Jannik Sinner in esclusiva su Eurosport Players Voice – “Vorrei essere Federer per un giorno. Sul rosso cambia tutto: tirare sempre forte non serve”. Vagnozzi “Sinner potrebbe diventare anche più forte di Alcaraz”
A soli vent’anni, Jannik Sinner ha già conquistato 5 titoli ATP, giocato due quarti di finale Slam e un epilogo Masters 1000, raggiungendo lo scorso autunno le Finals di Torino. Intervistato in esclusiva da Simone Eterno di Eurosport Italia, il giovane Jannik si racconta a Players Voice, dai suoi prossimi obiettivi sul rosso a un sogno chiamato Federer:
«Non penso al ranking (oggi è numero 13 della classifica ATP, ndr), non l’ho mai fatto e credo che non lo farò mai. Mi piace invece pormi degli obiettivi in senso più ampio: vedermi per esempio cresciuto fisicamente, dove so di avere tanto margine. E poi mentalmente, perché a vent’anni non puoi essere completo. Se poi penso al gioco, ecco, vorrei svegliarmi ed essere un altro tennista per un giorno: vorrei essere Roger Federer. Un’utopia, ma credo che ci si possa lavorare con l’obiettivo più realistico di diventare un giocatore un po’ diverso, più completo. Non vuol dire che mi vedrete fare il serve&volley o giocare solo slice, però forse un giorno, in partita, se ce ne fosse bisogno, vorrei sentirmi pronto, affidandomi anche a soluzioni del genere. Insomma, il vero obiettivo è diventare un giocatore migliore, più completo, nella mia ottica di crescita».
Com’è cambiata la vita di Sinner da quando, nel 2019, ha fatto il suo ingresso nel circuito ATP? «Oggi è tutto diverso e ho maturato il pensiero di potermela giocare con tutti. So anche che questo comporta delle pressioni, soprattutto in Italia, dove c’è grande attesa su di me. La pressione però è un privilegio. Sono io il primo a voler vincere e a “voler arrivare”, quindi per quanto tutti parlino e tutti scrivano, non lo vivo come un problema, ma come parte del gioco. Lo accetto, mi sta bene.
Come persona invece non mi sento cambiato. Sono lo stesso ragazzo di sempre, rimasto me stesso. Guardo la vita con la stessa prospettiva, ovvero aver la fortuna di poter fare ciò che mi piace, “selezionando” le persone che davvero contano per me e limitando l’uso dei social, che eppure sono parte integrante della vita di uno sportivo, per risparmiare ogni energia mentale necessaria per il tennis».
Sinner parla delle esigenze che richiede il gioco sul rosso, impegnato in questi giorni agli Internazionali di Roma verso il grande appuntamento con il Roland Garros, che Eurosport e discovery+ trasmetteranno in diretta integrale ed esclusiva: da domenica 22 maggio alla finale maschile del 5 giugno, su Eurosport 1 le partite di cartello, su Eurosport 2 i match italiani, con Roberta Vinci volto nostrano di una grande squadra di ex-campioni e oggi analisti di Warner Bros. Discovery come John McEnroe, Mats Wilander, Barbara Schett e Justine Henin.
«Sulla terra cambiano molte cose. Anzi, cambia un po’ tutto: devi giocare in modo diverso, cercare più rotazioni, più angoli, e anche servire diversamente, perché tirare sempre forte non serve. Sento che su questa superficie posso ancora imparare tante cose. Monte Carlo è stato subito un bel banco di prova e spero di ritrovare a Roma quell’atmosfera che avevo trovato anche a Torino, perché quel tifo lì è davvero speciale. Il pubblico un’arma e se hai la possibilità, la devi usare. Mi aspettano grandi giornate di tennis e non vedo l’ora!».
Parla anche Simone Vagnozzi dal sito degli Internazionali D’Italia: “Ho un ‘materiale’ tra i migliori del mondo. Ha un tennis molto efficiente, deve completarsi in diverse aree del suo gioco, come a rete, deve aggiungere variazioni. Sono contento della sua disponibilità e del suo approccio al lavoro.
Siamo contentissimi di essere qui, c’è grande euforia su Jannik. Il clima è ottimo, il pubblico lo aiuterà. Riccardo Piatti è il miglior coach in Italia a livello di risultati. Non mi posso confrontare con lui: io ho iniziato la mia carriera da sei anni
Se avessi paura di tutti i commenti e le reazioni non avrei preso questo incarico. Sicuramente per me è un’occasione importantissima, spero di poterlo aiutare.
Jannik però gioca sempre per vincere, e questo rende il lavoro più facile. Per un allenatore, sapere che il giocatore dà sempre e comunque il 100% è speciale.
I coach bravi sono importanti, devo difendere anche la categoria. Anche perché tra i giocatori si sta riscoprendo un po’ di varietà. Basta vedere un giocatore come Alcaraz, che si è lanciato, è ancora più precoce di Jannik. Ma questo non significa che Jannik non possa diventare ancora più forte”.
TAG: Jannik Sinner, Simone Vagnozzi
E’giusto il tuo discorso, deve rinforzare I suoi punti forti che lo hanno inserire nei top 10.
Potrebbe provare a scegliere un allenatore adatto al suo ranking, ha preso uno che ha allenato cecchinato e travaglia, secondo me è una scelta azzardata, poi spero di essere smentito, vediamo se domani contro fognini tiene il suo gioco o prova varie incursioni a rete…. Potrebbe essere una dura lezione
@ giovatadde (#3174697)
Occorresse*
@ giovatadde (#3174697)
Occorresse*
Quindi, se Alcaraz domani dicesse che per vincere occorrerebbe togliersi due incisivi dalla bocca, Sinner e Musetti dovrebbero correre dal dentista…. Via ragazzi riflettete prima di scrivere…
@ silver81 (#3174554)
@ silver81 (#3174554)
Magari arriverà dopo Wimbledon…e chissà che parli Svizzero…
@ silver81 (#3174554)
Cioè, moya ha dieci anni in più di Rafa, è stata n.1 per due settimane, ha vinto un solo slam, e fa tutta la differenza del mondo? Ok, non capisco nulla di tennis…sigh….
E il suo commento quanto fa pena? Non conosce il rispetto
allora non conosci la storia di Nadal
Nadal non ha avuto soltanto lo zio Toni come coach, ma è stato allenato anche da Moya e non soltanto ora
quando Nadal aveva 14 anni per 2 anni gli misero anche Moya nel suo staff, uno che è stato N 1 del Mondo
e se permettete nel percorso di crescita è una cosa che fa tutta la differenza del mondo
a Sinner manca un elemento di questo tipo nel suo staff
@ andrewthefirst (#3174505)
@ andrewthefirst (#3174505)
🙂
E come dovrebbe diventare un grande allenatore!? Riprendendo Cecchinato e Travaglia??
Volè e palla corta un disastro. Questi colpi non si imparano, si posseggono in natura. Meglio che faccia bene quel che sa fare, altrimenti sono guai
Mi fa un pò pena vederlo tentare la palla corta. Non c’è la proprio nel DNA, certi colpi ho li hai da te, altrimenti non si imparano MAI!!!
@ Alissimo 76 (#3174397)
Ah ha ha….scusa ma non è certo questa la storia…ritenta
Anche di vaneggiare…
A me sembra che Sinner abbia da poco ultimato la crescita. È ancora poco coordinato nei movimenti e a vederlo sembra un diciottenne allampanato.
Questo crea molti problemi con le discese a rete dove non arriva ben posizionato.
@ orso46 (#3174326)
Anche di vaneggiare…
A Bordighera si servivano della consulenza di Caronti un chiropratico, che aveva fatto togliere i denti del giudizio a Jannick per ottimizzare la postura. Ha scritto anche un libro tipo ” dalla postura si riconoscono le emozioni – se non ricordo male il titolo. Vediamo allora oggi se dalla postura di Sinner si capisce in quali condizioni psicofisiche si presenta.
Sinner più forte di Alcaraz: se lo dice Vannozzi…..
come dice Arrigo Sacchi gli italiani perdono fácilmente il senso della modestia quando pensano di essere arrivati e finiscono di migliorare.
prendiamo il nuovo prodigio Alcaraz, oltre ad avere l’allenatore Top, ha il preparatore atletico, il cuoco, lo stratega, il tattico, il farmacista… Mentre il povero Sinner ha solo l’allenatore, come può diventare numero uno mi chiedo, metti nello staff almeno il farmacista.
Vero, ma non si è mai visto un passaggio inverso che abbia dato risultati migliori.
Santa Pazienza
Che vuoi che ti dica… sono periodi di vacche magre…
Oppure quelli che commentano non erano neanche nati negli anni 80,90,2000…
A che santo ci dobbiamo rivolgere ?
@ andrewthefirst (#3174244)
Ma la storia del blasonato Piatti la conoscete ?
Alla Fit deve fare una preghiera ogni santo giorno per avergli dato incarichi da quando ha iniziato ad allenare …
Senza la fit …. Considerando il fatto che ha fiuto per riconoscere i campioni quanto mia nonna ( solo lui ha potuto non riconoscere il talento di Nole )
Semplicemente Jannick ha fatto bene ad andarsene da quell’uomo … che non voleva proteggerlo … ma soltanto tenerlo tutto per se per dimostrare che era bravo quanto Vajda Moya ecc… e lavarsi da dosso la nomea di quello che non ha voluto allenare uno dei tre Fab perché lo riteneva più scarso di altri .
@ Carlo Magno (#3174251)
Esatto.. E noi abbiamo un ventenne che gravita attorno alla top 10, scarso, e che non migliorerà mai perché a 20 anni la crescita si ferma. Eravamo abituati così bene negli anni 80,90 e 2000, e invece a noi poveri italiani ci tocca Sinner
@ AriforJannik (#3174199)
Io se fossi un giocatore non leggerei di sicuro i forum che non mi portano nulla, andrei dritto per la mia strada cercando di fare il meglio possibile.
Detto questo mi fa arrabbiare anche chi dice se non giochi non parlare di sport.
Lo si fa da cent’anni e adesso non si può più.
Sono i milioni di tifosi non le migliaia di praticanti che permettono i grandi guadagni agli sportivi
I soliti bla bla bla…ma tutto ciò mi serve per capire che il “rumore” di fondo ci sarà sempre…godetevi il tennis in quanto tale…
@ AriforJannik (#3174199)
Si dilapidano le ricchezze… gli uomini casomai si lapidano…
Nessuno può impedire a Vagnozzi di sognare…
Io non confonderei i tifosi e gli appassionati in genere di questo bellissimo sport, con alcuni dei casi patologici che “animano” questo covo di esperti tuttologi.
Un appassionato, quando gli parlano di questo scarsone (Jannik), si chiede in che posizione di classifica sia mai finito. Poi quando gli dicono che é 13° al mondo (non al circolo del quartiere) esclamano : Mizzega!!!
Nadal è stato allenato da suo zio Toni che non mi risulta sia mai stato un professionista.
Djokovic ha avuto come allenatore Vajda che ha avuto come BR34.
Il primo allenatore di Federer è stato Lundgren, BR25.
Murray invece è stato allenato dalla mamma, tennista non certo di qualità.
Questo per dire che per essere un bravo allenatore non è necessario essere stato un buon giocatore e tanto meno un ex top10.
Ciò che dice Vagnizzi, francamente mi fa’ sorridere. Queste dichiarazioni dille al tuo assistito, ma non certo alla stampa.
Concordo, ma un grande campione (più che potenzialmente) come Sinner, ha bisogno di un grande allenatore (non necessariamente un ex top 10, ma un grande allenatore)
@ ghisallo (#3174141)
Un grande campione non sarà necessariamente un grande allenatore@ Paolo Papa (#3174121)
No
@ ghisallo (#3174141)
Un grande campione non sarà necessariamente un grande allenatore
Vagnozzi vuole diventare un grande allenatore sulle spalle di Jannik.
Mi spiace ma è la mentalità sbagliata.
Non ha decine di anni un tennista per fare il salto di qualità,ci sono attività che fra qualche anno non renderanno più grandi margini.
“potrebbe diventare ancora più forte”
E nell’attesa, da un paio d’anni che si sentono dire queste cose, dicevo, nell’attesa qualcun altro fa incetta dei trofei che valgono
Vagnozzi chi^??
caro Sinner, fatti dallenare da uno che ha vinto un paio di Slam, e ne riparliamo
Jannik sta scontando i deleteri contatti con il magico mondo fit, che piatti voleva giustamente risparmiargli il più possibile. Purtroppo causa il cappio di contratti a vita in Davis, dovrà rinunciare a una carriera di altissimo livello…
Pazienza…sono scelte
Mentalità da provincia ma anche i tifosi e i commentatori da divano… 🙂 🙂
Mah, vedo che Holger Rune ha come coach Lars Christensen. Credo che nel tennis fondamentale sia si l’allenatore, ma devi essere te stesso predisposto allo sport. “É inutile che vi allenate, ormai è ufficiale: campioni si nasce non si diventa” tratto da uno studio scientifico cinese. 😎
Non è detto che un tennista da top ten diventi un grande allenatore vedi Lendl con zverev…e tanti altri.
Il problema è che anche Federer penso vorrebbe essere per un giorno Sinner… cioè vent’anni più giovane!!!
Intanto noterei anche Sartori ha lasciato Bordighera nel 2019! Se sarà Seppi il suo futuro allenatore e Sartori lo ha scoperto è anche giusto che torni alle sue origini per intanto con Vagnozzi che è dello stesso gruppo di lavoro da sempre.
Stasera Sinner deve vincere…
Mi auguro che accada .
Se non accadesse, immagino il 99 percento dei tifosi italiani che lo dilapiderà e altrettanto farà con Vagnozzi Vittur e Sartori..
Spero tanto che Jannik non legga questo siti dove la gente commenta, che non legga nulla…
La miopia generale imperversa a livelli di pandemia…
Servizio e dritto sono lacune tecniche che dopo 2 anni di lavoro sono ancora non colmate. Il risultato è percentuali di prime sempre basse e una marea di gratuiti a partita. Lavoro a rete meglio insistere meno se lo mette in confusione e gli fa perdere sicurezza nei fondamentali. Vedi cosa è successo con Felix e quante volte ha sbagliato delle volèe a campo aperto, ( in quella partita “abbiamo preparato una tattica ma non ho preso palla” ha detto ) imperdonabile per un giocatore da top 15.
Vagnozzi ha spiegato il problema riscontrato a Madrid:
Nella settimana di Barcellona, Jannik non ha giocato, a causa anche della vescica sotto l’alluce. In quella settimana ha approfittato per fare un recupero fisico molto importante che, come tutti sanno, funziona così: nell’immediato riempie i muscoli dell’atleta di acido lattico e di conseguente stanchezza ma poi, aumenta il flusso sanguigno e quindi l’ingrossamento del muscolo per un aumentato apporto vascolare e quindi di sangue e quindi di ossigeno ed tutte le altre particelle necessarie.
Purtroppo queste faccende hanno le loro regole che non si possono sovvertire …
Io l’ ho sempre sostenuto:”le troppe aspettative,creano disillusione.la fretta è cattiva consigliera.
Proprio nulla. È un omaggio e un ringraziamento al coach. Ho avuto, per breve tempo, un maestro 2/3 che giocava e vinceva con Berrettini, Santopadre, Vanni e compagnia bella. Ma non mi ha insegnato nulla. Solo degli oohh.. quando mettevo la palla in rete. Poi ho preso lezioni con un istruttore che mi ha cambiato e migliorato tutti i colpi e mi ha fatto capire tutte ma proprio tutte le situazioni di gioco….è un piacere perché quando vedo una partita seguo e capisco la strategia del giocatore. Fino a qualche anno fa seguivo solo lo scambio ma non ne capivo fino in fondo il senso….
Scusami, io credo invece che alludesse proprio a diventare più forte di Alcaraz. Se ti poni dei limiti e sei il primo a non crederci, non arriverai mai da nessuna parte ..
Mettetevi in testa che col ritmo di miglioramenti che ha ci vogliono ancora 2/3 anni…e poi vedremo il vero Sinner
Grazie…. Rileggerlo è stato importante…
Grazie, la leggo con interesse.
@ Mark (#3174088)
Abbiamo una mentalità da provincialotti, e questo si vede soprattutto nei coach. Con tutto il rispetto per Gipo, Tartarini, Rianna, sinceramente preferirei affidarmi a un ex bravo giocatore, possibilmente top 10. In Italia anche se hai talento da vendere ( e di giocatori bravi ne abbiamo fin troppi) devi procedere passo per passo secondo il loro criterio di non bruciare le tappe e non mettere pressione. Quando invece se uno è bravo deve bruciare le tappe e abituarsi ad avere pressione. Piatti è l’eccezione, difatti ha tirato in su alla svelta Sinner. Gli altri li mettono lì a fare decine e decine di challanger, che sì sono utili, ma possono diventare, e spesso lo diventano, dannosi. Oggigiorno non si può arrivare a 20/21 anni con zero partite negli ATP!
Oh no!! Pensa che rabbia adesso che lo leggeranno Rafa, allenato dallo zio Toni per quasi tutta la carriera, o Djokovic allenato da Vajda per non parlare di Roger. Questi 3 hanno sbagliato tutto e il brutto è che se ne renderanno conto solo adesso che Carlito gli ha aperto gli occhi. Non vorrei essere in loro 😥
Stasera mi incollo davanti alla televisione e per staccarmi dovranno usare un solvente ultra potente. Mi voglio godere Jannik ogni nanosecondo, voglio vederlo giocare a tennis e vincere, possibilmente. Le dichiarazioni del duo Simonik sono battagliere…e che battaglia sia! Forza Jannik!
Un po’ perplesso per la scelta Vagnozzi lo sono, é come quando a suo tempo la Juve prese Maifredi o l’Inter Orrico, però il Milan con Sacchi fece bingo…
Potrebbe essere, ma vuoi davvero che ti faccia una lista di grandi tennisti che non hanno/avevano un grande o perlomeno famoso allenatore?
qualche settimana fa, durante un’intervista, chiesero ad alcaraz cosa avesse più di berrettini e sinner e lui rispose: “un coach che è stato numero 1 del mondo”, più o meno così.
non so se ha ragione però se l’ha detto dovrebbe significare qualcosa, o no?
@ Mark (#3174088)
https://corrieredelveneto.corriere.it/veneto/sport/22_febbraio_22/massimo-sartori-sinner-si-vedeva-meno-competitivo-primi-mondo-vagnozzi-allenera-bene-868f1636-93d0-11ec-a45f-2de0530e71ee_amp.html
Mi permetto di ripubblicare una intervista a Sartori di febbraio, in cui spiega al meglio in quale ottica debba essere vista la scelta di Sinner. Per quanto mi riguarda, Sartori è allo stesso livello di Piatti e se Sartori definisce Vagnozzi “un grande tecnico” ed “il suo erede”, mi fido eccome, visto che ne sa molto più di me.
Alcaraz ho sempre visto come il distruttore dei miei sogni, ma dopo un certo periodo di tempo penso che potrebbe essere una grande motivazione per Jannik, cosi come Rafa e Roger lo sono stata per Nole.
Sinner deve mirare solo ad essere intanto top 5 e può farcela se gioca al suo top e alcuni escono di scena per pensione di anzianità e solo dopo ad insidiare coloro che ad oggi sembrano più forti di lui. Dire di mirare ad essere più forte di Alcaraz ad oggi salta arbitrariamente alcuni passaggi intermedi necessari ed eventuali!
Sono anche io sicuro che se Jannik tirasse fuori tutto il suo potenziale(cosa che non ha fatto nemmeno minimamente) sarebbe li a giocarsi il mondo…Fattostá peró che non ha compiuto i progressi che tutti noi speravamo, anche se cmq essere tra i top 10 é un grande risultato.
Io ero sicuro, osservando il Sinner 18enne, che a questo punto sarebbe stato tra i top3-5 e si sarebbe giocato gli slam…mi sono sbagliato clamorosamente e ne sono molto, molto triste e deluso.
Non mi spiego assolutamente l´ultima sconfitta dopo l´incoraggiante sfida contro Zverev, per me il südtiroler é un´incognita al momento.
Prima di Vienna 2021, obiettivamente lo ritenevo più esplosivo di Alcaràz. Da lì si è rotto qualcosa, forse sono iniziati i contrasti con il suo team e non è stato più lo stesso. Dall’altro lato, lo spagnolo è cresciuto in una maniera a dir poco disarmante, che pochissimi si sarebbero aspettati. Così, grossomodo sono andate le cose, però come dice il coach, le cose possono cambiare. Mi pare che vedesse un Sinner che possa diventare ancora più forte, ma non credo alludesse più forte di Alcaràz, mi sembrerebbe poco umile e molto presuntuosa come affermazione
Io non ho dubbi su Sinner, li ho, con tutto il rispetto per Vagnozzi, sul coach.
Per un giocatore di livello top, ci vuole un allenatore top, tipo di figura che latita in Italia a causa di decenni di tennis molto modesto.
“Per un allenatore sapere che il giocatore da sempre e comunque il 100% è speciale”.
Per me è semplicemente normale, significa essere professionisti.
Chissà che sia un riferimento polemico al ceck
Bravo Jannik! Rimani il ragazzo di sempre, è la tua prima qualità ed è la cosa che mi piace di più. Il resto viene dopo e le belle persone saranno sempre vincenti. Forza cerbiatto!
Della serie… Quando il condizionale è d’obbligo