Gaudenzi: “Giocando Challenger puoi solo fare pari con i costi, è una università verso il tour maggiore. Il Challenger Tour non è sostenibile, non attira interesse”
Andrea Gaudenzi ha concesso al Financial Time un’intervista che, in un passaggio, non mancherà di far discutere. Il Presidente dell’ATP infatti, soffermandosi sui problemi economici dei tennisti che navigano sul Challenger Tour, ha affermato in modo molto schietto che è impensabile poter sopravvivere solo con quella categoria di tornei, poiché non generano abbastanza interesse da attirare sponsor e diventare sostenibili. Ecco le sue parole.
“Sul Challenger Tour devi essere in grado di raggiungere il pareggio tra costi e guadagni. Ma devi essere conscio del fatto che è solo una specie di università. Devi considerarlo come un investimento per la tua carriera. Quindi devi crescere e approdare sul tour Pro, dove avrai un vero lavoro e guadagni”.
“Non credo che sia possibile avere una sostenibilità economica a quel livello [Challenger Tour] semplicemente perché manca l’interesse dei fans e quindi gli investimenti di sponsor, broadcasters e incassi dai biglietti”.
Parole a dir poco “dure” da parte di chi gestisce lo stesso tour e quindi governa centinaia di giocatori che ambiscono a crescere nella disciplina e diventare protagonisti, professionisti e quindi vivere di tennis.
La primissima reazione a queste parole arriva da Tennys Sandgren, che ha tuonato “Dovrebbe dimettersi dopo queste parole, è vergognoso”.
Aggiornamento
La vicenda, come prevedibile, ha scatenato una ridda di reazioni, alcune davvero veementi. Riportiamo quella di Dustin Brown, tennista esperto che ha navigato per gran parte della carriera proprio nei Challenger
How Will It Ever Be Sustainable, If „Our ♂️“ President Talks/Thinks Like This… Many Guys, Most Weeks Playin Challies Rnt Even Breakin Even… Competition Has Gotten Better n Better Over The Years @ATPChallenger & Gaudenzi Jus Trashes The Product … #WhereIsKermode https://t.co/eTyYEIFPpu
— Dustin Brown (@DreddyTennis) December 16, 2021
Duro anche Paul McNamee, ex giocatore australiano: “Il commento di Gaudenzi sul Challenger Tour è una mancanza di rispetto visto tutti quei giocatori che con grande qualità si impegnano senza altra via d’uscita. Forse le sue parole sono motivate dal fatto che è così concentrato nell’allungare a due settimane la durata dei Masters 1000 che ridurrà ulteriormente il numero di tornei sul circuito”.
Marco Mazzoni
TAG: Andrea Gaudenzi, ATP, Challenger Tour, tennis e soldi
Altra ipotesi di torneo “superchallenger” prima di ogni “grande evento” (cioè 4 Slam e 9 “1000”).
5 turni con 128, 64, 32, 16, 8 , 4 giocatori.
Si ferma, senza disputare le semi-finali, il “SuperChallenger” (Wimbledon “B”, Roland Garros “B”, ecc.) e i 4 semifinalisti accederanno al Torneo principale.
Mettendo a disposizione una massa di campi aggiuntivi (singolare femminile e singolare maschile… niente doppi) in 6/7 giorni i SuperChallenger si disputano.
I campi aggiuntivi faranno poi comodo per i numerosi tornei da disputare durante gli Slam, o i “1000”, veri e propri (Doppi misti, giovani, handicappati…).
Così’ al tabellone principale SuperChallenger arriveranno più o meno sempre gli stessi giocatori che già riuscivano ad entrare nelle qualifiche degli Slam, ma il montepremi è fortemente gonfiato (mette i soldi la ATP ?) e si arriva almeno a 300 giocatori che guadagnano bene, riuscendo ad entrare in questi ( tot 13 all’ anno) “SuperChallenger” di preparazione e stimolo dei grandi eventi.
Chi paga ? Chi organizza ? Chi fa la produzione televisiva ?
Mah , boh …
Sarebbero 13 eventi annuali con durata complessiva di UN MESE (qualifiche al “SuperChallenger”, poi il “SuperChallenger” con 128 giocatori e 5 turni, con i 4 semifinalisti che vanno al tabellone principale, infine il solito “Slam” o “1000” di due settimane) quindi molte sovrapposizioni tra partenza delle “Qualifiche SuperChallenger” e fine del precedente “Grande Evento”.
Spazzare via pagliacciate come Rod Laver Cup o anche ATP Cup (io salverei solo la Davis) sarebbe comunque di aiuto per il prestigio e la credibilità del Tennis. Idem togliere il Tennis dalle Olimpiadi sarebbe solo salutare (una altra pagliacciata in meno).
Altra considerazione: con questi “SuperChallenger” gonfiati potrebbero ancora esistere i “250” ?
Forse no, e forse sarebbe meglio.
SuperChallenger, altri Challenger “normali”, 500, 1000 e Gran Slam (+ ATP Finals e Coppa Davis) possono bastare ?
Ipotesi premi ai “SuperChallenger”:
Chi perde al 1° turno 8.000 (dollari) 64 giocatori
Chi perde al 2° turno 12.000 (dollari) 32 giocatori
Chi perde al 3° turno 16.000 (dollari) 16 giocatori
Chi perde al 4° turno 20.000 (dollari) 8 giocatori
Chi arriva nei 4 finali 24.000 (dollari) 4 giocatori
In questa ipotesi servono 1.408.000 dollari di montepremi per il “SuperChallenger”.
Facendone 13 all’ anno sarebbe una pioggia di 18.304.000 dollari di montepremi per gente che naviga tra la 130 e la 300 posizione al mondo.
Chi riesce a passare 5 turni (vincere 5 partite “Superchallenger” in un anno) ha almeno 60.000 dollari in tasca.
@ ilpallettaro (#3004000)
per quanto riguarda la “dispersione degli eventi che si mangerebbero la stessa fetta di pubblico”, già ora è così, i tornei ATP250 di per se hanno pochissimo seguito mediatico al di fuori dei malati di tennis che si guardano pure lo streaming del futures ITF di Antalya (basta vedere gli spalti vuoti, in parte fino alle semifinali).
Le partite degli ATP250 vengono seguite se in semifinale o finale ci sono dei giocatori con un nome, o giovani in rampa di lancio come Sinner ad Anversa.
Invece nemmeno i “forumisti” normo tipo, si prenderebbero libero perché ci sono i quarti di finale di Metz, magari tra Martinez e Bonzi.
Quindi con un minimo di “regia”, si potrebbe aumentare il seguito piuttosto che diminuirlo: bisognerebbe limitare il numero di giocatori di vertice che possono partecipare ai tornei ATP250 in modo da distribuirli più o meno equamente sulla moltitudine di tornei.
Citando qualche numero a caso, ad esempio al massimo un top10, max 2 giocatori classificati tra la posizione 20 e 30 (3 se non c’è nessun top10), max 5 tra posizione 30 e 50, e così via. Naturalmente i numeri precisi andrebbero studiati bene e verificati ed aggiornai dopo dei periodi di prova per limare i difetti del regolamento che gli organizzatori devono segiure.
Sicuramente sarebbe da evitare che tutti i migliori giocatori si concentrino in uno o due tornei mentre negli altri giocano solo “journeymen”, che poi è a grandi linee la situazione attuale.
Invece il secondo problema che citi “che la fetta tenderà a ridursi e a concentrarsi sempre di più al vertice della piramide” è in verità inevitabile e va solo gestito, ad esempio creando una specie di campionato tipo F1, che sarebbero in pratica i 4 tornei del grande slam più i masters 1000 + ATPfinlas, con i tornei 500 come una specie di limbo.
I majors coprono praticamente il ruolo che nella F1 hanno le gare di Monte Carlo, Monza, GP Inghilterra e la gara decisiva per il mondiale.
Le altre gare della F1, nell’ambito del tennis equivalgono come interesse ai masters1000, ovvero non superano la soglia d’interesse che esce al di fuori del solito giro degli appassionati del tennis/F1, rimando su questo confronto tra tennis ed automobilismo.
Invece il GP di Monte Carlo e Wimbledon sono avvenimenti che suscitano interesse anche al di fuori di appassionati di F1 o tennis, o sport in genrale.
Insomma si tratta di strutturare il prodotto di vertice (per l’ATP sono i masters-mille più ATPfinals) in un modo concentrato e comprensibile anche ad un pubblico nuovo, il resto del prodotto (per l’ATP sono i 250 e challenger) va reso interessante per il pubblico di vecchi e nuovi appassionati per fare in modo che i tornei possano essere economicamente redditizi e pagare soldi ai giocatori, attualmente questo non è il caso e il prodotto è diluito in troppi formati e gare (sarebbe come se ogni settimana ci fosse una gara di F1 e in metà di queste non corrono ne Ferrari ne Mercedes o Red Bull ma solo Haas e Formula3, quelle gare non susciterebbero quasi nessun interesse) e secondo schemi datati provenienti da tempi che furono pre smart-phone e social media, in parte di 20 anni fa.
Se la scelta politica è di foraggiare almento 400 o 500 giocatori facendoli guadagnare diciamo oltre 200.000 euro all’ anno (così hanno anche possibilità di farsi aiutare da accompagnatori) non ci sarebbe niente di male.
Portare dei tornei “Gran Slam B” prima di ogni Gran Slam, e idem un altro Challenger pre torneo 1000 subito prima di ogni “1000” porterebbe ad un mese intero (!!!) la durata di ciascuna di queste manifestazioni.
I servizi televisivi (molto molto costosi) sarebbero già in loco e la copertura con buona qualità tecnica delle partite sarebbe possibile (chiaramente quelle di un minimo di interesse…).
Bisognerebbe trovare dei campi in erba aggiuntivi a Wimbledon, per fare spazio al torneo “B” dei brocchi e campi aggiuntivi coperti sia a Roland Garros sia a US Open, altrimenti si rischia di intralciare il torneo Gran Slam vero e proprio.
Il montepremi dovrebbe essere “gonfiato” andando a sottrarre risorse da qualche parte (probabilmente dalle casse ATP, i dirigenti dei Gran Slam è già un miracolo se accettasserpo di avere tra le scatole un altro torneo subito prima di quello classico…).
Se l’ obiettivo è di creare almeno 400 o 500 tennisti con più di 200.000 euro di guadagni lordi, 4 + 9 “SuperChallenger” abbinati ai grandi eventi darebbero un sacco di soldi (forse anche un minimo di interesse del pubblico ?).
Si tratterebbe di 2 tornei “SuperChallenger” in precedenza ad ogni Grande Evento: singolare maschile, singolare femminile (niente doppi ?).
Poi durante il torneo “A”, negli Slam, ci sono i tornei giovanili.
Ma i tornei giovanili potrebbero avvantaggiarsi del maggiorn numero di campi (soprattutto Wimbledon…) creati per foraggiare il torneo “B” dei brocchi “SuperChallenger” di qualifica (dei migliori 4 per ipotesi).
E così i tornei degli handicappati che si tengono negli “Slam” avrebbero a loro volta un potenziato numero di campi a disposizione, quelli che restano liberi/utilizzabili non appena finito il torneo dei brocchi e non appena iniziato il torneo Slam vero.
È il mercato baby. Qualcuno ha i numeri per entrare nei tornei Atp e qualcun altro (o altra) no. Gaudenzi ha solo citato una ovvietà. Questa la sua principale colpa. Non credo che possa fare molto per cambiare questo stato di cose e forse non serve. Il mondo ha bisogno anche di lattonieri e shampiste. La cosa davvero grave è che continua il silenzio assordante sulla vicenda Peng. Ci ha dovuto pensare Zverev a dire qualcosa.
E dove sarebbe la contraddizione??
ATP e WTA già condividono master e hanno entrambi le Finals.
Ora Gaudenzi vuole equiparare i challenger, riducendo quelli ATP a quella decina che si giocano nella WTA (i tornei 125) durante tutto l’anno.
Più chiaro di così non so come ve lo deve dire.
Certo così la durata di “1000” e “Slam” arriva al mese intero (!).
Ci sarebbero: qualifiche al “pretorneo B / Challenger”; poi il Torneo “B” Challenger”; infine per i primi 4 (ipotesi) tabellone principale del Tromeo “A” che durerebbe come al solito 2 settimane (ora anche i Master 1000 durano 2 settimane).
Per esempio se Roland Garros inizia (Torneo “A” – tabellone principale) il 30 maggio, per concudersi al 13 giugno, il torneo “Roland Garros “B” Challenger” avrebbe il Tabellone principale dal 23 maggio (se non prima) in caso di 64 giocatori; Qualifiche del torneo “B” inizierebbero più o meno il 18 maggio.
Così facendo si lascia un alto margine di rischio per le condizioni atmosferiche e bisognerebbe avere dei campi coperti dove spostare le partite del Torneo “B” in caso di maltempo (inimmaginabile di ritardare il Torneo “A” Grand Slam in attesa che si completi il pretorneo dei brocchi).
Certo si parlerebbe di Roland Garros ininterrottamente per oltre un mese e il pre-torneo “B” potrebbe fare un pochino da “traino”.
Anche la copertura televisiva e i costosissimi servizi di produzione televisiva verrebbero collaudati già nelle settimane precedenti al Torneo “A”.
Wimbledon è immaginabile buttare giu’ un PROGRAMMONE di oltre 1 mese… sull’ erba ?
Bisognerebbe costruire altri campi in erba per il Torneo “B”, io non vedrei altra soluzione e non farei assolutamente giocare nessuno / rovinare i campi del Torneo “A” nelle settimane precedenti (almeno tre settimane tra qualifiche al Wimbledon “B” – Challenger e poi disputa del pre-torneo Challenger vero e proprio ).
se l’atp fosse una onlus, potrebbe essere una idea fattibile. rimarrebbe da capire che senso avrebbe aiutare finanziarimente dei ragazzi giovani, in salute, con tantissime alternative lavorative davanti a sé, e solo per soddisfare il loro vezzo di giocare a tennis tutto il giorno.
il problema nel breve sarebbe la dispersione degli eventi che si mangerebbero la stessa fetta di pubblico.
nel medio periodo, il problema è che la fetta tenderà a ridursi e a concentrarsi sempre di più al vertice della piramide.
non è un sistema per nulla malato. è un sistema dove i soldi vanno a chi suscita interesse nel pubblico e fa vendere biglietti e pacchetti tv.
io il numero 200 del mondo vado a vederlo quando ho un challenger vicino a casa. sei quanti siamo? in 10 organizzatori compresi, e senza dover pagare il biglietto.
il professionismo non è un concetto etico, è un principio economico e si basa sul concetto che a qualcuno interessa così tanto quello che fai che ti paga perché tu lo faccia.
Pensa il 451′ esimo…
Bisognerebbe andare per scaglioni. Per esempio 10.000 euro di “premio classifica fine anno” dal 451′ al 550 (e i milioni diventano 7).
Cosi’ il disappunto resterebbe solo al 149′ (che non prende niente, mentre il 150′ intasca…)
Le qualifiche di Wimbledon e/o Roland Garros non possono snaturarsi in un torneo diverso dal servizio a quello principale…
Di tratterebbe di organizzare il “Wimbledon B” prima del Wimbledon “A” riservando per esempio 4 posti in tabellone ai migliori del “B”
Su quali campi si gioca ?
Ovviamente gli stessi identici delle qualifiche.
In definitiva si tratterebbe solo di cambiare il nome alle qualifiche ribattezzandole “Challenger Wimbledon B” e vedere se cosi’ aumenta l’interesse verso i signori nessuno del tennis.
Difatti da sempre penso che una soluzione per evitare gli ingorghi a livello challenger è fare diventare le quali di slam e 1000 come dei mega challenger che consentano a 2-300 giocatori di fare bei balzi. Economici e di classifica
Il presidente dell’atp non può fare dichiarazioni del genere… Anche se veritiere, chi gioca nei challengers non è disposto a sentirsele dire, a meno che la sua analisi non sia accompagnata da proposte proprio per rimediare al problema, ma non mi sembra che sia stato così. Il nostro Gaudenzio Pilato ha solo descritto cinicamente la realtà e poi si è lavato le mani, astenendosi dal fare proposte.
Hanno ragione di criticarlo Brown, Pospisil e gli altri. Farebbe bene a completare il suo pensiero e a dire cosa si può fare. Quello che dice, lo ripeto, non è sbagliato come analisi, ma così può parlare un opinionista qualsiasi, non il n. 1 della atp.
Soluzione semplice indolore e giusta: atp a fine anno paga un bonus che so di 20.000 euro a giocatore dalla classifica 150 alla 450 esima(soglia livello challenger) 6 mln soldi facilmente ricavabili da master 1000,slam, atp, e top50atp.
Le quali (che già adesso danno punti ATP e a volte soldi se ti qualifichi) si trasformano in un challenger del torneo più grande (magari a partire dai 500 ATP). Nasce il challengerone qualificante (o altrimenti dette prequalificone binaghiane) in cui provi i campi più importanti del torneone una settimana prima. Il vecchio tennista ha la soddisfazione di giocare sul campo mitico per una volta mentre il giovane lo prova ad un livello minore e addolcito preparandosi a fare il big in futuro. Il primo giorno del torneone lo giocano i main drawers e non i qualificati finalisti del challenger magari spossati.
@ ilpallettaro (#3003313)
è esattamente così nella maggior parte dei challenger, ci sono alcune eccezioni, tra le quali alcuni challenger italiani, francesi e in qualche caso anche americani ma sono casi già più rari, specialmente nei primi turni la situazioni descritta da vale quasi ovunque e si può applicare anche ai tornei ATP250.
I futures ITF lasciamoli fuori dal discorso, li sono veramente pochi i casi che si salvano, il future di Bolzano Gries ad esempio ha sempre un buon seguito di pubblico, e fino a prima dell’ interruzione della pandemia anche quello di Rungg/Ronco che come seguito erano più vicini ad un piccolo challenger.
così a tempo perso butto giù velocemente un esempio di calendario (basato sui calendari del tour 2019 e challenger 2021) con circa 10 tornei a settimana a dimensione intermedia tra ATP250 piccolo e buon challenger
un calendario strutturato in questo modo potrebbe fare in modo che circa 300 o 400 giocatori possano riuscire a metter qualche soldo da parte a fine stagione (e non solo i circa 100 o 150 che giocano i tornei del grande slam come avviene ora)
GENNAIO
10 tornei:
Doha, Brisbane, Cape Town SAF, Playford AUS, Pune IND, Noumea New Caledonia, Orlando USA, Singapore, Mar del Plata ARG
10 tornei:
Sydney, Auckland NZE, Canberra, Columbus USA, Danang Vietnam, Hobart AUS, Abu Dhabi, Chennai, Macau
AUSTRALIAN OPEN (+ tornei challneger)
AUSTRALIAN OPEN (+ tornei challneger)
.
FEBBRAIO
8 tornei:
Cordoba, Montpellier, Sofia, Koblenz, Burnie AUS, Newport Beach USA, Chennai, Johannesburg
8 tornei:
Rotterdam, New York, Punta del Este URU, Dallas, Budapest, Cherbourg FRA, Bangkok, Adelaide
8 tornei:
Buenos Aires, Marseille, Bergamo, Cuernavaca MEX, Indian Wells, Yokohama, Salzburg, Kairo
.
MARZO
9 tornei:
Rio de Janeiro, Marseille, Delray Beach, Zhuhai CHN, Santiago CHL, Palermo, Antalya, Tallahassee USA, Busan SKR
8 tornei:
Dubai, Acapulco, Sao Paulo, Phoenix USA, Drummondville CAN, Shenzhen CHN, Lille FRA, Cagliari
INDIAN WELLS (+ tornei challenger)
MIAMI (+ tornei challenger)
.
APRILE
9 tornei:
Huston, Marrakech, Monterrey MEX, Zhangjiagang CHN, Sain Breiuc FRA, Marbella, Manama Bahrain, Alicante, Sophia Antipolis FRA
MONTE CARLO (+ tornei challenger)
11 tornei:
Barcelona, Budapest, Estoril, Asuncion PAR, Taipei, Murcia, Barletta, Sarasota USA, San Luis Potosi MEX, Seoul
DAVIS CUP qualifying round (+ tornei challenger)
.
MAGGIO
MADRID (+ tornei challenger)
ROMA (+ tornei challenger)
11 tornei:
Ginevra, Lyon, Nanchang CHN, Savannah USA, Ostrava, Busan SKR, Braga POR, Astana, Tunis, München, Puerto Vallarta MEX
ROLAND GARROS (+ tornei challenger)
ROLAND GARROS (+ tornei challenger)
.
GIUGNO
8 tornei:
Stuttgart, ‘s-Hertogenbosch, Jerusalem, Ferrara, Gwanju SKR, Samarkand UZB, Little Rock USA, Zürich
7 tornei:
Halle, Queen’s, Dublin, Almaty, Poznan POL, Columbus USA, Bratislava,
4 tornei:
Mallorca, Eastbourne, Monza, Manila
WIMBLEDON (+ tornei challenger)
WIMBLEDON (+ tornei challenger)
.
LUGLIO
5 tornei:
Newport, Bastad, Umag, Cortina, Hong Kong
6 tornei:
Hamburg, Atlanta, Gstaad, Parma, Belgrado, Cary USA
6 tornei:
Washington, Los Cabos, Kitzbühel, Recanati, Ludwigshafen, Winnipeg
.
AGOSTO
MONTREAL/TORONTO (+ tornei challenger)
CINCINNATI (+ tornei challenger)
6 tornei:
Winston Salem, Perugia, Alghero, Braunschweig, Amersfoort, Gatineau CAN
US OPEN (+ tornei challenger)
US OPEN (+ tornei challenger)
.
SETTEMBRE
6 tornei:
St. Petersburg, Metz, Binghampton USA, Grandby CAN, Praga,
+ LAVER CUP
10 tornei:
Chengdu, Helsinki, Chengdu CHN, Sopot POL, Aptos USA, Yokkaichi JAP, Como, New Haven USA, Maia POR
9 tornei:
Beijing, Tokyo, Oslo, Segovia, Lexington USA, Vancouver CAN, Baoto CHN, Mallorca, Montevideo URU
.
OTTOBRE
SHANGHAI (+ tornei challenger)
9 tornei:
Moscow, Antwerp, Stockholm, Jinan CHN, Genova, Cassis FRA, Santo Domingo, Guayaquil ECU, Las Vegas
10 tornei:
Vienna, Basel, Columbus USA, Bucarest, Glasgow, Kaoshiung TPE, Orleans FRA, Campinas BRA, Ningbo CHN, Lima
PARIS BERCY (+ tornei challenger)
.
NOVEMBRE
NEXTGEN FINALS
ATPfinals
.
DICEMBRE
DAVIS CUP finals
Ovviamente molte città potrebbero essere sostituite con città più grandi nello stesso stato/regione, ho preso i luoghi dove attualmente si svolgono challenger in quel periodo
In sostanza il mondo ITF dovrebbe essere un mondo di passaggio. Il mondo challenger va vissuto soprattutto nella prospettiva di partecipare al mondo ATP.
Senza sminuire niente, ma non si sverna lì.
Posto comunque che chi è nei 250 in qualche maniera non ci rimette col tennis.
gaudenzi ha detto solo la verità… che spesso fa male. ovviamente dopo aver descritto il male ci vuole la cura… ed ancora mancano le proposte per rilanciare il circuito challenger.
butto li qualche idea:
1) una copertura televisiva
2) dei super tornei ( atp 150 per esempio), in alcune settimane ci sono dei buchi del calendario e si potrebbe avere qualche buon torneo.
3) ogni torneo importante ( 1000 ad esempio) adotta un challenger supportandolo economicamente e come immagine.
le idee di un semplice appasionato.
La classifica bloccata e’ stato un errore, eccessivo… ed anche un casino (scusate)
Qualsiasi buon amministratore evidenzia quali sono i RAMI SECCHI di una impresa e se vale la pena di buttare soldi in attivita’ di cui, ovviamente, frega niente a nessuno.
Fino ad una certa eta’ si puo’ studiare con scarsita’ di risultati… se la laurea non arriva in tempi ragionevoli si lascia perdere
Nessuno ha detto che eve essere cancellato… Vedete personaggi sempre piu’ vecchi (26 anni) che perseverano tra ITF e Challenger senza mai cavare un ragno dal buco negli “ATP” tutto fa pensare fuorche’ buttare loro del danaro facendone degli “assistiti” per qualche anno di ulteriori retrovie..
Se a 25 anni non sei laureato (anche prima…) vai fare le migliaia di cose che la vita offre, lascia perdere quella che non e’ la tua vocazione e soldi “assistenziali” per continuare a fare il “nullaguadagnante”
Tutte le aziende valutano come e se trattate i RAMI SECCHI e se buttare (quanti) soldi in attivita’ con adulti che non interessano nessuno e che hanno superato ogni possibilita’ di una carriera “ATP” essendo invecchiati (sportivamente parlando) senza arrivare alle zone di interesse (diciamo stabilmente nei “top150”)
Il 28enne (o 25enne) che continua a barcamenarsi dopo la 200 posizione , fa solo ITF e Challenger perche’ nelle qualifiche ATP prende craniate (da cranio) non ha motivo per ricevere regali / provvidenze ecc. Doveva capire prima che con il tennis non guadagnava niente (magari fare l’ allenatore – istruttore… comunque andare a lavorare anziche’ fare il 25enne o 28 mantenuto )
…ti rispondo subito,players di talento come Griekspoor o giovani come Rune senza i challenger e la folle decisione di congelare la classifica si sarebbero persi senza avere una possibilità di emergere,ti è chiaro ora il motivo?
…se ancora non ti è chiaro sugli ulteriori danni che sta per fare il geniale don Abbondio italico,ci aggiorniamo nei prossimi mesi,per il momento ti invito a riflettere su quanto ho scritto….
È chiaro che la fascia 100/350 gioca i challenger per conservare, o conquistare, i tabelloni di quali slam o per salire nel tabellone principale Slam.
@ Luce nella notte (#3003001)
Messa così sembra una pacchia. Poi però pensi che la media è 155.000 e significa 13.000/mese cui vanno detratte tasse, spese nonché la distribuzione allo staff. Magari 7.000 netti sono tanti ma significa anche mantenere il livello, sperare di non avere infortuni senza trascurare la durata della carriera.
Tutto questo in uno sport professionistico in cui se sei il n. 200(!!!)del mondo vivacchi è speri nonostante , ad esempio, il montepremi degli US Open 2019 fosse di 38.000.000 di euro di cui quasi il 10% al vincitore.
Se non è un sistema malato questo…
Non è vero ! Caro Gaudenzi io andrei a vedere tanti challenger, se potessi… per tempo e distanza ! Cosi tanti appassionati
esattamente.
proprio marcora rilasciò una intervista qualche anno fa dicendo che quell’anno aveva pagato per giocare e che la verità è che a nessuno fregava nulla se lui giocasse o meno.
io vado a vedere i challenger vicino a casa, e confermo: a vedere le partite siamo in 10 compresi gli organizzatori. e l’ingresso è gratuito
hai scambiato l’atp per una onlus, ma non lo è.
l’atp organizza il tour le cui tappe sono gestite dai singoli promoter e dai singoli circoli. se a livello challenger i soldi che girano sono quelli, l’atp prende atto.
oggi il livello intermedio sono i 250, ma anche quelli fanno una fatica pazzesca perché non suscitano più nessun interesse. e se le tv non pagano i diritti perché a nessuno interessa vedere un evento, si può solo prenderne atto.
una riflessione che manca, è la visione di medio periodo: sarà sempre peggio per la fascia intermedia degli sportivi professionisti. vale per il tennis ma anche per gli altri sport, perché le piattaforme social video hanno moltiplicato l’offerta di entertainment
gaudenzi ha detto una cosa ovvia, che i giocatori che frequentano il challenger tour sanno benissimo: giocano davanti a nessuno anche se l’ingresso è free, senza alcuna copertura tv ad eccezione di una telecamerina da pochi euro che trasmette in streaming, se non fanno qualche turno sono sotto ossia hanno pagato per giocare.
quando dici una cosa ovvia, c’è chi discute nel merito e chi delira perché non accetta la semplice realtà.
per chi parla di dimissioni, dicesse perché e quale premessa che ha detto gaudenzi sarebbe sbagliata.
Hai idea di quanto costi girare il mondo con lo staff al seguito?
QUINDI L’ITF dovrebbe essere CANCELLATO…. CI RIMETTONO !
DETTO DAL PRESIDENTE DELL’ATP è UN CALCIO IN CULO A MIGLIAIA E MIGLIAIA DI TENNISTI CHE NON HANNO ALTRO PER SCALARE LA CLASSIFICA prima di ARRIVARE AL DANARO DEGLI ATP…
Stra stra Straquoto. Perfezione Assoluta
Questa riflessione ha un dato positivo: in questi forum si deve sempre aver rispetto dell’impegno e del lavoro dei ragazzi e delle ragazze che ci provano. Certi soloni dovrebbero vergognarsi della facilità con cui esprimono disprezzo per chi, pur impegnandosi allo stremo anche delle proprie possibilità economiche, non riesce a superare certi livelli.
Gaudenzi era già antipatico quando giocava, ora è diventato peggio !
E sulla Cina, un parere ?… Ma vattene va.
Gaudenzi? Dimissioni.
Gaudenzi si deve dimettere immediatamente..
E pensare che in Italia si organizzano più challenger che nel resto del Mondo.
In particolare 5 tornei a Forlì, a 2 passi da casa sua
C’è da dire inoltre che i giocatori più pagati, i soldi li prendono per lo più dagli sponsor e solo in percentuale minore dall’atp
Mah… l’argomentazione può anche essere calzante, però qui manca una pars construens. È pur sempre l’ATP, che lui rappresenta, a gestire i challenger… potrebbe essere creato un circuito intermedio, con tabelloni magari a partecipazione aumentata, formato 128. Insomma, detta così è un’affermazione che val poco.
In maniera, diciamo così, concettuale, forse non ha detto cose eclatanti, o meglio, ha detto cose “non errate”, almeno fino alla parte dove parla di “vero lavoro”, solo lì si è un po’ sbagliato.
Il problema vero, ciò che ha scatenato la critica, è che è stato Gaudenzi a dirlo. Perché se io paro paro dico una cosa del genere su tale forum, o così al circolo con qualche amico, magari non susciterebbe nulla di clamoroso. Ma se a dirlo, e a rassegnarsi alla disparità esistente è chi dovrebbe impegnarsi a garantire condizioni eque per tutti, la cosa stona leggermente.
Il mediocre giocatore è arrivato al n18, ha vinto 3 tornei e ha trascinato da solo l’italia a una semifinale e a una finale di Coppa Davis, competizione che lo esaltava e lo faceva giocare alla pari con i top10
Penso che il grosso di quei soldi li abbiano guadagnati dalle quali slam (un 1t quali ti garantisce 20 mila dollari. Se ti spingi al 3tQ ne prendi 32 k ), e nel caso di Marcora vedo chr ha giocato anche le Quali a Roma Montecarlo e Indian Wells.
Penso che il grosso lo abbia guadagnato da li
Dai challenger tiri fuori davvero gli spicci.