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Chiara Catini e il tennis dal cuore sacro. La 22enne tennista romana si racconta ai lettori di livetennis

11/10/2021 14:23 18 commenti
Chiara Catini ITA, 17.07.1999
Chiara Catini ITA, 17.07.1999

“Ciascuno di noi ha due cuori
ma uno eclissa l’altro
se ognuno di noi riuscisse
anche per un solo instante
ad intravedere la luce
del suo cuore nascosto
allora capirebbe che quello
è un cuore sacro
e non potrebbe più fare a meno
del calore della sua luce…”

dal film Cuore Sacro di Ferzan Ozptek

Ragione e sentimento, quale contraddizione può spiegare in modo migliore quel moto perpetuo, quel continuo viaggiare di centinaia di ragazzi, che ogni settimana si spostano tra resort e sistemazioni di fortuna, per coltivare il sogno di uno smash vincente, di una vittoria sancita dal rituale “game, set, match”, cui il giorno dopo seguirà una sconfitta? Ce lo chiediamo tutti i giorni guardando in streaming improbabili campi polverosi senza raccattapalle, dove si consumano sfide, talvolta epiche, nel totale silenzio. Oltre la ragione, oltre anche il sentimento c’è evidentemente un cuore sacro, una passione luminosa che guida e riscalda questi ragazzi, quel cuore sacro che spinge la protagonista del bellissimo film di Ozptek, una straordinaria Barbara Bobulova, a lasciare i panni di una manager di successo per dedicarsi al volontariato. Chi vive a Roma sa che si può incontrare il famoso regista turco intorno alle vie del gazometro, proprio la zona della città martoriata qualche giorno fa dal terribile incendio del Ponte dell’Industria, meglio conosciuto dai romani come “ponte di ferro”. Lì ai confini dei quartieri Ostiense e Marconi è nata e vive Chiara Catini la 22enne tennista dal cuore sacro che incontriamo oggi.

Allora Chiara, presentati ai lettori di livetennis. Partiamo dal tuo amore per il tennis, quando è nato e grazie a chi?

Intanto volevo ringraziare LiveTennis per l’opportunità di quest’intervista! Sono cresciuta in una famiglia di tennisti, sin da piccola andavo nei centri sportivi e ci passavo intere giornate, andavo a guardare papà nei tornei e, in seguito, i miei fratelli: praticavo anche nuoto e pattinaggio ma ho scelto il tennis! Credo che nella nostra famiglia ci sia il tennis nel dna😂




Guardando le statistiche ITF, si nota che a parte qualche torneo, tra cui il Trofeo Bonfiglio, non hai avuto una carriera junior. Raccontaci il perché di questa scelta:

Non ho praticamente mai giocato junior perché sono sempre andata a scuola e ho sempre avuto come obiettivo principale lo studio, il tennis era un divertimento; cercavo di giocare tornei open, principalmente per capire il mio livello, visto che tutti i miei maestri mi parlavano di “talento”.




Nel 2017 ti sei infortunata alla caviglia ed è iniziata una lunga odissea con due interventi chirurgici. Parlaci di questa esperienza:

Sì, diciamo che sono stati anni difficili, non mi sentivo bene con me stessa, non vedevo la luce, sentivo di poter esprimermi ma il mio fisico non me lo permetteva, come in una sorta di rivolta, come se mi stesse mettendo alla prova! Operarsi a 17 anni non lo auguro a nessuno, anche se solo per una cavolata, ma la sensazione più brutta per me è stata dover essere lontana per 2 anni e mezzo dal posto che mi rendeva felice.




Come si fa a riemergere fisicamente e psicologicamente da questa esperienza?

Mi hanno aiutato molto i miei amici e i miei parenti, mi sono stati molto vicino, quotidianamente, insieme ai miei allenatori; poi ho tirato fuori quella determinazione che non sapevo di avere. Ho lavorato molto sotto tutti gli aspetti.




Possiamo dire che quel periodo è stato uno snodo trasformativo della tua vita e che hai cominciato a guardare le cose in modo diverso?

Sicuramente è stato un momento critico che mi ha fatto crescere molto a livello mentale e a livello umano, mi ha fatto capire che il tennis è davvero quello che voglio nella mia vita!




Quando hai capito che il peggio era passato e che potevi essere una giocatrice professionista?

Ad ottobre del 2019 mi sono andata ad allenare al Tennis Team Vianello, abbiamo cominciato a lavorare in modo programmato e professionale, mi sentivo molto meglio ed ho sentito che potevo giocare a un buon livello. Da lì ho iniziato a prendere tutto molto più seriamente, anche la preparazione fisica, che non mi è mai piaciuta 😂




Alcuni sostengono, io non sono d’accordo, che una giocatrice possa definirsi professionista quando lo sport che pratica le consente di avere dei guadagni. Tu che cosa pensi e come ti definiresti?

Eh! Che dirti? Sicuramente è un argomento discutibile. Io mi reputo una professionista perché per me il tennis è un lavoro, ancora non guadagno, anzi ci rimetto, ma questo non vuol dire che io non possa viverlo come una professione. Su un piano strettamente economico però è anche vero che i professionisti guadagnano, quindi da questo punto di vista ha ragione chi dice che non lo siamo pienamente.




Se è lecito saperlo, quanto ti costa un mese di attività tra allenamenti, coach, tornei, spese di trasferta, ecc. e come si riesce a fare fronte?

Un mese intero di tornei e/o alternato ad allenamenti, mi costa come uno stipendio dei miei genitori, purtroppo i sacrifici che fanno sono davvero tanti ed io sto cercando, piano piano, di dargli delle soddisfazioni.




Anni fa l’americana Chiara Scholl, mi raccontò in un’intervista che, alcune volte, le era capitato di dormire in macchina per risparmiare le spese di albergo. Che cosa può spingere una ragazza a fare tali sacrifici, magari per uscire al primo turno di qualificazioni?

Questi sacrifici significano tanto per ognuna di noi, vuol dire che la voglia di arrivare, la motivazione, la passione, sono davvero forti, nonostante le scarse disponibilità economiche e i costi elevati dei resort/hotel




Chi ci guadagna sempre nel tennis, a chi conviene che ci siano tennisti che ci rimettono i soldi? Insomma chi è che non rischia nulla?

Questa domanda è davvero difficile, non saprei rispondere, ahahah! Sono in crisi! Ai resort sicuramente conviene che ci siano tennisti che non riescono a guadagnare, questo è poco ma sicuro…




Descrivici che tipo di giocatrice sei e come riesci a esprimerti in campo?

Sono prevalentemente una giocatrice che spinge, a cui piace tirare forte, con un gioco d’attacco.




Chi sono i tecnici che ti seguono e su che cosa state lavorando?

I miei allenatori in campo sono Massimo Vianello e Marco Martizi, mentre Antonello Regina mi segue nella parte fisica. Stiamo lavorando sul gioco di rete, sul rubare il tempo. Il cambio di ritmo è quello che mi manca per avere un gioco d attacco veramente efficace e, nella settimana a Sozopol, si sono visti i miglioramenti.




Veniamo appunto alla tua bella vittoria nel 15000 di Sozopol in cui hai concesso solo un set nell’intero torneo. Raccontaci questa cavalcata vincente:

Sicuramente stavo giocando bene e mi sentivo meglio in campo, ma non pensavo di poter giocare ed esprimermi in modo così efficace. Sono felice, è stata una settimana super positiva dove finalmente si è visto il mio gioco e il lavoro che stiamo svolgendo. Ho giocato bene e decisa dal primo all’ultimo turno, con la consapevolezza di ciò che stavo facendo.




Che emozioni hai provato dopo la tua vittoria?

Sono state tante sensazioni positive contemporaneamente, ero felice per me, per la mia famiglia e per i miei allenatori! Ero talmente emozionata in campo che a fine partita non mi ero quasi resa conto di aver vinto!




Che obiettivi ti dai per il ranking? Attualmente sei n. 764

Cercherò di migliorarmi sempre di più per competere ad un livello sempre più alto; rispetto alla classifica non ho un vero obiettivo, se non quello di poter giocare i 25 mila da inizio anno, magari entrando direttamente in main draw.




In una partita di tennis il tempo giocato è la parte nettamente più breve di un incontro. Come gestisci i momenti di non gioco?

Cerco di rimanere sempre concentrata, di respirare e di attivarmi sempre prima di ricominciare, cerco di pensare a cosa devo fare meglio o se c’è qualcosa da cambiare.




Abbiamo visto sui social molte tenniste reclamizzare prodotti, alcune anche promuovere delle aste online. Tu mi pare non lo faccia. Qual è la tua posizione in merito?

Se a loro può portare dei vantaggi a livello economico le capisco e fanno anche bene, visto le numerose spese che dobbiamo sostenere. Io però non ho mai avuto modo di fare la testimonial e probabilmente quest’attività mi distrarrebbe anche troppo dall’obiettivo principale, quindi sono contenta di esserne fuori.




Descrivici una tua giornata tipo:

La mia giornata comincia alle 9 con l’allenamento tennistico, prosegue con la parte fisica e la pausa pranzo, alle 3 ricominciamo ad allenarci e alle 5 sono libera.
In quest ultimo periodo vado a dare una mano alla mia famiglia che ha preso in gestione dei campi da padel, dopodiché cerco di organizzare un’oretta per i miei amici e poi alle 20.30 si cena da nonna e si va a dormire




Come vivi il tuo tempo libero e quali sono i tuoi hobby?

Nel tempo libero cerco di dedicarmi agli amici e alla mia famiglia, che vedo molto poco, siamo tutti sportivi. Mi piace organizzare sempre una partita di padel con una cena annessa, quando si può.




Consiglia una serie TV ai nostri lettori:

Senza ombra di dubbio Prison Break su Netflix.




Il libro o il film che ti ha insegnato qualcosa?

Per rimanere in tema sportivo, c’è un libro “Il gioco interiore nel mondo del tennis” di Timothy Gallwey, che è davvero molto utile a livello mentale. Un altro libro che mi ha fatto capire tanto è stato quello di Andrè Agassi.




Sei fidanzata e come gestisci il rapporto quando sei in trasferta?

Sono fidanzata da un anno e mezzo! E difficile, molto difficile, cerco di dedicargli più tempo possibile quando sono a casa e lui,quando può cerca, di venire a vedermi agli allenamenti o ai tornei vicino casa. Una volta è venuto ad un ITF in Lituania e mi ha resa davvero felice! È un ragazzo d’oro, non è facile stare accanto ad una persona che non c’è quasi mai. Lui gestisce il suo lavoro in base a me e di questo sono stracontenta!




Tu sei romana. Quali sono le tre priorità che a tuo avviso dovrebbe realizzare il nuovo sindaco?

È difficile dirlo, mi piacerebbe che la città funzionasse meglio in tutti i servizi e che lo sport venisse considerato e premiato di più!




Cosa pensi di Raducanu e Fernandez, le vedi confermarsi ad altissimi livelli?

Raducanu e Fernandez sono due giocatrici molto forti, mi piace molto come giocano.
Prima del torneo di Sozopol ho visto le loro partite, in particolare della Raducanu, mi è piaciuta molto e mi sono un pochino identificata nel suo gioco, ho cercato di rubare qualcosa da lei e metterlo in pratica durante il torneo… chissà se è per quello che è andata bene, ahahah!




I tuoi prossimi programmi?

L’obiettivo momentaneamente è la serie A, presso Lumezzane, poi cercherò di giocare anche qualche ITF.




Erik Crepaldi sta lottando per la vita dopo un pauroso incidente stradale. Cosa vorresti dire alla sua ragazza, la tennista Federica Prati?

Federica è un amica, le ho subito scritto appena ho saputo.
Spero davvero che possa andare tutto per il meglio e che Erik possa vincere questa lotta, come spesso ho visto fargli fare sui campi da tennis, sono sicura che lui non mollerà. Le sono vicina.



E con Chiara, anche noi di livetennis, ci stringiamo intorno ad Erik e Federica affinché il loro cuore sacro continui a battere e a riscaldarli.



Antonio De Filippo


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18 commenti. Lasciane uno!

Chiara (Guest) 14-10-2021 09:00

@ Peppo (#2948885)

Ciao, premettendo che sto leggendo solo perché mi è capitato di riaprire l intervista e rileggerla, volevo ringraziare le persone che capiscono, i sacrifici e il tempo che io come gli altri passiamo sul campo e tutto il tempo che dedichiamo a questo sport, con la voglia di arrivare ad un obiettivo per e nessuno e nato forte o top 200. Volevo dire che a me che mi difendi o mi manchi di rispetto poco mi interessa perché non mi metto al tuo livello, probabilmente hanno ragione e queste persone sono solo un po’ frustrate ma comunque, nessuno ti obbliga a giudicare quello che dico ne tantomeno criticarlo.
Purtroppo per diventare top 200 prima bisogna investire dei soldi, se mai lo fai mai ci riuscirai, che poi uno possa arrivarci o meno è un altro conto, ma sicuramente una turista con una racchetta in mano no, quello magari lo fai tu quando vai a farti una vacanza.. sai, e brutto leggere certi commenti dopo tutti i sacrifici che uno fa! Pensi sia facile fare questa vita? Io non vedo mai la mia famiglia e mai praticamente i miei amici, o 1% di vita sociale ed ho 22 anni, pensi sia facile? Se lo pensi allora continua a dire così! Grazie buona giornata

@ Jho (#2948621)

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Chiara (Guest) 14-10-2021 08:59

Ciao, premettendo che sto leggendo solo perché mi è capitato di riaprire l intervista e rileggerla, volevo ringraziare le persone che capiscono, i sacrifici e il tempo che io come gli altri passiamo sul campo e tutto il tempo che dedichiamo a questo sport, con la voglia di arrivare ad un obiettivo per e nessuno e nato forte o top 200. Volevo dire che a me che mi difendi o mi manchi di rispetto poco mi interessa perché non mi metto al tuo livello, probabilmente hanno ragione e queste persone sono solo un po’ frustrate ma comunque, nessuno ti obbliga a giudicare quello che dico ne tantomeno criticarlo.
Purtroppo per diventare top 200 prima bisogna investire dei soldi, se mai lo fai mai ci riuscirai, che poi uno possa arrivarci o meno è un altro conto, ma sicuramente una turista con una racchetta in mano no, quello magari lo fai tu quando vai a farti una vacanza.. sai, e brutto leggere certi commenti dopo tutti i sacrifici che uno fa! Pensi sia facile fare questa vita? Io non vedo mai la mia famiglia e mai praticamente i miei amici, o 1% di vita sociale ed ho 22 anni, pensi sia facile? Se lo pensi allora continua a dire così! Grazie buona giornata

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Peppo (Guest) 13-10-2021 15:06

Scritto da Jho
@ Peppo81 (#2948002)
Cordiale Peppo, purtroppo questo sito è pieno di storie come quella di Chiara.
Non ho assolutamente nulla contro chi prova a fare del tennis la sua professione ma rimango dell’idea che se questo non porta all’autonomia allora si dovrebbero fare scelte diverse.
Se poi alle spalle hai qualcuno che paga a prescindere dal fatto che tu riesca o meno ad essere autononomo , bè allora credo che puoi essere un tennista come un giocatore di golf oppure un influencer etc etc .
Appartengo ad una generazione in cui i percorsi e gli obbiettivi erano chiari e raggiungere l’indipendenza era un traguardo importante , continuo a pensarla cosi’ .
Saluti

Continui ad offendere Chiara

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Jho (Guest) 13-10-2021 09:24

@ Peppo81 (#2948002)

Cordiale Peppo, purtroppo questo sito è pieno di storie come quella di Chiara.
Non ho assolutamente nulla contro chi prova a fare del tennis la sua professione ma rimango dell’idea che se questo non porta all’autonomia allora si dovrebbero fare scelte diverse.
Se poi alle spalle hai qualcuno che paga a prescindere dal fatto che tu riesca o meno ad essere autononomo , bè allora credo che puoi essere un tennista come un giocatore di golf oppure un influencer etc etc .
Appartengo ad una generazione in cui i percorsi e gli obbiettivi erano chiari e raggiungere l’indipendenza era un traguardo importante , continuo a pensarla cosi’ .

Saluti

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biglebowsky 12-10-2021 17:38

Un professionista è una persona che dedica il suo tempo ad una professione indipendentemente da quanto guadagna.
Un hobbista è uno che lo fa quando gli va, quando ha tempo e voglia.

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Peppo81 (Guest) 12-10-2021 15:26

Scritto da Peppo81
@ Jho (#2947867). Che il mondo funzioni così, ammesso e non concesso che sia vero, non significa che sia giusto. Questa storia dei soldi, del professionismo, dell’attivo economico e delle turiste con la racchetta ha un po’ stufato. Chiara è stata molto chiara: lei vive il suo lavoro come una professione, dedica la quasi totalità della sua giornata all’attività del tennis, pertanto può essere considerata una professionista e quell’attività il suo lavoro. Ore ed ore di allenamento, supporto fisioterapico oltre che tecnico, a volte psicologico, organizzazione di trasferte. Farne una mera questione di attivo in bilancio è stupido. Ripeto: Chiara è stata chiara, appunto. I soldi sono suoi, non tuoi, e questa è la sua professione, a me sembra chiarissimo. Percepisco frustrazione in certi commenti, sicuramente una mancanza di supporto alle atleteAdvertisement

E di rispetto per l’altro

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Peppo81 (Guest) 12-10-2021 15:12

@ Jho (#2947867). Che il mondo funzioni così, ammesso e non concesso che sia vero, non significa che sia giusto. Questa storia dei soldi, del professionismo, dell’attivo economico e delle turiste con la racchetta ha un po’ stufato. Chiara è stata molto chiara: lei vive il suo lavoro come una professione, dedica la quasi totalità della sua giornata all’attività del tennis, pertanto può essere considerata una professionista e quell’attività il suo lavoro. Ore ed ore di allenamento, supporto fisioterapico oltre che tecnico, a volte psicologico, organizzazione di trasferte. Farne una mera questione di attivo in bilancio è stupido. Ripeto: Chiara è stata chiara, appunto. I soldi sono suoi, non tuoi, e questa è la sua professione, a me sembra chiarissimo. Percepisco frustrazione in certi commenti, sicuramente una mancanza di supporto alle atlete

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Jho (Guest) 12-10-2021 11:54

@ Kenobi (#2947834)

Per provarci in modo serio servono “in economia” dai 38/40K anno ai 48/50K anno. Numero variabile in funzione dei tornei che si programma di fare e dove si intende farli
Il fatto che un professionista è colui che riesce a guadagnare con la sua professione non è un opinione ma un dato di fatto (il mondo funziona cosi’)
Altrimenti diventa turismo tennistico e quindi parliamo di un’altra cosa

Saluti

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Kenobi 12-10-2021 11:02

@ Jeff D. Scoto Soto (#2947574)

Purtroppo anche se lo fai in modo poco rispettoso di questa ragazza ed in generale per chi vive e crede in questo sport dici molte verità.

Infatti la crisi del wta in Italia si deve sostanzialmente alla mancanza di supporto dei giovani e al riconoscimento e scout di coach che sappiano traghettare i giovani talenti, cosa di cui ne soffre Chiara che ha dovuto affidarsi a finanze non proprie.

Se si vuole cercare di risolvere il problema bisognerebbe anche toglierci il velo di ipocrisia e buonismo che ci pervade e riorganizzare il settore.

Lei parla di stipendio dei genitori, ma quanto equivale ?
Non per farsi i fatti suoi ma è per chiarire una volta per tutte e quantificare l’investimento minimo per stare “a galla” e così strutturare un percorso fatto di borse di studio per gli allievi più meritevoli in salsa USA che frequentino scuole superiori ed università.

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Giampi 11-10-2021 23:26

Scritto da Jeff D. Scoto Soto

Scritto da Giampi

Scritto da Paky 71
Bella intervista. Chiara mi sembra aver trovato la strada giusta. Forza che il tennis, il tuo grande amore, ti regalerà sempre grandi emozioni, credici.

Brava. Conosco la famiglia. Anche i fratelli hanno ottenuto punti atp. Visti giocare da vicino erano impressionanti e ti fa capire quale livello serve per arrivare nei primi 2000 del mondo…ce ne dovremmo ricordare quando squalifichiamo i giocatori che magari raggiungono un buona posizione nel ranking senza diventare dei campioni.

Primi 2000? LOL! Sembra quasi una trollatona… La classifica conta a partire dai 200, 250 (break-even o giù di lì), quindi hai messo uno zero di troppo. Sopra quella soglia, la classifica è solo un gioco … per far allenare i figli e farli partecipare a tornei per raggranellare punti, preferibilmente in posti sperduti del terzo mondo. Insomma, molto spesso ragazzi che giocano e viaggiano per diletto alla ricerca di punti con le racchette così come il rabdomante cerca l’acqua con le bacchette. Non c’è nulla di male: se avessi avuto i soldi lo avrei fatto anche io e probabilmente il 90% di chi gioca bene tennis. Ma il Tennis, quello vero, quello dei Pro inizia a partire dalle semifinali Challenger. Auguro alla ragazza (e ai genitori) di poterci arrivare a quel livello ma soprattutto di rimanerci qualche anno, il che non è secondario per rientrare almeno dell’inve$timento

Che arroganza e squallido disprezzo…verso chi gioca a tennis a tutti i livelli comprensi gli over 70…

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MaxUBs (Guest) 11-10-2021 21:07

Bravissima!

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Jeff D. Scoto Soto (Guest) 11-10-2021 20:35

Scritto da Giampi

Scritto da Paky 71
Bella intervista. Chiara mi sembra aver trovato la strada giusta. Forza che il tennis, il tuo grande amore, ti regalerà sempre grandi emozioni, credici.

Brava. Conosco la famiglia. Anche i fratelli hanno ottenuto punti atp. Visti giocare da vicino erano impressionanti e ti fa capire quale livello serve per arrivare nei primi 2000 del mondo…ce ne dovremmo ricordare quando squalifichiamo i giocatori che magari raggiungono un buona posizione nel ranking senza diventare dei campioni.

Primi 2000? LOL! Sembra quasi una trollatona… La classifica conta a partire dai 200, 250 (break-even o giù di lì), quindi hai messo uno zero di troppo. Sopra quella soglia, la classifica è solo un gioco …. a chi sborsa più soldi per far allenare i figli e farli partecipare a tornei per raggranellare punti, preferibilmente in posti sperduti del terzo mondo. Insomma, molto spesso ragazzi che giocano e viaggiano per diletto alla ricerca di punti con le racchette così come il rabdomante cerca l’acqua con le bacchette. Non c’è nulla di male: se avessi avuto i soldi lo avrei fatto anche io e probabilmente il 90% di chi gioca bene tennis. Ma il Tennis, quello vero, quello dei Pro inizia a partire dalle semifinali Challenger. Auguro alla ragazza (e ai genitori) di poterci arrivare a quel livello ma soprattutto di rimanerci qualche anno, il che non è secondario per rientrare almeno dell’inve$timento

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-1: Andika, Giampi
Peppo (Guest) 11-10-2021 19:38

Bellissima intervista e bellissime foto! Anch’io mi unisco agli auguri per Erik. Che possa esserci un po’ di serenità nelle loro famiglie. Auguri Chiara!

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cataflic (Guest) 11-10-2021 18:07

Emergere a questo livello è davvero dura, solo chi la conosce e la vede giocare saprà valutare se abbia i colpi per ambire a qualcosa di veramente internazionale.
In bocca al lupo!

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Costante principe (Guest) 11-10-2021 17:46

Brava Chiara.. forza.

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Markuxo. Siamo seri (Guest) 11-10-2021 17:24

Spero x Chiara,grandi risultati a catinelle!

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+1: Sottile
Giampi 11-10-2021 14:57

Scritto da Paky 71
Bella intervista. Chiara mi sembra aver trovato la strada giusta. Forza che il tennis, il tuo grande amore, ti regalerà sempre grandi emozioni, credici.

Brava. Conosco la famiglia. Anche i fratelli hanno ottenuto punti atp. Visti giocare da vicino erano impressionanti e ti fa capire quale livello serve per arrivare nei primi 2000 del mondo…ce ne dovremmo ricordare quando squalifichiamo i giocatori che magari raggiungono un buona posizione nel ranking senza diventare dei campioni.

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+1: Ken_Rosewall, Marcus91
Paky 71 11-10-2021 14:43

Bella intervista. Chiara mi sembra aver trovato la strada giusta. Forza che il tennis, il tuo grande amore, ti regalerà sempre grandi emozioni, credici.

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+1: Forza ragazzi