Riccardo Piatti dopo il divorzio di comune accordo con Sinner: “Sono grato di aver avuto l’opportunità di allenare un talento come Jannik e sono orgoglioso di ciò che abbiamo realizzato insieme”
Riccardo Piatti e Jannik Sinner annunciano di comune accordo la fine della loro collaborazione.
Durante i loro anni insieme, Riccardo e Jannik hanno vissuto molti successi e queste esperienze e questi risultati rimarranno con loro per sempre.
“Sono grato di aver avuto l’opportunità di allenare un talento come Jannik e sono orgoglioso di ciò che abbiamo realizzato insieme. Auguro tutto il meglio a Jannik per il proseguimento della sua carriera” – ha dichiarato Riccardo Piatti.
Jannik è entrato a far parte del team di Piatti all’età di 13 anni e ha raggiunto grandi traguardi sulla strada per arrivare alla top 10: “Riccardo e la sua squadra mi hanno insegnato tanto come giocatore e questo rimarrà per sempre parte del mio tennis. Vorrei ringraziarli per la loro dedizione e per avermiaccompagnato nel corso di questi anni.”
TAG: Jannik Sinner, Riccardo Piatti
Grazie a Piatti ha iniziato a giocare a baseball come preparazione al tennis
Se tu pensi ed affermi che io sia un incompetente che non capisce niente di tennis, io invece penso ed affermo che tu capisci meno del niente e ti consiglio di andare a giocare a tamburello senza pallina! E’ il gioco più adatto a te su qualunque tipo di superficie!
E’ tanto complicato dedurre perché si sono divisi? Ma hai visto quanto hanno durato con Piatti gli altri tennisti che che sono stati da lui allenati?
Tra l’altro, noto che ripeti come un pappagallo ciò che ho già scritto io a conclusione dell’intervento da te criticato!
Chi come te scrive per offendere senza neppure sapere con chi ha a che fare non merita il minimo rispetto, ma soltanto “pan per focaccia”, per non dire altro!
Anche con me la fece sporca: giugno 1969, mi rubò il pallone nel cortile di casa.
Impara a leggere e a comprendere bene gli altri prima di rispondere in libertà sugli altri mettendo loro in bocca quello che piace a te!
1) Io non ho scritto che Sinner è arrivato dove è arrivato “solo” per merito suo, ma “soprattutto” per merito suo! Ti è chiara la differenza?
2) Arrogante poi lo sarai semmai tu e tutti i sapientoni come te che hanno detto che io deliravo nel vedere Sinner con un altro coach e tieni conto che io l’ho scritto meno di un mese fa quando ancora non si parlava minimamente di alcun altro coah, neppure che avrebbe semplicemente affiancato Piatti !
3) Sta di fatto che ora Sinner ha mollato Piatti! Ti risulta o per caso trattasi di una fake news?
Ovviamente le parti hanno formalizzato la separazione,e hanno certamente voluto mantenere un profilo di correttezza diciamo..istituzionale. Chiaro in una separazione c è chi lascia e chi è lasciato ed in questo caso non ci sono dubbi sui ruoli. Francamente mi auguro che entrambi riescano a trarre comunque la forza per raggiungere i traguardi che si meritano. Tifo per Jannik, ma umanamente lo ribadisco non si può non dare merito al lavoro di Piatti che ,senza alcun dubbio ha grandi ,grandissimi meriti.
Sono scelte e ci stanno comunque.
Certo anche a me fece incazzare una volta, eravamo a Wimbledon nel 96…
Senza Piatti Sinner giocava a baseball..Ora inizia un altra carriera,forse in un altro sport,ora più festini e influencer ma meno vittorie
Non stavo così male da quando si sciolsero i thegiornalisti
puo’ darsi che questi fondamentali non facciano parte del suo bagaglio ed in ogni caso SIAMO UNA SQUADRA FORTISSIMI
@ iltennistaaffaticato (#3078232)
Hai ragione,sono stato un po troppo rigido, miglioramenti si ci sono stati.
sul servizio non vorrei esprimermi troppo perché non sono un esperto, poiché per esempio a Miami mi sembrava che funzionasse e non era così disastroso come tutti dicevano, forse era a corrente alternata come adesso del resto…
Per il gioco a rete migliorava comunque con o senza Piatti, l’esperienza sul campo non ha eguali. Il dritto e il rovescio mi sembravano più incisivi e adesso mi sembra che 80% delle volte la ributta dall altra parte della rete quasi centrale e con poca profondità.
Ma per me non é questo il motivo per cui fa bene a cambiare coach ma un altro, anzi due motivi.
1 Piatti forse e ripeto forse era diventato più un padre che un coach dove ordinava al figlio cosa fare. La relazione deve essere serena ma come si sa padre e figlio molte volte litigano. Ecco qua secondo me Piatti ha dimenticato di essere in primis un coach dove consigli al atleta e non obblighi.
2 all università per fortuna ho avuto quasi per ogni materia professori diversi (bravi e non bravi) ma tutti insieme con le loro diversità di insegnare mi hanno permesso di imparare ad adeguarmi alla situazione diverse. Pensa se per tre anni in tutte le materia avessi avuto lo stesso proff!! Adesso non voglio paragonare lo sport allo studio ma qualche conclusione la si può trarre.
Piatti ha dato quel che poteva dare. Capisca che la situazione era sbagliata e Sinner l’ha capito.
@ Antoniov (#3078414)
Che forse per il giovane altoatesino possa servire una nuova guida tecnica per consentirgli di colmare il divario (allo stato evidente) con i big, mi pare come dire, una ipotesi convisibile e sostenibile e ragionevole. Ma arrivare a dire che Piatti non ha avuto alcuna influenza nel percorso tennistico di questo ragazzo, lo trovo, oltre che disarmante, francamente assai offensivo per l’intelletto di chi legge. Sforziamoci di scrivere cose meno banali.
Chissà se Norman ha gli stessi gusti musical di Jannik.
@ Stefbrescia (#3078385)
In realtà viaggiava più con Volpini e voleva essere seguito più da Piatti…
Informati prima di scrivere stupidaggini.
Le separazioni sono nell’ordine delle cosa.
Mi spiace umanamente per Piatti ma non mi sento di criticare Sinner dato che è la sua vita e la sua scelta.
Auguro ad entrambi il successo che meritano.
Sono dei grandi professionisti
Forse non è questa la chat giusta. Credo che anche Musetti abbia bisogno di cambiare aria. Questo talento incredibile non riesce a dimostrare quanto vale realmente in quanto mi sembra sia fragilino mentalmente. Perché non si affianca ad un mental coach e ad un tecnico un po’ piu “tecnico” di quello attuale? Che ne pensate?
@ Antoniov (#3078414)
Penso che tu non capisca nulla di tennis in quanto sei un totale incompetente in questa materia.
Piatti ha preso Sinner a 13 anni da ragazzino e l’ha portato in top 10.
Non aggiungo altro.
Può essere solo applaudito per il grande lavoro che ha fatto.
Ora le loro strade si dividono per motivi che nessuno può sapere ne mai saprà ma sono cose che capitano.
Nessuno sa se è la cosa giusta o meno solo il tempo lo dirà.
Auguriamoci che entrambi abbiano successo perchè se lo meritano.
In quanto a te datti all’ippica !!!
Puoi scommetterci, si sentirà libero di fare il suo gioco più istintivo. Piatti lo stava trasformando in un giocatore d’attesa. Funzionava con quelli più scarsi, non certo con i top five. Se non te ne sei accorto non posso farci nulla
@ Stefbrescia (#3078385)
Ma Piatti in realta’ non girava con Jannik. Se ne stava a Bordighera e si muoveva per seguirlo solo per gli slam.
Erano Volpini ( uno degli allenatori del Piatti Center ) e il fisioterapista a seguire fisso Jannik on the road. Ma non potrei mettere la mano sul fuoco su Volpini on the road, perche mi pare che Jannik spesso viaggiasse solo con il fisioterapista.
Per intenderci e’ anche il motivo che poi ha portato Coric a interrompere con Piatti. Perche in pratica non veniva seguito. Piatti ti mette a disposizione gli allenatori e la struttura ma poi quando come nel caso di Coric e Sinner, ti avvicini alla top10 o ci entri ( in top10 ) hai bisogno di un coach fisso, come Santopadre con Berrettini, che ti possa seguire a 360 gradi TUTTO L’ANNO…
Se Jannik ha deciso di interrompere il rapporto e’ perche evidentemente si era interrotta la crescita, e non c’erano margini ulteriori. Con quel team.
Comunque si fanno troppe storie.La vita è cambiamento, soprattutto a vent’anni devi avere il diritto ed il dovere di cambiare.Se diventerà un tennista migliore o peggiore dipenderà solo da lui non certo dal coach che sceglierá.
@ Luce nella notte (#3078316)
Pare che per Magnus Norman manchi solo l’ufficialità…
tranquilli che sono parole di circostanza,al vecchio gli girano gli zibedei a 1000 all ora,sa di aver perso la sua gallina dalle uova d oro,la sua pensione dorata è sfumata
Penso che l’inizio della fine del rapporto con Piatti era la decisione di non farlo partecipare alle olimpiadi.
Forse migliorerà, forse! Correggere il difetto nel servizio non è cosa facile. Basta guardare Fabio Fognini. Gioca da tantissimi anni, ma il suo servizio è rimasto sempre quello, molto modesto, non ha potuto in alcun modo migliorarlo. Per fortuna che sopperisce con l’immensa classe di cui è dotato. Berrettini è debole di rovescio, magari un pò migliorerà, ma non sara mai un colpo decisivo. Ognuno ha i suoi limiti. CHi segue il tennis, sicuramente ha notato la parabola del russo Andy Rublev. Bravo, bravissimo, farà grandi cose, ma improvvisamente la sua ascesa si è fermata per evidenti limiti fisici. In defintiva, non si può migliore oltre un certo limite. Poi, ogni tanto accade il miracolo, ma ogni tanto. enzo
Certo che se per togliersi un sassolino da una scarpa uno ci mette 14 anni… L’hai poi comprato tu il biglietto alla fidanzata, oppure l’hai sposata per ripagarla della delusione?
In quelle accademie vanno ragazzini che spesso sono promettenti più per i genitori&affini che per i tecnici (che qualche cantonata possono pure prenderla, è nell’ordine delle cose). Tanti sono quelli che spacciano per weekend gratuiti offerti dalla struttura (fa figo dire “hanno voluto il mio pargolo! “)quelli che in realtà sono soggiorni pagati dalla famiglia coltivando un sogno, spesso senza basi.
È un mercato a volte di sole illusioni.
@ Antoniov (#3078414)
posso essere anche d’accordo sul fatto che occorresse un cambio ma dire che sinner sia entrato in top 10 solo per il suo talento e non per il tanto lavoro fatto con Piatti da quando aveva 13 anni….mi sembra lettura prevenuta, inutilmente cattiva e , permettimi, ben oltre il ridicolo. Ti do una notizia: non sai tutto tu e la tua verità vale come quella di chiunque altro, forse un po’ meno in quanto intrisa di risentimento nei confronti di un professionista come Piatti…avrai le tue ragioni ma mi interessano poco. E complimenti per l’atteggiamento da ” io lo avevo detto e voi non capite nulla”. Arrogantello
Quando io scrissi qui, in occasione del mach contro Taro Daniel agli A.O., che per Sinner occorreva una nuova guida o quanto meno affiancarne una nuova a quella di Piatti, fra i tantissimi che scrivono qui tu sei stato uno dei tanti che mi attaccarono, sostenendo che di tennis non capisco niente per aver fatto un’affermazione astrusa (giusto per usare un aggettivo gentile)!
Ebbene, dopo neppure un mese è accaduto proprio quello che io speravo accadesse perché se certe defaillances di ordine tecnico non si correggono a 20 anni poi è più difficile correggerle in seguito!
E non mi si dica ancora che Jannik è arrivato alla soglia dei top ten grazie all’apporto tecnico di Piatti, quando invece il merito di ciò è da attribuire soprattutto al grande talento del ragazzo, il quale con una guida di chi a tennis ci ha giocato per davvero e ad un certo livello, sono convinto che migliorerà decisamente laddove è ancora debole tecnicamente rispetto ai migliori!
Se Piatti avesse avuto un brocco, quest’ultimo sarebbe rimasto più brocco di quanto non lo sia stato all’epoca lo stesso Piatti giocando a tennis.
Comunque, il tempo sarà il miglior giudice sul se Sinner abbia fatto la scelta giusta o quella sbagliata. Per me ha fatto quella giusta, al momento giusto.
Bella testimonianza.
Trovo assurdo tutto questo dar giudizi. Quello era un rapporto che durava da una vita, se uno dei due, o entrambi, hanno percepito che fosse il momento di mollare hanno fatto bene a farlo velocemente.
D’altra parte dopo sette otto anni magari quello che ci si può dare si esaurisce.
Per me Sinner alla lunga ne avrà un vantaggio: questo per lui è ancora un anno di transizione e se vedete le carriere dei top di 23-24 anni il secondo ad alti livelli spesso è il più deludente perché ci vuole un poco per consolidarsi…quindi se ha deciso di fare il passo era questo l’anno giuscto, anche se forse conveniva a dicembre.
Piatti troverà altri talenti ed ha l’età per allenare almeno un altro grandissimo.
@ Morer (#3077945)
Bisogna intendersi su che cosa è la verità. Per me è l’apertura di una dimensione che non può in alcun modo essere smentita. Per altri è la fede. Queste due parti però non possono parlare fra di loro.
@ Bjorn borg (#3077753)
ma quali strascichi legali? sINNER HA ABBASTANZA SOLDI ormai per permettersi di pagare il contrattino di PIatti fino a scadenza e pagare anche un nuovo allenatore. Un po come faceva Moratti all’Inter o Zamparini e Cellino che ne pagavano anche 3 contemporaneamente di allenatori.
CERCATE DI CAPIRE IL RAGAZZO:
1) Tutti percorsi prima o poi si separano. Non è il “per sempre” che conta ma cosa raggiungi e cosa impari e cosa provi. Come tra uomo e donna.
2) METTETEVI NEI PANNI DEL RAGAZZO: A 21 ANNI GIRARE IL MONDO CON UN VECCHIO?? COSA POTEVA CONDIVIDERE COL SUO COACH NEL TEMPO LIBERO? MANCO LA MUSICA. Bisogna capire che questi ragazzi vivono in simbiosi con l’allenatore tutto l anno in giro per il mondo e hanno bisogno anche dell’amicizia di qualcuno vicino alla loro età…. Piatti era suo nonno. Credo che adesso cerchi uno zio o meglio ancora un “fratello maggiore” …se poi sa essere un ottimo coach ancora meglio
bene cosi,ha fatto bene jannik