Lunga intervista a Jannik Sinner: “Sto lavorando su alcune cose nuove ma ho bisogno di tempo”
Jannik Sinner è tornato in campo oggi dopo la sua sconfitta nei quarti di finale agli Australian Open. L’azzurro ha dovuto affrontare nelle ultime settimane diversi momenti difficili, dal test positivo al COVID-19 a vivere un sorprendente cambio di allenatore, passando dalle mani esperte di Riccardo Piatti a quelle di Simone Vagnozzi, ex di Travaglia e Cecchinato. Il suo debutto all’ATP Dubai è stato complesso e Jannik è andato ad un passo dalla sconfitta ma dopo aver salvato tre palle match ha battuto Alejandro Davidovich. Queste le sue parole in conferenza stampa.
Come hai fatto nel ribaltare la partita?
“Ho solo cercato di rimanere concentrato sul match senza pensare al punteggio, punto a punto, perché la partita era molto, molto combattuta. Ad Alex mancava solo un punto dalla vittoria. Sono stato anche un po’ fortunato, perché nel primo match point la sua palla è uscita di poco. Da lì, nel resto della partita penso di aver giocato davvero bene. Nel terzo set mi sono sentito molto più a mio agio e ho alzato il livello”.
Cambio di allenatore: come ti trovi con Vagnozzi?, motivi della rottura con Piatti?
“È ancora presto per parlare del mio rapporto con Vagnozzi, ma stiamo lavorando molto bene. La qualità delle sessioni di allenamento è molto alta. Inoltre, stiamo lavorando su alcune cose nuove, ma ovviamente ho bisogno di tempo. Abbiamo bisogno di tempo. Ogni membro della nostra squadra ha bisogno di tempo per capirsi e conoscersi. È eccitante, è qualcosa di diverso e tutto è fantastico. Al momento sto solo cercando di rimanere concentrato sul torneo. Per quanto riguarda la rottura con Piatti, come ho sempre detto, ho avuto sette anni meravigliosi con lui e la sua squadra, tutti insieme. Non c’è altro, non c’è una ragione specifica”.
Esperienza COVID
“Ho avuto alcuni sintomi, ma nessuno era grave. Sono rimasto a casa, volevo allenarmi ma non potevo, questa era forse l’unica cosa negativa. Ora sono qui, mi sono ripreso e mi sento molto bene. Inoltre, oggi la partita è stata molto lunga e mi sento bene, questa è la cosa più importante”.
Dopo due anni nel circuito, quali sono gli obiettivi di Sinner e se è sulla strada giusta?
“Penso che la strada sia ancora lunga. Ci sono diversi mondi di distanza tra alcune posizioni nella classifica. Bisogna raggiungere il livello per arrivarci, ed è quello che sto cercando di fare. So qual è la mia potenza, che posso giocare un ottimo tennis se mi sento bene, ma devi avere un anno di continuità totale, e questa è la differenza. Onestamente, so che ho molte cose da migliorare. Spero di poterli migliorarmi, questa è la cosa più importante per me oggi: so che posso giocare a un grande livello, ma so anche che devo migliorare molte cose. Vedremo.
Cosa hai imparato dalla Sharapova quando si è allenata con te?
“Senza dubbio, la sua mentalità. Ha una mentalità incredibile. Sono stato molto fortunato a conoscerla un po’ meglio, ci siamo allenati sul campo alcune volte. Penso che sia una persona molto speciale, e quello che ha fatto per il mondo del tennis è fantastico. Sono stato fortunato, davvero.”
TAG: Jannik Sinner
@ IlCera (#3086400)
Sono d’accordo, anche secondo me è andata così.
Come hai detto giustamente tu non può dirlo. Anche io che umanamente capisco Piatti ,come te penso che siano maturate delle divergenze, non solo tecniche che lo hanno spinto alla scelta. Con tutta la comprensione per il buon Piatti, spero che sia la scelta migliore per il nostro ragazzo.
D’accordo.
Ma quello che vorrei sottolineare è che non è così scontato che un ragazzino già a 14 anni abbia un carattere così “decisionale” rispetto a cosa fare e come farlo, altri suoi coetanei probabilmente chiederebbero al proprio staff anche come allacciarsi le scarpe.
E Piatti già in un’intervista di diverso tempo fa aveva detto che Jannik non era mai stato il giovane allievo docile e passivo da plasmare (cosa che forse molti qui pensavano), ma tutt’altro.
Veramente ho scritto “usuale”.
Questo vale anche per te , politici, etc… ma che post del…
è la domanda che è scema, non la risposta
non ha detto che non ci sono motivi per la rottura, solo che non ce ne è uno specifico.
Non conosciamo le dinamiche ma magari anche il tema del supercoach da affiancare a piatti di cui si discuteva un mese fa c’entra qualcosa. Come potrebbe entrarci la poca presenza di piatti ai tornei, o scelte prese in passato che non si sono rivelate ottime o preparazioni di specifiche partite (vedi quella con tsitsi agli ao) che non hanno portato i frutti sperati.
Appunto, potrebbe non essere un motivo unico ma una serie di piccoli motivi che lo hanno portato a voler cambiare
diciamo che dipende da chi risponde. Una settimana fa Fognini ha detto che il tennis di oggi gli fa schifo e quando si ritiererà non andrà a vedere le partite perchè non gli piacciono. Non è una risposta alla volemose bene, no?
concordo con ‘basta domande sul passato’ .. un cambiamento a un certo punto è fisiologico .. lasciatelo guardare avanti e basta scassargli i maroni sperando di fargli perdere la pazienza
Secondo me la ragione è duplice:
1) Voleva un allenatore che lo seguisse 365 giorni all’anno. Piatti poteva garantire un quarto, forse un terzo di tale impegno, per svariate ragioni.
2) Sentiva che il percorso di apprendimento e crescita fantastico avuto a Bordighera fosse al capolinea. Sentiva che c’era bisogno di altro, di nuovi metodi e punti di vista.
Che Vagnozzi sia la scelta giusta, non credo. Pur rispettando la persona ed il professionista, credo che gli manchi quell’esperienza dell’altissimo livello che è forse necessaria.
Forse ha cercato altre soluzioni, forse aspetta che qualcuno di importante si liberi (Ljubo sarebbe fantastico per Jannik a mio avviso).
@ David (#3086079)
Può essere che uno dopo sette anni abbia voglia di imparare cose diverse: cambiando coach, purchè non frequentemente, si può accrescere maggiormente il proprio bagaglio tecnico. Non è proprio uguale al matrimonio, dove collaborazione e lealtà stabilizzano il legame.
Questa volta sembrano un po’ troppo diplomatiche e quasi non risposte.
Anche io mi riterrei fortunato se potessi allenarmi con la Sharapova.. e non solo a tennis!
Ma nessuno chiede a Cecchinato e Travaglia perchè hanno lasciato Vagnozzi?
È il modo diplomatico per dire “sono i fatti miei”.
Bravo Jannik. Sempre diplomatico e mai fuori dalle righe. Ci sarà tempo per parlarne ma non mi sembra il caso di creare sgradevoli botta e risposta durante un torneo.
Lungimirante.
@ Lenny (#3086320)
mica tanto inusuale. zvevev li cambia con la stessa frequenza con cui si cambia le mutande 😐 e come lui diversi altri
Un cambio di allenatore è un evento usuale nel tennis: a volte sortisce effetti positivi, altre meno, ma francamente non ricordo tutta questa attenzione mediatica in altri casi. I motivi per i quali Sinner ha scelto di cambiare sono solo suoi, non capisca questa morbosa attenzione al perché e per come. Si parla anche di ingratitudine, ma credo che Sinner in questi anni abbia restituito a Piatti non certo meno di quanto ha ricevuto. Lasciatelo in pace.
Fino al 6 pari al secondo set e 6 3 per D. Fokina si era vista la mano del team di Bordighera.
Da quel punto in avanti é venuto fuori il nuovo Sinner, quello di Vagnozzi, per intenderci, che ha surclassato nel gioco e nel ritmo il suo avversario. Aspettiamoci adesso qualche “riapparizione sporadica” del vecchio Sinner e una presenza sempre più continua del nuovo…
gli sportivi, salvo rare eccezioni, seguiteli ed apprezzateli sul campo. Finita la partita raramente contribuiscono all’evoluzione della razza umana. A partire dalle interviste
Le risposte alle domande nelle interviste sono sempre diplomatiche e tutte ispirate al “volemose bene”. Non ci si puo’ aspettare rivelazioni shock in questi frangenti e vale per tutti o quasi. Per il resto, il lavoro con Vagnozzi e’ appena agli inizi. Ci vorra’ tempo per vedere cambiamenti (leggi arricchimenti) nel gioco di JS.
E ci mancherebbe pure dato che si tratta della sua vita.
Credo che le due diplomatiche dichiarazioni siano dovute al fatto che, anche se ha deciso di cambiare, con Piatti sono stati 7 anni positivi, comunque Jannik rimane una brava persona.
Buon segno. Vai!
Alla domanda: Cosa hai imparato dalla Sharapova ? Lui ha risposto: sono stato fortunato a conoscerla un po meglio. Ecco, forse questo punto avrebbe meritato maggiore approfondimento 😈
Intervista per babbei sinceramente…ma la colpa è dei giornalisti eh che sono diventati dei bot..
Massimo Sartori: “Il divorzio con Piatti? Faccio una premessa, Jannik decide sempre e solo lui. Anche nel 2015 fu cosi…”
Ma avuto dubbi che fosse così.
Jannik peró non prenderci per fessi! “non c´é una ragione specifica per la rottura con Piatti”…certo, ti sei alzato la mattina senza motivo ed hai deciso di cambiare…dai! Capisco che non vuoi dirlo ma non offenderci
Il suo motivo per la rottura con piatti? Perche’ ha trascorso con lui 7 anni fantastici….che risposta e’???? Come dire: mi sono lasciato con mia moglie perche’ ci stavo benissimo…ahhh
Come si dice ? : “non si sputa nel piatto in cui si mangia”
Il suo motivo per la rottura con piatti? Perche’ ha fatto 7 anni fantastici….che risposta e’???? Come dire: mi sono lasciato con mia moglie perche’ ci stavo benissimo…ahhh
Ricordate cmq che e un ragazzino…..le interviste e le domande sono concordate prima e studiate a tavolino….non criticate troppo…..cmq sinner, come ho sempre detto,sarebbe bene pagassi le tasse in Italia non a Montecarlo…..
mah non ha detto nulla
Cosa hai imparato dalla Sharapova?
La sua mentalità, perchè ci siamo allenati insieme un paio di volte…… mah!