Presentata la Davis a Torino. Binaghi: “Un’occasione da non perdere”, Volandri “Puntiamo in alto”
A Torino oggi è stata presentata la Coppa Davis, che nella nuova formula per la prima volta si giocherà in quella che è diventata una sorta di “Capitale” dello sport della racchetta. Riprendiamo dal sito federale, le parole pronunciate dal Presidente Angelo Binaghi, e dal Capitano del team azzurro Filippo Volandri.
Binaghi: “Permettetemi di iniziare facendo le congratulazioni e gli auguri di buon lavoro al dottor Stefano Lo Russo, neo-eletto sindaco della meravigliosa città di Torino, ora diventata anche capitale del nostro sport. Non potevamo permetterci di perdere l’occasione di portare in Italia il nuovo format della Coppa Davis, con ben 6 nazioni che si contenderanno un posto in semifinale tramite i due gironi e i successivi quarti di finale. Non potevamo perdere questo evento anche perché lo dovevamo alla Regione Piemonte e all’assessore allo sport Fabrizio Ricca, che ci è stato vicino e ci ha dato il contributo necessario per poterci aggiudicare questa gara. In più, non potevamo perderla anche perché, prima ancora che per i risultati agonistici, noi siamo conosciuti da tempo nel mondo del tennis come ottimi organizzatori. Lo dimostrano gli Internazionali BNL d’Italia, più volte premiati dall’ATP e prossimi a ricevere un upgrade da una a due settimane; lo dimostrano le Next Gen ATP Finals di Milano e anche i due ATP 250 organizzati quest’anno in Italia. Nel nostro palmarès organizzativo credo ci siano ottimi successi”.
Continua il Presidente: “Non potevamo perdere questo evento visto ciò che i nostri giocatori stanno facendo dentro e fuori dal campo. Avere l’opportunità di giocare una parte delle Finals in casa, in un momento nel quale i nostri ragazzi hanno concrete chance di lottare per la vittoria finale, era un’occasione da non lasciarsi sfuggire. Giocheremo a Torino la Coppa Davis, la manifestazione più antica e secondo me più prestigiosa nel mondo dello sport, vinta da 15 nazioni differenti fra le quali l’Italia. Ci presentiamo con delle legittime ambizioni, con una squadra nuova, un capitano nuovo e dei giocatori esordienti. L’Italia presenterà un mix fra esperienza e gioventù, dunque può sognare. Da Torino inizia un ciclo di 4-5 anni che ha come obiettivo quello di vedere finalmente la nostra Nazionale competitiva ad altissimi livelli in una competizione come la Coppa Davis”.
Le parole del Capitano Volandri: “Siamo pronti per competere, con un format che non dà scampo al minimo errore, e per questo stiamo cercando di prepararci al meglio, con una squadra molto giovane e che guarda al futuro. La scorsa settimana sono stato a Vienna insieme ai ragazzi, e ho trovato da parte loro un entusiasmo che non vedevo da tempo. Questo mi rende molto orgoglioso, così come i risultati che la FIT sta ottenendo dal punta di vista tecnico, visto il mio ruolo da direttore. Non ci era mai capitato di avere due giocatori fra i primi 10 del mondo: un privilegio ma anche una responsabilità. È inutile nasconderci dietro un dito: la vittoria della Coppa Davis è uno degli obiettivi della Federazione per il prossimo futuro, e ci stiamo attrezzando per aggiungere a uno sport individuale quel senso di appartenenza che diventa importante a livello di squadra. Sono molto ottimista e fiducioso: ho la fortuna di lavorare con dei ragazzi speciali, che bruciano le tappe e sono diventati protagonisti del palcoscenico internazionale”.
Volandri si augura che il pubblico di Torino possa fare la differenza: “Partiamo da un incontro difficile contro una nazionale che ha giocatori forti ed esperti, che ben si adattano a questo format e alle condizioni di gioco. Ma siamo pronti, con un team che miscela gioventù ed esperienza. E poi avremo la possibilità di giocare in Italia, pertanto faccio un appello al nostro pubblico di venire numeroso. Il calore della gente può davvero fare la differenza”.
TAG: Angelo Binaghi, Coppa Davis, Davis a Torino, Filippo Volandri, FIT
La partita è incertissima, io non scommetterò nemmeno 1 euro, sono italiano quindi tifo Italia, sono un uomo dotato di razionalità e quindi riconosco che la partita è incerta.
Credo sia solo un inguaribile ottimista
Che coppia…
Hanno semplicemente capito…..
In una nazione come la nostra non è scontato questo passaggio ragazzi miei.
Risultati alla mano, la FIT sta facendo grandi cose nonostante piogge di critiche. E con giocatori Top10 a trainare il movimento potrebbe essere veramente l’inizio di un decennio abbondante di successi. Non solo in campo
Per decenza dovrebbero cambiare nome a questa nuova competizione. Il mitico nome Davis lasciatelo stare.
@ Poldi (#2965913)
Caro Poldi questa tua affermazione è grave. Almeno per me, non da oggi, saresti da radiare da questo sito. Non ha senso seguire live tennis.it se non ami il tennis italiano. E’ come ascoltare i Maneskin se ti piace Julio Iglesias. Impara lo spagnolo, non è difficile e scrivi post sui loro siti sul tennis, penso ce ne saranno diversi. Che gusto c’è prendersi ogni volta critiche meritatissime … bahhhhhhhhhhhhh!!
E adesso viene il bello. Intanto bisogna studiarsi bene il fenomeno Fritz che in un mese ha battuto Matteo, Jannik e oggi anche Sonny. poi bisogna avere le idee chiare sul doppio che diventa cruciale se vogliamo andare avanti nella competizione. Spero che Volandri divida i singolaristi dai doppisti. Per le scelti non mi avvalorerei dalla logica del gioca chi è il più in forma. E’ importante far giocare Matteo e Jannik nel singolare senza mai cambiarli anche dopo una brutta prova. Nel doppio utilizzerei sempre Sonny, il più doppista tra Fabio e Lorenzo M, Che alternerei, con gli americani Fabio, con i colombiani Musetti. Ai quarti Fabio, alle semi Lorenzo M., in finale Fabio. Volandri deve essere molto chiaro con loro. L’Italia vincerà solo se il doppio sarà all’altezza, anche perchè una vittoria in singolare è quasi sicura con tutte le squadre, forse solo con i russi non è certa. Possiamo vincere la coppa Davis e sarà festa grande!!!
Ha semplicemente capito che non erano capaci e che gli conveniva fare lavorare i privati in santa pace, anziché fargli la guerra.
Dopo tante critiche, Binaghi merita comunque un elogio per i risultati ottenuti prima con le tenniste ed ora con il settore maschile; un risultato che ha radici profonde e dimostra che la federazione ha lavorato bene per far crescere il tennis in Italia.
Non vorrei essere nei panni di Volandri ha uno squadrone che deve fare minimo semifinale.
Gli USA faranno fuori l’Italia gia’ nei gironi…bye bye sogni di gloria
Deve essere stata dura per Volandri reggere così il moccolo a Binaghi… o forse no?
Anni fa scena difficile da prefigurare….