Il caso Djokovic: Il Premier dello stato di Victoria incolpa Tiley per la situazine. Djokovic rischia un divieto di 3 anni per entrare nel paese e l’Australia rassicura “Non è in prigione può andare via quando vuole dal paese”
Se la soap opera non avesse avuto abbastanza colpi di scena, ora ne arriva un altro tanto inaspettato quanto forte: una lotta tra gli organi australiani. La premier dello Stato di Victoria, Jacinta Allan, che era in ultima analisi responsabile dell’elaborazione dell’esenzione medica concessa a Novak Djokovic, ha incolpato Craig Tiley e l’istituzione che presiede, Tennis Australia, di aver nascosto al suo governo la documentazione fornita dall’esecutivo federale, in cui il primo ministro dell’Australia, Scott Morrison, sottolineava che non era sufficiente essere stati infettati dal coronavirus negli ultimi 6 mesi per entrare nel paese e avere diritto all’esenzione. Si sta preparando un caos ora perché questo suggerisce un possibile compiacimento di Tiley per il tennista serbo e per far giocare il n.1 del mondo lo slam aussie forse con troppa facilità.
Novak Djokovic ha un lungo fine settimana davanti a sé prima della sentenza del tribunale che non solo deciderà se potrà partecipare agli Australian Open del 2022, ma anche il suo futuro rapporto con questo paese. Secondo la legge australiana, quando un visto viene revocato, una persona può affrontare un divieto di ritorno nel paese per tre anni. Il governo non ha escluso di imporre una tale sanzione, ma tutto dipenderà da come si sviluppa il processo giudiziario e dall’atteggiamento di Djokovic nel collaborare.
Quello che sta succedendo con Novak Djokovic va ben oltre le questioni strettamente sportive e potrebbe generare un problema geopolitico di ordine globale. Lo testimonia l’evidente pressione esercitata dal governo serbo attraverso il Ministero degli Affari Esteri, che ha convocato l’ambasciata australiana in Serbia nella sua sede per chiedere che il tennista sia trasferito in un altro albergo. Inoltre, l’ambasciatore serbo in Australia ha già presentato una protesta fortmle, come rivelato da TheAge. La risposta di Karen Andrews, il ministro australiano degli affari interni, ha sottolineato che Djokovic non è prigioniero nel paese perché può partire quando vuole.
TAG: Novak Djokovic
@ Stiamo diventando tutti razzisti! (#3022010)
C’è scritto ”if you are not fully vaccinated australian”, dove Australian sta per australiano, quindi si intende chi ha la cittadinanza Australiana, che non è il caso di Novak
La battuta era esilarante fino a che non hai saputo della Voracova, da lì in poi fa meno ridere. Ma ancora non sei convinto. Vedremo quando espelleranno quelli che mancano all’appello, se ti renderai conto che sono state modificate le regole in corso d’opera. A meno di voler credere alla favola che il governo federale ha scoperto da 2 giorni che stanno per giocarsi gli AO e ha deciso di colpo di indagare sulle motivazioni delle esenzioni, quando il 95% dei partecipanti è già in territorio australiano.
Se Djokovic fosse stato statiunitense, il suo governo avrebbe potuto fare molta più pressione!
Se Djokovic fosse stato statiunitense, il suo governo avrebbe potuto fare molta più pressione!
Invece ora per gli sport di contatto è necessario il super green pass ottenibile solo con doppia vaccinazione o guarigione negli ultimi 6 mesi, informati….
Al momento non risulta che Djokovic sapesse di questo vedo del governo federale. E non penso che lo sapesse, perché altrimenti non avrebbe mai rischiato di andare in Australia sapendo di poter essere respinto. Dunque c’è da capire cosa ha combinato Tioey: ha volutamente nascosto la lettera del governo federale, o semplicemente gli è sfuggita? In entrambi i casi, se così é successo, andrebbe immediatamente licenziato, e Djokovic dovrebbe chiedergli i danni.
Non si potevano replicare le modalità dell’anno scorso, non c’erano i vaccini o meglio erano appena all’inizio, non ci si poteva vaccinare con questa cadenza
Anzi Vavassori e Trevisan ne godrebbero
Gli assenti hanno sempre torto, inoltre chi vincerà (Medvedev o un altro) sarebbe un vincitore degno, non un vincitore di un torneo dimezzato
E ALLORA? COSA C’entra con il fatto di entrare in Australia…
@ JOHN (#3022077)
Non mi sembra altri sportivi sono entrati tranquillamente nelle stesse condizioni di Nole…e poi un paese che fa un lockdown di 250 giorni mi sembra un paese governato da ipocondriaci…
@ amr (#3021983)
Se ,per ipotesi,un pregiudicato un delinquente o un qualsiasi individuo che abbia fatto un “pesante errore” donasse una qualsiasi cosa… sarebbe comunque in fallo verso la collettività!!!!!
@ Tennisforever2 (#3021971)
ma che dici .. kirgios è da sempre contro i poteri costituiti .. da che parte pensavi stesse? .. ma dai va ..
Questi canguri si sono bevuti il cervello… trattare Djokovic come un criminale internazionale… bel posto l’Australia ma non ci vivrei ahaha
Si, e le marmotte incartano la cioccolata
Il doppio non fa per noi, siamo tutti singolaristi.
Quando tutto questo è iniziato si diceva che ne saremmo usciti meglio di prima, che avremmo dato più valore alle cose importanti, dai sentimenti verso i nostri cari alle priorità del pianeta ecc ecc… A due anni di distanza si può affermare con certezza che non è andata così, che sta continuando a non andare così e che anzi sta andando esattamente tutto al contrario… tutti contro tutti, l’importante è dimostrare di stare dalla parte del giusto secondo le proprie convinzioni e chi se ne frega se nel frattempo il Covid sta prendendo sempre più il sopravvento “tanto mica è colpa mia”… Gli interessi personali o anche la semplice possibilità di dire “avevo ragione io” sono tornati ad essere in men che non si dica le cose più importanti in assoluto.
Rimane un titolo dimezzato nel valore, Medvedev per primo dovrebbe chiedere di avere djiocovic in tabellone
Ehm… Renata Voracova
Piu’ che una minaccia una ammonizione: la legge e’ uguale per tutti e adesso esaminiamo bene quello che e’ successo.
La governatrice dello stato di Victoria ha pensato bene di ufficializzare alcune cose che sono successe.
Non vorrei essere nei panni di Tiley…
LA COERENZA D’ ACCIAO di NOLE vs l’ INCOERENZA dell’ Australia, e di tutti gli altri paesi, che gridano al pericolo per l’ umanita’, e poi NON HANNO le palle (NE LA CONVINZIONE) di applicare le sanzioni adeguate a chi infrange la L.O.R.O. legge P.E.N.A.L.E..
Pazienza. Ce ne faremo una ragione se si ritirassero i tennisti serbi.
Chiamarla “soap opera” vuol dire o non conoscere il significato di soap o contraddire tutti i moralistici panegirici, le catilinarie contro l’untore Djokovic, i catastrofismi sul destino del tennis..qui non c’è niente di ameno o divertente, c’è un caso complesso, ormai “noir”, che rischia serie complicazioni per le parti in causa, gonfiato per interesse mediatico, purtroppo proporzionato alla risonanza del personaggio, vittima, e ne sono sempre più convinta, di mancanza di serietà, trasparenza e corretta organizzazione di un torneo che si è già svolto con esito positivo in fase pandemia e non capisco perché non abbia replicato le stesse modalità, previ accordi a deroghe non ad personam ma ai partecipanti utilizzando criteri già collaudati che soli possono garantire la sicurezza in ultima analisi. E che le misure governative siano generiche e fallaci lo dimostrano le notizie di oggi su punte record di moltiplicazione dei contagi, prevedibili data la disinvoltura con cui viene affrontato per esempio l’obbligo alla mascherina, dove non è certo Nole, tracciatissimo e controllatissimo, a rappresentare un pericolo per l’Australia
La legge è uguale per tutti. Basta eccezioni
Ora???
Ora lo dovrebbe fare??
Il ritiro degli atleti serbi??
…si stanno cacando sotto…
Tranquillo… lunedì finisce tutto e potrete dedicarvi ad altre cospirazioni
AHAHAHAHAHAH RIDILLA TI PREGO
È lui che non se ne vuole andare, vuole passare per una vittima dei poteri forti e diventare eroe nazionale con tanto di statua equestre in ogni città mica come Mohamed Ali che per il rifiuto di andare in Vietnam è stato messo in galere, ha perso il titolo mondiale e squalificato per anni perdendo tra l’altro milioni di dollari. Ma quello è e resterà un mito assoluto in tutto il mondo lui solo della Serbia….
Beneficenza, fondazioni, numero 1 … non c’entrano niente con l’emergenza pandemia. Le regole valgono per tutti, miliardari e medioborghesi. Il serbo è tennista immenso ma nel frangente si sta comportando come una star capricciosa che pensa di poter sottrarsi alle regole solo perchè ha i miliardi. Si vergogni e chieda scusa. E si vergogni di professarsi novax; la libertà individuale, motivata o immotivata che sia, svanisce in tempo di guerra. E ora l’umanità è in guerra col virus.
Questa è la battuta più esilarante sentita in questi giorni.
Il governo australiano non vuol far giocare Diokovic (chissà chi vorranno favorire…) e quindi cambiano le regole in corsa…
Ma per favore, un minimo di ritegno nei commenti…
E’ pur vero che adesso è uscito il caso Voracova… evidentemente neppure gli australiani sono perfetti e qualche buco nei controlli all’immigrazione c’è pure lì (io sono stato in Australia alcuni anni fa e all’arrivo non ho subito alcun controllo, ad esempio).
Ma da qui a ipotizzare un complotto contro il serbo mi pare un tantinello esagerato….
Non temere durerà a lungo e in più fra un po’ in tutti gli sport ci sarà l’obbligo vaccinale quindi ne vedremo delle belle…
Per quanto mi riguarda la sua immagine non mi affascinava neanche prima, se già non lo consideravo prima il goat ora ancora meno.
Tiley sta con l’acqua alla gola lo ricordo ancora disperato lo scorso dopo il profondo rosso dell’organizzazione passata…un strano organizzazione in perdita avrebbe sancito la sua testa e le sta provando tutte per portare il giocatore che nel bene o nel male è il numero 1 al mondo…
Ma se Novak avesse detto in tempi non sospetti, almeNo un mese fa, di aver preso il covid, non sarebbe stato meglio? Così gli avrebbero detto subito che non poteva entrare;
Invece , hanno tenuto tutto segreto fino all’ultimo, sperando di farla franca
@ amr (#3022085)
Su come funzionano hai perfettamente ragione, il senso del mio discorso è che se la sua fondazione ha potuto donare, è perché associandola al suo nome ha dei ritorni maggiori rispetto ad un perfetto sconosciuto ,son pochi quelli che li cacciano di tasca propria, uno per esempio è Totti… comunque stiamo uscendo fuori tema..
Secondo la legge australiana, quando un visto viene revocato, una persona può affrontare un divieto di ritorno nel paese per tre anni. Il governo non ha escluso di imporre una tale sanzione, ma tutto dipenderà da come si sviluppa il processo giudiziario e dall’atteggiamento di Djokovic nel collaborare.
Questa assomiglia tanto a una minaccia da parte dei democratici australiani. Se presenti in tribunale dei documenti che ci mettono in difficoltà, non entrerai per 3 anni. Io credo che Djokovic stia rischiando grosso e farebbe bene a tornare a casa il prima possibile.