Clamoroso: Ash Barty annuncia il ritiro!

Scritto da Antoz
@ Betafasan (#3108430)
Non c’è niente di nobilitante nel soffrire. Se la generazione attuale ha dei lavori meno duri fisicamente non è altrettanto vero da un punto di vista dello stress. Chi può “ritirarsi” prima è giusto che lo faccia, la vita è una sola ed è un peccato trascorrerla facendo qualcosa che non si ama veramente

Son d’accordo. È anche questione di opportunità però. Il messaggio che non va bene, e che il nostro Stato sta dando, e che non lavorando si può avere reddito (che però viene pagato sempre da chi lavora). Come disse Collodi in un vecchio ma modernissimo romanzo: chi non lavora dovrebbero essere solo vecchi ed infermi.
Chiudo il discorso non tennistico.

@ tommaso (#3108533)

Chiunque ha problemi nella vita!

Complimenti per la decisione, da parte mia pura invidia.
Ha 25 anni ha raggiunto il successo a costo di grandissimi sacrifici e riesce a togliersi di dosso la scimmia della competizione a ogni costo.
Non passerà alla storia del tennis come la williams ma non rischia nemmeno il burn-out a cui sono soggetti moltissimi sportivi.
Brava si goda la sua vita.

Scritto da Ugone
Quindi Camila guadagnerà una posizione in classifica

Eccerto anche Paolini e Trevisan e Bronzetti.

Se non ha problemi fisici vuole dire che non ama il tennis! Che delusione

Grandissima campionessa! Avrebbe vinto ancora diversi slam ma grande stima per il coraggio di fare una scelta di vita così difficile.

anche io a 25 anni con prize di 23 milioni di euro farei altro lol 😛

onori a questa sopraffina giocatrice

Una decisione difficile, ma chapeau. Ritirarsi al top non e’ da tutti. X andare al calcio Platini fece una cosa simile, mica come Messi, Ronaldo, Ibra che fanno quasi pena ormai eppure continuano.

Mah….c’è sicuramente qualcosa sotto…

Cioè in pratica le tre più forti del mondo sono fuori!
Barty si ritira, la Osaka non ci sta più con la testa e la Andreescu martoriata da infortuni.
Brutta botta per la WTA è come se 10 anni fa i big 3 si ritirassero dal circuito insieme. Infatti ci ritroviamo sakkari 3 al mondo

Auguri, e buon rientro tra qualche anno 😉

@ Givaldo Barbosa (#3108394)

Allora sai scrivere dei post belli! Complimenti, la penso come te. L’ho da sempre accomunata alla Henin, una delle più forti di sempre. La Barty aveva in questo momento una superiorità schiacciante rispetto a tutte. Anche senza 20 slam resterá nella storia come una delle più forti. Spero si possa divertire e vivere in pace con se stessa magari perdendo quello sguardo malinconico.

Se nella vita qualcosa ci rende infelici, o non ci rende felici, se si può, si deve mollarlo subito. Decisione impeccabile. E poi, diciamocelo, ormai questo sport è stato fagocitato da un pubblico di stampo prettamente calcistico, leggi commenti anche su questo sito, per il quale non vale la pena giocare, se non per soldi. Goditi la vita campionessa.

Scritto da alcor
Solo le più grandi si ritirano all’apice della loro carriera, vedi Pennetta dopo Flashing Meadows 2015!

Pennetta aveva già 33 anni e aveva molto probabilmente già raggiunto l’apice con quell’US Open

N. 1

Solo le più grandi si ritirano all’apice della loro carriera, vedi Pennetta dopo Flashing Meadows 2015!

Ritorna in mente quando, molti anni fa, lo speaker la presentò come “Ashley Barty, from down the road!”, episodio che è rimasto nella memoria di chi segue il tennis.
Ed ora Ashley ritorna alla vita normale, tra la gente comune, che le si augura possa essere la più normale, noiosa e prevedibile che possa esistere, e per questo la più meritevole di essere vissuta.

Scritto da sasem
Purtroppo la vita normale per noi semplici mortali è quella di alzarsi la mattina alle 6,00 andare a lavorare portare a casa alla fine del mese 2000€ (se va bene), badare la crescita dei figli dedicando se va bene tutto il fine settimana e se si è fortunati si riesce a fare una cena con amici o fare qualche ora a tennis. Sono contento per la Barty, ma l’autore dell’articolo non ha idea di cosa sia la vita di una persona normale.

2mila col binocolo

Scritto da Betafasan
@ Demorpurgo (#3108431)
Non è una grandissima atleta ! …Mi spieghi in base a cosa lo è? Non ama lo sport se si ritira

“Non ama lo sport se si ritira, non è una grandissima atleta.”

La supponenza con cui certi utenti NON pensino mai alla persona ma solo all’atleta mi lascia sempre perplesso. Beati loro che al lavoro non si portano le questioni personali, sicuramente è così…

Scritto da AlexanderSupertramp

Scritto da Armonica

Scritto da AlexanderSupertramp
A volte per alcuni sembra che essere campioni sia un privilegio divino,non equiparabile alla fatiche del normodotato che fa l’operaio. Evidentemente non hanno avuto occasione di vedere da vicino il percorso che queste atlete/i che dalla più tenera età compiono,ai sacrifici,alle rinunce,allo stress psicofisico.Che poi non è detto che si arrivi alla metà,anche perché nello sport non esistono raccomandazioni.Mi dispiace che si ritiri,da lei,osservandola,c’è solo da imparare.Sono contento perché evidentemente si è tolta un peso

La differenza è questa. Quella dell’atleta professionista è una vita di sacrifici, allenamenti tutti i giorni, diete, rinunce, viaggi, ecc… Ma quando vuole smette giovane e con il borsino pieno (almeno lei e chi come lei, quelli che non riempiono il borsino con il tennis devono andare a lavorare). Quella del normodotato lavoratore è una vita di sacrifici, rinunce, non può smettere fino a quando è vecchio e logoro, e non ha il borsino pieno.
Se non è un privilegio, essere campioni di alto livello fino a 30-35 anni non è nemmeno una vitaccia. Ma decidere che a 25 anni gli va di smettere e poter permettersi di farlo, non è già un privilegio?

No,un privilegio è nascere nobili,appartenere ad una classe sociale superiore per discendenza.La Barry ha acquisito agiatezza economica con enorme sacrificio.Non vedo il motivo perché debba giocare fino a 35 anni per fare contento qualcuno.Per la cronaca sono un normodotato

Infatti lei può smettere a 25 anni! E non perché non riesce più a stare in campo senza dolori tipo Del Potro che ci ha provato fino a 34 anni! Beata lei!

Bah

@ Betafasan (#3108430)

Non c’è niente di nobilitante nel soffrire. Se la generazione attuale ha dei lavori meno duri fisicamente non è altrettanto vero da un punto di vista dello stress. Chi può “ritirarsi” prima è giusto che lo faccia, la vita è una sola ed è un peccato trascorrerla facendo qualcosa che non si ama veramente

Scritto da Armonica

Scritto da AlexanderSupertramp
A volte per alcuni sembra che essere campioni sia un privilegio divino,non equiparabile alla fatiche del normodotato che fa l’operaio. Evidentemente non hanno avuto occasione di vedere da vicino il percorso che queste atlete/i che dalla più tenera età compiono,ai sacrifici,alle rinunce,allo stress psicofisico.Che poi non è detto che si arrivi alla metà,anche perché nello sport non esistono raccomandazioni.Mi dispiace che si ritiri,da lei,osservandola,c’è solo da imparare.Sono contento perché evidentemente si è tolta un peso

La differenza è questa. Quella dell’atleta professionista è una vita di sacrifici, allenamenti tutti i giorni, diete, rinunce, viaggi, ecc… Ma quando vuole smette giovane e con il borsino pieno (almeno lei e chi come lei, quelli che non riempiono il borsino con il tennis devono andare a lavorare). Quella del normodotato lavoratore è una vita di sacrifici, rinunce, non può smettere fino a quando è vecchio e logoro, e non ha il borsino pieno.
Se non è un privilegio, essere campioni di alto livello fino a 30-35 anni non è nemmeno una vitaccia. Ma decidere che a 25 anni gli va di smettere e poter permettersi di farlo, non è già un privilegio?

No,un privilegio è nascere nobili,appartenere ad una classe sociale superiore per discendenza.La Barry ha acquisito agiatezza economica con enorme sacrificio.Non vedo il motivo perché debba giocare fino a 35 anni per fare contento qualcuno.Per la cronaca sono un normodotato

@ Mauro72 (#3108497)

La tua analisi è giusta, poi sinceramente ad esempio dovessi considerare i masters dello scorso autunno vabbé che la Swiatek ha appena vinto Indian Wells, ma se dovessi basarmi sugli ultimi Masters la polacca è una campionessa che sul campo si diverte, ma in cima alla classifica me la vedo per poche settimane.. Consideriamo il fatto che la Barty era numero uno del mondo in pratica scegliendo di giocare solo i masters… Sulla Sabalenka, come tutti le atlete e gli atleti bielorussi e russi, la guerra sta pensando pesantemente emotivamente, vedasi le lacrime di Azarenka che erano vere in merito, tutti i tennisti e le tenniste di queste deu nazioni sono pesantemente a rischio di esclusione automatica ai prossimi slam a meno di abiura che potrebbe avere delle ritorsioni sulle loro famiglie in madrepatria, mi sembra che solo russe/i e bileorusse/i più indietro in classifica possano giocare bene senza pressioni, vedasi Zvonareva, Kotov, Kumerdetova, Alexandrova ecc. , davanti Medvedev , Rublev, Karatsev, Kasaktina cominciano a risentirne umanamente, la bielorussa Azarenka vista la storia della sua carriera non poteva non prendere una posizione sulla guerra seppur prettamente emozionale

Finalmente la WTA aveva trovato una vera n.1 e invece niente.
In bocca al lupo e grazie Ash

Scritto da Pier
Sono esterrefatto. Non perché non rispetti la scelta, anzi, ma perché mi sento privato della gioia che avevo nel vederla giocare. E sono triste, si triste, perché se si ritira un campione per raggiunti limiti di età so che ho goduto delle sue gesta, in questo caso la tristezza è per non poter vedere il tennis meraviglioso di chi è nel fiore degli anni. Cerco un paragone, mi verranno, ma potrebbe essere Stoner oppure Ronaldo il fenomeno che finì presto la carriera, o Van Basten. Ma qui eravamo davvero agli inizi in un circuito dove tutte le altre, senza offesa, facevano da contorno.
Ash ti secca se ti salutiamo con un arrivederci ed aspettiamo?

A me ricordo a la Henin, altra fuoriclasse fragile e che ha smesso molto presto. Questo sport logora e chiede dedizione al 100% e tante rinunce. Magari finito il covid è la guerra le tornerà la voglia, mala decisione è comprensibile, non tutti vogliono sacrificare tutto per il tennis.

Già le pesava e aveva avuto varie crisi. Ora lo schifo che ci circonda le ha dato la spinta finale. Non si può biasimarla. Ha giocato, ha vinto tanto, si è impegnata e divertita. Può vivere la vita come meglio crede senza alcun pensiero economico.

Che peccato, era una gioia vederla giocare. Rinuncia a milioni, sia quelli che avrebbe potuto guadagnare continuando, ma anche quelli che avrebbe potuto tirar solo partecipando a qualche torneo qua e là senza morire di allenamenti. Solo per questo, rispetto. Buona vita, anche se non riesco a credere che non ci ripenserà.

Sono ragazze normali e reggere per lungo tempo pressioni, obblighi,restrizioni ad una vita gia’ piena di sacrifici…….buonanotte, per forza chiudono velocemente la vita agonistica.
ma tanto non servira’ a nulla. Lo show deve proseguire,

Scritto da Carreno

Scritto da Betafasan
Scusate ma qs fa intuire qualcosa da nascondere! Non ha senso! Fa pensare male…

E tu pensa male, a noi che ce frega?

Ma perché rispondi male?

La Nico Rosberg del tennis, lascia giovane da vincente.

Nulla da dire, scelta sua che avrà ponderato.

Numero uno anomala, schiva, poco televisiva, sparuti e selezionati tornei, con le altre che si scannavano quando non c’era facendoci quasi dimenticare che stava comunque sempre lassù.
Finita Serena, la fragile Osaka ha provato a conquistarne il regno e invece no, arriva la poco vistosa Barty, solida e continua.
Una bella parentesi per lei, tante settimane da numero uno, qualche Slam, qualche Mille. Niente male davvero!

Si apre una bella lotta per la successione.

Swiatek papabile, Raducanu deve confermarsi, Sabalenka rinascere dal crollo dopo essere arrivata al 2, Osaka combattere contro i fantasmi interiori. Non escludo Badosa, non la classe di Swiatek ma mentalità vincente e continuità.
Ci sarà da divertirsi, ma servirà una vera numero uno con almeno un’antagonista vicina, ne ha bisogno il tennis in gonnella

Una scelta sbagliata.
Il Tennis è arte, è un talento unico che dall’Alto ti viene donato e che poi va sviluppato ulteriormente per deliziare sé stessi e il pubblico.
Gli stati d’animo vanno e vengono, non devono dettare legge!

Sono esterrefatto. Non perché non rispetti la scelta, anzi, ma perché mi sento privato della gioia che avevo nel vederla giocare. E sono triste, si triste, perché se si ritira un campione per raggiunti limiti di età so che ho goduto delle sue gesta, in questo caso la tristezza è per non poter vedere il tennis meraviglioso di chi è nel fiore degli anni. Cerco un paragone, mi verranno, ma potrebbe essere Stoner oppure Ronaldo il fenomeno che finì presto la carriera, o Van Basten. Ma qui eravamo davvero agli inizi in un circuito dove tutte le altre, senza offesa, facevano da contorno.
Ash ti secca se ti salutiamo con un arrivederci ed aspettiamo?

Auguri per la nuova vita…mi mancherà il tuo tennis come quello di Federer.

Scritto da AlexanderSupertramp
A volte per alcuni sembra che essere campioni sia un privilegio divino,non equiparabile alla fatiche del normodotato che fa l’operaio. Evidentemente non hanno avuto occasione di vedere da vicino il percorso che queste atlete/i che dalla più tenera età compiono,ai sacrifici,alle rinunce,allo stress psicofisico.Che poi non è detto che si arrivi alla metà,anche perché nello sport non esistono raccomandazioni.Mi dispiace che si ritiri,da lei,osservandola,c’è solo da imparare.Sono contento perché evidentemente si è tolta un peso

La differenza è questa. Quella dell’atleta professionista è una vita di sacrifici, allenamenti tutti i giorni, diete, rinunce, viaggi, ecc… Ma quando vuole smette giovane e con il borsino pieno (almeno lei e chi come lei, quelli che non riempiono il borsino con il tennis devono andare a lavorare). Quella del normodotato lavoratore è una vita di sacrifici, rinunce, non può smettere fino a quando è vecchio e logoro, e non ha il borsino pieno.
Se non è un privilegio, essere campioni di alto livello fino a 30-35 anni non è nemmeno una vitaccia. Ma decidere che a 25 anni gli va di smettere e poter permettersi di farlo, non è già un privilegio?

Quindi Camila guadagnerà una posizione in classifica 😈

Ha fatto come Borg, anche un po’ prima di Bjorn come età ha compiuto questa scelta, effettivamente i prize money guadagnati vanno goduti, adesso magari lei conoscerà un Bertè 😈

Scritto da Perugino doc

Scritto da sfarnes68
@ Bibi (#3108388)
Beh…che dire, ritirarsi da n. 1 è il massimo dell’opera. Chapeau.

Non a 25 anni.

@ Perugino doc (#3108396)

Qui da molte parti si cita Nico Rosberg ma a me piuttosto viene in mente Borg.
Solo che Borg non aveva avuta alcuna esitazione e/o pausa negli 8 anni in cui dominò la scena e quindi si ritirò con una bacheca trofei molto più ricca e con conseguente maggior clamore. Ed oltre a ciò egli cominciava a vedere che mantenere il n°1 con Mc Enroe in rampa di lancio non sarebbe stata facile impresa mentre, a giudicare dall’ultima annata, Barty al momento non avrebbe rivali degne.

@ Betafasan (#3108440)

Ma che discorso è? se uno ama lo sport deve ridursi a morire in campo o a fare le figuracce di quelli che non vogliono ritirarsi solo per continuare a incassare soldi? (vedi quelli come Rossi ecc)
Grazie Barty per quello che ci hai dato, per la tua simpatia, per la correttezza e la modestia e naturalmente per lo splendido gioco.

Scritto da sasem
Purtroppo la vita normale per noi semplici mortali è quella di alzarsi la mattina alle 6,00 andare a lavorare portare a casa alla fine del mese 2000€ (se va bene), badare la crescita dei figli dedicando se va bene tutto il fine settimana e se si è fortunati si riesce a fare una cena con amici o fare qualche ora a tennis. Sono contento per la Barty, ma l’autore dell’articolo non ha idea di cosa sia la vita di una persona normale.

Ogni volta che un giocatore esprime qualche cosa di personale – difficoltà emotiva, voglia di fare altro, problemi con il/la oartner – c’è SEMPRE il “nonsaicosasialaduravita” che viene fuori a pontificare, descrivendo l’orrore di una vita fatta di casa, cibo a volontà, lavoro, famiglia, amici, macchina, cellulare, calcetto ecc ecc. Una vera tragedia, non c’è che dire.
L’unica cosa certa è l’invidia che ti rode per non essere giovane, bravo, ricco e famoso: fattene una ragione.

@ Max72sanremo (#3108460)

Beato te, dissero una volta a Bjorn Borg, hai avuto la possibilità di vedere il mondo, grandi alberghi, cibi eccellenti. Niente di tutto questo, ha risposto lo svedese,, è vero, ho girato il mondo, ma ho visto solo alberghi, campi di tennis e….tanta noia fra un turno e l’altro. enzo

Magari vuole semplicemente dei figli perchè ha un forte desiderio di maternità e di famiglia. O magari non ama passare quasi tutto l’anno in giro per il mondo. o, come peraltro ha detto, non ha motivazioni a continuare. Una donna può avere mille ragioni validissime per lasciare a 25 anni una vita stressante come quella della tennista professionista.
Peccato, a me piaceva davvero molto.

Scritto da Vecchiogiovi

Scritto da Givaldo Barbosa
Grande e rispettabile Barty. Sensibile e delicata come è, ha ben colto che il tennis femminile è diventata ormai una competizione tra energumene, tra Sabalenke e sollevatrici di racchette (vedi pesi), tra inguardabili Sakkari o tra Barbie incattivite e grugnanti.
Ovvio che una come lei non si diverta più.
Ciao a te e alla tua classe. Indimenticabile il tuo nobile rovescio, così come il tuo sguardo profondo e malinconico.

Bravo Givaldo, hai segnalato una cosa importante. Troppi protagonisti di questo sito stravedono per le classifiche e non valutano le persone. Una Sabalenka italiana non mi piacerebbe, ma nemmeno una Pliskova, una Klitova, non sarebbero rappresentative del genere femminile, già non tolleravo Serenona. La Davenport almeno compensava alla sua forza e alla sua statura con spostamenti lentissimi. Viva le nostre, viva Barty, anche se mancherà a tanti di noi.

@ Vecchiogiovi (#3108467)

Beh…viva le nostre…se per nostre si intendono le Italiane che attualmente competono nei tornei dal 250 in su (al di sotto confesso la mia ignoranza) io di giocatrici eclettiche, divertenti, fuori dalla norma del tennis balistico che monopolizza i risultati vincenti, non ne vedo.
Nè Giorgi, né Paolini, nè Trevisan, nè Bronzetti sanno giocar di fino e sorprendere con un colpo estroso (sì…qualche smorzata ogni tanto Paolini, ma poi basta): praticano tutte il gioco uniformato globale che pare, se ho ben capito, a noi non piaccia.
Se invece per trovare le “nostre” si intende rivolgere lo sguardo al passato, a Schiavone, Vinci e, in misura minore e calante, Errani e Pennetta, allora sono d’accordo: era un altro gioco.

Credo che fra qualche anno comincerà a sentire la nostalgia delle grandi sfide e potrebbe ripensarci, non sarebbe la prima a farlo. Ha solo 25 anni. enzo

Una spanna sopra tutte, sia per i colpi (servizio, dritto e slice di rovescio da manuale) sia per intelligenza tattica. Scelta da rispettare, meglio ritirarsi quando non si hanno più motivazioni.

Visto che già conta un ritiro a 18 anni, per altri versi anche lei deve avere avuto problemi simili ad altre, vedi Osaka, ma la sua reazione è stata ben diversa da persona assennata… e la Swiatek si ritrova n. 1 senza colpo ferire…

Una bomba (chiedendo già scusa a chi vere bombe deve soffrire in questi infausti giorni)!
Come già scritto in alcuni commenti si ritira la sola tennista vincente che fosse piacevole a vedersi giocare.
E quindi lascia un vuoto al momento non colmabile, quantomeno in attesa di capire se Andreescu avrà ancora un futuro vincente ai massimi livelli agonistici.
Restano buone comprimarie quali Anisimova, Vondrousova…soprattutto Leylah Fernandez e Ons Jabeur…ma nessuna di loro ha finora dimostrato di poter arrivare ai vertici, a sconfiggere le valchirie e le erinni che quasi sempre finiscono col vincere i tornei, soprattutto quelli di maggior prestigio, ed all’orizzonte altre proprio non se ne vedono.
Se già c’erano pochi motivi per cui io guardassi il tennis femminile contemporaneo, da ora proprio quasi non ce ne saranno più.
Con questo, con questa delusione nell’animo, comunque le auguro di potersi godere la vita e di trarne altrettante soddisfazioni che dal tennis: la giovane età ed i soldi accumulati dovrebbero facilitarle il compito e comunque sembra una che ha sempre, fin da ragazzina, saputo quel che vuole e che mai si è fatta travolgere dalla supposta ineluttabilità di meccanismi più grande di lei.
Certo che, con la classe immensa di cui dispone, avesse avuto fin da adolescente la stessa ferocia agonistica e la stessa passione di Serena Williams probabilmente, alla fine di una carriera ipotetica lunga tanto quanto quella delle sorelle, avrebbe avuti più o meno gli stessi titoli in bacheca. Ma la vita non è solo questo e lei sembra saperlo molto bene.

Ciao Ashley, un peccato per il tennis….ma aspettate…e un’altra ne avrete…..
I’ll be back!

Grazie Barthy per il tennis che hai offerto. Ogni interpretazione sulle ragioni del ritiro mi pare una illecita intrusione nella sua vita privata. Parlerà il tempo, non le chiacchiere o i pettegolezzi

A volte per alcuni sembra che essere campioni sia un privilegio divino,non equiparabile alla fatiche del normodotato che fa l’operaio. Evidentemente non hanno avuto occasione di vedere da vicino il percorso che queste atlete/i che dalla più tenera età compiono,ai sacrifici,alle rinunce,allo stress psicofisico.Che poi non è detto che si arrivi alla metà,anche perché nello sport non esistono raccomandazioni.Mi dispiace che si ritiri,da lei,osservandola,c’è solo da imparare.Sono contento perché evidentemente si è tolta un peso

Peccato e Auguroni per il tuo prosieguo di vita, magari…come…. mamma?!?
In fondo, sono poche le cose che realmente contano nella vita, e, difficilmente puoi coglierle tutte assieme.

Secondo me ritornerà è la seconda volta che si ritirata. ha lasciato in gloria come la più forte…

Scritto da Givaldo Barbosa
Grande e rispettabile Barty. Sensibile e delicata come è, ha ben colto che il tennis femminile è diventata ormai una competizione tra energumene, tra Sabalenke e sollevatrici di racchette (vedi pesi), tra inguardabili Sakkari o tra Barbie incattivite e grugnanti.
Ovvio che una come lei non si diverta più.
Ciao a te e alla tua classe. Indimenticabile il tuo nobile rovescio, così come il tuo sguardo profondo e malinconico.

Bravo Givaldo, hai segnalato una cosa importante. Troppi protagonisti di questo sito stravedono per le classifiche e non valutano le persone. Una Sabalenka italiana non mi piacerebbe, ma nemmeno una Pliskova, una Klitova, non sarebbero rappresentative del genere femminile, già non tolleravo Serenona. La Davenport almeno compensava alla sua forza e alla sua statura con spostamenti lentissimi. Viva le nostre, viva Barty, anche se mancherà a tanti di noi.

Le scelte personali non vanno mai giudicate. Ash ha scelto altro, un po’ come fece Stoner in MotoGP. Evedentemente in Australia hanno capito che VIVERE e’ FONDAMENTALE. Ora il tennis femminile lo guarderànno solo giudici di sedia.

torna tra 7/8 mesi…

Scritto da sasem
Purtroppo la vita normale per noi semplici mortali è quella di alzarsi la mattina alle 6,00 andare a lavorare portare a casa alla fine del mese 2000€ (se va bene), badare la crescita dei figli dedicando se va bene tutto il fine settimana e se si è fortunati si riesce a fare una cena con amici o fare qualche ora a tennis. Sono contento per la Barty, ma l’autore dell’articolo non ha idea di cosa sia la vita di una persona normale.

Fortunatamente, per una fetta di popolazione, la cosiddetta “vita normale” non è cosi tragica.

Scritto da Betafasan
Scusate ma qs fa intuire qualcosa da nascondere! Non ha senso! Fa pensare male…

E tu pensa male, a noi che ce frega?

Scritto da Betafasan
@ Antoz (#3108408)
Certo Duro lavoro!! Non sanno più soffrire! Vai a dirlo a chi lavorava in miniera!!

Secondo me non è tanto il duro lavoro o soffrire…. più che altro è brutto viaggiare di continuo

@ Muddy Waters (#3108406)

Ma anche no.
Rosberg rubò un titolo mondiale con una dose di fortuna così inumana e un “aiuto” così grossolano da parte della sua squadra che sapeva benissimo non avrebbero mai potuto ripetersi e decise di scappare con la valigia, da buon codardo quale è.
Barty si ritira da numero 1 perché è la migliore al mondo.

Unica tennista al momento che valeva pena vedere giocare. Credo che il tennis per lei non sia stata mai una priorità, ha realmente giocato 3/4 anni, eppure ha vinto tantissimo. Buona vita Ash.

Scritto da Edberg
Secondo me ha letto i commenti ieri qui, sul post della Raducanu che aveva firmato con Porsche che aveva preferito la sua bellezza alla bravura della Barty

ma la Raducanu sarebbe bella? Cosa ha di bello? A me non piace per niente, nemmeno come tennista.

Sempre capace di stupire Ash … 😯

Il tennis perde una straordinaria giocatrice!!!!!! E ora via alle sparapalke!!!

La vostra traduzione ha dell’ironia!!!…sono cosi GRATO… AHAHAH transgender?

@ Demorpurgo (#3108431)

Non è una grandissima atleta ! …Mi spieghi in base a cosa lo è? Non ama lo sport se si ritira

Secondo me ha letto i commenti ieri qui, sul post della Raducanu che aveva firmato con Porsche che aveva preferito la sua bellezza alla bravura della Barty

Scritto da Muddy Waters
Mi ricorda quello che ha fatto all’epoca Nico Rosberg.

Rosberg aveva 31 anni e una dozzina come professionista, e poi non è la stessa cosa l’automobilismo in cui allo stress può accompagnarsi un rischio serio.

@ sasem (#3108400)

Sono le sue parole. Se non ti aggradano, prenditela con lei
sportivamente, saluti.

Certo che gli australiani non riescono più ad avere soddisfazioni dai loro campioni, chi si ritira, chi non ha la testa,chi non ha il fisico

A 25 anni, con una cinquantina di milioni di euro (fra premi e sponsor) lasciare tutto per andare in pensione, godersi la vita e fare quello che vuole, non è una buona idea. E’ un idea GENIALE!!!!
Invidia (buona) allo stato puro!

Grandissima atleta e grandissima donna.

@ Antoz (#3108408)

Certo Duro lavoro!! Non sanno più soffrire! Vai a dirlo a chi lavorava in miniera!!

Mi aspettavo che sarebbe successo, ma potrebbe tornare come altre prima. Mi dispiace, io e le mie figlie avremmo voluto vederla a Roma, era forse l’unica tennista speciale

Scritto da Luis
Incredibile, non aveva rivali in questo momento. Personalità complesso penso che tutto il mondo sportivo e non le auguri il meglio.

Forse proprio per la consapevolezza di non avere rivali che lo ha demotivata.

Dispiace, perché vedendo il parco delle avversarie, aveva la concreta possibilità di poter fare il Grande Slam. Ma lei dice che non aveva più motivazioni e vuole da adesso godersi la Barty persona e non la Barty atleta.
Scelta che le fa onore, si capisce che non è una persona ambiziosa, non è una ossessionata dal tennis e della gloria.
Però verrebbe da fare una riflessione: dicendo che non ha motivazioni e altri obbiettivi (quando in realtà l’obbiettivo del Grande Slam poteva essere uno stimolo) sembra che non avesse motivazione ad incontrare avversarie palesemente meno brave di lei. Non aveva adesso una rivale che crea un dualismo nello sport, la motivazione e l’obbiettivo costante da superare. Era la numero uno incontrastata, ed essere una numero uno incontrastata deve essere alquanto noioso.

Vedevo la WTA solo ed esclusivamente perché c’era lei, adesso godetevi la radu..

Brava Barty, bella persona, si vede anche da questa videointervista!

Ma sono d’accordo con Italyfirst, si era già ritirata una volta ed era rientrata, e magari tra un annetto o due ci ripensa e ritorna. Me lo auguro.

Incredibile, non aveva rivali in questo momento. Personalità complesso penso che tutto il mondo sportivo e non le auguri il meglio.

La vita non è solo sport;normale che arrivati al top di desideri prendere altre strade e che non a tutti/e interessi vincere 20 slam..

Scusate ma qs fa intuire qualcosa da nascondere! Non ha senso! Fa pensare male…

Speriamo non sia stata mal consigliata e indotta al disimpegno dal noto connazionale NK!

Entro fine anno la seguiranno altre 6-7 attualmente in top 100!!!

Tra i giovani si sta sempre più affermando un principio per cui il lavoro è una cosa e la vita un’altra. Per Barty il tennis era lavoro. Ora con tutti i soldi che ha fatto può andare felicemente in pensione e lo ha appena annunciato. Fenomeno che crescerà nel corso dei decenni

Una grande la Barty, lascia prematuramente, ma senza clamore, senza essere fagocitata da un sistema che ormai consuma campionesse nel giro di una stagione. Personaggio particolare e positivo , oltre che grande giocatrice, le auguro tutto il meglio.

Mi ricorda quello che ha fatto all’epoca Nico Rosberg.

Un po’ prestino… sicuramente avrà le sue buone ragioni ma ho come l’impressione che tornerà

finalmente una che non fa chiacchiere…non insegue record o prize Money … ovviamente sportivamente mi dispiace perché il tennis giocato perde molto…saranno contenti i suoi innumerevoli haters ..

Peccato! Un’autentica numero 1.

Purtroppo la vita normale per noi semplici mortali è quella di alzarsi la mattina alle 6,00 andare a lavorare portare a casa alla fine del mese 2000€ (se va bene), badare la crescita dei figli dedicando se va bene tutto il fine settimana e se si è fortunati si riesce a fare una cena con amici o fare qualche ora a tennis. Sono contento per la Barty, ma l’autore dell’articolo non ha idea di cosa sia la vita di una persona normale.

l’unica giocatrice WTA oggi per cui valeva la pena di pagare il biglietto. un altro chiodo alla bara del circuito tennistico femminile

“Sono sempre i migliori ad andarsene”

Decisione che pare dettata da una scelta di vita per inseguire altri sogni, quali non si sa. Aveva già abbandonato il tennis per il cricket, è una recidiva. Probabilmente quel genere di vita e troppo pressante per lei. Mica tutti sono come i Fab, che piuttosto di andare in pensione, si farebbero spellare vivi. Grave perdita per il tennis femminile, già povero di veri personaggi. Magari tra un annetto ci ripensa, quando si accorgerà di quanto le manca il tennis.

Scritto da sfarnes68
@ Bibi (#3108388)
Beh…che dire, ritirarsi da n. 1 è il massimo dell’opera. Chapeau.

Non a 25 anni.

Senza senso proprio.

Grande e rispettabile Barty. Sensibile e delicata come è, ha ben colto che il tennis femminile è diventata ormai una competizione tra energumene, tra Sabalenke e sollevatrici di racchette (vedi pesi), tra inguardabili Sakkari o tra Barbie incattivite e grugnanti.
Ovvio che una come lei non si diverta più.
Ciao a te e alla tua classe. Indimenticabile il tuo nobile rovescio, così come il tuo sguardo profondo e malinconico.

@ Bibi (#3108388)

Beh…che dire, ritirarsi da n. 1 è il massimo dell’opera. Chapeau.

Notizia davvero inaspettata. È stata una grande n. 1 wta e pluricampionessa slam nel dopo Williams. Personaggio anche particolare per certi aspetti. Mancherà al circuito wta un personaggio come l’australiana.

Fa bene, si goda la vita. Certo il tennis femminile perde l’unica giocatrice che ha mostrato un po’ di credibilità. Mi auguro che la Osaka faccia lo stesso che ne ha ancora più bisogno, non fa per lei questa vita, certo è che dovrà anche avere il coraggio di rinunciare ai 50 mln di dollari l’anno

Notizia uscita con una settimana d’anticipo?