Jannik Sinner sul rapporto con Piatti: “sono convinto che non tutti avrebbero avuto il coraggio di prendere una decisione come la mia”
Jannik Sinner intervistato da Riccardo Crivelli su La Gazzetta dello Sport, ha parlato della fine della collaborazione con Riccardo Piatti: “C’era l’esigenza di un passo avanti, tenendo conto di tutti gli aspetti, tecnico, fisico e mentale. Io non dimentico i sette anni con Riccardo e dove mi hanno portato, ma avevo bisogno di uno scatto. E sono convinto che non tutti avrebbero avuto il coraggio di prendere una decisione come la mia.
Simone mi capisce al volo, ci confrontiamo su ogni cosa e quando gli dico cosa mi servirebbe, lui sembra già conoscere la risposta. Dobbiamo conoscerci più a fondo, ma il nostro rapporto già mi tranquillizza. Su alcune cose stavo già lavorando prima, in questo momento, ovviamente, non sento ancora il feeling con le scelte in campo, ma un giorno verrà naturale giocare uno slice di rovescio oppure scendere a rete. Sarà domani, tra due mesi o un anno, ma arriverà il momento. Fermo restando che io rimango un giocatore aggressivo da fondo campo“.
“Mi capita di incrociare ogni tanto Musetti e Bolelli sul pianerottolo di casa mia, perché abitiamo nello stesso condominio. Io quando torno a casa sono morto, non ho tutta questa vita sociale. Finalmente ho acquistato una tv a schermo gigante, domenica mi sono visto il Gran Premio come si deve e sto scegliendo le serie da guardare. In ogni caso, c’è sempre almeno il tablet sintonizzato sul tennis. Mi piace guardare le partite e studiare come gli altri giocatori trovano soluzioni per uscire dalle difficoltà. Sono preoccupato, come tutti sulla guerra. Ma vedo che nel circuito russi e ucraini si rispettano e sono amici, forse bisognerebbe partire da qui“.
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@ cee63 (#3136136)
Giusta analisi
Anche secondo me ha contato l’aspetto economico, jannik ha pensato che quello che poteva dargli l’accademia piatti lo aveva appreso e ha ritenuto esoso quanto gli costava essere seguito in pratica da volpini. In ogni caso se un atleta non ha più fiducia nel suo allenatore è giusto cambiare
la scelta di non mandarlo alle olimpadi secondo me ha pesato moltissimo nel malcontento di sinner. è un ragazzo giovane e privarlo di questa importantissima esperienza credo sia stato un grande errore. la scelta di vagnozzi credo non sia un caso: vagnozzi è stato, assieme a seppi, un allievo di sartori in alto adige, sartori è colui che ha portato sinner a bordighera e che ha allenato a bordighera per poi andarsene per dissidi con piatti….nel box di sinner c’è sempre vittur, ex giocatore e suo manager altoatesino, anche lui, mi pare di ricordare, ex allievo di sartori e colui che,a quanto si sa, che ha segnalato sinner a sartori. insomma, non proprio una scelta casuale credo…
Merano, Udine.
Direi peggio, visto che non è stato a Bordighera ma portato da Piatti all’isola d’elba dove faceva i suoi stages, tipo trofeo da esibire…
Detto questo Sinner è altroatesino e molto pragmatico, dopo essere stato a stretto contatto con i giocatori della nazionale si sarà fatto i conti in tasca e avrà scoperto che Piatti era molto molto più costoso degli altri allenatori…
Io sono sicuro che sotto ci siano anche motivi economici oltre che tecnici (vedi intervista di sartori, che non a caso ha divorziato da Piatti sei mesi prima).
E forse non a caso tutti e tre espressione del profondo Nord del paese, dove, inutile nasconderlo, vige una mentalità ed un approccio alla vita sociale assai diverso che al Centro-Sud.
Zoeggler, Barazzutti (due a caso)
È il manager che ha spinto per il cambio e la scelta di non andare a Tokyo ha pesato visto che gli sponsor non ti pagano per farti stare a Bordighera mentre si stanno giocando le Olimpiadi….
hahaha forse, però fa ridere
Io penso che la collaborazione con Piatti non fosse gratuita, quindi parlare di riconoscenza in un contesto di scelta mi pare fuori luogo. Hanno fatto un percorso importante insieme, credo che Sinner sarà sempre riconoscente nei confronti di Piatti ma giustamente se ha sentito l’esigenza di prendere un’altra strada, bene ha fatto a farlo. Evidentemente aveva maturato tale decisione. I risultati si vedranno con il tempo. Jannik ha davvero una bella testa e anche la dichiarazione sul rispetto tra russi e ucraini nel circuito me lo rende ancora più simpatico. Lui è molto giovane ed è un esempio per i ragazzi. Ben vengano quindi parole che stemperano le tensioni del momento e fanno intravedere la possibilità di una pacifica convivenza.
@ Markuxo. Siamo seri (#3135499)
abita in un appartamento piccolissimo , poco piu che un monolocale.
Hai scritto una cretinata immane
Mah vedremo…lui ha provato un cambio radicale di uomini e spazi perché sentiva di voler cambiare…per come la penso io sarei stato più prudente e devo dire più riconoscente verso un team e allenatore che dal niente lo ha portato fra i primi 10 del mondo…
Dichiarazione non banale
l’impressione è che sia un campione anche di testa!
Certo ai piagnoni, non piacerà uno così, serio e, per quanto possibile a 20 anni, tutto di un pezzo
Magari non diventerà mai un top 5, ma di gente con una testa così lo sport italiano non ne ha vista molta (forse Alberto Cova e Pietro Mennea, non a caso in sport di fatica)
Janni solo il futuro potrá darti ragione. Io ti auguro con tutto il cuore di raggiungere ogni risultato che ti precludi.
Finora differenze non se ne vedono, speriamo bene.
Bravo Jannick. Sei più italiano tu che certi siciliani dai capelli scuri
Provo a ragionare sul rapporto interrotto con Piatti. Senza dilungarmi in particolari, la visione del coach pare essere quella secondo cui per fare il salto che serve per arrivare al top occorre prendere punti negli slam ed è su quelli che occorre concentrarsi, del resto una semifinale vale come tre vittorie nei 250.
Jannik sembra invece voler giocare tutte le partite con lo stesso spirito e dedizione totale (avrebbe anche partecipato alle Olimpiadi)
Sentite le dichiarazioni di entrambe le parti pare ormai chiaro che la separazione fosse opportuna ed inevitabile.
Bolelli pensavo avesse almeno una villa, altro che condominio!
“Possibile” scrive il.patacca del giorno.
Bravo!
mi sembra una bella c….a
In effetti lasciare Piatti per Vagnozzi…ci vuole un gran bel coraggio…
@ andrewthefirst (#3135253)
Forse non ha letto bene! Mi capita di vedere ….. non di frequentare
Sinner come ogni individuo di questo pianeta è liberissimo di prendere le decisioni che vuole. Quel che mi dispiace, conoscendo io Piatti e stimandolo tantissimo, sia come uomo sia come tecnico, è che lui pur lodandolo parli di passo in avanti compiuto nel lasciarlo. Per me invece è esattamente il contrario: clamoroso passo indietro. Per poi andare, con tutto rispetto, con chi? Certo, sarà il campo a dire chi ha ragione, ma da un ragazzo abitualmente così prudente e maturo per la sua età, mi aspettavo altre decisioni e dichiarazioni.
pochi avrebbero avuto il coraggio di prendere una decisione così sbagliata …..
bravo…musetti e bolelli sono la compagnia ideale per finire qui la tua carriera di possibile grande giocatore…
Sempre belle le interviste di Jannik.
Capisco che il giornalista chiede, ma la risposta suona come “scusa non richiesta” (ovvero “accusatio manifesta”).