Wimbledon: Jannik Sinner per la prima volta in carriera approda al terzo turno a Londra
Jannik Sinner conquista il terzo turno nel torneo di Wimbledon per la prima volta in carriera.
Il 20enne di Sesto Pusteria, n.13 del ranking e 10 del seeding, ha sconfitto questo pomeriggio al secondo turno lo svedese Mikael Ymer, n.88 ATP, alla sua seconda partecipazione a Wimbledon dove per il secondo anno di fila è approdato al secondo turno, con il punteggio di 64 63 57 62 dopo 3 ore e 3 minuti di partita.
Jannik ha avuto un passaggio a vuoto nel terzo set ma è stato bravo a ritrovarsi subito ed a imporre il suo gioco nel quarto parziale.
Al terzo turno sfiderà John Isner.
Primo set: Sinner dopo aver annullato una palla break ad inizio parziale piazzava il break decisivo sul 5 a 4 quando toglieva ai vantaggi la battuta allo svedese, dal 15-40, e alla terza palla set a disposizione e complice un doppio fallo dello scandinavo sul set point conquistava la frazione per 6 a 4.
Secondo set: Jannik era in controllo del match e nel quarto game piazzava il break a 15 e concedendo solo 4 punti nei restanti tre turni di battuta (tra cui un doppio fallo) portava a casa la frazione per 6 a 3.
Terzo set: Sinner avanti per 3 a 1 cedeva la battuta nel sesto gioco con Ymer che impattava sul 3 pari.
Sul 3 pari l’azzurro mancava 4 palle break e pochi game più avanti perdeva il servizio per andare al tiebreak con lo scandinavo che riusciva a portare a casa la frazione per 7 a 5.
Quarto set: L’azzurro dopo aver perso un break di vantaggio nel secondo game inseriva il turbo e con due break si portava avanti per 5 a 1, prima di chiudere la partita per 6 a 2 piazzando un ace sulla palla match.
J. SINNER – M. YMER
4 ACES 2
5 DOUBLE FAULTS 3
63/106 (59%) FIRST SERVE % IN 90/140 (64%)
50/63 (79%) WIN % ON 1ST SERVE 51/90 (57%)
24/43 (56%) WIN % ON 2ND SERVE 27/50 (54%)
38/52 (73%) NET POINTS WON 14/30 (47%)
6/19 (32%) BREAK POINTS WON 3/6 (50%)
62/140 (44%) RECEIVING POINTS WON 32/106 (30%)
45 WINNERS 18
48 UNFORCED ERRORS 32
136 TOTAL POINTS WON 110
7623.5 m DISTANCE COVERED 7944.5 m
31.0 m DISTANCE COVERED/PT. 32.3 m
TAG: Jannik Sinner, Wimbledon, Wimbledon 2022
No, per quello che puo’ contare la mia fiacca sintassi, direi che non e’ scritto troppo bene
@ AriforJannik (#3244600)
Ha vinto in maniera pesantissima in Davis (6-2, 6-0). Certo erano in indoor (che comunque piace a Isner quanto a Jannik) e la Davis è diversa. A Cincinnati, qualche mese prima, invece la spuntò Isner al terzo. Jannik però arrivava dalla vittoria a Washington, e a volte capita che abbiano un calo dopo una vittoria. Insomma, secondo me a Cinc non giocò come avrebbe potuto. Detto questo, in generale concordo con te. Non penso che le “nuove cose” vadano messe da parte, ma che debba usarle quando servono davvero. Con Isner sarà soprattutto una questione di servizio e risposta (e, scrivi bene, anche di attacco in controtempo; la smorzata dipende, ieri Jannik le ha eseguite praticamente tutte bene, ma non mi fisserei, deve valutare i momenti). E “con servizio” intendo anche quello di Jannik, che andrà tirato su. Qui il gioco a rete lo vedo meno importante rispetto a servizio e risposta. Poi se arriva anche del buon gioco a rete ben venga, assolutamente. Cercherei anche di farlo muovere (Isner), perché ieri a tratti mi sembrava un po’ stanco. Comunque, spero che Jannik non ci legga mai. A parte i commenti stupidi, diciamo un sacco di cose scontate che lui e il team sanno perfettamente. 😀
@ Renzo (#3244886)
Il problema è che Isner sull’erba ha un gioco molto completo e potente è veramente una bruttissima gatta da pelare. Jannik ha senz’altro le doti per prevalere, ma il match si profila molto equilibrato. Una cosa è certa, se Jannik riesce a fare fuori Isner sull’erba vuol dire che è molto ma molto avanti.
@ Spider 99 (#3244860)
Speriamo che Isner non faccia 36 ace anche contro Sinner senno’ sono guai. A quel punto contera’ molto se Sinner riuscira’ a non farsi mai breccare oppure no.
Perdere con Ymer era obiettivamente difficile ma vincere era importante. Ora con isner sull’erba parte leggermente sfavorito ma JS ha nella risposta al servizio uno dei suoi punti di forza. Match aperto,
Si può vincere.
@ Roberto (#3244762)
E’ sicuramente scritto male. Non e’ che se dici che il servizio ti porta al tie break sei per niente chiaro a meno che non specifichi che stai su palla break per l’avversario ma neanche cosi’ sarebbe veramente corretto.
Quel servizio su palla break se lo avesse vinto non lo avrebbe neanche portato al tie break perche’ sarebbe stato deuce quindi sarebbe andato ai vantaggi.
se invece dici che servi nel game che ti puo’ portare al tie break ma che hai perso la palla break per l’avversario allora si capisce che perdebdo quel punto sul servizio hai perso l’occasione di poter eventualmente andare al tiebreak.
Si e no…Draper e Fucsovic lo scorso anno erano due ossi duri mentre con Wawrinka e Ymer probabilmente ci vinceva anche nel 2021..comunque questo anno l’attitudine sembra migliore….
@ Claudio (#3244815)
Si infatti ha scritto in modo molto contorto un concetto semplice.
@ Luce nella notte (#3244731)
E secondo te ti pare scritto bene in italiano???
Se non sapete leggere l’italiano perché commentate?
Se avesse vinto il servizio sarebbe andato al TB.
Lo ha perso e così ha perso il set 5-7.
Dov’è il problema ?
Eppure è di facile comprensione… 🙁
Boh…
in teoria può vincere anche senza strappare il servizio e mantenendo il proprio. Bastano tre minibreak, uno ciascuno, in tre set su cinque senza subirne.
OK. Teoria. Ma più o meno come quando gioca Opelka contro Isner
Jannik ha giocato un ottimo match, aldilà della distrazione nel terzo set, dove però bisogna anche dare i meriti ad Ymer, che ha giocato davvero benissimo in quel frangente.
Sta acquisendo sicurezza sotto rete, ha migliorato l’ esecuzione della voleè di rovescio e credo che al netto degli alti e bassi che avrà almeno nell’ anno in corso, il gioco d volo stia entrando nel suo repertorio…questo, soprattutto sull’ erba può essere molto importante.
@ Borg (#3244756)
Io leggo questo
“Sul 3 pari l’azzurro mancava 4 palle break e pochi game più avanti perdeva il servizio per andare al tiebreak con lo scandinavo che riusciva a portare a casa la frazione per 7 a 5”
Parla di tiebreak. Ma quale tiebreak????
@ Guest (#3244695)
Si infatti non c’e’ stato alcun tiebreak. Chissa’ a quale altra partita si riferiva.
Leggi bene….
Erudizione per erudizione Becker a rete ci andava a 14 anni, Lendl nasce con una propensione alla rete poi abbandonata e ripresa in ottica Wimbledon ma non solo, Wilander era un fondocampista che un po’ per i doppi con Nystron un po’di per intelligenza ha saputo venire avanti pur con un servizio “debole”.Mac sappiamo cos’era e Leconte pure.
Particolare: la velocità di palla. Io non critico la propensione alla rete di Sinner, spiace tu l’abbia inteso, e sai perché? Perché guardo l’usura dei campi: la zona centrale è intatta o quasi, non viene frequentata quindi a rete proprio non ci si va se non per ” Battezzare” il punto.
Ciò che a Sinner manca, o diciamo pecca visto il nome, sono gli appoggi ed il servizio che è raramente in slice a sopperire una potenza non continua.
Opinione non da, erudito
Jannik 52 discese a rete 😳 ? Bravo….bisogna provarci e l’erba è la superficie ideale per il gioco di volo. Una volèè semplicemente ‘appoggiata’ diventa quasi vincente….
Con Isner la chiave sarà la risposta di jannik….se riesce a leggere le bombe dell’americano ed essere un fulmine in risposta se la gioca tutta la vita anche se dovesse avere un o due passaggi a vuoto in battuta! Altrimenti la sconfitta sarà inevitabile! In ogni sono evidenti i progressi di jannik su questa superficie! L’anno scorso avrebbe perso entrambe le partite vinte quest’anno.
@ Guest (#3244695)
Almeno impara a leggere prima di scrivere …
Certo, l’ho detto infatti. Faccio solo notare il richiamo alle percentuali che sono fuorvianti perché messa così sembra che Sinner esegua serve & volley, chip e charge e compagnia.
La propensione alla rete e molto difficile, è proprio la transizione da fondo che è complicata soprattutto se il colpo è eseguito con movimenti ampi e se la comfort zone è nei pressi della linea. Paradossalmente, pur avendo meno manualità di Musetti, a Sinner viene meglio perché sta meno lontano dalla linea.
Infatti c’ e’ scritto
” …perdeva il servizio per andare al tie-break…”
Significa che NON ci e’ andato.
Deve solo aumentare la percentuale di prime di servizio. Non si va da nessuna parte con meno del 60%, serve almeno il 70-75, soprattutto se non si ha un servizio risolutivo
L’altra cosa è che nei punti topici spesso non alza il livello (sono un pò di partite che ha conversione dei break point scarsissima sia a favore che contro) e deve imparare ad essere più efficace in quei momenti…però proprio questa è una cosa che si impara con l’esperienza e che è proprio un difetto passeggero dovuto alla tenera età
infatti, leggi bene!
Lendl… rete…
Scusate ma come servizio ricordo un capolavoro.. una sorta di opera d’ arte per quanto riguarda scioltezza, fluidita’, naturalezza, precisione… questo il servizio di Lendl: un capolavoro…
Rete
Ivan Lendl a rete…
Il buon Ivan aveva la testa piu’ dura del porfido e mancandogli Wimbledon si era messo a lavorare come un pazzo, settimane e settimane.. sulla volee’
Morale ?
Niente, volee’ legnosa e.
. legnate da Becker.
Forse e’ il caso di riflettere un po’ (per analogia…) su quello che puo’/ non puo’ fare Sinner, il quale sta sprecando mezzoanno abbontante (facendo casino) e sembra intenzionato adaggiungere un’ altra stupidata andando ad Umago
Speriamo che l’ arrivo di Cahill possa dare un minimo di sensatezza, direzione a questo CASINO
Con Isner occorrerà il Servizio e tenere il gioco per spostarlo quanto più possibile. Non sono consentiti passaggi a vuoto con la prima palla e forzature inutili
Redazione ma chi scrive gli articoli guarda anche le partite prima?
Non c’è stato nessun tiebreak al terzo set!
tUTTO BENE MA NON BENISSIMO; manca ancora la propensione a rete (e speriamo sia questione di tempo ed esperienza); in molte occasioni
si fa trovare nella terra di nessuno e vanifica le opportunità della velocità dei suoi colpi. In poche parole, sta in campo più del dovuto (almeno tre ore ad incontro)con rischio di incidenti e spreco di energie. Nel servizio è più attento e riflessivo(sfrutterei ancor di più il tempo disponibile per mettere maggior tensione all’ avversario di turno).In questi accorgimenti Alcaraz dimostra di avere una esperienza decennale