Annullata la squalifica a Matilde Paoletti
Buone notizie arrivano per Matilde Paoletti. L’ITF ha stabilito che la diciottenne non ha colpe nell’aver assunto una sostanza proibita, il Clostebol, a cui era risultata positiva dopo un controllo durante il torneo WTA di Palermo. La sospensione provvisoria è cancellata., Matilde potrà tornare in campo immediatamente.
Nel comunicato ITF si legge che la Federazione internazionale ha accolto la difesa dell’azzurra e concluso che Paoletti non è colpevole di dolo o di negligenza. Dunque, in base al regolamento, la sua squalifica è da ritenersi annullata.
L’ITF ha anche stabilito che l’azzurra potrà mantenere i punti ottenuti nell’unico torneo disputato tra il 19 luglio, data del controllo a Palermo in cui sono emerse le tracce del Clostebol, e il 14 settembre, data di inizio della squalifica. Ovvero quelli ottenuti grazie al secondo turno al W25 di Verbier, in Svizzera, in calendario dal 23 al 29 agosto scorso.
La WADA però potrà ancora presentare appello al Tribunale Arbitrale dello Sport di Losanna.
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Ma a tutte le walkirie che sparano cannonate a 200km vengono analizzata la pipì
Sono veramente contento. E’ proprio una bella notizia dopo tre mesi di attesa. Ora al lavooro con più grinta e voglia di prima.Forza Matilde
Non entro nel merito della vicenda, rilevo una profonda differenza nei commenti nel caso in questione a paragone di quello dell’Errani che a suo tempo fu messa alla gogna e mi chiedo xché contro certi atleti ci si scagli con tanta acredine..
Anche in questo commento dimostri di saper decisamente poco dek caso Errani,,, come che tu abbia aperto un giornale leggendo il titolo di un articolo senza leggere il contenuto,,, Sara ha aggiunto assunto la DECIMA parte di una pastiglia!!! E lascia stare la professione della sua mamma che purtroppo per lei era una terapia antitumorale!!!
la prova si può anche precostituire. e, più è dettagliata la ricostruzione più c’è il legittimo sospetto che sia stata precostituita.
I pregiudizi, sia negativi sia positivi, sono sempre sbagliati.
E non si è trattato di un equivoco, bensì di uno sfortunato incidente.
@ MM&I (#3003369)
C’è già stato: Yastremska… vai a vedere.
Penso che il riferimento di Perugino doc fosse solo per gli occhiali, che comunque né per lei né per la campionessa australiana sono un vezzo, ma una necessità legata a specifiche patologie.
@ Mithra (#3003353)
Visto l’anabolizzante in questione se il Coni accettasse in toto le conclusioni della ITF non le va proprio male.
Resta il fatto che il Clostebol non è proprio bellissimo…. e l’accaduto le crea un precedente per il futuro.
Sono contento per Matilde, per me tra le piú giovani è quella che potenzialmente potrebbe fare qualcosa di piú.
In effetti dopo la ripartenza post lockdown iniziale e la bella partita contro la Paolini ha giocato davvero pochissimo tra sfighe e infortuni.
I due casi mi sembrano separati da un abisso.
La mamma FARMACISTA butta una pillola che riduce i grassi nel brodo, inconsapevolmente, … quando vede che manca una pillola con bollini giganti DOPING sbandierato sulla confezione nulla dice alla figlia tennista…
Qui c’ e’ la prova che il cagnolino aveva effettivamente subito un trattamento e nessun FARMACISTA ha fatto cadere pillole DOPING nel brodo di tortellini.
A me lei piace moltissimo sia come tennista sia come ragazza
@ Perugino doc (#3003227)
Conosco un ottimo oculista.
…meglio evitare qualsiasi commento più drastico…
…ma dopo il bacio alla cocaina,i tortellini ora lo spray del cane,il prossimo caso bizzarro quale sarà?
L’unico motivo per cui uno potrebbe chiedere un risarcimento è se si fosse dimostrato un errore di analisi, cioè che non c’è mai stata presenza di sostanza proibita.
Invece anche le controanalisi hanno confermato la presenza della sostanza proibita, lei stessa lo ha confermato, ma è riuscita a fornire testimonianze e prove sufficienti per giustificare una assunzione non solo involontaria, ma anche senza sua colpa o negligenza, quindi a non fare scattare una condanna.
Altro che risarcimento, la violazione c’è stata, l’istruttoria ed il provvedimento cautelare sacrosanti, deve fare i salti di gioia per essere riuscita ad evitare ogni sanzione (almeno finora, c’è sempre il rischio di un appello, e più che della WADA c’è da temere del CONI, vista la vicenda Errani).
E, come detto in un mio altro commento, i tempi relativamente lunghi sono dovuti alla preparazione, in due tempi, degli atti difensivi.
Attenzione che questa è stata comunque registrata come la sua prima violazione alle norme antidoping. Nel malaugurato caso che incorresse in futuro in un’altra violazione questo precedente avrebbe un peso.
Spero vivamente che tutto si risolva positivamente e velocemente. Specie per l’atleta.
Nel comunicato c’è scritto che la decisione ITF è soggetta a WADA e Comitato olimpico nazionale italiano della corte di arbitrato dello sport. Dopo esperienza Errani dove non hanno accettato le capacità culinarie spero non abbiano antipatie per il cinofilismo dell’atleta.
Si ma resta sempre un danno alla carriera perché magari in questi 3 mesi avrebbe potuto scalare un po’ di posizioni nel ranking.
Meno male. Almeno possiamo sperare di avere un ricambio, visto che le attuali 19-20nni si stanno dimostrando non futuribili
Comunque la sostanza proibita non significa sostanza dopante tout court, così come la sostanza non proibita non è sempre non dopante.
Se anche la signorina Paoletti ne facesse uso è tutto da dimostrare che la soglia superata e vietata dalla WADA fosse determinante ai fini dei risultati relazionata alla struttura fisica dell’atleta.
Basta vedere certe atlete di atletica leggera piene zeppe di modulatori ormonali e metabolici ed altra porcheria che modificano la struttura fisica ed evidenti ad occhio,
tanto che fa sorridere il peso invece dato dalla concentrazione di closteboll in Matilde ed in altri atleti sospesi e poi riammessi.
Guardatevi quanti casi ci sono.
dopo il tortellino, il cane. evviva!
Contento per Matilde! Bene!!
Caccia alle streghe risibile!invece contro l’ allevamento di Eufemiano Fuentes non fu mai fatto nulla!
@ Mithra (#3003281)
Dunque, vediamo…
– tre mesi senza giocare
– nei tre mesi precedenti: un 2T in un W25 in Svizzera, credo, e null’altro (prima ancora non giocava da marzo)
– 6/7 punti e finanziariamente passivo sicuro.
Consultassi un avvocato, con questi dati ti direbbe: lascia stare!
https://youtu.be/G7QME0bzZuA
Si evince dagli atti che, per fortuna, il ritardo della decisione non è stato dovuto a colpevole lassismo ma bensì alla necessità di ricorrere ad approfondite perizie e ricerca di documentati riferimenti, dopo che in prima istanza le argomentazioni addotte in difesa dalla Paoletti erano state ritenute insufficienti. Ma alla fine è stato ritenuto sufficientemente plausibile la ricostruzione della difesa.
Sempre che la WADA, o peggio il nostro CONI, non facciano ricorso.
@ Salvo (#3003102)
Grazie Salvo per il tuo chiarimento. Effettivamente ero allibita del fatto che avessero annullato la squalifica nonostante fosse stata trovata positiva a questo anabolizzante usato come sostanza dopante da tante atlete (soprattutto in passato dalle atlete della DDR)
La storia delle contaminazioni fa veramente sorridere..e tutti ..ci credono
La Stosur è il triplo.
Si ma adesso io mi farei risarcire x i mesi in cui l’hanno obbligata a stare ferma.
La mia impressione è che nella lotta al doping, a volare siano gli stracci. Insomma sempre squalifiche ad atleti lontani se non lontanissimi dai livelli top. Che doparsi non serva a migliorare le prestazioni sportive?
D’altro canto quando è stato toccato qualche nome eccellente le levate di scudo ed il giustificazionismo sono abbondati.
Alla fine è politica pure questa…
Comunque “annullata la squalifica” è titolo da ignorante, senza offesa: nel senso che ignora! 😳
Come può essere stata “annullata” una squalifica mai comminata?
Paoletti era stata solo “sospesa”, che ha significato diverso da “squalificata”.
Sospesa in attesa di istruttoria; istruttoria che c’è stata ed al termine della quale è stata assolta PRIMA che sia stata inflitta una sanzione qualunque.
A meno che non la si sia saputa raccontare .
Grandissimo Salvo……..e soprattutto grandissima Matilde.
Sono sicuro che nel giro di 3 anni sara’ la nostra tennista piu’ forte
Felice x Matilde
Bene. Questa ricostruzione dovrebbe fare si che di fronte a situazioni di positività al doping si sia prudenti e non sparare a zero. La lotta al doping ha alcuni coni d’ombra e non su può fare un tutt’uno, buoni e cattivi.
Sembra la stosur
Praticamente l’hanno squalificata per 4 mesi vista la velocità della sentenza
Grande Matilde rientra e torna più forte di prima
😆 Lei beccata immediatamente e i fenomeni mascellosi liberi!
Ho letto la sentenza.
La ITF ha ritenuto veritiera la storia della contaminazione inconsapevole del clostebol.
In pratica la Paoletti prima del torneo di Palermo aveva avuto contatti con il suo cane (un piccolo chihuahua), il quale era stato curato dalla mamma di Paoletti con uno spray medicinale a uso veterinario, il Veterabol, a causa di una dermatite.
Paoletti era all’oscuro di ciò.
Ad ogni modo, dopo aver fornito un campione di capelli, dopo aver analizzato le prove che dimostravano un intervento di ospedalizzazione veterinaria del cane a giugno, e dopo aver fornito prove che la quantità di clostebol riscontrata (0.05 ng/ml) è compatibile con un contatto diretto con pelle trattata con Veterabol, la ITF ha scagionato Paoletti.
era abbastanza chiaro che fosse un equivoco, giusto