L’ex promessa Kozlov vince un altro Challenger e si assicura la wild card agli Australian Open
Iniziamo questo articolo tornando al 2014. Agli Australian Open juniores, l’americano Stefan Kozlov raggiunse la finale dopo aver battuto giocatori come Andrey Rublev e perse solo contro Alexander Zverev. Sei mesi dopo raggiunse la finale di Wimbledon e questa volta venne superato da Noah Rubin.
Ieri l’americano ha vinto il terzo titolo Challenger della stagione a Champaign negli Stati Uniti. Kozlov ha battuto in finale Aleksandar Vukic in una partita che si è rivelata speciale dal semplice diritto ai punti e alla coppa. L’americano si è assicurato una wild card per il tabellone principale degli Australian Open per essere arrivato al primo posto in classifica in una serie di tornei Challenger giocati sul cemento nelle ultime settimane.
Kozlov non è mai riuscito a essere all’altezza delle aspettative riposte sulle sue spalle, ma il debutto nei tornei del Grand Slam potrà servire come motivazione maggiore per affermarsi pienamente nel 2022.
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SHWARTZMAN ALLORA ,SON TUTTE SCUSE SE SEI FORTE PUOI ESSERE 1 70 E VINCI PUNTO
Tennista di talento molto fino, purtroppo non è un bombardiere di 2 metri e 10 con prime di servizio a 220 km/h, giocatori come popyrin, Opelka con quel servizio e con due palle su 10 tirate in campo su accelerazioni disperate arrivano prima e con facilità tra i primi 50 e in annate top riescono ad emergere ai massimi livelli. Kozlov é della categoria dei moutet, Musetti e Gaston, fanno più fatica ad arrivare, devono essere sempre perfetti per ottenere risultati però riconciliano con il tennis.
Ancora mi fa male pensare ad un Anderson che ha ottenuto più risultati di Gasquet, è evidente quale delle due tipologie di tennisti siano avvantaggiati in questo periodo storico.
@ cataflic (#2983789)
Anticipo e braccio pure ma i.piedi viaggiavano all’epoca
Poi boh involuzione Comunque è giovane a me sta simpatico
@ cataflic (#2983789)
No no andavano che era una meraviglia…io guardo sempre quell’aspetto tennistico..
Se devo essere onesto io i piedi che volavano non me li ricordo proprio, anzi mi pare di ricordare che fosse un po’ lentino, ma compensava con un gran braccio e un bell’anticipo.
@ Pisquik (#2983641)
A me di Quinzi dispiace non averlo visto mai giocare un primo turno di slam e qualche torneo del circuito maggiore magari usufruendo di qualche wild card
Musetti ha già sfondato a 19 anni e va a prendere soldi negli slam da pro conclamato: colui che non sfonda non irrompe mai nei 100 da giovane come Quinzi (e tanti altri).
Mi risulta che Musetti abbia già una carriera pro.
@ Pisquik (#2983641)
Pouille lascialo perdere che ti fai male.
È stato distrutto da infortuni tennisticamente vale i primi 10 ha un braccio una tecnica che pure i primi 10 se la sognano.
Kozlov è ancora giovane parlate di lui come se avesse 80 anni,di certo non sarà mai tra i primissimi ma quando era ragazzino aveva due piedi che volavano e in molti si sono lasciato ingannare,ma con impegno e accorgimenti nei primi 35 40 ci può stare benissimo
@ Bonetobewild (#2983644)
Con la differenza che Musetti, 44esimo ATP a soli 19 anni, guadagna 14 volte tanto ‘sto ragazzo. E probabilmente con lo scongelamento delle classifiche lo ritroveremo TDS negli Slam.
Vallo a dire ai fan di Musetti.
Ennesima prova che essere fenomeni nel circuito juniores non vuol dire esserlo anche nei pro.. Quinzi (che ho amato alla follia) è stato bruciato perché si avevano troppe aspettative.. E tutti dicono che ha fallito perché non è arrivato ai vertici (nonostante si sia avvicinato dignitosamente alla top 100)..ma la gente si scorda che proprio intorno “all era quinzi” ci sono stanti tanti “dominatori” che sono poi QUASI spariti.. Pouille, kozlov, milojevic, Edmund, rubin Noah, coppejans..ok tra loro c’è gente che è arrivato ad importanti livelli.. Ma nessuno ha fatto un decimo di quello che ci si aspettava
Non mi risulta. 3 sarebbe piuttosto sorprendente, perché dopotutto stiamo parlando di un atleta che è più basso di Federer e Nadal di soli 2 cm…
@ Luca Milano (#2983553)
spiegaglielo a Gaz 🙂
i brevilinei arrivano prima ma tra i pro fanno una fatica enorme, c’è poco da fare.
kolzov è paradigmatico in questo senso, perché è un giocatore che gioca benissimo.
Bravo, un quinziano della prima ora come te, non poteva che ricordare quest’ altro giovane talento.
Bei ricordi….
“gli australiani gli danno wild card dopo aver battuto un australiano.”
No, la wild card è dato dall’USTA
Una versione di Quinzi che ce la sta facendo
Ricordo quell’episodio, perse contro Priszyezni e fu poi elogiato dallo stesso! Poi però non segui le aspettative
Riguardo al suo antagonista Quinzi anche io ero un suo grande fans, lo seguì da quando i due si incontrarono alla copa gerdau e credevo in suo exploit ! Purtroppo però si notava guardando i suoi incontri che la sua palla non viaggiava , troppo leggera per le nostre aspettative da top ten!
Finalmente! Le aspettative non erano campate in aria. Può ricominciare la scalata alle posizioni che gli competono… Felice per il padre. Vedremo a gennaio.
Ha avuto mille problemi fisici, è rimasto fuori per un anno
Hai ragione, talvolta ci sono problemi di “abbondanza” e qualcuno viene perso per strada. Quella è stata una generazione di tennisti junior americani fortissimi:
Fritz, Paul, Opelka, Mmoh, Tiafoe, oltre al citato Kozlov.
Adesso arrivano i 2000 Korda, Brooksby e Nakashima.
Tantissima carne di ottima qualità al fuoco.
Chi diverrà TOP PLAYER (nei TOP 5)?
Vista la concorrenza, la vedo dura per i ragazzoni a stelle strisce.
Kozlov aveva una gran mano, ma era davvero leggerino come colpi.
Certo oggi gente come Moutet, Musetti, Gaston dimostrano che è possibile giocare un tennis vario ed efficace se hai un braccio d’oro e stai lì con la testa…la mia impressione allora fu che lui si era visto come un Dio in terra, successore di Federer, ma poi si è reso conto che fisicamente avrebbe potuto fare solo una carriera di secondo piano e si è totalmente demoralizzato…un po’ quello che è successo a Quinzi.
Pur essendo un grande talento, la USTA disse che era fisicamente troppo basso e quindi preferi’ puntare su un lungagnone sgraziato…. Si chiamava Opelka.
Un fenomeno di precocità.. lo ricordo a Newport nel 2014 esordire sul circuito pro a 15 anni…
…stesso criterio delle WC date a Napolitano!!!
ulteriore conferma che essere top junior non garantisce nulla di nulla nella carriera pro
Quinzi 7 anni li aveva pure aspettati …
Su Kozlov, gli australiani gli danno wild card dopo aver battuto un australiano.