Iniziato con le qualificazioni il 38° Itf Under 18 Città di Prato. Ritorna a giocare in Toscana Noemi Basiletti
Ha preso il via con le qualificazioni il 38° Torneo Internazionale Giovanile Under 18 “Città di Prato”. Dopo un’attesa lunga due anni, a causa dell’emergenza sanitaria provocata dalla pandemia da Covid-19, ritornano i ragazzi under 18 con i loro maestri e le famiglie, in via Firenze. Domenica 1 e lunedi 2 maggio saranno giornate dedicate ai preliminari con l’obiettivo di entrare nel tabellone principale (4 giocatori e 4 giocatrici). Nel maschile i primi quattro favoriti sono il danese Ganley Bonsach, Giuseppe Corsaro, Matteo Covato e Gianluca Cadenasso mentre al femminile Francesca Gandolfi è la numero uno a seguire Emma Penne, la statunitense Monika Wojcik e Gaia Maduzzi. Nei primi incontri disputati sui campi del Tc Prato tra cui sul centrale Ciardi-Focosi bene la giocatrice del Ct Firenze, Bianca Caselli, che ha superato Mia Chiantella 63 67 10-3 mentre tra i pratesi si sono difesi Leone De Marzi e Guido Mantellassi.
Intanto ci sono i primi arrivi degli atleti che giocheranno il tabellone principale e c’è il ritorno in Toscana e al Tc Prato di Noemi Basiletti campionessa italiana nelle categorie under 12,13 e 14 ed ora under 16 che si allena all’Academy Rafa Nadal in Spagna. “Dopo un periodo parecchio lungo ritorno in Italia e giocherò a Prato e poi disputerò il Bonfiglio – spiega la giocatrice tesserata per il Tc Prato – è chiaro che tornare a casa fa sempre piacere ma la mia scelta è stata quella di provare a diventare una tennista professionista e in questo periodo ho lavorato tanto sia a livello tecnico che fisico. In molti mi dicono che rassomiglio un po’ a Flavia Pennetta e spero davvero di poterla imitare perché è sempre stata la mia preferita. L’obiettivo è disputare i tornei del Grande Slam, non quelli junior ma quelli Wta, e sto cercando di prepararmi per arrivare a poter giocare a quei livelli”
A livello femminile spiccano le vittorie, nell’Itf Under 18 Città di Prato, di Yulia Putintseva che ha fatto doppietta sia nel 2009 che nel 2010, mentre Roberta Vinci alzò il trofeo nel 1999, precedendo altre due future protagoniste della classifica Wta, le russe Vera Zvonareva e Dinara Safina.
Al via di questa 28° edizione ben 25 nazioni in rappresentanza di tutti i continenti a dimostrazione che Prato si conferma manifestazione molto gradita per l’ospitalità e con una tradizione che ha visto giocare, e vincere, tantissimi giovani campioni che poi sono entrati nella top ten del tennis internazionale
Il direttore del torneo è il maestro Antonio Maccioni mentre come giudice arbitro della manifestazione è stato designato Riccardo De Biase
Il tabellone principale che inizierà martedi 3 maggio prevede 32 giocatori nel maschile e 32 nel femminile e a questi si aggiungono i tornei di doppio. La finale si disputerà sul centrale Ciardi-Focosi sabato 7 maggio con inizio alle 14,30 e durante la manifestazione l’accesso al torneo sarà libero e sarà una grande occasione per i tanti appassionati di tennis di poter vedere dal vivo i futuri campioni del tennis mondiale.
Come tradizione verrà assegnato il Trofeo Loris Ciardi per chi conquista la manifestazione per due volte consecutive mentre ai vincitori verranno assegnati il Trofeo delle Nazioni, il Trofeo Marini Industrie e il Trofeo Concessionaria Checcacci. La manifestazione è patrocinata dal Comune di Prato e dal Coni.
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3 commenti
Non sempre. Sinner non ha fatto carriera junior. Poca Alcaraz. Poca Nardi che pure e’ già top 200.
Superano i 3 turni di qualificazione le tds 1 e 4 Gandolfi e Maduzzi (6 games lasciati per strada,mentre subisce un doppio 6-1 la tds 2 Penne,dalla Musetti.
Manca il risultato della tds 3 l’americana Wojcik opposta alla Roselli.
Molto ma molto probabilmente se non si giocano gli slam junior difficilmente si giocheranno gli slam pro. Anche in un percorso orientato al professionismo, quindi dove al risultato si preferisce l’apprendimento, si arriva ad avere un ranking che permette di giocare uno slam junior, che è tra l’altro un’esperienza cmq propedeutica per chi diventerà poi un pro