Bautista cambia coach, interrompendo una collaborazione durata 11 anni
Anno nuovo, strada nuova. Roberto Bautista Agut ha comunicato di aver interrotto la sua collaborazione con Pepe Vendrell, coach con il quale ha costruito la sua carriera arrivando a toccare il n.9 del ranking ATP nel 2019.
Attraverso un comunicato, l’iberico ha annunciato la decisione, ringraziando Vendrell per il lavoro svolto. “Dopo 11 stagioni, Pepe Vendrell ed io abbiamo deciso di separare i nostri percorsi. Con lui come allenatore ho raggiunto i miei migliori risultati e per questo lo ringrazio per tutto il lavoro svolto in questi anni. Questa decisione arriva dopo un sereno confronto e di comune accordo, con l’intenzione di continuare a migliorare professionalmente. Continuo ad alzarmi con lo stesso entusiasmo per gli allenamenti e i tornei di quando ho iniziato la carriera. Il mio obiettivo è scendere in campo e mostrare il mio massimo livello”.
Bautista, che si sta riprendendo dall’infortunio addominale che gli ha impedito di competere con la Spagna in Coppa Davis, inizierà la prossima stagione affiancato da Daniel Gimeno e Tomas Carbonell. Il ritorno alle competizioni dell’ex semifinalista di Wimbledon avverrà nell’ATP Cup dall’1 al 9 gennaio, dove Bautista sarà il numero uno spagnolo vista l’assenza di Rafa Nadal, e con Daniel Gimeno come il capitano della squadra.
Marco Mazzoni
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7 commenti
Un classico. Per ritornare in top ten servono nuovi stimoli….in realtà servono i vecchi 31 anni, che purtroppo non torneranno. Puoi cambiare coach ma non puoi cambiare il calendario.
Ci pensasse anche il nostro Sinner ad un cambio di allenatore. I talent scouts, anche se bravi, vanno bene fino ad un certo punto, poi servono coach abituati a certi livelli di classifica. Jannik per diventare top1 prima o poi dovrà fare questa scelta. Stesso discorso anche per Musetti, anche se non è un predestinato potrà benissimo collocarsi nella top 10.
Pepe for Fogna?
Penso che ormai si possa allenare da solo.
Gli serve più che altro un nuovo stimolo.
Del cambia dell’allenatore di Bautista ce ne faremo una ragione, certo non si perderemo le notti insonni…
Aggiungerei anche la Raducanu che pure ha vinto uno slam… Per la Halep non vale, il suo anno Horribilis è dovuto soprattutto agli infortuni, fino a Roma non era andata male… la rottura del rapporto con Cahill è dovuta probabilmente alla lontananza e alla sua ritrosia a muoversi troppo dall’Australia…
Vedi Swiatek, vedi Halep. Brutte stagioni per tutti e tre. Avesse giocato male solo qualche torneo si poteva cambiare tattica, ma quando dura da un anno non c’è alternativa: si cambia approccio e quindi il coach.