Intervista ad Elisabetta Cocciaretto: “sto lavorando sia dal punto di vista tecnico, tattico e mentale e devo ancora migliorare tanto soprattutto a livello mentale e fisico”
14/06/2022 09:49 
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Elisabetta Cocciaretto (foto FB Oeiras Open)
Gli ottimi risultati ottenuti nei mesi di aprile e maggio restituiscono al tennis italiano la giovane Elisabetta Cocciaretto che, dopo il brutto infortunio patito al ginocchio sinistro nel 2021, dimostra di aver recuperato completamente la condizione ottimale e di aver ripreso in maniera decisa il suo percorso di crescita.
Nel mese di Aprile la ventunenne anconetana si è aggiudicata il W80 di Oeiras in portogallo partendo addirittura dalle qualificazioni; nel mese di maggio si è aggiudicata il W60 di Grado ed ha raggiunto la finale del WTA 125 di MAKARSKA in Croazia la settimana successiva.
Ho contattato Elisabetta per una breve intervista realizzata prima del forfait avvenuto ieri a Gaiba.
Ciao Elisabetta, come e quando è nata la tua passione per il tennis?
“La mia passione nasce in giovanissima età; i miei genitori giovavano entrambi a livello amatoriale ed un’estate mio padre mi portò a vedere un torneo giovanile under 12 a Porto San Giorgio e mi chiese se avessi intenzione di inziare a giocare a tennis; ed io ovviamente risposi di si.”
Esiste una giocatrice nel circuito in cui ti rivedi o a cui aspiri come modello sia dal punto di vista tecnico-tattico sia dal punto di vista caratteriale?
“Il mio punto di riferimento è la Halep, come struttura fisica, come tipologia di gioco ed anche caratterialmente ; anche io infatti mi vedo come una giocatrice a tutto campo, una contrattaccante, un agonista come lei.”
Sia a livello juniores che a livello pro hai ottenuto ottimi risultati sia sulla terra battuta che sul veloce outdoor; c’è una superficie che prediligi e su cui ti trovi più a tuo agio?
“Sono nata e cresciuta sulla terra battuta e, a parte qualche trasferta fatta da junior ed alcuni tornei pro in Australia, la mia superficie preferita rimane comunque la terra battuta; avendo lavorato molto dal punto di vista tecnico, sono cresciuta molto anche sul cemento outdoor ma per migliorare il mio feeling con questa superficie dovro sicuramente giocarci di piu ed acquisire maggiore esperienza. Intanto sarà interessante vedere, a partire dalla prossima settimana, come mi adatterò a giocare sull’erba, superficie su cui ho giocato l’ultima volta 4 anni fa a livello juniores.”
Tornando al 2021, purtroppo nel mese di luglio hai patito un brutto infortunio al ginocchio; in un intervista precedente hai riferito che, nei mesi antecedenti all’infortunio, avevi un po’ perso di vista il tuo principale obiettivo, ossia migliorare dal punto di vita tecnico-tattico e mentale pensando principalmente ad entrare nelle prime 100 posizioni WTA; noto con piacere invece, soprattutto negli ultimi mesi, un’evidente crescita dal punto di vista tecnico-tattico, nonché anche dal punto di vista fisico; vorrei sapere quali sono gli aspetti su cui stai lavorando principalmente e dove credi di dover migliorare maggiormente.
“E’ vero che l’anno scorso, prima dell’infortunio, avevo perso un po’ di vista i mie obiettivi principali, essendo una giovane in crescita. Adesso sto lavorando sia dal punto di vista tecnico, tattico e mentale e devo ancora migliorare tanto soprattutto a livello mentale e fisico per cercare di raggiungere una maggiore stabilità di rendimento; durante il match infatti ho ancora spesso dei cali di concentrazione su cui sto lavorando tanto ed anche cali fisici; il mio obiettivo principale ora è quindi, dal punto di vita fisico, trovare la continuità e lavorare sempre di più sulla resistenza e sull’esplosività; dal punto di vista mentale, sto cercando di rimanere sempre propositiva, pensare sempre a come giocare il punto successivo senza soffermarsi sul colpo sbagliato o sul punto perso precedentemente. Ma la continuità, giocare l’intera stagione e fare più partite possibili rimane tra tutti il mio obiettivo principale. “
A quali tornei pensi di partecipare nelle prossime settimane?
“Adesso andrò a giocare sull’erba, prima a Gaiba e poi a Wimbledon e poi penso di giocare i tornei europei sulla terra battuta per poi passare alla stagione americana sul cemento; è chiaro che la mia programmazione dipenderà anche dai risultati che otterrò; quindi valuterò di settimana in settimana non avendo ancora una classifica tale da permettermi di scegliere troppo in anticipo a quali tornei partecipare.”
Facendo riferimento al ritiro di Ashleigh Barty che, tra le varie motivazioni, parlava anche dei sacrifici e delle rinunce che il tennis professionistico richiede, vorrei sapere quanto hanno pesato e quanto pesano per una giovane come te questi sacrifici necessari per rincorrere il tuo sogno?
“Sicuramente ci sono sacrifici e ci sono rinunce nella vita di una tennista professionista, ma per come la vedo io per me sarebbe più un sacrificio rimanere a casa e fare una vita normale; secondo me dipende molto da quanto è grande la passione per questo sport; per me il tennis è la mia passione più grande e quindi i miei sacrifici la maggior parte delle volte non mi pesano più di tanto; inoltre, come dicono i miei genitori ed il mio allenatore, in ogni scelta, ci sono i pro ed i contro; quindi se facessi una vita normale magari non avrei la possibilità di viaggiare così tanto e conoscere nuovi luoghi e tante persone. E comunque nonostante tutto, quando torno a casa riesco comunque ad uscire con i miei amici e stare in famiglia, inoltre sto continuando i miei studi universitati.”
Grazie Elisabetta ed in bocca al lupo per i prossimi impegni.
Arnoldo Spanò
TAG: Elisabetta Cocciaretto, Interviste LiveTennis, Italiane
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Febbre e test covid positivo poco prima del match.
Nessun mistero.
un intervista che sa di vecchio …. covid? infortunio? vacanze al mare? sempre un velo di mistero… così si fa ! chi mi vuole mi segua
@ Alby73 (#3224394)
covid
or e fra per covid
Intervista degna di un perfetto estimatore
Sarebbe un grande successo a cui aspira il 99,99 delle tenniste agoniste senza riuscirci.
Ma come? Settimana scorsa hanno interrotto un sacco di partite per pioggia …
Possono comunque innaffiarli 😉
Un grosso in bocca al lupo alla nostra (per ora unica) giovane promessa. Dall’intervista si coglie una grande determinazione
Anche ai tempi di Borg a W l’erba era battuta, si era trattato di un periodo di eccezionale siccità in GB, alcuni attribuiscono le continue vittorie di Borg (anche) a questo aspetto ambientale. Capisco a fine torneo, ma se dopo le qualificazioni il campo è ridotto così come lo era a Stoccarda (sorvolo su quelle di Antalya quando vinse Sonego e quelle di Maiorca l’anno scorso, vedremo quest’anno) non stiamo più parlando di erba ma di una schifezza. Il riscaldamento globale ha anche queste conseguenze…
Stoccarda gli ultimi giorni del torneo veramente in condizioni pessime.. il “misto erba vera-sintetica” (che nel calcio esiste da tempo) è possibile nel tennis secondo voi?
Fantastico, lavora su tutti i fronti. Peccato che si e’ persa negli ultimi due anni – e’ dotata di castagna. Comunque potrebbe anche “esplodere” da unn momento all’altro. Del resto e’ un 2021, non e’ vecia.
Continua cosi che tra 10 anni entri nella top 20
Mah…io ho visto quello che vedevo sempre su questi campi 30 anni fa, quando chi stava a fondo a provare a palleggiare se la pijava nei denti sempre, irrimediabilmente, senza appello e chi veniva avanti anche con mozzarelle aveva più probabilità di fare il punto …erano gli anni di Mc, di Pat Cash, di becker e Edberg, gli anni in cui Lendl faceva serve&volley, gli anni di Sampras…poi sono arrivate le finali con Nole Murray sull’erba battuta….
Vedo scampoli di intervista in questa pubblicità continua comunque, non va mica bene!
Una vita normale non da le stesse soddisfazioni di una vita da atleta di alto livello, anche perché sono pochissime le persone che riescono ad arrivare così in alto !!!
Sto sempre più convincendomi che il tennis su erba sia ormai un lusso che non ci si posa più permettere: avete visto come erano ridotti Stoccarda e S’Hertogenbosch già nelle prime giornate? Queens mi sembrava un po’ meglio, ma è chiaro che dei campi nel sud d’Europa, per quanto amorevolmente curati, con la siccità di quest’estate diventino facilmente dei campi di patate.
Forza Cocci…sempre ON FIRE…obiettivo top 100 alla portata quest’anno..
Ragazza con la testa sulle spalle. Complimenti
Ragazza di grande potenziale ma finora molto sfortunata, per il bagaglio tecnico che possiede la trovo superiore alla Bronzetti. Speriamo che il ritiro di Gaiba non sia per una motivazione troppo seria.
Si sa il motivo del suo forfait dal tabellone di Gaiba?
Direi che la buona notizia è che stia continuando gli studi universitari, tutto il resto è un ottimo e mi auguro piacevole passatempo che comunque vada le regalera’ esperienze di vita.
Saluti
Forza piccola grande coccia…
Ha fatto bene. Chi ha visto ieri il primo turno a Gaiba ha senz’altro notato che la pallina non rimbalza per nulla, costringendo le ragazze a dei piegamenti estremi sulle ginocchia che possono causare danni fisici e anche infortuni. Agli organizzatori del torneo dico che il prossimo anno dovranno fare attenzione a questo aspetto, altrimenti rischiano di causare problemi agli atleti
Questa intervista mi è piaciuta, essenziale e priva di autocompiacimento. Un bravo all’autore.
E nel frattempo si è ritirata