14 Luglio 2019, Il giorno in cui il tennis morì
17/09/2021 12:16 
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Novak Djokovic classe 1987, n.1 del mondo. Uno dei migliori giocatori della storia del tennis
Pubblichiamo con piacere un articolo inviato da un utente di Live Tennis. E’ uno suo parere personale e non è ovviamente un pensiero della redazione. Nelle prossime settimane poi ci saranno altri articoli di utenti per far si che anche voi possiate essere i veri protagonisti del sito. Buona Lettura!
GOAT, Greatest Of All Time.
In italiano, il migliore di tutti I tempi. Una diabolica invenzione giornalistica coniata per lo sport, ma ormai trascesa inevitabilmente in tutti i campi della vita.
Un’ invenzione perché un “migliore di tempi”, essendo i tempi per loro natura mutevoli, non può esistere. Diabolica perché è perfettamente riuscita nell’intento di creare tra gli appassionati di sport, quelle aspre discussioni e polemiche che sono la linfa vitale dell’avaro giornalismo moderno, pieno di marketing e povero di contenuti.
Ma lo sport per il quale è stato coniata per la prima volta questa espressione è il tennis.
E non è un caso, visto che in quest’epoca di potenziali GOAT ce ne sono ben tre: Roger Federer, Rafael Nadal e Novak Djokovic. Sono quelli che hanno vinto più slam di tutti, 20 a testa, quelli che hanno vinto più tornei, quelli che sono stati per il maggior numero di settimane in cima alla classifica mondiale. Di questi tre, quello che, numeri alla mano sta dimostrando di essere il più forte è Djokovic. A breve vincerà il suo ventunesimo titolo, scavalcando i due rivali, e completerà il grande slam, impresa riuscita l’ultima volta a Rod Laver, ben 62 anni orsono. E questa impresa lo renderebbe senza discussione il GOAT dei GOAT, con buona pace degli altri due.
Ma come dicevo sopra, non è possibile identificare il migliore di tutti i tempi, soprattutto nel tennis. Avete presente il signore che ho nominato prima? Si, quel Rod Laver. Ebbene Rod Laver ha vinto il grande slam per ben due volte, nel 1962 e nel 1969.
Vi domandate cosa abbia combinato tra il 63 e il 68? Semplice, non ha disputato i tornei del grande slam perché passato al professionismo. Ebbene si, dalla fine degli anni 50, quando il professionismo si è affacciato al mondo del tennis, i tornei major erano aperti solo a tennisti dilettanti, e questo fino al 1968, quando iniziò l’era “open”. Vi immaginate quanti grandi slam avrebbe compiuto Laver se non avesse preferito il vil denaro al prestigio? Va anche detto che, all’epoca di Laver, i tornei dello slam si giocavano su due sole superfici, invece di tre come in tempi moderni, ma questo non fa altro che avallare la tesi per cui sia impossibile fare un confronto tra tennisti di epoche diverse. L’evoluzione dei materiali, delle superfici, dei metodi di allenamento e dei regolamenti, hanno fatto del tennis lo sport che ha subito nel tempo più cambiamenti (motori a parte). Per cui Nole può essere considerato il più forte della sua epoca, ma non il migliore di sempre.
Ma prima che il dottor Divago si impadronisca di me, veniamo al punto.
14 Luglio 2019, Londra, siamo sul 8-7 40-15 del quinto set della più bella finale di Wimbledon di sempre. Roger Federer sta per compiere un’impresa ai limiti dell’impossibile: vincere a 38 anni suonati il suo nono titolo ai Championships e il suo ventunesimo torneo dello slam. E lo sta facendo sconfiggendo uno dopo l’altro, i suoi più acerrimi rivali: Nadal, battuto in quattro set in semifinale e Djokovic, in una battaglia memorabile. Ma proprio quando tutto sembrava scritto, la sorte decide inesorabilmente di voltare le spalle al campione svizzero: due clamorosi errori di diritto, due pugnalate letali al cuore del tennis. Nole rimonta e vince al super tiebreak una partita che, statistiche alla mano, non avrebbe dovuto vincere. Federer è stato superiore in tutto: 218 punti contro 204, miglior rendimento al servizio, miglior rendimento alla risposta, molti più colpi vincenti a fronte di pochi errori gratuiti in più. Eppure ha vinto Nole.
Premetto che, pur ammirandolo tantissimo, non sono un tifoso di Federer: i miei idoli tennistici erano Agassi, Edberg e McEnroe, che non è stato il GOAT, ma il più grande genio del tennis (e del male) mai nato, inequivocabilmente, si. Né un Hater di Djokovic, che ritengo perlatro il personaggio più vero, almeno fuori dal campo, dei Big Three.
Ma quella partita ha oggettivamente impedito la sublimazione di un campione che incarnava l’evoluzione di tutti i grandi campioni del passato: da Donald Budge a Pete Sampras, passando per Laver e McEnroe. Tutto quello che rappresentava il tennis del passato è stato distrutto da quella partita. Come se il destino volesse dirci che per vincere, si deve giocare come Djokovic.
Intendiamoci, anche Federer è un tennista moderno, ma molte sue caratteristiche appartengono al tennis classico: rovescio ad una mano, cambi di ritmo, gioco di volo, fantasia. Tutto questo è stato soverchiato dalla solidità e dalla grande forza fisica e mentale che caratterizza il tennis moderno.
Dopo quel match, Djokovic ha inanellato una serie di vittorie interrotte solo nel post-covid da una squalifica piuttosto ingenerosa agli US Open (per usare un eufemismo) e dal solito, immenso, Rafa Nadal nel suo regno rosso di Parigi. Federer invece, non ha praticamente più giocato se si eccettua un’apparizione anonima allo US Open successivo e un goffo tentativo di rientro quest’anno, con esiti abbastanza sconfortanti.
Questo per sottolineare la svolta psicologica che quel match ha dato al mondo del tennis.
Ovviamente non ci può essere controprova, ma dubito fortemente che se avesse perso in quell’ occasione Nole sarebbe stato a concorrere per il grande slam. Mentre Roger avrebbe chiuso il suo cerchio, dimostrando di essere lui il più forte della sua epoca, ma soprattutto dimostrando che con un tennis bello e fantasioso si può ancora vincere, basta essere dei campioni.
Invece il futuro del tennis sarà sempre più orientato verso l’efficace solidità di Djokovic, tanto che il maggior candidato a succedergli sul trono dell’ ATP, è un giovanotto spagnolo, che tutti identificano come l’erede di Nadal, che dice di se di assomigliare a Federer, ma che è in realtà la perfetta evoluzione di Djokovic: un trattato di solidità mentale e forza fisica, senza punti deboli dal punto di vista tecnico e tremendamente efficace, ma ahimè, povero di fantasia e imprevedibilità.
I “risultatisti” compulsivi moderni, diranno probabilmente che quel giorno all’All England Club, non è morto il tennis, semplicemente Djokovic ha dimostrato di essere più forte. Perché non è bello ciò che è bello, è bello ciò che è funzionale al risultato, tipico dei finti minimalisti di quest’epoca, che pensano solo alla sostanza, non rendendosi conto di vivere nell’apparenza. E che degradano l’estetica ad un mero refuso barocco, utile solamente come sollazzo per ikikomori reietti della societa del vincere.
Ma il tennis, quello dei gesti bianchi decantato dalla fine penna di Clerici, lo sport che più di tutti è espressione d’arte, è morto quel giorno.
Ed è curioso che l’assassino sia stato un ribaldo guascone nato in Jugoslavia, il paese di “Umirati u lepoti”, morire nella bellezza. Ma la Jugoslavia, non esiste più da un sacco di tempo. E sarebbe ora di rendermene conto.
Massimiliano Cacurri – utente di Live Tennis
TAG: Articolo Utenti Live, Novak Djokovic, Roger Federer
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Se proprio vuoi prendere il 2011 come esempio con entrambi i giocatori al “top”, cosa che sta in piedi, ci sono 4 vittorie a uno (Parigi, appunto) negli scontri diretti
Grandi lezioni impartite PERDENDO, PERDENDO E RIPERDENDO… dal superiore, migliore, Federer.
Nole nel 2011 veniva da oltre quaranta partite vinte di fila e quella volta Federer ce l’ ha fatta.
Nel 2019 e’ la terza volta, su tre, che Federer PERDE a Wimbledon in finale da Djokovic… accipicchia che Lezione !
Questo incontro su erba avviene con Federer che ha ancora 37 anni e non ne ha compiuti 38… Una eta’ in cui sull’ erba si puo’ essere competitivi.
Purtroppo i risultati da qualsiasi parte li guardi dicono sempre Djokovic.
Si finisce sempre nell’ assurdo perfetto del miglior tennis con i peggiori risultati…
Bisogna ammettere che Djokovic nell’ultimo decennio non ha avuto rivali costanti. È riuscito ed è stato fortunato di riuscire a mantenere una condizione fisica e tecnica costantemente al top. Quando anche lui avrà un calo allora cominceranno a vincere veramente i Next gen. Che non saranno ricordati come i migliori però, perché hanno cominciato a vincere quando Nadal, Federer e Djokovic si sono eclissati, mentre sono usciti perdenti dagli scontri quando il trio magico era in forma!
Esistono i “big TITLES” che sono:
Slam;
Master 1000
Atp Finals
Olimpiadi
Novak e’ a 61 (sessantauno)… Federer ?
Gia’ questo taglia la testa al toro, anzi, allo svizzero.
H2H: Novac raggiunge Roger nel 2015 (Wimbledon) quando lo svizzero ha 33 anni e 11 mesi.
Quest’ anno, 2021, nessuno al mondo valuta Djokovic a 34 anni, “vecchio” …
Il grande vantaggio lo ha avuto Federer che ha incontrato 4 volte Nole quando Nole era ancora “teen-ager”… dai venti anni di Nole in poi cambia la musica per lo svizzero !
Sbagliato dire che perdere sempre agli US Open, ogniqalvolta sia arrivato in finale, sia la causa del mancato “Gran Slam”… e gli Australian Open ?
Agli Australian Open il Borg ha fatto una volta 3° turno, punto e basta.
Da qui al Grand Slam… hai voglia !
Borg ha fatto esattamente mezzo (1/2) Slam negli anni in cui ha vinto Parigi e Wimbledon, mezzo (un mezzo).
@ MITGA (Make Italian Tennis Great Again) (#2931790)
Ma no! Ogni sport ha la sua estetica, ogni gesto sportivo può essere bello o brutto da vedere. Medvedev è brutto da vedere, Federer quando gioca sembra che danzi
Un bell’articolo, complimenti.
Non lo dico perché condivido tutto, ma perché apprezzo il ragionare, l’argomentare, e soprattutto l’impostazione: non confondiamo il gioco col risultato!
Concordo che è impossibile definire il più grande di ogni epoca perché ci sono troppe differenze, ed il tennis del 2020 è un gioco diverso rispetto al tennis del 2000, che a sua volta era un altro gioco rispetto al tennis del 1980.
Ma al di là di questo, non c’è una corrispondenza necessaria tra qualità del gioco espresso e numero di partite/tornei vinti.
È abbastanza probabile che il serbo a fine carriera sarà il tennista che, a quella data, avrà messo in bacheca più Slam, più settimane da n. 1 eccetera. Questo ne fa probabilmente il tennista più efficiente, non necessariamente il più grande.
Anzi… Il buono, il brutto, il cattivo.
Ogniuno scelga la parte per ciascuno dei tre.
Io sinceramente metterei Novak come ” il buono” (lo e’ !)
Perfetta descrizione complimenti
La prima volta che qualcuno dice le cose come stanno.
Un tennista del passato simile a djokovic è stato borg, ha perso 4 finali us open che gli hanno inpedito lo slam, gli open australiani erano l ultimo slam e non il primo, ma nella finale di wimbledon con mc enroe si è inventato un serve e volley, per vincere la finale
Il tennis lo descrivono i campioni, la storia le vittorie
Federer e laver i più forti di sempre, poi ci sono mcenroe connors ,agassi, sampras, borg, e poi un altra fascia dove ci sono djokovic, nadal, vilas, edberg lendl, wilander,beker.
Quando c’ e’ Novak alla risposta sembra di essere in un film di Sergio Leone (mezzogiorno di fuoco, o giù di li:..).
C’ è un altro atleta che porta la tensione così: in alto ?
Credo di potere dire che Federer e crollato, ri-crollato ed infine ri-ri-ricrollato con uno ‘sparatore’ del genere alla risposta.
Mah… fu battuto da un certo McEnroe quando era al massimo.
Tra l’ altro le discese a rete che faceva a Wimbledon, “serve and volley” c’ erano eccome ?
Allora io metterei Ivan Lendl nel ruolo dell’ assassino !
Gli incubi della finale Roland Garros dove un trascendentale MC Enroe era 2 set avanti e ancora 4 a 2… lo assillano ancora tutte le notti !
@ Dan (#2932204)
Ma di che numeri parli? H2H?..recuperati con un Roger 30enne
Record a Wimbledon? Appartiene a Roger..
Record di master di fine anno? Appartiene ancora a Roger..
Più vecchio n1 atp? ..è di Roger
Più settimane consecutive al comando atp?..ancora Roger
Record tornei vinti?…è di Roger
Insomma in cosa è più vincente?
Di sicuro un altro Federer non e’ all’ orizzonte.
Certo se Tsitsipas si rinforza un po’ mentalmente il suo tennis non mi sembra “standardizzato”.
Per me la cosa che ha spinto al n’ 1 Djokovic e che non e’ realizzabile da nessuno e’ la RISPOSTA AL SERVIZIO.
Io non ho difetti di vista eppure spesso noto solo la palla che rimbalza indietro con tempi atomici impossibili… cosa ha fatto ? Boh
Secondo punto: quali sono i punti deboli di Djokovic ?
Da vedere se si rimette in sesto dopo un anno per certi versi demenziale.
@ Luce nella notte (#2932133)
Mah,pazzesco sentire questa roba…
Intanto abbiamo tra i 2 la differenza di 6 anni ,un eternità, e quindi la domanda potrebbe essere:” come sarebbe andata fossero stati coetanei?”…
Mi viene in mente IlRG 2011 dove abbiamo avuto la versione più forte in assoluto di Nole,ebbene quella versione incontrò la migliore di Roger e fu una lezione di tennis…non parliamo di Wimbledon 2019,fu un altra lezione all’età di 38 dicasi 38 anni,ma il fato ha fatto la sua parte.
Migliore Nole di Roger?…io dei dubbi li ho.
@ Luce nella notte (#2932133)
La solidita’ fisica e soprattutto mentale, specie nel tennis di oggi, piu’ potente e veloce, e’ il requisito che ti fa vincere o perdere una partita, soprattutto al quinto set, il requisito che fa la differenza tra il Campione e il buon giocatore.
@ Luce nella notte (#2932133)
I numeri dicono chiaramente che Djokovic è il numero uno in assoluto, e probabilmente rinforzerà il suo primato con altre grandi vittorie. Quello che volevo sottolineare è semplicemente che egli è il più grande ambasciatore del tennis moderno. Un tennis di attacco tremendamente efficace, che sta scaturendo nuove generazioni di tennisti spara cannonate da fondo campo. Questo tennis obbliga i giocatori a giocare tutti nella stessa maniera.
RISORGERA’ ?
Il prossimo AO potra’ essere il piu’ interessante della storia.
Djokovic riprendera’ ad allenarsi come un animale ?
Bastera’ ?
Bjorn Borg uccise il Tennis. La prova provata è che alla sua apparizione il Serve and volley andò estinto e buonanotte al bel gioco.
della serie..la vita è questione di centimetri..
Ma che c’entra? Allora alla stessa sommessa maniera notiamo che dal 2003 al 2010 si sono giocati 32 tornei slam di cui :
16 vinti da Federer
1 vinto da Djokovic
Bah.
Certo che Federer ha giocato in maniera efficace, elegante, varia, veloce…
Djokovic lo ha surclassato e ostinarsi a volersi rifugiare nel “miglior tennis” con i “peggiori risultati” rispetto a Djokovic e’ ridicolo.
Nei gran Slam , 20, che per anni era il criterio “tranchant’ della superiorita’ di Federer… Federer NON e’ superiore e da Djokovic ha raccolto sonore batoste (con il suo tennis migliore… perso, perso e riperso e straperso…)
Tre finali Wimbledon su tre perse, tre finali su tre “Atp Finals” perse… giocando il miglior tennis del mondo ?
Il livello dei giocatori incontrato da Federer in 11 Slam vinti era piu’ basso… Djokovic ha dovuto battere gente piu’ forte per arrivare a 20 e superare Federer nei risultati complessivi.
Federer e’ dietro a Djokovic.
@ Gekko (#2932049)
Non sono d accordo, pur rispettando il vs parere. A parte che in quel match Roger steccó un infinita di rovesci, però per me il gioco di Novak, vuoi per la sua velocità, vuoi per la sua elasticità,per la precisione o per svariati motivi, ha una bellezza, sicuramente diversa ma più maschia, più atletica, ed io la preferisco, a me ad esempio piace più Waw di Roger, ma sono gusti. Nel 2019 io concordo con quei giornalisti che definirono il match tra Del Potro e Novak a Roma il più bello Dell anno, ognuno ha un suo concetto del bello, e ripeto, pur rispettando il vs, rimango di qs avviso
Ma pensate che in uno sport cosi’ mutevole in termini di strumenti, giochi, tecniche ottimizzate, etc 6 anni di differenza possa farli considerare della stessa epoca?! Cosi’ come laver non e’ confrontabile con loro, anche roger e’ poco confrontabile con nole, 6 anni in quest’epoca cosi’ veloce e’ tantissimo. Sono due immensi campioni!
Praticati a buon livello parecchi sport diventano, oltre un modo per stare in forma e divertirsi, una maniera di esprimere la propria personalità e le proprie sensibilità. Il vero merito di Roger Federer, a mio avviso, è proprio quello di essere riuscito a coniugare un gioco vincente di altissimo livello ad un modo di esplicarlo elegante ed artistico. L’ultimo grande campione classico. Ma è bello vedere i così detti next gen giocare solo cannonate da fondo campo?
Partiamo da un dato oggettivo. L’ articolo è scritto molto bene, su questo non ci sono dubbi, tanto che trovo stucchevoli alcuni commenti disprezzanti, che probabilmente celano invidia.
Detto ciò direi che, al netto di alcun fatti citati, si tratta di un esposizione di opinioni personali, più o meno condivisibili(personalmente condivido quasi tutto, ma è normale che possano esserci opinioni divergenti). C’ è oltretutto una gufata stratosferica, che credo provocherà al povero Cacurri le contromacumbe di Nole:) Anche il titolo, più che un titolo è una provocazione(ben riuscita oltretutto, visto il buon numero di commenti).
Non dirò nulla sul GOAT, un po’ perchè sono sostanzialmente d’ accordo con quanto scritto, un po’ perchè come ho già avuto modo di dire è una storia che mi ha stufato.
Nel complesso farei complimenti all’ autore. Bravo!
@ Luce nella notte (#2931847)
Un commento incredibile. Probabilmente ci sono due Federer nel circuito: uno che ha giocato in maniera efficace, elegante, veloce e varia. Poi ce n’è un altro, che hanno notano solo alcuni: un fortunato ragazzo svizzero di buona famiglia a cui hanno regalato tutto, campione senza merito. Chiunque giochi a tennis capisce quanto sia stato straordinario Federer.
@ dino (#2932031)
Grazie al …. Sai cosa significa nascere in anni diversi?
È vero!!!
Novak Diokovic è il tennista più grande di sempre anche dal lato umano.
Complimenti ben detto
…..a breve vincerà il suo 21esimo titolo e vincerà il grande Slam…… ma fammi un piacere Cacurri cerca di essere più equilibrato e meno di parte.
con buona pace di tutti e che parità sia tra i tre favolosi 😉
Molto sommessamente voglio fare notare che dal 2011 al 2021
si sono giocati 44 tornei slam di cui :
4 vinti da Federer
19 vinti da Djokovic
Null’altro.
Ma cos’è live tennis o C’è posta per te? Che tristezza
La parità tra i 3 la vedono solo i fedalini. Quelli neutrali e i tifosi di Nole vedono i numeri e ne concludono che il serbo è più forte. Poi a uno può piacere uno piuttosto dell’altro o stare simpatico uno al posto dell’altro, questo è normale. Però se si vuole definire il più forte bisogna attenersi ai numeri e non a simpatie o gusti. E i numeri sono molto chiari.
Da tifoso proprio di Edberg – citato dall’utente – ricordo che vinse 6 tornei dello Slam in un periodo in cui c’erano ancora Connors e McEnroe, Lendl, Wilander e Becker e poi Sampras (cui diede una memorabile lezione nella finale degli US Open), Agassi e Courier.
Chiaro che la concorrenza fa molto.
Circa i tre fenomeni da 20 Slam ciascuno, l’amico è troppo tifoso di Djokovic che definisce il migliore per una visione tutta sua, benché rispettabile perché ognuno vede le cose con il proprio occhio.
Invece a me piace questa parità che pone i tre sullo stesso livello, quasi beffardamente per non far prevalere un tifoso sull’altro.
Lato mio penso che gli Slam futuri verranno vinti dagli altri ragazzi, ormai maturi e superiori alle carte di identità un po’ingiallite dei Favolosi (di cui uno di sicuro e un altro probabilmente non vedremo più giocare)
… il più forte è Djokovic. A breve vincerà il suo ventunesimo titolo, scavalcando i due rivali e completerà il “Gran Slam”…
HA HA HHHHAHHA HA HA HA AH c’è anche una barzelletta (testuale) nell’ articolo, hahaha hHAHHAHA ha ha HHA HA AH
Le storie sono sempre belle proprio perché possono avere diverse sfaccettature a seconda di chi le racconta e non conta quante volte le racconti, conta chi le racconta e come le racconta. Bravo Massimiliano complimenti!
12 SETTEMBRE 2021, IL GIORNO IN CUI IL TENNIS E’ MORTO. Questo doveva essere il vero titolo di questo articolo.
@ Nicki (#2931855)
Non voleva essere un insulto all’autore. Il pezzo è scritto bene. Non capisco la necessità di raccontare per la 1000esima volta una storia che è sempre la stessa.
Analisi molto interessante.
Una sola precisazione: la squalifica di Nole agli US Open non è stata ingenerosa, c’è uno specifico articolo nel regolamento e la sua applicazione non è discrezionale.
Chi tifa Roger ricorderà per sempre quei 60 secondi di quel giorno come chi tifa Nole ricorderà per sempre le 2 ore e mezza di domenica scorsa, ma più passa il tempo (per Roger sono già oltre 2 anni fa) più la cosa assume inwvitabilmente i connotati della leggenda (per me almeno così è) di chi pur essendo fuoriclasse può sbagliare e lo fa pure nel momento più importante della sua carriera.
E se ne parlerà per sempre e col passare del tempo crescerà appunto quell’aura di leggenda sull’accaduto come e più che se lui avesse vinto o segnato.
Remember il rigore al cielo di Roberto Baggio…
Due clamorosi errori di diritto? Mi ricordavo un passante meraviglioso ma chissà, ognuno racconta la storia a modo suo
Alle 19:30 di quel fatidico giorno si è manifestato uno snodo temporale come direbbero gli appassionati di fantascienza ovvero la storia non di un atleta o di un torneo ma di un intero movimento era di fronte a un bivio che avrebbe determinato il corso degli eventi nei successivi anni
Articolo scritto molto bene. Complimenti!
Da tifoso di Borg, concordo pure su John Mc Enroe, genio assoluto della racchetta (record di vittorie in un anno e al contempo doppista magnifico) e anche della comunicazione (le sue interviste sono sempre acute e brillanti).
Federer è un versione più vincente, geniale, divina, plastica, ma anche un po’ più ‘capitalistica’ (una fame di vittorie smodata, a mio parere, che ha attizzato i rivali invece che deprimerli o sedarli).
Saluti.
*ai miei occhi
*fortemente tifato Fed
premetto che ho sempre tifato Federer, per poi passare a sostenere Djoko, anche più di Fed (diventato un pò troppo perfettino e narciso ai miei ad un certo punto). solo nella finale di wimbledon 2019 ho fortemente Fed. concordo in pieno con l’ articolista che quel torneo sarebbe dovuto andare a Fed in nome del Bello e del Giusto. Quando vinse Djioko, pensai subito che anche Nole stesso si rese conto di aver fatto qualcosa di “sbagliato” nei confronti della Bellezza (che salverà il mondo), dello spirito universale che lui tanto ascolta nella sua filosofia di vita, sportiva e non. E pensai subito che si era creato un debito verso gli Dei del tennis, che un giorno avrebbero voluto riscuoterlo. Quel giorno è arrivato: la finale usopen 2021.
Io ho letto l’articolo con piacere e non sento il bisogno di fare alcun commento su quanto letto, diversamente sento la necessità di capire perché tu manifesti il bisogno insopprimibile di insultare l’autore dell’articolo. Era alquanto moderato ed equilibrato, potrà essere sembrato di parte per una sua visione del gioco del tennis, faccenda del tutto legittima.
Applauso !
C’ e’ anche una contraddizione nel “miglior tennis giocato”.
Il “miglior tennis giocato” sarebbe quello che ha perso tre finali sue tre, tutte, a Wimbledon.
Il miglior tennis giocato e’ quello che perde non una, non due, TRE su TRE finali a Wimbledon contro Djokovic… ?
16 Slam vinti prima dei trenta anni e 4 ( quattro) dopo …
Puo’ essere questo il miglior tennis giocato ?
Panatta o Leconte potrebbero essere il GOAT secondo queste fini sensibilita’.
Talmente fini che si rompono a causa della eccessiva sottigliezza.
Veramente incredibile il tennis
Serena perde slam con la vinci
Nole perde slam con medvedev
Non ci posso credere
@ Giancarlo (#2931711)
Molto più bello, realistico, calzante il tuo post rispetto alla prosopopea dell’articolo, da cui emerge solamente una malcelata, solita, trita e ritrita sviolinata sulla valenza estetica del tennis di Federer, rispolverata, guarda caso, in occasione della sconfitta di Nole. Ma hai detto bene tu, riprendendo, senza volerlo forse, le parole dello stesso Nole, che non teorizza né codifica ma dice una verità per me condivisibile (del resto, chi meglio di uno sincero come Nole può esprimere le sensazioni di chi è protagonista e non spettatore di questo sport?) proprio alla vigilia della finale: il tennis è una tale combinazione di fattori imprevedibili e variabili che ogni pronostico è azzardato e soggetto a ribaltamenti: basta un attimo, un pensiero, un’incertezza e il punto è perso e tragicamente l’intera partita, con conseguenze importanti, in negativo o positivo, per chi fa del tennis e dell’agonismo una delle componenti più importanti della propria vita. Questi sono gli aspetti che contano, più umani che tecnici, le storie di questi campioni che sanno che un millimetro in più o in meno può comportare una crisi, un passaggio importante/determinante nella propria carriera..poi il bello, il brutto, sono nostre egoistiche velleità di appagamento di gusti personali che non arrestano certo le storie di questi lottatori, che ciascuno con le proprie armi, i propri strumenti e il proprio coraggio continuano a dar vita, nella seppur triste quanto inevitabile alternanza anagrafica, a questo sport che non ammette debolezze, in fondo spietato perché mette davanti giovani e meno giovani, che promuove anche gesti sgraziati ( Medvedev docet) ma che esiste, che piaccia o meno, per la lotta ai trofei che mette in palio e per l’ambizione di conquistarli, per i record da abbattere, per lasciare una traccia nella storia.
Complimenti per il bellissimo articolo
Perdonatemi ma c’è‘ una tesi nell‘articolo che si contraddice da sé. Se viene sottolineato dall’autore il tanto diabolico scopo dei giornalisti di voler trovare a tutti i costi un GOAT, perché con la stessa diabolica perseveranza si continua a sottolineare che quelli di Federer sono gesti bianchi mentre quelli di Djokovic e Nadal sono imprese fisiche e mentali.
Che Federer sia il migliore, come tennis giocato, nessuno può nutrire il minimo dubbio. E chi non glielo riconosce o è cieco o s’intestardisce come un bambino nella menzogna. Questo però non toglie una virgola all’immenso valore, tecnico, fisico e mentale degli altri due.
Rassegnatevi: sono tutti e tre dei grandi campioni. Il resto sono solo chiacchiere gettate al vento da idioti o da narcisisti che vogliono sentirsi dire “bravo”.
😀
” … due diritti sbagliati…”
Non direi che e’ andata cosi’
Novak rispondeva troppo bene, un fenomeno mai visto e Roger nonostante servizio a disposizione non è riuscito a chiudere date le bordate disumane che gli tornavano indietro.
Un paio di precisazioni storiche, per correttezza di informazione.
Dopo Djokovic e Federer, non è Nadal il giocatore con più settimane da n.1, ma ci sono Sampras, Lendl, Connors.
Laver tornò a giocare i tornei dello Slam già nel 1968 (l’Era Open iniziò il 22 aprile a Bournemouth, UK), tanto che giocò a Roland Garros perdendo in finale da Rosewall, e vinse poi a Wimbledon.
Saluti
Adoro vedere rosicare i Rogeriani.
il Tennis è morto, viva il Tennis
Pessimo e non capisco la redazione che pubblica una simile porcheria
Come tifoso di Djokovic non intendo cedere a siffatte provocazioni!!!
@ Giancarlo (#2931711)
Bellissimo commento.
Per l’estetica ci sono i tuffi, il tennis è altra roba. Articolo leggermente imbarazzante.
A parer mio sbagli quando parli di finale piu bella di tutti i tempi. Era il 5 luglio 1980 e quel Borg-Mcenroe sul centrale finito 8-6 al 5o per lo svedese fu di gran lunga la finale piu bella ed avvincente. Il tie-break del 4o set una gemma incastonata nel match per qualità di gioco, emozioni e pathos.
Quel giorno al 5 set Federer fu brekkato e Djokovic si portò sul 4-2 con servizio a suo favore. Novak non riuscì a tenere il break di vantaggio e Roger rimonto’. Si è sempre detto che i matchpoint persi di Federer hanno dimostrato la sua incapacità di chiudere la partita, ma neanche Djokovic la chiuse 6-3. Poi sappiamo come è andata a finire.
Pezzo molto ben scritto con punti di vista personali – che possono essere condivisibili o meno – e che al di là del tifo, pone una questione di fondo condivisibile.
Federer ha rappresentato l’ultimo baluardo di un tennis esteticamente bello, completo e vincente.
Riuscirà in futuro un Musetti o uno Shapovalov, cioè un giocatore con una tecnica ad altissimo quoziente di difficoltà, a battere in maniera costante il perfetto prototipo del giocatore “moderno”, un po’ più “meccanico”, incarnato dalla tipologia di un Djokovic (o Medvedev, Zverev o gli stessi Sinner e Alcaraz) ?
Quoto quoto quoto.
Si ma rod laver quando li ha vinti la prima volta non aveva i professionisti a sfidarlo perché non potevano partecipare
Notevole capacità espositiva del proprio pensiero, divergente, ovviamente, in molti dei giudizi espressi circa i vari e diversi estimatori dei campioni del nostro sport.
Da far invidia alle migliori “penne” che scrivono di tennis
Giornata storica perchè fu lì che Nole pensò “Sì, io sono un goat e quindi devo brucarmi l’erba”
Ma in pratica tutta la disamina si basa su un evento che non si è compiuto ?
Il termine GOAT circola da un decennio e nessuno si è mai sognato di coniarlo per Djokovic, che all’epoca era uno dei tanti. Il termine GOAT è stato concepito per Roger Federer che oltre ad avere uno stile e una tecnica sopraffina riusciva a dominare il circuito ATP mietendo record su record, creando uno iato tra sé e i tennisti delle precedenti generazioni. Oggi non ha senso parlare di GOAT – ci sono tre campioni al vertice molto vicini in termini di numeri e record. Nessun dominatore assoluto.
5 min di applausi in piedi
@ I love tennis (#2931726)
*tinte
Che articolo patetico
Capisco il punto di vista dell’autore del post ma quella sconfitta non ha tolto né scalfito minimamente la grandezza di Federer a Wimbledon e in generale nella storia del tennis.E’ il nostro sport che è così, ha tante crudeli e imprevedibili.Una volta vince Roger,un’altra Rafa e un’altra Nole.Se tutti e 3 avessero vinto sempre tutte le finali non so quanti Slam a testa avrebbero.Esistono anche le sconfitte, che possono essere maturate anche giocando un tennis perfetto esteticamente ma non efficace come dovrebbe.Premesso poi che solo un mostro come Nole avrebbe potuto annullare i due famosi match point a Roger, che resta il più forte sull’erba di quest’epoca.Ma affermare che quell’infausto giorno è morto il tennis dell’estro e dei gesti bianchi mi pare poco vero,era già in atto un’evoluzione tennistica volta più alla fisicità che non alla tecnica, soprattutto nei giovani.Credete forse che Medvedev, Zverev, Tsitsipas o altri abbiano il talento di Federer o la forza mentale e la tecnica di Rafa e Nole? Non c’è nessun giovane in grado di sostituirli purtroppo, loro 3 hanno scritto la storia del tennis e resteranno immortali.Oggi ci sono dei giovani vincenti, per carità, ma che quando colpiscono la pallina non regalano nessuna emozione.E questo fatto sarà ancor più rilevante quando quei 3 saranno andati in pensione.
Insomma questo utente avrà festeggiato qualche giorno fa.
ogni volta che un grandissimo scende dal trono per sopraggiunti limiti d’età, si declama la fine di quello sport. che invece non solo non finisce, ma evolvendo cresce.
il tennis non finì con lever, la f1 non è finita con fangio, il calcio non è finito con pelè, il basket non è finito con jordan, e così via.
Articolo molto bello, ma non sono d’accordo con il titolo. La leggenda del tennis si nutre anche di imprevisti, e di storie imperfette. La vittoria di Djokovic nel 2019 é la vittoria di un ragazzino venuto dalla Serbia, bistrattato e maltrattato dal tennis e dai tifosi, ma dalla ferrea volontà di diventare il più forte di tutti. E in quel 14 luglio, ha scritto la sua storia e riscritto la storia del tennis. La sconfitta di Federe fu poetica, e non toglie nulla alla sua grandezza. Lo stesso vale per la sconfitta di Djokovic a New York. Epica, e quelle lacrime di commozione per l’applauso del pubblico, commoventi e sublimi. Sono un tifoso di Djokovic si è capito, e speravo vincesse. Ma forse, per la magia del tennis, e per la vita del tennis, é stato meglio così, non ci poteva essere trama migliore.
Trovo qualche incoerenza. Porto rispetto per chi scrive ma sottolineo che, da un lato, non si può parlare di GOAT perché i tempi mutano (idea condivisibile) e dall’altro emergono qui e là “la finale più bella della storia” il più fantasioso della storia (inequivocabilmente, sic!), ecc.
Ma perché tutto questo protagonismo di Nole in negativo?
Gufata clamorosa a parte, è molto piacevole da leggere. Well done!
NB sarebbe Hikikomori, con la H all’inizio