Masters 1000 Monte Carlo: Musetti diverte ma si fa rimontare da un set e un break avanti, cede a Schwartzman al terzo set
Si ferma agli ottavi la corsa di Lorenzo Musetti al Masters 1000 di Monte Carlo. Il giovane azzurro cede a Diego Schwartzman in tre set, 2-6 6-4 6-3 lo score a favore dell’argentino, bravo a rimontare sotto di un set e 1-3 nel secondo. Una sconfitta che lascia l’amaro in bocca a Musetti, poiché fino alla metà del secondo set aveva giocato discretamente bene, controllando il gioco grazie alle sue variazioni. Purtroppo il servizio non l’ha quasi mai sostenuto per tutto il match, e un calo evidente nel quinto game, durato fino al doppio break subito, ha cambiato l’inerzia della partita. Schwartzman ha iniziato a prendere il comando dello scambio, ha spostato Lorenzo con il suo ritmo da fondo campo ed ha così impedito all’azzurro di produrre quelle variazioni, tocchi e cambi di ritmo che l’avevano avvantaggiato nella prima fase dell’incontro. Si è innervosito Musetti, ha perso efficacia col diritto e ha subito la maggior consistenza dell’argentino, fino alla sconfitta. Peccato, perché c’era spazio per vincere una partita importante, che l’avrebbe issato ai quarti del torneo. Restano tante giocate di qualità, momenti di grande tennis, ma anche la consapevolezza di dover incrementare la consistenza, fisica e mentale, per reggere dure battaglie contro lottatori come Diego. C’è stato un calo mentale che l’ha innervosito, ma il fattore fisico è parso decisivo alla sconfitta dell’azzurro. Del resto, Schwartzman è uno dei più grandi fighter del tour, sul rosso quando è in forma atletica è un brutto pesce per tutti.
Musetti inizia benissimo il match. A zero vince il primo game e strappa il break per il 2-0 con un uno-due splendido (chiusura col diritto dopo un lungo scambio, rovescio lungo linea al volo meraviglioso), 2-0. Durissimo il terzo game, Lorenzo commette due doppi falli e restituisce il break alla seconda chance. Continua però a giocare il suo tennis brillante, non dando mai ritmo a Schwartzman, in difficoltà nell’arginare le continue variazioni dell’azzurro. Alla terza palla break, Musetti torna avanti 3-1, con altre giocate splendide, incluse palle corte perfette, che nemmeno un “motorino” come Diego prova a rimettere. 4-1 e poi 5-1 Musetti, con il doppio break strappato grazie ad un errore di Schwartzman col diritto. Serve per primo parziale Lorenzo, ma in una giornata brillante con i colpi fondamentali, il servizio non va. Altri due doppi falli, incluso quello sul 15-40 che regala il 2-5 all’argentino. Nel game anche due errori, un po’ di fretta di chiudere. La battuta è quasi un handicap finora nel match. Adesso è Diego di nuovo difficoltà, aggredito da un diritto vincente di “Muso” in risposta e poi largo col rovescio in scambio, 0-30. Il doppio fallo lo condanna allo 0-40, Tre Set Point Musetti. Chiude al secondo, bordata di diritto di Lorenzo che Diego non contiene. 6-2 Musetti in 45 minuti. Molto bene col diritto, incisivo e pochi errori rispetto ai suoi standard recente (ben 7 winner col diritto e “soli” 3 di rovescio).
Il punto sul 30 pari all’avvio del secondo set è la foto del match: Musetti comanda col diritto, Diego rincorre senza riuscire ad invertire l’inerzia dello scambio, fino al drop shot perfetto dell’azzurro, imprendibile. Da 15-30, anche col servizio, Lorenzo scatta avanti 1-0. Male l’argentino nel secondo gioco: un doppio fallo lo manda 15-30, palla malamente in rete, quindi subisce un gran vincente col diritto di Musetti, per il 15-40. Arriva il break, con l’azzurro in comando, sposta il rivale col diritto carico e quindi, da tre quarti campi, trova l’affondo che lascia Schwartzman. 2-0 e servizio per Lorenzo, che continua dominare il campo col diritto, oggi spettacolare nella direttrice inside out. Duro per l’azzurro il terzo game, si salva sulle due prime palle break, ma vola via il rovescio sulla terza, ora serve Schwartzman 1-2. Ma la sua battuta oggi proprio non va, con due doppi falli cede per sesta volta di fila game di battuta, 3-1 Musetti. Chi serve è in “svantaggio” oggi, anche Lorenzo cede il game a 15. Diego finalmente vince il suo primo game al servizio, per il 3 pari. Sbaglia totalmente un attacco Musetti nel settimo game, quindi cerca una smorzata che Schwartzman rigioca vincente. Il terzo errore del game condanna Musetti allo 0-40. Doppio fallo, terribile chiusura per un gioco da dimenticare, 4-3 e servizio Schwartzman. Continua il momento “no” dell’azzurro, che commette troppi errori, vince il quarto game di fila l’argentino. 5-4 Schwartzman, Musetti trova un rovescio lungo linea vincente strepitoso sul 30 pari, strappa la palla break, ma risponde male su di una prima palla precisa. Stesso film sulla 2a palla break. Chiude 6-4 Diego con un bel diritto vincente al primo set point.
Nel terzo set Musetti va in difficoltà nel terzo game, 0-30. Ritrova efficacia col diritto, ma poi Schwartzman resiste in difesa strappando il punto del 15-40. Cerca un vincente lungo linea col diritto, ma la palla gli scappa via. Break Schwartzman, 2-1 e servizio avanti, troppi errori dell’azzurro, ha perso il controllo dello scambio. Infatti ora è Diego a spingere e comandare, con un parziale di 10 punti a 2. Si prende un warning Musetti per uno sputo sulla riga, comportamento non consentito dal regolamento. È nervoso ora l’azzurro, su butta avanti ma incassa un bel passante di tocco dell’argentino, velocissimo su ogni palla. 3-1 Schwartzman. Musetti cerca di rompere il ritmo, ora pressante, del rivale con la palla corta. La tattica funziona, vince finalmente un buon game, ma è sotto 2-3. Si porta 0-30 Musetti in risposta, ma Diego è solido e con 4 punti di fila resta avanti 4-2. Lorenzo invece cede il settimo game, con un grave errore di rovescio e poi due ottime accelerazioni dell’argentino. Si porta 5-2 Schwartzman. Non riesce a chiudere al servizio, Musetti accelera a tutta col diritto e vince sulla palla break uno scambio molto duro. Purtroppo, servendo 3-5, Lorenzo è impreciso, anche di volo con una volée giocata malissimo. 0-30 e poi 0-40 con una “stecca” col diritto dal centro. Tre Match Point Schwartzman. Cancella il primo con una volée perfetta di rovescio, ma capitola al secondo, col doppio fallo. Stanco, fisico e di testa, perde 6-3.
Lorenzo Musetti vs [12] Diego Schwartzman (non prima ore: 12:00)
0 ACES 1
6 DOUBLE FAULTS6
46/82 (56%) FIRST SERVE 61/84 (73%)
21/46 (46%) 1ST SERVE POINTS WON 35/61 (57%)
17/36 (47%) 2ND SERVE POINTS WON 6/23 (26%)
5/13 (38%) BREAK POINTS SAVED7/14 (50%)
14 SERVICE GAMES PLAYED 13
26/61 (43%) 1ST SERVE RETURN POINTS WON 25/46 (54%)
17/23 (74%) 2ND SERVE RETURN POINTS WON 19/36 (53%)
7/14 (50%) BREAK POINTS CONVERTED 8/13 (62%)
13 RETURN GAMES PLAYED 14
30 WINNERS 21
38 UNFORCED ERRORS 30
38/82 (46%) SERVICE POINTS WON 41/84 (49%)
43/84 (51%) RETURN POINTS WON 44/82 (54%)
81/166 (49%) TOTAL POINTS WON 85/166 (51%)
211 km/h MAX SPEED 191 km/h
189 km/h 1ST SERVE AVERAGE SPEED 161 km/h
145 km/h 2ND SERVE AVERAGE SPEED 141 km/h
TAG: Diego Schwartzman, Lorenzo Musetti, Masters 1000 Monte Carlo 2022
Va bene tutto Lorenzo…per un’ora hai giocato in maniera meravigliosa…ma non diventarmi un Fogna 2.0…
Se la partita gira male, non iniziare a bestemmiare, sputare sulle righe fare cagate…abbiamo già avuto il ligure che ha portato la maleducazione italiana in giro per il mondo…
Se perdi, abbassa la testa e continua a giocare, per favore…
Io credo che sia una questione di convinzione mentale e di intensità che a un certo punto viene a mancare un po’ come capita sempre quando vince un paio di partite poi inizia a calare di intensità .
Il suo è un tennis molto dispendioso considerando che nel primo set ha vinto 6-2 ma ha corso il doppio di schwarzmann .
Io sono ancora convinto che deve cercare di modellare la preparazione del dritto e anche un pochino l’impugnatura prendendo come riferimento dimitrov .
Detto ciò queste sono cose sui cui deve lavorare a prescindere non per la partita di ieri che poteva anche vincere ma sec me bisogna avere più facilità e meno sforzo questo è il suo step definitivo sec me .
Onestamente non vedo più avanti sinner di musetti nel processo a essere un fenomeno . Il sinner attuale è più vincente ma se vuole diventare un top 4 stabile deve lavorare tanto sulle variazioni e sulla sensibilità .
Mentre musetti se vuole diventare un fenomeno deve lavorare sulla posizione in campo e sulla velocità di piedi e aperture di colpi .
Ma alla fine se entrambi lavorano su queste cose avranno un livello molto alto
Prima non c’erano… Quando? Lendl prima di servire aveva un rituale non da poco: palline in mano che scattava, segatura, sopracciglia in eccedenza da togliere ecc. Il doppio? I fratelli Bryant e prima i Jensen non avevano solo sguardi d’intesa.
Sono cambiati gli usi e potrei anche pensare che Borg era un esempio di freddezza ma fuori dal campo no e la compostezza esibita lo ha logorato dentro.
Moderazione si, concordo, ma non dipingiamo il presente come una folkloristica cialtroneria, l’agonismo ora è molto più accentuato.
@ Il Duca (#3136804)
No .hai sbagliato : fino a quando Muso teneva la palla in campo Diego era in difesa e non poteva fare quasi nulla
A volte manca di “cattiveria” sportiva purtroppo!
@ gianky pa (#3136890)
La differenza tra Alcaraz e Muso: muso ha sfiorato i quarti Alcaraz ha perso alla prima partita!!
Deve solo lavorare seriamente sugli allenamenti e cercare la concentrazione. I risultati importanti arriveranno di SICURO. IERI ci sono stati momenti per portare a casa l’incontro che ha fallito, per poco!
I numeri non saranno tutto , ma non vorrei che si innescasse.. la solitudine dei numeri ..primi.. rimanere da solo abbarbicato su scelte che vanno bene solo per lo spettacolo , ma non faranno fare mai il salto di qualità.
Comunque vista la giovane età ed il talento innato, la strada sicuramente irta e perigliosa, può essere trasformata, con gli stimoli dettati da allenatori di esperienza internazionale, in un percorso di successo. Il problema, non di poco conto, sarà trovare un allenatore con queste caratteristiche, ed in Italia sono veramente merce rara.
Sono d’accordo in tutto ciò che hai scritto. Non mi.piace sparare sentenze, ma credo Musetti non abbia le armi x entrare in top ten , ma non gli mancano quelle per togliersi soddisfazioni e per fare una lunga carriera in buone zone di classifica, ma soprattutto i suoi macht saranno sempre affollati di pubblico in ogni parte del mondo e questo è importantissimo. Credo che Rublev, x fare un nome tra i top ten, sia un giocatore meno di richiamo in un primo /secondo turno di un qualsiasi torneo, del nostro Muso. E quesa non è una banalità, i numeri non sono tutto.
Musetti mi sembra non esagero con i pugnetti in compenso ha introdotto nel circuito il tic dei saltelli.
@ ghisallo (#3136894)
Sacrosante parole.
Forza Muso dovrai rifarti in casa, a Roma
musetti è già arrivato…questo è il suo limite al momento…
per quanto riguarda Fognini, lo equiparo a Felix Mantilla, un onesto spagnolo che ha vinto il master 1000 di Roma in finale con Federer…
15 anni di onesta carriera non sportiva…
Peccato perchè si poteva ampiamente fare, detto questo, visti gli ultimi (ma neanche troppo ultimi) mesi, questo torneo per gioco espresso e anche risultato (comunque sono buoni punti) è una boccata d’ossigeno e fiducia per musetti. Speriamo siano tappe di crescita, il musetti visto da dopo RG 2021 mi aveva un po fatto perdere la speranza ma ogni volta che lo vedo giocare sulla terra mi innamoro di nuovo.
@ Gervinho (#3137005)
Hitler non ragionava tanto diversamente
E nemmeno la Ddr, che fece sposare Matthes e la Ender
In poche parole.
Il Bell’Addormentato nel bosco !
Ahahahah
Purtroppo ha prevalso la maggiore esperienza dell’argentino. Ciò non toglie nulla al grande torneo di musetti peccato dopo la convincente vittoria su auger aliassine abbia perso contro un giocatore molto più abbordabile.
Ma certo!
Però la mia risposta era rivolta a chi sottovaluta la carriera del ligure.
L’andazzo vigente è che se un ns giocatore non vince una decina di slam e una trentina di 1000, allora è una pippa, come se noi fossimo una nazione con una storia di nr.1.
Parole sagge
C’è un rischio
Il pargolo potrebbe avere il fisico di Musetti e il talento di Sinner.
Che facciamo? Lo mandiamo a giocare a ping pong? Curling?
@ Gervinho (#3137005)
Bah Sinner può abbastanza dominare anche così come lo vediamo magari migliorandosi senza incroci improbabili!
La spettacolarità musettiana ha come presupposto un alto grado di attivazione e di energia. Il Musetti mogio e poco energetico difficilmete può innestare il numero spettacolare perchè solo lo scambio medio fatto con energia è in grado di creare i presupposti per il colpo ad effetto. Il piccolo Argentino lo ha smontato proprio nella sua attivazione che porta allo spettacolo non facendolo più credere nel suo gioco in quanto messo in crisi nel suo innesco dallo scambietto medio non impressionante ma troppo intenso ed insidioso nel fare spostare uno non fresco da portarlo fuori zona numero spettacolare.
Ragazzi io sono arrivato ad una conclusione.
Il tennista italiano perfetto è un incrocio tra:
-il talento di Musetti
-la fisicità di Sinner
Per cui chiedo a:
-un parente maschio di Musetti sui 20-30 anni
-un parente femmina di Sinner sui 20-30 anni
Di mettersi insieme e sposarsi.
Tra 20 anni potrebbe davvero esserci il dominatore del circuito italiano.
Va bene qualsiasi giustificazione, ma bisogna comprendere i delusi per la sconfitta. Aveva dominato il primo set deliziando il pubblico con colpi meravigliosi. Aveva iniziato bene anche il secondo set, con el Peque non pervenuto. Improvvisamente si è spenta la luce. Ovvio che ci rimani male!
Musetti è come la Giorgi, a tratti bello a vedersi ma alla fine inaffidabile.
Fognini ha vinto il suo primo e finora unico torneo importante a oltre 30 anni. Musetti ha solo 20 anni e sarebbe assurdo,alla luce del suo potenziale, mirare a una carriera tipo quella del ligure. È giovane e deve puntare in alto. Si spera che top players del calibro di Berrettini e Sinner possano essere uno stimolo per migliorare
A vincere giocando bene sono bravi tutti. Per fare la differenza a livello professionistico bisogna essere capaci di vincere anche nelle giornate no. Per assurdo Musetti finora ha perso spesso anche giocando bene. La stessa cosa capita regolarmente anche a Fognini e accadeva a Bolelli quando era ancora un buon singolarista. Sono giocatori a cui piace sentirsi dire “che bel tocco, potenziale da top player” e altre assurdità del genere. Molti spettatori non sono esperti di tennis e si lasciano abbindolare dal fantomatico “braccio d’oro” supponendo che sia un dono alquanto raro.In realtà basterebbe assistere agli allenamenti di un qualunque top 100 per rendersi conto che è capace anche lui di giocate spettacolari ma evita di farle nelle partite ufficiali perché sono rischiose. I suddetti giocatori e molti altri come Kyrgios, Tomic, Paire, Bublik, Gulbis,Dolgopolov, Feliciano Lopez… giocano per fare show e sono inefficaci. Sono un po’ dei wannabe. Vorrebbero essere Federer, Wawrinka, Tsitsipas ma non lo sono perché questi ultimi sanno dare spettacolo e vincere anche in una finale Slam.
Comunque tutte ste critiche sono eccessive.
Sul fatto che deve stare un po più avanti siamo tutti d’ accordo, ma il resto mi sembra pura cattiveria .
Ha preso a pallate schwarzman sulla terra per un’ ora.
De che stamo a parla’.
Il problema è che non si può vincere di soli conigli dal cappello. Quando il cappello è vuoto bisogna stringere i denti.
Premessa…Diego ha fatto un partitone e ricordiamoci che dopo Nadal sul rosso e uno dei top player…detto questo Musetti ancora non e in grado di fare management delle proprie forze e chiaramente sceso di rendimento,il suo servizio anche se migliorato non e in grado di fare punti diretti x respirare…tralascio la posizione del gioco che parliamoci chiaro e lontana ma gli permette di iniziare gli scambi, questo è il problema dei rovesci ad una mano e una cosa che ha anke tsitsi solo che il greco si gira sempre veloce anke sul dritto e fa tanti punti..cmq stesso discorso fatto x jannik sono ancora molto acerbi..
Migliorato nei colpi non nella testa
@ ale (#3136810)
Concordo in pieno. Una persona vicino che abbia vinto qualcosa (non i classici maestri FIT, utili al massimo per i juniores) e basta pugnetto a partire dal primo punto di qualsiasi torneo (anche 250). Questo vale per tutti i giocatori, ormai è un tic come quello di prendere 5 palline prima di servire o l’asciugamano. Prima tutte queste cose non c’erano, si sudava, si lottava e si giocava lo stesso senza tante fisime. Non parliamo poi del doppio dove i giocatori si toccano 2/3 volte dopo ogni scambio, sin dal primo 15. Ridicoli. Come se prima non ci fosse affiatamento nelle coppie! Basta coi tic e le fisime!!
Io vorrei andare controcorrente e dire che ad oggi Musetti ancora non ha fatto lo step (tecnico, tattico e mentale) necessario x fare il salto di qualità. Ho cominciato a vedere la partita a metà primo set e sono rimasto perplesso nel leggere nel frattempo commenti entusiastici su questo sito. A me è sembrato evidente che Musetti stava giocando on fire facilitato in questo da un atteggiamento arrendevole di Diego, davvero vi sembrava normale vedere l’argentino non tenere un servizio? Il talento di Musetti non è in discussione, tuttavia ad oggi io ancora non vedo evoluzioni nello stare in campo. Voi dite che ha ceduto fisicamente ma io sostengo che la fatica ti arriva quando la mente cede. Nel secondo set Musetti ha sentito il bisogno di rilassarsi e ha fatto un passo indietro, Diego lo ha visto e ha fatto un passo avanti aumentando colpi e intensità di gioco. Nessun braccino e nessun cedimento fisico, il suo tennis è dispendioso da un punto di vista mentale e al momento non è in grado di essere sempre focalizzato al 100% durante la partita.
La differenza tra Alcaraz e Musetti: un Campione ed un mezzo giocatore
Comunque ha giocato di gran lunga meglio oggi di ieri o del primo turno, continuare così.
Magari! Top 10 e vincitore di torneo 1000: solo tre italiani nella storia del nostro sport ci sono riusciti.
Considerando il tuo grado di maturità, urge iscrizione alla scuola materna. Lì la tua abilità a colorare i libri emergerebbe.
spesso leggo commenti tipo come si fa a perdere la partita primo set vinto e 2 a 0 40/30 e a parti inverse esaltare la capacità mentale dei nostri il non arrendersi dimenticandosi di chi hai di fronte , contro chi giochi . Capita perdere, ad ogni torneo perdono tutti tranne uno. Concordo con chi dice che quasi tutti gli italiani hanno deficit di preparazione, sempre stanchi fisicamente prima degli altri. Scarsa preparazione o scarsi i preparatori ? Forza azzurri!!!!
46% di punti fatti sulla prima….
20 anni appena compiuti.
Schwartzy ne ha vinte una vagonata di partite in questo modo.
Molte di più di quelle che potrebbe vincere l’Apuano in questo modo.
Se Musetti facesse i risultati di Fognini (senza le sceneggiate di quest’ultimo) non sarebbe male. Certo i vincitori di Slam sono un’altra categoria
Hai mai giocato a tennis?
Diverte???
Qua nessuno si vuole divertire… I clown lasciamoli pure ad Australia e Kazakistan
Nel lontano 1988 ebbi la fortuna di vedere il match Agassi
Un set da numero 1 poi va via di testa e l’avversario che in certe circostanze non molla nulla lo riprende e vince peccato…. crescerà
Io credo sia tutto un problema mentale. La qual cosa é abbastanza preoccupante. Senza scomodare partite di qualche mese fa, ultimamente é successo:
-con lehecka a rotterdam,partita in cui era avanti nel terzo set con un break e che stava dominando, si fa rimontare appena inizia a fare alcuni errori e cede;
– a phoenix con wolf crolla subito e da l’impressione di non giocarla proprio;
– a miami con popyrin fa un errore clamoroso che da il primo set all’avversario e da li perde mentalmente, dichiarando lui stesso a fine partita di essere rimasto a quell’errore;
– a marrakech con djere crolla mentalmente subito in modo simile a quello con wolf.Passa il secondo set a lamentarsi del campo e cose cosí;
-oggi con l’argentino
Il tutto condito da bestemmie in tutte le salse, dare colpa alla sfiga, al campo e tirandosi anche schiaffi in testa.
Purtroppo questi sono problemi molto piú seri che un dritto ballerino o una non ottimale velocitá di piedi.
E lo dico da suo sostenitore.
Mi spiace davvero. Credo che cambiare psicologicamente sia una sfida davvero complicata, fognini docet.
Diego concreto.
Non basta far divertire il pubblico.
Non vorrei che Lornezo si bei dei suoi colpi e perda di vista lo stare nella partita quanto basta per vincere.
Ieri nel match vedevo come chiedeva l’applauso del pubblico.
Uno con una mano cosi’ non puo’ giocare cosi dietro…deve dettare di piu’ i ritmi e attaccare di piu’…corre troppo…
Rimproverare Musetti oggi è davvero ingeneroso. Ha disputato una gran partita, contro un TOP 20 ed ex TOP TEN. Ha avuto solo un passaggio a vuoto con 2 punti su 10 guadagnati in una fase delicata del match.
Oggi ha trovato anche un avversario in giornata di grazia, con dei punti davvero spettacolari e, a volte, fortunosi. E’ ancora giovanissimo e gli nanca ancora la malizia. Malizia e benevolenza del giudice di sedia che ha ignorato almeno 6 falli di piede sulla seconda di Schwartzman. Speriamo di continuare a vedere Musetti così determinato anche nelle prossime settimane. Magari con un tabellone più agevole. Nonostante un tabellone impossibile ha rischiato di arrivare a quarti dopo aver affrontato un TOP TEN e un ex TOP TEN, recuperando 15 poszioni in classifica.
Oggi avevo pronosticato:
La ragione mi dice Diego, il sentimento Musetti.
Sul 6/2 3/1 e servizio sembrava proprio che il sentimento stavolta prevalesse, per questo oggi è una giornata tennistica molto amara. Ha vinto ancora la ragione , il prevedibile e questo non esalta se non chi ovviamente ha vinto.
Detto ciò io resto sul carro e dico agli amanti del bel tennis agli esteti che il ragazzo ci riserverà delle grandi soddisfazioni , ha un talento in quella mano che pochi hanno ed alla fine queste partite le porterà a casa. Oggi bastava tenere 5 minuti in più ,il servizio ed andare sul 4/1. Ad maiora.
Partita che può essere divisa in 3 parti.
Prima parte la giovinezza la tecnica e la freschezza atletica di Musetti hanno soverchiato Diego Schwartzman per un set intero, che solo degli errori banali in servizio hanno impedito di fare bagel.
La seconda parte è stata il crocevia del match, primi giochi simili al primo set poi il nostro ha iniziato a calare fisicamente impostando un gioco più congeniale all’argentino, il set si poteva ribaltare se Musetti non avesse avuto un calo mentale.
Nella terza parte un Musetti ormai nervoso ha cercato di stare dentro il match fino in fondo ma le gambe non reggevano più.
A mio avviso o cambia preparatore atletico oppure urge un cambio di passo.
Se comunque avesse avuto una seconda migliore avrebbe potuto chiudere in 2 set.
Il mio consiglio è potenziare la tenuta degli arti inferiori e migliorare il servizio sulla seconda,mentre migliorando la prima si evita di correre facendo punti facili, essenziale per non arrivare con la lingua di fuori.
Comunque mi ha fatto tanto divertire, non scordiamoci che nello sport è la cosa più importante.
Partita che dice tante cose: se Musetti spinge col dritto, varia ed entra nel campo può essere devastante con la sua imprevedibilità.
Purtroppo dopo un set e mezzo perfetto è tornato indietro e ha giocato leggero (ma lui è un attaccante e se deve difendersi fa fatica).
Qualche piccolo miglioramento si vede ma siamo ancora lontani.
Ci sono palle che deve attaccare (soprattutto con il diritto) altrimenti lo scambio si allunga e quello non è il suo terreno.
Avrei preferito una sconfitta con 20 attacchi di dritto fuori di cm e non i palleggi leggeri del terzo set che hanno consentito a Diego di prendere spesso l’iniziativa.
Appena può deve attaccare..mentre si vede chiaramente che spesso arretra per stare nella sua zona di comfort ma così si espone all’avversario.
Sulla condizione fisica non commento..a 20 anni devi mangiarti la terra altro che stanchezza..
E cosa altro aggiungere se non Parigi oh cara ….
Persa secondo me più di testa che di fisico, con l’argentino che da metà del secondo set è salito molto di livello (Lorenzo è sceso anche perchè l’altro ha cominciato a spingere tanto da fondo, fra l’altro alla fine l’ha stroncato con i drop shot, che dovrebbero essere l’arma invece di Musetti). Peccato sul 2 a 0 e sul 3 a 1 del terzo si poteva fare meglio – anche come scelte tattiche – e invece si è un po’ perso dietro all’estetica. Ci sono ancora tante cose da sistemare ma su terra, già con tutti i vari noti difetti se la gioca. L’esperienza si acquisisce con il tempo (oggi Diego l’ha vinta così) sul resto, almeno sul servizio, si può lavorare. Sulla testa, sulla forza mentale non è così facile, i Sinner e gli Alcaraz (per non parlare dei “vecchi” big) sono eccezioni
Condivido quanto detto da altri utenti, altrove, e cioè che il suo gioco è molto dispendioso. Non solo perché, stando a tre metri dalla riga, fa molta più strada degli altri, ma anche per lo sforzo che sembra fare nel portare i colpi, soprattutto il rovescio (pur bellissimo). Anche perché li tira da là dietro, senza mai appoggiarsi sul colpo dell’avversario, colpendo sempre la palla mentre scende.
Sinner è capace di vincere le partite giocate male, come anche Berrettini. Cosa che non ho mai visto fare a Fognini e Musetti.
sulla terra e contro Schwartzman non è catastrofico,
se chiedi a chi segue il tennis da una vita ha visto di molto molto peggio….
tipo 6-0 5-0 40-0 e vince l’avversario… cose di questo tipo
Come al solito un giorno male, l’altro bene e l’altro ancora male… certo dipende dall’avversario ma molto anche da te stesso… diciamo che ha il tennis ma deve ancora consolidarsi, in tutti i sensi…
Avanti 6-2;2-0;40-30 perdere la partita…
Sì perché non vogliono far la brutta figura dei palestrati come gli spagnoli… Scherzo ovviamente
Solito copione. Gioca divinamente quando è senza pressione, poi quando il livello si alza e il match va in lotta sparisce dal campo, un po’ per una questione mentale, un po’ perchè è costretto sempre a costruirsi i punti, sprecando di conseguenza molte energie. Questo match fa capire quanto sia importante avere nel proprio bagaglio un servizio da almeno un ace a game e un colpo con cui aprirsi il campo e su cui fare affidamento nei momenti di difficoltà, un po’ come il rovescio per Sinner.
Picchi di rendimento alti per Musetti, ma poi per vincere bisogna reagire alle avversità e magari saper giocare e vincere quando si gioca male, perchè mai o raramente ti giro tutto perfetto in una partita, e in questo Sinner insegna.
.. e poi il talento non bastò, quanti ragazzi talentuosi abbandonano.. poichè con il talento ci vuole la capacità.. sia mentale sia fisica..e questa diventa latente nella maggior parte dei giovani talentuosi..perchè le capacita si allenano tecnicamente giorno dopo giorno .. ecco che subentra l’ allenatore,> lo staff , in Italia questo aspetto diventa deficitario, perche ci vogliono sacrifici ecomici non indifferenti..per trovare staff che ti fanno compiere il salto di qualità.. che non tutte le famiglie dei ragazzi talentuosi vogliono e sono in grado di affrontare..
Lorenzo Moscetti: l’unico giocatore del circuito che crolla fisicamente dopo un set e mezzo.
Urge iscrizione ai tornei junior u14 delle scuole fit: lì le partite durano solo un set.
ma soltanto in Italia i giocatori si allenano male? boh
Di sicuro c’è un tema di pressione che non regge e probabilmente avrebbe bisogno di qualcuno al suo fianco con un passato da giocatore vincente e che quindi potrebbe lavorare su questo aspetto che rischia altrimenti di vanificare un talento come pochi in giro.
Eviterei di esultare ad ogni punto inoltre o ad ogni partita che non sia una semifinale o una finale, si esulta solo quando si vince e visti i problemi a reggere la pressione meglio appunto pensare di non aver fatto nulla anche a fronte di un colpo spettacolare.
visto anche io, in realtà mi è sembrato calare fisicamente già nel secondo set.
abbiamo finalmente trovato il nuovo fognini!!!! hurrahhhh
L’ho detto ieri e lo ripeto quasi giornalmente: le sue gambe non vanno.
È un proprio peccato per uno con la sua qualità
Una sconfitta deludente per come si è sviluppata, Musetti è certamente giovane ma i suoi limiti sono evidenti, è poco continuo sia nel corso di un torneo che all’interno di una partita, spesso parte bene, gioca dei buoni primi turni e poi si schianta nelle fasi calde, non a caso non va mai avanti nei tornei.
Oggi Schwartzman ha giocato per un set e mezzo in maniera imbarazzante, a malapena teneva il servizio in campo, peró un ottimo giocatore come lui magari parte male e cresce durante la partita, musetti invece è tipo da “partenza a razzo finale a xxxxx”
Si comincia a scendere dal carro, vero? Da te me lo aspettavo senza alcun dubbio. Salvo risalire appena possibile. Da uno che dichiara di andarsene 4 volte dal forum e poi ritrovarlo sempre qui, è il minimo.
Cosa si dirà, qui e altrove, dopo questa sconfitta col Peque? Di Paire, alcuni han scritto che si batte da solo, di Felix altri han detto che è sempre il solito Perdix. Della sconfitta argentina, forse diranno che una volta che ne incontra uno vero…Il nostro inventore di tennis, non ancora “perfetto” in tutti i suoi schemi, colpi e tenuta (fisica e mentale), estrae conigli dal cappellino a getto continuo per un’ora. Poi capita che dall’altra parte ci sia un signor giocatore che reagisce e alla fine vince lui perché se lo è pienamente meritato: così funziona il nostro sport darwiniano: trionfa sempre e solo il più forte. Ciò detto, sul roseo futuro del nostro ragazzo, dubbi non ne ho.
la partita si gioca in 2…primo set archiviato grazie alla superiorità tecnica…poi crollo mentale perché la sentiva vinta mentre l avversario saliva perché l esperienza non è acqua…ha iniziato a fare il pallettaro e Lorenzo ha perso la pazienza…poi il crollo anche fisico…ma perché quando esci dalla partita poi è quasi impossibile ritornarci con un volpone come Diego.. comunque mi è sembrato di vedere il match contro novax..chi ha pagato il biglietto oggi si sarà rifatto gli occhi comunque..
Non so quanto costava il biglietto oggi, ma dopo aver visto il primo set non avranno certo rimpianto la spesa.
Dispiace che un giocatore così esca dal torneo, mi mancheranno quelle giocate e mi sarebbe dispiaciuto anche se fosse stato birmano….
Lollo finita la benzina, si accosta sul ciglio della strada per fare l’autostop ma il buon Diego accelera e tira dritto senza pietà.
Dalla metà del terzo set, Lorenzo l’ha ripetuto più volte: “non ce la faccio più”.
Ora, bisognerebbe capire il senso. Dovesse essere fisico, sarebbe preoccupante. Se mentale, sarebbe ancora più preoccupante. Terza ipotesi: uno non esclude l’altro.
Temo si finisca in zona psicodrammi alla Paolo Canè.
Me lo ricorda tanto, ma proprio tanto tanto.