Brooksby: “Il tennis non è solo potenza, è importante saper scegliere i colpi”
Jenson Brooksby è stato una delle rivelazioni dello scorso US Open. In un match serale a dir poco elettrizzante, il giovane di Sacramento ha impressionato contro sua Maestà Novak Djokovic, giocando un primo set strabiliante e costringendo il n.1 ad alzare al massimo il suo livello per rimontare e vincere. Un tennis davvero affascinante quello di Brooksby, tecnica personale e tattica. Lontano anni luce dal modello dominante di tennista attuale: gran fisico, potenza, sparare a tutta con grande ritmo. Jenson in campo “taglia e cuce”, pensa e varia. Un giocatore davvero diverso.
L’americano ha rilasciato un’interessante intervista a tennis.com, in cui parla di diversi aspetti del suo tennis. Ne riportiamo alcuni passaggi.
“Quella notte resterà indimenticabile per me. Non c’è assolutamente niente di più emozionante che vivere quell’atmosfera sull’Arthur Ashe, davanti a uno come Djokovic. Quella sensazione mi motiva al 100% a tornare lì, a vivere di nuovo quel tipo di momenti. Dopo quella partita, ci sono voluti un paio di giorni perché il mio corpo si riposasse. Da allora ho lavorato sulle mie capacità fisiche, per migliorare sotto questo aspetto in partita. Sono pronto per tornare in gara e dare il mio meglio”.
All’esordio ad Indian Wells, Jenson ha vinto in due set contro il turco Ilkel. Al prossimo turno lo aspetta una grande sfida, Sasha Zverev. Sarà un duello tattico molto intrigante, visto che anche il tedesco ama scambiare e non giocare sull’uno-due di pura violenza.
Proprio sulla tattica, ecco il pensiero del giovane statunitense: “Per me, il tennis non è questione di potenza o di colpire più forte. Consiste nell’imparare dove colpire ogni palla, conoscere e sapere quali sono i piccoli dettagli ed eseguire correttamente ciò su cui lavoriamo in ogni sessione di allenamento. Per me il tennis significa scegliere il tiro giusto al momento giusto. Voglio solo continuare a mettere in pratica ciò in cui ci alleniamo e continuare a imparare in ogni partita. So di essere sulla strada giusta”.
“Amo il tennis perché è tutto concentrato di te, è tutto basato sul tuo processo decisionale. Non c’è nessun altro in campo, non puoi cercare una scusa”.
Secondo Ola Malmqvist, capo del USTA Player Development, Brooksby ed i suoi coetanei possono crescere molto e diventare grandi giocatori: “Sebi Korda, Brandon Naksahima e Janson Brooksby sono tutti grandi lavoratori, giovani ma veri professionisti; si rompono la schiena in allenamento, e questa attitudine e si ripercuote su tutti”.
Marco Mazzoni
TAG: Jenson Brooksby, Marco Mazzoni, Masters 1000 Indian Wells 2021, Tennis Usa
@ Kenobi (#2946180)
Ma hai letto cosa ha scritto? Non certo che Sinner è un brocco, ma che hanno due tipi di gioco ben diversi
I prosciutti sono i tuoi.
A Washington ha perso con il “mediocre” Sinner.
Ed anzi si diceva che ha vinto un torneo pieno di pippe , che era un challenger mascherato.
Ora invece scopriamo che Brooksby è un fenomeno ?
Cosa non si fa per togliere meriti a Sinner con arrampicate sugli specchi peggio di Spider-Man.
Sinner ha vinto 4 titoli ed una finale 1000 persa, più il next gen finals.
Brooksby è un ottimo prospetto , ma con le sue “variazioni” quanti titoli ha vinto più di Sinner?
Ok, kid, non potrei essere più d’accordo; a patto che ti venga dato il tempo di poter scegliere i colpi. Il servizio di Berrettini, ad esempio, ti dà possibilità di scegliere il tipo di risposta più opportuna.
Ha parlato di mentalità, non di stile di gioco.
Moderate la foga delle vostre critiche agli interventi altrui (e migliorate il lessico possibilmente)
Sinner non sa cosa sia una che una variazione! Ossia tutto l’opposto dell’americano. E non è questione di mentalità ma di capacità. Capacità che per l’italiano sono eccelse ma non di certo su questo tema ma bensì l’opposto. Basta prosciutti sugli occhi. Onestà.
E’ proprio il caso di dire:
♬ Hit that perfect, Hit that perfect, Hit that perfect beat, boy… ♬
È un anno più grande di Sinner e Sinner lo ha già rullato una volta a Washington, alla faccia del prospetto
Questo è un prospetto vero,altro che i vostri beniamini.
Mi viene in mente la Sabalenka, ma non so perché
Medvedev e Zverev vanno in pensione mentre Alcaraz vince quegli slam?
Alcaraz 15 slam ahahahahaha
“BWEEH!”
@ Escobar (#2945942)
ESCO E VADO AL BAR hai bevuto un po’ troppo ?! …
Senza potenza, puoi scegliere i colpi che vuoi ma saranno ciofeche rispedite al mittente in mezzo agli occhi,caro Jenson.
Mentalità che mi ricorda quella di Sinner. Concordo, lui, Korda e Nakashima sono tre giovani su cui gli USA possono puntare per avere dei protagonisti nei prossimi anni
Brooksby vincerà tra i 2 e i 4 slam, meno dei 15 di alcaraz ma comunque più di quelli di sinner (che non ne potrebbe vincere proprio)
Rublev avrebbe qualcosa da dirti
Con le sembianze da rettiliano che ha, non posso che dargli ragione.
Mi chiedo:ma gli altri tennisti ,non si allenano???
Giocatore stupendo
Ah, se mandasse a casa il Perticone…
e poi magari anche lo spagnoletto…