Tiley (AO): “Djokovic? Avremo un quadro molto più chiaro nei prossimi giorni, ma è già un po’ tardi”
Un silenzio che fa un rumore incredibile. La vicenda di Novak Djokovic, 9 volte campione agli Australian Open e detentore del titolo, ha del paradossale. Il primo Slam dell’anno scatterà tra meno di due settimane e ancora tutto tace sulla posizione del serbo. Il numero uno del mondo è volato in Spagna dalla sua città natale, Belgrado, per immergersi nella calma e clima più caldo della Soto Tennis Academy, allenandosi con le stesse palle dell’Australian Open, a caccia di sensazioni “simili” a quelle che troverebbe a Melbourne. Ma niente sembra muoversi a suo favore per un viaggio last-second in Australia. Ci sono ancora dei voli charter che potrebbero imbarcare dei tennisti con esenzioni mediche, ma non è dato a sapere sulla situazione di Djokovic, arroccato sulla propria difesa della privacy. L’ha confermato anche il diretto di Tennis Australia, Craig Tiley, in un’intervista a Today, in cui parla anche di Djokovic.
“Arrivando in Australia, ogni atleta che entra deve essere vaccinato e mostrarne la prova, o deve aver fatto domanda per un’esenzione medica. Nel caso dei giocatori di tennis, è molto più rigoroso di chiunque altro venga in Australia chiedendo un’esenzione medica”, ha spiegato Tiley. “Ci sono due panel medici che valutano qualsiasi applicazione e la valutano alla cieca. Non sanno chi è il richiedente. Seguendo le linee guida, l’esenzione viene concessa o meno. Il motivo della concessione dell’esenzione rimane privato, tra il collegio e il richiedente. Sappiamo di atleti che hanno chiesto l’esenzione e in alcuni casi è stata concessa. Alcuni di questi [giocatori] hanno indicato di essere qui, ma spetta all’atleta rivelare e [decidere] se vogliono condividere tali informazioni”.
“Per quanto riguarda lo stato relativo a Novak, nei prossimi giorni avremo un quadro molto più chiaro“, ha affermato Tiley. “Indubbiamente si sta facendo piuttosto tardi per presentarsi e giocare agli Australian Open. Quello di cui sono consapevole è lo stesso di tutti gli altri. Novak ha chiarito che non avrebbe rivelato le sue condizioni mediche, o se fosse vaccinato o meno. È una sua scelta farlo”.
Il direttore del torneo si mostra molto fiducioso sulle condizioni di sicurezza del torneo: “O prova della vaccinazione, o un’esenzione per motivi medici. Se lo hanno fatto, sono considerati vaccinati e ammessi sul posto. Tutti saranno al sicuro”.
In Serbia sui media continua il tam tam di voci su Novak, con alcuni che si dicono certi della presenza last second del campione a Melbourne, altri che invece parlano dell’esenzione richiesta ma respinta, condizione che non gli permette di volare in Australia. Un’attesa che, visto il torneo ormai a ridosso, inizia francamente ad essere “stucchevole”.
Marco Mazzoni
TAG: Australian Open 2022, Craig Tiley, Djokovic, Marco Mazzoni, vaccino Covid-19
Boicottiamo gli Australian open
Giusto che partecipi,molto meno corretto come è avvenuto. È chiaro che gli interessi hanno prevalso sul resto. Certamente tiferò contro Nole ogni partita ahahahhaha
Ottimo! Tutti contenti, ma sarà durissima, perché Zverev e Medvedev sono già molto più avanti di lui con la preparazione…Inoltre ci vorrà fortuna nel sorteggio (sperando in primi turni agevoli e che i 2 suoi avversari s’ incontrino in semi)…Vai Grande Nole!
E aggiungerei che ha dichiarato di aver ricevuto un’esenzione medica. Insomma, chi era convinto che gli australiani sarebbero stati inflessibili non ci aveva proprio visto lungo…
Djokovic ha Appena pubblicato su instangram la foto della part4nza di inizio 2022 con un permesso speciale verso Australia… quindi c’è
In realtà Nole non deve fare proprio nulla…
Si è iscritto al torneo e non ha rilasciato dichiarazione alcuna…
Se non potrà andare a Melbourne, l’ ultimo giorno utile per ritirarsi, senza incorrere in multe od ammende, si ritirerà. Stop.
Sono giornalisti, siti specializzati, addetti ai lavori, ex-giocatori, organizzatori stessi, che ci stanno “ricamando sopra”.
Certo che possono.
Mai sentito parlare di allergie a una particolare sostanza?
Inoltre, non ti sarà sfuggito che lo stesso Tiley ha dichiarato che qualche esenzione è già stata concessa.
Stavolta, il serbo sembra essere riuscito a compattare le posizioni degli addetti ai lavori in merito al suo comportamento. Riporto dal sito Express.co.uk:
“Novak Djokovic has been urged to make a quick announcement on the Australian Open because “there are so many people hanging on his decision”. Former Wimbledon finalist Mark Philippousis has told tournament organisers to go public if the world No.1 remains silent.
Mark Philippousis told Code Sports: “It’s disappointing it has taken this long to get clarity on Djokovic’s situation, as complex as it is.
I respect his position of not wanting to make his medical history public but there are so many people hanging on his decision and I feel they should’ve had an answer by now.
I actually have some sympathy for his position of not wanting his medical decisions made public but, whether or not he chooses to reveal his vaccination status, he needs to reveal his Australian Open status”.
D’accordissimo con l’ex giocatore australiano, a questo punto ogni ulteriore indugio appare ingiustificabile, e se il serbo continua a tacere, dovrebbe essere Tennis Australia a porre fine al discutibile spettacolo, che prosegue da quasi tre mesi, Craig Tiley in primis, sia per provare a salvare quel che resta della propria immagine sia, soprattutto, per rispetto verso il pubblico.
Chiaramente no. Ma teoricamente, perché poi dipende sempre da persona a persona, il non vaccinato ha una carica virale superiore e per più tempo. Quindi, se entrambi fossero positivi, in teoria Djokovic sarebbe più contagioso.
Che bello sarebbe se tutti i tennisti vaccinati ( 90% ) si rifiutassero di giocare contro i no vax. Così come succede a lavoro , che alcuni no vax sono stati isolati perché i colleghi nn volevano più starci insieme ed addirittura licenziati. Tempi bui in arrivo per i no vax
Vero, c’è una grande mancanza di rispetto di Djokovic verso tutti i malati di Covid che stanno in ospedale e una grandissima ignoranza in campo medico del suddetto giocatore per sentirsi superiore e non vaccinarsi…solo perché è uno sportivo.
Roba da pazzi, hai ragione!
Senza Nole si aprono scenari interessanti per il titolo a Melbourne
Quando si dice non sapere leggere i dati…
E’ ovvio che nel periodo di lock down, senza il lock down, i morti sarebbero stati moltissimi di più !
Poi, vista la possibilità di tenere molto bene la situazione sotto controlo FACENDO ENTRARE ESCLUSIVAMENTE VACCINATI, ecc. hanno potuto “liberare” la situazione, senza subire le situazioni catastrofiche europee (collasso ospedali, ecc.)..
Il dato rispetto all’ Italia è: 140.000 morti in meno. Ma qualche cialtrone italiano che vuole impartire lezioni agli australiani non manca mai
La controprova non la avremo
Propendo per identica.