ATP conferma che al Queen’s ed Eastbourne verranno assegnati punti per il ranking
L’ATP ha comunicato in una nota diffusa ieri sera che i tornei pre-Wimbledon nel Regno Unito – Queen’s e Eastbourne – assegneranno normalmente punti per il ranking. Dopo un consulto con i Council dei giocatori e dei tornei, vista la decisione di escludere tennisti russi e bielorussi da parte della LTA, è stata presa questa decisione, incluse delle sanzioni (non meglio specificate) che però verranno applicate a parte.
“La decisione della LTA di escludere i tennisti russi e bielorussi è contraria alle regole ATP” si legge nella nota, “e mina la possibilità per i giocatori di accedere ai tornei in base al merito e senza alcuna discriminazione – un principio fondamentale dell’ATP Tour. Vista la posizione della LTA che viola le regole dell’ATP verranno applicate a parte delle sanzioni”.
Ancora incerta la situazione relativa a Wimbledon. Infatti il comunicato così si conclude: “La risposta dell’ATP in merito alla decisione di Wimbledon è in corso di definizione, seguirà una comunicazione a tempo debito”.
Le tasse non sono un esempio perché sei obbligato a pagarle. Scegliene un altro
La mia voleva essere una risposta alla provocazione sul fatto che le persone possano anteporre il proprio interesse strettamente personale a quello collettivo, che in realtà produce effetti vantaggiosi anche la singolo. Le tasse ne sono un esempio. Un’altro esempio è che un’organizzazione di professionisti, come l’ATP, possa esprire un punto di vista comune a favore o contro certe imposizioni.
Escludere degli atleti è certo doloroso. A che serve? A far capire al popolo russo, che per loro certo tifa, che è governato da un criminaleguerrafondaio. Quindi scelta dolorosa ma utile se non necessaria, a mio parere
@ Livio (#3183045)
Schiavismo? Imbecilli? Ma sta zitto e studia
Perché un tennista professionista lavora in giro per il mondo ma senza rappresentare la propria nazione, ad eccezione delle competizioni a squadre. Ciò non toglie che sia un tema ostico e privo di soluzioni semplici
A malincuore sono d’accordo con la scelta di esclusione degli atleti. Non hanno colpe, non ne hanno i dipendenti delle concessionarie Renault o McDonald’s in Russia ma vedendo le immagini di Mariupol vogliamo pensare ad un Rublev che non può giocare a Wimbledon?
Si invoca una protesta dell’associazione tennistica ma la stessa ha per caso proposto di boicottare qualsiasi torneo in Russia? Ed in caso di annullamento ne invocherebbe il ripristino?
La tragicità di quanto sta accadendo è la creazione di una frattura col mondo occidentale, una Cortina di Ferro trenta e più anni dopo. Nulla sarà come due mesi fa, non ci può essere libero scambio di persone e merci. Putin ha portato Svezia e Finlandia a sentirsi minacciate… Una splendida scelta, non c’è che dire.
@ Octagon (#3183144)
Il problema invece rimane.
A prescindere dai tornei in programma si tratta sempre di discriminazione basata sulla nazionalità degli atleti.
L’ATP invece di difendere i tennisti si piega semplicemente alla volontà delle forze anglo-americane.
Perché residenti a Montecarlo… e poi gareggiano per sé e non per la federazione russa
L’Atp è totalmente impreparata ad affrontare questa situazione. Non credo succederà niente … semplicemente faranno tante parole e nessun fatto per essere nella loro testa “ politicamente corretti”. Escludere i tennisti perché colpevoli di essere nati in uno stato piuttosto che in altro lo trovo folle e stupido.
Aggiungere un atto discriminatorio ad una situazione folle come la guerra non aiuta nessuno…. Anzi ogni goccia di benzina che si butta su quel fuoco non può fare altro che peggiorare.
Pagare le tasse è un obbligo, non farlo è un reato (poi magari se non le paghi non vieni scoperto, ma questo è un altro discorso…), ti vorrei vedere pagarle se non fosse obbligatorio farlo, allora si che potresti parlare…
Ma che risposta è? Tanto valeva dire altrimenti mi metterei a rubare.
Tutti fenomeni con i soldi degli altri vero?
I russi sono esclusi da tutti gli sport, perchè il tennis non li ha ancora esclusi?
Semplicemente vergognoso
Si altrimenti non pagherei le tasse…
Mi permetto di dissentire: pur con tutta la stima che si può avere per Djokovic come atleta e come persona, si tratta di due cose completamente diverse: D. non ha rispettato delle norme, valide per tutti/e. I/Le tennisti/e russi/e (pensate al caso, del tutto ipotetico, di un/una tennista con la doppia nazionalità…) vengono esclusi a prescindere da ogni fatto o comportamento soggettivo. Il Sudafrica fu escluso dalle competizioni perchè discriminava gli atleti di colore: siamo in una situazione analoga.
In ogni caso D. si è espresso pubblicamente contro l’esclusione, ma nella situazione di conflitto che mantiene verso ATP, dubito che verrà preso in considerazine.
Decisione prevedibile. L’ATP semplicemente non s’è data il colpo di zappa sui piedi, penalizzando i “propri” tornei, cioè quelli organizzati dalla LTA sotto l’egida ATP (e lo stesso vale per la WTA).
Il problema grosso riguarda Wimbledon.
Tornei alternativi: va da sé che potrebbero farli svolgere solo nella seconda settimana, altrimenti giocano Medvedev-Mena, Karatsev- Popko, Rublev-Kopriva, che sinceramente sono accoppiamenti tutti da ridere.
Invece raccogliendo tutti i giocatori usciti dalla prima settimana si darebbe una certa parvenza di competitività al torneo, che potrebbe essere un 500, per campo di giocatori/trici.
Se proprio volessero fare le cose per bene, e ho grandissimi dubbi al riguardo quando si parla di Gaudenzi e ATP Players’ Council (senza Djokovic), dovrebbero organizzare un altro torneo in date non concomitanti con Wimbledon, per avere un campo partecipanti migliore (e quindi un 1000) a Settembre, per compensare i punti di Wimbledon.
Però si rischia di inflazionare il ranking ATP (magari chi vince Wimbledon, vince pure questo 1000), per cui non escludo che Gaudenzi andrà a fare la cosa più repellente possibile, continuare a congelare punti, questa volta degli atleti russi e bielorussi per un annetto. Certo che se la guerra continuerà anche per la prossima estate o per anni, e così le posizioni oltranziste e razziste degli inglesi, dite addio alla normalizzazione della classifica, che comunque sarebbe l’ultimo dei problemi a cui pensare in quel tragico e funesto caso.
È una decisione del CIO che ha chiesto a tutte le federazioni di non far partecipare alle competizioni squadre o atleti russi e, ove non possibile, di farli partecipare senza bandiera… il 99% delle federazioni ha aderito alla esclusione, la federazione tennis si è limitata a privarli della bandiera… non ci si può arrabbiare se Wimbledon ha aderito alla raccomandazione più dura…
Le motivazioni del CIO sono le seguenti:
1 la Russia ha violato la tregua olimpica (e non ci piove);
2 la Russia ha aggredito e invaso una nazione sovrana (e anche qui non c’è il minimo dubbio);
3 gli atleti ucraini sono penalizzati per colpa della guerra in casa scatenata dalla Russia…
È una decisione contro la Russia e non contro gli atleti, questi, purtroppo, ci vanno di mezzo, ma il primo pensiero dovrebbe sempre andare agli atleti ucraini che sono al fronte a difendere il loro paese e la loro libertà… quando si ha presente questo, tutte le cavolate sui punti o sulle esclusioni, perdono di valore, almeno per me
Ancora …..
Ma cosa c’entra?
Una scelta comunque personale (e si può discutere e se ne è discusso anche troppo) non si può paragonare col fatto di essere nato in un luogo invece di unaltro…
Non si sceglie di essere russo o bielorusso.
DEcisione senza alternative, vosto che nello stesso momento si giocano tornei equivalenti in altre nazione.
Secondo me a Wimbledon decidono, per chi non può partecipare per “qualsiasi” motivo, non solo per il ban, di mantenere i punti dello scorso anno.
@ Antonio (#3183084)
Per solidarietà umana potevi schierarti dalla parte di Nole ma non che la sua scelta di non vaccinarsi fosse stata giusta visto che dei primi 100 e forse anche 200
era, forse, l’unico non vaccinato era lui.
Adesso la situazione si è ammorbidita ma a fine 2021 la situazione globale era tragica e V
vigevano regole più dure che andavano rispettate.
Sai come si sarebbero eventualmente astenuti i tennisti russi se, anziché loro, fossero stati esclusi gli spagnoli o i cinesi?
Rappresentaiva del modus vivendi dell’intera umanità.
C’è una ovvia e fondamentale differenza tra Wimbledon e tutti gli altri tornei previsti in Inghilterra: Wimbledon è obbligatorio, gli altri no, ed esistono alternative.
L’ostacolo alla partecipazione a questi tornei è relativo, essendo possibile giocare in altri di importanza equivalente, e ne abbiamo già un riscontro al femminile, dove sono già da tempo note le entry list di Nottingham e del contemporaneo Libema Open: tutte le russe e bielorusse sono iscritte al torneo olandese, ben sapendo del possibile divieto, quindi il problema neanche si pone, grazie al buon senso delle persone.
Il nodo è l’obbligatorietà dello slam londinese, e se il ban dovesse essere confermato (c’è sempre la flebile speranza che la Russia cessi le ostilità) l’ ATP potrebbe, forse dovrebbe, togliere l’obbligo di partecipazione, non scalare punti a chi non può giocare in quelle due settimane per il ban, e magari organizzare anche un torneo alternativo, un 1000, contestuale per offrire una valida alternativa.
Non si capisce che attendibilità sportiva potranno avere i ranking dopo una decisione come questa; insomma nel tennis è ormai codificata la discriminazione degli atleti in base alla nazionalità: pazzesco !!
Ti invece scommetto che al tuo conto in banca anteponi il bene comune giusto?
Finiranno per congelare in qualche modo i punti ai russi.
@ Livio (#3183045)
Non fosse per i “guerrafondai” inglesi e americani, avremmo una guerra ogni 20 anni alle porte per l’Alsazia e la Lorena grazie ai “pacifisti” francesi e tedeschi. La storia degli ultimi due secoli racconta questo.
Qualunque persona con un minimo di buon senso spera che la guerra finisca prima possibile. Ma rendere Wimbledon solo un’esibizione che senso ha?
Il solito pavido Gaudenzi. Il don Abbondio dell’Atp
Non fare di tutta l’erba un fascio, sono convinto che Novak Djokovic lo farebbe lui che sa cosa significa essere discriminato anche se a gennaio non c’è stato un solo tennista che si è schierato dalla sua parte
Qualcuno è sorpreso? La mancanza di spina dorsale dell’ATP è ben nota.
L’unica azione sensata che potrebbe prendere l’ATP sarebbe di non fare scadere i punti dell’anno scorso per i giocatori che, regolarmente iscritti, non possono partecipare ai tornei per decisioni estranee.
È una decisione totalmente interna (i punti li gestiscono loro come vogliono) e possono farlo quando e come vogliono, possibilmente dopo aver fatto un sondaggio interno coinvolgente tutti i giocatori associati: la rappresentatività del Players Council non è mai stata più discutibile di adesso.
Inoltre sarebbe una decisione senza un risvolto politico; la strumentalizzazione propagandistica già fatta dal presidente della federazione tennistica russa, che ha pubblicamente elogiato la annunciata posizione di giocatori contro la decisione di Wimbledon, presentandola come una posizione pro Russia, ha reso di fatto più difficile la già pericolosa ventilata clamorosa rottura con la LTA.
Decisione sbagliata, i tennisti se fossero veramente uniti avrebbero dovuto astenersi in massa dalla partecipazione come fecero nel 1973 a Wimbledon a causa della squalifica di Pilic.
Purtroppo si tratta di una corporazione di persone disinteressate al bene comune ed interessate solo al loro conto in banca….
Credo si rischi una frattura piuttosto profonda con Wimbledon. Gli inglesi, per me, sono davvero imbecilli e guerrafondai. Del resto per secoli hanno basato la loro ricchezza sullo schiavismo e sfruttamento di altre popolazioni.