Jannik Sinner e Riccardo Piatti manca solo l’ufficialità per la conclusione del rapporto professionale
Sembra non ci sia più possibilità di di ricomposizione tra il rapporto professionale tra Jannik Sinner e Riccardo Piatti.
In questi giorni Jannik Sinner continua a lavorare con Simone Vagnozzi, che lo ha affiancato sin da subito a Montecarlo, quando Jannik pare abbia espressamente richiesto a Piatti di allenarsi da solo per prendere un po’ di tempo. In pole position come nuovo coach c’è Magnus Norman.
Back on court
No more Bordighera for @janniksin, in the last days he is training at "Tennis Padel Soleil" in Beausoleil with Simone #Vagnozzi.
functionaltennis #JanTheFox https://t.co/qw0GtpFcum pic.twitter.com/61QBeGUiIr
— Janniksin_Updates (@JannikSinner_Up) February 14, 2022
TAG: Jannik Sinner, Riccardo Piatti
Secondo me invece l’aspetto mentale incide in maniera determinante, ha bisogno di maggior leggerezza. In davis col sostegno del pubblico e un tifo ‘incoraggiante ‘ del suo angolo ha giocato delle ottime partite, secondo me quella con cilic in un torneo individuale l’avrebbe persa e anche con medvedev ha giocato molto bene
@ sander (#3076237)
Condivido pienamente.Tempo fa scrissi in altro forum che mi sembrava che Sinner si sforzasse di comportarsi da bravo allievo quando invece ormai deve confrontarsi alla pari coi Maestri.Lo vedevo come un leoncino in gabbia.Speriamo che questo passo sia propedeutico a liberare completamente il suo talento.
Se Sinner oggi incontra Djokovic, Nadal, Medvedev o Zizi viene battuto nettamente.
Punto.
C’è un divario tecnico enorme che si può colmare solo col lavoro ma ripeto cosa può fare Norman che Piatti non poteva?
A Sinner manca ancora tanto per essere tra i top assoluti..il servizio..il gioco a rete e le variazioni. Onestamente il problema non è mentale ma tecnico.
Cosa può fare Norman che Piatti non poteva?
Al di là dei nomi dei tecnici scelti, che sono professionisti consolidati come lo sono quasi tutti a quei livelli, come è stato scritto già in altri post la tempistica della decisione è abbastanza preoccupante…Il divario con i top ten non lo vedo così clamoroso perché con Medvedev a Torino l’ha persa al terzo al tie break…e Tsitsipas con lui ha fatto la partita della vita a mio parere… comunque speriamo che i risultati gli diano ragione…
Lo so che è un discorso da bar, ma da casa Sinner mi dava l’impressione ultimamente di non essere molto felice in campo. Saranno aumentate aspettative,sponsor e pressioni,ma come abbiamo visto anche in grandi atleti la “tristezza”(non uso depressione perchè fuori luogo)è dietro l’angolo.
Io sono proprio curioso di vederlo nei prossimi tornei
Magari invece senza piatti riesce a giocare più libero di testa e non ha dei contraccolpi sulle prestazioni neanche nel breve periodo
Forse, davvero, a Piatti manca un quid per formare il campione che vinca gli SLAM sotto la sua guida…
Jannik, credo, potrebbe avere qualche problema a riformare un team di altissimo livello in tutto e per tutto.
@ Palmeria (#3076213)
Miglior allenatore possibile paolo lorenzi appena smesso conosce il circuito come nessuno
@ sander (#3076248)
Come disse stizzito Bearzot, il CT della nazionale campione del mondo nel 1982,dopo le prime partite, dove rischió l’eliminazione con il Camerun: in Italia ci siamo 60 milioni di CT. Vale per tutti gli sport, perfino per il carling enzo
@ MarcoP (#3075892)
anche Piatti deve avere un caratterino tutt’altro che semplice secondo me…
penso sarà Norman il nuovo allenatore in quanto Sinner è amico di Wawrinka che glielo avraà consigliato e magari li avrà anche messi in contatto…scelta coraggiosa..auguri Jannik!
@ italo (#3076382)
comunque secondo me, anche leggendo quel libro, si evince come Piatti non sia proprio un caratterino semplicissimo da gestire…@ ALEXIEJ 70 (#3076247)
Non credo che Nardi ci andrebbe così volentieri all’accademia di Bordighera!!
Il compianto (poco) ex presidente del Palermo calcio, Maurizio Zamparini, in una stagione cambio ben sei allenatori, alcuni addirittura licenziati e richiamati, ma il Palermo finì lo stesso in B. Il tennista non è un robot, l’allenatore vede benissimo i suoi difetti, se non migliora è perchè ognuno ha dei limiti. Difficilmente il nuovo allenatore puó fare qualcosa oltre l’effetto placebo, peró Sinner ha il diritto di provare. enzo
Pare che siamo quasi tutti d’accordo riguardo al fatto che Jannik voglia arrivare al top e reputi Piatti ormai inadatto a lavorare su questo obbiettivo,e comunque non seguito come vorrebbe. A questo punto mi professo preoccupato perché fare di meglio sarà comunque difficile e se dovesse passare del tempo senza che si evidenzino progressi rilevanti rimarrà sempre il dubbio di una scelta affrettata ed un pò “incosciente”
Detto questo so bene che i giudizi di noi appassioanti sono basati su informazioni mediate e parziali, magari ci sono altre ragioni di attrito che attengono ad un rapporto che va ben oltre l’aspetto sportivo.
“Spero solo che Piatti lasci da parte l’orgoglio e saluti Jannik con un abbraccio dicendogli che sarà sempre il suo primo tifoso.”
Sarebbe da uomo saggio e di immenso spessore.
il miglioramento in classifica dell’ultimo anno va ridimensionato per due motivi il primo che la pandemia aveva modificato i parametri l’assegnazione dei punti il secondo che erano pochi punti da difendere giocando per la prima volta numerosi tornei
piatti è un grandissimo coach e ha saputo crescere bene questo giovanissimo talento altotesino ma le lacune sotto rete e nel gioco di tocco permangono inoltre i colpi sono meno esplosivi, meno vincenti e scambi più lunghi, concordo pienamente sulla assoluta necessità del potenziamento fisico aspetto essenziale nel tennis moderno
un sogno come tanti altri che rimarra’ al momento disilluso,non penso possa lamentarsi comunque
No no, sei realista, realistissimo !
Tra Musetti e TartariNi???
C’è “qualcosa” che non torna:
alla finale “next gen” (vinta a fine 2019) era 80° (ottantesimo) al mondo;
due anni dopo è “top10”, la velocità del servizio è aumentata, la percentuale dei giochi vinti al servizio è passata dal 77% al 81% (nonostante avversari enormemente più forti…).
Il palleggio da fondo campo e il gioco sono ora da vincitore di 5 tornei ATP tra cui un “500” in 12 mesi, tra fine 2020 e fine 2021 (oltre ad una finale “1000”).
Si passa da 80° a 9° al mondo (dai 18 ai 20 anni…) con un “unico miglioramento nel gioco a rete” e “tutto il resto affatto migliorato” ???????????????
@ Kenobi (#3076283)
Alcaraz ho uno strapotere fisico che ricorda veramente tanto il primo nadal.
La differenza, il primo nadal ti sfiancava con i suoi scambi alcaraz gioca a sfondare e sicuramente nessuno tira cosi’ forte.
Curioso di vederlo sul lato del dritto contro Berrettini sulla terra
@ Nicki (#3076098)
ho appena finito di leggere il libro di Piatti.
Davvero toccante, racconta il suo monopensiero, ovvero che la sua passione per il tennis non gli fa pensare ad altro.
Tra le ultime pagine Riccardo parla del sogno di una vita, ovvero portare un suo allievo a vincere uno slam e issarsi al vertice del ranking.
Mi dispiace davvero tanto per lui, non meritava tutto questo
Le sconfitte troppo nette contro tutti i top 5 dell’ultimo anno e mezzo sono state decisive: Sinner ha visto che il divario da questi era troppo netto, quasi più dei primi periodi, e questo ha fatto scattare la sua sacrosanta decisione. Per fare l’ultimo step da essere top 10 a top 5 Piatti non ne era più in grado di dare il contributo decisivo.
Notizia alquanto vecchia comunque
ma con il servizio era anche migliorato ,ma stava perdendo gli winner del campione,quei lavandini pazzeschi che fanno la differenza a fronte di una statica regolarita’noiosa e faticosa,x me js ha avuto un involuzione nel suo gioco che non gli permette di vincere con i top five,al momento è giocatore ottimo da alta classifica top ten ma lui prob ambisce ad entrare nel fab four e vedeva che in questa fase era difficilmente migliorabile,poi la sconfitta netta con tsitsi deve aver fato scattare una molla
@ Andy86 (#3076331)
Hai ragione
La scelta non è tanto rischiosa sulla persona del coach ma nella tempistica in cui è stata effettuata: programmi una nuova stagione da zero, fai il primo slam con i quarti e subito dopo cambi tutto ricostruendo un palazzo di sette anni in una settimana? Li è il rischio. Rifondare in breve un lavoro pluriennale con abitudini, rapporti umani, professionisti tutti da rodare da zero non è la cosa più facile del mondo. Ma è anche segno di una crescita del ragazzo che vuole ormai camminare con le sue gambe nel perseguire i suoi obiettivi non più guidato ma con lui alla guida. Da questo punto di vista per quanto rischiosa è una scelta del tutto rispettabile. Lo ha fatto da giovanissimo lasciando tutto per Bordighera e a maggior ragione con le spalle solide finanziariamente può farlo oggi. In effetti la prima fase in cui sei uno zero è o mangi questa minestra o salti dalla finestra e stai al gioco altrui che ti cresce ma appena il denaro ti libera è normale che potendo vai dove ti dice la testa con più autonomia.
Vi propongo una riflessione, mediamente almeno l 80% dei giocatori cambia coach dopo 3o4 anni, perché scandalizzarsi del cambio coach di Sinner?
Dalla finale next gen ad oggi ho visto un unico miglioramento:il gioco a rete. Tutto il resto non mi sembra affatto che sia migliorato: servizio più che ballerino, rovescio lungolinea raro, colpi da fondo meno penetranti. Secondo me Jannik ha capito che Piatti più di quello non poteva dargli e allora ha cercato qualcuno per vedere se riusciva a colmare il gap coi top 5
Allora il discorso è questo per me…se lui ha veramente deciso di cambiare staff solo per la crescita di un Alcaraz per esempio non è che abbia molto senso…ha 20 anni è giovane ed ha tutto il tempo davanti a volte la fretta non è buona consigliera anche perché poi i suoi tecnici sin da bambino avranno programmato la sua crescita tecnica e fisica, non vorrei che interrompendo questo processo potrebbe andare incontro ad un regredimento della performance in breve/medio periodo…
Probabilmente sì. Forse non lo sapremo mai.
Certo la modalità del commiato non sembra molto consensuale.
Ottima scelta Norman: sono 2 nordici, si intenderanno anche meglio.
Speriamo solo che non finisca come Emma Raducanu dopo il cambio di coach…..
Non è questione di essere da parte tua moralista, è questione che in sostanza tu stai dicendo che nonostante Jannik senta di cambiare per enne motivi secondo te “per riconoscenza” dovrebbe stare ad allenarsi con lui controvoglia.
E’ un pò come se un padre dicesse a un figlio che non deve lasciare quella ragazza anche se è innamorato di un altra per riconoscenza del bel rapporto avuto in precedenza. Capisci che qualcosa non “sconquinfera” nel tuo ragionamento ?
@ Ettore Pinculli (#3076157)
Perché finché non parlerà Sinner ognuno ha un’opinione diversa.
Che jannick sia stanco degli allenamenti troppo intensi non credo, ha la cultura del lavoro.
Il problema è che probabilmente non vede progressi evidenti.
Io credo che piatti ti porti fino a un ottimo livello poi per arrivare in alto serva qualcun altro.
Vedremo
secondo me il problema è che, nell’immediato, una simile sterzata, anche emotiva rischia di togliere concentrazione e di pessimizzare le prestazioni. occorre vivere in un contesto sereno per rendere al meglio secondo me. E’ successo anche a zverev che ci ha messo un po’ a rimettersi in carreggiata quando ha cambiato coach. Temo che vi sara’ un rallentamento nei risultati per almeno qualche mese, salvo poi ripendere più forte di prima (spero) il più velocemente possibile.
😆
Al di là della scelta che avrà pro e contro (io vedo mancanza di riconoscenza ma non conoscendo i fatti e le persone è solo una pallida impressione non supportata da fatti) la cosa che mi preoccupa è che ormai nel tennis circolano troppi soldi per ragazzi e ragazze troppo giovani. Non mi riferisco ai premi ma agli sponsor che faranno i.loro calcoli commerciali ma non pensano alla crescita sana dei ragazzi. Sarò vecchio stampo e moralista ma mi sento di scriverlo
Alcaraz dominatore visto contro Munar non farebbe bene allo sport.
Bravo è bravo, ma spero per il bene dello sport che ci riservi migliori sorprese.
*pigliati pure la figlia a sto punto che non è male
Qulache anno fa ho conversato con una signora che per anni ha registrato gli alpinisti che facevano domanda per salire sull’Everest.
Tutti avevano un desiderio incrollabile quasi patologico di arrivare in vetta, per alcuni questo sogno era più forte degli altri (ed erano quelli che effettivamente ce l’hanno fatta).
Sinner vuole di arrivare al top e farebbe qualsiasi cosa per non perdere, gli bruciano le sconfitte con Tsitsipas con Nole e con Nadal dove è stato asfaltato, meno quella con Medvedev dove ha avuto un match point o con Tiafoe.
E’ molto ambizioso e la top ten non gli basta, vuole la vetta!
Piatti aveva indicato come obiettivo del 2022 le Finals, ma Jannik si è reso conto che gli altri stanno crescendo e lui non fa progressi, per cui anche questo obiettivo è in forse.
Da qui il cambio di coach, perchè è convinto che il team di Bordighera non possa farlo salire di più.
Secondo me ha fatto male i suoi conti e per il 2022 poteva rimanere con Piatti.
Ritorno su un mio punto fisso: deve aumentare la massa muscolare, è troppo leggero soprattutto sulla parte alta del corpo.
E poi le solite cose, il servizio, il gioco a rete, le variazioni tattiche, la lettura della partita.
Stiamo a vedere anche se sono pessimista.
Solo una precisazione l’account Janniksin_update non è l’account ufficiale Instagram di Jannik ma quello di un fan!!!
Comunque spesso vi trovo più notizie dell’account ufficiale di Jannik!
🙂 🙂
E’ semplice, siamo 60 milioni di persone in Italia e ognuno la pensa a suo modo, è lo stesso motivo per cui esiste la sinistra e la destra
Piatti ora si potrebbe occupare dI Luca Nardi.
Mi dispiace per Piatti e il suo staff ma anche per Jannik perchè credo sia stata una decisione molte sofferta anche se giusta.
Credo che oltre al discorso tecnico la separazione sia dovuta a una questione di rapporto, non so se poi centra anche il lato economico.
Quando prendi un ragazzino a tredici anni gli fai da padre, lo proteggi, credo che questo Piatti lo abbia fatto molto bene. Poi però il ragazzo cresce e anche in fretta e quella che prima era una protezione rischia di essere vista come un controllo. Jannik dopo che ha lasciato la Braccini a novembre ha dichiarato che ha bisogno di sentirsi libero. Forse già in quelle parole c’era qualcosa di subliminale verso il suo coach. Tempo addietro avevo scritto che per il team Piatti c’era bisogno di un mental coach non solo per Jannik ma anche per Riccardo e il suo staff per correggere i difetti di Riccardo, troppo controllore per un Jannik che vuole tutt’altro e purtroppo anche incapace di dargli quella tranquillità che è fondamentale nei match, (vedi es. padre Giorgi con figlia).
Spero solo che Piatti lasci da parte l’orgoglio e saluti Jannik con un abbraccio dicendogli che sarà sempre il suo primo tifoso. Per Jannik questo sarebbe importante, gli alleggerirebbe il cuore. Da queste basi credo che per Jannik potranno affacciarsi nuovi orizzonti, Vagnozzi è la persona ideale al momento, molto bravo mentalmente per fare stare bene il suo allievo prima dei match, bene anche Norman. Vedremo probabilmente un Jannik più libero di testa, di esprimere se stesso, la sua personalità. Detto questo mi viene da far partire una Rubrica che possiamo chiamare Quelli che….parto io dicendo Quelli che….quando parlavi in modo comunque costruttivo dicendo che nel Team Piatti c’erano alcune cose che non andavano dicevano che “Voi siete divanisti, non potete sapere cosa sia meglio per Sinner, il team Piatti è il numero uno in the world e non bisogna pensare neanche di metterlo in discussione… ” questi erano più o meno i toni di Quelli che….tu un’analisi non la puoi fare madama la marchesa” per fortuna Jannik la pensava diversamente da quelli che….
Condivido
stai supponendo tutto te e non penso corrisponda a verita’,quando aveva sotto di se i vari furlan e caratti non ha mai spinto loro a trascurare la nazionale
ok e se aveva le ruote era una carriola e..l avevo detto io,HAI ALTRE BANALITA’ DA ELENCARE?
Miglior allenatore possibile Norman
@ Ging (#3075911)
Ecco…mangia! così,a bocca piena,non spari …
a mio parere lo stacco ci poteva anche stare,ma a compimento di un percorso sportivo gia proclamato da tempo,la gradualita dei risultati e del rank mi pare siano stati importanti,a vent ann gia 9 10 del mondo è assolutamente gratificante,forse Riccardo esagerava quando promuoveva js come futuro nr 1,al punto da illudere lo stesso ragazzo che in breve tempo sarebbe stato l uomo da battere,mi sembra affrettata la scelta e di sicuro un po ingrata
Invito tutti a leggere quanto scritto da Federico Ferrero nella sua pagina Facebook riguardo all’affaire Sinner-Piatti, davvero esaustivo ed offre ottimi spunti di riflessione.
Ha fatto bene ! Piatti era un punto di passaggio !
Sapresti indicare un esempio di queste affermazioni dette da una stessa persona? Altrimenti è logico ritenere che provengano da persone diverse, su questi temi le opinioni e le sensazioni sono sempre divergenti
Tra l’altro bolelli vinse una finale di un futures contro Alex vittur, un’era geologica fa.
Che c’è da capire? Sono opinioni differenti. Capito ora?
ultimamente sinner mi sembrava una ferrari con il freno a mano tirato.
Forse Piatti lo ha snaturato troppo negli ultimi due anni, trasformandolo da “tiracomodini” da fondo campo a una specie di giocatore che fa solo pressione da fondocampo, con piu attenzione alle percentuali di errore e meno alla chiusura del punto. Le partite le vinceva lo stesso perchè Sinner mi pare abbia una testa fuori dal comune (concentrazione, voglia di vincere, etc.). Ma contro i piu forti non era sufficiente. E forse a Sinner non piaceva piu il Sinner attuale.
Un cambiamento non è negativo a prescindere, dispiace umanamente per Piatti, ma una nuova esperienza tecnica con un ottimo nuovo allenatore può solo portare nuove conoscenze e punti di vista, e poi il cervello di Sinner, che non mi pare uno sprovveduto, valuterà come utilizzarle al meglio.
Il fatto che Jannik abbia rinunciato alle olimpiadi (che peraltro si è rivelata una ottima scelta) era evidente che non fosse farina del suo sacco. In più si è dovuto esporre personalmente, assumendosi la responsabilità che è molto pesante quando non condividi la scelta. Io avrei preferito un intervento di Piatti, che ha le spalle larghe, che nella circostanza si assumesse la responsabilità dicendo magari che il ragazzo sarebbe voluto andare ma visto il momento era preferibile ecc. ecc. Capisco l’idea di forgiare il carattere ma questo mi sembra esporre se non abbandonare un ragazzo di 19 a quello che è poi accaduto con tutte le polemiche che ben conosciamo.
Io da tifoso fa divano e non frequentatore di circoli ricordo un Sinner ai Next Gen sbarazzino, senza pauro e pronto a tirare vincenti in serie.Negli ultimi tempi lo vedo spesso in emotivamente in sofferenza, teso, incupito.Certo le pressioni sono aumentate ma potrebbe essere che il Team non sia stato in grado di fargli mantenere quella leggerezza che mi sembrava fosse il suo talento migliore.Sinceramente da fuori non mi stupisce la sua decisione.Oltre che progredire dal punto di vista tecnico e tattico credo che Sinner debba ritrovarsi a livello emotivo.
E’ normale, in questo millennio qua, qualunque cosa fai non va mai bene…
Però non capisco.
Sinner sta con Piatti -> “Basta, Piatti non ha mai avuto un top5, deve cambiare etc etc, non migliora, non ha servizio”
Sinner lascia Piatti -> “Prematuro, irriconoscente, caprone”
Si legge che gli attriti sarebbero incominciati con la decisione di Piatti di non mandare Sinner a Tokio. Forse Piatti avrebbe anche preferito che Sinner non facesse la “Davis” o andasse in nazionale. Forse le accuse di non essere interessato alla nazionale, magari perché sudtirolese,hanno molto infastidito Sinner che ha incominciato a farsi delle domande…sarebbe una bella risposta a chi rimproverava Sinner di mancanza di amore per la maglia azzurra
Stiamo parlando di due personalita’,”padre” e “figlio”, forti, determinate, con idee chiare,votate all’eccellenza, talora intransigenti. E quindi inclini allo scontro. La simbiosi si e’ rotta. Colpisce il coraggio e la maturita’ di Sinner che superando ogni possibile senso di colpa ha deciso di lasciare l’agio famigliare nel tentativo di crescere ulteriormente. Spiace veramente molto per Piatti che restera’ comunque il principale artefice delle vittorie anche future del ns.Rosso. Forza Jannik sempre.
concordo in pieno Piatti mi da l’idea di un padre padrone che spreme fino all’ultima goccia i tanti talenti tennistici che come in passato sono rimasti per poco tempo. dovrebbe essere il team Piatti che fa un minimo di autocritica ammesso che ne siano capaci
Ma prenditi Sergio Giorgi e andiamo a vincere tutto!
Ha avuto fretta, questo è sicuro. Agli AO aveva mostrato una bella propensione alla rete con ottimi miglioramenti. Quello che non sono riusciti a migliorare in modo drastico è il servizio, ma il tempo era ed è tutto dalla sua parte. Evidentemente non si sentiva più sicuro della strada intrapresa dal suo team e come ho detto ieri, e han detto anche altri, l’importante è che sia una scelta ponderata e non fatta ascoltando qualche “cattivo consiglio”. Sinner è andato via di casa a 13 anni per inseguire il suo sogno, non ha certo paura di uscire dalla comfort zone di un centro di allenamento che era diventato casa sua. Vedo analogie col percorso di Nole che dalla Serbia è andato ragazzino in Germania, poi da Piatti, poi con Vajda. Glielo auguro.
Sai forse i termini del contratto esistente fra JS e la Piatti Academy ?
Forse vi sono vari dettagli (e interessi) che non coincidevano più.
Sinner capriccioso?? Ma se è un ragazzo posatissimo?!
Secondo me tra un ragazzo educato e ambizioso (nel senso positivo del termine) e un allenatore senz’altro bravo ma certamente furbacchione e ottimo venditore di se stesso, io parteggio per il primo.
Forza Jannik, secondo me farai bene da chiunque sarai allenato. E se sentivi questa esigenza, allora tanto di cappello per la tua scelta.
La pensavo come te inizialmente ma se arriva Norman cosa possiamo rimproverare a JS? E’ come se esoneri Conte per prendere Guardiola. Hai uno molto bravo ( Piatti lo è senz’altro) ma lo cambi per un TOP assoluto.
Vi darò ragione sul cambio di conduzione tecnica solo se i fatti lo dimostreranno, al momento sono molto scettico. Ljubo è stato una vita insieme con Piatti e non mi è mai parso di vedere frizioni, né ho mai visto frizioni con Gasquet e Raonic. Credo che tutti noi ci siamo illusi sul vero carattere di Sinner. Spero per lui che sia il segnale di una forte personalità e non un problema diverso.
Sotto il profilo umano,epidermicamente,mi dispiace per Riccardo Piatti,di cui ho stima:oltre non vado e non voglio esprimermi su Jannik e sulle sue libere scelte, e sospendo qualunque giudizio,in attesa di conferme sul nuovo coach (perche di ufficiale non c e’ nulla ) .
Per intanto,il lavoro con Vagnozzi, e’ sicuramente utile.
Non ci vedo niente di buono in questo cambio, che mi pare quanto meno prematuro
spero solo che si lascino in armonia. Dispiace molto per Piatti che universalmente fa già parte dei supercoach, perlomeno dal punto di vista tecnico, e non si merita dal punto di vista mediatico una risonanza negativa del genere.
Ma Jannik ha diritto di fare le sue scelte e non è una questione di ingratudine. Evidentemente per dove vuole arrivare lui, ritiene a questo punto importante fare altre scelte.
Aggiungo un’ultima cosa. Dalla finale Next Gen a oggi, mi rendo conto che non si può sostenere che non sia cresciuto se adesso è n. 10 al mondo, ma io perlomeno in cuor mio speravo e pensavo che già due anni fa potesse essere al livello dei migliori contro i quali invece, in tutto questo tempo, non ha fatto troppi progressi. Forse è questa la ragione della separazione.
Jannik Sinner faber fortunae suae
Gli auguro tanti successi, anche se nell’immediato noi tifosi dovremo soffrire un po’.
MMmmhh, è ben diverso che quando viene lasciato un maestro che ha costruito un bambino fin da piccolo e lo ha portato fino al professionismo..
Piatti invece ha sempre agito da “opportunista” (forse non è il termine più azzeccato), da uomo di business, e non si è mai fatto scrupoli di lasciare certi atleti quando vedeva che non c’era più ulteriore potenziale di salita e visibilità
Credo che Piatti più di così non possa fare. A un certo punto si diventa grandi e bisogna staccarsi dal babbo (tennisticamente parlando). Per arrivare al top Sinner ha bisogno di un “Booster”, un po’ come il vaccino. Speriamo però che gli effetti siano migliori e più duraturi di quelli di Pfizer:-)
Becu condivido tutto,e umanamente mi spiace per Piatti ed il suo team.
Però sono convinto che JS abbia fatto bene a provare a cambiare.
Qui sotto il post che ho scritto tre giorni fa:
Ragazzi stiamo facendo un sacco di belle discussioni sui motivi e sull’opportunità della scelta di Jannik. I motivi delle frizioni li conoscono solo lui e Piatti.
Belle tutte le nostre supposizioni e auspici o preoccupazioni per il futuro di JS.
Uno sportivo non è una macchina, anche i migliori al mondo hanno bisogno del comfort, per rendere al massimo. Ricordo che i migliori al mondo giocano contro altri migliori al mondo.
Se hai fiducia di chi collabora con te è più facile che arrivino i risultati, viceversa la tua convinzione inizia ad “incriccarsi”, non ti diverti più, non ti alleni più bene e i risultati non arrivano.
Non arrivano i risultati che desideri. Qualcuno degli utenti è contento della posizione di JS nel ranking. Ma evidentemente è Jannik a non essere contento.
Vogliamo dargli credito? Ne sappiamo più noi o lui?
Io sono convinto che fa bene a scegliere di cambiare coach, nel caso avrà tempo tra qualche anno di tornare al tennis percentuale. Se invece vuole tentare di diventare numero 1 il tennis percentuale deve farlo con tantissimi vincenti!…
Mi sembra Sinner , più un bambino capriccioso che altro. Dimostrato da Nadal con suo Zio Tony quanto vale un lavoro fianco a fianco !!!
@ ItalyFirst (#3075983)
Jannik ha una gran testa se ha fatto questa scelta vuol dire che è quella giusta
Non capisco perché nel giro di 2 anni, Piatti abbia fatto cambiare il servizio più volte.Prima si studia per bene le caratteristiche del giocatore e si sceglie magari sentendo più pareri. Cambiare in corsa fa perdere tempo e disorienta.
Operativo sarebbe per
Cioè fammi capire lui cambia staff operativo allenarsi di meno??? Mhhhm qui qualcosa non torna
Maria che gambette magre…
Naturalmente saranno i risultati a mostrare se la scelta e’ stata saggia oppure no. Pero’ Norman e’ il coach che ha plasmato Waw in Stan the Man, trasformando un ottimo giocatore di tennis in vincitore di tre Slam nel pieno dell’era Fab. Umananamente la separazione puo’ dispiacermi e mi dispiace, anche perche’ non sara’ indolore, ma tecnicamente sulla carta la scelta mi pare ottima…sul campo poi si vedra’.
E nessuno pensa al povero McEnroe? aveva già fatto la valigia…. 🙄
Un salto nel buio
Questo si vede.
Fanno male, soprattutto quando si e’ a livelli altissimi stratosferici
Ipotesi da divanista: ha visto l’esplosione di Alcaraz negli ultimi mesi e probabilmente ha avvertito che qualche colpa nella sua crescita (relativamente lenta, sempre rispetto a) poteva essere distribuita.
Va anche detto che nel recente passato ai tennisti che si sono allontanati dal mondo Piatti non è sempre andata bene.
Onestamente no, nel circuito ne conto giusto 3 o 4 superiori a Piatti e relativo team. Uno lavora con Nole, un altro è parcheggiato con Federer, uno segue a corrente alternata Aliassime e l’ultimo, che io sappia, è disoccupato…
Che staff ha Norman? Io vivo in Svezia e so che ha fondato l’accademia “Good to great” a Stoccolma. Nel 2020 lavorava ancora con Wawrinka cmq, si sono lasciati a settembre 2021. Wawrinka ha dichiarato che la dote principale di Norman era di dargli fiducia e soprattutto calma prima delle partite importanti. Cosa che parrebbe mancasse a Piatti…
Dico la mia.
A livello sportivo, di risultati, secondo me Jannik ha sbagliato a lasciare Riccardo e il suo team a Bordighera.
Uno staff così, con un alchimia così che si è venuta a creare, non è che si trova tutti i giorni.
Provo però a mettermi nei panni di Jannik che, non dimentichiamolo, è pur sempre un ragazzo di 20 anni.
Evidentemente non ce la faceva più ad allenarsi con quella intensità tutti i giorni, e ha preferito calare cosi un pò i ritmi.
Non dimentichiamocelo mai che Jannik è da quando ha 14 anni che va a tutta, richiedendo al suo fisico un enorme stress.
Sono scelte personali che ogni persona prende e che bisogna perciò rispettare.
Comunque vada a finire, dobbiamo dire grazie a Jannik per quello che ci ha dato in questi anni e grazie a Riccardo e al suo staff di Bordighera per aver cresciuto e costruito un giovane tennista italiano, portandolo in top 10 a 20 anni.
e allora combia il tuo nick in swedenfirst
Generosità e grandezza di Piatti.
Sapendo che l’ostracismo della Fit sarebbe cresciuto con il crescere di Sinner, lo ha avviato almeno su binari internazionali, risparmiandogli ritorsioni e polemiche.
Grande Riccardo e forza Sinner!
Clicca qui per visualizzarlo.
Il talento definitivo italiano per fortuna non sarà in questa generazione dove dominerà Alcaraz, sarà dopo anche se spero non così dopo dove il riscaldamento globale ci farà fuori tutti.
Per il resto questa notizia non dice nulla quindi commento dicendo ciò che provo in questo momento: VOGLIO UN PANINO!
Strana vicenda, almeno nelle dinamiche e nelle tempistiche. Sicuramente per uno ambizioso come Jannik, toccare con mano il gap che lo divide ancora con i primissimi (rovinosa sconfitta con Tsitsi, ma anche in precedenza con Nole e Rafa), gli ha fatto male. Spero che questa rottura repentina non porti scorie di altro genere. Ora non pensiamo che in un mese possa imparare a servire come Zverev o scendere a rete come Federer, anche lavorasse il Padre Eterno (che non è parente di Santopadre :smile:). Avrà bisogno di tempo per assimilare tutta una serie di cambiamenti, spero davvero che il “big” coach sia uno dello spessore di Norman e che possa aiutarlo a colmare quel divario, che oggettivamente esiste. Apprezzo il coraggio e spero che la decisione sia stata farina del suo sacco e non pressioni di amici e “consigliori” (tipo questo Alex Vittur mai sentito prima). Ora però vorrei vedere i peana dei tantissimi che dicevano che già da un anno doveva cambiare coach, sembrano improvvisamente tutti spariti dalla circolazione…
Ma quali sono le vere ragioni della rottura?
A pelle, vedo più colpe lato Sinner. Un po’ ingrato.
Ho sempre detto ai miei figli, una volta educati ed autonomi, fate la vostra vita e costruitevi il futuro. Jannik lo sta facendo e condivido la sua scelta.
Spero sia per andare meglio ma mi pare una scelta poco ponderata e fatta per esigenza.
Comunque che un rapporto di quel tipo finisse così fa venire tanta tristezza, e poi potrebbero anche esserci strascichi legali con brutte conseguenze sul piano umano e professionale.
Al nostro Jannik auguro un sincero in bocca al lupo per il suo nuovo futuro.
Se fosse Norman… Alleluja! Habemus Papam…e che razza di papam! E allora non mi resta che dire:”Ubi Magnus, Piatti cessat…Questo matrimonio s’ha da fare!”