La stagione australiana e i prize money

Voglio fare un esempio pratico di un match di oggi per dimostrare che entro una certa classifica si è tennisti amatoriali.

Challenger di Rio.

Ficovich vs Gomez. Ficovich è n236 ma è stato fino a poco tempo fa dentro i 200.

Oggi ha perdo da un tale Alejandro Gomez,uno che a 30 anni è fuori dalla 500 e non ha nemmeno la foto sul sito dell’atp.

Cosa vuol dire? Che Ficovich si è venduto il match?
No. Significa che il suo livello è tale da non riuscire a battere uno che è fuori dalla 500.

Significa che non è un vero Pro, ma un amatatoriale che merita di guadagnare gli spicci nei challenger.

Scritto da Bjorn borg

Scritto da Jack
È certo perché tra guadagnare 2 mln di euro in finale o soltanto 1.5 o magari addirittura 1 vanno in fallimento no? Così come primo turno se anziché 100k soltanto 70k sicuramente non valrebbe la pena spendere 2k o 3k se proprio ti vuoi rovinare in business class per fare una partitella perdendo subito…

Scritto da Octagon
Abbastanza deprimente.
I tennisti viaggiano a proprie spese, si pagano il team che li accompagna e partecipano ai tornei per vincere i premi con cui pagare le spese e, magari, guadagnarci qualcosa.
Intraprendere una trasferta impegnativa e costosa come quella australiana senza certezza del premio che si potrà conquistare sicuramente genera qualche perplessità.
Per fortuna questa incertezza non sembra coinvolgere il pesce grosso, gli AO, almeno per ora.

Moralismo da due soldi. Il n.20 atp e’ un fuoriclasse e guadagna molto meno di una buona riserva di una media squadra della serie A che nella sua vita sportiva non pagherà mai un albergo, un massaggiatore o un allenatore. Mi auguro che i montepremi crescano di molto soprattutto a vantaggio dei giocatori oltre i 50 e quindi soprattutto atp 250 e challenger. Mi auguro che il n.200 al mondo arrivi a guadagnare 500k che netto saranno 200k, 10 volte di più di un impiegato, ed e’ giusto che sia così, e più o meno quanto un buon attaccante di serie B. Ma il n.200 atp e’ molto più di un giocatore di serie B.

No, io non sono d’accordo. Secondo me solo i top100 meritano di guadagnare bene, perchè sono gli unici a poter essere chiamati professionisti

Tra n100 e n200 il livello è ancora poco piu che amatoriale, tanto che spesso vediamo risultati al limite del match fixing in cui il n160 perde netto dal n500 … si pensa al match fixing e invece semplicemente il divario tra il n150 e il n400 o n500 non è cosi ampio.

Chi scommette sui challenger sa a cosa mi riferisco e ai risultati assurdi che spesso si vedono.

Un vero professionista e top100 non perderà mai malamente da uno che è 400 posizioni sotto.

Quando entri nei 100 sei sicuro che il livello del giocatore è veramente alto…

Ma da n125 a salire secondo me sono solo amatori e meritano di guadagnare quello che gli passsno i challanger adesso

Scritto da Bjorn borg

Scritto da Jack
È certo perché tra guadagnare 2 mln di euro in finale o soltanto 1.5 o magari addirittura 1 vanno in fallimento no? Così come primo turno se anziché 100k soltanto 70k sicuramente non valrebbe la pena spendere 2k o 3k se proprio ti vuoi rovinare in business class per fare una partitella perdendo subito…

Scritto da Octagon
Abbastanza deprimente.
I tennisti viaggiano a proprie spese, si pagano il team che li accompagna e partecipano ai tornei per vincere i premi con cui pagare le spese e, magari, guadagnarci qualcosa.
Intraprendere una trasferta impegnativa e costosa come quella australiana senza certezza del premio che si potrà conquistare sicuramente genera qualche perplessità.
Per fortuna questa incertezza non sembra coinvolgere il pesce grosso, gli AO, almeno per ora.

Moralismo da due soldi. Il n.20 atp e’ un fuoriclasse e guadagna molto meno di una buona riserva di una media squadra della serie A che nella sua vita sportiva non pagherà mai un albergo, un massaggiatore o un allenatore. Mi auguro che i montepremi crescano di molto soprattutto a vantaggio dei giocatori oltre i 50 e quindi soprattutto atp 250 e challenger. Mi auguro che il n.200 al mondo arrivi a guadagnare 500k che netto saranno 200k, 10 volte di più di un impiegato, ed e’ giusto che sia così, e più o meno quanto un buon attaccante di serie B. Ma il n.200 atp e’ molto più di un giocatore di serie B.

Concordo al 100%. Aggiungo però che se queste cose non sono ancora accadute è dovuto all’evidente conflitto di interessi in seno alla atp, che dovrebbe essere una organizzazione dei giocatori ed invece è diretta principalmente dagli organizzatori dei tornei. Da qui si vede la necessità della Ptpa di Nole.

@ Bjorn borg (#3000457)

In Serie B dipende dalla squadra in cui giochi. Ci sono solo 5/6 squadre che pagano molto bene ( quasi quanto quelle di A ), Parma, Brescia, Monza, Cremonese, Frosinone….

ma ci sono anche 10/12 squadre che hanno un monte ingaggi molto basso.
Il Cittadella per esempio con 3 milioni di euro paga un’intera rosa di 25 giocatori, Perugia, Vicenza, Ascoli hanno circa 7 mln di monte ingaggi per i giocatori…

500k a stagione li prendono i giocatori di Serie A

Scritto da Helvetia
Redazione : a cosa serve questo articolo?

Ed il tuo commento ?

Scritto da Jack
È certo perché tra guadagnare 2 mln di euro in finale o soltanto 1.5 o magari addirittura 1 vanno in fallimento no? Così come primo turno se anziché 100k soltanto 70k sicuramente non valrebbe la pena spendere 2k o 3k se proprio ti vuoi rovinare in business class per fare una partitella perdendo subito…

Scritto da Octagon
Abbastanza deprimente.
I tennisti viaggiano a proprie spese, si pagano il team che li accompagna e partecipano ai tornei per vincere i premi con cui pagare le spese e, magari, guadagnarci qualcosa.
Intraprendere una trasferta impegnativa e costosa come quella australiana senza certezza del premio che si potrà conquistare sicuramente genera qualche perplessità.
Per fortuna questa incertezza non sembra coinvolgere il pesce grosso, gli AO, almeno per ora.

Moralismo da due soldi. Il n.20 atp e’ un fuoriclasse e guadagna molto meno di una buona riserva di una media squadra della serie A che nella sua vita sportiva non pagherà mai un albergo, un massaggiatore o un allenatore. Mi auguro che i montepremi crescano di molto soprattutto a vantaggio dei giocatori oltre i 50 e quindi soprattutto atp 250 e challenger. Mi auguro che il n.200 al mondo arrivi a guadagnare 500k che netto saranno 200k, 10 volte di più di un impiegato, ed e’ giusto che sia così, e più o meno quanto un buon attaccante di serie B. Ma il n.200 atp e’ molto più di un giocatore di serie B.

@ Jack (#3000153)

Secondo me il problema si pone per coloro che sono nel tabellone delle qualificazioni. Prendiamo ad esempio Varillas dal Perù. Non è affermato o con un buon prize money acquisito; non è mai entrato nell’Olimpo, finora, ed è tipicamente terraiolo. Anche io al suo posto cercherei di fare 4 conti.

È certo perché tra guadagnare 2 mln di euro in finale o soltanto 1.5 o magari addirittura 1 vanno in fallimento no? Così come primo turno se anziché 100k soltanto 70k sicuramente non valrebbe la pena spendere 2k o 3k se proprio ti vuoi rovinare in business class per fare una partitella perdendo subito…

Scritto da Octagon
Abbastanza deprimente.
I tennisti viaggiano a proprie spese, si pagano il team che li accompagna e partecipano ai tornei per vincere i premi con cui pagare le spese e, magari, guadagnarci qualcosa.
Intraprendere una trasferta impegnativa e costosa come quella australiana senza certezza del premio che si potrà conquistare sicuramente genera qualche perplessità.
Per fortuna questa incertezza non sembra coinvolgere il pesce grosso, gli AO, almeno per ora.

Scritto da Helvetia
Redazione : a cosa serve questo articolo?

„.. pour parler!“

Scritto da Octagon
Abbastanza deprimente.
I tennisti viaggiano a proprie spese, si pagano il team che li accompagna e partecipano ai tornei per vincere i premi con cui pagare le spese e, magari, guadagnarci qualcosa.
Intraprendere una trasferta impegnativa e costosa come quella australiana senza certezza del premio che si potrà conquistare sicuramente genera qualche perplessità.
Per fortuna questa incertezza non sembra coinvolgere il pesce grosso, gli AO, almeno per ora.

Ma infatti anche secondo me avrebbero fatto meglio a rimuovere i tornei australiani e magari spostare gli Australian Open a Dubai…
Se hanno cosi tanta paura di aprirsi al mondo, a causa del covid, rimanessero chiusi nella loro bolla e spostassero lo slam a Dubai dove ci sono i soldi e la voglia di organizzare uno slam senza stressare gli atleti

Redazione : a cosa serve questo articolo?

Abbastanza deprimente.

I tennisti viaggiano a proprie spese, si pagano il team che li accompagna e partecipano ai tornei per vincere i premi con cui pagare le spese e, magari, guadagnarci qualcosa.
Intraprendere una trasferta impegnativa e costosa come quella australiana senza certezza del premio che si potrà conquistare sicuramente genera qualche perplessità.
Per fortuna questa incertezza non sembra coinvolgere il pesce grosso, gli AO, almeno per ora.

ahahahahahahahahhh !!!!!!!

Ma non farebbero prima ad eliminare l’intera stagione australiana?

Praticamente una “non notizia”…