Sonego, l’importanza della fiducia
Quanto conta la fiducia nel tennis? Si potrebbe azzardare un “tutto”, forse un tantino eccessivo ma non così lontano dalla realtà. La palla corre veloce, il livello è mediamente molto alto, si ambisce a salire verso posizioni che ti consentono di partecipare ad un ricco banchetto. La competizione è feroce, basta poco a farsi superare e restare indietro, invischiato in retrovie per nulla comode. La situazione è ancor più tesa se devi confermare grandi risultati della stagione precedente, magari ottenuti oltre le più rosee aspettative, con la pressione che fa salire a dismisura il barometro. Solo con grande fiducia nei propri mezzi riesci a reggere questa situazione, giocare un ottimo tennis, fare risultati e confermare punti e posizione. Non è un percorso facile, non è scontato farcela.
Facile associare la parola fiducia ai giocatori più in forma del momento, capaci di grandi risultati; altrettanto additare la mancanza di fiducia come problema principale per coloro che invece stentano. Tra quest’ultimi possiamo inserire il nostro Lorenzo Sonego, che dopo un buon inizio di stagione da metà febbraio si è un po’ fermato, inclusa la brutta sconfitta in Davis in Slovacchia, che sicuramente ha pesato molto sul suo morale.
Ieri ha vinto una discreta partita contro Elias Ymer a Barcellona (6-4 6-2), che lo porta ad una probabile sfida non facile contro Carreno Busta. La vittoria contro lo svedese è la foto esatta di come la fiducia sia fondamentale per il gioco di Lorenzo, e di quanto ultimamente gli sia mancata. Non sta attraversando un momento eccezionale nemmeno sul piano atletico, un piccolo appannamento che ci sta; ma è soprattutto il lato mentale quello che deve ritrovare, per tornare quel tennista formidabile capace di imprese eroiche, esaltanti.
Sonego è un ragazzo fenomenale. Ha cavalcato con leggerezza il suo sogno, trasformandolo in realtà meravigliosa e facendone il suo punto di forza, quanto o più dei suoi colpi. Lottatore impavido, lucidissimo, è pronto a spremere ogni stilla di energia in campo, rincorrendo in difesa e scattando come una molla in attacco. Un cliente pericoloso per moltissimi ottimi giocatori, perché quando Lorenzo si esalta nella lotta e fa correre a tutta servizio e diritto, trova giocate che non ti aspetti. Coraggio leonino, visione, trascinatore di se stesso e delle folle. Rischia “Sonny”, o tutto o niente. “La fortuna aiuta gli audaci”. Va di petto contro i propri limiti, sapendo benissimo di poter cadere rovinosamente ma senza la paura di farsi male. Questo è il Sonego di Roma, che se la gioca quasi alla pari col Super-Djokovic in semifinale dopo averne fatti secchi diversi, tra cui Rublev. Il Sonego di tante vittorie conquistate con cuore e colpi.
Ultimamente quei colpi, soprattutto servizio e diritto, sono stati meno incisivi. Tanti errori, con il braccio meno sciolto. Meno frustate a tutta per cercare il vincente o l’attacco verso la rete, ma palle più lavorate, meno incisive e profonde, preda di vari “martellatori”. Eccelle in difesa, ok, ma a furia di restarci… perdi. Prime palle meno sicure, e troppe seconde non così incisive. Quando hai un tennis a-la-Sonego, fatto di rischio, di sensazioni positive, di coraggio, aver la fiducia per provarci sempre è decisivo. Contro Ymer ieri ha spinto bene, poi qualche errore. Nel momento di chiudere il primo set, ecco la tensione. Colpi più corti, qualche errore. Quindi la liberazione, con una rincorsa splendida chiusa in avanzamento. Urla “Sonny”, scaccia le tensioni. E non si ferma più. Chiude il set, doppio break a suo favore nel secondo e stretta di mano, da vincitore.
Lo svedese è un tennista alla portata dell’azzurro, ma anche in una “semplice” partita come questa, è stato evidente come il Sonego più libero e in fiducia sia tutt’altro giocatore rispetto a quello che si fa prendere da tensione e dubbi, diventando conservativo, deprimendo oltre misura il proprio potenziale. Questo vale per tutti, ma ancor più quando hai un tennis così sbilanciato verso il limite come quello del piemontese.
È sempre un grande piacere ammirare una bella partita di Lorenzo, perché dentro ci ritrovi l’essenza di quel che rende bello il tennis. Rischia, vede angoli e ci prova; si difende su tutti gli attacchi, rincorrendo anche quel che sembra impossibile e spesso ci riesce pure. Sbaglia, ma non crolla, anzi ci prova ancor più forte e ancor più convinto. Due diritti d’attacco out? Il terzo sarà ancor più aggressivo se la tattica è quella giusta. Dobbiamo aver pazienza e fiducia in Sonego. Bastano poche belle partite per tornare a volare
Marco Mazzoni
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@ supermagnus (#3145687)
Le sciocchezze le dirai di te mentre i fatti parlano chiaro su come si perde in un bicchiere d’acqua.
E quali sarebbero queste strane coincidenze? Un suo avversario è arrivato tardi alla partita? L’arbitro non gli ha chiamato fuori dieci punti? Rublev ha inciampato nei lacci delle scarpe? Fritz è scivolato sulla cacca di un piccione parigino? Se vinci meriti, punto. E, comunque, l’ho visto fare il testimonial pubblicitario, col canotto sulle rapide non ancora (rafting, che tocca leggere!).
Anche io sono tra quelli che ritiene che Sonego abbia già raggiunto l’apice della carriera e sia destinato ad imboccare un lento declino. Spero di sbagliarmi ovviamente, ma non vedo grandi margini di miglioramento per Sonny.
I problemi di Sonego sono cominciati dopo Wimbledon, dove perse con Federer anche con lo zampino degli organizzatori (per ammissione dello stesso Fab 1), una partita che avrebbe anche potuto vincere. Da allora non ha più vinto più di 2 partite di seguito e negli ultimi 4 tornei è stato eliminato alla prima 3 volte. Questo va contro quella che è la principale dote di Sonego, la regolarità: è arrivato ad essere stabilmente nei primi 30 ed anche a sfiorare i primi 20 negli ultimi 3 anni vincendo “solo” 2 250 ed un challenger (quello di Genova, che aveva già vinto nel 2018 e che è sicuramente uno dei challenger con il miglior parco partecipanti: in finale battè alle 2 di notte Davidovich Fokina). Quindi i punti per la cassifica nascono soprattutto dalla costanza dei risultati più che dalle vette. Una costanza che, non negli ultimi tempi, ma che va avanti da circa dieci mesi. Quindi non un periodo no, ma una, lenta (certo, non sono le 10 sconfitte consecutive di Cecchinato) ma costante regressione. Questo dovrebbe far pensare che forse ha raggiunto un certo tetto che non riesce a superare, a meno che non trovi una strada nuova (come ha fatto Sinner e come penso prima o poi poi dovrà fare anche Musetti) per riprendere a crescere. E secondo me il tempo per farlo c’è: Fognini, sulla soglia dei trent’anni, era finito in una china che sembrava irreversebile, ha cambiato allenatore e da allora, in un’età che per molti è quella del declino, ha trovato la forza e la motivazione per raggiungere i maggiori risultati della sua carriera.Sonego ne deve compiere 27, il tempo c’è.
Tra tutti i giocatori italiani è per distacco quello che tifo meno. Sebbene mi piaccia la sua indole da fighter e il fatto di andare oltre i propri limiti, trovo insopportabile che impieghi sempre 30-35 secondi tra un e l’altro, più altri 20 tra prima e seconda palla. A volte si permette anche di ritardare nei game in risposta.
ma non dire sciocchezze,il problema si sonni è che deve giocare al 150×100 x vincere buoni match,e questo gli riesce specialmente quando ha l aiuto del pubblico,ma la comcentrazione è l ultimo dei suoi problemi
vedendolo giocare il problema di Sonego più che altro è la poca concentrazione rispetto alla fiducia nei propri mezzi; troppo spesso si incarta da solo commettendo degli errori elementari soprattutto in momenti anche in cui non sta neanche soffrendo l’avversario, finendo poi per perdere…
La medesima problematica però a livello challenger ce l’ha anche Moroni che spesso si deconcentra regalando partite che potrebbe invece vincere.
Un gran bravo ragazzo, simpatico… Molto corretto, allegro .
Meriterebbe di vincere sempre.
Ma nel tennis non vince sempre neppure il numero uno.
Sonny questo lo sa..
Ha detto recentemente in una intervista di essere un po’ stanco, di aver viaggiato troppo…
Spero che avrà presto ricaricato le batterie e ricomincerà a vincere..
Lo merita e noi, come appassionati, pure ..
Tutti i nostri ragazzi sono importanti e necessari al movimento…
Sarebbe poi basilare per la Davis, la presenza di un Sonego affidabile…
Forza Lorenzo….
Bravo Mazzoni, bell’articolo….
L’altro ieri mi è capitata davanti agli occhi una classifica del 2014, non decenni fa: Fognini al 20, Seppi intorno al 35 e Bolelli al 65. Stop! Ci stiamo abituando bene e anche se i 10 in Top 100 del 2021 ora sono ridotti a 5 dietro stanno arrivando le nuove leve con fame e talento. Sonego stabile da due anni in Top 30 non fa notizia grazie alle imprese di Berrettini e Sinner e alla mediaticità di Musetti, ma avercene :-))
Marco Mazzoni xcomplimenti per il pezzo. Molto bello oltre che molto sapiente. Concordo su tutto.
Sonego ahimè è stato tradito dalla sconfitto con Gojo!Per un lottatore come lui perdere una partita così,per di più nella sua Torino dev’essere stata una mazzata incredibile! La coppa Davis non conterà molto a livello di soldi e di ranking ma a livello morale può fare molti danni visto che i tifosi beceri si ricorderanno più di quella che dei suoi successi….
@ tonino zugarelli (#3145235)
Secondo me Pogaciar (scritto come si pronuncia, che non ho la tastiera per le lettere slave) dimostrerà che anche negli anni ’20 del III millennio è possibile dominare tutta la stagione ciclistica su strada, da febbraio ad ottobre. Ovviamente necessita essere dei super uomini e penso che lui lo sia.
Nel tennis credo sia evidente che l’ultimo super uomo manifestatosi sia Giocovic, che andò a completare il terzetto che ben conosciamo, spingendone anche un po’ oltre i limiti evidenziati dagli altri due. Ce ne saranno altri?
Staremo a vedere.
Secondo me ha già raggiunto il suo massimo ma non è assolutamente obbligatorio che da lì debba repentinamente e rovinosamente precipitare: potrà ancora darci tante belle soddisfazioni.
Sempre e comunque in supporto a questo ragazzo, sorridente, divertente, divertito.
Sonego è l’esempio di come il tennis maschile sia diverso dal femminile in cui, sostanzialmente, tutte sanno eseguire il rovescio (un maestro me lo diceva sempre, il dritto nelle donne è fondamentale perché il rovescio alla fine lo sanno fare tutte) .
L’aspetto fisico conta eccome ma a differenza di un’auto, che segna serbatoio vuoto, una mente carica raschia il barile. Sonny deve essere determinato nel continuare a migliorare da sinistra.
Ma per tutti vale lo stesso discorso: non si tratta di perseguire un piano B ma migliorare il piano A come detto anche da Lorenzi, di aggiungere solidità al proprio impianto di gioco come fece Nole per ribaltare la superiorità che avevano su di lui Roger e Rafa.
Sonny è umile, ama il lavoro e mai dovrebbe essere denigrato per un insuccesso perché sta andando, opinione personale, ogni più rosea aspettativa.
L’importanza del lato fisico nel tennis è ormai tale che si deve programmare la stagione come, ad esempio, si fa nel ciclismo. Non puoi essere al massimo per tutto l’anno: o punti la preparazione sul Giro, o la punti al Tour. E se proprio vuoi farli entrambi, non devi fare altro per tutto l’anno. Ti programmi secondo le tue caratteristiche, c’è chi punta alle classiche del nord, chi al finale di stagione con il mondiale, etc. Le altre corse le fai, ma nessuno si stupisce se ti ritiri o arrivi con il gruppetto. Per Sonego il clou comincia adesso, che non abbia vinto una partita per tutto il mese di marzo è irrilevante. Spero e credo proprio che abbia tarato la sua preparazione su queste settimane. A Montecarlo e Barcellona si è già visto qualche segnale.
Ho letto che Musetti e’ ora seguito da uno psicologo privato e mi pare che i risultati positivi si vedano..
Sonego a mio giudizio deve curare la testa, la sua mente, credo stia li il problema :
E’ incredibile infatti che un giocatore cosi’ bravo possa giocare certe partite come quella in davis contro Borna Gojo davanti al suo pubblico di Torino.
Forza Lorenzo !
Per me potrebbe andare a rete più spesso perché è bravo nelle volée e ha gambe per recuperare i lob
A me Sonego piace molto per l’impegno e la correttezza in campo, è un lottatore con buoni colpi ed un gioco vario. La cosa che non mi piace del suo gioco, e che mi fa venire il mal di pancia quando lo vedo è questo intestardirsi a girarsi per colpire di dritto da sinistra, non riuscendo però spesso a spingere, lasciando scoperto il lungolinea che inevitabilmente arriva. In questo inizio di anno avrà perso decine di punti così. Ma un allenatore che gli suggerisca una strategia diversa…
Per un motivo o per un altro Lorenzo Sonego è, tra tutti i giocatori italiani, quello meno “mediatico”. Sarà che manca di forza bruta come Berrettini? Manca quella dedizione tedesca alla Sinner? Manca dell’artisticità di Musetti? O della follia di Fognini? Non lo so ma a me appare il più sottovalutato. Eppure, e dico eppure, è quello che personalmente più mi rappresenta umanamente e da cui traggo sempre spunti. Mi sento come lui: ci prova, sbaglia, ci riprova. A volte va a volte si abbatte. Rimane quello che, dal mio punto di vista, fa vedere l’umanità nel tennis molto più di altri. Mai scorretto, mai una parola fuori posto e, paradossalmente, quello fisicamente più resistente. Pochi infortuni e forte dedizione al lavoro. I risultati? Beh io lo ringrazierò sempre anche se da oggi in poi non vincesse più neanche una partita (mi tocco le p***e) perchè è davvero un gran bell’esempio da seguire. Credo anche che possa salire tranquillamente tra i 20. Basta riprendere un pò il ritmo del 2020/inizio 21
Daje Loreeeee
Sonego è 36 in race mentre Musetti 46..nonostante il primo abbia avuto problemi fisici all inizio…e Musetti abbia giocato la prima parte di stagione solo su duro… è molto facile che migliorino… già da domani
Il tifoso medio – che spesso viene dal calcio e non capisce che nel tennis la classifica è fatta di eventi tra loro non collegati (singoli tornei) – non capisce che il valore di un giocatore viene fatto dai suoi picchi e non dai valori medi della stagione. Cioè se vinci 20 partite in un anno è molto più redditizio vincerle quanto più possibile nella stessa settimana (magari portando a casa un paio di trofei) piuttosto che passare un turno ad ogni torneo per essere eliminato a quello successivo.
Caso emblematico è quello del georgiano Basilashvili. Per 7/8 mesi l’anno infila sconfitte al primo turno ed è praticamente un bye, poi si accende 2/3 tornei (anche importanti) e finisce spesso per vincerli o almeno arriva in fondo. Se uno lo dovesse giudicare per i mesi in cui non passa un turno, dovrebbe stare a malapena nei 100, poi nelle settimane in cui è on fire diventa quasi ingiocabile – ed è il motivo per cui da anni staziona nei 20/30 del mondo (con picco al n 16)
D’accordissimo!
@ Aper (#3145177)
Ovviamente intendevo dire ranking
Temo che Sonego abbia vissuto un momento tennistico che per una serie di coincidenze favorevoli lo abbia portato ad ottenere una serie di risultati che lo hanno collocato ad un livello superiore al suo che si può ritenere in linea con una posizione intorno alla cinquantesima piazza del rafting.
Poiché sono un tifoso mi auguro di sbagliarmi
Io penso che non si debba confondere la fiducia con la condizione fisica.
Sonego deve avere tutto perfetto per poter diventare il lottatore che conosciamo. Se sta bene ed il suo fisico è al massimo, riesce ad essere in fiducia ed a tirar fuori quello che colma i suoi limiti tecnici.
Questa condizione si verifica poche volte nel corso dell’anno, per questo, fuori dal periodo di grazia, Sonny sembra un altro tennista, giunto nei 30 per pura fortuna.
Visto che però l’apparizione di SuperSonny si ripete ormai da tre anni (diciamo dal Montecarlo 2019) penso sia più una faccenda fisica che di testa.
In questo senso deve essere bravo a gestire la preparazione per giocare al meglio gli eventi importanti.
Forza Sonny è girata un po’ male, ma ti rifarai, abbiamo bisogno anche di te
Sono d’accordo: oltre a quelli che ha davanti nel ranking, per i tifosi gli sta sopra pure Musetti, e quindi da top 30 si trova in pratica quarta forza italiana… Solo per questo, il suo valore è spesso messo in dubbio, ma merita tutto il nostro sostegno!
Se la memoria non mi inganna parliamo di un giocatore che da oltre 1 anno staziona nei primi 30 al mondo senza esserne mai uscito ed anzi avendo più volte ed in piu periodi sfiorato l’ingresso nei top 20. Lo avessimo avuto 15/20 anni fa sarebbe stato una star da coccolare e custodire gelosamente. Non so se abbia ulteriori margini di miglioramento ma anche restando così come è oggi Lollo è tanta roba
Da quel suo (ormai lontano) exploit a Roma… non ho più visto coraggio e determinazione sufficienti per battere avversari top-50. E tra i top-50 ce ne sono 49 più forti di lui… Purtroppo!!!
Lorenzo è un giocatore che mi piace molto, per come affronta le partite, tutti conosciamo il suo ardore agonistico, e per come gestisce le sconfitte, sempre con signorilità e il sorriso sulle labbra. Nonostante ci siano appassionati che ancor oggi si chiedano cosa ci faccia lassù nel ranking, Sonny è oggettivamente un tennista quasi completo: gran corsa, ottimo difensore, servizio e dritto di livello, a rete non è un maniscalco, anzi… Il quasi, purtroppo, riguarda il suo rovescio che è diventato il suo vero tallone d’Achille. Tutti gli avversari con lui adottando lo stesso schema: chiuderlo a sinistra per cercarne l’errore, o spazio a destra per chiudere il punto. Quando è in forma straripante, riesce con la corsa a limitare i danni di un colpo appena sufficiente a quei livelli, macinando chilometri e chilometri per girarsi sul dritto o recuperare palle impossibili, ma quando la condizione atletica non è ottimale, come in questo periodo, le sconfitte fioccano perché non riesce a disinnescare gli schemi offensivi degli avversari che puntano a sul suo colpo meno forte e sicuro. Non so se potrà migliorarlo sensibilmente il suo rovescio, ma secondo me dovrebbe essere il suo obiettivo tecnico primario per poter rimanere ai piani alti della classifica.
Bell’articolo e…Forza Lorenzo !
Peccato le 2 partite con kecmanovic perché anche se il serbe sta giocando benissimo poteva vincerle