Malagò: “Solo il mondo del tennis si è stupito che Wimbledon abbia aderito al dettato del mondo olimpico internazionale”
Il Presidente del CONI Giovanni Malagò, in un’intervista rilasciata al Corriere, è tornato con un breve passaggio sulla questione dei tennisti russi e bielorussi, bannati dai prossimi Championships di Wimbledon. La massima autorità sportiva italiana si dice per niente stupita dalla decisione presa a Londra.
“Da presidente del CONI e membro CIO, mi occupo di politica sportiva e non di politica. In Italia, ribadisco, rappresento il CIO. E l’Executive Board ha raccomandato a tutte le federazioni di non invitare atleti russi e bielorussi ai tornei e alle manifestazioni sportive. Wimbledon, che è un circolo privato, si è attenuto a questa indicazione”.
Continua Malagò: “Bisogna fare una premessa. La raccomandazione del CIO è nata dopo che la Russia ha commesso una gravissima violazione, mai successa in era moderna, la rottura della tregua olimpica durante i Giochi paralimpici. Ma ci rendiamo conto? È lì, in quel momento, durante l’evento, che tutti i comitati paralimpici internazionali si schierano al fianco dell’Ucraina, si riuniscono e chiedono che russi e bielorussi vengano esclusi dai Giochi. In caso contrario non avrebbero partecipato alla Paralimpiade. Tutte le più importanti federazioni internazionali, sottolineo tutte hanno accolto e seguito le raccomandazioni del CIO. Solo il mondo del tennis si è stupito che Wimbledon abbia aderito al dettato del mondo olimpico internazionale. Spetta al governo prendere una decisione. Starà studiando il caso, valuterà la situazione, poi farà una scelta, sono convinto la migliore per il Paese”.
La palla quindi passa al Governo, quando il countdown agli Internazionali BNL d’Italia è già iniziato. L’eventuale esclusione dei tennisti e tenniste russe dagli IBI22 sarebbe a dir poco clamorosa, vista la secca presa di posizione di ATP e WTA in merito.
Marco Mazzoni
TAG: Giovanni Malago, guerra in ucraina, IBI22
Al di la’ di tutti i si ma però, i se e i forse dovevamo, dobbiamo concentrarci su quello che succede ora a 2 ore di aereo da casa nostra. Putin e’ un dittatore sanguinario spietato che sente piacere nell’uccidere persone indifese deboli, bambini, anziani , disabili. Tutto ciò che è successo nel 2014 o che hanno fatto gli americani non può compensare o giustificare le atrocità che commettono ora i russi. Bucha , Mariupol etc… Oggi gli sportivi dovrebbero considerare l’esclusione dei russi e bielo un’alternativa alle armi, una sorte di sanzione che unità a tutte le altre e a quelle che verranno condizioni il regime di Putin (dove sembra che qlc si stia muovendo). E credetemi che forse è meglio avere un Medvedev e Rublev in meno che chiudere la manopola del gas perché quello sì che è un guaio. Quindi una sorta di uovo (Medvedev) oggi che gallina (gas) domani. Rifletteteci !!!!!
vero quello che hai scritto, ma non è la stessa cosa. Qui siamo di fronte ad una situazione più simile al 1939 che al 1970.
@ tiny (#3153622)
Wimbledon non è un torneo ATP ma ITF
Non ho capito… quindi lo sport è aperto solo al mondo occidentale? Mandiamo fuori anche la Jabeur, quindi?
Si si, manifestiamo pure, intanto costo bolletta elettrica triplicata, carburante a maggio ritorna a 2,30 euro,costo metano quadruplicati evvaiii!!! Dovreste essere coscienti escludere i tennisti a che cosa ci porta? Forse a mettere sempre più sul lastrico le famiglie italiane? Ma a certa gente sta bene così.
Non esclusa, erano gli anni dei boicottaggi.
e se diventassero kazaki per di giocare?
il caso bublik insegan..
Mai scritto e pensato che sono poveri russi,ma l’esclusione dai tornei è propaganda a vantaggio di Putin a mio avviso,come per altri può essere meglio escluderli. Ma quel minimo di dissenso che qualche atleta ha la possibilità di manifestare,tenendo presente della pesante repressione interna al proprio Paese,non va snobbato e soffocato,pur essendo insufficiente.
La Russia è stata squalificata dalla Davis, quindi il Tennis il suo l’ha fatto. I singoli atleti non dovrebbero rischiare boicottaggi a mio avviso, come qualcuno ha ricordato avvenne per i tennisti sudafricani che non furono mai bannati da alcun torneo…
Il mondo dello sport ha deciso di escludere i russi dove possibile, Olimpiadi, mondiali di calcio, Champions League, campionati vari di pallavolo, basket e altri. Perchè invece il tennis non dovrebbe farlo? Visto che il 90% dei russi sta col loro criminale delle due…..o sono tutti propensi al crimine, ma lo dubito, o non sanno minimamente cosa sta succedendo, per cui quando vedranno i mondiali senza la loro nazionale, la CL senza le loro squadre, campionati e tornei vari senza loro rappresentanti si faranno magari qualche domanda? Apriranno prima o poi gli occhi e ci sarà anche per il macellaio una piazzale Loreto? Sarà così tragico per Medvedev e Rublev starsene a Montecarlo mentre i loro coetanei in Ucraina vengono ammazzati? Vogliono giocare? Non c’è problema, usano il loro passaporto al posto della carta igienica e prendono la nazionalità italiana per esempio! E via subito a Wimbledon! Me la vedo già la nostra squadra vincere la Davis in carrozza con Sinner, Medvedev, Berrettini e Rublev!!
Nel 1980 e nel 1984 ci fu il boicottaggio prima da parte di uno schieramento e poi successivamente dall’altro, ma non ci fu l’esclusione di una nazione come sta accadendo adesso, ad eccezione del Sudafrica che per motivi noti non partecipò per otto olimpiadi consecutive (1964-1988).
Il Sud Africa venne espulso dal CIO nel 1970.
Nel tennis, come squadra di Coppa Davis, venne espulsa nel 1970 per poi essere riammessa nel 1973.
Nel 1974 dopo aver battuto in semifinale l’Italia, vinse la finale di Coppa Davis senza colpo ferire perché l’altra finalista, l’India, si rifiutò di giocare per protesta contro l’apartheid.
In tutto il periodo in cui il Sudafrica ebbe queste vicissitudini, a nessun giocatore sudafricano fu mai impedito di giocare tornei, Wimbledon compreso, permettendo così a giocatori come Curren, Kriek, Mc Millan di vincere svariati tornei, tra cui due Australian Open di singolo e numerosi slam di doppio.
Lo stop ora al gas russo ci manderebbe in recessione (e la Germania pure) con tutte le conseguenze del caso. Per cortesia evitiamo ste uscite senza senso. È facile parlare dal divano ma bisogna tenere conto della realtà. Si sta mettendo in pratica tutto il possibile per emanciparsi dalla Russia. Stiamo persino chiedendo gas all’egitto, vedi tu.
Ci vuole del tempo.
Interrompere l’attività???
Guarda che i tennisti russi stanno continuando a giocare… Non poter giocare qualche torneo non significa interrompere l’attività.
La storia americana è tutta un bagno di sangue.
Dallo sterminio dei Nativi al nucleare di Hiroshima e Nagasaki.
Adesso agiscono per procura ricattando i paesi europei a fare la guerra alla Russia.
Loro sono gia impegnati nel Pacifico contro la Cina.
Una vicenda che non vogliono chiudere in maniera ‘salomonica’ (che ironia il destino!)
P.S. io sto con l’Italia. Non vorrei fosse vaporizzata per cause che non ci siamo cercati di proposito. I nostri politici devono fare i NOSTRI interessi! Non quelli di quel guitto di Zelenski.
Non va tutto bene, fu una grande cazzata, ma non vuol dire che ora c’è ne dobbiamo fregare !!!!
I Russi non sono i buoni e reagiscono a loro modo ma è un orso rozzo sempre stuzzicato in primis dagli USA e in quel momento reagiscono male! Qui sono arrivati bellamente alle porte di Mosca con una loro ex repubblica e si preparavano a farli diventare nemici in armi di ex fratelli!
Mekojoni, adesso volete aggiustare tutto il mondo, piano, cominciamo con l’Ucraina poi se ancora vi interessa iniziamo qualche manifestazione anche per gli altri ma non va bene ora intasare il calderone !!!!
Dare dell’ignorante se non sai non è saggio: nel 1980 a Mosca il boicottaggio partì proprio da alcuni paesi in primis Usa e complessivamente da 65 nazioni (tra cui Canada, Israele, Giappone, Cina e Germania Ovest) in protesta per l’invasione sovietica dell’Afghanistan (l’Italia più indipendente di oggi non boicottò quella volta) e Los Angeles fu solo la normale ritorsione!
Si è esattamente la stessa situazione. L’Iraq era un paese democratico in pace col mondo. I numeri che citi poi sono sballati e per lo più impossibili da stabilire con certezza.
Infatti a lui interessa solo quando la bandiera russa sventola per una vittoria nel mondo. E poi che c’entrano le manifestazioni per una vittoria, quelli siamo noi italiani che facciamo i caroselli !!!!
sbaglio o i calciatori russi giocano ancora nella premier league?
E faccio notare anche, che il prossimo slam, non e’ wimbledon ma il rolland garros, al momento non risultano esclusioni di nessuno. Quindi ci sara’ un intervento di malago’ in Francia? Ma perfavore…
No, sarebbe un comportamento consono ad un mondo civile, che non “punisce” atleti solo per ripicca e per incompetenza dei grandi Paesi occidentali di fare un negoziato, da tornei al quale già parteciperebbero da giocatori del mondo…neutrali.
Già con quell’atto hai tolto la Russia dalle competizioni.
Rimane solo la persona e questa non può essere discriminata.
Questa è la realtà che ci circonda.
Vabbè ma Malagó è un uomo del sistema, costruito dal sistema, ne fa parte e viene portato in alto da esso. Cosa poteva dire di diverso? Mi sarei stupito del contrario
PS. mi correggo: Pavel Sivakov, ciclista russo, ha deciso di esprimere tutto il suo profondo dissenso per la guerra in corso cambiando nazionalità ed ora corre come francese. Esempio che potrebbe magari seguire qualche tennista che si dice anche lui contrario? A maggior ragione se succedesse a livello di top players, perché sarebbe allora uno smacco non di poco conto per Vladimiro
Interessante… Quindi visto che Tizio ha invaso, lo può fare anche Caio… Che ne dici? Torniamo alla buona vecchia legge del taglione?
Forse non lo hai capito ma le “sanzioni” sono contro di te. E questa guerra santa per cui fai il tifo non è contro Putin, ma contro di noi.
Tutto ciò che è Russia dovrebbe sparire dal mondo civilizzato e democratico. E a seguire la Cina.
Per la cronaca, comunque, il tennis non è l’unico sport olimpico a consentire di gareggiare ad atleti russi a titolo individuale o per società sportive che non siano russe perché c’è il ciclismo, in cui Vlasov Sivakov e altri ancora stanno normalmente partecipando alle classiche di primavera, Milano-Sanremo Fiandre Roubaix Liegi-Bastogne-Liegi.
Un atteggiamento intransigente, su tutti i fronti, sarebbe una chiusura verso di tutti i canali diplomatici.
L’ipocrisia è un termine spesso usato a sproposito: il gas russo passa attraverso gasdotti ucraini e Putin ne paga l’uso a Zelensky che, a sua volta, paga il gas alla Russia.
Comprensibile? Non molto ma è un “linguaggio”, certo in cui il rapporto costi/benefici è sempre monitorato, ma è un modo di comunicare.
Quindi si tratta di o di fingere che tutto sia come prima oppure di imporre delle scelte, di rifiutare tu cur dei compromessi con l’ammonimento che, proseguendo su questa linea, si andrà verso un boicottaggio su tutta la linea.
Che sia lo sport ad essere sacrificato per primo non lo trovo scandaloso, se mi bombardassero casa mi stupirei di chi discute se invitare o meno degli atleti del paese invasore a giocare o meno un torneo.
Ci si augura che i Russi non siano come i nordcoreani, in gran parte asserviti al loro leader, che avendo conquistato un modus vivendi occidentale comprendano come l’Occidente stesso non accetti un’aggressione simili e tolga loro certi benefici.
La Cortina di ferro è tornata e ci vorrà un nuova perestrojka. Imperfetta ma meno devastante di una terzo conflitto mondiale.