Australian Open: Berrettini supera Alcaraz al super tiebreak del quinto, vittoria epica per l’azzurro (con i video e interviste della partita)
Che cuore, che testa, che tennis quello di Matteo Berrettini. Quello di un vero Campione. L’azzurro supera al super tiebreak del quinto set Carlos Alcaraz in oltre 4 ore di lotta, 6-2 7-6 4-6 2-6 7-6 lo score finale di una vittoria epica, conquistata con classe, qualità e soprattutto forza mentale. Avanti due set a zero, l’azzurro subisce la rimonta del giovane iberico, che alla fine del quarto set pareva lanciato verso il successo. Sprizzava energia da tutti i pori il classe 2003, forte dell’aver impattato 2 set pari, mentre l’azzurro era provato sul piano atletico e poco efficace con i suoi due colpi principali, servizio e dritto. Nel momento più delicato, Berrettini ha avuto la forza di ripartire. Si è aggrappato al servizio ritrovando efficacia e ritmo, ha ottimizzato ogni risorsa per arrivare lucido al probabile sprint finale. È pure crollato in campo per una leggera distorsione alla caviglia, per fortuna senza conseguenze. Ha salvato una delicata palla break con una difesa magistrale, giocata con attenzione massima e lucidità. Quindi non ha sbagliato più niente, tirando dritto come un treno e salendo in cattedra nel super tiebreak (10 punti) decisivo. Nel rush finale, ogni servizio è stato calcolato alla perfezione, ogni schema giocato in modo impeccabile. Non ha concesso varchi ed ha proposto problemi ad Alcaraz, che si è fatto prendere dalla fretta e dall’esuberanza giovanile.
Una vittoria importantissima, che lo lancia negli ottavi dell’Australian Open e che ci conferma che razza di tennista sia Berrettini. Un giocatore superiore, da grandi appuntamenti, nei quali riesce a tirar fuori il meglio del suo repertorio ed alzare il livello nei momenti cruciali.
Difficile racchiudere in un breve commento le troppe emozioni di oltre 4 ore di lotta, in cui è successo di tutto; per chi non fosse riuscito a godersi lo spettacolo, c’è la cronaca che ripercorre l’intera partita. È stata una sorta di Sparta contro Atene, con la maggior profondità di pensiero che ha prevalso sull’arrembante assalto del giovane avversario. È giusto sottolineare la forza e talento di Alcaraz, uno di quelli che passano ogni tanto nel nostro sport e sono destinati a lasciare il segno. Per questo la vittoria di Matteo è ancor più importante. Carlos era partito fortissimo, quasi stordente per aggressività e tempi di gioco minimi, ma la troppa foga ed esuberanza s’è scontrata contro la “corazzata azzurra”, talmente solida da non sbandare anche se sottoposta ad un cannoneggiamento micidiale. Paziente e lucido, Matteo ha lasciato che Carlos si perdesse nella sua sfuriata, un po’ come il toro che vede rosso e carica a tutta perdendo di vista l’obiettivo. L’obiettivo invece Berrettini l’ha tenuto a fuoco per tutte le 4 ore di lotta. Si è mostrato in campo non solo come grande tennista, assai solido oggi anche sul lato del rovescio, ma come Uomo. Ha capito il momento per l’affondo in ogni situazione, ha spinto quando serviva strappando i due set di vantaggio, giocando un tiebreak nel secondo perfetto. È stato bravo a resistere quando dal finale del terzo set il rivale ha spinto come un forsennato. Ha dimostrato una grandissima lucidità e forza mentale all’inizio del quinto, quando ha premuto il testo reset, ha giocato al servizio in modo incredibile ed è riuscito porre problemi ad Alcaraz, arrivato fin troppo carico al super tiebreak. La difesa magistrale nel decimo punto, che gli è valsa l’allungo, è da far vedere e rivedere. Strappato il vantaggio, via con servizio perfetto, passo avanti a prendersi il punto, risposte profonde con poco rischio per far giocare in posizione scomoda il rivale. Monumentale.
Bravo, bravissimo Berrettini. Si temeva una partita durissima, una possibile sconfitta di fronte ad un avversario lanciatissimo, un predestinato. Alcaraz vincerà tanto, ma oggi ha vinto, con pieno merito, il nostro Matteo Berrettini.
Agli ottavi di finale sfiderà Pablo Carreno Busta.
Marco Mazzoni
La cronaca della lunga ed avvincente partita.
Parte fortissimo Alcaraz, tempi rapidi e spinta brutale col diritto. Berrettini è in grossa difficoltà nel suo primo game di servizio, tanto che annulla ben 4 palle break (da 15-40) per portarlo a casa. Si salva con la prima, variando angoli e velocità, e trovando con sicurezza la botta esterna da sinistra, traiettoria molto complicata da rigiocare. Un po’ lento con le gambe l’azzurro in quest’avvio, ma non ha fatto letteralmente giocare lo spagnolo sulle palle break. Carlos serve come un treno, mentre Matteo è costretto a salvare (col primo Ace della partita, esterno imprendibile) una palla break anche nel lungo e complicato quarto game. Sul 2 pari, quando Alcaraz sembrava dominare e Berrettini rincorrere a fatica, l’inerzia del match cambia all’improvviso. Prima un doppio fallo del classe 2003 quindi un errore in spinta. 15-40, prime palle break per Matteo. Bene Carlos sulla prima, spinge e chiude col diritto; esagera col diritto al centro sulla seconda, BREAK Berrettini, avanti 3-2 e servizio. Ora è l’iberico a far fatica, a rincorrere. Col servizio l’azzurro governa i tempi del match, sale 4-2 e Alcaraz ha fretta, esagera con il forcing e commette troppi errori. Due diritti in rete – forzati anche grazie alla lunghezza di palla di Berrettini – condannano Alcaraz a palla break. Si salva col servizio sulla prima, ma capitola alla seconda ai vantaggi, un rovescio in rete dopo una bella risposta di Matteo. Altro BREAK, 5-2 e servizio Berrettini, che chiude senza patemi 6-2, con una bordata di servizio al T. 39 minuti di tennis molto concreto per l’azzurro dopo un inizio complicatissimo. Troppi errori di Alcaraz, incapace di completare l’allungo.
Secondo set. Inizia al servizio Alcaraz, ma l’inerzia del primo parziale non rompe. Carlos forza troppo da dietro, la palla gli scappa via e commette anche un doppio fallo sul 15-30, che manda Matteo a due palle break. Non controlla la risposta Berrettini sulla prima; risponde incrociato e profondo sulla seconda e via si gira col diritto per un’accelerazione violenta lungo linea. BREAK Berrettini, 1-0 avanti. Uno strappo micidiale per il “7-2” Berrettini, che con la sua combinazione servizio + diritto controlla il ritmo del gioco e consolida il vantaggio portandosi 2-0. Il parziale scorre veloce, entrambi controllano i propri turni di battuta col servizio e il primo colpo successivo. Alcaraz ritrova sicurezza nella spinta da fondo campo, nei suoi game è meno falloso; Matteo serve con grande ritmo. Si arriva all’ottavo game sul 4-3 e servizio Berrettini. Carlos riesce ad inchiodare Matteo sulla diagonale di rovescio, si porta 15-30; quindi impone un ritmo forsennato nello scambio, vola 15-40 strappando due palle per il contro break. Cancella col servizio la prima, si scambia sulla seconda… e Alcaraz trova in difesa un back di rovescio stretto micidiale, che sorprende l’azzurro. Contro BREAK Alcaraz, 4 pari e tutto da rifare. Il livello è salito, c’è lotta e anche punti spettacolari. Il set si decide al tiebreak (1h e 23 minuti di partita). Un doppio fallo di Alcaraz sul 2-1 regala il punto del primo allungo a Berrettini, che quindi regala una magia con un passante di rovescio in back SPETTACOLARE, prendendo in contro tempo Carlos che così crolla 1-4. Gran servizio del romano per il 5-1, in controllo del tiebreak. Un rovescio lungo linea in rete condanna Alcaraz al 1-6, 5 set point consecutivi per l’azzurro. Resta aggrappato l’iberico, con due bordate col diritto si porta 3-6, ma ora serve l’italiano. Bravo a chiudere con un servizio potente, piedi in campo e diritto in avanzamento. 7-3 Berrettini, avanti due set a zero. Ottimo Matteo a restare focalizzato dopo aver perso il vantaggio e giocare un tiebreak perfetto, capitalizzando il doppio fallo del rivale.
Terzo set, Berrettini inizia al servizio. Senza problemi si porta 1-0 e gioca molto solido in risposta, tenendo la palla in campo e spingendo l’avversario all’errore. 0-30 (sei punti di fila per Matteo). Con coraggio si butta avanti Alcaraz e vince quattro punti per l’1 pari. Si avanza sui giochi di servizio, regge l’equilibrio. Berrettini continua a servire con precisione, non solo di potenza. Alcaraz cerca di incidere in risposta, si prende rischi, ma non è sempre è premiato. Più concreto ed efficace l’azzurro, mentre si nota l’inesperienza dello spagnolo che produce grandi accelerazioni ma volendo fin troppo “spaccare la palla” e quindi commettendo errori. Matteo domina anche il “fatidico” settimo game, il servizio è una macchina ben rodata che lo porta 4-3. Ben poca sicurezza invece per Alcaraz, che con un paio di errori gravi (un diritto gli vola letteralmente via) si ritrova sotto 0-30 nell’ottavo gioco. Rischia una risposta a tutta l’azzurro per arrivare a palla break, ma gli esce di un niente. Si salva ancora Carlos, 4 pari. All’improvviso il match cambia rotta nel nono gioco. Alcaraz è indemoniato nel primo punto, si difende e poi si prende il campo con potenza. Matteo non trova il servizio e sbaglia in difesa col rovescio. 0-30. Una risposta incrociata molto veloce porta all’errore Berrettini, che crolla 0-40. Altro scambio (anche guastato da un nastro), lo vince ancora lo spagnolo che strappa il game all’azzurro. BREAK Alcaraz, serve avanti 5-4 e chiude 6-4 senza problemi. Il set pareva in controllo di Berrettini, efficacissimo al servizio, ma è bastato un attimo per riaprire la partita.
Quarto set, inizia l’azzurro alla battuta. Vince il game Berrettini a 15, importante per tenere la testa avanti nel parziale. Bene anche Alcaraz, chiude un paio di punti con aggressività e classe. 1 pari. Arriva “l’ora X”, con il campo tagliato a metà tra luce e ombra. Condizioni particolari, che portano a qualche errore. Sul 2 pari, 30 pari, Matteo forza col diritto cercando il vincente lungo linea, ma la palla gli esce di poco. “Non vedo niente” dice l’azzurro, sottolineando un errore che gli costa la palla break. Niente prima, risponde in modo accurato Alcaraz, inchioda sul rovescio Matteo e lo trafigge con una bordata di diritto lungo linea. BREAK, 3-2 e servizio Alcaraz. Quando gioca con più pazienza, Carlos è davvero formidabile. Consolida il break e vola avanti 4-2 il pupillo di JC Ferrero. Accusa il colpo Berrettini, la prima non fa “male”, le gambe sono come bloccate all’uscita dal servizio. Crolla 0-40, tre palle per il doppio break. Sul 15-40 il mucciano aggancia in qualche modo la palla con la punta della racchetta e trova una risposta cross di diritto imprendibile, anche fortunata. Doppio Break, avanti 5-2 Alcaraz. Chiude in scioltezza Carlos al primo set point con una volée perfetta dopo un diritto aggressivo, 6-2. Un vero e proprio crollo per Berrettini, che dal 2-1 avanti incassa un parziale di 20 punti persi e solo 6 vinti. Il match si decide al quinto set.
Berrettini serve all’avvio del quinto, 2 ore 3 50 minuti di match. Si aggrappa con le unghie alla battuta e si butta subito avanti per non correre nello scambio. Da 15-30 chiude il game, con grande grinta. Sull’1-0 15 pari, Matteo crolla pesantemente a terra: in un recupero verso destra, si è blocca la punta del piede a terra, con la caviglia che si gira, per fortuna non violentemente. Si siede in panchina, arriva il trainer. Si riprende senza trattamenti particolari, per fortuna sembra in buona efficienza. C’è grande lotta in questa fase, Carlos non commette più errori per troppa foga, col servizio Berrettini torna a fare la differenza. Il terzo game va ai vantaggi. Con una costruzione perfetta, Carlos taglia col rovescio e cambia ritmo col diritto. Un vincente che gl vale una palla break delicatissima. Niente prima in campo… si salva Berrettini con grinta, contenendo l’esuberanza del giovane rivale. Quarto game, Alcaraz avverte la tensione sul 30 pari, commette un grave doppio fallo e concede una palla break (la prima dal secondo set). Se la gioca bene, avanza con coraggio dopo un bel diritto e chiude di volo in sicurezza. Grande tensione in campo, ma anche qualità. Con uno splendido rovescio lungo linea Carlos si porta 2 pari. Ogni gioco è una battaglia, il decimo Ace vale a Matteo il punto del 3-2. L’equilibrio non si rompe, 4 pari. C’è intensità ed elettricità in campo, Berrettini corre in risposta ma Alcaraz controlla; Carlos fa fatica in risposta, il servizio di Matteo c’è. L’azzurro sale 5-4, ora tutta la pressione è sulle spalle dello spagnolo. Tensione? No, scarica un game a zero, il primo del set, potenza e velocità per il 5 pari. Siamo al fotofinish. Stanco, gambe pesanti, ma testa lucidissima quella di Matteo che serve da campione ed a zero si porta 6-5. In risposta “Berretto” trova un angolo impossibile col diritto cross, 0-15! Anche “Carlitos” scarica un diritto al fulmicotone, ingestibile, per il 15 pari. Berrettini si difende e vince un punto rocambolesco, con un errore dell’iberico su di un diritto al volo, invece di uno smash. È 30-40 e MATCH POINT BERRETTINI!!!! Seconda di servizio… La seconda è molto profonda, la risposta aggressiva col diritto muore in rete. Avanza Carlos e si prende con coraggio il punto a rete. La partita si decide al super tiebreak. Il pubblico è tutto in piedi, servono 10 punti per vincere il match. Il primo lottato punto lo vince l’iberico, ma Matteo si rifà subito con una solida risposta, 1 pari. Con decisione e qualità l’azzurro gioca un bel rovescio lungo linea, entra col diritto e chiude di volo. 3-2 avanti. Si gira 3 pari, enorme l’intensità e la tensione in campo, ma c’è anche qualità. Scambi rarefatti, comanda servizio e diritto. 5-4 Berrettini. Scambio spettacolare, difese ENORMI di Matteo, con Alcaraz che spinge tanto ma poi alla fine stecca un diritto in corsa. 6-4 Berrettini, rimette la testa avanti. Lo schema servizio esterno e diritto in avanzamento dell’azzurro funziona, vola avanti 8-5. Fuori giri il diritto di Alcaraz, sotto costante pressione. 9-5, altri 4 MATCH POINT PER BERRETTINI! Doppio fallo! Vince Matteo, bravissimo a recuperare energie quando alla fine del quarto set pareva svuotato. Grande Alcaraz, vero talento del futuro, ma Berrettini ha giocato da Campione.
12 Aces 10
8 Double faults 2
62 % 96/155 1st serve in 71 % 115/163
74 % 71/96 Win 1st serve 78 % 90/115
61 % 36/59 Win 2nd serve 44 % 21/48
31 % 4/13 Break points won 38 % 3/8
72 % 23/32 Net points won 70 % 19/27
31 % 50/163 Receiving points won 26 % 40/155
51 Winners 39
3 Return winners 0
54 Unforced errors 48
4 Return unforced errors 7
159 Total points won 159
216 kmh Fastest serve 220 kmh
188 kmh 1st Serve Average 194 kmh
151 kmh 2nd serve average 159 kmh
HL BERRETTINI-ALCARAZ
ITW BERRETTINI ON COURT: “COMPLIMENTI AD ALCARAZ”
BERRETTINI: “IN QUESTE PARTITE SERVE IL CUORE”
TAG: Australian Open 2022, Carlos Alcaraz, Marco Mazzoni, Matteo Berrettini
Se la caviglia è malconcia come nel 5o set,meglio che sia malconcia che intera!!!
Ehm, non farei paragoni del genere: una vittoria Slam vale sempre di più di una finale Slam, di qualsiasi epoca e terreno si tratti. Chi ricorda il finalista Solomon? Quasi nessuno, mentre Panatta resta negli annali come vincitore. Matteo avrà, spero, l’occasione per portare a casa uno Slam, ma un finalista non è un vincitore, chiunque ci sia dall’altra parte del campo. Poi sicuramente il primato di Panatta è destinato a cadere, credo che Sinner e Berrettini possano entrambi ambire a vincere più di Adrianone, lo spero tanto anche per tutto il movimento tennistico italiano, le vittorie portano pubblico e tanti bambini possono essere invogliati a impugnare una racchetta 😎
Berrettini ha giocato complessivamente, nei primi 3 turni, circa 15 minuti più di Carreño. Non mi sembra
questa gran differenza…
Sui denigratori di Matteo, come di altri azzurri non solo, sono d’accordissimo. Io sono fiero di Matteo e di tanti altri nostri alfieri, pressoché sempre. E se li critico lo faccio a malincuore, quasi empaticamente. Poi, per sportività, mi auguro che sia così con tutti.
Ps: visto che ho portato bene, lo dico subito: con Carreno perde per stanchezza!
…Forza Teo (E Jannik, stanotte) ♡♡♡
A chi pensa che Berrettini in top 10 non debba starci, vorrei ricordare che un top 5, Tsitsipas, agli US Open, una partita simile a quella di oggi (durata e TB finale) l’ha persa e non gli faceva neanche male il gomito.
Zedarioz..io e’ proprio quello che intendevo dire,il concetto che hai espresso nella seconda parte del tuo intervento.: che poi la massa muscolare delle gambe gli serva per posizionarsi bene e liberare potenza e’ implicito.
Un Saluto.
@ Erman (#3044158)
E a me questa crescita repentina desta più di un sospetto.
al 5° set lo spagnolo adolescente ha commesso troppi errori è andato in calando fisico ma soprattutto mentalmente al tie break si è vista tutta la differenza.
Matteo non ha giocato bene (come sempre debole di rovescio e scarso in mobilità), certamente non è al meglio, ma l’importante è stato portare a casa questo match che poteva anche perdere senza l'”aiutino” decisivo dello spagnolo orribile in canotta che ancora deve crescere per gestire l’ardore giovanile.
il prossimo incontro per Matteo sarà più duro, Carreno Busta più in forma, più esperto e tecnicamente più completo di lui.
L’unica superiorità certa di Matteo è il servizio. con Carreno dovrà cercare di migliorare il suo livello di tennis e cercare di chiuderla prima possibile
Va bene tutto, però bisogna ammettere che se prima della partita di oggi avessimo potuto scambiare, come avversario per Matteo, il truzzo spagnolo con la connazionale busta, l’avremmo fatto e pure di corsa, e probabilmente il Berretto avrebbe sudato meno…
Givaldo, stai proprio simpatico a tutti…
…vediamolo al prossimo incontro…non voglio essere nefasto ….ma per essere un campione dovrebbe avere qualche colpo in più …. e acume tattico nel leggere i momenti topici della partita…
Carreno non ha il servizio di Alcaraz..questa sarà la differenza..comunque sono 55 anni che seguo il tennis e posso dire che berretti è il più forte giocatore per risultati negli slam tra gli italiani..non ho visti pietrangeli…una finale a wimbledon contro jokovic..vale il Roland garros di panatta ora forza jannik..finalmente sono in pensione e mi posso vedere questi incontri …Alcaraz.fortissimo..seppur montatello
@ Peter (#3044233)
Per me è tutto l opposto, la prossima partita è più difficile perchè carreno è pioù riposato e stà giocando bene, inoltre non ha i problemi fisici di berrettini quindi per me è favorito
certo, l’ho premesso, si sogna.
anche perché dopo l’ostico carreno-busta e prima di zverev (che ha anche lui le sue gatte da pelare, il magnifico Shapo – sembra un ballerino sul campo – e uno tra nadal e karatsev, mica pizza e fichi), dovrà affrontare uno tra il redivivo Monfils e kecmanovic (che storia sarebbe se vincesse lui lo slam 😛 )
Con i se e con i ma se….
E infatti hai lasciato la top ten per motivi familiari???
È vero, poteva chiudere in tre set proprio lì, sul 4-3 e 0-30 in risposta in suo favore, con Alcaraz che riesce a battere solo seconde, e lui sparacchia fuori due dritti! Ma va bene lo stesso.
@ Barabba (#3043972)
Siamo in due, non mi ha mai convinto. Molto disequilibrio nel gioco o troppo o niente.
@ Paolo Papa (#3044097)
Purtroppo prima della rivincita con zverev, bisogna battere carreno busta, e la cosa non sarà affatto facile, carreno stà giocando bene ed è più solido mentalmente di alcaraz, se poi aggiungiamo le condizioni fisiche e la caviglia malconcia di berrettini. . .
@ Marco (#3044044)
Meglio così, torneo più avvincente…
Deve riposarsi per Carreno, che ha dato tanti dispiaceri a Fognini in carriera e che sarà un martellatore più paziente sul rovescio, più paziente anche perché in grande forma fisica
@ martina (#3044070)
Al 2040 anche no… comunque mamma mi a, che ego smisurato questo pivello! Ma chi è??? Da Dove arriva?
Matteo immenso, oggi ha dimostrato definitivamente di essere un grande… Quest’anno tra Berretto e Sinner uno Slam lo vinciamo sicuramente!!!
a me lo spagnolo è sembrato un po’ troppo “sviluppato”… e vestito come un facchino dalla casa col baffo (li è facile migliorare)! ma è un giocatore da tenere in considerazione nel futuro.
@ martina (#3044070)
Al 2040 anche no…
@ Duccio (#3043911)
La massa muscolare per esprimere velocità nel tennis serve davvero poco…a 18 anni ero la metà fisicamente di quello che sono adesso e la mia palla viaggiava il doppio…il tennis non è sollevamento pesi o braccia di ferro…se bastasse mettere su qualche muscolo perché quelli che già sono fenomeni non si ammazzano in palestra? Intanto l’eccessiva muscolatura ti rallenta e poi ti appesantisce…e cmq..tutta sta massa di muscoli il ragazzino non mi sembra proprio ce l’abbia
il famoso dritto al fulmicotone 🙂 ahahahahaha
@ fisherman (#3044010)
Mi spiace ma il lato fisico è molto importante per Alcaraz.
Se non avesse quelle gambe letteralmente mostruose ma avesse quelle di Berrettini o di Sinner, non potrebbe mai tirare le bordate che tira. Ha spinta e una forza indicibile nella parte inferiore del corpo. I bicipiti in mostra effettivamente sono un po’ da bullo, ma devono vendere il prodotto ai giovani. Come succedeva con Nadal con canotta e pinocchietti.
Con Carreno Busta la partita Matteo la vince più facile rispetto a quella vinta con il giovane Alcaraz.
Contro Matteo, Alcaraz ha giocato forte ma il livello di gioco e mentale con cui Matteo l’ha costretto a confrontarsi è stato troppo alto in questo frangente.Il tutto detto senza voler gufare il prossimo turno.
Mi spiace solo che Berrettini abbia cambiato sponsor tecnico. Hugo Boss per l’abbigliamento e Asics per le scarpe, lasciando l’italianissima Lotto. Ma capisco.
Intervento che condivido..Caro Mauriz.
Carreño e’un osso duro in quanto giocatore senza lacune ,completo come repertorio di colpi ,continuo e avvezzo alla lotta e alle battaglie sulla lunga distanza.:lo seguo fin dagli esordi e dalle prime affermazioni a livello Challenger; l ho visto piu volte dal vivo negli eventi Challenger,come al Tormeo di Como che vinse in un paio di occasioni una dozzina d annifa,e gia si intuiva potesse scalare le classifica come poi e’ avvenuto in questi anni in cui ha raggiunto la Top Ten.
Auguriamoci che Matteo possa recuperare bene,perche prevedo um altro match dilatato e occorreranno tamte risorse fisiche per venirne a capo.
E adesso Carreno…mmmh, no me gusta, troppa Spagna!☹
Grandissimo Berrettini grandissimo! E con una distorsione di mezzo, peccato l’orario mi sarebbe piaciuta vederla
In effetti al termine del quarto set, ben pochi avrebbero scommessio sulla vittoria di Berrettini, invece il romano, si è ripreso fisicamente ed ha lottato come un leone. Questa è la seonda partita di Matteo che mi entusiama, la prima è stata la finale con il russo Karatsev dello scorso anno. Ha dimostrato di reggere fisicamente 5 set, è questo è un ottimo segno. Peccato per Sonego. Mi sono svegliato alle 3 e sorbito 6 ore di tennis, ma ne è valsa la pena. tenzo
Certo, come no? Infatti ha perso e ha rischiato di perdere in tre, da quanto era nettamente superiore
Quoto! Nadal già a 18 anni era un super campione, un super sportivo, un super personaggio. Alcaraz vedremo…
Grande Matteo, ha vinto soprattutto di testa.
Il 4 set ha preso il primo break per le condizioni di sole-ombra poi l’ha lasciato andare. sono convinto che il secondo break gle l’abbia lasciato apposta per servire per primo nel 5°.
Speriamo si riprenda fisicamente perchè può tornare a giocarsi una finale slam.
Lo spagnolo però è troppo incensato e mi sembra che si stia esaltando troppo, rischia di smarrire il talento indubbio
Alcaraz è un ragazzo simpatico con un talento enorme. I suoi tifosi fanno veramente di tutto per non farmelo sopportare, devo dire che ci stanno purtroppo riuscendo bene e sto iniziando a fargli il tifo contro, ma non si dovrebbe fare e non lo merita. Solo una riga invece per Matteo che semplicemente è un campione vero
@ Carlone (#3044014)
Vedremo quanti mesi tiene qs ritmo ! La testa deve seguire i muscoli…
Poteva tranquillamente vincere in tre set dove sono tutti i filo spagnolo? Ne deve fare di strada Alcacaz
@ tonino zugarelli (#3044116)
Peccato che non possa mettere like.
Oggi Alcaraz non ha giocato da campione.
Ha fatto meno errori del solito. Questo sì.
Ma fino a quando Berrettini ha giocato alla grande li faceva.
Con qualcuno che spinge, la sua tendenza a strappare il colpo e la sua autostima lo fanno sbagliare se non ha gli appoggi giusti e anche se il colpo arriva forte.
Tutt’altro discorso nei colpi di difesa pura. Lì lo spagnolo proprio grandissimo.
Comunque al servizio Matteo male male.
La seconda di Matteo me la ricordavo fortissima anche solo poche settimane fa.
Dov’è finita? Li avete letti i dati delle velocità medie della seconda?
La prima a Sydney Medvedev doveva andarla a prendere in tribuna.
Può esserci così tanta differenza? Vedo altri big server che la palla la fanno correre anche agli Aus Open.
A me pare che troppo spesso qui Matteo la metta sulla sicurezza.
Prima e seconda.
E troppi topponi da fondo che cadono prima della linea del servizio.
Qui non basta.
Vince chi attacca.
Se giochi conservativo quelli forti a Melbourne ti montano sopra.
In questa partita è venuta fuori tutta la differenza tra un vero top10 e un probabile top10: la testa.
Un po’ come quando Berretto ha giocato contro Djokivic.
Il nostro si deve rammaricare perchè non è stato così freddo da chiudere in tre set, più che godere per aver vinto al 5°.
Lo spagnolo è davvero inguardabile , brutto, truzzo e rumoroso. Direi una versione brutta del primo Nadal.
Vedremo nel tempo se questa precocità non andrà a scapito della qualità.
Per adesso bravo Matteo sei veramente un grande tennista.
Orgasmoooooo multiplooo !!! Lo sbruffone supersicuro di sé è stato BATTUTO ! GIÙ I pantaloni Carlos e prendi …
Alcaraz scolpito come il primo nadal che destava sospetti. La crescita evidente è fisica e in poco tempo.
Mi sembra il primo vero scontro tra top del torneo. Io pensavo ne uscisse vincitore lo spagnolo. Ottimo Berrettini… un po’ più di cattiveria agonistica e andiamo… in bocca al lupo.
Grande Matteo…contro tutto e tutti …adesso con Carreno dipenderà dalle sue condizioni fisiche soprattutto…speriamo bene….rimane vittoria storica comunque vada per come e contro chi è arrivata..
Congratulazioni a Berretto e complimenti al big Jim spagnolo che è riuscito a portare il nostro Matteo al 5^ set. Rod Laver può dormire sonni tranquilli, questo Grande Slam non sa da fare.
Scusate ma sono in pensiero per Alcarazforever…non vorrei gli fosse accaduto qualcosa di grave…. è sparito dalla chat …
Bene Alcaraz, ma non ci disuniamo. Sul 3 a 4 e risposta del terzo set, è stato Berrettini a rimetterlo in partita, non lui a giocare da campione i punti importanti. Se Matteo non sbaglia un paio di dritti abbordabili, parleremmo di un’altra partita. Berrettini è stato un grande, ma con un po’ più di killer instinct la poteva chiudere prima, quanto meno portandolo al tie break al terzo. Nei tie break, infatti, si è vista la distanza di spessore che c’è ancora fra i due.
B R A V I S S I M O !
Odios, Alcaraz!
Purtroppo mezza partita l’ho saltata, sono salito a bordo sul finale del terzo set.
Decisiva la strategia di matteo di portare alcaraz al supertie break, dove è stato sontuoso.
Mi è piaciuto il riferimento a “Sparta contro Atene”, nel commento di Mazzoni e sono contento che il giovane spartano sia stato ridimensionato (ma il futuro è suo).
Adesso, senza djokovic è lecito sognare (c’è da prendersi la rivincita anche contro Zverev).
Intanto agli ottavi ci va Berrettini.
Esatto. Tutti si fissano sul fatto che ha 18 anni, ma è significativo fino a un certo punto. Anche se quasi tutti i diciottenni hanno margini di crescita enormi, non è detto che sia il suo caso. Bisogna essere più puntuali nelle analisi, non guardare solo l’anno di nascita.
sai, di Alcaraz non ne potrà più parlare fino al prossimo slam, mentre di Matteo sì, e speriamo molte altre volte.
I campioni alzano il livello quando serve
più che altro uno che non ha capito che qua dentro la cosa che più interessa è il tennis. Per altro tipo di polemiche anche basta.
GRANDE BATTAGLIA FISICA,BRAVO BE
RETTONE A NON MOLLARE NEL MOMENTO DECISIVO.IL RAGAZZONE SPAGNOLO HA PAGATO LA MINORE ESPERIENZA.
Bravissimo Matteo, top! Però questo Alcazar diciottenne è mostruoso, se non si brucia o se non lo bruciano per fretta può rischiare di diventare un Big1 8cioè uno come i big 3 ma senza altri in giro…impressionante quanto potrebbe teoricamente vincere da qui al 2040!
Condivido. Non ho visto tutta la partita, ma negli stralci che ho visto, ho visto un’ingenuità di Alcaraz che giocava costantemente sul rovescio di Berrettini. Ora, non v’è dubbio su quale sia il colpo debole del nostro, però, primo, il suo rovescio non è proprio una ciofeca, ma è migliorato molto; secondo se t’intestardisci troppo a giocare sul colpo debole dell’avversario, questo se l’aspetta, come la notte dopo il tramonto, e gli dai modo di prepararlo.
😮 Un altro novax?
@ La Freddezza di Sinner (#3043892)
Concordo. Ha solo 18 anni ma praticamente sa fare già tutto.
Oggi ha sparato un servizio a 216, in risposta e da fondo campo tira come Sinner, usa spesso il back di rovescio, è bravo a fare le palle corte e a rete se la cava piuttosto bene. Inoltre fisicamente è già molto strutturato.
Ha ovviamente grandi margini in termini di esperienza e continuità, ma tecnicamente e fisicamente è già completo.
Felicissimo per Matteo ma questo ragazzo è veramente destinato ad una grande carriera , ha 18 anni e gioca già da top ten …leggo tanti se e tanti ma sullo spagnolo e mi fanno ridere…lui Rune Musetti Cobolli sono giovanissimi ma chi prima, chi dopo, sono destinati a stupire perché ,aldila dei giudizi spesso controcorrente, sono per me fenomeni considerato il livello maschile in generale…in bocca al lupo Matteo
Commento a cui mi associo …
Carlos lo sarà ma oggi in campo di campioni ce n’è andato uno ed era Matteo.
Grande Matteo, ma lo spagnolo già adesso, come colpi gli è superiore.
E per il servizio sono alla pari
Poldi facci sapere
@ Adriano Sichepanacca (#3043936)
Hai perso un’ ulteriore occasione per fare bella figura…
Se credi,o sei persuaso di avere un briciolo di competenza,puoi fare meglio..
Il prossimo intervento,forse,ti uscira’ meglio..
Provaci ancora Charlie..a nanna
Adios alcaraz!
L’impresa di Berrettini è stata straordinaria anche perché dall’altra parte io ho visto veramente un fenomeno. Non guardiamo il dato anagrafico. Alcaraz già ora è giocatore completo privo di veri punti deboli. La cosa più impressionante, almeno per me, è la rapidità di gambe, non mi viene in mente nessuno così, tranne Djokovic e forse neanche lui.
Alcaraz nel dopo partita è stato esaltato oltre il dovuto, se Matteo avesse avuto più attenzione sul 4 pari del terzo la partita finiva lì. Ma fa parte del gioco mediatico esaltare il giovane spagnolo, chissà se gli fa bene.
Nota di costume..in tutti i sensi,oserei dire,nella fattispecie:
Il completo in canotta di Carlitos,questa versione ,azzarderei,” da praticante di di lotta greco – romana, con tanto di bicipiti in vista non gli rende giustizia perche’ amplifica o vuole amplificare il fattore fisico quando invece la centralita’ deve averla e la ha,a tutti gli effetti,il fattore tecnico, perche questo ragazzo e’ fortissimo,completo nel repertorio e non gli manca nulla per essere e sara’ uno fra i dominatori nel Circuito,pero’ questo voler esibire il lato fisico,a prescindere,e’ un vezzo,sicuramente dettato dalla giovane eta’,a cui potrebbe/ dovrebbe rinunciare per indossare completi piu canonici,in modo tale che il focus su di lui sia piu sulla sua eccellenza di giocatore che sul piano fisico- estetico che non aggiunge nulla,a mio modo di vedere.
Vittoria bellissima perché sul due set pari pochi ci credevano. Matteo era aggrappato ad un servizio che perdeva incisività ed un dritto da “tutto per tutto” mentre l’altro era onnipresente sul campo.
Invece con un cuore grandissimo ed un orgoglio straordinario ha voluto la vittoria, la cercata con tutto sé stesso.
Non sminuiamo nessuno di questi due ragazzi, Alcaraz a 18 anni fa paura a tutti, “monta” sulla palla saltando e scaricando la sua potenza ma oggi ha solo sfiorato la vittoria.
alla decima volta con lo stesso commento non sei solo noioso, sei totalmente inutile…fai scorta di Maalox e guardati il curling, tra poco cominciano le Olimpiadi invernali
Io penso che le valutazioni si facciano anche in base al giocatore che hai davanti, non esiste un solo modo di vincere. Alcaraz sta seguendo la strada di Nadal, che ha dominato fisicamente gli avversari per anni e a 18 anni aveva le braccia grosse come un tronco d’albero. Rafa però ci abbinava un talento e una sensibilità spesso sottovalutate, nonchè una tecnica molto atipica (v. il diritto) che, essendo un unicuum, lo favoriva. Alcaraz punta a fare lo stesso ma più linearmente, senza la peculiarità tecnica. Dall’altra parte hai gente come Sinner o Medvedev che sono più sulla strada di Djokovic: grande elasticità, leve lunghe, fisico tirato ma non grosso. Anche in questo caso, Djokovic ci abbina una precisione tecnica da galleria d’arte; Sinner in questo sta cercando di arrivare lì, uno come Medvedev invece combina la peculiarità tecnica di Rafa con la struttura fisica di Nole. Poi vabbè, ci sarebbe anche il caso Federer ma quello semplicemente non è replicabile, ha una barriera all’ingresso troppo alta (la tecnica), anche se poi Roger ci ha abbinato un allenamento furibondo e un costante processo di miglioramento.
@ Mozz 22 (#3043985)
Voi esterofili continuerete a farvi seghe fisiche guardando Alcaraz a prescindere, rispetto per tutti, però du palle a leggervi sempre e solo a favore dello spagnoletto, cit.
Cmq peccato perché avrebbe potuto chiuedere facilmente in 3 set quando alcaraz non sembrava manco crederci piu in quel game da 0_30 quattro regali…speriamo possa recuperare perché adesso un altra battaglia
Se posso aggiungere qualche considerazione: penso che ci sia una ragionevole unanimità nel giudicare alcaraz come molto forte o fortissimo o fortissimissimo. Ma sicuramente i filo iberici suoi sfegatati sostenitori in questo sito spesso denigrando i nostri e, diciamolo pure, anche lui stesso come atteggiamento e comportamento, non contribuiscono a renderlo simpatico. Chi lo paragona a Nadal alla sua età non sa cosa dice (come personaggio). Ma in fondo …. Who cares, it’s only rock’n’roll
Basta.
Allora non sai scommettere.non si puo giocare Alcaraz a quella quota
Ma quale ridimensionato, ha perso 7-6 al quinto dal numero 7 8 speriamo per poco) del mondo. Alcaraz è fortissimo, è un 2003, cioè ha l’età che aveva Rafa nel 2005 quando vinse il primo RG. Per Matteo grande gioia e grande soddisfazione ma non deve sentirsi appagato, lo attende un ottavo difficile contro un altro spagnolo che oggi ha vinto un bel match e sappiamo bene che gli iberici non regalano nulla. Riposiamoci e fra 48 ore ancora più carichi, a questo punto deve essere ambizioso e l’obiettivo deve essere la semifinale.
Niente di grave
Ineccepibile l’analisi di Mazzoni.
La grande vittoria di un campione di grande solidità, mentale e tattica
Molto bravo in nostro Matteo.Complimenti
Un grande Matteo ,oggi perfetto sotto quasi tutti gli aspetti, io temo maledettamente il prossimo turno. Carreno quando è in palla ( e purtroppo sta dimostrando di esserlo) è uno degli avversari piu tosti che ci siano nel circuito..
Penso che oggi si hanno vinto un sacco di persone visto le quote pre match tutta avranno giocato berrettini compreso io…davvero non avevano senso
Sono stato il primo a scrivere su questo sito, giorni fa, che Berrettini avrebbe sconfitto Alcaraz. Quest’ultimo, buon prospetto, non e’ un fenomeno, ne’ mai lo sara’. Con buona pace dei tanti incompetenti che si lasciano impressionare da un bicipite pompato.
Grandissimo Matteoooooooooo
Perfetto! Mi sono svegliato alle 4 per vederti, dopo i primi due set vinti ho detto: caro Matteo, i prossimi due set saranno durissimi quindi mi faccio una penichella e mi risveglio per vederti vincere al quinto, così è stato! Epico…
Matteo ha migliorato e sta migliorando i suoi punti deboli.
Rovescio e mobilità, supporre che entri in top5 non è speranza ma fiducia nell’ottimo lavoro che sta facendo Santopadre e team.
@ Adriano Sichepanacca (#3043936)
Non manca nessun “Re”, manca solo un giocatore importante che ha scelto con la sue decisioni di non esserci. Punto.
Grande Matteo,avevo pronosticato,lo ammetto, vincente Alcaraz visto le non buone performaces dei turni precedenti,ma l’esperienza fortunatamente ha ancora il suo peso in certe situazioni,soprattutto quando non sei nelle migliori condizioni fisiche
detto questo temo, e non me ne vogliano i suoi detrattori,che questo Alcaraz ce lo troveremo tra le balle almeno per una decina d’anni,detto in maniera bonaria…
@ Duccio (#3043921)
Non ne facevo una questione di fisico, ma di tenuta psicologica!!
Esattamente, condivido i vostri pensieri. Con una migliore resa al servizio e qualche errore in meno Matteo avrebbe vinto in 3 set in scioltezza. Si è complicato la partita più per demeriti ed errori propri che per la prestazione dell’avversario, che non è stato irresistibile al servizio e ha commesso diversi errori, pur giocando bene naturalmente….
GRANDE MATTEO…GRANDE VITTORIA ANCHE CON POCHI ACE…ORA 48 DI MERITATO RIPOSO…E POI AVANTI CON UN ALTRO SPAGNOLO…E IL BIMBO SE NE RITORNA A CASA…
2 su 3 avrebbe vinto facile , 3 su 5 ha vinto lo stesso
Grandissimo Matteo!!!! Ho sempre tifato per te, sei un grandissimo giocatori e meriti pienamente la top ten!!! Alla faccia di chi ti criticava! Tie
Amo Berretto, bimbominkia a casa.
@ Duccio (#3043911)
E troppa massacrea acido lattico