Campionato Serie A1 Copertina, FIT, Generica

Uno Sventaglio di Tennis: Serie A – Un Pessimo Alibi

03/12/2009 09:19 15 commenti
Potito Starace gioca con il Capri Sports Academy
Potito Starace gioca con il Capri Sports Academy

Ed eccoci arrivati a Dicembre dove la porta del 2009 va a chiudersi definitivamente con la finale di Davis maschile. Ma c’è ancora qualcosa: in Italia, nel prossimo week-end avremo le finali dei campionati a squadre maschili e femminili della serie A italiana.
E’ doveroso soffermarci su un evento, accolto nei modi più disparati dall’ambiente tennistico: chi crede sia un evento che avvicina la gente e chi crede sia solo un luogo dove regna il denaro e non il sentimento sportivo.
Partiamo da un presupposto: la serie A, per essere commentata, bisogna viverla nei circoli! Io faccio parte del River Club Vicenza che domenica affronterà il Viterbo in finale e devo dire che, non è per niente una manifestazione da buttare nel cestino.
Nei giorni in cui si gioca, nel circolo si vive una bella atmosfera, si vede sempre un tennis di qualità e il pubblico risponde più che bene.
Come ogni campionato federale, esso non può dare punti ATP o WTA, ed è il più grande motivo per cui questa manifestazione è vista “superflua” da molti appassionati.

I protagonisti di tale manifestazione, ovviamente, sono i tennisti e il loro coinvolgimento in quest’evento è determinato da molteplici fattori: legame affettivo con un circolo, contratti che contribuiscono a sostenere parte della futura attività tennistica, tenersi in allenamento anche nei mesi invernali e tanto altro.

L’altra faccia della medaglia sono i circoli che partecipano alla serie A e, le loro iscrizioni alla manifestazione sono legate da un interrogativo generale: PERCHE’ NON ORGANIZZARE UN TORNEO INTERNAZIONALE ANZICHE’ INSISTERE SU UNA MANIFESTAZIONE A LIVELLO NAZIONALE CHE HA, COMUNQUE, I SUOI RILEVANTI COSTI?.

Anche qua agiscono diverse scelte e politiche prese dai vari circoli: per molti la serie A garantisce, un livello comunque molto alto di tennis nella propria struttura, che si estende per almeno un paio di mesi anzichè 8 giorni; un’ulteriore motivazione, per i circoli più ambiziosi (che spendono anche di più) è quella di dare lustro al loro nome con il titolo di CAMPIONI D’ITALIA; altri motivi più marginali possono essere le difficoltà nelle strutture che sono richieste per organizzare tornei internazionali, e anche la scelta che fanno gli sponsor (sostenere un evento per una settimana e un altro per dei mesi con costi non proporzionali, non sembrerebbe una scelta conveniente).

Ritornando sui tennisti, bisogna distinguere tre casi fondamentali:

-i top 100 e chi vuole diventarlo: nel tennis maschile abbiamo i soli Starace e Lorenzi che hanno partecipato con assidua frequenza alla manifestazione non perdendo mai un match di singolare e dimostrando quindi, di non prendere sotto gamba la competizione (l’unico match di Seppi mi sembra riduttivo per considerarlo un tennista a “tempo pieno” in questa manifestazione). La partecipazione di Lorenzi non la criticherei per niente poichè, dopo una stagione (durissima) che neanche lui stesso si aspettava, la serie A è stato anche un modo per tenersi in allenamento nel finale di stagione; Starace invece, è un tennista che sente particolarmente questa competizione (gioca per un circolo della sua regione e più volte si è schierato personalmente per difendere il Capri Sports Acadmy e la serie A).
Nel tennis femminile abbiamo avuto le partecipazioni decisive di Brianti, Garbin, Camerin, Vinci, Schiavone e le singole prestazioni di Errani e, quella sfortunata di Flavia Pennetta. Non poca roba, anzi.

-i naviganti tra la 200 e 400: in questa categoria troviamo tanti tennisti che giocano in serie A soprattutto per avere un’entrata economica sicura e non di poco conto, che magari un primo turno di challenger non da. E questi gettoni di presenza, spesso risultano utili nei primi tornei dell’anno successivo. Qui c’è un mix di giovani promettenti che, con la serie A vengono affiancati a esperti tennisti (nella maggior parte dei casi si allenano insieme). E questi ultimi, consapevoli a volte di non avere i mezzi per poter entrare nei top 100, preferiscono chiudere la stagione con questa manifestazione che comunque regala un titolo italiano.

-i restanti tennisti giocano la serie A perchè rappresentanti “storici” dei circoli (troviamo diversi casi in cui le formazioni di serie A hanno rappresentanti del loro vivaio), per finanziamento e per motivi similari ai calssificati nella fascia 200-400.

Allora credo di capire le critiche che piovono su questa manifestazione. Credo di intuire che in molti dovrebbero contare fino a 1000 prima di dire che la serie A è una buffonata, pagliacciata o quant’altro.
Si può criticare la formula, magari troppo lunga (2 mesi di tennis) ma l’evento di certo non è il responsabile delle colpe della mediocrità (maschile) degli ultimi anni.
Non vorrei che la serie A diventasse un alibi per lo scarso rendimento del movimento perchè, parliamoci chiaro: Se io sono legato alla manifestazione, al circolo, e all’evento, la serie A la gioco; se voglio diventare un top 50 posso avere critiche, diversamente no.
Se io preferisco a metà Ottobre che la mia stagione internazionale si può chiudere, e gioco la serie A perchè mi mantiente in allenamento e mi garantisce una comoda entrata finanziaria che altri tornei non garantiscono, la serie A la gioco; posso essere anche criticato, ma sulle mie scelte.

Quindi popolo del tennis italiano, se a voi non va bene vedere Cipolla mezzo rotto, Volandri che non riesce più a entrare nei 200, Vagnozzi e Crugnola che potrebbero fare di più e tutti quei top 500 che senza la serie A potrebbero in un buon mese di risultati guadagnare decine di posti nel ranking, la colpa non è della serie A.

I presidenti dei circoli non sono certo quelli che inseguono con la frusta i tennisti durante la discussione dei loro contratti.
La colpa, se cosi si può chiamare, e di quei tennisti che firmano e si impegnano per giocare tale evento. Se in loro riscontrate mediocrità di programmazione, è solo per le loro scelte. Lasciamo in pace la serie A.

Un saluto a tutti – Andrea Martina alias “Andrea24h”


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Andrea24h 13-12-2009 03:51

Originally Posted By Van Damme
Il problema non è la Serie A, che è una manifestazione carina e degna di rispetto!
Il problema sono Bracciali, che preferisce ste partite “inutili” piuttosto che tentare le qualificazioni nei Challenger indoor, Volandri, che poteva tentare una tournè in Sud America per migliorare il suo ranking.
Non ditemi che questi due ragazzi hanno bisogno dei soldi della Serie A!

Poi anche su questo aspetto, farei una considerazione, chi è l’unico azzurro che non gioca la serie A? FOGNINI!
Non sarà un campione ma se non altro è l’ unico che si programma come un vero tennista…

caro Vassallo purtroppo non si fa distinzione tra manifestazione e giocatori, secondo me in tanti credono che i tennisti vengano seguiti con la frusta per giocare la serie a

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Arridatecci Vassallo!!!! (Guest) 03-12-2009 23:12

Originally Posted By Andrea24h

Originally Posted By Arridatecci Vassallo!!!!

Originally Posted By Andrea24h

Originally Posted By andrew
Andrea…

io sono di Bassano e conosco benissimo i motivi per i quali si fa la serie A. È una manifestazione che si basa su uno strato di ipocrisia e di falsità che non conosce limiti.

Innanzitutto, la serie A si svolge in province ricche e fastidiosamente provinciali (Bassano, Vicenza, Alba, Sarnico, Olbia, Capri, ecc.), dove è maggiore la disponibilità di reperire sponsor che, PRIMA IPOCRISIA, non sono tanto interessati a legare il proprio nome alla serie A quanto a pulire capitali dubbi. Con la conseguenza che una squadra di serie A di tennis, non viene tanto pagata dallo sponsor, bensì dalla collettività con l’aumento o la non diminuzione delle tasse.

Secondo, la serie A ha come unico fine quello del PRESTIGIO DEL CLUB, che, SECONDA IPOCRISIA, non ha alcun legame con l’attività sportiva come invece si cerca di far passare.
Qua sta la cosa più pericolosa per chi vorrebbe (pochi purtroppo) che il tennis si diffondesse come sport.
Perché, associando la serie A ad un’attività sportiva, si riconoscono meriti sportivi che non esistono, in quanto la serie A è unicamente legata ad un fattore organizzativo ed economico di propaganda finalizzata a:
1) Incrementare il numero di allievi della Sat (e quindi i maestri non protestano, anzi…).
2) Darsi un’aurea di società sportiva. (IPOCRISIA)
3) Realizzarsi come dirigenti di circolo vincenti pur non essendo in grado di capire alcunché di tennis. (IPOCRISIA)

Per questo la serie A, così come concepita e realizzata, va combattuta da chiunque abbia a cuore il tennis italiano. Il discorso sui giocatori italiani non c’entra assolutamente niente.

IL PRESTIGIO DEL CLUB deve essere quello di formare e sfornare giocatori di tennis, a nastro e a ripetizione, come dovrebbero fare delle associazioni sportive.

Come tu ben sai, nel vicentino non escono giocatori di 2 categoria da un bel po’ di tempo.

Mentre fate la serie A femminile, Alberto Nieri si allena saltuariamente con suo padre su campi pubblici spelacchiati dopo 8 ore di lavoro in catena di montaggio. Ha preso 1000 euro per aver giocato in serie C con voi (e vincendo, vi ha portato in serie B). Ecco, sarebbe bello e forse più sportivo, aiutare questo ragazzo a diventare un giocatore di tennis.

Guarda sull’interessamento degli sponsor ci sarebbe da fare un discorso meno generalizzante perchè non ragionano tutti così.

Stesso situazione sul finanziamento delle squadre di serie a: la tassa d’iscrizione dei circoli non è finalizzata alla serie a.
Se fosse così ogni circolo dovrebbe avere mille e passa soci che pagano ogni anno migliaia di euro tra scuola tennis e tessera e , realtà di questo genere in Italia non esistono

Riguardo al prestigio del circolo posso dirti che il River è il circolo con più tesserati alla scuola tennis di tutto il Veneto (dati Fit Veneto), la serie A non ha certo rappresentanti del vivaio. (Ma basta vedere come il Milan in serie A e il Montepaschi Siena nel basket rispettano questo trend rimanendo squadre vincenti)

Riguardo a Nieri non posso commentare perchè sono poco informato su questa situazione.

Nel complesso è una critica comunque da prendere in considerazione perchè fondata su ideali secondo me, ottimi ma utopistici per l’attuale condizione che abbiamo in Italia

Il Montepaschi di Siena Basket, è esattamente come l’Inter.. entrambe “italiane”, che stravincono il campionato.. ma senza avere giocatori italiani.. con l’80 % di giocatori stranieri!!!! Questa è la grande rovina attuale… sia della Nazionale di Basket, che quella di Calcio Maschile…

Te caro Andre Martina, non eri mica il primo di tutti.. che era contro la Serie A?!?!? che al suo posto, avrebbe preferito un Torneo Atp d250, o anche un Signor Challenger dei 125?!?!??

Mi viene da pensare.. che l’ipocresia provenga, prima di tutto da chi ha scritto quest’articolo, ovvero da te.. i tuoi vecchi Post parlano chiaro!!

TI CONFERMO CARO VASSALLO QUANTO SCRITTO DA ME PRIMA.
ERO UNO DI QUELLI CHE CRITICAVA LA SERIE A!
Il mio problema era la lontananza da un’ambiente del genere. Adesso che ho assistito a match di serie a, parlato con i tennisti che la giocano e raccolto informazioni da dirigenti e allenatori e tutto l’ambiente tennistico ho capito cose che prima mi sfuggivano.

L’evento serie A è comunque una manifestazione che avvicina il pubblico a questo sport, se poi nel tennis italiano abbiamo fallimenti sta nella gestione federale di alcune cose (centri giovanili, canali digitali inutili, ecc…). La scelta di tornei importanti è legata non solo alla federazione ma anche dagli sponsor che preferiscono avere il loro nome per 2 mesi nei vari circoli e giornali d’italia, anzichè per un evento settimanale. Una forte spinta economica viene soprattutto da questi soggetti.

Purtroppo i miei vecchi post erano maturati da un’analisi poco approfondita sull’evento e anche da parecchi rammarici legati a risultati che ben sai.
Adesso che ho capito meglio “come funzionano alcuni meccanismi” ho preferito fare una marcia indietro .
Questa non è IPOCRISIA ma una semplice constatazione che il mio pensiero era sbagliato.

Io ho solo da dire contro tennisti che a Gennaio vogliono entrare nei top 100 e poi accettano di giocare quest’evento mentre navigano in posizioni mediocri.

Chissà quante Balls, che ti avranno raccontanto.. chi gioca la Seria A, lo fa solo ed esclusivamente per ragioni economiche.. punto e basta!!! l’attacamento per il Circolo è una Barzelleta, Bella e Buona.. perchè non giocano mica a Gratis!!! per il loro circoletto..
Il prossimo anno la Francia, avrà un nuovo torneo Atp..
Poi non però non lamentatevi, della differenza che c’è tra noi e la Francia!!! La colpa dei scarsi risultati maschili.. non’è solo ed esclusivamente dei nostri giocatori.. ma per tutta una serie di motivi, che sicuramente ben sapraì!!! Un’altra Barzelleta è quella che la Serie A, la si gioca anche per tenersi in forma.. a fine anno, sulla Terra, quando a inizio Anno.. si gioca sul Cemento!!! che ci sono gli Australian Open (questo discorso vale, per chi è nei primi 300 o li vicino.. Aldi e Bracciali , perchè Giorgini purtroppo.. non riuscirà ad entrare nelle qualificazioni)!!!
Bel modo questo… di programmarsi, ma almeno che si giocassè anche la Seria A sul veloce!!!! in tal caso, si che potrebbe essere d’allenamento.. in vista degli Australian Open, per chi ha la classifica di poterli disputare!!

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calda46 (Guest) 03-12-2009 20:03

Originally Posted By Van Damme
Il problema non è la Serie A, che è una manifestazione carina e degna di rispetto!
Il problema sono Bracciali, che preferisce ste partite “inutili” piuttosto che tentare le qualificazioni nei Challenger indoor, Volandri, che poteva tentare una tournè in Sud America per migliorare il suo ranking.
Non ditemi che questi due ragazzi hanno bisogno dei soldi della Serie A!

Poi anche su questo aspetto, farei una considerazione, chi è l’unico azzurro che non gioca la serie A? FOGNINI!
Non sarà un campione ma se non altro è l’ unico che si programma come un vero tennista…

FOGNINI NON LA FA PER IL SEMPLICE FATTO CHE NON LA PUò FARE! OGNI SQUADRA PUò SCHIERARE UN SOLO NEO ACQUISTO, E CAPRI, AVENDO ‘COMPRATO’ LUI E SEPPI HA SCELTO DI METTERE IN ROSA IL SECONDO. NON POTENDO AVERE PIù DI 6 GIOCATORI. (VOLANDRI, STARACE, SEPPI, GIORGINI, GICQUEL, PETRAZZUOLO). CAPONE E’ PRESENTE SENZA FIGURARE NEI SEI, PERCHE’ HA ALMENO DUE ANNI DA UNDER GIOCATI PER CAPRI, REGOLA CHE PERMETTE DI GIOCARE PUR SENZA ESSERE ‘NEI 6’.

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andrew (Guest) 03-12-2009 18:29

vabbè, io ho provato a spiegarlo, ma vedo che fa molta fatica a essere compreso…

Andrea, certo che se parli con le persone dell’ambiente ti dicono quelle cose…basta non crederci…

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Andrea24h 03-12-2009 18:22

Originally Posted By Arridatecci Vassallo!!!!

Originally Posted By Andrea24h

Originally Posted By andrew
Andrea…

io sono di Bassano e conosco benissimo i motivi per i quali si fa la serie A. È una manifestazione che si basa su uno strato di ipocrisia e di falsità che non conosce limiti.

Innanzitutto, la serie A si svolge in province ricche e fastidiosamente provinciali (Bassano, Vicenza, Alba, Sarnico, Olbia, Capri, ecc.), dove è maggiore la disponibilità di reperire sponsor che, PRIMA IPOCRISIA, non sono tanto interessati a legare il proprio nome alla serie A quanto a pulire capitali dubbi. Con la conseguenza che una squadra di serie A di tennis, non viene tanto pagata dallo sponsor, bensì dalla collettività con l’aumento o la non diminuzione delle tasse.

Secondo, la serie A ha come unico fine quello del PRESTIGIO DEL CLUB, che, SECONDA IPOCRISIA, non ha alcun legame con l’attività sportiva come invece si cerca di far passare.
Qua sta la cosa più pericolosa per chi vorrebbe (pochi purtroppo) che il tennis si diffondesse come sport.
Perché, associando la serie A ad un’attività sportiva, si riconoscono meriti sportivi che non esistono, in quanto la serie A è unicamente legata ad un fattore organizzativo ed economico di propaganda finalizzata a:
1) Incrementare il numero di allievi della Sat (e quindi i maestri non protestano, anzi…).
2) Darsi un’aurea di società sportiva. (IPOCRISIA)
3) Realizzarsi come dirigenti di circolo vincenti pur non essendo in grado di capire alcunché di tennis. (IPOCRISIA)

Per questo la serie A, così come concepita e realizzata, va combattuta da chiunque abbia a cuore il tennis italiano. Il discorso sui giocatori italiani non c’entra assolutamente niente.

IL PRESTIGIO DEL CLUB deve essere quello di formare e sfornare giocatori di tennis, a nastro e a ripetizione, come dovrebbero fare delle associazioni sportive.

Come tu ben sai, nel vicentino non escono giocatori di 2 categoria da un bel po’ di tempo.

Mentre fate la serie A femminile, Alberto Nieri si allena saltuariamente con suo padre su campi pubblici spelacchiati dopo 8 ore di lavoro in catena di montaggio. Ha preso 1000 euro per aver giocato in serie C con voi (e vincendo, vi ha portato in serie B). Ecco, sarebbe bello e forse più sportivo, aiutare questo ragazzo a diventare un giocatore di tennis.

Guarda sull’interessamento degli sponsor ci sarebbe da fare un discorso meno generalizzante perchè non ragionano tutti così.

Stesso situazione sul finanziamento delle squadre di serie a: la tassa d’iscrizione dei circoli non è finalizzata alla serie a.
Se fosse così ogni circolo dovrebbe avere mille e passa soci che pagano ogni anno migliaia di euro tra scuola tennis e tessera e , realtà di questo genere in Italia non esistono

Riguardo al prestigio del circolo posso dirti che il River è il circolo con più tesserati alla scuola tennis di tutto il Veneto (dati Fit Veneto), la serie A non ha certo rappresentanti del vivaio. (Ma basta vedere come il Milan in serie A e il Montepaschi Siena nel basket rispettano questo trend rimanendo squadre vincenti)

Riguardo a Nieri non posso commentare perchè sono poco informato su questa situazione.

Nel complesso è una critica comunque da prendere in considerazione perchè fondata su ideali secondo me, ottimi ma utopistici per l’attuale condizione che abbiamo in Italia

Il Montepaschi di Siena Basket, è esattamente come l’Inter.. entrambe “italiane”, che stravincono il campionato.. ma senza avere giocatori italiani.. con l’80 % di giocatori stranieri!!!! Questa è la grande rovina attuale… sia della Nazionale di Basket, che quella di Calcio Maschile…

Te caro Andre Martina, non eri mica il primo di tutti.. che era contro la Serie A?!?!? che al suo posto, avrebbe preferito un Torneo Atp d250, o anche un Signor Challenger dei 125?!?!??

Mi viene da pensare.. che l’ipocresia provenga, prima di tutto da chi ha scritto quest’articolo, ovvero da te.. i tuoi vecchi Post parlano chiaro!!

TI CONFERMO CARO VASSALLO QUANTO SCRITTO DA ME PRIMA.
ERO UNO DI QUELLI CHE CRITICAVA LA SERIE A!
Il mio problema era la lontananza da un’ambiente del genere. Adesso che ho assistito a match di serie a, parlato con i tennisti che la giocano e raccolto informazioni da dirigenti e allenatori e tutto l’ambiente tennistico ho capito cose che prima mi sfuggivano.

L’evento serie A è comunque una manifestazione che avvicina il pubblico a questo sport, se poi nel tennis italiano abbiamo fallimenti sta nella gestione federale di alcune cose (centri giovanili, canali digitali inutili, ecc…). La scelta di tornei importanti è legata non solo alla federazione ma anche dagli sponsor che preferiscono avere il loro nome per 2 mesi nei vari circoli e giornali d’italia, anzichè per un evento settimanale. Una forte spinta economica viene soprattutto da questi soggetti.

Purtroppo i miei vecchi post erano maturati da un’analisi poco approfondita sull’evento e anche da parecchi rammarici legati a risultati che ben sai.
Adesso che ho capito meglio “come funzionano alcuni meccanismi” ho preferito fare una marcia indietro .
Questa non è IPOCRISIA ma una semplice constatazione che il mio pensiero era sbagliato.

Io ho solo da dire contro tennisti che a Gennaio vogliono entrare nei top 100 e poi accettano di giocare quest’evento mentre navigano in posizioni mediocri.

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Arridatecci Vassallo!!!! (Guest) 03-12-2009 17:23

Originally Posted By Andrea24h

Originally Posted By andrew
Andrea…

io sono di Bassano e conosco benissimo i motivi per i quali si fa la serie A. È una manifestazione che si basa su uno strato di ipocrisia e di falsità che non conosce limiti.

Innanzitutto, la serie A si svolge in province ricche e fastidiosamente provinciali (Bassano, Vicenza, Alba, Sarnico, Olbia, Capri, ecc.), dove è maggiore la disponibilità di reperire sponsor che, PRIMA IPOCRISIA, non sono tanto interessati a legare il proprio nome alla serie A quanto a pulire capitali dubbi. Con la conseguenza che una squadra di serie A di tennis, non viene tanto pagata dallo sponsor, bensì dalla collettività con l’aumento o la non diminuzione delle tasse.

Secondo, la serie A ha come unico fine quello del PRESTIGIO DEL CLUB, che, SECONDA IPOCRISIA, non ha alcun legame con l’attività sportiva come invece si cerca di far passare.
Qua sta la cosa più pericolosa per chi vorrebbe (pochi purtroppo) che il tennis si diffondesse come sport.
Perché, associando la serie A ad un’attività sportiva, si riconoscono meriti sportivi che non esistono, in quanto la serie A è unicamente legata ad un fattore organizzativo ed economico di propaganda finalizzata a:
1) Incrementare il numero di allievi della Sat (e quindi i maestri non protestano, anzi…).
2) Darsi un’aurea di società sportiva. (IPOCRISIA)
3) Realizzarsi come dirigenti di circolo vincenti pur non essendo in grado di capire alcunché di tennis. (IPOCRISIA)

Per questo la serie A, così come concepita e realizzata, va combattuta da chiunque abbia a cuore il tennis italiano. Il discorso sui giocatori italiani non c’entra assolutamente niente.

IL PRESTIGIO DEL CLUB deve essere quello di formare e sfornare giocatori di tennis, a nastro e a ripetizione, come dovrebbero fare delle associazioni sportive.

Come tu ben sai, nel vicentino non escono giocatori di 2 categoria da un bel po’ di tempo.

Mentre fate la serie A femminile, Alberto Nieri si allena saltuariamente con suo padre su campi pubblici spelacchiati dopo 8 ore di lavoro in catena di montaggio. Ha preso 1000 euro per aver giocato in serie C con voi (e vincendo, vi ha portato in serie B). Ecco, sarebbe bello e forse più sportivo, aiutare questo ragazzo a diventare un giocatore di tennis.

Guarda sull’interessamento degli sponsor ci sarebbe da fare un discorso meno generalizzante perchè non ragionano tutti così.

Stesso situazione sul finanziamento delle squadre di serie a: la tassa d’iscrizione dei circoli non è finalizzata alla serie a.
Se fosse così ogni circolo dovrebbe avere mille e passa soci che pagano ogni anno migliaia di euro tra scuola tennis e tessera e , realtà di questo genere in Italia non esistono

Riguardo al prestigio del circolo posso dirti che il River è il circolo con più tesserati alla scuola tennis di tutto il Veneto (dati Fit Veneto), la serie A non ha certo rappresentanti del vivaio. (Ma basta vedere come il Milan in serie A e il Montepaschi Siena nel basket rispettano questo trend rimanendo squadre vincenti)

Riguardo a Nieri non posso commentare perchè sono poco informato su questa situazione.

Nel complesso è una critica comunque da prendere in considerazione perchè fondata su ideali secondo me, ottimi ma utopistici per l’attuale condizione che abbiamo in Italia

Il Montepaschi di Siena Basket, è esattamente come l’Inter.. entrambe “italiane”, che stravincono il campionato.. ma senza avere giocatori italiani.. con l’80 % di giocatori stranieri!!!! Questa è la grande rovina attuale… sia della Nazionale di Basket, che quella di Calcio Maschile…

Te caro Andre Martina, non eri mica il primo di tutti.. che era contro la Serie A?!?!? che al suo posto, avrebbe preferito un Torneo Atp d250, o anche un Signor Challenger dei 125?!?!??

Mi viene da pensare.. che l’ipocresia provenga, prima di tutto da chi ha scritto quest’articolo, ovvero da te.. i tuoi vecchi Post parlano chiaro!!

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Andrea24h 03-12-2009 15:28

Originally Posted By andrew
Andrea…

io sono di Bassano e conosco benissimo i motivi per i quali si fa la serie A. È una manifestazione che si basa su uno strato di ipocrisia e di falsità che non conosce limiti.

Innanzitutto, la serie A si svolge in province ricche e fastidiosamente provinciali (Bassano, Vicenza, Alba, Sarnico, Olbia, Capri, ecc.), dove è maggiore la disponibilità di reperire sponsor che, PRIMA IPOCRISIA, non sono tanto interessati a legare il proprio nome alla serie A quanto a pulire capitali dubbi. Con la conseguenza che una squadra di serie A di tennis, non viene tanto pagata dallo sponsor, bensì dalla collettività con l’aumento o la non diminuzione delle tasse.

Secondo, la serie A ha come unico fine quello del PRESTIGIO DEL CLUB, che, SECONDA IPOCRISIA, non ha alcun legame con l’attività sportiva come invece si cerca di far passare.
Qua sta la cosa più pericolosa per chi vorrebbe (pochi purtroppo) che il tennis si diffondesse come sport.
Perché, associando la serie A ad un’attività sportiva, si riconoscono meriti sportivi che non esistono, in quanto la serie A è unicamente legata ad un fattore organizzativo ed economico di propaganda finalizzata a:
1) Incrementare il numero di allievi della Sat (e quindi i maestri non protestano, anzi…).
2) Darsi un’aurea di società sportiva. (IPOCRISIA)
3) Realizzarsi come dirigenti di circolo vincenti pur non essendo in grado di capire alcunché di tennis. (IPOCRISIA)

Per questo la serie A, così come concepita e realizzata, va combattuta da chiunque abbia a cuore il tennis italiano. Il discorso sui giocatori italiani non c’entra assolutamente niente.

IL PRESTIGIO DEL CLUB deve essere quello di formare e sfornare giocatori di tennis, a nastro e a ripetizione, come dovrebbero fare delle associazioni sportive.

Come tu ben sai, nel vicentino non escono giocatori di 2 categoria da un bel po’ di tempo.

Mentre fate la serie A femminile, Alberto Nieri si allena saltuariamente con suo padre su campi pubblici spelacchiati dopo 8 ore di lavoro in catena di montaggio. Ha preso 1000 euro per aver giocato in serie C con voi (e vincendo, vi ha portato in serie B). Ecco, sarebbe bello e forse più sportivo, aiutare questo ragazzo a diventare un giocatore di tennis.

Guarda sull’interessamento degli sponsor ci sarebbe da fare un discorso meno generalizzante perchè non ragionano tutti così.

Stesso situazione sul finanziamento delle squadre di serie a: la tassa d’iscrizione dei circoli non è finalizzata alla serie a.
Se fosse così ogni circolo dovrebbe avere mille e passa soci che pagano ogni anno migliaia di euro tra scuola tennis e tessera e , realtà di questo genere in Italia non esistono

Riguardo al prestigio del circolo posso dirti che il River è il circolo con più tesserati alla scuola tennis di tutto il Veneto (dati Fit Veneto), la serie A non ha certo rappresentanti del vivaio. (Ma basta vedere come il Milan in serie A e il Montepaschi Siena nel basket rispettano questo trend rimanendo squadre vincenti)

Riguardo a Nieri non posso commentare perchè sono poco informato su questa situazione.

Nel complesso è una critica comunque da prendere in considerazione perchè fondata su ideali secondo me, ottimi ma utopistici per l’attuale condizione che abbiamo in Italia

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kass (Guest) 03-12-2009 15:05

C’è chi fa peggio, o di meglio, dipende dai punti di vista. In Germania il campionato si svolge in estate, in un periodo caldo non solo per l’aspetto climatico. Una domanda per i più esperti: ma questi campionati si giocano in tutte le nazioni europee, oppure solamente in Germania e in Italia?
Comunque forza Viterbo!!! :mrgreen:

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magnus19it 03-12-2009 14:24

Tutte belle parole quelle che dite…su cui idealmente sarei d’accordissimo…ma se la serie a finisse, la metà dei giocatori che fanno attività internazionale….li ritroveremo nel circuito nazionale degli open…
Poi scusate sarebbe bellissimo se i circoli al posto di investire nella serie a investissero nei giovani…ma realisticamente che ritorno ne avrebbero!?investire migliaia di euro per cavarne fuori qualche buon seconda categoria!?i futuri top 100 non nascono come funghi…la serie a nonostante sia gestita male…abbia poco ritorno per i circoli…crea cmq un po’ di interesse e movimento per quel circolo…
Poi è inutile che mi veniate a dire che i giocatori non dovrebbero giocare la serie a e andare a fare tornei…questa è una cosa che si può permettere Fognini, Seppi, le migliori italiane…la Giorgi che ha un futuro assicurato…ma andatelo a dirlo ai Cipolla, ai Crugnola, ai Burzi, ai Vanni…che senza serie A andrebbero in rosso ogni fine anno…quindi per favore evitiamo queste richieste assurde!

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fans (Guest) 03-12-2009 12:16

Originally Posted By Van Damme
Il problema non è la Serie A, che è una manifestazione carina e degna di rispetto!
Il problema sono Bracciali, che preferisce ste partite “inutili” piuttosto che tentare le qualificazioni nei Challenger indoor, Volandri, che poteva tentare una tournè in Sud America per migliorare il suo ranking.
Non ditemi che questi due ragazzi hanno bisogno dei soldi della Serie A!

Poi anche su questo aspetto, farei una considerazione, chi è l’unico azzurro che non gioca la serie A? FOGNINI!
Non sarà un campione ma se non altro è l’ unico che si programma come un vero tennista…

Come al solito si scrive senza sapere. Fognini è tesserato per Capri ma non Può giocare la serie A .L ‘ anno scorso assieme a Seppi,passato anche lui a Capri, giocava per Alba e c’è stato l’incontro farsa di ultimo turno dove è entrato in campo per poter eventualmente essere schierato nelle finali poco dopo l’operazione .
Non cercare la luna quando non c’è.

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andrew (Guest) 03-12-2009 11:41

Andrea…

io sono di Bassano e conosco benissimo i motivi per i quali si fa la serie A. È una manifestazione che si basa su uno strato di ipocrisia e di falsità che non conosce limiti.

Innanzitutto, la serie A si svolge in province ricche e fastidiosamente provinciali (Bassano, Vicenza, Alba, Sarnico, Olbia, Capri, ecc.), dove è maggiore la disponibilità di reperire sponsor che, PRIMA IPOCRISIA, non sono tanto interessati a legare il proprio nome alla serie A quanto a pulire capitali dubbi. Con la conseguenza che una squadra di serie A di tennis, non viene tanto pagata dallo sponsor, bensì dalla collettività con l’aumento o la non diminuzione delle tasse.

Secondo, la serie A ha come unico fine quello del PRESTIGIO DEL CLUB, che, SECONDA IPOCRISIA, non ha alcun legame con l’attività sportiva come invece si cerca di far passare.
Qua sta la cosa più pericolosa per chi vorrebbe (pochi purtroppo) che il tennis si diffondesse come sport.
Perché, associando la serie A ad un’attività sportiva, si riconoscono meriti sportivi che non esistono, in quanto la serie A è unicamente legata ad un fattore organizzativo ed economico di propaganda finalizzata a:
1) Incrementare il numero di allievi della Sat (e quindi i maestri non protestano, anzi…).
2) Darsi un’aurea di società sportiva. (IPOCRISIA)
3) Realizzarsi come dirigenti di circolo vincenti pur non essendo in grado di capire alcunché di tennis. (IPOCRISIA)

Per questo la serie A, così come concepita e realizzata, va combattuta da chiunque abbia a cuore il tennis italiano. Il discorso sui giocatori italiani non c’entra assolutamente niente.

IL PRESTIGIO DEL CLUB deve essere quello di formare e sfornare giocatori di tennis, a nastro e a ripetizione, come dovrebbero fare delle associazioni sportive.

Come tu ben sai, nel vicentino non escono giocatori di 2 categoria da un bel po’ di tempo.

Mentre fate la serie A femminile, Alberto Nieri si allena saltuariamente con suo padre su campi pubblici spelacchiati dopo 8 ore di lavoro in catena di montaggio. Ha preso 1000 euro per aver giocato in serie C con voi (e vincendo, vi ha portato in serie B). Ecco, sarebbe bello e forse più sportivo, aiutare questo ragazzo a diventare un giocatore di tennis.

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Stefano82 (Guest) 03-12-2009 11:25

Originally Posted By roberto65
Se il nostro tennis avesse dei dirigenti di circolo intelligenti e lungimiranti, si cercherebbe di reperire degli sponsor per aiutare l’attività internazionale dei giovani promettenti, anziché pagare la pensione a (quasi) ex tennisti e a foraggiare stranieri non certo di richiamo (con l’eccezione di Kohlschreiber e di Gicquel).

Se si volesse rilanciare il nostro tennis il denaro edgli sponsor andrebbe canalizzato sui giovani, anziché disperso in queste iniziative che servono solo a sollazzare i pochi soci dei circoli (ma dov’è la propaganda?) e a soddisfare l’ambizione dei dirigenti.

Quoto in pieno queste parole.

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roberto65 03-12-2009 10:44

Se il nostro tennis avesse dei dirigenti di circolo intelligenti e lungimiranti, si cercherebbe di reperire degli sponsor per aiutare l’attività internazionale dei giovani promettenti, anziché pagare la pensione a (quasi) ex tennisti e a foraggiare stranieri non certo di richiamo (con l’eccezione di Kohlschreiber e di Gicquel).

Se si volesse rilanciare il nostro tennis il denaro edgli sponsor andrebbe canalizzato sui giovani, anziché disperso in queste iniziative che servono solo a sollazzare i pochi soci dei circoli (ma dov’è la propaganda?) e a soddisfare l’ambizione dei dirigenti.

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Van Damme 03-12-2009 10:30

Il problema non è la Serie A, che è una manifestazione carina e degna di rispetto!
Il problema sono Bracciali, che preferisce ste partite “inutili” piuttosto che tentare le qualificazioni nei Challenger indoor, Volandri, che poteva tentare una tournè in Sud America per migliorare il suo ranking.
Non ditemi che questi due ragazzi hanno bisogno dei soldi della Serie A!

Poi anche su questo aspetto, farei una considerazione, chi è l’unico azzurro che non gioca la serie A? FOGNINI!
Non sarà un campione ma se non altro è l’ unico che si programma come un vero tennista…

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xyz (Guest) 03-12-2009 09:53

Aggiornamento degli Italiani impegnati settimana prossima nel circuito Future:

Brasile F31
Main Draw: /
Quali: /
Alternates Quali: Garzelli (fuori di 2 posizioni) e Di Falco (6)

Repubblica Dominicana F3
Main Draw: /
Quali: Molina, Della Tommasina, Bega, Crepaldi e Wolf

Perù F3
Main Draw: /
Quali: Rubino

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