Rivoluzione: l’ATP vuole (quasi) tutti i Masters 1000 con la durata di 12 giorni (compresa Roma)
Il circuito ATP si sta preparando per una vera rivoluzione nella struttura del suo calendario che promette di influenzare i più diversi livelli di tornei. Andrea Gaudenzi, CEO del circuito, ha informato i giocatori attraverso un comunicato che l’ATP ha approvato una proposta di riforma per la maggior parte dei tornei Masters 1000, che passeranno quasi tutti a un formato di 12 giorni molto simile ai tornei di Indian Wells e Miami.
Così, i tornei di Madrid, Roma, Canada, Cincinnati e Shanghai dureranno 12 giorni (contando le qualificazioni), con la seconda settimana di questi eventi da condividere nel calendario con i tornei ATP 250, che ricevono una compensazione finanziaria dall’ATP, generata dalle entrate extra dei tornei che avranno più giorni a disposizione per gli incassi e diritti TV.
“Questa proposta rappresenta un progresso significativo per il nostro sport, i giocatori e gli sponsor. È solo con processi trasparenti e coordinamento tra le parti come questo che possiamo veramente massimizzare il potenziale del tennis ed essere competitivi con altri sport”, si legge nella dichiarazione di Gaudenzi, che manda una ‘beccata’ per la PTPA di Novak Djokovic.
Il tutto dovrebbe partire dal 2023.
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Io vedrei bene anche qualche 250 in più su terra , mese di settembre.
È anche questione di date, di numero di campi, di contemporaneità.
Segui altri sport? Ce ne sono alcuni che sono avanti anni luce rispetto al Tennis che, per certe cose, è fermo dall’anno della sua fondazione.
No, il tennis e’ troppo universale, la “race” solo europea non crea interesse e cosi’ la “asiatica” ecc.
E vai, gajardo! 😉
@ Vecchiogiovi (#2933768)
forse per dare interesse ai tornei di seconda fascia e ridurre le spese di carriera bisognerebbe conferire titoli di area, tipo europa america asia oceania o per superficie. con una race ue limito le spese e creo interesse mediatico se li svolgo in periodi diversi dalle settimane mille slam che sono mondiali, esattamente come di sono tifosi di calcio che alla tv seguono la champions ma la domenica vanno la campetto a vedere la pergolettese….
Ok, buon per loro se hanno avuto (l’ottima) idea di prepararsi un piano b studiando negli usa. Sposti tutto di 3/4 anni ma il ragionamento non cambia: esci dal college a 22 anni. Se a 26 stai ancora tra futures e challenger non sei un tennista pro. Passa ad altro e non pretendere che il sistema ti garantisca uno stipendio.
…ti faccio presente però che diversi giocatori prima danno priorità agli studi universitari e arrivano al tennis che conta in ritardo (dai un occhio alla classifica e te ne accorgerai da solo)oppure arrivano al tennis che conta dopo i 25 anni francesi,tedeschi e anche italiani,o tanto per citare un ultimo caso l’orange Van de Zandschulp l’unico a New York capace di strappare un set a Medvedev e di fare 5 games in un set!!!
Fatemi capire ….. in pratica da 14 giorni si passa a 12 giorni ?
E che vuoi che sia …. son ragazzoni da 16 a 42 anni … praticamente cavalli da tiro . Questi non si stancano mai . Al massimo si fermano x infortunio o x acido lattico fuori range. Non è sport x piedidolci ….. bisogna accettare il fatto che è uno sport duro specie ad altissimi livelli !
A dire il vero, un 1000 in 12 giorni, anzi 10 per il tabellone principale, si traduce in 5 incontri in 10 giorni per i big, rispetto agli attuali 5 in 7 giorni.
6 incontri per quelli fuori dalle prime otto teste di serie.
Quali sarebbero questi EVENTI IN PIU’ ?
Hai le traveggole ?
Lo abbiamo visto anche con la pandemia Slam e 1000 mantengono il resto del circuito ed è bene sistemare questi eventi, per poi riorganizzare il resto.
E’ giusto che gli eventi cruciali del circuito siano i 4 slam, il master ed i 1000.
In questi tornei si deve avere la massima probabilità che si confrontino i migliori. Gli altri tornei, sono gli esami di riparazione, servono per garantirsi la possibilità di partecipare ai tornei top.
Se i big giocassero solo questi tornei, non sarebbero troppi.
A me pare ragionevole.
Non capisco. Non mi pare che sia stato cosi difficile per Alcaraz, Rune o Musetti entrare nei 100. Probabilmente per arrivare in alto devi essere molto forte e lavorare oppure un po’ meno forte e lavorare ancora di più (tipo Lorenzi). I posti buoni sono e restano 200/250. Oltre non interessa a nessuno e non vedo il motivo per cui si debba “mantenere” gente di oltre 25 anni con poco talento e/o poca voglia di lavorare.
Se hai 18/20 anni ci provi. Se non vai oltre i challenger non sei un tennista professionista e a 25 anni passi ad altro.
i 250 non se li fila nessuno. i 1000 con i campioni sono eventi trasmessi e seguiti in tutto il mondo.
In pratica Bercy e Montecarlo sono di fatto declassati
Ti sbagli: oggi io, Massimo, Gino e Giuliano abbiamo prenotato il campo 2.
Lo dico da sempre…. ottima proposta… devono metterla in atto…era ora finalmente …..
Più eventi, più sport, più infortuni , atleti più stanchi.
Tutto per i soldi.
Ma dall’anno prossimo?
Beh se metti un markettaro al vertice non ci si può aspettare nient’altro. Il prossimo lo vogliamo con PhD in Teologia, così le cose andranno da Dio.
Roma 12 giorni male non sarebbe, anzi.
A me molte delle innovazioni che stanno introducendo, o vogliono introdurre, non piacciono. Però la novità dei 1000 da 12 giorni la trovo interessante e stuzzicante.
“Essere competitivi con altri Sport”.
Cioè? In cosa consiste il gap?
Gaudenzi, ti preferivo quando ti occupavi di quel tuo bel rovescio lungolinea a inizio carriera. (Colpo che, inspiegabilmente, hai perso pochi anni dopo. C’è qualcuno che ricorda questo particolare? Dopo due tre anni nel circuito, il colpo divenne molto ma molto meno efficace).
Beh….il bel tennis puoi sempre vederlo nel doppio della domenica mattina al circolo, campo n.1 😉
Beh si certo per soldi, è il loro lavoro! Comunque il problema (o meglio, la zona grigia che deve essere supportata) è quella tra la 90 esima e la 150esima posizione, dove servono tanti soldi per emergere, e si fa fatica a trovare posto nei tornei.
Si poi bisogna vedere questa ricchezza come viene redistribuita.
Il problema del tennis e’ la scarsa rilevanza dei challenger e itf, sia come punti atp che come soldi (sponsor montepremi etc), e di riflesso l’ impossibilita’ per un tennista oltre la 200 posizione di mantenersi economicamente e di progredire in tempi rapidi come classifica!
NOLE BERRETTINI E POSPISIL VANNO IN QUESTA DIREZIONE, l’ atp NO
Saranno contenti i 250…
Gaudenzi dimettiti non ne azzecchi una …..perche non scongeli la classifica immediatamente che non si capisce una mazza? x quanto riguarda la bacchettata a djokovic,
non hai nulla da dire perché djokovic è un signore e difende chi ha bisogno , cosa che risulta rara di questi tempi…..
Tutto per soldi… povero tennis