L’arbitro Asderaki “spia” il padre di Tsitsipas per “coglierlo” sul fatto (Video)
La semifinale degli Australian Open tra Stefanos Tsitsipas e Daniil Medvedev è stata segnata da un momento di tensione tra il russo e l’arbitro di sedia, con Medvedev che ha affermato, come molti altri giocatori, che Tsitsipas riceve consigli costanti da suo padre.
Ora l’arbitro ha ascoltato l’osservazione e ha chiesto a Eva Asderaki – un arbitro greco che capisce la lingua – di stare in una posizione strategica per sentire cosa veniva detto. E ha funzionato, con Tsitsipas che ha ricevuto un avvertimento per coaching pochi minuti dopo.
Tsitsipas su questo argomento ha dichiarato: “Il rumore del pubblico è fortissimo ad ogni punto, dovresti avere un super-udito per riuscire a sentire che cosa ti dice il tuo allenatore. L’altro giorno mi sono messo a ridere perché, credo durante la partita contro Paire, il mio coach era forse a cinque chilometri di distanza e in qualche modo ho comunque ricevuto un warning. Credo sia stato il momento più divertente dell’Australian Open”.
A successful sting operation. #AusOpen https://t.co/EbrKRGML0R pic.twitter.com/fYw6hB9e4B
— Tyson Whelan (@tyson_whelan) January 28, 2022
TAG: Stefanos Tsitsipas
@ Hoila Sinner (#3058020)
Ecco, appunto:
https://dizionario.internazionale.it/parola/fallo-di-reazione
@ robdes12 (#3057765)
“Fallo di reazione” non è un’espressione mutuata dal gergo calcistico, bensì un’espressione corrente del linguaggio già esistente, presa in prestito dal calcio?
Si, certo, come no: hai ragione tu….
@ tinapica (#3057700)
Di sicuro non è una scusante, affermazione che contestavo al primo utente (in caso contrario mi riporti lei il link ai regolamenti che dimostrino questo).
Il “semmai” aggiunto si rifà ai miei ricordi. Avendo, in una vita precedente, fatto l’arbitro di calcio per qualche anno, posso garantirle che la prassi (quella che si insegna ai corsi e agli incontri di aggiornamento), se non proprio il regolamento, prevede di punire piuttosto severamente il fallo di reazione; non fosse altro perché il fallo di gioco rientra nello svolgimento dell’attività agonistica, quello di reazione (generalmente) avviene a gioco fermo.
Se ha voglia, può leggersi questi articoli, anche se non strettissimamente pertinenti alla questione:
https://www.calcio-giocato.com/regolamento/il-cartellino-giallo-rosso.php
https://www.repubblica.it/online/sport/fallo/fallo/fallo.html
@ Vasco92 (#3057360)
Ma dai, forse era uno sfogo edipico! Sempre meglio del padre di Dokic o Pierce, che a quanto pare vessavano le figlie in tutti i modi. E vi ricordate della Rezai? Mi pare che anche con lei il padre usasse le maniere forti in sede di allenamento. Povere ragazze, e tutto per quello che dovrebbe alla fine essere un gioco. Mah.
@ Hoila Sinner (#3057278)
Il calcio non c’entra nulla. E’ solo un utilizzo delle possibilità lessicali dell’italiano. A me il gergo sportivo non piace, anzi mi irrita, come succede quando ascolto o leggo termini quali: asfaltare, devastante, impressionante, ingiocabile e iperboli stereotipate similari. Le telecronache che più detesto sono quelle di Lucchetta, mi sembra il festival della caricatura esegetica. Diminutivi, esagerazioni, associazioni da vernacolo studentesco. Mi pare di sentir parlare un liceale. Non ricordo poi come si chiamasse il dottore del motomondiale, quello che parlava del “divino che c’è nei motociclisti”, riferendosi alla loro capacità di correre anche con traumi di una certa entità alle articolazioni. Peccato che omettesse sempre di parlare della quantità “di antidolorifici e medicamenti vari” che con la divinità non c’entrano una cippa. Se vuoi un esempio antico delle assurdità del codice idiomatico sportivo, ti potrei citare un vecchissimo articolo della Gazzetta dello Sport, che, parlando di una partita della nazionale scrisse: – Dalla culla dell’Italia si udirono due vagiti!- Riferendosi ovviamente a due goal. Nemmeno nei radiogiornali della seconda guerra mondiale erano così assurdi e melensi, il che è tutto dire.
@ tinapica (#3057700)
Ora che mi ci fai pensare, a parte certi ricorsi a vie di fatto di alcuni padri, mi sembra di due tenniste, ci sono stati giocatori che abbiano fatto un po’ di “lotta libera” durante o dopo un incontro direttamente sul campo di gioco? Ah, grazie per la precisazione con l’altro utente, ma la mia non era comunque una citazione dal gergo calcistico. Entrambe i termini il calcio li ha mutuati dal linguaggio già esistente. Fallo è errore, colpa se si vuole, reazione è, ovviamente, una risposta attiva ad una azione precedente.
@ Hoila Sinner (#3057278)
Non mi risulta sia un’aggravante, quanto piuttosto solo una qualifica che sintetizza che ci dev’essere prima stato un altro fallo da punire.
Magari non ne so abbastanza: può per favore riportare gli articoli del regolamento FGCI o FIP che specifichino che un fallo di reazione vada punito in modo particolarmente pesante, più di un altro fallo intenzionale?
Inoltre in genere si intende reazione fisica ad un fallo di contrasto diretto, la qual cosa nel tennis è impossibile a meno che tra chi si contende l’incontro una parte scavalchi la rete e passi alle vie di fatto.
Per alimentare polemiche sui toilet break e sui coaching serviva un capro espiatorio e hanno scelto il greco…. li fanno tutti…… ipocriti e pagliacci….
Andatevi a vedere gli highlights di Medvedev negli anni scorsi, quando addirittura il suo coach abbandonò la postazione perché insultato dal suo tennista….
Giusto, io propongo che venga frustato e poi fucilato in pubblico…. Ma fammi il piacere…..
(Fabiano Caruana)
Saro’ controcorrente ma il divieto “coaching” nel tennis e’ giustissimo.
Il tennis piu’ di qualsiasi altro sport e’ anche una partita a scacchi.
Ve lo immaginate il papà di Magnus Carlsen, o di Fabiano Carisma che si mettono a discutere la posizione sulla scacchiera ?
Perché così dice il regolamento che, di solito, esiste perché venga rispettato da TUTTI!
Inizio a preoccuparmi, per una volta la penso come te…. Eh 🙂
Ma a proposito vi ricordate la scenata di Tsitsipas che in un momento di rabbia ( forse per un errore) ha picchiato più e più volte la racchetta ferendo persino il padre???
Una scena ignobile che è passata nel dimenticatoio ma di una violenza e pericolosità inaudita, perché i pezzi di racchetta sono volati via come missili mettendo in pericolo l’incolumità delle persone li presenti.
Ma pensate che sia stato squalificato??? Ahhhhhh 🙂 🙂
Assolutamente. ATP e ITF dovrebbero intervenire: sanzione pecuniaria, ed eventuale squalifica.
Bel discorso, però visto che mutui dal calcio l’espressione “fallo di reazione”, dovresti sapere che nel calcio (e nello sport in genere) il fallo di reazione è un’aggravante, non certo una scusante.
Esatto. Se siamo a questo punto è per il decadimento morale.
Non piovono dal CIELO, mi correggo
Noto che ad alcuni non pare chiaro che le regole non piovono dal cinema sono state concepite, proposte ed approvate da persone. Allo stesso modo modificarle è lecito e doveroso, nel momento in cui cio sia volontà maggioritaria, con buona pace degli allergici alle regolamentazioni, guardacaso spesso anche allergici alla lettura ed alla comprensione del testo.
Non so se è più infantile Tsotsopas padre o figlio
La cosa più divertente è stata proprio che te ne sei andato a casa di te e del tuo papi nn se ne può più!
Concordo che sia assurdo, tra l’altro i consigli aiuterebbero a migliorare il gioco e lo spettacolo!!
DETTO QUESTO ESISTONO LE REGOLE e queste devono essere rispettate da tutti!!! Tsitsipas e padre compresi!!!
Però alla fine si sono abbracciati calorosamente…
sono s’accordo. fra l’altro Medvedev in sala stampa ha detto che non sapendo il greco non aveva neppure idea di cosa stesse dicendo. Vero che esiste la regola, ma credo che nel tennis sia ancora più ininfluente che nel calcio (dove almeno puoi cambiare la squadra). Allora decidi che l’allenatore non può stare in tribuna. Fa ridere che c’è qualcuno che deve controllare i gesti o ancora più ridicolo le parole (perchè puoi dire “forza” oppure “mi farei una pizza margherita” ma non “stai un metro più indietro”), in mezzo a diecimila spettatori. Totalmente anacronistico. Chi gioca è comunque solo in campo e sa benissimo cosa dovrebbe fare (in teoria). Matteo ad esempio sa benissimo che non dovrebbe farsi chiudere su rovescio da Nadal, ma non è che se glielo dice Santopadre, riesce a giocare solo con il dritto e vince tre set a zero…
E la regola e’ vecchia è sbagliata. Le regole sbagliate si cambiano. Di sport individuali ce ne sono tanti ed in nessuno e’ prevista questa regola cretina,
@ Livio (#3056906)
Medvedev ha fatto questa sceneggiata quando stava girando la partita a suo sfavore.Per me se questi russi stanno abbassando il livello del tennis.Fanno polemica,è una tattica Ha ragione Rafa
Medvedev andrebbe squalificato,non si possono insultare le persone Se è nervoso va a scaricare il suo nervosismo a qualche porto insieme agli scaricatori
Sarei d’accordo in linea di principio, ma il tennis è uno sport naturalmente individuale e il supporto dell’allenatore non è previsto.
Comunque se queste sono le regole, le si devono rispettare, visto che altri non le violano.
Se poi le cambieranno, allora sarà concesso.
Beh oddio…dipende. Oggi il russo era Incazzato nero ed aveva ragione. Se il greco mandasse a quel paese quel pecoraro del padre riguadagnerebbe molta stima (la mia sicuramente). Tanti, troppi giochetti.. Sembra di stare al compito in classe di matematica quando m inventavo ogni metodo possibile per provare a fregare la prof
@ Tutto Dritto (#3056864)
Giusto! Che io sappia certe cose accadono solo nel tennis. . Ricordo nel 91 allo US Open, Connors che cercava l’impresa contro lo sfortunato Krikstein, ha insultato ripetutamente l’arbitro con epiteti assai ingiuriosi. Nemmeno un warning ed anzi pubblico tutto dalla sua parte, esaltatissimo. Immagino che lo spettacolo in questi casi abbia la prevalenza sul regolamento. Ma non è giusto.
lA ReGoLa DiCe QuEsTo!1!11!!11
Tutte noccioline da dare in pasto alle scimmie in platea.
Che intendi con sanzione seria? Un warning? Non sarebbe seria. Un penality point? Un game point? Certo non la squalifica, perché comprometterebbe i diritti degli spettatori paganti. In fondo se un arbitro butta fuori un calciatore la partita continua comunque, nel tennis no
Il coaching del padre di Tsitsipas lo sentono sempre tutti e stavolta lo ha ben sentito Medvedev, ripetutamente. Non si capisce perché non lo possa aver sentito il giocatore greco e perché costui abbia (sempre) da ridire. Che la smetta piuttosto una buona volta per tutte con tutte le sue scorrettezze.
@ Tutto Dritto (#3056864)
Lo è, però c’è a parziale scusante che è fallo di reazione. Se tu venissi più volte provocato e non ricevessi dall’arbitro nessuna collaborazione, dai e dai i nervi ti potrebbero saltare. Tutti abbiamo spesso visto che il padre fa coaching, e siccome non penso che consista in discorsi pieni di parole e di figure retoriche, basta anche un labiale per essere recepito dal figlio. Forse sarebbe il caso, viste le numerose occasioni in cui papà Apostolos l’ha fatto, di inibirne la presenza in campo. Medevedev s’è rivelato un buzzurro, ma l’altro come sempre scorretto. Col toilet break se la può cavare con le falle del regolamento, ma il coaching sa bene che è proibito. Abbiamo negli ultimi tempi troppi santarellini che cadono innocenti dalle nuvole, mentre invece sono autentici marpioni. Certo una soluzione sarebbe quella di ripristinare i coaching a fine game su chiamata del giocatore. Insomma, il circuito maschile decida: devono fare gli adulti che non hanno bisogno della spalla dell’allenatore, o devono regolarsi come un tempo le fragili consorelle della wta, sempre in attesa del cavaliere-coach che venga a salvarle dal drago?
Giustissima considerazione. Se ci mettessimo io e te a cambiare il regolamento faremmo sicuramente un bel servizio al tennis. 1 insultare arbitro merita squalifica; 2 lanciare o spaccare racchette meritano squalifica, mica penalty point o warning; 3 gli allenatori possono tranquillamente dare consigli ai propri giocatori; Con sole queste 3 modifiche ci sarebbe molta piu’ educazione.
Regolamento chiaramente datato che andrebbe modificato assolutamente X evitare scene come quella odierna.
Ma dai, io seguo in maniera accanita Berrettini e l’ho visto tante volte ricevere coaching della sua panchina. Ahaha le comiche
Io mi chiedo invece perché nel tennis i giocatori possono tranquillamente insultare gli arbitri senza subire nessuna sanzione seria… Credo che sia assurdo
Si dice: facciano come vogliono perchè tanto non ricevo suggerimenti.
Perché il regolamento è questo. E finché è questo andrebbe rispettato. No??
Il suo nome è Asderaki! Eva Asderaki! Giudice di sedia doppio zero!
Mi chiedo il motivo X cui L’ allenatore non possa dare consigli al proprio pupillo. In tutti gli sport e’ possibile, nel tennis no. Assurdo.
Le comiche, tsitipas incommentabile