Lemon Bowl 2022: Partite le Qualificazioni. Quinzi “Coppa prestigiosa che tengo sul comodino. Circondatevi di persone che vi vogliono bene”
Sono iniziate le qualificazioni del Lemon Bowl. Sui campi in terra rossa di Salaria Sport Village (nuova sede centrale del torneo), Forum Sport Center e Panda Sporting Club si sono dati battaglia i giovani atleti delle categorie under 9, under 12, under 14 maschili e under 9 e under 14 femminili, in attesa dell’esordio degli under 10 e delle ragazze under 12. Equilibrio, intensità e divertimento dentro e fuori dal campo: l’edizione numero 38 dello storico torneo nazionale a partecipazione straniera è già uno spettacolo.
Quinzi: “Divertitevi, da piccoli il risultato non conta” – Vincitore del Lemon Bowl under 10 nel 2006 (sconfiggendo il croato Borna Coric in finale), Gianluigi Quinzi manda un messaggio ai nuovi piccoli giocatori: “In questo periodo mi tornano ogni anno in mente i ricordi di un torneo molto importante, il Lemon Bowl. È una delle coppe più prestigiose che tengo con orgoglio sul mio comodino: lì ho vissuto momenti indimenticabili con la mia famiglia, venuta a Roma per sostenermi. Credo sia uno degli eventi migliori dal punto di vista dell’organizzazione e dell’ambiente che si vive, all’insegna della sana competizione. Nella formazione di un giovane il Lemon Bowl è una tappa fondamentale poiché ti permette di confrontarti con giocatori di alto livello”. Il vincitore di Wimbledon Junior 2013, che lo scorso luglio ha annunciato il ritiro dopo aver raggiunto, come best ranking, la posizione numero 142 della classifica ATP, ha anche un consiglio per i ragazzi: “Dovete divertirvi senza pensare al risultato, che da piccoli non conta nulla. E tenete al vostro fianco persone che vi vogliono bene e che vi aiutano a crescere nel modo giusto. Il tennis richiede grandi sacrifici, ma è anche in grado di donarvi enormi soddisfazioni”.
Colaguori: “La prima vera ‘esperienza’ dei giovani tennisti” – Tra i 1.191 iscritti al torneo capitolino c’è anche quest’anno una nutrita pattuglia del Tennis Club Parioli di Roma. “Il Lemon Bowl raccoglie un bacino di giovani tennisti molto più ampio della maggior parte degli altri tornei giovanili – afferma il maestro nazionale Vincenzo Colaguori -. Questa manifestazione mi è rimasta nel cuore da quando, nel 2002, riuscii a vincere il titolo under 18: sono estremamente contento che i miei allievi abbiano la chance di viverla con la stessa intensità e la stessa emozione. È importante anche quella sana dose di ansia e stress che un torneo come questo dà: il Lemon Bowl è la prima vera ‘esperienza’ di tantissimi piccoli giocatori”. Le qualificazioni proseguiranno sino al 1° gennaio 2022: dal 2 al 6, storica giornata conclusiva dell’Epifania, i tabelloni principali di tutte le categorie.
Tutte le informazioni, le foto e i commenti delle passate edizioni del torneo sono disponibili sul sito web ufficiale: www.lemonbowl.it
TAG: Lemon Bowl, Lemon Bowl 2022
@ Diego (#3008924)
Veltroni ha vinto le elezioni da sindaco di Roma
@ Spigolo (#3008942)
Hai pienamente ragione, amico mio.
@ Allupo (#3009210)
Concordo. Vi ho partecipato e ricordo l’emozione di vedere mia figlia giocare all’aperto a Gennaio( qui in Veneto i palloni si montano a metà settembre a volte) gli inservienti che la mattina presto sistemavano i campi dopo una pioggia insistente. Molti bambini sembravano già dei professionisti, un male a volte ma vedere la loro passione e concentrazione ti faceva capire che si faceva sul serio (a volte troppo). Sono emozioni che devono avere il giusto peso ma occorre ricordare (e ricordarsi) che si tratta di bambini e vedere certi genitori e allenatori pensare di essere al Roland Garros fa riflettere.
O Salvini su come si governa
.. fuori di testa.. nel 2006 compivano 10 anni, giocavano ancora con le palline verdi..
Già, da buon marchigiano intendeva dire che non è ancora professionismo, non si può ancora parlare di lavoro,di carriera, ecc.
Quando incontri gente che racconta: “ho partecipato al Lemon bowl, ho vinto il Lemon bowl,..” sono soddisfazioni di tipo personale
“gettato al vento una carriera prestigiosa “… hai bevuto?
Se è per questo ha battuto Coric anche 6 anni dopo al Bonfiglio.
Sembra ieri che vinceva Wimbledon Junior, se la giocava alla pari con i più forti di adesso e insomma, si affacciava sui palchi importanti.
Poi si è bloccato per via dei limiti tennistici. Che giocasse “male” (relativamente a quei livelli ovviamente) era sotto gli occhi di tutti, però si pensava potesse essere un suo “stile” un po’ come Nadal gioca a modo suo strano pur essendo super efficace….e invece no.
Ma riuscite a far polemica anche su un messaggio ai ragazzini! Che tristezza. Spero nel 2022 un meteorite vi tolga la vis polemica, non vedo altra speranza per odiatori simili. Non capite che una persona tiene a una coppa vinta da bambino , anche se sa che era un gioco, sia pure internazionale?
È evidente che ha fatto una “marchetta” al Lemon Bowl dichiarandolo trofeo prestigioso e per incoraggiare la partecipazione dei bambini e probabilmente per non scoraggiarli per le inevitabili sconfitte (se non lo sai nei tornei di tennis c’è un solo vincitore), ha aggiunto che da piccoli bisogna divertirsi prima di pensare al risultato. Nessuna contraddizione.
Grazie a questa bella fotografia, mi immedesimo (in astratto) coi suoi genitori. Il talento di un figlio è tanto meraviglioso quanto rischioso. Un po’ mi commuove. Anch’io avrei dato tutto per questo bellissimo bimbo se fosse stato mio.
@ Givaldo Barbosa (#3008916)
Non hai capito il senso
Mi sale ancora di più il magone se ripenso a un Quinzi-Coric vinto dall’italiano … nel 2006, quella è la cosa più sorprendente!
Specialmente vedendo le carriere dei due, penso a cosa veramente Gianluigi non ha realizzato. Cosa per il peso delle aspettative non è riuscito a diventare.
Poi ovvio, uno prende le decisioni migliori per il prosieguo.
@ Givaldo Barbosa (#3008916)
Non c’è contraddizione. Il risultato a quell’età non conta così tanto perché il tennis non è ancora diventato un lavoro e ci si può divertire con più spensieratezza. Non conta, perché un insuccesso a quell’età non preclude un successo futuro. Ma è anche vero il contrario: il successo da piccoli non determina il professionista che sarai. Quel torneo conta invece per Gianluigi oggi, proprio perché rappresenta quel momento di promessa in cui tutto era ancora possibile.
Quinzi l’ho visto giocare quando aveva 13 anni a Porto San Giorgio; era niente di che,all’epoca mi sono permesso di farlo presente; mi attaccarono verbalmente;e feci una previsione ; questo giocatore a livello professionistico sarà una nullità !
Se si badasse alle contraddizioni qui sopra non dovreste scrivere né tu né gli interpreti della sempiterna battaglia con te, che, credo, abbia sbriciolato gli zebedei ad ogni altro utente.
Che spasso Quinzi!!!! Ha gettato al vento una carriera prestigiosa ed ora si mette a dare consigli , è come sentire Veltroni su come bisogna vincere le elezioni.
Io sto attendendo il momento in cui GQ annuncia il ritorno. Così faccio l’ en plein: il primo a dire con largo anticipo che si sarebbe ritirato, e il primo a dire, sempre con largo anticipo, che proverà il ritorno.
Contraddizione.
Prima ci dice che il risultato non conta, poi ci rivela che è una delle coppe più prestigiose che tiene sul comodino.
Mah…
Belle parole Bravo Gianluigi Sono sicuro che si farà la sua vita anche fuori dal tennis agonistico Tanti auguri