Forlì, la Tennis city d’Europa non si ferma: a maggio Challenger da 125mila euro
Dopo cinque tornei internazionali e numeri impressionanti, la città di Forlì chiude la sue serie di eventi indoor al TC Villa Carpena. La “Tennis City” d’Europa di inizio 2022 dà appuntamento al super Challenger di fine maggio, all’aperto, su terra rossa, con 125mila euro di montepremi.
L’organizzatore Cosimo Napolitano, di NEN Events: “Successo tecnico e organizzativo senza precedenti, ma siamo già proiettati sul prossimo evento, il primo torneo di così alto livello nella storia tennistica della città di Forlì”.
Cinque tornei Challenger Atp in due mesi hanno trasformato la città di Forlì nella “Tennis City” d’Europa di inizio 2022. La lunga serie di appuntamenti indoor al TC Villa Carpena, aperta il 2 gennaio scorso e chiusa solo ieri, domenica 27 febbraio, ha ottenuto numeri impressionanti sia a livello tecnico sia a livello organizzativo. In queste settimane di gare sono stati disputati 320 incontri, con oltre 300 tennisti professionisti in gara, con un movimento di oltre mille addetti ai lavori, tra coach, manager e tecnici e migliaia di presenze degli appassionati nei vari Challenger romagnoli. Non solo, Forlì nei primi due mesi del 2022 si è dimostrata la città europea che ha ospitato più tennis internazionale, portando l’Italia al primo posto tra le Nazioni organizzatrici. Un dato su tutti: in Europa l’Italia con Forlì ha ospitato fin qui 5 Challenger Atp, con un montepremi totale di oltre 220mila euro, mentre 3 ne sono stati disputati in Francia e ancora nessuno nelle altre nazioni europee. Forlì non si ferma qui, però. A fine maggio all’aperto e su terra battuta arriverà un super Challenger Atp da 125mila euro sempre al TC Villa Carpena.
Da un punto di vista puramente tecnico i tornei Atp di Forlì hanno espresso livelli di gioco alti, con alcuni tennisti che hanno letteralmente preso il volo a livello mondiale; su tutti il britannico Jack Draper, capace di vincere 3 gare a Forlì; l’azzurrino di 18 anni Luca Nardi e il russo Pavel Kotov (entrambi un torneo vinto a testa) che stanno scalando il ranking Atp; così come nel doppio l’azzurro Marco Bortolotti (2 tornei vinti), il romeno Cornea e il tedesco Fallert (2 tornei vinti e una finale) hanno acquisito con i loro successi a Forlì punti mondiali Atp e dimensioni internazionali nuove nel ranking di doppio.
“Sono molto grato al Consiglio direttivo del Villa Carpena e ai soci tutti per avermi dato la possibilità di organizzare la serie di tornei indoor di Forlì, cinque nel 2022 ma che diventano sette se consideriamo i due dello scorso dicembre – ha spiegato con soddisfazione Cosimo Napolitano, di NEN Events -. Così come devo dire grazie alle istituzioni e agli sponsor privati, sempre al nostro fianco in queste settimane. Il successo tecnico è stato notevole, visto il livello di partecipanti e di gioco espresso a Forlì; ma gli eventi internazionali hanno permesso anche e soprattutto una fortissima ricaduta sul territorio in termini economici e di offerta lavoro. E’ stata un’esperienza dura ma molto bella, condivisa con tutto il nostro staff, che rappresenta il preludio dell’Atp 125 di fine maggio che ci vedrà di nuovo in pista alla grande, primo evento di questa portata nella storia della città di Forlì”.
TAG: Challenger Forli, Challenger Forlì 2022
7 commenti
…si ovviamente gioca sempre su suolo italico…
…ho già scritto più volte che invece di fargli perdere 2 anni perdendo sempre al primo turno salvo qualche rara eccezione quindi ovviamente anche fiducia ai minimi livelli,sarebbe stato molto più utile per lui fare le quali e tornare a giocare itf come sta facendo questa settimana (spero per lui che vada a farli anche all’estero),per ritrovare fiducia e fare punti,questo avrei fatto io,se fossi stato il padre…
In italia si organizzano challenger e futures praticamente ogni settimane.
Se non è un vantaggio per i tennisti italiani questo…
L’ultima frase non si capisce ma è la più sensata del post. Questa mentalità di avvantaggiare i figli in contesti non privati è uno dei più tristi segnali di quanto poco valore abbia la meritocrazia in questo Paese. Il fatto poi che ci sia pure chi la giustifichi è ancora più triste. Io se organizzassi un torneo preferirei che mio figlio non partecipasse per evitare qualunque sospetto o polemica (ad esempio in caso di decisioni arbitrali dubbie). Il fatto che questa idea non venga neppure presa in considerazione è il segnale del declino valoriale dello sport in Italia.
Un altro?
Sara’ contento Draper, che in pratica entrera’ in top100 grazie unicamente a Forli’ 😀
@ MM&I (#3092239)
A parte che sta giocando M25 a Trento
penso proprio e giustamente che gli venga data, lei cosa farebbe se avesse un figlio che gioca a tennis e che solo un paio di anni fa aveva classifica se non erro nei primi 200 ? I challenger italici sono una manna oltre che per i punti (molte volte i partecipanti sono gli stessi) che per la programmazione di alcuni che possono giocare praticamente solo in Italia e quando perdono possono ritornare a casa ad allenarsi . Meglio averne di challenger , ognuno di noi poi al sarebbe a chi vuole lui., a volte credo si possano anche pagare nel senso di sponsorizzare . Buona serata
…altra wc in arrivo per l’italico figliolo…
…ora si riposa fino a Biella perchè si è stancato troppo…