Nadal: “Ho avuto difficoltà a respirare”
Taylor Fritz ha superato Rafael Nadal nella finale di Indian Wells, vincendo il primo Masters 1000 in carriera e riportando sugli scudi il tennis a stelle e strisce, che da anni arrancava a questo livello. Nel dopo partita, Rafa Nadal ha reso merito al suo giovane rivale (unico capace di batterlo nel 2022) ma anche a sottolineato di non essersi sentito bene durante la finale. E pensare che poche ore prima del match, c’era stata addirittura l’ipotesi che la finale non si sarebbe giocata, poiché Fritz aveva bruscamente interrotto il riscaldamento per una fitta alla caviglia. Invece è stato Nadal a non essere al meglio.
“È stata una giornata difficile” afferma Nadal dopo la finale, “ma voglio prima congratularmi con Taylor. Questa è la cosa principale, che c’è un vincitore e un perdente. Oggi è lui il vincitore, se lo merita, ha giocato in modo aggressivo, quindi complimenti”.
“Oggi avevo difficoltà a respirare. Sento dolore, è molto brutta come sensazione. Quando respiro, quando mi muovo è come sentire un ago tutto il tempo qui dentro. Mi vengono le vertigini a momenti dal dolore. È un tipo di dolore che mi ha limitato molto. Non si tratta solo di dolore, mi sento poco molto bene perché influisce sulla respirazione”.
Forse l’iberico dovrà sottoporsi a degli esami: “Non so se è qualcosa con la costola o cosa. Più che dispiaciuto per la sconfitta, cosa che ho accettato subito prima ancora di finire la finale, soffro per questo problema. Il mio obiettivo era restare imbattuto prima dell’arrivo della terra battuta e la verità è che sono stati mesi bellissimi. Sono triste perché oggi non ho potuto gareggiare, è difficile avere quella sensazione in giornate come questa, la fine è stata brutta. Ma lo sport non si guarda al passato, bisogna parlare di oggi, una giornata difficile per me. Sono triste, ma sono una persona emotivamente molto stabile, vedo tutto in prospettiva. I miei ultimi due mesi sono stati incredibili, indimenticabili, molto emozionanti, mi sono goduto cose che mesi fa non avrei mai pensato di poter vivere”.
Rafa salterà Miami e tornerà a casa, per iniziare il lavoro sulla terra battuta. Il torneo di Monte Carlo è già dietro l’angolo
Marco Mazzoni
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E ora che hai letto l’effettiva gravità dell’infortunio hai altri commenti geniali da aggiungere?
A lungo andare queste prestazioni eccellenti sul duro, a quasi 36 anni, si iniziano a pagare.A parte il problema respiratorio che ha avuto, l’aver ulteriormente sollecitato le ginocchia in questi primi mesi rischia di oscurare le prestazioni sulla superficie che lo ha reso leggenda, ovvero la terra. Credo invece che Nole sulla terra ne approfitterà parecchio.
@ Luis (#3107474)
È sufficiente, eccome, per descrivere il grande campione che è Rafa, non basta per cancellare i problemi fisici sempre più probabili col passare del tempo, l’età non più giovanissima e “critica” nella carriera di tutti i tennisti, anche big, un tipo di tennis con cui riesce a fare tutto e magistralmente ma con alto dispendio di energie fisiche e mentali..insomma, mi sa che dobbiamo incominciare a rassegnarsi al fatto che i giovani ci sono, che si stanno facendo sentire, che sono bravi anche se non sempre sul piano della comunicazione emotiva, che i nostri big incominceranno a perdere, senza che questo ridimensioni minimamente i loro irripetibili successi, che sicuramente arriveranno ancora in un futuro non quantificabile, sembrandoci ancora più eroici ed emozionanti
ha avuto delle difficoltà, non ha potuto completare le mille linee immaginarie che si era prefissato, e tic non hanno superato quota 400 😉
@ Annie (#3107577)
Pardon, 36 anni, Rafa..
A me sembra che si facciano troppe teorizzazioni su una partita di tennis che, come tutte le altre, non è mai scritta prima che venga giocata, neanche se in campo ci sono un big e un giovane alla caccia del suo primo 1000, neanche un top ten..intanto perché il big ha dovuto negli ultimi tempi gestire problemi fisici optando per anche lunghi periodi di lontananza dai campi, con un rientro che gli ha portato si’ successi continuativi conquistati con la smania di recuperare posizioni e rinverdire gli storici successi ma probabilmente obbligandolo a bruciare tutta la legna messa in cascina nel periodo di riposo..il tutto a 37 anni..poi I fattori imprevedibili, un gran vento che faceva impazzire le sue palle già arrotate aumentando la tensione nel doverle ammaestrare, un avversario poco famoso, ragazzo dimesso ma tosto, dotato di un tennis moderno che a me piace molto, diretto, senza elaborazioni o ricerche stilistiche, poco appariscente ma anche poco dispendioso ed efficace, senza rivalità celebri o record storici vitali da conquistare sull’inevitabile viale del tramonto (si fa per dire) e forse senza neanche una convinta illusione di vincere proprio in casa il suo primo titolo importante ma con tanto tempo davanti per riprovarci: non così per Rafa dove ogni occasione diventa da aggredire, da non farsela sfuggire, compresa quella non secondaria dell’ assenza del rivale ad oggi più forte sul veloce; tutto questo ha creato le premesse per un esito che non è diventato così sorprendente e un Rafa appesantito, con la spada di Damocle di un piede a rischio, sotto un sole troppo caldo e accecante, un vento nemico, con un avversario molto più giovane che faticando meno concretizzava di più e serafico nell’annullare palle break tanto da far risaltare ancora di più i tic di Rafa, si è trasformato nell’elemento fragile, grande campione che ne ha viste e vinte tante ma pur sempre chiamato a confrontarsi con un nuovo tennis, con nuove generazioni che possono tremare ma anche andare a punto senza sacro timore, e ne sa qualcosa, con sorti alterne anche Nole, forse più allineato rispetto a Rafa con un tennis meno “datato”, più attuale, meno dispendioso
Ma veramente, Fritz stava per perdere con Munar, no ci rendiamo conto Munar sul cemento, con Deminaur giocatore piuttosto in crisi…almeno Norrie l’anno scorso aveva giocato bene. Poi ci lamentiamo che Sinner non ha incontrato nessuno a Miami. Diciamo che l’amico Fritz ha avuto fortuna per non dire altro….
Brutto fidarsi ciecamente della Zcienza e poi non dormire sonni tranquilli.
@ Luis (#3107474)
Alcaraz
Smutandato, arrotino , colpitore con la clava e chi più ne ha più ne metta. La realtà è che Nadal è primo negli slam, ha un gioco completissimo, intelligenza tattica, colpi al volo che non sbaglia mai con smash addirittura eccezionale. Durante il match contro Alcatraz l’ho visto raccogliere la palla stoppandola come avevo visto fare solo a Roger e pochi altri. Vi basta? Dimenticavo che Nadal è il più forte lottatore e primo nella capacità di giocare fino all’ultimo 15. Penso sia sufficiente…
Si è dimenticato di aggiungere alle solite frignose scuse di quando perde che la terra è tonda e che girando un rubinetto marcato di rosso esce acqua calda.
Non sono in grado di controbattere a quanto dici perché non ricordo gli atteggiamenti avuti SEMPRE in caso di sconfitta ne di Nadal ma nemmeno di Djokovic o di altri. Io parlo di questa partita. Nadal ha sbagliato da subito e fino alla fine i fondamentali del suo tennis. Errori non forzati dall’avversario. E soprattutto la testa non era presente e questo è clamoroso per uno con una mentalità come la sua lui e considerato che non era il torneo della parrocchia. Nadal sapeva bene di avere una grande opportunità, forse irripetibile.
Questo amico Fritz, che è ancora una nullità rispetto al palmares d Nadal, ha vinto solo perchè dopo 20 vittorie, il fisico di Rafa ed in particolare il dolore al petto e difficoltà di respiro lo hanno bloccato. L’americano dal tanto dolore che aveva alla caviglia, correva come un leprotto, ma con Nadal al 75/8o% non avrebbe visto palla.Mi auguro solo che l’infortunio di Rafa non sia grave e possa riprendersi per i tornei sulla terra.
@ Vasco92 (#3107352)
Il problema è quel “SEMPRE”! Ha perso 30 volte dal tuo Djokovic e non ha detto una parola. Ma non ve lo ricordate perché dovete sparare la vostra pistolata per dire che è peggio di tizio o caio!
Ci sono le volte che perde solo perché l’altro è più forte ed altre in cui perde anche perché è mezzo rotto! Come tutti! E le volte che vince da mezzo rotto, che non è da tutti.
Chiedilo a sua moglie no ?
Sottoscrivo entrambi!
E che quando perde è sempre colpa di un infortunio, di una malattia o degli astri…. Non è mai che l’avversario ha vinto!!!
E ma lui è sportivissima… 🙂 🙂
Ho visto la partita dall’inizio e sono perfettamente d’accordo con quanto dici. La sua testa era sul problema fisico che lo preoccupava. Ecco perché anche il suo punto forte, la tattica di gioco, è venuta a mancare.
PS: se in conferenza stampa i giornalisti chiedono chiarimenti, magari anche a più riprese, avendolo visto in ovvie difficoltà, cosa avrebbe dovuto dire? Oggi è il giorno di Fritz non rispondo! Sono stato bene, nessun problema
Già, è così. I professionisti sanno bene il livello di ciascuno, si guardano durante le sessioni, magari Fritz ci ha pure palleggiato recentemente con Nadal, figuriamoci se non sa riconoscere se l’avversario sia o meno in forma. Trovarsi avanti di due break gli ha dato subito l’idea della situazione è questo mette pure pressione perché l’occasione è ghiotta. Allo stesso modo, vittoria e torneo a parte, chiunque sa che ci sono vittorie e vittorie: Nole che batte Roger sull’erba è leggermente più soddisfacente che sconfiggere Berrettini, idem Wawrinka al Rolando con Nole invece che con un acciaccato Nadal in Australia. Nulla di strano, chi dice che tutte le vittorie sono belle uguali mente per rispetto degli avversari ma ma alcune più di altre resteranno nella storia, com’è normale che sia.