Intesa Sanpaolo Next Gen ATP Finals: Parla Carlos Alcaraz “Si tratta di un’esperienza che mi aiuterà per il futuro quello che è accaduto a Bercy e la prossima volta saprò come comportarmi” (con il programma della seconda giornata e Video)
Carlos Alcaraz : “Questo format? Bello, ma difficile. Si gioca punto su punto e tutto può cambiare in fretta.
Ho cercato di divertirmi, di godere di questo momento così particolare e devo dire che questo atteggiamento ha funzionato. Il punto, giocando ai quattro game, è riuscire a stare sempre concentrato al cento per cento. Perché se ti distrai un attimo il tuo avversario ti è subito addosso. Il campo senza corridoi? Lo adoro, mi dà ottime sensazioni. Il problema è il riscaldamento di un minuto, troppo breve per me. Ovviamente ci si scalda seriamente prima, ma in un minuto puoi fare poco, qualche diritto, qualche rovescio, qualche servizio e via. Ma sono le regole e le accetto”.
“Non posso dire che il coaching in questo caso sia stato di grande aiuto, perché quando sei in campo sei concentrato soprattutto su te stesso. Però qualche indicazione mi è arrivata, in particolare su come rispondere. E ho provato a metterla in pratica, riuscendo a colpire meglio nella seconda parte della partita. Molte volte da dentro non riesci a essere così lucido per vedere tutto quello che non va. Penso che permettere il coaching sia una buona idea”.
“Sono consapevole che non giochiamo per i punti, ma questo non cambia il mio atteggiamento in campo. Cerco sempre di migliorare, di imparare qualcosa in ogni momento, in ogni punto. Il fatto che ci siano o meno i punti non cambia nulla. Semplicemente, faccio come se ci fossero”.
“Si tratta di un’esperienza che mi aiuterà per il futuro quello che è accaduto a Bercy e la prossima volta saprò come comportarmi in momenti come questo. Non sono contento di quella prestazione, ma sarà utile senza dubbio.
La Spagna ha avuto e ha tanti buoni giocatori, ma ognuno ha la sua carriera e la sua storia. Non si possono fare paragoni”.
Allianz Cloud Court – Ora italiana: 14:00 (ora locale: 2:00 pm)
1. [5] Juan Manuel Cerundolo vs [7] Holger Vitus Nodskov Rune
2. [1] Carlos Alcaraz vs [4] Brandon Nakashima (non prima ore: 15:00)
3. [2] Sebastian Korda vs [6] Sebastian Baez (non prima ore: 19:30)
4. [3] Lorenzo Musetti vs [8] Hugo Gaston
TAG: Carlos Alcaraz, Next Gen ATP Finals, Next Gen ATP Finals 2021
@ Kenobi (#2972468)
Baez era poco conosciuto ma è comunque uno che ha vinto tanti challengers quest’anno ma spesso su terra e in sudamerica.Se ne vinci o fai finale in 5 o 6 ad una età così verde proprio scarso non lo sei per principio. Giocatore aggressivo e profondo che non attende ma attacca ad ogni scambio. In questo l’indoor non lo penalizza favorendo chi assalta senza un domani ma rimango dell’idea che non sia esattamente la superficie ed il contesto in cui si trova meglio ed è più Musetti ad aver giocato in maniera confusa ed improvvisata e dunque particolarmente male.
Poor Lawrence..Invece Carlos dovrebbe dirci bene a Paris Que paso’?
Anche Korda non è male.
In questa prima tornata mi ha sorpreso positivamente Baez.
Lo conoscevo più dai Livescore che dalla TV, e mi è piaciuto davvero tanto, visto e considerato che era una seconda volta per lui.
Ancora una volta un plauso a tutti gli intenditori da salotto che parlavano quasi di un allenamento per Lorenzo e poi non sapevano neanche il nome di battesimo.
Dopo che Sinner ha ammutolito i vari Napalm51 con Braccini, Piatti, servizio, sopravvalutato, involuto, etc… entrando in top10, pensavo che per un po’ la lezione fosse bastata , ed invece hanno solo cambiato target con Musetti, involuto, depresso, Rolex, troppo lontano dalla riga di fondo, etc..
Ha ammesso lui stesso di essere in una fase delicata e si è rivolto ad uno psicologo, solo che “riparare” la testa non è proprio come portare la macchina dal meccanico; ci vuole tempo.
Il suo malessere allo sterno è un tipico segno psicosomatico.
P.s. Carlos a Torino sarà andato a comprare i gianduiotti visto che il torneo si gioca a Milano (soldi e visibilità).
Si gioca a Milano e si confronta con quelli che saranno i suoi futuri avversari. Io la chiamo esperienza.
@ Bec_style (#2972365)
400 000 $ se vince tutte le partite!!!
@ Allupo (#2972418)
l’unico coetaneo è Rune e l’ha asfaltato.
ad ogni modo sarà l’ultimo anno per lui a Milano.
Considerando che l’anno prossimo potrebe partecipare persino SInner, io direi che va rivista la formula nextgen.
Portare il limite d’età a 19 anni o fare un master con i migliori 8 juniores
Prima cosa si gioca a Milano e poi cosa avrebbe da perdere a 18 anni
Forse 350 mila euro al vincitore?
Il vincitore prende la bellezza di 350 mila euro. Per darti un’idea al Master 1000 di Bercy Alcaraz ha guadagnato circa un decimo.
Tipo 347.971 euro se vince senza sconfitte?! PS hai confuso Torino con Milano
Forse si divertono a sfidare i coetanei, che ne dici?
I soldi! 120.000 e.+ sponsor non sono male per chi un anno fa vinceva con fatica 1 challenger.
È stata proprio la vittoria in questo strano torneo a lanciare Sinner. Ci partecipano 8 fra i migliori giovani del mondo. Vincerlo è sempre un ottimo viatico per il proprio futuro. Alcaraz è candidato alla vittoria finale, peró nel tennis ci possono essere sempre sorprese, tipo il poco conosciuto argentino Baez
@ Bec_style (#2972365)
A parte che è a Milano (Milano…Torino…sono vicine…a questo punto anche Brescia, perché no?)…
a parte che credo -me ne disinteresso a tal punto da non saperlo con certezza- che la formula sia la stessa di Torino, cioè gironi all’italiana dove anche se si perde si ha la possibilità di restare in lizza per la vittoria finale, il che quindi la qualifica come esibizione e non come torneo…
ma invece la presenza di AlcarazGarfia a Milano lo qualifica per essere un giocatore con la testa ben piantata tra le spalle ed i piedi ben piantati sulla terra: ha 18 anni, è (nettamente) il più forte tra i giovanissimi (intendo sotto i 20 anni), ha la classifica per essere qui presente:
il fatto che ci sia gli fa solo merito e ci racconta che non si sia montata la testa (come forse invece accaduto a chi lo tifa), del tipo che per lui abbia senso ormai solo disputare i tornei da 1.000 punti…in su…
Vederlo in sala stampa, depresso a livelli gravi, ma con l’orologio doverosamente in evidenza, come da contratto, è stata una delle istantanee più tragiche dell’anno sportivo che si sta concludendo.
Chissà cosa hanno pensato, alla rolex, vedendo un testimonial affranto e in quelle condizioni…
@ Givaldo Barbosa (#2972385)
Quello del profitto a tutti i costi, volevo scrivere.
Tastiere e correttori ci stanno rendendo analfabeti.
Tre ore per scrivere una frase.
Curiosa involuzione di Musetti. Vince con Schwartzman e poi perde col suo epigono. Non ha più coraggio, in campo. Il peso del rolex si sta facendo insostenibile e, di conseguenza, gli è venuto il braccino. Chissà, si è reso conto di essere diventato, da un giorno all’altro, una gallina dalle uova d’oro, uno da spremere.
E la conferenza stampa dopo il match? Orribile. Era lugubre, depresso, scoraggiato. Pareva gli fosse morto il gatto. Faceva brutte smorfie, metteva quasi paura.
Squali e affaristi, con il benestare del maledetto sistema ultraliberista capitalistico, quello del profitto visto quel che costi, hanno rubato la gioia a un ragazzino, lo stanno distruggendo.
Speriamo si riprenda. Ma temo sia troppo emotivo per navigare là in mezzo.
Torino ?? 🙂
Fossi stato in Carlos non sarei mai venuto a Torino. Che cosa potrebbe dare in più a Carlos questo torno? Ha tutto da perdere!