“Una operazione al piede segnerebbe la fine della carriera di Nadal”
“L’opzione dell’intervento chirurgico è la ultima spiaggia, perché in quel caso si metterebbe fine alla carriera di Nadal”. Un’affermazione secca e perentoria, che viene dal dottor Joaquín Óscar Izquierdo, riportata dal quotidiano iberico AS che ha analizzato con alcuni specialisti il problema cronico al piede del super campione maiorchino. Nonostante i dolori, Nadal ha vinto l’ennesima coppa a Parigi, anche se ha affermato che la situazione è sempre più grave e non può continuare così ancora per molto. Cosa fare? Ecco alcuni spunti da parte di alcuni specialisti in materia.
Rafa ha affermato di voler sottoporsi ad iniezioni con spinta retrattile, tecnica applicata dagli anestesisti. In cosa consiste? “La tecnica non è nuova, la novità è usarla per questo tipo di problema”, afferma Ian MacVeigh, responsabile presso la Clinica CEMTRO, che spiega la meccanica: “Si fa con un ago che ha una punta attiva con un elettrodo che si inserisce nella zona lesa ed emette onde radio, impulsi di 20 millisecondi con pause di altri 480. Non distrugge i tessuti, ma produce neuromodulazione nel nervo. Con il campo elettrico e magnetico, le fibre del dolore si alterano e con essa la tua trasmissione”.
“Con il nuovo trattamento, si cerca di evitare l’intervento chirurgico per continuare a competere. Potrebbe essere più efficace nel tempo dell’infiltrazione, ma non risolverà il problema”, afferma in merito Ramón Navarro, capo della sezione clinica dedicata alla caviglia e piede alla stessa clinica di Madrid.
“La radiofrequenza pulsata non rimuove la sensibilità all’articolazione perché non distrugge le fibre nervose. In linea di principio, la mobilità non ne risentirebbe”, rassicura MacVeigh, che considera Wimbledon (dal 27 giugno) “troppo vicino per vedere un risultato importante”.
E se non dovesse funzionare? “La strada indicata sarebbe un’osteotomia calcaneare per eliminare il varismo del piede. Ciò migliorerebbe enormemente il quadro clinico, ma non sarebbe possibile fissare lo scafoide perché si suppone fratturato. Pertanto, sarebbe opportuno eseguire un’artrodesi, una fissazione dell’articolazione in modo che non si muova e smetta di far male. Ma questo potrebbe significare la fine della sua vita professionale”, rivela Joaquín Óscar Izquierdo.
Vedremo l’evoluzione del piede di Nadal. Intanto, tra dolori e infiltrazioni, lui continua a vincere.
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Ma infatti! senza nulla togliere a Nadal, che ha una motivazione furiosa quando è in campo ed è di una combattività e tenacia assurde, è anche vero che il livello complessivamente scarso dei giocatori di tennis nati negli anni 90 abbia favorito nel tempo il predominio dei fab 3…da un punto di vista fisiologico un giocatorenei top 10 della classifica under 30, e di molto, dovrebbe “mangiarsi” un trentaseienne. Accanto alla mostruosa determinazioen di Nadal (e anche degli altri del club fab 3), in questi anni però c’è stata anche (e c’è ancora) la scarsità e la incostanza della next gen…20 anni fa una situazione come quella che si verifica ora nel tennis sarebbe stata inimmaginabile.
L’infiltrazione è nel muscolo che ti fa male, anestetizzi quello non tutto il corpo. Se ti capita quello che è successo a Zverev lo senti eccome.
Dai siamo seri. Capisco la vostra delusione, penso sia proporzionale alla mia gioia, ma adesso basta o si scade in commenti trash. In ogni sport è da decenni che esistono infiltrazioni amnesse dal regolamento, tennis compreso, ed ora di punto in bianco diventano un affare di Stato solamente perché vince chi non si tifa?
Facendo poi allusioni al limite della denuncia per diffamazione
Un ultimo commento, l’articolo dice che Nadal nonostante i dolori ha vinto il RG; si può chiedere quali dolori dal momento che come è stato detto ne era completamento immune per merito delle infiltrazioni ; i dolori li ha avuti Sinner che si è ritirato, li ha avuti Zverev che si è ritirato ma Nadal no perchè non gli potevano venire(probabilmente se gli capitava quello che è successo a Zverev, è possibile che non avrebbe sentito niente essendo la caviglia tutta anestitizzata); secondo voi è normale e giusto ?
Notizia di pochi minuti fa. Dichiarazione dello specialista che lo ha in cura: fra 4 giorni Nadal sarà in campo per iniziare a provare, obiettivo Wimbledon
Nel ciclismo le infiltrazioni non sono consentite in altri sport si.
Quindi cosa centra Nadal? Se sono consentite uno agisce nei limiti imposti dai regolamenti, non è stato né il primo né l’unico e sicuramente non l’ultimo.
Parliamo allora della tenda ipobarica, dopante ma solo in Italia. Lo sfogo di Oldani dopo aver vinto la tappa di Genova ha fatto emergere che a parte gli italiani il resto del gruppo la utilizza. E fanno la stessa disciplina per cui qui si che c’è un vantaggio rispetto agli altri.
Cosa ne pensa il duo francese? Zitti ed in tenda
Per la salute di molti utenti spero che Nadal salti Wimbledon.
Non sia mai che espugni ancora il prato londinese. Poi chi ferma la macchina del fango messa in piedi dai rosiconi
@ Nane (#3218143)
sì e neanche dei migliori.
solo gli ingenui possono pensare che i due ciclisti non abbiano fatto sottili allusioni alle pratiche mediche usate da Nadal e ai suoi effetti;a dir il verro Martin ha dichiarato che l’uso continuo e frequente di anelgisici e cortisonici è una pratica borderline ove il confine con il doping è molto labile.
Comunque buona doccia a tutti( nel senso che c’è un giocatore che dopo un game suda come se fosse nel deserto anche questo mistero spagnolo) e buone infiltrazioni a tutti.
In realtà il “qualcosa non va” è solo un pensiero dei detrattori di Nadal. I due ciclisti non hanno messo in dubbio la vittoria, ma hanno lamentato la diversa visione dell’accaduto fra sport diversi. Martin dice che se un ciclista afferma di far ricorso ad infiltrazioni viene subito affidato di doping, a causa di stereotipi e pregiudizi sul suo sport, mentre se lo dicono Nadal e Ibrahimovic no. In questo ha tutte le regioni del mondo. Anche se, a ben guardare, i commenti di sospetto e accusa non mancano neppure per Nadal, quindi il ciclismo su questo lato può consolarsi.
Solo una domanda si riescirà a sapere quale analgesico ha usato in Francia, perchè parlando con dei medici analgesici locali che durano sette o otto ore non esistono; comunque dopo tutto quello che sta venendo fuori, almeno sono finiti gli osanna perchè è evidente che c’è qualcosa che non torna.Ieri il medico ha dichiarato che se la cura funzione fra tre o quattro giorni torna ad allenarsi, ma siamo su scherzi a parte ? Se era così semplice perchè non si è curato con questa miracolosa tecnica prima degli AO o del RG? Misteri spagnoli
Questo è il rischio. Però su Batistuta nessun commento. Invece, qualunque cosa faccia il maiorchino, ci sono sempre i (soliti) detrattori pronti ad offendersi: se vince con le infiltrazioni non va bene, perché è tutta una finta, oppure non va bene perché non dovrebbero permettergli di fare le infiltrazioni, oppure chissà cosa c’è in quelle iniezioni… Se si infortuna e si ritira non va bene perché manca di rispetto all’avversario… Se si infortuna e rimane in campo zoppicante non va bene lo stesso perché distrae l’avversario, oppure perché chiede l’mto… Se non si infortuna non va bene lo stesso, perché a quell’età e con quel gioco dispendioso dovrebbe essere in ospizio da tempo… Se è infortunato e non gioca, è una balla perché si sta purgando dalle bombe, oppure prepara quelle per quando rientra, oppure se va a pesca con lo yacht non va bene nemmeno quello perché dovrebbe spendere i soldi per la fame nel mondo… Ecc. Ecc.
Se anche Rafa non potrà partecipare, Wimbledon diventerà un 500.
https://m.youtube.com/watch?v=BgIiQU7QCCA
Forse questo video fa capire meglio il problema al piede di Rafael Nadal.
Come disse Abatantuono: “Avanti miei dietrologi!”.
Non credo che i ciclisti che corrono con le microfratture leniscano il dolore solo con impacchi della nonna… Tuttavia la storia dice che vi è disparità di trattamento fra l’uno e l’altro sport.
Mi domando se dopo tutto quello che ha fatto è vinto valga veramente la pena di farsi fare certi trattamenti invasivi per lungo tempo, non potrebbero avere effetti collaterali post carriera?!
Come correttamente fatto notare dai due ciclisti francesi Pinot e Martin, nel loro sport il ricorso ad infiltrazioni, quali quelle utilizzate massicciamente da Nadal, è considerato doping e quindi espressamente vietato.
Una riflessione in merito si può fare senza incorrere nel reato di lesa (sua) maestà?
Ancora a rosicare? Non ti passa proprio
Cioé… spaziamo dalla sedia a rotelle ai trionfi negli Slam…
In medio stat virtus… Molla l’osso Rafa, e fatti una vita!
Alla data odierna non può entrare negli USA.
secondo me fa la fine di batistuta ,che ora a forza di giocare con le infiltrazioni per anni cammina a fatica
Lancerà la stampella, emulo di Enrico Toti, e alzerà la coppa di Edward il duca di Kent. 🙂
Diciamo che tra gli estremissimi mentali di chi piuttosto che farsi fare una punturina rinuncia a giocare il ‘suo’ Slam (Australian Open) e di chi piuttosto che rinunciare al ‘suo’ Slam (Roland Garros) si fa invece bombardare di punture anestetiche…mi permetto di dire che quanto a mentalità e buon senso al riguardo in media stat virtus, Roger Federer
Salve,credo che a questo punto dovrebbe ritirarsi,non deve più dimostrare nulla,rappresenta un esempio per tutti gli sportivi,non solo per quanto concerne il tennis,lui è leggenda!La salute prima dei titoli!
E intanto – ultim’ora – si sta muovendo in stampelle, dopo il primo trattamento a radiofrequenze a Barça.
E fra 3 settimane c’è il primo turno a Church Road…
Dai che ormai non ci casca più nessuno
L’unico che forse lo può impensiere oltre Djokovic e’ forse Alcaraz se il ragazzo continua a crescere a dismisura atleticamente e tecnicamente come ha fatto negli ultimi mesi.
@ il capitano (#3217164)
Probabile, con i russi banditi dal torneo, con un Djokovic ha perso un po’ di smalto, con uno Zverev, che se ritorna sarà al 50 percento sicuramente è il favorito.
Pensa te quanto sono scarsi e più fragili gli altri. A parte Alcaraz non vedo all’orizzonte un ricambio generazionale adeguato.
Siamo certi che il serbo non potrà andare in Nord America?
Vincerà gli US Open e poi si ritirerà.
Mi dispiacerebbe se dovesse finire così, però non stiamo certo parlando di qualcuno che ha conquistato pochi titoli e soddisfazioni
perchè gli altri sono scarsi
tra dolori e infiltrazioni mi rompe i c…..ni, che fa anche rima
Oltre ai dolori e alle infiltrazioni la redazione ha dimenticato il continuo pianto ed il risultato di tutto ciò, corre più di tutti e annienta fisicamente i suoi avversari. Con un piede così malridotto poi. . .