Brooskby: “Credo di essere bravo a leggere il gioco e capire i punti deboli dei miei avversari”
L’edizione 2022 di Indian Wells sta riservando non poche sorprese. Medvedev è crollato contro un (ottimo) Monfils, una sconfitta imprevista e che gli costerà anche il n.1 del ranking. Davvero poca cosa il russo nelle ultime settimane. Un’altra delle teste di serie crollate è Stefanos Tsitsipas, sconfitto in tre set dal forte emergente americano Jenson Brooksby. Grande manualità, un gesto tecnico assai diverso da quel che si vede mediamente sul tour, il californiano ha qualità tattiche fuori dal comune, e con una buona condizione fisica (ricordiamo che è stato fermo per moltissimo tempo) il suo talento sta emergendo con prepotenza.
Nel post partita, ha parlato alla stampa, sottolineando quanto ami questo torneo e quelle che crede siano le sue migliori qualità.
“Amo questo posto, ho grandi ricordi. Dai 10 ai 13 anni venivamo a questo torneo con mio padre in auto. Questo era il mio torneo preferito da bambino, salivo sugli spalti per chiedere autografi ai tennisti. È molto speciale vedermi ora dall’altra parte ed essere uno di quei giocatori”.
“Se credo che i rivali mi stiano sottovalutando? Sì, un po’ lo credo. Probabilmente non da parte miei coetanei, e forse un po’ anche dal parte del pubblico. Tendono semplicemente a prestare più attenzione alle qualità fisiche e e allo stile, cose del genere. Non credo che ci sia qualcosa in me che risalta in quel senso, quindi molte persone mi sottovalutano”.
Jenson pensa di riuscire a far giocare male i suoi avversari: “Questo deriva dalla costruzione del mio gioco, cose che ho provato da sempre in allenamento, e quel che faccio in partita, dalle strategie che metto in gioco, insieme al mio lavoro. Penso di dimostrare di essere un tennista che gioca in un modo diverso dagli altri. Ognuno ha la sua mentalità di gioco e di lavoro, il mio è diverso. Penso di aver dimostrato di meritare di essere dove sono. Direi che il mio superpotere è sfruttare i punti deboli dei miei rivali. Cerco anche di assicurarmi che il mio gioco non abbia buchi. Come studio i rivali? Guardiamo i video dei giocatori contro cui giocherò, insieme al mio allenatore. Questo ci permette di imparare a giocare contro di loro e di sapere quali cose posso fare meglio nel mio gioco, per migliorare”.
Gli ricordano la sua grande prestazione contro Djokovic, agli US Open: “Fu splendido, questo genere di partite, come quella di oggi, mostra il lavoro che ci metti ogni giorno. L’allenamento, tutto, si nota in momenti come questi. Penso di aver dimostrato di poter battere chiunque. Devo solo essere molto concentrato e imparare da ogni avversario contro cui gioco, che vinco o perdo, ogni match è un passo in avanti”.
Schietto, ambizioso, di grande talento. Jenson Brooksby è davvero un tennista fuori dal comune. Oltre alle cose da lui giustamente sottolineate, quello che impressiona nel suo gioco è la capacità di adattamento pur senza stravolgere il suo tennis tattico. Riesce ad appoggiarsi su ogni tipo di palla del rivale, giocare con rotazione traiettorie particolari che spezzano il ritmo, mandando “in bambola” il classico tennista attuale che ama spingere forte col diritto, sul ritmo. È forte in risposta e non ti fa mai giocare due palle uguali. Quando anche il servizio lo sostiene, è davvero un brutto cliente per tutti. È in fiducia, sembra in rampa di lancio verso il Grande tennis. Che sia lui il giocatore che gli USA aspettano da tanto tempo?
Marco Mazzoni
TAG: Jenson Brooksby, Marco Mazzoni, Masters 1000 indian Wells 2022
Gran giocatore
centomila volte meglio dei nord americani.
Ma come uno batte un top player mettendolo sotto 4-0 palla per il 5-0 ripetuta agevolmente nel terzo set ed è forse una promessa? San Tommaso al posto vostro è un credulone!
Concordo, ma Brooksby, seguendo altre dichiarazioni ha una autostima molto gonfiata come in generale tutti gli americani a parte Agassi (che infatti era Armeno). È appena arrivato ma dagli tempo e vedrai che gran signore…
Tennis molto molto efficace,rovescio da top dritto e servizio da migliorare,corsa e tattica da 10 e lode arriverà nei 10 anke lui sicuramente,non alla velocità di Alcaraz…questo va al doppio della velocità x ora
Scritto in tempi non sospetti che sarebbe stato un fuoriclasse del circuito, mentre tutti ridevano.
Sottoscrivo!
Nadal forse è un po’ meno spontaneo nelle sue dichiarazioni, ma è comunque una persona a modo. Non sopporto il suo tennis, ma quanto sopra glielo riconosco. Matteo e Jannik li adoro per spontaneità e correttezza.
Non so,ha un anno in più di sinner, non ha vinto titoli atp,ha come miglior ranking il 43 . Non vedo in base a cosa dovrebbe diventare un futuro dominatore del circuito. In più ha un gioco che anche chi lo aprezza definisce non spettacolare. Non vedo motivi per stravedere x lui
Scusate, sono vicino ai 60 e non c’entra molto col tennis giocato ma la reazione che ha avuto alle dichiarazioni del greco sono di gran classe. Adoro questi giocatori; chi ha la mia età si ricorderà che Federer all’inizio era bello nervosetto ma è stato bravo e veloce
a diventare molto educato, come lo è sempre stato Rafa. Matteo e Jannick sono fantastici sotto questo punto di vista. Per il mio carattere farò sempre il tifo per questa categoria di giocatori
Il Greco è troppo rosicone! 😆 L’Americano è intelligente ed ha un tennis efficace ed interessante. Introduce anche novità in risposta esasperando l’avanzamento rapido Murrayano ad incontrare il servizio spiazzando chi batte. In generale le sue soluzioni vanno studiate per bene perchè su resina cementificata danno vantaggi o almeno funzionano parecchio! E’ un po come vedere una squadretta di C ben allenata da un Sacchi che inventa soluzioni interessanti e furbe per domare anche chi è apparentemente più forte e gioca in A. Mi piace la sua non ortodossia in temini scacchistici.
A me fanno più paura gli spagnoli…
Ti piace di più perchè è meno sbruffone e più umile.
In una certa misura ricorda Jannik da questo punto di vista.
E’ un giocatore poco appariscente. Non e’ stilisticamente una meravaglia, sembra che non si muova con leggerezza e agilita’, non ha colpi ammazzatutti. Eppure vince…sembra la storia del calabrone che non dovrebbe volare. Ho visto la recente finale con Opelka, poi persa col gigantone. Aspettava il servizio di Reilly con i piedi sulla linea di fondo: sa quello che deve fare in campo, poi magari non gli riesce, pero’ sa qual è la cosa giusta.
In pratica una Camila Giorgi versione maschile
l’americano è un fuoriclasse. ricorda la Hsieh ma con palle molto più difficili da addomesticare e da rendere non aggrediibili
Di tutti i giovani che si stanno mettendo in mostra, e sono tanti, non c’è solo Alacaraz, Brooskby è quello che mi ispira “a pelle” più simpatia, non saprei neanche bene perché. Le dichiarazioni di ieri aumentano questa sensazione. Ha preso un mezzo insulto o la ha commentato come fosse un complimento. Bravo, bel l’atteggiamento.
Hai ragione, qui è un attimo scoprire “campioni” e prossimi vincitori seriali di slam dopo due partite. Ma deve essere quel senso di inferiorità di chi il tennis lo ha visto da bassa provincia dell’impero e aspetta ancora il messia non credendo che possa mai arrivare veramente…il povero Jannik viene trattato come un garzone di bottega avendo vinto di più di Aliassime, Shapovalov, Korda, Brooksby e Alcaraz (questo si comunque un predestinato) messi insieme…
Questo si sente già arrivato 😆
Per carità
non ho voglia di tornare agli anni 90 quando i tennisti americani dettevano legge.
Korda e Brufoolik mi fanno paura.
… mentre Brooksby è un cognome altamente proponibile, ma che discorsi del cavolo
Il greco è troppo emotivo. E’ quello il suo punto debole.
Lui, Medvedev, Zverev e Berrettini sono dei grandi giocatori, ma non dei campioni. Il fatto che i Big 2 siano ancora lì a dettar legge è la prova conclamata di ciò.
Brooksby ed Alcaraz sono di un’ altra pasta, sia fisica che mentale.
Vero…è tatticamente molto intelligente e gioca il classico tennis “percentuale”.
Non ha colpi straordinari, ma neanche dei veri punti deboli. E prende tutto.
Può essere lui la vera alternativa ad Alcaraz.
Sarebbe bello se ci fosse anche un giocatore di fantasia a mettere i bastoni tra le ruote di queste due moderne macchine da tennis.
Ma forse ormai il tennis è appunto uno sport per macchine.
Lo sto guardando in replica e si nota un ragazzo forte fisicamente, sembra quasi provenire dal wrestling (non quello che conosciamo, la lotta libera tanto praticata nei college), con un rovescio che per impostazione va molto a stringere sull’incrociato stretto e sa bene alternare le traiettorie, non disdegnando di alzare se in recupero ma non solo.
Serve però un appunto: prima un giocatore era facile valutarlo quando si andava a confrontare coi fab3 (o 4) perché il loro standard era sempre altissimo. Ora è più difficile perché Zverev, Tsitsi o Medvedev hanno troppi chiari di luna, una prestazioni contro di loro va di volta in volta rapportata alla giornata che hanno.
La fame! I giovani tennisti, hanno fame di soldi e di successo,sopratutto dei primi. Se riesci ad emergere, nel giro di pochi anni, guadagni milioni di dollari, é il credo. Per ottenere questo, fanno sacrifici enormi. Una volta arrivati in cima, con il conto in banca sostanzioso, inizia il rallentamento. Si saltano allenamenti per interviste, sponsor, gite in barca, cibo buono ragazze, si comincia a perdere colpi e scendere in classifica, finendo per soccombere ai nuovi assatanati. Pochissimi sfuggono alle tentazioni della bella vita. Medvedev è Tsitsipas forse sono così enzo
Purtroppo gli americani forti in prospettiva (Opelka , Brooksby) tranne Korda propugnano il brutto gioco, poi uno vede perdere 20 giorni prima il greco contro Safouillin e si illude che fosse per colpa di un ATP 250 preso sottogamba in quanto tale…
Futuro dominatore…e Zverev ha rischiato con lui…altro tennista atipico che adoro è Gaston…ma lui non ha un tennis di livello costante..
Il greco dal cognome improponibile sta diventando un esperto di sconfitte contro avversari inferiori a lui.
Stanno venendo fuori parecchi giocatori USA (e getta?) interessanti.
Fritz, Korda, Brooksby, Paul e anche i vituperati Opelka (che ha appena silurato Shapovalov) e Tiafoe (il simpaticone).
Il ragazzo è riuscito a battere tennisti del calibro di Tsitsipas, Opelka, Karatsev, Khachanov ecc. Sicuramente un buon prospetto, credo che i prossimi 40 o 50 slam saranno suoi.