo intervistino, in Germania, in Francia, in Italia o in Spagna, in chissà quanti paesi slavi e (ovviamente) nei paesi di lingua inglese, lui può rispondere nella lingua locale… Un poliglotta nato. Molti slavi hanno questa facilità, ma lui mi chiedo dove trovi il tempo.
Un particolare inquietante, dicevo, perché lo rivedi quando gioca. Prende le misure all’avversario, spesso lasciandolo andare avanti, ma solo per studiarlo, per apprendere live e in tempo reale (on the job, come si suol dire) il modo più efficace per mandarlo a casa. Semplicemente pazzesco!
Mazzoni scriveva le stesse cose solo che su federer
@ Luce nella notte (#3265791)
Puntualizzazione veramente commovente…quando vuoi possiamo parlare un po’ anche del sesso degli angeli
@ MAURO (#3265628)
È quanti master? Rafa? E quante settimane da numero 1? Rafa? E quante vittorie Vs top 20?Rafa? Sei offensivo e pure in malafede
@ Lo Scriba (#3265150)
Guarda, stavo giusto pensando che questi appelli all’amore patrio sono proprio la cosa più stucchevole e retorica che si potesse tirare in ballo per riconoscere a Nole il valore del suo 21esimo Slam, certamente frutto della sua forza di volontà e del suo tennis sempre strepitoso..sarà che personalmente non riconosco nazionalismi o confini, e per me i serbi sono persone come gli italiani, i russi, gli spagnoli, francesi, etc.etc. e per favore, che non si attribuiscano alla gente comune le colpe dei massacri e delle guerre decise solamente da chi comanda, unico responsabile di mandare a morire la propria gente
Articolo a mio avviso non all‘altezza di questo sito. Djokovic non si discute, è un dio del tennis, ma questo articolo agiografico non ci aiuta a capire il personaggio. Scusate la durezza, ma essendo abituati a Mazzoni …
Mi è piaciuto molto, spunti molto interessanti per conoscere l’uomo oltre l’atleta!
Il calcio femminile è assolutamente imbarazzante se chi lo guarda si aspetta una sorta di calcio maschile a ritmi più bassi.Lo seguo da tempo avendo una figlia in Nazionale giovanile ed ora negli USA e vedere le difficoltà di gestire un campo e delle porte così ampie non è facile, le lacune tecnico/tattiche sono più evidenti. Nel Volley la rete è più bassa, nel basket il canestro è ribassato, nel calcio no per problemi di costi.
Ho visto match orribili e match straordinari, la Francia atleticamente è fenomenale Brasile Giappone e soprattutto USA sono eccezionali ma è un calcio diverso, più tattico.
ma ovviamente all england club; x qui questione politica ha agIto, praticamente senzaaaa prima, interpellare atp
qui praticamente vi e’ strappo; e per atp irregolare, 0 p, 0 maJor
praticamente x atp, nn assegnato; e qui 0 maJor/slam
mai puo’ paragonarsi a verI maJor per quelli giocati prIma
paragonatelo a maJor anteriori
e valuterete che quest’ anno
wimb uomini e donne non
e’ slam ovviamente e x novax qui sono ovviamente 20 o k
e x vincitori ranking crollato
era solo combattuta esibizione
vergognosa
x pres gaudenzi, wimbl vale zero, ha confermato poche ore fa,
x atp ovviamente irregolare,e praticamente qui, mancava n 1 ranking e kachanov,rublev ecc,x motivazioni ovviamente qui pazzesche,irregolare,
e praticamente ora questo; non puoI chiamarlo slam; e i punti ????
bellissima competizione ovviamente irregolare e praticamente qui nn riconosciuta atp;e 0 punti esattamente come x il 2020, torneo nn fatto
ora praticamente x atp wta, nn puo’ essere maiiii riconosciuto
wimb 2022 e’ esibizione ben pagata
ma 0 p; 0 slam e per il novax 0 maJor
e ovviamente;luI ovviamente novax rimaneeee qui a verissimi 20
questo slam e’ irregolare
e femminile e’ peggio
e x rybachina e novax nn varranno come maJor
ma come laver cup, esibizione
D.S.S – Sta per “Djokovic Santo Subito
Piu’ che poco furbo… falsificatore di date / eta’ !
Il Sig. Fededer a luglio 2019 perdeva (terza su tre) finale a Wimbledon contro Djokovic alla eta’ di 37 anni e 11 mesi.
A 38 anni ci arrivera’ dopo, ad agosto 2019.
Quindi NON aveva “tre anni piu’ dell’ attuale Djokovic”. Oggi Djokovic ha 35 anni e 2 mesi.
@ alexandersupertramp (#3265633)
Grazie per la tua reazione
Esci dalla logica del tifoso e ti rendersi meno ridicolo.
Che articolo fuorviante, ma chi l ha scritto? Una marea di inesattezze e teorie pseudo scientifiche..
x pres gaudenzi, wimbl vale zero, ha confermato poche ore fa,
x atp ovviamente irregolare,e praticamente qui, mancava n 1 ranking e kachanov,rublev ecc,x motivazioni ovviamente qui pazzesche,irregolare,
e praticamente ora questo; non puoI chiamarlo slam; e i punti ????
bellissima competizione ovviamente irregolare e praticamente qui nn riconosciuta atp;e 0 punti esattamente come x il 2020, torneo nn fatto
ora praticamente x atp wta, nn puo’ essere maiiii riconosciuto
wimb 2022 e’ esibizione ben pagata
ma 0 p; 0 slam e per il novax 0 maJor
e ovviamente;luI ovviamente novax rimaneeee qui a verissimi 20
questo slam e’ irregolare
e femminile e’ peggio
e x rybachina e novax nn varranno come maJor
ma come laver cup, esibizione
Che simpatici guasconi i serbi.. Genocidi ed armi chimiche. Chissà perché li bombardavano!?
LA GUERRA DI NOVAXXX
Molto bello Prof.ssa Gisella, merita una platea migliore dell’utente medio di questo sito
parole sante
Ps: mi riferisco al fatto sportivo ovviamente. La boiata Australiana è stata una cosa diversa.
il palmares di Nole è importante saresti poco furbo a metterlo in dubbio ….pensaci