Sinner, i rischi di un cambio di rotta improvviso
“Uso la testa, ma tu devi stare calmo. Tu devi stare calmo, c****!”. Da ieri sera è impossibile togliersi dalla mente la reazione scomposta e sorprendente di Jannik Sinner verso il suo box nel corso del match con Taro Daniel agli scorsi Australian Open. Chiaro destinatario del messaggio, il suo coach Riccardo Piatti. Una persona che è molto di più di un semplice allenatore per il giovane talento azzurro. Un mentore, un secondo padre, un saggio. Una guida che l’ha preso bambino e l’ha portato nella top 10 del tennis mondiale, obiettivo formidabile raggiunto a 20 anni. Un rapporto importantissimo tra i due, che in molti anni di collaborazione e vita assieme è stato decisivo a formare la persona Sinner quanto il giocatore.
Per questo e tanto altro ancora la rivelazione di Sky Sport sul prossimo divorzio tra Jannik e Riccardo uscita ieri sera è stata una detonazione violentissima nel nostro piccolo mondo della racchetta. Una vera esplosione atomica. In attesa che venga ufficializzata, il pensiero è immediatamente andato a quel grido visto in tv dalla lontana Australia, che ha scatenato quel giorno sorpresa, oggi inquietudine e riflessioni.
Al momento stiamo brancolando nel buio, stiamo cercando di analizzare il passato, sensazioni e piccole cose, per immaginare il futuro. Quindi tutto quel che possiamo fare è solo riportare pensieri, idee, aspettando “la” notizia ufficiale, il probabile addio, sapere chi sarà la prossima guida tecnica del nostro gioiello, se davvero divorzio sarà.
Jannik è un ragazzo molto più “caldo” di quel che si creda. Dentro la sua pentola bollono emozioni forti, che ultimamente ha iniziato ad esternare con più vigore. Come se ci fosse un’urgenza in lui, la voglia di uscire dal proprio guscio apparentemente freddo e inscalfibile. Forse il desiderio di autodeterminarsi in modo completo. Di diventare non solo un campione della racchetta ma un uomo, non più un ragazzo da guidare, che ha bisogno di uno stretto controllo.
Che possa essere questa la ragione di un possibile cambio di rotta? Che Jannik voglia “uscire” dal consolidato e fortissimo rapporto “giocatore-coach”, tanto simile ad un “giocatore-padre”, per mettersi in gioco totalmente, prendersi ancor più responsabilità? Che non sia del tutto soddisfatto di come stanno procedendo le cose, e voglia metterci maggiormente le proprie idee? Piatti è allenatore e persona straordinaria, che mette tanto del suo nei propri allievi. Sinner è un talento cristallino, ma vista la giovane età e relativa esperienza necessita di darsi una “struttura”. Una forza d’animo e di carattere necessaria per reagire ai momenti difficili della partita, per cambiare rotta ad un match che non va come sperato. Ci riuscirà, serve tempo, serve vivere emozioni e situazioni. Serve anche qualcuno che lo aiuti in questo percorso, che è lungo e non privo d’ostacoli.
Per questo interrompere oggi un rapporto di lungo corso e oggettivamente vincente può essere un grande rischio per Sinner. Lo strappo e ripartenza potrebbe essere non priva di problemi, visto che il piccolo Sinner è diventato un campione lavorando solo con Riccardo, seguendolo per anni. Se rottura sarà, è evidente che qualcosa tra di loro non funzionava più come un tempo. È normale che possa accadere, che ci possano essere dissidi, diversità di vedute sul presente e sul futuro. Tuttavia andare a rimettere in discussione tutto quello fatto finora, svoltando all’improvviso con un’auto lanciata in corsa, beh, il rischio di “farsi male” è molto alto.
Non resta che aspettare un annuncio. La sensazione è che se fosse stata una notizia falsa, la smentita sarebbe arrivata quasi immediatamente. Chi sarà il nuovo coach di Sinner? Ci sarà da attendere o nel comunicato ci sarà già il nome del nuovo corso, del nuovo progetto tecnico? Vedremo. La mia personale sensazione è che Sinner non abbia bisogno di un Super-Coach, l’Ivanisevic di turno che affianca Vajda, per dire. Questo per un motivo molto semplice: Sinner è già fortissimo ma non completo. Ancora deve lavorare sulla tecnica, su varie situazioni di gioco (servizio, stabilità della risposta, posizione sulla rete, transizione tra attacco e difesa, reagire quando il piano A non produce effetti). Molte cose. Il super-coach è colui che ti pungola, che ti fornisce qualche dato extra per affinare piccole cose, che ti fa vedere aspetti del tuo tennis in modo diverso. Che arriva a rompere routine che non vanno più come un tempo. Il super-coach difficilmente è con te tutti i minuti della giornata e in tutti i tornei. Dovendo ancora lavorare su tante cose, credo che Jannik abbia bisogno di una persona “a-la-Piatti”, una guida forte, che sia un supporto sul piano tecnico, tattico e umano. Per continuare la crescita, come tennista e come uomo, ma che forse gli lasci più spazio, in campo e nelle scelte sulla direzione da prendere. Chi?
Forse potrebbe essere utile un allenatore più giovane di Piatti, con il quale possa instaurare un rapporto diverso, meno paterno. Magari un tennista che si è ritirato da poco, che sia motivato a viaggiare. Meglio se con alle spalle una struttura funzionante nella quale appoggiarsi e lavorare bene. Come è, per esempio, JC Ferrero per Alcaraz (che poi, in effetti, assomiglia molto al Piatti-Sinner….). Ferrero no ovviamnte, è bloccatissimo con il talento iberico. Per restare in Spagna, magari David Ferrer, che c’ha provato con Zverev. Magari il nostro splendido Paolo Lorenzi, ragazzo intelligente e che conosce il gioco benissimo. Oppure Ivan Ljubicic, visto che il rientro di Federer sembra molto improbabile e ha dimostrato di aver aiutato Roger a migliorare il suo gioco anche a 36 anni! O Magnus Norman, che ha lavorato in modo splendido con Wawrinka e Dimitrov, ed è attualmente senza giocatore “top” oltre alla propria accademia. Suggestioni, idee. Aspettando che qualcosa accada.
Marco Mazzoni
TAG: Jannik Sinner, Riccardo Piatti
Comunque vada,si dovrà mettere un punto e ripartire. Francamente io tifo per Piatti,lo conosce meglio di tutti,pregi e limiti.Jannik è un campione rimane sempre un giovane uomo, agli inizi della vita .
sto guardando il basket …Brescia – Trieste. L’allenatore di Trieste quarto in serie A1 praticamente non ha le braccia…credo sia focomelico. Non credo abbia mai giocato a Basket …eppure…dico questyo per coloro che dicono che Piatti non ha giocato mai a tennis…o ad alto livello
@ sander (#3072659)
chiedo venia non lo sapevo. Ma poi quando Cecchinato è crollato chi era l’allenatore?
Attenzione all’ingratitudine: Raducanu insegna.
Per sapere,quando gioca il peccatore il prossimo torneo?
@ bxldav (#3072843)
Esatto, punta al nr 1 e ha capito che così non c’è la fa.
Purtroppo sì
Auger ha preso Tony Nadal e sembra sia ritornato in pista per puntare molto in alto. Non sarebbe il solo.
Una mossa del genere è da persona ambiziosa.
Non certo da chi vuol restare nella propria comfort zone.
Quindi bravo JS che ha il coraggio di rischiare per puntare in alto.
È il primo della nuova generazione che fa un passo simile. Perché gli altri tre sono in situazioni simili con gli allenatori che li hanno presi da bambini o junior senza troppe aspettative.
Guarda che io non le pago le tue ostriche, quindi priga paghi e poi fai la foto Sinner vagnozzi
A Boris serve un po’ di grana..
E la gallina dalle uova d’oro è lì pronta.
Vabbe’ ma per due cosine tipo servizio e volee sembrerebbe leggermente qualificato.
Da fuori è difficile dire, certo personalmente penso che sia un bel salto nel buio…poi è un ragazzo molto giovane per prendere decisioni di questo tipo…Se fosse Vagnozzi il nuovo coach è vero che ha ottenuto risultati molto buoni con Cecchinato e Travaglia ma poi i rapporti si sono interrotti quasi sempre bruscamente (soprattutto il primo) con molti problemi….insomma fossi in lui starei più tranquillo e penserei a fare questa scelta al massimo nel 2023…ma da quello che ho capito mi sa la “frittata” (sperando che non lo sia) ormai è già fatta…
@ Stefan Navratil (#3072585)
Hai ragione, mi ero dimenticato di Ivan: certo che però Piatti a dire più volte ai giornalisti che Sinner fosse così diligente da allenarsi da solo, beh, un allievo potrebbe chiedersi cosa ci sarebbe rimasto a fare con un allenatore che dicesse così
Magari potrebbe farlo Seppi. Uno che Federer lo ha battuto. Potrebbe nascere un sodalizio tipo Agassi/Gilbert. All’inizio Gilbert giocava ancora, poi è diventato coach.
Come dice mazzoni, se fosse falsa a questo punto la notizia sarebbe già stata smentita.
A me spiace per piatti, credo si meritasse la possibilità di vincere uno slam da allenatore. Con un ragazzo italiano poi.
Forse sono un po sentimentale, pero se sinner sente il bisogno di cambiare mi sarebbe piaciuto di più se lo avesse fatto restando nella stessa struttura, affiancando qualcuno a piatti.
Cert
@ donatonn (#3072692)
Sinner avrà sempre lacune per quanto riguarda tocco e gioco a volo. Non puoi insegnare a sinner a fare il musetti e viceversa. Non puoi nemmeno insegnare a sinner a fare il djokovic o il nadal. Sinner ha caratteristiche e punti di forza suoi che devono essere sviluppati e valorizzati al meglio. Solo un questo modo estrai tutto il potenziale dall’atleta. Vagnozzi fin’ora ha dimostrato di poter essere un grande allenatore, soprattutto sotto questo aspetto. Per me può rappresentare la svolta nella carriera di jannik. La scelta di sicuro è molto coraggiosa
@ Bjorn borg (#3072573)
Non allena già Aliassime?
😆 Non ha funzionato in un tennista che lascia chi lo ha portato dove nemmeno poteva immaginare! Una squadra allenata da Sacchi vince la Champions incantando ma poi si litiga e si cambia con Trapattoni?
Il problema è stato l’ego del Cech.
Quindi per Mazzoni si tratta di una crisi di crescita, il figlio che per diventare grande deve recidere il cordone ombelicale con il padre tutore ,siamo oltre il tennis ,siamo nella più profonda sfera psicanalitiche
avrei gradito nell’articolo un’analisi più aderente all aspetto tecnico , piatti e sicuramente un grande coach ma nonostante questo,l’altoatesino pur migliorando in classifica ancora presenta gravi lacune nel gioco al volo e di tocco in generale ed è stato inoltre sottovalutato l’aspetto del potenziamento fisico ormai imprescindibile nel tennis moderno come alcaraz sta dimostrando
@ sander (#3072659)
qualcosa col cech non ha funzionato
poteva essere un giocatore fisso intorno alla ventesima posizione, i mezzi c’erano
@ sander (#3072659)
Esatto sottovalutare Vagnozzi che ha portato un tennista normale quasi ai vertici della terra rossa sarebbe ingenuo. Cecchinato appena lo ha lasciato è precipitato ai suoi livelli di sempre intorno ai 100 ATP. In qualche modo è in grado di dare una preparazione anche mentale granitica persino a tennisti volubili figuriamoci ad un Sinner! Inoltre mi aveva sorpreso il patriottismo federale in Davis di Sinner che è per me non molto in consonanza con la mentalità più privatistica/individuale/apolide di Piatti che semmai ti forma il Croato e non più il Caratti. Ho notato una frattura anche ideologica in Jannik rispetto al suo allenatore/padre. Ha fatto una Giorgi al contrario rompendo presto con un sistema consolidato a cui cominciava a credere meno.
@ Diego (#3072594)
Hai vinto
Ragazzi stiamo facendo un sacco di belle discussioni sui motivi e sull’opportunità della scelta di Jannik. I motivi delle frizioni li conoscono solo lui e Piatti.
Belle tutte le nostre supposizioni e auspici o preoccupazioni per il futuro di JS.
Uno sportivo non è una macchina, anche i migliori al mondo hanno bisogno del comfort, per rendere al massimo. Ricordo che i migliori al mondo giocano contro altri migliori al mondo.
Se hai fiducia di chi collabora con te è più facile che arrivino i risultati, viceversa la tua convinzione inizia ad “incriccarsi”, non ti diverti più, non ti alleni più bene e i risultati non arrivano.
Non arrivano i risultati che desideri. Qualcuno degli utenti è contento della posizione di JS nel ranking. Ma evidentemente è Jannik a non essere contento.
Vogliamo dargli credito? Ne sappiamo più noi o lui?
Io sono convinto che fa bene a scegliere di cambiare coach, nel caso avrà tempo tra qualche anno di tornare al tennis percentuale. Se invece vuole tentare di diventare numero 1 il tennis percentuale deve farlo con tantissimi vincenti!…
Muah ah ah! 🙂
Condivido il concetto (meno l’argomentazione). Caro signor Mazzoni, vate di livetennis, senza dubbio competente di gioco del tennis, sinceramente avrei preferito, anche se attira meno views e commenti, un articolo sulla vittoria di Sonego piuttosto che un processo alle intenzioni nel più anarchico arbitrariato intellettuale, giacché né vi sono conferme ufficiali né soprattutto la fonte ha fornito prove a riguardo. Quasi sicuramente la notizia è attendibile, ma l’assenza dei succitati requisti esautora ogni qualsivoglia congettura in merito.
Sinceramente di gente che ha scritto che Jannik non sarebbe mai arrivato oltre alla 30a posizione non la ricordo. Se c’è qualcuno che lo ha scritto è un evidente troll da quattro soldi ma quelli non contano e su tanti utenti trovi anche il terrapiattista. Parlando del rapporto Sinner-Piatti il terraPiattista ci sta anche bene 🙂
Chiaro che dietro ci deve essere di più. Ma la goccia che ha fatto traboccare il vasi deve essere stata quella
Inizialmente Becker sarebbe dovuto entrare solo come supercoach senza sostituire Piatti, poi la rottura pare per mancati accordi sulla ripartizione economica tra i clan, e di fronte al bivio Sinner ha scelto il nuovo!
Ugone sei un Ignorante: Ljubicic n.3 – Raonic n.3 – Gasquet n. 9 – Coric n. 12 e ti ricordo che non ha allenato dei numeri…. MA PIATTI HA PORTATO QUESTI GIOCATORI NELLE POSIZIONI INDICATE
Alcuni di voi associano questa decisione di Sinner alla sconfitta con Tsitsipas.
Ci sono buone possibilità che abbiate ragione. Ma sarebbe molto triste.
A novembre è arrivato alatch point con Medvedev, e tutti sappiamo che una crescita non è perfettamente lineare. Per dire, magari Alcaraz prende 6-2, 6-4, 6-3 da Zverev al Rolando e butta via le vittorie con Tsitsipas e il match con Berrettini e tutto il resto, lasciando Ferrero?
La crescita di un tennista specie della sua età si monitora comparando il ranking con quello dell’anno prima e li Sinner è sempre in crescita. Lo stesso se guardi ogni 6 mesi, stasi non ce ne sono mai state.
Io vedo le cose dall’esterno, ma o siete nello staff di Piatti o le vedete come me. E prima di questa notizia era per tutti lecito sperare che questa crescita costante potesse continuare. Solo i detrattori, i soliti che quando doveva entrare nei 100 dicevano che al max sarebbe diventato un top 30, affermavano che una sconfitta con Tsitsipas era un chiaro segnale di stop alle ambizioni, la maggior parte di noi ci ha visto un incidente di percorso.
Per questo se Sinner avesse davvero pensato di non arrivare da nessuna parte solo a causa di una partita, allora sarebbe molto triste.
Vagnozzi ha portato Cecchinato a livelli inimmaginabili e alla semi del Roland Garros, intorno al 15 al mondo con un gioco bellissimo. Cosa bisogna fare per essere identificati come coach?
È Boris Becker!
Finisco di mangiare sto piatto di ostriche e scendo giù a vedere
Peccato che Federer non faccia il coach
Mazzoni non sono un addetto ai lavori ma non ricordo Piatti numero uno del mondo
E magari per i matches importanti tipo alarm il supporto di John McEnroe
Ivan Ljubicic «Non sarò io il coach di Sinner, perché non sono disponibile»
Fonte La Stampa
Ma hai mai giocato tornei di tennis, almeno a livello amatoriale? Mai successo di vincere 6-1 un set contro un giocatore e poi di perderci 6 0 dopo 1/2 anni? Boh
Mi sembra si dia per scontato quello che non è ancora. Una battuta irritata, rimane una battuta irritata. Non costruiamoci castelli sopra.
Ma possibile che non ci sia neppure una foto di Sinner che si allena con Vagnozzi? Sono a Montecarlo, mica in Siberia… Qualcuno che abita a Montecarlo qui dentro che può andare a vedere?
Ci vuole tanta esperienza per Jannik con tutto il rispetto per Lorenzi, sarebbe come affidare la gestione di una multinazionale ad un neo-laureato della Bocconi.
@ Mauriz70 (#3072525)
Edberg il grande non allena?
LORENZI SAREBBE ANCORA PIU’ BELLO PER GLI ITALIANO. E’ UN GRANDE UOMO. MA LIUBO HA ESPERIENZA DAVVERO INFINITA
IL GRANDE LIUBO SAREBBE ESALTANTE
VOTEREI PER LUI
a parte allenatore bisogna vedere cosa fare con preparatore e fisioterapista.io opterei per paolo lorenzi,italiano appena uscito dal tour gran testa e gran conoscitore del gioco.
Secondo me invece se lo strappo c’è stato non è dovuto a quel che successo contro Taro Daniel (in quel caso sembra sia dovuto a logorio del rapporto +stress) bensì a causa della sconfitta contro Tsitsipas.
In quel caso il team tecnico responsabile del pre partita ha mostrato diverse lacune di approccio al match (almeno per me che lo scrissi anche) invece Jannik si trovò spiazzato dalla tattica dell’avversario non avendo precedentemente elaborato un piano B in accordo con Piatti.
Può darsi che quella sia stata la goccia che abbia fatto traboccare il vaso ma si resta sempre nel campo delle speculazioni su di un post.
In queste situazioni spesso si deve seguire il profumo dei soldi per trovare una spiegazione.
Magari
Se a Piatti sta bene, l’ingresso di Ljubicic sarebbe eccellente. Ma non lo vedo fattibile. Sinceramente, penso Jannik possa ancora crescere, ma non so se possa vincere uno slam o finals. Fantastico top10, sinceramente non so se è questione di guida tecnica o di capacità del nostro magnifico giocatore.
Dico la mia da profano. La sconfitta netta con Tsitsipas ha fatto capire a Sinner che è ancora distante dai top. I primi 4 o 5 sono superiori a lui.
Evidentemente si è reso conto che con piatti non è in grado di arrivare a loro.
Secondo me allora fa bene a rischiare e cambiare.
Con tutto il rispetto per berretto Sinner è l’unico italiano che ha le qualità per puntare agli slam e diventare numero 1 ed è giusto che provi a cambiare se ritiene di non riuscirci con piatti. Non è che deve sacrificare il suo talento e la sua carriera solo per gratitudine verso piatti. E chi afferma il contrario è il solito (falso) perbenista e demagogo
Riporto quanto ho scritto dopo la partita di Sinner contro Tsitsipas,
credo che sia quanto mai attuale.
sander (Guest) 26-01-2022 13:30
Contro De Minaur il primo punto della partita è stato un bellissimo lungolinea vincente di rovescio, oggi in sostanza non ha giocato mai sul lungolinea di rovescio.
Il problema è che quando non lo fa significa che è teso, non sicuro di se. Al netto del fatto che essere topo 10 a vent’anni è tanta roba però è giusto fare delle valutazioni realistiche.
Oggi Jannik ha perso prima di scendere in campo, non era carico al punto giusto, non aveva la predisposizione che si deve avere quando si vuol fare una grande prestazione. La realtà ci dice che in questi tornei slam o comunque contro giocatori top five/ten Jannik fatica e non gioca il suo miglior tennis, ricordo l’anno scorso con Nadal e con Zverev dove poteva fare di più. Sembra che la predisposizione mentale in questi match un pò manchi. Mi fa piacere che avrà una nuova figura tecnica nel suo staff perchè credo abbia bisogno di una scossa su alcuni punti di vista e soprattutto nell’ambito esperienzale di gestione dei match con il suo team nel prepartita.
Quel “stai calmo” indirizzato a Piatti durante il match con Taro Daniel non può passare inosservato. Credo che se questo match fosse stato giocato in coppa Davis l’entusiasmo, la carica agonistica e l’energia di Jannik sarebbe stata tutt’altra, bisogna lavorare sulla sua carica e la sua energia anche in questi match. Credo che qui ci sia la chiave sulla gestione delle energie e sul tenerlo carico a livello motivazionale senza esaurirlo troppo con inutili pressioni che lo scaricano mentalmente. Detto questo con il greco di oggi forse avrebbe perso ugualmente ma il vero Jannik, bello carico gli avrebbe dato molto più filo da torcere. Credo che da Berrettini e dal suo staff Jannik possa carpire molti segreti.
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Ogni tanto azzecchi le tue sentenze. Spero sia una di quelle volte
Aggiungiamo Beppe Grillo per il galateo
Ma anche Morgan e Fabrizio Corona avrebbero buoni motivi per aspirare a far parte del team
…ottimo…e poi farsi seguire da due o tre psicologi
considerazioni sparse
Piatti lo vedo come un giusto coach per giovani talenti e li accompagna all’ingresso del tennis professionistico cosi come un piccolo e potente rimorchiatore trascina un transatlantico o una petroliera fuori dal porto fino al mare aperto dove poi si sgancia
Posso anche dire che litigare in campo con l’adrenalina ci sta, proprio come tra giocatori di calcio della stessa squadra si mandano a quel paese per non aver tenuto l’uomo o tenuto la linea del fuorigioco, ma in spogliatoio o al prossimo allenamento scherzano come nulla fosse…oppure anche tra avversari in campo che quasi ci si mena e poi molto spesso fuori ci si abbraccia. il campo…è il campo…
detto questo io non mi son mai sognato di rispondere male a mio padre che mi dava delle punzecchiate quando giocavo under 14-16-18…il rispetto se ce l’hai ce l’hai sempre
è anche vero che Sinner non ha proprio mancato di rispetto a Piatti gli ha solo detto calmati caxxo..
infine su Piatti allenatore ma scarso tennista in passato potrei citare Bollettieri che ha formato alcuni dei nomi più importanti del tennis mondiale come Seles, Agassi, Courier, Jankovic, Sharapova, Haas, Venus Williams ma che forse al mio circolo avrebbe perso con il classico pallettaro anzianotto, ………….. o nel calcio prendiamo Sacchi e Mourinho…qualcuno li ha mai visti giocare a calcio in TV? eppure…. poi non ho mai capito se Julio Velasco fosse stato mai un forte pallavolista…
Il ragazzo tecnicamente ormai è formato…cosa pensate possa cambiare a 21 anni? Ormai conta solo la gestione tattica e mentale…e per queste 2 cose Piatti non ha nulla da invidiare a nessuno
Lorenzi e Vagnozzi non sono coach(es)…non ancora..sono solo ottimi ex giocatori…
Intanto per Indian Wells e Miami potrebbe provare J. McEnroe
Comunque vorrei ricordare che Sinner inizio’ con Sartori il quale lo porto’ da Piatti che poi……..
No ma non è che hai visto un’altra partita?
Il greco è stato pressochè perfetto, ci avrebbe perso chiunque.
Io spero che siano screzi di poco conto, quindi ferite facilmente guaribili, perché un cambio così sarebbe veramente una legnata sui denti. Per quanto bravo possa essere l eventuale nuovo coach, in questo periodo di ultra crescita tecnica per Sinner non c’è persona migliore di colui che lo conosce meglio di tutti e lo ha cresciuto. Qui ci vuole solo Piatti. Speriamo perché la sua crescita potrebbe avere una grossa battuta d arresto. Questa situazione non mi piace proprio per niente. Ma zero proprio…
l’importante è che stia MOOOLTO lantano da tutto ciò che è FIT
Dillo ad icaro
secondo me è chiaro che essendosi rivolti al becker di turno questo avrà detto “solo io o niente” e così hanno deciso di divorziare…
Non apprezzo particolarmente Piatti, ma ha portato Ljubicic al numero 3 del mondo, questo bisogna riconoscerglielo (15 anni fa)! A me ha sempre dato l’idea di un allenatore old school tutto e solo per la consistenza di gioco, magari Sinner vuole esprimere un tennis diverso.
I motivi possono essere molteplici,se ha fatto questa scelta probabilmente dentro di lui sa che ha bisogno di un disegno nuovo per la sua crescita.
Secondo me quelle arrabbiature agli australian open significavano qualcosa sull’aspetto mentale. Quel “State calmi!” significava una cosa, ovvero con la vostra agitazione non mi date serenità in campo…. e questo ovviamente non è poco. Non è un caso che tutto questo sia avvenuto dopo le esperienze di Davis e di Atp cup dove Sinner ha potuto assaporare altre gestioni del prepartita.
Per ammissione di Sinner in alcuni match importanti Piatti è spesso molto agitato. Chi ha fatto sport sa benissimo di quanto è importante avere al proprio fianco un allenatore “tranquillo” che ti da serenità nel pre match. Ricordo molti match dove era presente Volpini, quando lo inquadravano si vedeva che faceva trasparire uno stato ansioso e questo non aiuta il proprio giocatore.
Poi ci sono anche vari aspetti tecnico tattici di cui si è parlato più volte. Jannik ha dimostrato comunque di essere uno molto quadrato, se c’è qualcosa che vede fuori dal vaso, quella goccia lo fa cambiare.
prendiamo per esempio il suo lasciare la fidanzata l’anno scorso. Lei aveva fatto un post sul loro primo anno insieme e lui, tipo molto riservato, non l’ha presa bene e l’ha lasciata senza colpo ferire. Questa personalità e consapevolezza a me piace. Per fare un esempio uno come Seppi Sartori non lo avrebbe mai lasciato anche se avesse perso 100 partite di fila.
Per prendere decisioni importanti ci vuole personalità e a Jannik non manca.
Sia Vagnozzi che Lorenzi li vedo superbene perchè sia dal lato tecnico-tattico che soprattutto mentale credo possano dare le energie giuste a Jannik.
Chi non risica non rosica…
Io avrei in mente un’accoppiata, difficile da realizzare ma senza dubbio vincente per il futuro di Sinner. Guida tecnica Fognini e coach gestionale Giorgi (il padre).
Raonic, Gasquet, Ljubicic devo continuare?
Hanno litigato perché Sinner voleva inserire Vagnozzi nel team e Piatti no però le frizioni c’erano da un po’ perché Sinner era un po’ insoddisfatto del suo livello attuale: in altre parole lui si considera non abbastanza forte.
Magari è ignoranza mia, ma cosa può dare a Jannick Vagnozzi che Piatti non può?
Non so se abbia fatto bene o meno a cambiare, non so quali siano le ragioni, ma dire che debba cambiare per una partita andata male a 20 anni ai QF di uno slam, e’ qualcosa di assurdo.
Allora ZVerev,Tsitsipas,Shapovalov, Aliassime, che dovrebbero fare?
Eh gia’. Il top3 ATP Lubjicic lo allenava mio nonno.
Spiega..
INSOMMA per me tecnicamente puo’ essere una svolta notevole.
UMANAMENTE mi dispiace da morire, e secondo me e’ un errore.
Infatti…il punto non e’ perdere, ma essere surclassato come velocità di palla…….uguale contro Medvedev……non puo’ prendere un 6-0 dopo che di vincenti lo hai devastato (stessa superficie), due anni prima con un 6-1.
C’E’ CHIARAMENTE UNA CECITA’ TECNICA DI CHI LO GESTISCE
Ma state sereni, ma stai sereno Mazzoni… Sono cose di campo, cose che a livello professionale succedono in continuazione, perché dovete per forza farne un dramma? Attendiamo tranquilli.
Ma che sciocchezze, eccone un altro con un futuro sui giornali di gossip…
E pensa Dan Peterson che parlava di Basket o Sacchi di calcio… A volte serve studiare più che praticare. Ma se vuoi puoi affidare Sinner a Connors che con Roddick e la Sharapova ha avuto risultati eccelsi…
Non condivido l’analisi di Mazzoni. Mi sembra Novella 2000. Tutta questa enfasi sugli episodi tipo Australia o su questa o quella sconfitta…ma davvero davvero…Nessuno sa nulla della vicenda e veramente brancoliamo nel buio. L’unico fatto certo è quanto dichiarato da Sinner circa l’ingresso di un nuovo elemento nella squadra. Per quanto visto e sentito in questi anni mi riesce difficile pensare a dissapori tra Piatti e Sinner. Di certo Piatti ha una forte personalità ma Jannik è il prototipo del bravo ragazzo, educato umile, rispettoso e poco incline ai colpi di testa. Immaginarlo in rotta di collisione con chicchessia mi sembra veramente difficile immaginarlo. Fosse stato che so un Tsisipas, Zverev, Cecchinato Fognini avrebbe senso visto la presunzione e il brutto carattere dei suddetti. Se proprio devo fare delle ipotesi è più probabile che il tutto sia concordato o, proprio al limite, ma proprio al limite, che sia stato Piatti che ha un bel caratterino ad aver messo Jannik nella situazione di dover fare una scelta tipo “o io o….”
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Beh, Riccardo Piatti non aveva mai allenato un top 10 in effetti….
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piatti era una sciagura per un talento quale sinner.
Visto come ha silurato la Braccini, mi pare uno non troppo incline a gratitudine e nostalgie. Quindi mi aspetto una rottura rapida e senza troppi rimpianti. Resta il dubbio sulla scelta futura, che potrebbe determinare un percorso oppure un altro in maniera imprevedibile.
Per me la brutta eliminazione in Australia è stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso.
Sconfitta nettissima,partita preparata e giocata malissimo.
Non era Tsitsipas a far meraviglie,ma era Sinner che era un fantasma in campo.
Non accettabile per un giocatore che vuole arrivare a vincere uno slam.
Giusto cambiare!
Per ora si sta allenando con Vagnozzi
Becker-Vagnozzi
Vagnozzi
Non conosciamo molti degli aspetti,delle dinamiche che hanno portato il nostro ragazzo e Piatti a questo punto,tuttavia mi voglio augurare che Sinner rifletta bene, lasciare il certo per l incerto non è quasi mai una buona scelta….. perlomeno ….quasi .
l’unico problema è se c’è dietro lo zampino della federazione…
in quel caso, jannick è veramente nei guai…
Ljubicic finora ha preso solo giocatori già formati come Raonic e Federer. Magari come consigliere tattico ok, ma non penso sia né abbia la pretesa di essere un allenatore a tutto tondo, indispensabile per un ragazzo giovane come Sinner.
Lo vedrei invece benissimo con Norman, che con Wawrinka ha fatto un capolavoro.
Anche caratterialmente penso possano andare d’accordo
paragonare Piatti, autodidatta che non ha mai giocato a tennis, a Ljubicic Ferrero e Norman, è un’offesa a questi 3
Qualcuno già fa i nomi dei prossimi allenatori, mi ricordano i parenti che si litigano per il testamento con il malato morente 🙂
Per ora discettiamo su di un post e siccome sono positivo di natura mi auguro che tra i due torni il sereno.
Litigate si fanno tutti, dai guardatevi cosa avete combinato di bello in questi anni e poi fateci una risata 🙂
E’ rischioso se il giocatore in questione e’ ancora in fase di costruzione o deficitario nelle basi. Come Raducanu o Swiatek.
Jannik pero’ parte gia da basi solidissime.Ha solo bisogno di affinare i punti di forza e migliorare laddove ha delle lacune. Come il Djokovic 20 enne.
Nelle suo caso, un cambio, potrebbe portare addirittura motivazioni aggiuntive. Parliamo comunque di un giovane mentalmente forte, serio, e solido. Non di una ragazzina come Raducanu che oltre a non essere ancora tennisticamente formata, si e’ lasciata accecare e distrarre dalle luci della ribalta.
Jannik lo paragono al Djokovic 20 enne che cambiava per migliorare, e che aveva gia i suoi obiettivi nella testa.
Analisi corretta e chiara. Tra i nomi citati trovo intrigante quello di Paolo Lorenzi, patrimonio prezioso del tennis nostrano e persona seria e competente come pochi altri
“Al momento stiamo brancolando nel buio”.
La mia lettura si è fermata qui, se mi interessasse la filosofia prenderei un testo apposito.
Ma la domanda è: saranno contenti i genitori di Sinner? Domanda scherzosa…ma non troppo visto il profilo dei genitori
Doveva prendere questa decisione per non assuefarsi al suo attuale stile di gioco. A mio giudizio non vi è nessun errore di Sinner nel cercare di progredire con un altro allenatore. Piatti ha fatto il suo tempo.
Dico sommessamente che se ha deciso di cambiare lo faccia, vada avanti deciso perché più il tempo passa nel limbo più svantaggi si hanno.
La Gazzetta dice che ora si sta allenando a Montecarlo con Vagnozzi. Quindi la frattura c’è, inutile negarlo. A questo punto che i legali delle due parti formalizzino tutti i dettagli della separazione e che il nuovo staff sia operativo da subito anche per la parte organizzativa (viaggi, dettagli delle trasferte, programmazione tornei, parte medica, fisio e via discorrendo). E speriamo, per il nostro tennis, che Jannik abbia fatto la scelta giusta
Mazzoni, ti do una notizia: il prossimo coach di Sinner si chiamera’ Riccardo Piatti.
Prego in Tony Nadal
Mazzoni , sei bravo e i tuoi articoli li leggo molto volentieri ma devi decisamente ridurre la lunghezza. O ti stai allenando sulla distanza?
Vedrei molto bene un coach alla Ljubicic !!!