Tre tornei Challenger in programma a Forlì nel mese di gennaio: sarà la “Capitale” del tennis in Europa
Neanche il tempo di tirare le somme sull’ultimo torneo, conclusosi domenica scorsa con il successo di Pavel Kotov su Andrea Arnaboldi, che è già giunto il momento di guardare al 2022: a Forlì, a partire dal prossimo 3 gennaio, tornerà il grande tennis internazionale con la disputa di tre eventi (in tre settimane consecutive, dunque fino al 23 gennaio) Challenger in programma sui campi in cemento indoor.
Considerando le restrizioni per non vaccinati imposte in Australia, è probabile che alcuni giocatori possano scegliere l’Italia come meta per le prime avventure agonistiche della nuova stagione. A Forlì si inizierà con un torneo Challenger 50, che sarà disputato in contemporanea a due eventi in Australia (a Bendigo e Traralgon, con main draw a 48 giocatori e qualificazioni a 16 per consentire un’adeguata preparazione in vista degli Australian Open) e ad un torneo sulla terra battuta a Buenos Aires, per poi proseguire con due Challenger 80, il primo contemporaneamente a un torneo su terra a Florianopolis (Brasile) e il secondo in concomitanza con la prima settimana degli Australian Open e un torneo a Concepcion (Cile).
Considerando l’intero mese di gennaio, Forlì sarà la vera Capitale del tennis in Europa: nella città romagnola, infatti, si disputeranno tre dei quattro tornei Challenger previsti nel primo mese dell’anno (a Quimper, in Francia, si giocherà un Challenger 80 dal 24 gennaio). I tabelloni principali saranno composti da 32 giocatori, mentre alle qualificazioni parteciperanno 24 tennisti.
IL PROGRAMMA DEI TORNEI A FORLI’
Challenger 50 Forlì 1 – dal 3 gennaio
Challenger 80 Forlì 2 – dal 10 gennaio
Challenger 80 Forlì 3 – dal 17 gennaio
WEEK 1
Bendigo (Australia) – CH 80
Traralgon (Australia) – CH 80
Buenos Aires (Argentina) – CH 50
Forlì (Italia) – CH 50
WEEK 2
Forlì 2 (Italia) – CH 80
Florianopolis (Brasile) – CH 50
WEEK 3
Forlì 3 (Italia) – CH 80
Concepcion (Cile) – CH 80
TAG: Challenger Forli, Challenger Forlì 2022
Ben vengano i challenger, ma io ne sto organizzando uno e credetemi, i soldi che servono oltre il montepremi sono il doppio..è esteso imposizioni sono assurde..da parte della federazione..
@ Federico (#3002233)
Fino al giovedì ingresso libero per il weekend puoi prendere i biglietti al circolo
Salve, bell’articolo.
Vorrei sapere dove si possono acquistare i biglietti?
Grazie
@ lucas (#3001957<
beh, basta guardare il ranking atp per capire che i tennisti europei la fanno da padrone.
Non so se è un bene per il nostro sport questo eccessivo europacentrismo
@ SVP (#3001358)
probabilmente il concetto espresso non vuole denigrare gli organizzatori italiani, anzi.
Se l’atp permette di organizzare tornei di ogni livello in italia benvenga per i nostri.
Punti gratis, wild card a go-go e zero spese di viaggio.
Però pensiamoci ragazzi, è giusto nei confronti dei giovani del resto del mondo? Asiatici, africani, australiani, sudamericani negli ultimi 2 anni causa pandemia non riescono più a emergere proprio per mancanza di tornei nei loro paesi.
Il caso Darderi è emblematico in questo senso..
@ SVP (#3001358)
già che siamo ma perchè non facciamo gli assoluti a forli?
@ Bjorn borg (#3001479)
Darderi viene dato nel MD di Buenos Aires insieme ad Arnaldi; poi sarà da vedere se si cancellerà o meno.
Lo chiedo da ignorante ma da grande sostenitore e tifoso di Nardi… potrebbe essere che la Fit, che ha da tempo dimostrato di credere e puntare, secondo me giustamente, sul ragazzo, spinga per organizzargli questi tornei a due passi da casa? Con quelli organizzati tra fine novembre e inizio dicembre fanno 5 challenger in 60 giorni…
Concordo, hai ragione, ma non aspettiamoci per ovvi motivi dei gran fuoriclasse.. però magari Djokovic ed Herbert chissà 😀
Leggo di tanti tennisti che gravitano nel circuito challenger che, eliminate le spese, praticamente con questi tornei sbarcano il lunario.
Disputare, quindi, una serie di tornei in una stessa città è la modalità credo più gradita dai tennisti, abbattendo chiaramente i costi.
Spostarsi, magari con uno staff, ogni settimana a quanto pare sta diventando insostenibile (leggo di numerosi ritiri piuttosto prematuri dal professionismo). Corretto anche dal punto di vista sanitario. Mi sa che sarà una modalità imitata anche in altre città e differenti Stati.
Infine, occasione d’oro per la nostra truppa di giovani a caccia di punti atp.
Davvero ottimo per i nostri tennisti. Con la maggior parte dei giocatori fra 80 e 250 atp in australia, grande occasione per i vari Nardi, Arnaldi, zeppieri ( se rientra ), ma anche arnaboldi jr.,gigante, bellucci, etc per fare balzi in avanti. Escluderei Darderi che ha chiuso solo oggi la stagione e lo rivedremo forse non prima di febbraio.
Più si gioca in Italia meglio è per la salute del nostro tennis; che senso ha remare contro?
Commenti veramente senza senso. Invece di essere contenti dei tanti tornei in Italia ci si lamenta! Incredibile! Menomale ci sono persone che investono in tornei in Italia. Speriamo sempre di più.
Con i primi 260 giocatori nel ranking dall’altra parte del mondo diventa una grande possibilità di far punti…. un po’ come lo scorso anno i tornei challenger in contemporanea agli aus open, ma qui ancora meglio perchè lo scorso anno le quali degli aus open furono a doha e gli eliminati parteciparono ai challenger.
Nota che per i non vaccinati che non andranno in australia se vogliono entrare in italia adesso serve la quarantena di 5 giorni, quindi non penso che veranno in tanti. Senza la quarantena magari uno come Herbert poteva partecipare.
MA i nostri tennisti riusciranno a vincerne almeno uno?
L anno scorso ci fu biella tra gennaio e febbraio ora Forlì..una cosa più che positiva per chi non partirà per l’ Australia, soprsttutto per i nostri giocatori e le varie wild card..non capisco i commenti negativi
Quindi?
Per i nostri ragazzi è una manna. Posso cimentarsi in tornei che danno buoni punti ma con un campo partecipanti da future. I migliori come Nardi, potrebbero fare i punti necessari per arrivare a giocare challenger, almeno dalle quali, per tutto il resto dell’anno.
Periodo emergenziale, misure emergenziali.
Visto che non è consigliato andare in giro per il mondo in periodi come quello che stiamo vivendo, si resta in pianta stabile in un posto per un po’.
Anche perché i giocatori di fascia non elevatissima mica introitano così tanto.
Bah… dopo i polli in batteria, il tennis in batteria. Speriamo questa degenerazione non raggiunga mai il livello ATP, anche se è solo una questione di tempo prima di vedere un bel filotto di ATP 250 in Culkazistan
Forza Nardi, è tempo di vincere il primo Ch
ancora? ma cosa diventa, come Pula??non avevamo abbastanza challenger in italia…