Carlos Alcaraz non ci sarà ad Acapulco e dichiara: “penso di essere sulla strada giusta per diventare numero uno del mondo. Questo è uno dei miei obiettivi perché sono un ragazzo che sogna in grande”
Carlos Alcaraz, campione dell’ATP 500 di Rio de Janeiro questa domenica, ha deciso di tornare in Spagna già questo lunedì e non disputerà l’ATP 500 di Acapulco la prossima settimana. Il 18enne spagnolo riposerà qualche giorno a casa prima di tornare ad allenarsi per preparare il suo debutto in Coppa Davis, nel turno di qualificazione per le finali di Coppa Davis contro la Romania a Marbella.
Il giovane di Murcia ha fatto un programma ‘breve’ nel 2022, con solo due tornei giocati finora: l’Australian Open (terzo turno) e il Rio Open (campione).
Alcaraz avrebbe dovuto affrontare ad Acapulco il campione di Delray Beach Cameron Norrie al primo turno, ma ora il britannico affronterà un qualificato o un lucky loser.
Dichiara lo spagnolo dopo il successo a Rio: “Ora ho come obiettivo di non lasciare la top 20 e continuare a migliorare le posizioni poco a poco. Ho diversi tornei che non ho potuto giocare l’anno scorso, quindi vedo questa come una grande opportunità per continuare a progredire”.
Alcaraz ha i piedi per terra ma è pienamente consapevole di dove vuole arrivare. “Questo titolo mi dà molta fiducia in quello che sto facendo perché penso di essere sulla strada giusta per diventare numero uno del mondo. Questo è uno dei miei obiettivi perché sono un ragazzo che sogna in grande e spero di poter vincere medaglie olimpiche e ottenere titoli del Grand Slam.
Se non mi allontanerò da questo percorso, so che avrò delle opportunità per raggiungerlo, ma so quanto sia difficile e ho chiaro che quello che ho fatto finora non mi garantisce nulla”, ha concluso.
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Molti ritengono che sia strano avere la muscolatura notevolmente sviluppata a 18 anni. Guardate che se si è predisposti geneticamente basta fare un po’ di sport adeguato, alimentazione a parte e senza assumere nulla di strano, e il gioco è fatto.
Ricordo me stesso a 17 anni, quando iniziai a praticare karate, andando parallelamente in bici e in palestra un paio di volte a settimana, ebbene, 1 anno dopo avevo messo su 7-8 kg di muscoli, alla pari di Alcaraz, forse ancor più, proprio perchè ero geneticamente predisposto, come tutta la mia famiglia dal lato paterno.
Quindi non bisogna dire assurdità!
E’ evidente che Alcaraz è stato dotato da madre natura (oltre che dalla da sua di madre) di un fisico invidiabile che lo agevola moltissimo nel suo mestiere.
Dunque onore al merito a tutti gli altri atleti che si avvicinano alle sue stesse performances pur essendo fisicamente mediocri (è il caso dei ns numeri 1 e 2)…
I numeri per diventare n 1 ce li ha. Non c’è la concorrenza di una volta. Oggi per vincere non bisogna fare punti ma sbagliare meno dell’avversario. Quelli che hanno un gioco più vario ti fanno divertire ma non vincono. Quello che mi lascia perplesso è la sua muscolatura già così accentuata per la sua giovane età. Già di Nadal si parlava di pratiche poco chiare,ora penso ci si trovi di fronte lo stesso caso.
Senza dubbio è forte ma diventare n1 la questione è che ci sono anche gli altri, alcuni più esperti e abituati di te a gestire certe pressioni in partite e in punti che contano. In più una variabile che nessuno considera: chissà mai che tra 6 mesi o nei prossimi 2-3 anni arrivino nel circuito altri due fenomeni precoci quanto te che scalano il ranking e ti rovinano i piani
Del resto basta guardarlo e capire che è tutto meno che modesto….
chissà che, come, si dice,”la superbia parte a cavallo e ritorna a piedi”……
Alcaraz! Prrrrrrrrrrr!!
Per favore intervenga l’ATP. Fatelo smettere di scendere in campo in canottiera . Un minimo di decoro. Se vuole esibire i muscoli (sospetti) lo faccia , ma non in campo.
La sua battuta lascia molto a desiderare.
Le prime palle spesso non entrano e non sono precise.
È fragile sotto l’aspetto psicologico, in realtà quanto afferma che sarà il numero uno al mondo lo dimostra.
Con Berrettini, ora al 70%, avrebbe perso se la pioggia non avesse dovuto determinare la sospensione della partita.
Errori ne commette parecchi nel corso di un incontro.
Personalmente non lo sopporto, anche se devo riconoscere che certe qualità non gli mancano.
Un tennista così indisponente era da tempo che non lo vedevo.
Gli auguro che non vinca niente d’importanza, ogni sua sconfitta sarà per me motivo di gioa.
Chiedo scusa della mia faziosità.
Ha gioco fisico e volontà mentale per arrivare a numero uno del mondo, e probabilmente ci arriverà..
@ Paolo (#3084044)
Ti quoto al 500%. Questo supponente ed arrogante spagnolettino deve mangiarne di polvere.
Carlos, se forte, ma anche meno va bene uguale…
Esatto! È così semplice. Chi ci arriva se lo merita, e viceversa. Piaccia o no, Berrettini è stabile top ten e frequentatore delle fasi finali degli slam da qualche anno, e meritatamente. Giusto alcuni fans suoi compatrioti possono metterlo in dubbio. Sinner era in crescita, ma il cambio di allenatore potrebbe lasciare strascichi. Alcaraz e Aliassime sono lanciatissimi, mentre su Shapovalov, come al solito, non scommetterei un euro.
Nettamente superiore solo a Musetti, per ora.
Mi fanno tenerezza quelli che scrivono di umiltà, i campioni in ogni sport non sono mai umili, devono essere consapevoli delle proprie abilità
Indubbiamente giocatore straordinario ma se a 18 anni fa dichiarazioni del genere e comincia già a fare lo sborrone sbaglia, possibile che nessuno gli insegni che non si diventa campioni solo con il talento ma anche con i comportamenti?