Davydenko: “La nuova generazione non gioca a un livello incredibile”
Nikolay Davydenko è stato probabilmente uno dei giocatori più sottovalutati della sua epoca. Gli è mancato il guizzo negli Slam, dove non è mai arrivato a giocarsi un titolo in finale, ma è stato un solido top10 con best ranking al n.3, ha vinto 21 tornei inclusi 3 Masters 1000 e un’edizione delle Finals, in un’epoca in cui i suoi competitors erano Federer e Nadal “giovani”, oltre Safin, Roddick, Nalbandian, Hewitt e gli astri nascenti Djokovic e Murray. Ha chiuso la carriera con un record positivo contro Nadal, fatto questo che possono vantare ben pochi giocatori. Ha prodotto per anni un tennis estremamente efficace giocando colpi piatti, con grande anticipo, regalando agli appassionati decine di match divertenti. L’ha intervistato il magazine Clay, e molte delle sue dichiarazioni sono assai interessanti. Ne riportiamo alcune.
“Io come coach? Ho trascorso alcune settimane con Karen Khachanov un paio di anni fa. Mi ha chiesto se volevo viaggiare con lui a tempo pieno per la stagione, ma ho una famiglia con tre figli, proprio non ce la faccio. Ho detto “scusa, ma posso viaggiare solo per pochi tornei”. Non ora: l’ho fatto da giocatore, ora non me la sento di viaggiare tutto l’anno. Se non avessi una famiglia, ci penserei, perché no: paesi diversi, godersi i ristoranti, una bella vita, ma ora è impossibile. Mancano altri dieci anni prima che i miei figli crescano, quindi ho tempo per cambiare idea. Chi sa cosa accadrà”.
“Come è cambiato il tennis rispetto alla mia epoca? Devo ammettere che avevo smesso di guardare il tennis da un po’, ma poi ho iniziato a commentare per Eurosport durante le partite dei giocatori russi agli Slam. Ora lo seguo più da vicino. Secondo me, il tennis non sta facendo molti progressi. I giocatori che sono al top ora – non Nadal e Djokovic, ma le giovani generazioni – non sono molto bravi tecnicamente. Ne sono rimasto sorpreso. È un tennis più fisico – servizi grandi, picchiatori da fondo campo -, ma vediamo ancora che Nadal e Djokovic possono controllare tutto questo con la loro maggior qualità sulla nuova generazione. Stanno ancora vincendo gli Slam e battendo ragazzi che hanno dieci anni in meno di loro, il che è fantastico. Comunque, non credo che la nuova generazione stia giocando a un livello incredibile”.
Ricordano al russo che ha chiuso la carriera con 6 vittorie e 5 sconfitte su Nadal. Per Nikolay il più forte contro di lui resta Federer: “Nel tennis si tratta di matchup: il mio gioco si è adattato bene a quello di Nadal sul cemento, non ho avuto problemi con lui. D’altra parte, non ho mai potuto battere James Blake perché colpiva forte da subito e finiva lo scambio in due o tre colpi. Contro gli specialisti della terra battuta – come spagnoli e argentini – sono state le partite più facili per me sul cemento, perché giocano lunghi scambi e colpiscono con molto topspin. Ho avuto difficoltà contro i nordamericani che hanno un tennis che mi infastidisce di più. Federer è stato il mio avversario più duro. Come mai? Poiché il suo dritto era estremamente veloce e il suo servizio era molto preciso, non potevo ottenere alcun tipo di controllo contro di lui”.
Molto interessante questo passaggio sull’evoluzione fisica del gioco, che l’ha penalizzato e, alla lunga, anche lo stesso Federer ha pagato dazio: “La mia fiducia non è mai sufficiente per battere Federer, lui ha sempre avuto il vantaggio di riuscire a giocare meglio alla fase finale del set. Era sempre la stessa storia. Quando arriva il momento cruciale della partita, la fiducia è ciò che conta. Provare tattiche diverse – colpire la palla più forte o aggiungere più effetti – non ha aiutato. Quando guardi i ragazzi che stavano vincendo contro di lui – Nadal, Djokovic, Murray – erano fisicamente più forti e più allenati di me: giocavano lunghi scambi, hanno corso per ore e ore… e alla fine gli sono stati superiori non per via del tennis ma per il fisico. Per me, è stato più difficile perché il mio corpo non poteva mantenere lo stesso livello per cinque ore“.
Il suo più grande rimpianto: Roland Garros 2005. “La semifinale al Roland Garros contro Mariano Puerta nel 2005. Ero 4-2 nel quinto set, ma stavo morendo in campo. Il mio allenatore (suo fratello Eduard Davydenko, ndr) mi ha detto che avrei dovuto chiedere un fisioterapista, per darmi il tempo di riprendermi per qualche minuto. Forse avrei dovuto farlo, per recuperare un minimo di fiato e la concentrazione. Questa è stata probabilmente la più dura sconfitta della mia carriera. Dal 4-2 in poi riuscivo più a mettere palla in campo, ero troppo stanco e ho perso 6-4. Vorrei rigiocare quella partita, avrei dovuto essere più intelligente. Federer mi ha sconfitto in sacco di volte nei quarti di finale, era il mio più grande problema”.
Curioso il racconto del suo rapporto non proprio eccellente con gli sponsor: “È stata dura, completamente uno schifo! Uno sponsor mi ha detto qualcosa del genere: “Abbiamo Federer al numero uno, vedremo quando arriverai al numero uno”. Se fossi stato americano al numero cinque del mondo, forse avrei preso il contratto con uno dei marchi top di abbigliamento, o magari se fossi stato tedesco e non russo, da dove vieni contava molto. L’unico buon contratto che avevo era con Prince ed è durato tre o quattro anni prima che cadessero in difficoltà finanziarie”.
Chiusura proprio su Roger e Alcaraz, il nuovo fenomeno del tour: “Se Federer tornerà competitivo? Penso che giocherà a Basilea per finire la sua carriera lì. È la mia opinione. Carlos Alcaraz? È il nuovo Terminator! Penso che abbia una grande squadra con Juan Carlos Ferrero come suo allenatore. Se rimarrà lontano dagli infortuni, Alcaraz avrà una carriera incredibile”.
TAG: Federer, Intervista, Nadal, Nikolay Davydenko
Ha ribadito ciò che è sotto gli occhi di tutti, certo i fab 3 hanno vinto una infinità di tornei grazie alle loro caratteristiche fuori dal comune (al di là delle singole tifoserie), tuttavia tutti questi slam vinti non sarebbero stati possibili senza il livello complessivamente scarso dei giocatori nati negli anni 90…se negli anni 90 fossero nati giocatori nati 20 anni prima (sampras agassi couerier ecc) certo i fab 3 avrebbero vinto ancora un sacco di tornei slam, ma certo non 20 e piu a testa. Infatti è indicativo del fatto che giovani prestanti non riescano a “mangiarsi” giocatori che sono oggettivamente molto avanti negli anni ma sono solidi di testa, tecnica e tenacia. Semplicemente una generazione mediamente mediocre,quella dei nati negli anni 90, con magari qualche spunto, ma molto incostante, e costretti ad aspettare che i nonnetti anche se acciaccati, si ritirino, sempre che nel contempo talenti nati nel XXI secolo come sinner , alcazar e altri non li “mangino ” a loro volta…(e sempre che “esplodano” e non seguano l’esempio dei giocatori degli anni 90…
@ Giorgio69 (#3233871)
Ma nn si possono fare paragoni tra periodi diversi dai!Non sta scritto da nessuna parte che ai giorni nostri avrebbero avuto gli stessi risultati, nn è detto che un Nadal 20enne avrebbe battuto Alcaraz o Sinner, è tutto relativo
Quello che ha detto Davydenko lo stavamo dicendo insieme al mio compagno di tennis del martedi. Entrambi over 50. Dal 2005 al 2013 c’e’ stato un livello tennistico altissimo. Davydenko, Ferrer, Murrey e Del Potro hanno vinto pochissimo perchè avevano davanti i tre fenomeni con 10-12 anni in meno che giocavano a livelli estranei al tennis attuale. Le seconde linee di 10-12 anni fà erano anche loro a livelli altissimi. Riassumendo:il tennis di oggi è ad un livello inferiore di quello di 10-15 anni fà. Andatevi a vedere certe finali master 1000 tra le seconde linee e i tre fenomeni e poi ne riparliamo.
Certo che co sta Alcaraz avete gonfiato le scatole…..
Ha ragione, colpa anche dell’omologazione delle superfici
…diventerà qualcuno e farà qualcosa di importante, quando non si farà più prendere dalla sindrome di.. quando so bello .. quando so figo.. e chiaramente, farsi affiancare da un team capace per fare il cosiddetto salto di qualità.. altrimenti.. altrimenti mediocre come tanti altri italiani che hanno attraversato.. anonimamente.. la storia di questo sport….
Io pensavo gli antinadaliani, tra cui si annoverano fior fior di cervelli che scrivono “giocare Ha tennis”.
Nadal è la dimostrazione che la razza umana sta andando all’ indietro.
Persino in un’”innocua( e interessante intervista) alcuni troll hanno tirato in ballo Sinner.. patetici “as usual”
Il baro ha sentenziato. Sinner non menzionato. L’udienza è tolta.
Forse perche essendo un ex tennista e non un politico e’ piu giusto e naturale che venga intervistato su argomenti inerenti al tennis?
Mah, l’analisi di Davydenko potrebbe effettivamente spiegare come mai riescano ancora a dettare legge giocatori la cui parabola agonistica era all’apice 7, 8 o 10 anni fa. Ma le spiegazioni potrebbero anche essere altre. Davydenko è russo perché è un ucraino russofono, nato quando c’era ancora l’Unione sovietica, che ha optato per la nazionalità russo. Viene proprio dai posti dove ora imperversa la guerra. Forse sarebbe stato più interessante se il “magazine Clay” lo avesse intervistato anche su questo..
delpo lo sarebbe diventato se non avesse avuto problemi, a prescindere dagli altri 3 o 4, come del resto ebbe a dire federer
Giustissime le considerazioni di davydenko.
La generazione che va dai 1996 fino anche a Sinner compreso sono tutti simili.
Alti e magri, gran servizio e gran botte da fondo.
Alcaraz è l’unico che sa fare tutto, sperando in Musetti che è il più bello da vedere, tra gli italiani
@ Gabriele (#3233440)
Guardati nadal davydenko roma 2007, o federer davydenko finals 2009/aus open 2010, e poi torna a esprimere queste sentenze farlocche.
Una varietà nei colpi, talento da fondo incredibile, e solidità da invidiare. Nessuno dei giovani di oggi, tolto forse Alcaraz, lo batterebbe.
È stato un gran bel giocatore …..
E di tennis ne capisce più di tanti espertoni…..Ormai il tennis è cambiato e i grandi picchiatori sono la normalità….
Il fisico portato all’estremo per reggere partite di ore ed ore a quei ritmi e senza praticamente stop da una settimana all’altra …
Le next gen non giocheranno mai più il tennis di Mc …. Ma sempre più l’evoluzione moltiplicata all’ennesima Potenza di Sampras e Agassi ….
Servizio …potenza di colpi devastante e anticipi al limite ….
Almeno è quello che vedo io ….. magari nascessero altri geni tennistici come Mc ….
Senza i big3 lui e Nabaldian qualche slam lo avrebbero vinto.
Interessante intervista, finalmente qualcuno che non dice banalità o affermazioni buttate lì per creare fumo
Se non ricordo male perse la semi al RG col dopato Puerta, oltretutto recidivo, precludendogli di potersela giocare in finale con Nadal. Neanche il guadagno del finalista, ahimè.
Concordo. Ad esempio Alcaraz è infatti il giocatore che è riuscito a fare un passo in più degli altri giovani, nonostante il suo fisico è tecnicamente di un livello superiore.
Il suo unico problema è che il fisico è funzionale all’espressione del suo tipo di gioco, indi per cui se non è al top anche la tecnica ne risulta deficitaria.
Se pensiamo a Sonego con una bizzarra analogia, quando il nostro non è al 100% rischia uscite tragiche.
Ai giovani talenti fa un gran bene uno come Alcaraz, dal punto di vista della competitività.
Il suo logoramento fisico è invece purtroppo evidente nonostante il team, direi di aspettare qualche annetto per capire se è proprio l’esempio giusto o non sia un’illusione.
Per questo spero tanto che Musetti e team prendano in considerazione di rivolgersi (arricchendo anche) a professionisti in grado di colmare il lato fisico cercando di avere una visione prospettica.
@ cataflic (#3233407)
Ma come non c’e’ Alcaraz, il grandissimo fenomeno futuro numero 1???
Tra i piu sottovalutati della sua epoca perche gia la sua epoca tolto Federer valeva ben poco. Il tennis ha avuto un vuoto pazzesco tra la fine o declino della generazione dei Sampras e degli Agassi e l’avvento di Federer. Vuoto di cui lo svizzero ha beneficiato vincendo 3 slam all’anno senza sudare. Quindi il russo al contrario ha ottenuto molto piu di quanto valesse in assoluto
…uno dei giocatori più sottovalutato degli ultimi 30 anni,essere stato top 3 nel periodo dei big 4 ne è la dimostrazione,la sua rapidità di gambe andrebbe mostrata a tutti i giovani che si avvicinano al nostro sport,se giocasse ora probabilmente qualche slam lo avrebbe alzato…
Parole sante
In effetti lui è un altro che insieme a Delpo e senza quei 4 rompiscatole avrebbe messo in saccoccia il n1 e qualche slam, il suo livello quando era in forma era altissimo.
Purtroppo ha ragione quando parla della nextgen….