Renzo Furlan parla di Jasmine Paolini: “Non ci interessa giocare tornei piccoli per fare punti, ma crescere confrontandosi con le migliori”
Renzo Furlan ha parlato di Jasmine Paolini. L’ex numero 19 del mondo ha iniziato a seguire l’azzurra nel 2015, ma è nel 2020 che la collaborazione ha acquisito una continuità giornaliera.
Dichiara Renzo alla Gazzetta dello Sport: “Abbiamo cominciato dal 2015 ma senza troppa continuità perché io avevo appena accettato un contratto da direttore tecnico della federtennis della Serbia. Lei era rimasta senza allenatore e mi ha chiamato, ho cercato di dividermi tra i due impegni.
Poi da inizio del 2020 abbiamo iniziato a lavorare stabilmente insieme. Primo titolo per Jasmine? È stata molto brava, è un risultato ottimo.
I miglioramenti c’erano già da qualche tempo, ma nell’ultimo periodo ha trovato consistenza anche a livello più alto. Non ci aspettavamo che andasse così bene sul cemento, anche se aveva fatto vedere cose buone anche nei tornei precedenti.”
“Ma a Portorose è stata sorprendente, ha battuto molte giocatrici esperte e con un ranking tra il 40 e il 50. A inizio anno pensavamo di stabilizzarci nelle 100 e invece visto che è già numero 64, puntiamo alla top 50.
Ora partiremo per giocare Chicago e Indian Wells, siamo nelle qualificazioni ma lei non ha paura. Non ci interessa giocare tornei piccoli per fare punti, ma crescere confrontandosi con le migliori” .
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Campioni no, ma ‘tiravano’ parecchio…
@ Ale (#2935748)
Veramente, ripeto, ho scritto “il 250 di Portorose fa comunque parte del circuito maggiore e l’ha vinto bene”; quindi l’appunto si riferiva ai due tornei 125 di Saint-Malo e di Bol.
Poi, e l’ho scritto diverse volte, ognuno si costruisce la classifica come meglio crede: ripeto anche l’esempio Rus (10 W25 vinti in dodici mesi per 500 punti, senza i quali non sarebbe mai arrivata dove si trova, e tra l’altro ora sta giocando i due W80 di Valencia) ed anche Kanepi (un W15 vinto a fine 2019 e due W25 vinti a fine 2020 per fare i pochi punti che le mancavano per entrare ai seguenti A.O.).
Per inciso: andare a giocare il 250 del Kazakhstan sarebbe costato oltre il 500 di Chicago, anche il 1.000 di Indian Wells e perciò, scelta più che giusta; prova ne sia che l’unica top 50 presente sarà Putintseva ed avremo quindi uno dei 250 più “deboli” di sempre. A proposito, entrerà quasi certamente direttamente nel main draw anche Bronzetti (col n. 172, col ranking attuale sarebbe dentro da giorni).
C’è stato uno step psicologico non indifferente nei giocatori italiani e che piaccia o no ( e a me piace) molto lo si deve Cecchinato.
@ Hrotger Pantocrator (#2935711)
si Rostagno e Ondruska erano dei campioni…mi sa hai i ricordi appannati
Brava Jasmine. Dopo Portorese… Quando il gioco si fa duro, i duri incominciano a giocare. Forza.
E’ tutto relativo.
Ad esempio la Paolini, pur essendo stata nel range 80-100 per due anni, non gioca un torneo ITF (ovviamente tra quelli più ricchi) da Novembre del 2019, quando decise di tornare in Asia per fare gli ultimi punti necessari per entrare nel main draw di Melbourne.
In periodi difficili, con poche vittorie/pochi punti, in cui il 50% delle persone su Livetennis tra l’altro scriveva che sarebbe dovuta tornare a giocare gli ITF, per mantenere quella classifica e restare a galla ci sarebbe anche potuto stare di giocatore qualche ricco ITF per fare punti. Tante giocatrici in quel range di classifica giocano tornei di quel tipo saltuariamente.
Invece Jasmine ha sempre e solo giocato a livello WTA, facendo le quali quando necessario.
Quindi Furlan dubito facesse lo schizzinoso verso i tornei 250 o 125, ma credo volesse semplicemente sottolineare come Jasmine abbia sempre voluto confrontarsi con un nuovo livello, senza mai tornare indietro.
Ripeto, è tutto relativo. Quando era nel range 80-100 hanno sviluppato una programmazione verso tornei WTA, anche a costo di fare tanti primi/secondi turni, ora che il range di classifica è più avanti si fa uno step ulteriore. Ad esempio preferire le quali nel 500 di Chicago invece del 250 di Nur-Sultan.
@ PaneCiok (#2935667)
E vabbè, è ormai accertato che su questo sito i dati di fatto non vadano di moda 😕 .
Alla faccia del p.c.!!
(dove p.c. NON sta per personal computer, ovvio 💡 )
Perdonami, ma stai proprio messo male allora. Con tutti i campionissimi che c’erano… Agassi Sampras Becker Edberg Rafter, Rostagno, Ondruska… proprio Furlan mi vai a scegliere… Ahahahahaahahahah…. Eccezionale ragazzo, bravissima persona, Cimetta è con lui… ma idolo tennistico anche no… Ahahahahaahahahah…. Da Pantocrator: non si mischia il sacro col profano.
Sta infondendo a Jasmine la tenacia e la determinazione che ebbe lui nel migliorarsi di giorno in giorno con il duro lavoro. Ricordo che Renzo nel corso degli anni irrubostì il servizio e il diritto, suoi colpi meno forti, e dalla sola terra battuta iniziò ad essere temibile anche sul cemento…
Ci stiamo allargando.. ha vinto il 250 di Portorose, manco avesse vinto Wimbledon.
La seguo da un po’ di tempo, sta crescendo di continuo.
Peccato che sia un po’ piccolina!
Bravo Furlan, bisogna sempre alzare l’asticella. E lui con mezzi non eccelsi è stato sempre un gran combattente
A quanto dicono i risultati No.
E vabbè, pur di sminuire e denigrare ci si attacca alle virgole, mi pare ovvio che gli obiettivi cambino di pari passo col crescere dei risultati
@ Fabblack (#2935563)
Ma che discorso è? Finché non hai la classifica, certi tornei non puoi farli
Io credo si stia esagerando troppo con i ragionamenti su quanto poco professionali si fosse una volta (che poi gli anni 90 sono dietro l’angolo) a vantaggio di ora. Ovviamente al di la delle normali evoluzioni che pero hanno riguardato superfici, racchette e soprattutto l’allargamento delle teste di serie nei 1000 e slam. Furlan era un grandissimo professionista e lavoratore gia negli anni 90 curando al meglio delle conoscenze dell’epoca la propria carriera. Come tutti direi coloro che hanno avuto a che fare con Piatti. Il talento era quello che era ma si e’ tolto grandissime soddisfazioni
ottimo approccio
Entrare in top 50 e’ fattibilissimo, ma per restarci in pianta stabile forse avra’ bisogno di un ulteriore salto di qualità
A proposito di Camporese giusto ricordare due imprese, con la Spagna nel ‘92 e nel ‘97.
Nel primo caso a Bolzano demolì da solo gli avversari massacrando Bruguera ed Emilio Sanchez e vincendo il doppio con Nargiso. Con Sanchez vinse il primo set 6-0 e 24 punti a 4. Poi nel 1997 a Pesaro, reduce da un infortunio e scivolato oltre il n.150 affrontò Moya, reduce dalla finale agli AO, nel primo match. Dopo avere perso i primi due set al tiebreak senza mai cedere il servizio salì in cattedra dominando gli ultimi tre, per quella che giustamente Tommasi e Clerici definirono la più grossa sorpresa a cui avessero mai assistito su un campo da tennis. Moya all’epoca era n.2. Che ricordi!
Renzo era umile da ragazzo e si è mantenuto tale. Altri, anche al circolo, sembravano avere più mano ma lui aveva gambe e testa. Sono contento che continui con questa passione e credo che da lui non usciranno proclami o frasi fuori luogo: è un lavoratore silenzioso e vuole questo da chi si affida a lui.
“Non ci interessa giocare tornei piccoli per fare punti, ma crescere confrontandosi con le migliori”
Forse intendeva dire “ORA che siamo alla posizione 64 (in realtà, 61 nella live, ancora meglio), non ci interessa…”
Perché IN VERITÀ, considerando che il 250 di Portorose fa comunque parte del circuito maggiore e l’ha vinto bene, a Maggio ha fatto SF al 125 di Saint-Malo ed a Giugno ha vinto il 125 di Bol, totale 255 punti e solo togliendo questi sarebbe alla posizione 96. Non solo, dei 1075 punti che si è guadagnata, solo 645 sono da tornei WTA250 e superiori (senza, posizione 120): non starei a farei lo schizzinoso sui “tornei piccoli”!
Bravo Furlan, concordo , meglio mare alto che uno stagno !!!!
Ricordo Furlan nei tornei under 14-16-18, in cui giocava con mio fratello (spesso perdendoci…). Poi lui e Caratti hanno fatto il salto, mio fratello no, ma questa è la vita. Loro ancora si sentono ogni tanto. E’ sempre stato un ragazzo serio e lavoratore, da bravo Veneto, e ha avuto i risultati che meritava, per il carattere, la volontà e il talento che aveva. Sono contento che segua Jasmine, che di tennis ne ha tanto, tantissimo, ma difettava in tenuta mentale e in convinzione. Oggi è sbocciata, anche grazie a lui
@ Albcors84 (#2935507)
Stessa cosa per me. Io ne avevo 10. Gran professionista. Forse quelli erano anni in cui gli italiani credevano poco nelle proprie potenzialità e non curavano aspetti, come il fisico, fondamentali nel tennis con i nuovi materiali. Non c’era poi stata quell’iniezione di fiducia e sana concorrenza tra connazionali che c’è oggi. Giusto una parentesi in cui lui è Gaudenzi si affacciarono alla top 20.
Fa piacere stia ottenendo risultati da allenatore.
BRava Jasmine bravo Renzo.
Ma Furlan è ancora sposato con Natalie Baudone?
@ Albcors84 (#2935507)
Con Panatta che scuoteva il seggiolone dell’arbitro..ci rubarono diversi punti!
Ricordo ancora bene tutto. Agli ottavi eliminiamo la Russia di Kafelnikov ( all’epoca top5 ) 3-2 e il punto decisivo ce lo regala proprio Furlan su Chesnokov.
Ai quarti eliminiamo 4-1 il Sudafrica che aveva anche lei un top 10, W. Ferreira
E poi la semifinale drammatica persa con la Francia. Nella prima giornata andiamo avanti 2-0 con Furlan che batte Boetsch e Gaudenzi che batte Pioline. Finirà 3-2 per la Francia tra le polemiche.
Nel 1997 Furlan ci regalò il punto dell’1-0 nella semifinale contro la Svezia battendo Thomas Enqvist ( n7 in quel momento).
Gaudenzi e Furlan erano dei buonissimi giocatori. Hanno avuto un ottimo best ranking ( n18 e n19 ) ma all’epoca ricordo che facevano fatica nei grandi tornei e facevano bene principalmente nei 250 con qualche acuto di tanto in tanto nei tornei piu importanti ( vedi un quarto di finale di Furlan al Roland Garros ) …Gaudenzi era davvero un buonissimo terraiolo con anche una semifinale a Montecarlo e quarti a Roma…
Erano entrambi inferiori ( Gaudenzi e Furlan ) a diversi dei tennisti che abbiamo adesso ma in Coppa Davis si trasformavano. Mettevano il cuore oltre l’ostacolo e riuscivano a fare partita pari con i top10 dell’epoca…è indescrivibile quello che succedeva al foro italico quando ospitavamo una selezione che aveva un top10 con i nostri che riuscivano ad annullare il gap grazie al sostegno del pubblico. I match di coppia di coppia Gaudenzi/Nargiso erano un qualcosa di magico, unico…Con Gaudenzi/Furlan e anche Camporese, abbiamo vissuto un discreto decennio negli anni 90. Non ottimo, ma comunque dicretamente buono a tratti.
Poi nei primi 2000 scese il buio.
Se vi ricordate agli UsOpen la Azarenka dopo la battaglia del secondo set ha detto che era stupita della classifica così bassa della Paolini …non so perché ma mi non mi era sembrato affatto una frase di compiacimento gentilezza gratuita visto che la bielorussa non è esattamente una prodiga di complimenti Evidentemente il lavoro paga e spesso sono proprio i tennisti avversari a capire la forza dei colleghi prima degli “addetti ai lavori”
Bravo Furlan. Brava Jasmine. Si vedono la dedizione e la passione e anche l’intelligenza che mette nel gioco. Quasi come la Giorgi, che considera il tennis” soltanto un lavoro….”
Paolini- Giorgi 6/0 6/0.
Bravissimo, Furlan è stato il Seppi/Lorenzi degli anni ’90
Giocatori così lasciano sempre bei ricordi.
Non è che si stia allargando troppo?
Grandissimo Renzo! Il mio primo idolo tennistico. Ho scoperto il TENNIS grazie alla coppa davis del 96 e alla cavalcata fino alla semi con la Francia. Avevo 11 anni..EMOZIONI U N I C H E
Renzo è stato uno dei giocatori più intelligenti che io abbia mai visto dagli anni 90 ad oggi. sapeva fare tutto bene senza eccellere, penalizzato dalla bassa statura ma aveva una capacità incredibile di leggere ogni singolo match e interpretarlo nel modo migliore. Auspicavo per lui una carriera da allenatore top e mi auguro riesca a portare Jasmine piu in alto possibile
Bravo Furlan, persona seria e con i piedi ben piantati per terra.