Cobolli dal Lemon Bowl agli Australian Open: “Le cose possono cambiare in fretta”
Sulla terra rossa di Salaria Sport Village e Forum Sport Center si sono giocati gli ultimi punti del 2021. Il Lemon Bowl non si ferma e sui campi della capitale c’è stata grande battaglia tra tutti i ragazzi impegnati nelle qualificazioni under 10, 12 e 14 della 38esima edizione del torneo nazionale a partecipazione straniera. Nel corso della giornata i piccoli atleti hanno ricevuto il saluto di Flavio Cobolli, arrivato a Melbourne per disputare le qualificazioni degli Australian Open.
Da Roma a Melbourne, il sogno di Cobolli è realtà – “Le cose cambiano in fretta, sembra ieri che in questo periodo giocavo il Lemon Bowl. Adesso mi preparo per giocare le qualificazioni degli Australian Open – Flavio Cobolli sorride ripensando alle tante battaglie per la coppa dei limoni, alcune di queste con Lorenzo Musetti, altro ragazzo che ha trasformato un sogno in realtà -. Il torneo è iniziato da qualche giorno e ci tengo a salutare tutti i partecipanti, mi raccomando divertitevi ed impegnatevi: che vinca il migliore”. Nella scorsa stagione Cobolli ha scalato la bellezza di 669 posizioni, chiudendo alla piazza numero 205 del ranking ATP un’annata iniziata da numero 874. Flavio è sbarcato a Melbourne, ma il suo 2022 inizierà dal Challenger di Bendigo prima di provare l’assalto al main draw del primo Slam della stagione.
Valentino Grasselli: “Io e Ghiselli, amici e rivali” – Le qualificazioni del tabellone under 12 entrano nel clou ed il match tra Valentino Grasselli e Daniele Longo è lo spot perfetto per il torneo. Il talento dello Junior Tennis Perugia, nel 2021 finalista del Lemon Bowl under 10, vince in lotta su Longo con il parziale di 6-1 5-7 10/8: “Nel secondo set ho avuto un po’ di paura e ho fallito due match point, però nel super tie-break mi sono messo lì e ho fatto di tutto per vincere. Nell’under 12 gli avversari sono più forti, ma si gioca con le palle dure ed è tutto più bello”. Papà Andrea (suo allenatore e primo tecnico di Matilde Paoletti) e mamma Valeria Mancini il Lemon Bowl lo hanno giocato e quest’ultima nel 1990 si è tolta anche la soddisfazione di trionfare nella categoria under 14: “Mamma mi ha raccontato di aver vinto il torneo, papà non ci è riuscito ma è sempre andato in fondo”. Valentino a Roma ha già fatto una finale, ma il sogno è quello di poter alzare il trofeo; quest’anno, il primo da under 12, non sarà facile per lui ed il suo amico e rivale Edoardo Ghiselli: “Io ed Edo siamo amici però facciamo un po’ una gara a chi arriva più avanti tra di noi. Nel tennis il mio sogno adesso è quello di diventare un giocatore ATP ed entrare nei primi 300, è una disciplina difficile e richiede impegno – razionalizza il piccolo Valentino che chiude parlando dei suoi giocatori preferiti -. Mi piace tanto Sinner perché ha un atteggiamento positivo e non si scoraggia mai. Anche Nadal è un bravissimo giocatore ed in campo è onesto, mi piace molto”.
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2 commenti
Redazione, no problem, di uno che scala 600 posizioni in 1 anno, se ne può parlare fino allo sfinimento , buon anno !!!
Redazione, va bene il Lemon Bowl, ma attenzione che a forza di farci su articoli quotidiani, diventano due Lemon Balls…