Tennis e Psiche Copertina, Generica

Nella mente di Novak Djokovic

16/09/2021 18:45 48 commenti
Novak Djokovic classe 1987, n.1 del mondo
Novak Djokovic classe 1987, n.1 del mondo

Era il lontano 1969 quando Rod Laver riuscì a conquistare tutti i 4 tornei del Grande Slam in un’unica annata. Sono passati più di 50 anni da tale storica impresa, e ancora nessuno in campo maschile è riuscito ad eguagliare questo risultato. Novak Djokovic si è trovato a un passo dal traguardo, ma qualcosa, grazie anche ai meriti del suo avversario, si è inceppato. “Il fantasma di Djokovic”, o forse il “fantasma di Federer”, non gli ha permesso di giocare al pieno delle sue potenzialità, apparendo quasi ingessato.

Proviamo a fare delle ipotesi su quello che potrebbe essere accaduto nella mente di questo grande campione.
Un primo segnale di nervosismo rispetto al match si era intuito in sala stampa, quando Djokovic aveva chiesto che non gli venisse posta per l’ennesima volta la domanda relativa al completamento del Grande Slam. Novak aveva scelto di non rispondere, e questa decisione, provando a metterci nei suoi panni, potrebbe essere legata a una strategia di evitamento.
Come ho descritto in un articolo precedente, la strategia di evitamento ha il fine di abbassare l’ansia a breve termine sottraendoci da situazioni percepite come minacciose. Tuttavia, se tale senso di minaccia si ripresenta – e un esempio potrebbe essere il momento in cui Djokovic vede il grande obiettivo allontanarsi durante il match – l’ansia tende a ricomparire più forte di prima.
In altre parole, di fronte a una condizione di estrema difficoltà, il tentativo di non pensare all’impresa storica che aveva di fronte, e la difficoltà di affrontare sul piano psicologico un evento di tale portata, potrebbe averne condizionato negativamente l’intera prestazione, soprattutto nei momenti chiave del match.

Questa enorme aspettativa disattesa potrebbe spiegare il crollo emotivo e quel pianto arrivato quasi all’epilogo della sfida. In quel momento, Djokovic potrebbe aver vissuto due sentimenti contrastanti: da un lato la presa di coscienza di un possibile fallimento nel raggiungimento del suo più grande obiettivo, dall’altra il senso di gratitudine derivante da quel lungo applauso del pubblico che forse per la prima ha risuonato in lui come il giusto riconoscimento alla sua straordinaria carriera.
Se ipotizziamo che l’idea del fallimento possa essere percepita come qualcosa di intollerabile, la causa di tale vissuto potrebbe derivare o da un ambiente esterno molto richiedente, o da un “giudice interiore” estremamente severo che pone il tennista di fronte alla necessità di spingere in continuazione al limite sé stesso per il raggiungimento e il mantenimento di obiettivi sempre più sfidanti che puntano alla perfezione.
Dal punto di vista psicologico, dunque, se da una parte la vittoria si presenta come elemento di rinforzo verso la ricerca della perfezione, dall’altra il rischio di non riuscire nella grande impresa si prefigura come una minaccia diretta al proprio sé. In altri termini, la codifica interiorizzata dell’evento nella propria mente potrebbe tradursi in qualcosa di simile al “vado bene solo se dimostro di essere il migliore”, e solo questa è la strada per essere amato e riconosciuto.
E allora chissà se quel lungo applauso, che ha rotto questa aspettativa, e che può aver risuonato alle orecchie di Djokovic come un “non devi dimostrare altro”, “vai bene anche così”, potrebbe aver avuto un ruolo cruciale nella decisione del campione serbo di prendersi una pausa di riflessione. “Non ho piani per il futuro”, ha dichiarato in seguito alla finale persa a New York. Potrebbe aver smarrito momentaneamente la sua più grande motivazione, la ricerca spasmodica della perfezione, avendo scoperto che non è necessario essere il migliore per ottenere affetto o riconoscimento? Oppure potrebbe aver sperimentato che sentirsi benvoluto e apprezzato, anche da secondo, è ben più gratificante, e tornare in campo con una nuova consapevolezza e determinazione?



Dott. Marco Caocci
Psicologo


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48 commenti. Lasciane uno!

Markuxo. Siamo seri (Guest) 17-09-2021 20:48

La mente non mente mai. Questo è l’assioma che sfugge ai più.

48
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+1: il capitano
Vargha Mazlum (Guest) 17-09-2021 19:43

@ Nane (#2931433)

ha perso meritatamente, ma perche era nervoso, che male c’è nel dirlo?

47
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Vargha Mazlum (Guest) 17-09-2021 19:41

@ Cicala (#2931642)
Non sono d’acoordo. 6-4, 6-4, 6-4 indicano solo un break per set….e nel tennis é molto ma molto poco. Bastavano delle sciocchezze per girare la partita, ma Djokovic era troppo nervoso.

46
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gisva 17-09-2021 13:07

Scritto da Duccio
EPPURE a mente fredda A ME c’e’ qualcosa che non torna, come non tornava la finale Wimbledon Murray Nole, con il serbo che commette 50 gratuiti, ed un atteggiamento fin da subito remissivo.
QUELLO CHE NON TORNA E’ come sia possibile che Nole, in nessun set arriva almeno a 5 games.
Ok, era stanchissimo, ok l’ eta’, ok forse un infortunio, Ok Medevedev ha giocato bene, MA NON TORNA, con un giocatore di una solidita’ mentale tecnica e fisica come Nole.
E poi le lacrime in fondo sapevano di liberazione, da qualcosa che non gli si addiceva, e non mi riferisco allo Slam.
Nel ’96 Krajicek gioco’ un Wimbledon, ingiocabile al servizio (MAI VISTO UNA PRESTAZIONE DEL GENERE SU ERBA, NEMMENO STICH)……ma Sampras cmq lo porto’ sempre al tiebreak.
LA MIA CONCLUSIONE: Nole non DEVE fare il grande slam, e forse nemmeno il 21 slam……e’ un ORDINE

Hai ragione, lo penso anch’io.

Così come penso che nello spogliatoio del Roland Garros del 2008 Nadal disse a Federer, dopo averlo sconfitto in finale 6-1 6-3 6-0:
“Vuoi vincere Parigi? Fammi prima vincere Wimbledon!”
Così Nadal vinse Wimbledon nel 2008 e Federer Parigi nel 2009.

Lo penso veramente.

Ma poi mi sveglio tutto bagnato…

45
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+1: il capitano, Michibe71
TifosoDelGrandeNovakDjokovic(ex SlamdogMillionaire) (Guest) 17-09-2021 12:42

Scritto da Duccio
EPPURE a mente fredda A ME c’e’ qualcosa che non torna, come non tornava la finale Wimbledon Murray Nole, con il serbo che commette 50 gratuiti, ed un atteggiamento fin da subito remissivo.
QUELLO CHE NON TORNA E’ come sia possibile che Nole, in nessun set arriva almeno a 5 games.
Ok, era stanchissimo, ok l’ eta’, ok forse un infortunio, Ok Medevedev ha giocato bene, MA NON TORNA, con un giocatore di una solidita’ mentale tecnica e fisica come Nole.
E poi le lacrime in fondo sapevano di liberazione, da qualcosa che non gli si addiceva, e non mi riferisco allo Slam.
Nel ’96 Krajicek gioco’ un Wimbledon, ingiocabile al servizio (MAI VISTO UNA PRESTAZIONE DEL GENERE SU ERBA, NEMMENO STICH)……ma Sampras cmq lo porto’ sempre al tiebreak.
LA MIA CONCLUSIONE: Nole non DEVE fare il grande slam, e forse nemmeno il 21 slam……e’ un ORDINE

Si e di chi? Guarda meno tv va

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Nicola (Guest) 17-09-2021 12:23

Invece di accanirsi sulla finale (molto semplice e scontata), per noi tifosi di Nole è più interessante capire il PERCHE’ lui abbia giocato un intero U.S.Open ad un livello così mediocre, nel senso di: lontano dal meglio possibile .
Io credo che lui dopo Wimbledon (11/7/2021) le abbia sbagliate tutte .
Non doveva andare alle Olimpiadi, ma prendersi un adeguato periodo di riposo; e comunque una volta a Tokyo non doveva aggiungere il doppio misto .
Dopo il riposo, avrebbe dovuto giocare Toronto + Cincinnati, come hanno fatto Medvedev e tanti altri, perchè la condizione massima te la può dare soltanto una serie di partite, non certo gli allenamenti .
Quindi il 30 agosto si è presentato a New York in una condizione lontana dal top; ha rischiato molto già con Zverev, poi è stato INEVITABILMENTE punito da un Medvedev al meglio della forma .
Spero che ci pensi bene sopra, perchè se davvero vuole ancora vincere grandi tornei bisogna battere gli altri campioni .

43
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Nicola (Guest) 17-09-2021 12:05

Anche secondo me, viene data troppa rilevanza alla “pressione psicologica”, all'”emotività”, alle “enormi aspettative”: sono in gran parte fregnacce .
Stiamo parlando di un super-campione che dopo 13 anni di carriera aveva già disputato 30 finali slam – TRENTA -, più tutte le altre, e che il suo sogno tennistico di vincere Wimbledon l’aveva già realizzato nel 2011 .
Penso che la realtà sia molto semplice: contro un campione come Medvedev Nole ha giocato maluccio, COME DURANTE TUTTO LO U.S.OPEN, con in peggio una ancora minore condizione fisica .
La finale di Djokovic è stata perfettamente in linea con tutti gli incontri precedenti: Rune + Griekspoor + Nishikori + Brooksby + Berrettini + Zverev (certo che se non si guardano le partite, poi si scrivono delle fesserie come commenti); ma essendo Medvedev sul cemento molto più forte dei sei giocatori citati (eccetto in parte Zverev) il risultato più logico era proprio la vittoria in tre set facili .
E infatti il punteggio poteva facilmente essere ben peggiore x Nole, tipo un 6-4 6-3 6-1, anche Med in qualche momento ha un po’ regalato .

42
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Ton67 (Guest) 17-09-2021 11:48

@ deuce (#2931431)

Disamina appropriata e condivisibile.
Sempre a livello psicologico, aggiungerei degli aspetti, che nei momenti chiave della finale, hanno portato alla sconfitta, che ricordiamo non era una finale slam come le altre ma il coronamento di una carriera, di un sogno.
Il nodo principale è che Nole non è’ mai riuscito a mettere pressione al russo durante la partita ma ha sempre avuto lui un macigno sulla gobba . Daniel sotto pressione concede e col serbo ha sempre sentito la partita. Ma stavolta è andata diversamente.
Al 1 game Medvedev ha subito ottenuto il break e ha giocato in tranquillità; al contrario Nole, già molto teso, si innervosito ancora di più.
Nel 2 set , secondo game al sevizio il russo da 0-40 a vittoria dello stesso con racchetta rotta da parte di Nole ( qui si è chiaramente indirizzata la partita); russo in discesa con la testa libera Nole ancora più teso (come non mai).
L’unico momento in cui Medvedev ha avuto un po’ di pressione ha subito subito il break e iniziato a sbagliare!!
Ma oramai la partita era compromessa.

41
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Cicala (Guest) 17-09-2021 11:27

Scritto da Orsonk
Condivido la teoria della tecnica di evitamento in parte, credo invece che Nole volesse evitare l’errore commesso a Tokyo dove aveva lasciato ampie interviste e dichiarazioni fin troppo ottimistiche sul golden slam. Rispetto al pubblico e alla leva emotiva che ha scatenato in lui sono invece perfettamente d’accordo. Presumibilmente Nole ha imparato e sta metabolizzando moltissimo da questa esperienza e compatibilmente con i suoi anni probabilmente sceglierà di giocare tornei mirati a migliorare i suoi record di per se incredibili. Dispiace invece leggere tanti commenti sul suo non ritorno o sulla sua forma fisica. certamente ci sarà, anzi c’è già in atto il cambio generazionale, ma a guardare il cammino dei due allo Usopen non si non considerare che Medvedev, meritatissimo vincitore, era dalla parte giusta del tabellone, 0 top 10 incontrati perché eliminati tutti da giocatori in giornata di grazia. MEtteteci la musica che parte all’improvviso su una seconda mozzarella e un paio di nastri fortunosi e diventa evidente che anche la sorte, oltre alla bravura messa in campo era dalla sua parte! E a volte anche il fattore C aiuta, eccome…

Ma basta !
Ha vinto 64 64 64

e non 76 al quinto !

40
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+1: il capitano
-1: Michibe71, deuce
livio (Guest) 17-09-2021 10:46

in un ottica di analisi transazionale entrambi i giudizi di sconfitta e dell’essere andato bene per il pubblico sono aspetti che appartengono alla figura genitoriale.
Credo che questo sia stato l’errore di autoanalisi che ha fatto prima/durante il match. Giudicarsi. Il giusto approccio, forse, sarebbe stato il rimanere in uno stato di adulto analizzando in modo “tecnico” ogni aspetto ma evitando l’auto-giudizio.
Questo blocco, questo continuo giudicarsi, queste ansie preventive lo hanno purtroppo bloccato nel gioco. Senza nulla togliere al russo che ha giocato un gran match.

39
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+1: il capitano
chobin 17-09-2021 10:38

Scritto da il capitano

Scritto da GERULAIT.IS
@ Tennisforever (#2931464)
Crollo fisico al 100% …. le menate psicologiche le lasciamo ai teenagers

Dichiarazione di Medvedev: al terzo set se Djokovic sul 5 a 4 mi breakkava portandola al 5 pari per poi servire, avrei perso la partita. Sono riuscito a vincerla mentalmente, se fossi caduto nel panico avrebbe vinto lui.

Queste le parole di Toni Nadal, :
Anche i grandissimi campioni, a volte, vengono traditi dai nervi e non riescono a sopportare la pressione a cui sono sottoposti in un certo frangente”
“Questo è esattamente ciò che è successo a Novak Djokovic nella finale degli US Open. Lui sapeva benissimo che era la partita più importante di tutta la sua vita e che – se avesse vinto – si sarebbe probabilmente chiuso il dibattito relativo al più grande di sempre.

38
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Carlone 17-09-2021 10:20

Analisi certamente non banale. Lo sport professionistico porta carichi di tensione notevoli. I campioni sono campioni anche perché, oltre agli aspetti atletici, tecnici e tattici elevati, hanno anche una capacità di sopportare alti carichi di tensione emotiva che agli altri non riesce. Questo è ancora più vero per sport come il tennis che pretende una concentrazione da giocatore di poker o di scacchi, che va mantenuta il più possibile per ore, mentre, a differenza di scacchi e poker, anche il corpo lavora molto e manda i suoi segnali di stanchezza che la mente deve controllare. Credo che solo il pugilato sia più stressante. Neanche le gare di fondo e persino la maratona credo lo siano da un punto di vista mentale

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Duccio (Guest) 17-09-2021 09:24

EPPURE a mente fredda A ME c’e’ qualcosa che non torna, come non tornava la finale Wimbledon Murray Nole, con il serbo che commette 50 gratuiti, ed un atteggiamento fin da subito remissivo.
QUELLO CHE NON TORNA E’ come sia possibile che Nole, in nessun set arriva almeno a 5 games.
Ok, era stanchissimo, ok l’ eta’, ok forse un infortunio, Ok Medevedev ha giocato bene, MA NON TORNA, con un giocatore di una solidita’ mentale tecnica e fisica come Nole.
E poi le lacrime in fondo sapevano di liberazione, da qualcosa che non gli si addiceva, e non mi riferisco allo Slam.
Nel ’96 Krajicek gioco’ un Wimbledon, ingiocabile al servizio (MAI VISTO UNA PRESTAZIONE DEL GENERE SU ERBA, NEMMENO STICH)……ma Sampras cmq lo porto’ sempre al tiebreak.
LA MIA CONCLUSIONE: Nole non DEVE fare il grande slam, e forse nemmeno il 21 slam……e’ un ORDINE

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No Way (Guest) 17-09-2021 09:24

Scritto da Dott.Caocci

Scritto da NM

Scritto da No Way
Con tutto il riapett, analisi postuma, tipica degli psicologi. Che finisce con due punti interrogativi. E se avesse vinto? Non invidio chi spende soldi in consulenze di questa natura. Buona vita a tutti.

D’accordo al 100%

Caro noway, mi dispiace per il tuo risentimento nei confronti della categoria a cui appartengo, immagino avrai le tue ragioni, a volte capita di avere esperienze poco felici che ci portano a generalizzare. Per quanto riguarda il mio articolo, è vero che finisce con degli interrogativi, è una scelta che ha come intento quello di stimolare in ognuno di noi una riflessione, giusta o sbagliata che sia poco importa. Se Djokovic avesse vinto credo che sarebbe più felice come atleta, ma meno consapevole come uomo. Avrà un bel percorso da affrontare e tanti vissuti da rielaborare, spero che ci sia un bravo psicologo ad accompagnarlo, e mi auguro che tu possa ricrederti su di noi in un prossimo futuro. buona vita anche a te!

Per carità, nulla contro la categoria degli psicologi né tanto meno contro di lei, anzi trovo apprezzabile la sua disamina, che denota anche una sincera passione per il tennis, e questo accomuna molti di noi in questo spazio virtuale.

Tornando agli psicologi, ho scritto che non invidio chi spende i propri soldi per consulenze di questo tipo perché non invidio chi si pone problemi mentali oltremisura (intendo tali da spingerli a chiedere aiuti esterni), ma naturalmente ognuno è libero di spendere come vuole i propri soldi, non c’è nulla di male nel cercare un benessere interiore o quanto meno una pacificazione dei propri conflitti interni se questo può servire a stare meglio. D’altra parte c’è chi li spende per il proprio benessere fisico, chi per il proprio aspetto, chi per le proprie gratificazioni di qualsiasi natura, e in fondo persino chi li spende per gli altri li sta spendendo per sé, e tutto va bene.

Concludo dicendo che ho trovato interessante la ricorrenza della parola “potrebbe” all’interno dell’articolo, io ho contato 11 occorrenze. La invito a una riflessione su questo dato statistico, sperando che lei non nutra risentimento nei confronti della categoria degli statistici, alla quale peraltro io non appartengo.

Buona giornata.

35
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PingPong 17-09-2021 08:33

Sono uno dei pochi che pronosticava che Djokovic avrebbe perso o che avrebbe avuto difficoltà immani (già pensavo che perdesse con zverev). Questo per un motivo preciso.
Djokovic è, nel bene e nel male, una persona ultra emotiva. L’eccesso di reazioni positive e negative del serbo sono un chiaro segno di questo. Non c’è cattiveria nei suoi urli, non c’è strafottenza nelle esultanze, non c’è la voglia di apparire simpatico a tutti i costi nelle sue scenette. E’ solo una gestione scarsa delle proprie emozioni (non indagherò il perché, ma probabile che sia colpa del padre).
Per gestire tutto questo, per trovare una “tranquillità interiore” lo abbiamo visto affidarsi a un santone e poi a chissà chi altri. Un percorso che comunque che lo ha portato a capire che doveva lavorare su se stesso e trovare quella serenità che gli permettesse di far prevalere la mente sulla pancia. La dieta, la meditazione, farsi i bagni nelle acque gelide dei fiumi in verità sono cose che non incidono nulla (o pochissimo) sulle prestazioni di per sè, ma servono a darsi dei “paletti” e abituarsi a ciò. Quando parla del “quadratino di cioccolato” come premio dopo una finale, indica proprio lo sforzo di riuscire a isolare la propria mente su degli obiettivi (non è che il non mangiare cioccolato migliora le prestazioni, è solo un gioco mentale: se pensiamo che wawrinka il mangia porchette lo ha preso a pallate tutto il suo discorso cade). Riuscire a proiettare se stessi in una situazione. Vedersi con il trofeo in mano. Sul campo da gioco questo aiuta tanto quando dall’altra parte c’è un giocatore che è in sfiducia, che non è al top o che semplicemente non è in grado di per sé di respingere i tuoi colpi, perchè djokovic ovviamente è già forte di per sé. Il problema del proiettare troppo, è che quando ti trovi al di là della rete uno che è in giornata top, che è forte e che è intelligente (vedi zverev, medvedev) rischia di andare a cozzare con una dura realtà a cui non eri pronto, ti sgretola a poco a poco e poi cedi improvvisamente senza motivo (es olimpiadi). E quando il muro mentale si è sgretolato, ritorni ad essere l’emotivo che eri e, salvo botte di fortuna o casualità, non rientri più in carreggiata e perdi. Se poi la posta nella tua mente (per me vincere 4 tornei nello stesso anno non ha alcun significato, non aggiunge nulla al campione che è) è già altissima capisci che tutto è più complicato e la fragilità aumenta. Se poi sei anche in giornata “no”, non sei al top della forma fisica, ovvio che tutto questo incide. E a 34 anni nessuno è un fiorellino.

34
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LunaDiamante 17-09-2021 08:03

Scritto da Nane
Ma volete finirla con queste continue menate di ansia, nervosismo, ecc.ecc; perchè non diciamo invece che Medvedlev è stato nettamente più forte e più bravo, ha giocato molto meglio e ha vinto con grandissimo merito. Dove stava scritto che avrebbe vinto il serbo? Per quale motivo? Perche è n°1? Ha avuto una giornata storta, come succede a tutti e malgrado il comportamento vergognoso e maleducato del pubblico verso il russo, Djokovic ha perso meritatamente.

Quoto al 100%.

33
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-1: Michibe71
Armonica (Guest) 17-09-2021 07:49

Il fantasma di Federer? Non l’ho capita…

32
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+1: Michibe71
Maxi 72 (Guest) 17-09-2021 06:43

Condivido ciò che ha detto lo psicologo, è il suo mestiere e si vede, l’analisi è perfetta.
Aggiungo solo una considerazione, Medvedev ha giocato meglio, capita ogni tanto che il numero due del mondo batta il numero uno.

31
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I love tennis (Guest) 17-09-2021 04:36

@ il capitano (#2931522)

Esatto, e Medvedev qualcosina l’ha concessa a Nole per farlo ritornare in partita, tra cui 3 importantissime palle break che, se sfruttate, lo avrebbero portato sulla situazione di un set pari e da quel momento Nole sono sicuro che l’avrebbe portata a casa.

30
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Orsonk (Guest) 17-09-2021 03:06

Condivido la teoria della tecnica di evitamento in parte, credo invece che Nole volesse evitare l’errore commesso a Tokyo dove aveva lasciato ampie interviste e dichiarazioni fin troppo ottimistiche sul golden slam. Rispetto al pubblico e alla leva emotiva che ha scatenato in lui sono invece perfettamente d’accordo. Presumibilmente Nole ha imparato e sta metabolizzando moltissimo da questa esperienza e compatibilmente con i suoi anni probabilmente sceglierà di giocare tornei mirati a migliorare i suoi record di per se incredibili. Dispiace invece leggere tanti commenti sul suo non ritorno o sulla sua forma fisica. certamente ci sarà, anzi c’è già in atto il cambio generazionale, ma a guardare il cammino dei due allo Usopen non si non considerare che Medvedev, meritatissimo vincitore, era dalla parte giusta del tabellone, 0 top 10 incontrati perché eliminati tutti da giocatori in giornata di grazia. MEtteteci la musica che parte all’improvviso su una seconda mozzarella e un paio di nastri fortunosi e diventa evidente che anche la sorte, oltre alla bravura messa in campo era dalla sua parte! E a volte anche il fattore C aiuta, eccome…

29
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Bettyboom (Guest) 17-09-2021 01:20

Siamo esseri umani, nessuno è infallibile, neppure lui. Conosce la pressione e di solito la sa gestire, ma esistono le giornate no, anche per Nole. Sti pipponi solo a leggerli viene la depressione 🙁

28
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Mauro72 17-09-2021 01:05

Rispetto l’opinione dello psicologo, assolutamente.

Da quando nel lontano 1988 ho iniziato a seguire il tennis al Roland Garros (se non ricordo male in finale Wilander le diede secche a un fin lì ottimo Leconte) e a Wimbledon un elegante giocatore svedese divenne il mio preferito, senza sapere chi fosse e senza sapere nulla tifai per lui turno dopo turno fino alla vittoria finale contro Becker: Stefan Edberg, dopo di lui più nessuno anche se dei tre fenomeni il prediletto è sempre rimasto Federer.

Devo dire che nella narrazione storica un 20 – 20 – 20 renderebbe giustizia e relegherebbe sullo stesso gradino i tre grandi, cosa che reputo piuttosto probabile dato il fine carriera di Roger, il probabilmente non risolvibile problema di Rafa e la fine anche dell’epopea Nole, a un passo dall’incredibile.
Su Nole so che molti dissentono, ma – non per far valere i 33 anni di conoscenza del tennis – vedo la fine del dominio, i ragazzi giovani che crescono e aumentano e la carta di identità sua che ingiallisce: è assolutamente normale che sia cosi e al plotone si aggiungerà anche Sinner; su Alcaraz ho ancora delle riserve, lo voglio rivedere.

Ciò detto, grande Nole, un tennista del genere merita titto il rispetto e il tributo che gli viene reso

27
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+1: Michibe71
Dott.Caocci (Guest) 17-09-2021 00:46

Scritto da NM

Scritto da No Way
Con tutto il riapett, analisi postuma, tipica degli psicologi. Che finisce con due punti interrogativi. E se avesse vinto? Non invidio chi spende soldi in consulenze di questa natura. Buona vita a tutti.

D’accordo al 100%

Caro noway, mi dispiace per il tuo risentimento nei confronti della categoria a cui appartengo, immagino avrai le tue ragioni, a volte capita di avere esperienze poco felici che ci portano a generalizzare. Per quanto riguarda il mio articolo, è vero che finisce con degli interrogativi, è una scelta che ha come intento quello di stimolare in ognuno di noi una riflessione, giusta o sbagliata che sia poco importa. Se Djokovic avesse vinto credo che sarebbe più felice come atleta, ma meno consapevole come uomo. Avrà un bel percorso da affrontare e tanti vissuti da rielaborare, spero che ci sia un bravo psicologo ad accompagnarlo, e mi auguro che tu possa ricrederti su di noi in un prossimo futuro. buona vita anche a te!

26
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+1: Catone75, il capitano, Jasmine, Michibe71
Dipmario 17-09-2021 00:28

Scritto da Papillon
Penso che si sia già scritto tutto e forse troppo sulla mancata impresa del serbo.
Voltiamo pagina che il tennis va avanti.

Andremo avanti quando riprendono i tornei

25
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il capitano 17-09-2021 00:04

Scritto da GERULAIT.IS
@ Tennisforever (#2931464)
Crollo fisico al 100% …. le menate psicologiche le lasciamo ai teenagers

Dichiarazione di Medvedev: al terzo set se Djokovic sul 5 a 4 mi breakkava portandola al 5 pari per poi servire, avrei perso la partita. Sono riuscito a vincerla mentalmente, se fossi caduto nel panico avrebbe vinto lui.

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+1: Catone75, LunaDiamante, Michibe71
Dott.Caocci (Guest) 16-09-2021 23:51

@ marino (#2931512)

Caro Marino, grazie per il tuo commento. Sono d’accordo sul fatto che Nole sia potuto arrivare stanco a questa finale, aggiungo che Medvedev dal mio punto di vista è un giocatore che costringe il serbo a un tipo di gioco in spinta che lo porta fuori dai suoi schemi preferiti. Accadde lo stesso nel match perso contro Evans qualche mese fa, con Djokovic che mal si adattava ai continui cambi di ritmo dell’inglese. Tuttavia, sia il pianto prima della fine del match, sia la frustrazione scaricata facendo a pezzi la racchetta, denotavano a mio parere un’attivazione emotiva che a stento teneva sotto controllo, e che ha probabilmente contribuito a consumare le poche energie rimaste.

23
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Cicala (Guest) 16-09-2021 23:49

Scritto da Topspin
Penso che gran parte del pubblico voleva solo che il match si prolungasse, altro che tributo…

Stessa mia impressione.

22
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-1: Michibe71
NM (Guest) 16-09-2021 23:46

Scritto da No Way
Con tutto il riapett, analisi postuma, tipica degli psicologi. Che finisce con due punti interrogativi. E se avesse vinto? Non invidio chi spende soldi in consulenze di questa natura. Buona vita a tutti.

D’accordo al 100%

21
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+1: LunaDiamante
-1: Jasmine
marino (Guest) 16-09-2021 23:13

bell’articolo che mi trova abbastanza d’accordo…lavorando in “un simil-settore”. Però mi sono piaciuti anche gli articoli sulla pessima condizione fisica di Nole. E non è la prima volta che crolla nella finale U.O. Basta confrontare le % vinte e perse nei 4 slam e vedremmo che ha sempre qualche difficoltà maggiore in USA…Credo anche che Tokio gli abbia tolto anche energie nella dimensione interiore. Quindi una via di mezzo tra mente e corpo…questa è la mia umilissima opinione anche perchè non giocherò nemmeno un finale dell’ultimo circolo del più sperduto paese del mondo

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GERULAIT.IS (Guest) 16-09-2021 23:05

@ Tennisforever (#2931464)

Crollo fisico al 100% …. le menate psicologiche le lasciamo ai teenagers

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-1: Jasmine, il capitano, Carlone
Gate (Guest) 16-09-2021 22:41

🙂
Alcuni dei commenti alla lettura fatta dal dott. Caocci sembrano mostrare come si sia abituati a vedere i grandi campioni come delle “macchine” che sulla base di algoritmi debbano produrre risultati. E non come degli uomini con la loro storia, le loro emozioni. C’è ancora tanta strada da fare perché l’ambiente dello sport sia più sano e… umano appunto.

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+1: chobin, Jasmine, Carlone
cataflic (Guest) 16-09-2021 22:09

Nole era dato a 1,60 contro 3 di Medvedev.
Nessuno pensava che Nole sarebbe stato schiacciato, né dall’emozione, né dal caldo, né da nessuna altra cosa.
Il fatto che non sia riuscito a girarla risiede in quella rottura di racchetta ad inizio secondo set….quello era il momento, così come aveva precedentemente sempre fatto durante il torneo…perso il primo, girata ad inizio secondo…byebye e avanti un altro.
Tutta una annata finita in una palla break, ma nel tennis per fortuna non tutto va sempre matematicamente come doveva andare.

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+1: il capitano, Michibe71
Supermagnus (Guest) 16-09-2021 21:56

Scritto da Nane
Ma volete finirla con queste continue menate di ansia, nervosismo, ecc.ecc; perchè non diciamo invece che Medvedlev è stato nettamente più forte e più bravo, ha giocato molto meglio e ha vinto con grandissimo merito. Dove stava scritto che avrebbe vinto il serbo? Per quale motivo? Perche è n°1? Ha avuto una giornata storta, come succede a tutti e malgrado il comportamento vergognoso e maleducato del pubblico verso il russo, Djokovic ha perso meritatamente.

giustissimo e chi mette i dislike non capisce na cippa di tennis

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+1: LunaDiamante
-1: Jasmine, dyoker, Michibe71
Koko (Guest) 16-09-2021 21:51

Il fallimento è cominciato quando ha perso sempre il primo set dall’ Americanino in poi in maniera troppo agevole. Il Djokovic vincente non è quello che regala set iniziali con questa ripetitività. Si è inserito un elemento di semisciolta iniziale fogninizzante del dire: comunque ti riprendo ma non è tipico della sua mentalità perfettina e con il Russo (che non è Sonego) che ha tenuto duro nel secondo set non ha funzionato!

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Gekko (Guest) 16-09-2021 21:41

Esatto. È il fantasma di Federer che incombe.

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-1: Michibe71
No Way (Guest) 16-09-2021 21:30

Con tutto il riapett, analisi postuma, tipica degli psicologi. Che finisce con due punti interrogativi. E se avesse vinto? Non invidio chi spende soldi in consulenze di questa natura. Buona vita a tutti.

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-1: Jasmine, dyoker, chobin
almas (Guest) 16-09-2021 21:30

Scritto da giò

Scritto da almas
Da oggi provo un esperimento su qs sito :con l aiuto di 4 giudici imparziali di sport diversi, tra cui tennis, daremo un voto ai post basandosi su 4 categorie : retorica, offensivita, anisportivita ed ripetitività. Ora aspettiamo i post e vediamo il proseguio della serata :naturalmente con il mio voto poso ribaltare o confermare la classifica

E grammatica no? Saresti già messo maluccio…

Si hai ragione, il T9 e la fretta mi hanno tradito

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+1: Michibe71
Tennisforever (Guest) 16-09-2021 20:59

@ deuce (#2931431)

Concordo pienamente e vado controcorrente, non l’ha persa perche e’ andato via con la testa per la pressione, ma il contrario, il crollo e’ stato fisico, e dato he ha molta esperienza, ha capito subito che non reggeva la partita ai livelli necessari.

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+1: deuce
Luca Martin (Guest) 16-09-2021 20:43

Io credo che Nole abbia preteso troppo da sé. Non si è accorto che la sua ambizione era mal vista dagli dèi dell’Olimpo.
Ma sono anche sicuro che porterà a casa questo benedetto 21 mo slam.
Ricordate il 14 mo slam vinto da Sampras? Ecco magari proprio in quel modo. Inaspettatamente.

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+1: Michibe71
giò (Guest) 16-09-2021 20:37

Scritto da almas
Da oggi provo un esperimento su qs sito :con l aiuto di 4 giudici imparziali di sport diversi, tra cui tennis, daremo un voto ai post basandosi su 4 categorie : retorica, offensivita, anisportivita ed ripetitività. Ora aspettiamo i post e vediamo il proseguio della serata :naturalmente con il mio voto poso ribaltare o confermare la classifica

E grammatica no? Saresti già messo maluccio…

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+1: tacchino freddo
-1: deuce, Michibe71
Topspin (Guest) 16-09-2021 20:25

Penso che gran parte del pubblico voleva solo che il match si prolungasse, altro che tributo…

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+1: Dipmario
-1: deuce, dyoker
almas (Guest) 16-09-2021 20:19

Da oggi provo un esperimento su qs sito :con l aiuto di 4 giudici imparziali di sport diversi, tra cui tennis, daremo un voto ai post basandosi su 4 categorie : retorica, offensivita, anisportivita ed ripetitività. Ora aspettiamo i post e vediamo il proseguio della serata :naturalmente con il mio voto poso ribaltare o confermare la classifica

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+1: Michibe71
Nane (Guest) 16-09-2021 20:02

Ma volete finirla con queste continue menate di ansia, nervosismo, ecc.ecc; perchè non diciamo invece che Medvedlev è stato nettamente più forte e più bravo, ha giocato molto meglio e ha vinto con grandissimo merito. Dove stava scritto che avrebbe vinto il serbo? Per quale motivo? Perche è n°1? Ha avuto una giornata storta, come succede a tutti e malgrado il comportamento vergognoso e maleducato del pubblico verso il russo, Djokovic ha perso meritatamente.

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+1: LunaDiamante, il capitano
-1: deuce, Jasmine, dyoker, Michibe71
deuce 16-09-2021 19:58

Dott. Caocci plausibile quello che dice anzi centrato se cosi si può dire ma si è dimenticato di una cosa fondamentale…l’aspetto fisico provato dall’essere arrivato a NY praticamente fuori condizione in quanto da Wimbledon in poi il suo entourage ha sbagliato qualcosa…da questo ne deriva l’ansia di non sentirsi bene di testa perchè ovviamente lui sapeva benissimo di non star bene fisicamente …fosse stato il contrario i problemi di testa sarebbero stati superati abbondantemente….questo il vero malessere di Nole …in più se ci mettiamo anche l’orario del match ( le 16 locali ) invece magari di un fresco serale che poteva sicuramente mitigare uno che a livello fisico ha problemi questo ha dato il colpo di grazia definitivo…dico questo perchè nell’unico match disputato nei 16 esimi contro Nishikori(un avversario che solo 1 mese prima circa aveva liquidato senza problemi alle olimpiadi) più o meno nello stesso orario della finale aveva fatto una tremenda fatica a portare a casa l’incontro…dovrebbe sapere benissimo che il caldo non è l’alleato migliore per uno lontano dalla condizione…resta il fatto che in queste condizioni ha centrato una finale che a mettere insieme le cose ha qualcosa di miracoloso…

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Lupin (Guest) 16-09-2021 19:36

Che ossessione!!!

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+1: LunaDiamante
-1: Michibe71
Franco66 (Guest) 16-09-2021 19:15

È successo che in finale ha trovato un giovanotto russo molto molto forte sul cemento Tanto per dire se Medvedev servisse sempre come ha servito contro Djokovic voglio vedere chi lo batte Aggiungiamo che da fondo fargli il punto è un’impresa e tutto diventa abbastanza chiaro Bisogna vedere se il buon Danilo riesce a consolidarsi su questi livelli Devo dire che a me il russo è pure simpatico

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+1: Oldcot@66, Michibe71
Oldcot@66 16-09-2021 18:48

Interessante e plausibile disamina. Credo che l’estrema severità con sé stesso nel perseguire obiettivi elevatissimi, quindi questa ricerca della perfezione sin dai primordi della sua carriera, abbiano generato in lui una situazione di non-opzione, dove vincere sempre e sempre di più è l’unica possibilità per affermarsi. A grandi obiettivi corrispondono grandi soddisfazioni oppure grandi delusioni. È una scelta. Gli auguro serenità e pace interiore, forse questa sconfitta gli sta facendo scoprire aspetti della popolarità che gli mancavano…

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+1: il capitano, Jasmine, April, dyoker, chobin
Papillon (Guest) 16-09-2021 18:46

Penso che si sia già scritto tutto e forse troppo sulla mancata impresa del serbo.
Voltiamo pagina che il tennis va avanti.

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