Da Tenerife: Camila Giorgi conquista il secondo turno “Il tifo del pubblico? Amo la Spagna. Ho vissuto in questo Paese e sono felice di essere qui per un torneo così”
Camila Giorgi supera il primo turno del Tenerife Ladies Open. L’azzurra ha battuto la spagnola Aliona Bolsova 7-6(4) 3-6 6-4: “È stato un bel match. Ci siamo espresse entrambe ad alto livello, sono contenta. Il tifo del pubblico? Amo la Spagna. Ho vissuto in questo Paese e sono felice di essere qui per un torneo così”.
Avanzano nel WTA 250 targato MEF Tennis Events anche Arantxa Rus, Saisai Zheng, Danka Kovinic e Greet Minnen, mentre l’incontro tra Elina Svitolina e Maria Camila Osorio Serrano è stato sospeso per oscurità dopo che l’ucraina ha conquistato il primo set con il punteggio di 7-5.
Gli ultimi risultati di martedì 19 ottobre
Primo turno
Arantxa Rus b. Viktorija Golubic 6-3 6-4
Saisai Zheng b. Rebeka Masarova 6-4 6-2
Danka Kovinic b. Alison Van Uytvanck 6-3 6-3
Greet Minnen b. Mandy Minella 7-5 7-6(2)
Camila Giorgi b. Aliona Bolsova 7-6(4) 3-6 6-4
Elina Svitolina-Maria Camila Osorio Serrano 7-5 0-0 sosp.
TAG: Camila Giorgi, WTA Tenerife, WTA Tenerife 2021
@ Octagon (#2953674)
Ottima spiegazione, anche se secondo me, al di là degli errori di chiamata, il decretare che c’è stata palla disturbata per un no che io non sono riuscito a sentire e neppure l’avversaria, che difatti non ha sbagliato, quando è dai tempo delle Seles che il gioco viene disturbato da molte giocatrici, e non parlo di quelle che fanno uscire il fiato o al limite urlano sempre (tipo Sharapova o Errani) ma da quelle che urlano solo in certe cirocostanze (Serena, tanto per non fare nomi) o fanno usicire dei miagolii in netto ritardo con il colpo ma poco prima del colpo dell’avversaria (la Niculescu era una specialista, come segnalato dalla WOzniacki che si prese della lamentosa, ma aveva ragione) francamente per me rientra nella malafede, tanto più che sono state ignorati gli atteggiamenti dell’avversaria.
Poi certo che l’arbitro applica il regolamento, come i giudici applicano la legge, ma se lo fanno in mala fede o a senso unico non è più regolamento o legge, ma arbitrio ed ingiustizia.
quoto e standing ovation!
Credo però che in tutta questa odissea il problema di fondo sia stato l’assenza del challenger, che ormai non è più ammissibile! Non si possono ritenere di pari legittimità e affidabilità tornei dove c’è addirittura un sensore automatico che sostituisce i giudici e altri dove non esiste neanche la possibilità di verificare con esattezza la correttezza della chiamata!! A me sembra assurdo, visto che ormai esperienza insegna che l’occhio umano ha sbagliato un sacco di volte e sul veloce individuare il punto d’atterraggio della palla è molto problematico, soprattutto quando giocano ragazze che sparano mazzate come adesso la maggior parte nel circuito. E siamo nel contesto di uno sport dove ogni punto è determinante..è da qui che è nata la maggior apprensione di Sergio Giorgi, già di per sé tendente ad agitarsi, e di riflesso il nervosismo di Camila, dal non poter avere mai riscontro a chiamate o a non chiamate, essendo le rischiose/coraggiose bordate di Camila spesso sulla riga o nelle immediate vicinanze..un torneo senza challenger non dovrebbe più essere consentito
L’incolpevole Mosciatti non poteva fare da parafulmine, elegantemente la Giorgi ha glissato su tutto l’accaduto ed ha lodato pubblico ed ambiente.
Chi voleva capire ha capito, chi non può capire non ci arriverà mai.
È troppo pretendere di non essere vittime di pregiudizi da parte di un giudice?
Parlando degli episodi della partita in sé, Sergio interviene troppo spesso e a sproposito solo perché Camila protesta in maniera sempre davvero mite.
Perché sa quanto corretta e quanto trovi fastidioso alzare i toni e il volume della voce.
Vederla subire penalità su penalità per punire sempre in maniera eccessiva gli interventi del padre, nonostante il suo fairplay d’altri tempi, è un cortocircuito paradossale e seccante.
Ottimo post!
Va beh ma ormai lui è dentro quel personaggio e non può più uscirne. Vincesse uno Slam direbbe che però al secondo turno nel primo set quell’altra si è toccata il piede quindi era infortunata quindi Camila non ha vinto ma ha perso l’altra quindi….
@ robdes12 (#2953683)
Colbuccaro fa parte del comune di Corridonia, in provincia di Macerata.
Sforzacosta è una frazione di Macerata.
Magari non hanno nemmeno un circolo, era per dire…
Bisogna considerare che una Giorgi anche solo all’80% mette semplicemente in palla numerose rivali. Quindi o è ingiocabile con vincenti a nasto o l’altra si appoggia sui suoi colpi non definitivi e fa un figurone. La tatuata tinta ha fatto per questo un figurone con lei.
Io dico grandissima Camila molto in gamba …ieri le provocazioni della spagnola non le ha prese in considerazione …ha desistito…anche con due ammonizioni ….molte più giocatori/tri in Italia per questa specialità molto bella…direi anche tennis tavolo…però forse è un’ altro discorso …grande CAMILA!!! N
@ tommaso (#2953479)
La cosa più strana è che ne sappia tanto, pur detestando la vincitrice dell’unico “900” nell’albo italiano. Un modo molto insolito di dichiarare la propria idiosincrasia. Mah!
Comunque la Giorgi in circostanze non tennistiche magari ha un carattere ben diverso a quello che ci è sempre apparso. Lo si è visto quando si è arrabbiata con l’arbitro e con il supervisor con un atteggiamento inedito e velenoso con una certa capacità di mettere sotto gli interlocutori! Acqua cheta per antonomasia? 😆
@ Fabblack (#2953557)
Tu mi spaventi. Che cos’è l’open di Colbuccaro? E, soprattutto, dove sarebbe ‘sto Colbuccaro? 😉
Mi sa che pochi hanno capito cosa è veramente successo in occasione del secondo penalty game.
Ricostruiamo i fatti: una palla della Bolsova atterra visibilmente lunga (ci sono immagini in rete che lo confermno), giudice di linea zitto, arbitro non chiama overrule, Camila risponde ma dice “no” (se ci fosse stato hawk-eye avrebbe chiesto challenge, ma non c’è).
Il “no” di Camila si sente appena, l’arbitro (Tom Sweeney) ferma il gioco, chiama hindrance da parte della Giorgi, punto Bolsova.
Durante la discussione tra Camila e Sweeney papà Sergio dice che l’arbitro andrebbe cambiato: l’arbitro la ritiene grave offesa, chiama il supervisor e questi decreta per questo motivo, solo per questo, un’altra penalità per la Giorgi: penalty game.
Fin qui i fatti. Ora le chiose.
Giusto dare punto perso per hindrance?
Decisione al limite, molto al limite, che può starci a termini stretti di regolamento, anche se non so se Bolsova l’ha sentito, specie se si confronta con certe urla di giocatrici che durano ben oltre che la palla ha oltrepassato la rete. Decisione estremamente fiscale, ma può starci.
Notare che se il “no” l’avesse chiamato Sergio Giorgi o uno qualunque del pubblico non si sarebbe potuto interrompere il gioco nè prendere nessun provvedimento.
Giusto chiamare il supervisor per la affermazione di Sergio Giorgi? Se la ritiene una offesa o una minaccia sì. Che poi sia meglio che cambi mestiere veramente è un altro paio di maniche, Tom Sweeney si è già reso autore di varie nefandezze (Carreno Busta, Nishikori).
Giusto dare un altro penalty game? Sì, dopo il primo penalty game ogni ulteriore infrazione va punita con una altro penalty game, e così via.
L’infrazione non l’ha commessa Camila ma Sergio, uno dello staff, quindi viene comminata lo stesso a lei.
Chi pensa che il gradino successivo, la squalifica, sia automatico non conosce i regolamenti.
La squalifica può essere decisa solo per fatti particolarmente gravi, e solo dal supervisor.
Beh dai, pensavamo di annoiarci con una banale partita di routine, invece abbiamo avuto il nostro meritato spettacolo!
Ulteriore postilla: tutto il casino in questa partita nasce da chiamate dubbie o assenti da parte dei giudici di linea, inclusi falli di piede, e mancati overrule da parte del giudice di sedia.
Temo che dovremo abituarci ad una recrudescenza di queste situazioni nei casi, ormai rari, di campi in cemento dove, per mancanza di impianti, i giocatori non possono chiamare challenge, come sono ormai abituati a fare.
E giudici di linea preparati sarà sempre più difficile trovarli (a Tenerife chi hanno chiamato?), e pure gli arbitri faticheranno a chiamare overrule, cosa che ormai non fanno più.
Sarebbe opportuno che la difformità tra campi senza nessuna possibilità di verifica del punto (cemento), campi con possibilità limitata (terra) , campi con sistema elettronico di challenge ed infine campi con chiamate completamente automatizzate venisse eliminata prima possibile, e normalizzato il modo di operare dei giudici di sedia, che a seconda dei casi hanno potere enorme o nullo.
Al limite avere due categorie di arbitri, assegnando quelli più capaci ai tornei più poveri, che è un controsenso in termini.
Al netto di eventuali errori arbitrali (peraltro sempre possibili in un torneo non dotato di “falco”), risulta oltremodo devastante l’immagine di Sergio stravaccato a bordo campo che “pretende” di arbitrare il match della figlia; il “clan Giorgi” non sembra rendersi conto che certi atteggiamenti nei confronti della classe arbitrale, motivati o no che siano, risultano del tutto controproducenti e danneggiano in primo luogo la carriera sportiva della stessa Camila (due penalty game nella stessa partita non so quanti precedenti abbia) ; e poi non è nemmeno la prima volta (era già successo qualcosa di simile a Roma); o forse si pensa che i giudici di sedia non seguano le partite del circuito e non “prendano nota” di certi comportamenti? Capisco che ripulire il proprio angolo da presenze familiari inopportune possa risultare delicato ma non si può neanche attendere che lo capiscano da sole …
Per carità Wikipedia certo ma io mi baso su fonti più dirette come le interviste di Alessandro Nizegorodcew
@ Henry (#2953519)
Seguo il tennis dagli anni 80!
@ Giovanni (#2953476)
Ma come non nemmeno avuto le potenzialità?
🙂 assurdo che Sergio Giorgi inneschi una contestazione con il giudice, facendo innervosire Camila al punto di rischiare la sconfitta contro una giocatrice non eccelsa. Vai Camila! Fai il tuo gioco
Raf
Dopo il Canada finalmente una vittoria. Vittima anche lei della teoria del grande Rino.
Camila la conosciamo (e anche papà Sergio), è essenziale nelle interviste, tanto più in questa, viste le vicissitudini su cui, giustamente, era inutile tornare sopra. Camila ha comunque tenuto nel finale reagendo col suo tennis “percentuale” e con buone giocate, mettendoci carattere dopo il nervosismo del secondo set, e come poteva essere diversamente, col babbo fumino in poltrona da una parte e il discutibile giudice sulla sedia dall’altra, è stata anche, tutto sommato, legittimamente polemica e brava ad ingoiare e tirare avanti! Perché, diciamolo, le facce della Bolsova avrebbero scosso i nervi anche a Giobbe, supponente, boriosa, con scritto in faccia “te le rimando, tanto adesso sbagli”, e invece Camila non ha più sbagliato e ha mandato lei in palla la spagnola, che ormai convinta di vincere, ha dato di matto urlando e lanciando racchetta..per quanto sopra, il penalty point, senza esitazioni, l’avrei dato alla spagnola, che neanche il suo pubblico ha difeso, schierandosi con la nostra poca espansiva e imperfetta tennisticamente ma sempre luminosa e accattivante Camila
Givaldo stavolta mi deludi, è quasi stato un intervento degno di te. Direi che se fossi spagnolo, dopo una intervista così, non in spagnolo, girerei col sacchetto sulla testa. Ma dalla nazione che non ha una legge sul doping, dove gli arbitraggi non si possono nemmeno definire più sudamericani per non offendere i progressi sportivi dei sudamericani, dove ancora nascono fenomeni figli di provette, ormoni della crescita, etc.., dove la DORNA ha privato Rossi di un titolo per darlo a Lorenzo con la complicità di Marquez, dove nel fondo hanno arruolato due dopatissimi sciatori austriaci per una medaglia, tralasciando il ciclismo dove hanno fatto macelleria della decenza, cosa ci aspettiamo?
@ Sudtyrol (#2953488)
Li ha sfottuti.
Ed ha fatto l’intervista in inglese, per dispetto: a Montreal parlava sempre in francese, per rispetto.
Ma poi, alla fine, Sergio cosa ha fatto? 😕
Ha indicato il doppio fallo sul 3-4 ed avrebbe detto “out” nell’ultima occasione?! E non avrebbe ragione?
Non è che si sia invece invidiosi della zazzera? 💡
Non è che non gli si perdoni il successo? Una bambina aveva a disposizione (anche piuttosto minuta) ed una bambina ha portato da dieci anni nell’élite mondiale, alla faccia dei tanto acclamati “maestri di tennis”? 💡
È colpevole di aver detto da subito che la vedeva ai massimi livelli? 💡
Certo, se avesse detto che aspirava a vincere l’open di Colbuccaro, l’avrebbero criticato solo a Sforzacosta! 😀
@ tommaso (#2953479)
Basta leggere Wikipedia
“Nel 2000 viene notata da Nick Bollettieri, uno dei più famosi coach di tennis al mondo, che le offre un contratto con IMG per allenarsi nella Nick Bollettieri Tennis Academy: deve rifiutare per le troppe trasferte che avrebbe dovuto sostenere a soli nove anni. Il suo primo sponsor è Lotto Sport Italia nel 1999, mentre nel 2001 inizia il suo rapporto con Nike e Babolat. All’età di dieci anni si trova in Spagna, a tredici si trasferisce a Parigi per cinque anni, per poi andare a Miami e fare ritorno in Italia nel 2013”
Ecco perché parla quattro lingue (quanti italiani ne sono capaci?).
@ Il gatto di Monticone (#2953412)
INCOMPETENTE
Finalmente un commento tecnico e non i soliti, divisivi, pro e contro.
@ Dylan96 (#2953470)
Troppo figa!!!
@ Dylan96 (#2953470)
sempre meno della kournikova
@ Givaldo Barbosa (#2953456)
Le interviste della GIorgi sono da sempre frasi di circostanza.
Non vedo cosa ci sia di strano
@ Givaldo Barbosa (#2953456)
Che volevi che dicesse dopo un incontro del genere? L’arbitro mi fa pena, non arbitrerà mai più una mia partita, c’è stata una cospirazione contro di me per farmi perdere, non voglio nemmeno salutare il pubblico? E’ abbastanza signora per non trincerarsi dietro un no-comment. Le pantomime della divina furiosa le lascia alle altre pettegole del circuito. Ha fatto il minimo indispensabile, si è rifiutata di esprimersi in spagnolo, lingua che lei conosce bene, e ha ci ha voluto capire, l’ironia sul suo viso ha parlato in modo chiaro.
Per 3 anni, dai 10 ai 13 anni. Il Papà è un reduce delle Fakland. Poi ha vissuto anche negli Usa e a Parigi. Patla correttamente 4 lingue
Tantissimo……
Purche’vinca e ci faccia divertire, per me puo’ ripeterlo all’infinito. Molto piu’ imbarazzanti certo ultime sconfitte.
Stano sai sempre tutto della Giorgi… ad inizio anni 2000, per circa tre anni, prima del trasferimento in Francia a Parigi dove si e poi diplomata.
Prego.
La Giorgi avrebbe avuto le potenzialità tecniche per essere tra le prime 15
Ma quanto è figa la Giorgi?
Possibile che non si vada mai oltre il convenzionale e imbarazzante “Sono felice di essere qui”?
Non sapevo che avesse vissuto anche in Spagna. Quando? Dove? Per quanto tempo?
@ Il gatto di Monticone (#2953412)
infatti la rogers cup l’hai vinta tu, da casa tua.
senza vincere niente ? ma da che pianeta arrivi?
Per il comportamento Camila è stata sempre per me la Edberg in gonnella, da premio fair play ogni anno.
L’unica volta che vidi Edberg arrabbiarsi fu quando trovò una pallina secondo lui sgonfia, la portò al giudice di sedia che – tastandola – la rese a Edberg dicendo che non c’era nulla di anomalo.
Lo svedese la prese e la schiacciò con il piede: “Ora non di può usare”.
Per chi si ricorda Edberg, questo fu il massimo delle sue proteste.
Vedere Camila infuriarsi con il giudice di sedia in inglese, al punto di far intervenire il supervisor cui Camila ha urlato in faccia in italiano, dicendo anche “…zzo c’entra mio padre!”, tanto da perdere il game per warning, beh, non ci credevo.
È stata brava a rimettersi in pista, a chiudere un match che si era molto complicato, poi (dopo aver snobbato comprensibilmente l’arbitro) con tanti sorrisi (anche questo poco da lei) è stata disponibile per l’intervista dove ha solo parlato di tennis e salutato il pubblico.
…zzo, questa Camila mi piace sempre di più…
È arrivata a 30 anni senza aver vinto niente andava bene fino a 3 mesi fa… Adesso ne dovete cercare un’altra
Grande Camila dopo quel che ha subito nel match con la Bolsova, dichiara di amare la Spagna e di essere felice di giocare a tennis a Tenerife. Altro che Cornet!
Clicca qui per visualizzarlo.
Povera ragazza che ha la sfortuna di diver “convivere” col padre…oggi guardando il suo match dove lei ha mandato a quel paese il padre ho capito perchè è arrivata a 30 anni senza vincere niente…tutti i signori che prima frequentavano il suo sito cosa diranno ora sulla figura ingombrante del padre? Continueranno a difenderlo?
Mo la Spagna? Mi pare un po’ presto Cami…