Un parere sulle ipotesi di novità per la competizione a squadre Copertina, Davis/FedCup
La Davis potrebbe spostarsi per 5 anni ad Abu Dhabi. Ma che senso ha?
25/11/2021 09:13 
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Coppa Davis
Scatta la fase finale della “nuova” Davis, e già si vocifera di ulteriori cambiamenti. Questo il destino della più antica competizione sportiva a squadre al mondo, o quel che ne è rimasto dopo che l’ITF l’ha di fatto “svenduta” alla ricca società Kosmos di Pique & C., cercando un rilancio che invece rischia di affossarla definitivamente.
La considerazione è brutale, ma non tira buona aria per la cara vecchia anacronistica “insalatiera”. Nel 2020, “grazie” alla pandemia, non si è disputata. Pare alla Kosmos abbiano tirato un sospiro di sollievo, come hanno spifferato molti ben informati, visto che l’edizione sarebbe stata sicuramente in perdita dal punto di vista economico, e il non disputarla ha aiutato i nuovi padroni e non rimetterci altri soldi, dopo il bagno di sangue economico del 2019.
Economico, perché in realtà in campo a Madrid si videro molte bellissime partite. Shapovalov vs. Nadal, per dirne una, ma tantissime altre. Il formato era rivedibile sotto molti punti di vista (orari folli in primis), ma la realtà dei fatti dice che quando i tennisti accettano di giocare e giocano per la propria nazione, spesso giocano partite enormi per qualità, orgoglio e spettacolo.
Sta per scattare l’edizione 2021. Tre sedi nella fase inaugurale dei gironi. Ottimo per il pubblico italiano e spagnolo, non quello austriaco per colpa delle restrizioni covid; ma gli altri scontri tra nazioni ospiti? Si parla di pochissimi biglietti venduti, sia a Torino che a Madrid, per gli incontri che non vedono i paesi ospitanti in campo. Vedremo come andrà, sperando che sia un successo (ce lo auguriamo per tutti!) e che nostri azzurri ci possano regalare qualcosa di grande, nonostante la dolorosa assenza di Matteo Berrettini. Di sicuro per i nostri incontri avremo una bella cornice di pubblico, ma le altre sfide? Giocare in uno stadio pressoché vuoto è il peggior biglietto da visita per un evento. Meglio stadio piccolo ma pieno, recita sempre un vecchio adagio indiscutibile…
Per questo la voce – ben accreditata – riportata dal quotidiano britannico The Telegraph è ancor più inquietante. Pare che la Kosmos, a disperata caccia di dollari per non incrementare altre perdite, abbia intenzione di spostare la Davis in un paese ricco, che possa assicurare cinque anni di conti in verde. Abu Dhabi pare la sede scelta. Lì finché traineremo l’economia del petrolio i $ non mancano davvero. Ma se la cosa andasse in porto, che ne sarebbe del valore affettivo e sociale dell’evento? Andrebbe totalmente perso. Spalti quasi sicuramente vuoti, o appannaggio di pochi ricconi che scelgono di unire un po’ di vacanza al tennis in queste nuove mete turistiche, per un evento che diventerebbe ancor più una sorta di ricchissima esibizione, per i giocatori e per chi organizza quest’evento, che a quel punto sarebbe totalmente svuotato del fattore casa e di quel senso di appartenenza che aveva trasformato la Davis in una leggenda, amatissima dal pubblico.
I giocatori probabilmente sarebbero stimolati a parteciparvi, grazie a ricchi assegni. Ma allora, quale sarebbe la differenza tra la tanto osteggiata Laver Cup e quel che ne resta di questa possibile Davis tra i cammelli ed emiri?
La vecchia formula della Davis necessitava di una rinfrescata, era inevitabile. Ma tagliare un pelo incarnito con una motosega non è la cura migliore.
Per rinvigorirla forse le strade migliori erano due:
- una ITF forte, che impone all’ATP un calendario che premia e aiuta a far diventare la Davis importante, dandole uno spazio migliore (per esempio: due finestre, una dove attualmente ci sono Indian Wells e Miami, e una in autunno, per almeno 6 settimane di Davis da giocarsi su tre turni, più la classica finale a fine anno
- oppure optare per una sorta di campionato del mondo, magari da farsi ogni 2 o 4 anni, con altre 4/6 settimane dedicate solo alle Davis. Sarebbe così attesa e probabilmente molto più interessante per gli stessi tennisti, che avrebbero modo di prepararla a dovere.
Queste sono solo due proposte, tra le tante che si potevano provare ad attuare prima di sminuire così un patrimonio del nostro sport. Con tutti i limiti, problemi, difetti che volete, la Davis era un evento unico. Chi ha vissuto sulla propria pelle qualche lustro di tennis, ricorda perfettamente le emozioni pazzesche di tante sfide dell’Italdavis, anche quando non avevamo esattamente uno squadrone; come di altre finali o incontri tra varie nazioni giocate con una passione ed intensità uniche (la finale Francia – Svizzera, o quelle nei Balcani per esempio).
La Davis è un torneo anomalo, ma è soprattutto per la gente. Togliere il fattore casa la trasforma in qualcos’altro che non potrà mai convincere. L’unico modo per valorizzare di nuovo questa competizione è darle il giusto peso, una collocazione buona nel calendario e magari, perché no, anche punti per il ranking per chi la gioca. Su questo se ne potrebbe parlare. I modi per rinvigorirla ci sarebbero. Basta volerlo, guardando oltre il portafoglio, perché la passione non si compra, la si vive.
Marco Mazzoni
TAG: Abu Dhabi, Coppa Davis, Coppa Davis 2021, Davis/FedCup, Kosmos, Marco Mazzoni, Riforma Coppa Davis
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Nel tennis se guardate il tour di Dubai, o i mondiali che hanno corso nel Bahrain o in Qatar, città deserte al passaggio delle biciclette … quando non c’era il Covid. Prima ! ho detto tutto.
a) Non era sostenibile da anni : non è vero. In tutte le sedi c’era sempre il pienone. Per Australia – Croazia, giocata in Australia o in Croazia, secondo te, ci sarebbero stati più o meno dei 30 spettatori a Torino che non facevano il tifo per nessuna delle due, o si sarebbero riempiti gli spalti di tifosi festeggianti ed interessati all’evento.ù
b) Gli sponsor stanno abbandonando qualsiasi forma di spettacolo, anche prima della pandemia, visto che non ci sono più i ritorni pubblicitari di qualche anno fa.
b.2 ) Questa formula è abbandonata dal pubblico, ancora peggio che essere abbandonata da sponsor e giocatori.
c) Cerca di rivitalizzarla ? L’hanno affossata del tutto altro che rivitalizzarla.
30 miliardi di cosa ? Ma sai quant’è quella cifra ? Ti dico solo che per rifare il Santiago Bernabeu di Madrid, praticamente quasi da zero rivoluzionandolo con tecnologie moderne da fantascenza, spenderanno 769 milioni di euro, che verranno ammortizzati, restituendoli ai creditori, non prima del 2049.
‘ndo cavolo li trovano 30 miliardi di euro per la Coppa Davis nel tennis ?
Sei sicuro ?
L’accanimento è da parte degli organizzatori, non di chi la critica.
Sono gli organizzatori che stanno facendo soffrire una Coppa Davis moribonda, se non è già morta. Più accanimento di questo.
Comunque prova a chiederti se sia meglio l’assenza dei grandi tennisti dalla Coppa Davis o del grande pubblico a questa striminzita competizione a squadre nazionali che di Coppa Davis non ha niente ma proprio niente.
Non capisco tutto questo accanimento contro questa nuova Davis,
secondo me invece potrebbe essere anche molto seguita e potrebbe integrarsi molto meglio nel circuito permettendo anche ai big di giocare.
Già comunque adesso fra i big in pochi la saltano. solo Zverev fra quelli più importanti.
Se proprio volessero renderla più importante basterebbe anticiparla prima delle finals e destinare qualche punto atp.
Un tot a partite vincente che aumentano man mano che il torneo prosegue
tipo 50 punti per i gironi, 100 quarti, 150 semifinali, 250 finali.
più bonus per tutti i vincitori di 250
In modo che se un giocatore le vincesse tutte porterebbe a casa i punti di un 1000 (la somma non viene ma mi avete capito)
Commenti improntati da populismo tennistico.
La Davis non era sostenibile da parecchi anni.
Abbandonata da sponsor, giocatori di vertice e media.
In questo contesto un gruppo di privati cerca di rivitalizzarla mettendo sul piatto 30 (trenta) miliardi di dollari.
Fate una statua ad Haggerty e cercate di spenderli per il bene del tennis.
E gli Arabi si mangiano l’ATP
boh, ormai sono sempre più convinto che “si stava meglio quando si stava peggio” 🙄
@ No Way (#2984982)
Gli Slam sono “proprietà” delle 4 rispettive federazioni – e fonte per loro di immensi introiti.
L’ equilibrio con l’ATP è fragile e nessuno ha interesse a metterlo in pericolo, certo non per l’ITF che non è parte in causa.
L’ITF pertanto non ha nessun potere nei confronti dei giocatori pro.
Organizza – e piuttosto bene- tutta l’attività che non riguarda i top players. Under, over e Futures.
Andrà a finire che la spostano ad abu Dhabi e la fondono con l’atp Cup, poi dopo cinque anni L’atp si mangia la Davis.
Gli slam solo sulla carta sono sotto ITF, sono sostanzialmente autogestiti…non a caso la classifica per entrarci è quella atp e non ITF che non conta nulla…
Ad oggi nel mondo del tennis gli organizzatori degli slam (presi singolarmente, e anche di qualche M1000) sono molto più importanti dell’ITF, che è un’organizzazione più morta che viva.
Perchè, questa ha senso?
Basta un certificato medico e regola bucata
…aaaahhhh che tempi il catch giapponese con il mitico toni fusaro che voleva convincere i telespettatori che era tutto vero!!!
…ti sei scordato però di citare il compianto André the giant,memorabili i suoi (finti) scontri con Hulk Hogan!!!
mazzoni grande articolo, condivido al massimo
L’ITF non ha nulla in mano?? E gli slam sono nulla? Basterebbe mettere una regola che chi salta la Davis può iscriversi solo a 3 slam l’anno successivo. Vedi come tutti i big partecipano!
La Davis andava aiutata, perché è stata esarebbe poturo essere ancora, un motore per questo sport. Invece l’hanno usata per fare cassa
bisogna mettersi d’accordo con noi stessi prima di esprime dei giudizi, altrimenti si fa la parte di chi dice che una competizione è amatissima dal pubblico e una riga dopo che ha bisogno di rilancio e che gli spalti saranno deserti.
la verità è un dato oggettivo, e il dato oggettivo è che la itf ha venduto i diritti e il marchio davis agli unici pazzi che pensavano valesse ancora qualcosa quando il deserto delle offerte per acquistare i diritti tv dicevano il contrario.
ora che gli sventurati hanno fatto i conti col disinteresse di tutti ad una competizione che nessuno conosce, stanno cercando una ciambella di salvataggio che nessuno offre perché farebbero la stessa fine. chi può investire oggi dei soldi, è chi non ne fa un business diretto ma lo utilizzerebbe come evento promozionale del paese. uno dei tanti, che va nella massa delle manifestazioni promozionali destinate a chiudere in perdita e va bene così.
La vecchia formula della Davis necessitava di una rinfrescata, era inevitabile. Ma tagliare un pelo incarnito con una motosega non è la cura migliore.
A proposito di figure retoriche (cit.) ben centrate.
Magari potrebbero organizzare una bella “finals” con Tiger Mask vs Black Tiger e Abdullah the Butcher vs Antonio Inoki. Riserva Tatsumi Fujinami.
Commento tecnico Tony Fusaro 😀
Questa non la sapevo… Incredibile…
I metodi per rinvigorirla ci sarebbero eccome, l’unico metodo che non esiste è quello di far guardare oltre il portafoglio l’essere umano, in ogni aspetto della vita.
@ La Veronica (#2984838)
Ovvero si facessero fregare i loro soldi in improbabili attivita’ o investimenti farlocchi… 😆
Al color di quel metallo portentoso…….
La Davis è già morta. Essendo una competizione a squadre nazionali aveva senso solo perchè si giocava in casa o trasferta. Con tifo bollente pro o contro, con giocatori che si esaltavano, come Canè e Fognini, oppure gli argentini, gli australiani, i serbi, e per un giorno mettevano i bastoni tra le ruote a campioni slam.
Giocando in campo neutro è stata distrutta.
E’ un’esibizione a squadre nazionali, sempre meglio della Laver Cup che è solo un bancomat per giocatori e sponsor.
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ecco il senso
Torniamo alla Davis vera! Le opere d’arte non si toccano!!!
@ Pisquik (#2984874)
Per no parlare di formula 1 e motomondiale..
Ma stando al tennis, vorrei ricordare il vuoto assoluto di pubblico nei tornei atp in paese come Turchia e Bulgaria…
La verità è che il tennis non è uno sport a livello gglobale, ma principalmente europeo, e neanche dappertutto. Il ranking atp è lì a dimostrarlo.
Io preferisco di gran lunga la Laver Cup alla pique’ cup.
almeno li’ è un esibizione vera.. con tanto di kyrgios &soci che fanno divertire il pubblico.
E anzi, si vocifera che la sfida Europa/Mondo si arricchisca dei match tra vecchie glorie.
Un Borg-Mcenroe o Bahrami-Leconte lo rivedrei sempre volentieri
io sarò uno di quelli con qualche lustro di tennis sulla pelle, ma secondo me il valore aggiunto della Davis era proprio lo scontro casa/trasferta, la scelta della superficie migliore per la squadra (o peggiore per gli avversari) e non ultimo i partitoni da 5 set che rendono epico ogni scontro.
Il problema della Davis negli ultimi anni non era tanto la formula, ma soprattutto il fatto che i top players non andavano quasi più. Sarebbe bastato incentivare loro (soldi e punti atp).
ps: divago un attimo a sostegno del doppio. Anche qui la perdita di interesse è dovuta al fatto che i suoi giocatori sono sconosciuti ai più (me compreso), incentivare i top player a tornare a giocarlo sarebbe interessante.
Faccio un nome a caso (se volesse) ROGER FEDERER potrebbe nell’ultimo scampolo di carriera dedicarsi al doppio e dargli nuova vita
…dovrebbero trasferirla sulla luna e rimanerci per sempre….
…maledetti piquè e soci!!!
…hanno rovinato una parte del nostro sport…
…okkio a Gaudenzi che sta per completare l’opera con altre follie,un appello a chi ancora vuole davvero bene a questo sport…
FERMATELO fino a quando si è ancora in tempo!!!
Per me il tennis è morto da 3 o 4 anni. ora è un altra cosa.forse sto invecchiando io
Lo stadio ad Abu Dhabi sarebbe pienissimo. Avete in mente l’ATP 500 di Dubai (che e’ a un’ora di macchina da Abu Dhabi)? Spalti sempre gremitissimi!
Tra l’altro gli Emirati Arabi hanno un clima stupendo a novembre e sono perfetti per una competizione a squadre come la Davis, visto che il 90pc della popolazione sono expats e quindi c’è’ gente di ogni nazionalità, pronta a fare il tifo per la propria nazionale.
Io sono controcorrente e dico che sarebbe un’idea splendida.
Quella che chiamano Davis è una buffonata, per me la possono chiamare in mille modi, disputarla sulla Luna con il Jetpack , con le palline sbrilluccicose o con i cammellai arabi con le racchette stile polo.
Non la guardo e non la guarderò mai fino a che non ritorna la vera Davis.
Ci sono challenger in Italia dove giocano giovani e li trovo più interessanti a parer mio di queste attrazioni da circo.
Scusate ancora ma ci stanno rovinando lo sport più bello del mondo.
Gli Emirati arabi hanno, rovinato lo sport in generale.. Qualsiasi cosa ora viene fatta in Arabia.. Nonostante gli arabi Dello sport frega zero! Ma di qualsiasi cosa! Supercoppa italiana o anche di altre nazioni.. giocata molto spesso in Arabia x soldi.. Risultato? Stadio semi vuoto e i pochi che c sono non sanno nulla delle squadre partecipanti ma spesso vengono “obbligati” all, ingresso di indossare sciarpe o maglie delle squadre partecipanti…tennis si sposta in Arabia nonostante la probabilmente non sappiano nemmeno Dell esistenza di questo sport.. Per farvi capire la gravità.. Anche il wrestling (non è sport ok.. Ma è solo x rendere l idea) son 4 anni che fa 1show annuale in Arabia dove la wwe prende una vagonata di soldi “perché l Arabia ama il wrestling”.. E per farvi capire quanto sia seria questa affermazione.. Hanno fatto un anno intero ad insistere nel dire che volevano vedere combattere undertaker (sessantenne) contro ultimate Warrior… Che è morto 7anni fa!
tra atp cup e davis bisogna farne una magari dando punti atp.da giocare forse all’inizio dell’anno sempre negli emirati che è un posto comodo per tutti e dove i giocatori possono passare il tempo prima ad allenarsi.
La verità è che l’ITF non aveva nulla in mano, non contando nulla tra giocatori e organizzatori dei tornei.
Ha quindi venduto un qualche cosa che stava scomparendo ossia ha tirato un pacco micidiale al riccone ignorante.
Adesso il riccone proverà di tutto per salvare l’investimento ma sarà una lenta agonia.
La DAVIS (tutto maiuscolo) non c’entra niente, è un’altra cosa che non si gioca più.
Mi fa davvero tristezza sentire cosa stanno per fare stanno cercando di rovinare una competizione dal fascino incredibile questi si possono solo chiamare na… del tennis
Punti Ranking, Fattore casa ( importantissimo per portare il grande tennis in città e Paesi che lo vedono solo in tv ed allargare la platea degli stakeholder al di fuori degli appassionati), match al quinto ed un grande sponsor associato all’Itf per l’evento. Basta volerlo.
È per questo che non faccio il veditore. Non riuscirei a inchiappettare il cliente consapevole di farlo. 😀
Tornando al tennis, è un’utopia che si lavori per mostrare un buon prodotto al cliente. Posso solo sperare che la Dollar Davis perda audience.
in tutti i rami e le categorie di business, di vendita di qualunque cosa, è così..!
Volontari aspiranti venditori pro-cliente cercansi!
QUOTE TINAPICA
Quello che non ha senso è continuare a chiamare “coppa Davis” questa roba qui.
Stupirsi che il denaro, motore del mondo che pervicacemente continuiamo a costruire per esserne tra breve spazzati via è provocatorio, utile solo per confrontarci un po’.
Non e’certo la Davis il problema, tra poco non avremo più da bere e forse anche di che respirare. QUESTO è il problema.
io continuo a non capire perchè ci devono essere due competizioni per nazioni
Si continua con innovazioni pro venditore, non pro cliente. Probabilmente avranno ragione loro, io non faccio il commerciale.
Il senso dei dollari! What else?
😳
Come giustamente scrive Lei, rispondendosi da sè, ha tanto senso.
Così tanto che per contarlo, uno ad uno, probabilmente i prossimi 5 anni non basterebbero.
Quello che non ha senso è continuare a chiamare “coppa Davis” questa roba qui.
Caro Mazzoni, la maggior parte degli appassionati di tennis, ossia quelli che provano una sorta di amore per questo sport, la pensano come te. Gli altri invece la pensano sempre in termini economici, ossia alle possibili formule per aumentarne l’audience televisiva, neanche fossero loro i padroni del business. Per favore ridateci le emozioni!
$$
Se spostassero la davis a Dubai il tennis in generale ci perderebbe e di molto…. la Davis (vecchio formato) portava comunque molti spettatori e accresceva il numero di appassionati, svolgerla in un paese per ricchi è esattamente la cosa da non fare, perché nessuno andrebbe a guardarla e sicuramente la passione dei tifosi, in primis, ma anche dei giocatori calerebbe e non di poco. Bastava così poco per rinvigorire una competizione con così tanta storia….
che gli ex calciatori facessero soltanto gli ex calciatori