US Open: Medvedev entra nel club, Djokovic resta il migliore e “più umano” (di Marco Mazzoni)
Sono passate diverse ore, ma il vortice di emozioni scatenate dalla finale di US Open 2021 non accenna a placarsi. Che piaccia o no, che ci abbia esaltato o deluso, questo match è entrato dritto nei libri d’oro del nostro sport, è stato unico e irripetibile. Era una rottura, un vero turning point, in un modo o nell’altro le cose sarebbero cambiate, per sempre. Il responso del campo è stato inequivocabile: Medvedev ha stravinto. Ha dominato il n.1 del mondo in ogni situazione tecnica e tattica. Ha servito in modo eccezionale (eccetto sui Match Point, dove la tensione è salita alle stelle anche per lui!), soprattutto dopo aver fatto un break, consolidando il vantaggio e facendo sentire ancor più pressione al rivale. Ha risposto con continuità e profondità, ritrovando subito il centro del campo per iniziare in condizione di vantaggio il palleggio. Nello scambio ha tenuto quasi sempre in mano il pallino del gioco, con i suoi ritmi bassi e tante variazioni, e poi via uno strappo vincente; o ha portato Novak a sbagliare per uscire da quelle schermaglie così diverse da quel che si trova mediamente sul tour Pro. È venuto poco a rete, ma ha cercato anche diverse smorzate, tra vincenti ed errori, ma perfette nel complesso strategico del match perché la chiave per aprire la porta verso il successo era NON dare mai ritmo al rivale. Se Djokovic fosse riuscito a trovare ritmo, a giocare sui suoi ritmi spostando Daniil a suo piacimento, oggi avremmo scritto una storia totalmente diversa. Lucido, prontissimo fisicamente, cattivo agonisticamente, Medvedev era pronto ad alzare la coppa di uno Slam. L’esperienza perdente a Melbourne vs. “Nole” gli è servita assai da lezione. Quel giorno entrò in campo sin troppo spavaldo, il fortissimo avversario gli diede la classica lezione. Daniil, come tutte le persone intelligenti, ha incassato il colpo e si è messo a studiare. Il suo gioco e quello di Novak, per capire come fargli sportivamente “male”. C’è riuscito in modo mirabile. Inaspettato, perché si pensava che Medvedev avesse armi per potersela giocare, con quel servizio, la sua capacità di lotta e colpi particolari, ma che addirittura schiantasse Djokovic in tre set, dando cotanta dimostrazione di forza e superiorità, no. Non era ipotizzabile.
Quel che invece era ipotizzabile, e fin dal pre-torneo avevamo sottolineato, era la pressione disumana a cui Novak sarebbe stato sottoposto. Ha giocato un torneo discreto, ma non ottimo, lasciando vari set per strada. Si pensava che stesse “barando”, che giocasse a ritmi bassi per tenersi il meglio per il gran finale. In realtà fisicamente si vedeva che andava a strappi, ma l’aspetto decisivo era la testa. Ad un passo dal Career Grand Slam, nel 2015 a Roland Garros, un tennista potente e coraggioso come Wawrinka lo rimontò e stoppò la sua corsa. Stan intuì che Novak era tirato come le corde di un violino, che giocando un match coraggioso ce la poteva fare. Con la magia e dinamite del suo braccio chiuse gli occhi e si mise a tirare forte, fortissimo. La palla stava in campo, la furia di Djokovic lo portò all’auto distruzione, fino alla sconfitta. Ieri sera la pressione era superiore di svariate tonnellate, tanto che solo dopo 2-3 punti si è intuito immediatamente che le spalle di Novak stavano sopportando il peso del mondo intero. Quel mondo incollato alla tv ad aspettare il suo Grande Slam, la consacrazione del più forte dell’era moderna, 21 Slam, Grande Slam, record a go go. Qua è il giocattolo si è rotto.
Medvedev è stato enorme, tutto il credito a lui, perché la miccia che ha esploso la tensione di Novak, facendolo letteralmente implodere su se stesso, è stata la qualità e continuità del russo. Se Daniil avesse giocato peggio, a strappi, facendo errori, è possibile che il serbo avrebbe trovato prima o poi la scossa. Bastavano un paio di big points, con il pubblico tutto in piedi per lui. Poteva iniziare un’altra partita, un’altra storia. Invece no, Medvedev è stato granitico col servizio, continuo, aggressivo e preciso nell’applicare alla perfezione il suo game plan, stavolta perfetto. Quindi applausi convinti al neo campione Slam, ma… non si può non sottolineare come Djokovic sia stato l’ombra di se stesso. Impietrito. Questa è la cosa che più ha impressionato ieri sera.
Tra le mille qualità del serbo spicca da sempre la sua abilità nell’approccio alla palla. Veloce, elastico, uno dei segreti del suo successo è la reattività, come arriva sempre bene all’impatto, pronto a scaricare potenza e precisione. Nella finale di ieri sera Djokovic aveva la velocità di un cingolato… Piantato letteralmente a terra coi piedi, spesso se ne stava passivo ad aspettare la palla (lenta) del rivale, rigiocandola di puro braccio come un 3a categoria affaticato. Roba mai vista. Questo era il segnale di un KO mentale del n.1, un tilt che nessuna scossa è riuscito a resettare. Inutile sottolineare i tanti aspetti negativi della prestazione di “Nole”, con la testa così confusa e divorata dalla tensione niente poteva funzionare e niente ha funzionato. Solo il servizio a tratti è stato discreto, ma niente di che. La risposta spesso centrale, passiva; col diritto ha sbagliato troppo nel cercare l’affondo, ed il rovescio, la sua àncora di salvataggio in mille epiche battaglie, ha commesso errori gravi sia in spinta che nel tocco col back. Alla fine i punti Novak li ha fatti correndo avanti, perché così facendo ha evitato di “pensare”, sotto rete gioca d’istinto e classe, perché non è diventato un “brocco” tutto insieme, solo non era lui. Divorato da troppa aspettativa, da troppa tensione.
Per anni abbiamo descritto Djokovic in mille vittorie come una macchina, meccanico nel suo incedere perfetto e per questo a molti noioso. Schematico, sempre uguale a se stesso. Un “Robocop” con racchetta, un idealtipo di tennista al 100% efficace ed efficiente, senza difetti, granitico e inscalfibile. Ieri abbiamo visto che anche Novak “Nole” Djokovic invece è umano, umanissimo. E fragile. È un ragazzo che dalle montagne della Serbia ha iniziato a coltivare un sogno enorme fin da tenerissima età, dando ogni stilla di sudore e sofferenza per farcela. Superando guerre, problemi di ogni tipo che l’hanno reso forte, fortissimo. Il più forte con pieno merito. Ha rincorso e superato due rivali leggendari che l’hanno costretto a migliorarsi oltre l’inverosimile. Ce l’ha fatta, li ha superati. Ieri invece Novak ha perso, non ha completato l’impresa suprema chiamata Grande Slam. Non per questo oggi non possiamo che confermare che sia il più forte della sua epoca, uno dei migliori di sempre.
Oggi e per chissà quanto tempo questa sconfitta farà male. Avrà forse un crollo motivazionale paragonabile o addirittura superiore a quello patito dopo aver vinto RG16. Lo vedremo più avanti, chissà se avrà la forza per tornare in campo in stagione. A Torino credo che ci sarà, c’è un grande titolo in palio. Il suo ultimo game della finale, giocato con le lacrime agli occhi, versate dopo un lunghissimo ed assordante applauso del pubblico, lo ha finalmente messo a nudo. Umano, terribilmente umano.
Il 2021 ha ancora molte pagine interessanti da scrivere, soprattutto alle ATP Finals, per la prima volta a Torino. Per noi italiani, sarà difficile superare le emozioni di Wimbledon, con Matteo Berrettini primo azzurro a giocarsi la coppa più prestigiosa del nostro sport. Ma a livello generale, sarà impossibile superare US Open come torneo dell’anno. La favola delle teenagers terribili Fernandez e Raducanu, la rincorsa di Djokovic al Grande Slam stoppata all’ultimo match da troppa tensione ed un Medvedev stellare. It’s Tennis, baby, non finisce mai di sorprendere, per questo lo amiamo follemente.
Marco Mazzoni
TAG: Daniil Medvedev, Grande Slam Djokovic, Marco Mazzoni, Novak Djokovic, Us Open 2021
Oggi il serbo risulta un po’ meno antipatico. Inoltre abbiamo avuto la conferma che il GOAT non esiste.
Malgrado il tifo scorrettissimo e demenziale dei facinorosi newyorchesi che, dopo averlo fischiato per anni, volevano a tutti i costi che vincesse il serbo, facendo cagnara in 23 mila mentre Medvedlev stava per battere, sul 5 a 2 al terzo, la prima di servizio e di conseguenza facendolo fare doppio fallo, il russo, con un sangue freddo incredibile, è riuscito a vincere dando una sonora legnata a Djokovic e a tutto il buzzurro pubblico americano.
Lever non si discute ma quando ha vinto tre tornei su quattro erano su erba .. fosse rimasto così quanti ne avrebbe vinti allora Federer ? O Nadal se 3 su 4 fossero stati su terra rossa ? Non si possono fare paragoni oggi è tutto diverso ..
Ahahahah
Per me è l’esatto contrario. A inizio secondo set c’è stata una evidente flessione del russo non sfruttata da Djokovic. Li avrebbe potuto far girare la partita ma è mancato lui. E Medvedev ha servito benissimo, ma ha messo in campo solo il 57% di prime.
e chi avrebbe vinto 4 slam consecutivi dal 2015 /2016?? ma ti informi almeno quando scrivi o scrivi a vanvera? questo record MAI fatto da nessuno nella storia lo colloca esattamente lassù senza se e senza ma…ma lo sapevi almeno? senza considerare che lui farà ancora 3 anni con possibilità REALE di vincerne almeno un altro paio…svegliati che è giorno
negativo capitano….il cicala mancava e Nole per tua sfortuna è in testa al Goat e queste sono tue affermazioni…sarai sempre un secondo dietro Nole
Djokovic NON doveva andare a TOKYOOOOO !!!
Era provatissimo da 3 pesanti Slam (vinti…) e il minimo basilare dopo così tanto stress a 34 anni era fermarsi luglio (finale giogata 11 luglio) e ripartire lentamente ad agosto.
Cosa fa sto forsennato / pazzoide ?
SI BUTTA A TOKYO !
FORNACE , JET LAG (2 JET LAG) MA SI PUOOOOO ????
Ma cosa piange, cosa piange… doveva ascoltare il papa’ (pur non esserndo una cima ad evitare di autodistruggersi scientificamente un questa maniera ci era arrviato anche lui…)
OCCASIONE UNICA E IRRIPETIBILE BUTTATA NEL CESSO DI TOKYO !
Piangi piangi…
Io dico semplicemente che al netto di tanti se e tanti ma, ieri Djokovic ha perso sonoramente perché Medvedev ha giocato ad un livello mostruoso, non consentendo all’avversario di far girare la partita come già accaduto in semifinale, ai quarti di finale e agli ottavi di finale … punto.
@ Givaldo Barbosa (#2929245)
Per i bimbi allora digli che non è bello ricevere 2 warning per bestemmia, o lanciare una pallina a tutta forza a pochi cm dal volto di uno spettatore, sono tutte cose che fanno la bua, perbenista di parte
Ha vinto anche Bronzi e Legni alle Olimpiadi.
Dicevo appunto per questo che il conteggio delle vittorie totali Vale fino a un certo punto. Per esempio Federer ha vinto diversi 1000 in meno degli altri due e più tornei minori. Riguardo alle Olimpiadi, han certamente più valore di Basilea, Barcellona, Doha e via discorrendo.
E non capisco cosa c’entri io con gli altri.
E’ francamente imbarazzante per chiunque lo faccia.
@ Alginus (#2929459)
Idem.
@ Kenobi (#2929362)
Tifoso di Roger o di Rafa?
Io sinceramente di nessuno in particolare. Mi piace il tennis e basta.
Quindi secondo alcuni geni Djokovic avrebbe dovuto bloccare il pubblico che disturbava Medvedev… gli stessi geni latitanti quando magari Zverev o chissà chi avrebbero dovuto bloccare il pubblico che disturbava Djokovic (concetto che anche in questo caso sarebbe rientrato nel novero delle cagate).
@ Pallettaro Mingherlino (#2929192)
oddio…fa pensare molto quanto sia facile per alcuni rimuovere la storia. Federer è riuscito per 3 volte nella sua carriera a vincere tre tornei su quattro
dopo la partita di ieri sera non sarà piu superfavorito in ogni slam
gli anni poi passano e io giovani crescano e acquistnao consapevolezza
Superati i 20 anni, forse meno, il sistema cardiocircolatorio inizia la sua parabola discendente. E’ legge di natura! Se a 20 anni recuperi la fatica con sufficiente agilità, a 35 diventa molti più problematico. Djokovich, in altri tempi avrebbe potuto recuperare sui repentini cambi di velocità del russo, quelli che lo hanno “scassato”, ma a 34 anni diventa molti più difficile. Per questo è sembrato fermo. In realtà i tempi di reazione non sono più gli stessi. Fra un anno non potrà che essere peggio. Con questo non vuol dire che è un tennista finito, ha ancora un gran fisico, ma il meglio di se l’ha dato! enzo
Se sei veramente tifoso di Nole non puoi dimenticare che oltre al record di settimane al numero 1 il serbo ha il record di stagioni chiuse al numero 1, è in testa alla classifica dei big titles, è l’unico dei 3 ad aver vinto tutti gli slam almeno 2 volte, l’unico ad aver vinto tutti i masters 1000, l’unico ad averli vinti tutti almeno 2 volte e, ultimo ma non ultimo, è in testa nei confronti diretti con entrambi.
Mi sembrano numeri più che sufficienti per definirlo il più forte dei 3 (il concetto di Goat è invece un altro paio di maniche e su quello si può discutere per anni) e infatti tutti i suoi colleghi e anche l’opinione pubblica (notoriamente filo fedalina) sono concordi nel definirlo il più forte almeno della sua epoca (che di conseguenza visto il numero di slam che hanno i 3 vuol dire più forte di ogni epoca).
Come tifoso di Nole mi sembri un po’ distratto sinceramente.
L’utente Cicala è sempre stato presente in questi mesi. A proposito, dove sono finiti quelli che fino a ieri proclamavano Djokovic “il re dei re” sminuendo Federer e Nadal? Chiedo per mio cuggggino.
Ciao Ciao
Intanto US Open
6 finali perse su 9
è riuscito a perdere praticamente con tutti a NY, pure con Nishikori e Murray.
Solamente 3 vittorie contro le 4 di Nadal e le 5 di Federer.
Il re del cemento, sì forse !
Ottimo e salomonico commento.
Si è sbloccato Medvedev, sei convinto che nel 2022 Tsitsipas, Zverev e Berrettini resteranno ancora a bocca asciutta? Non credo, ieri il russo ha rotto l’incantesimo, ora sanno che Djokovic è battibile, Olimpiadi e US l’hanno dimostrato. Per Nole, come l’ha dichiarato lui stesso ai media, vincere uno slam sarà molto dura. Forse si è reso conto che il suo fisico sta cambiando.
Per parlare come fanno tutti a sproposito della finale degli US Open sotto ad altri articoli non attinenti ad esso ebbene verrebbe voglia di parlare di altri tornei qui sotto, cosa che non farò…
@ antosantos (#2929288)
Alla altezza? Te lo dico io il tuo beniamino ci la faceva sotto punto stop!
@ deuce (#2929384)
Fattene una ragione ormai a 35 anni è giusto così, mi pare che era una finale che valeva il GS, un vero peccato, ma stai tranquillo che lo sa anche lui che è finita!!
@ silver81 (#2929257)
Aggiungici Matteo
basta che non conti Halle e Basilea ….se Nole o Nadal avessero fatto il challenger di Biella a quest’ora avrebbero 25 trofei in più…ancora con gli ori olimpici? tu stesso dicevi che il tennis alle olimpiadi aveva poco valore anche perchè non è stato disputato per 60 anni ….quindi tradizioni meno di zero
Le Atp Finals contano indubbiamente, ma prima di considerare il totale di successi conterei i titoli più importanti dopo slam e Atp finals, cioè i master 1000. Nel totale invece ci sono decine di 250 e 500, quelli sì a volte vinti contro quasi nessuno, a volte giocati dietro lauti ingaggi solo per raccattare pubblico. Certo è che un oro Olimpico ha il suo valore, ancor più 2 (uno in doppio).
Premessa, sono tifoso di Nole.
Il GOAT sarebbe stato certificato solo in caso di vittoria ieri sera.
Così non è stato e quindi al momento attuale Rafa, Roger e Nole rimangono appaiati in testa a questa classifica immaginaria.
I numeri attuali sono come l’elastico ognuno può tirarli dove vuole.
Valgono più 13 RG e zero finals o 8 wimbledon e 6 finals? valgono di più 326 settimane in vetta all’ATP o 237 di seguito?
Ognuno può dare a questi dati il valore che ritiene più opportuno.
La differenza la faranno i prossimi anni in cui Roger non sarà di certo in grado di migliorare i suoi numeri (ammesso che giochi ancora) e per Nadal sarà difficile farlo al di fuori della terra rossa. Nole potrebbe ancora farlo ma prima docrà togliarsi dalle spalle quella scimmia gigantesca che si è caricato (motlo da solo) in questi ultimi 4 mesi.
Se giocherà con la testa più libera senza andare all’inseguimento di Icaro potrà togliersi ancora qualche soddisfazione altrimenti vorrà dire che la stagione dei Fab3 si è chiusa ieri sera con un “benedetto” pareggio.
E vabbè se metti le Atp Finals tra i grandi tornei solo perché ti fa comodo allora è un tuo problema !
E allora ci mettiamo pure le finali WCT di Dallas !
Quello sì grande torneo con eliminazione diretta e tutte partite 3 su 5.
No la barzelletta dei gironi.
quale chiusa? ma che dici ….per una finale slam persa? ma non scherzare e guarda che succede il prox anno ….sarà sempre competitivo mica è ancora un ferro vecchio come il tuo….non arrivare a facili conclusioni….Nole ha classe da vendere e vi farà andare di traverso molte partite a te e i tuoi compari
Prendo atto, anche se potevi francamente risparmiarti il “sicuramente travisato” e il “retoricamente”. Non c’era proprio nulla di retorico in quello che ho detto. E non capisco perché non ci possa essere uno scambio di opinioni senza accuse di strumentalizzazioni o retorica.
@ Kenobi (#2929362)
Mi permetto solo di evidenziare che a febbraio agli AO la racchetta l’ha sfasciata platealmente danil medvedev, non ho pero’ letto nessun commento scandalizzato sui comportamenti da tenere e altre ovvieta’ ecc ecc
O sei estremamente fazioso, o non conosci minimamente il Tennis e la sua storia. Quindi, da ora, eviterò di commentare le tue affermazioni.
Buona giornata.
invece ha ragione ….qualcuno del suo staff ha sbagliato se è arrivato cosi cotto fisicamente…gestita male la parentesi dopo Wimbledon il fuso orario non c’entra niente c’entra che a Tokyo è andato fuori giri e ha perso la forma ….certo in un mese puoi recuperare a livello fisico ma non recuperi la forma persa …solo la sua immensa classe e garra gli ha permesso di andare in finale …..già fatta tanta roba ad arrivare dove è arrivato
Spunti adesso e fai il leone ma dov’eri nascosto negli ultimi 8 mesi?
Giusto, scorretto considerare solo gli slams, anche perchè non si terrebbe conto del rendimento indoor(che nel tennis conta eccome, visto che s gioca 12 mesi l’ anno).
Considerando solo gli slams, credo comunque che queli di Rafa abbiano leggermente più valore. Questo perchè mentre Roger ha ottenuto la maggior parte dei suoi titoli slams quando Nole e Rafa erano ancora molto giovani e Nole ha ottenuto la maggior parte dei suoi titoli quando lo svizzero era praticamente in pensione e Rafa in netto calo, lo spagnolo ha dovuto sorbirsi prima Roger al Top e poi Nole al top. Quindi credo che abbia avuto le difficoltà maggiori. Tuttavia resta la pecca di non aver mai vinto un master e di aver avuto un rendimento nettamente inferiore agli altri due nello scenario indoor.
Giusto, scorretto considerare solo gli slams, anche perchè non si terrebbe conto del rendimento indoor(che nel tennis conta eccome, visto che s gioca 12 mesi l’ anno).
Considerando solo gli slams, credo comunque che queli di Rafa abbiano leggermente più valore. Questo perchè mentre Roger ha ottenuto la maggior parte dei suoi titoli slams quando Nole e Rafa erano ancora molto giovani e Nole ha ottenuto la maggior parte dei suoi titoli quando lo svizzero era praticamente in pensione e Rafa in netto calo, lo spagnolo ha dovuto sorbirsi prima Roger al Top e poi Nole al top. Quindi credo che abbia avuto le difficoltà maggiori. Tuttavia resta la pecca di non aver mai vinto un master e di aver avuto un rendimento nettamente inferiore agli altri due nello scenario indoor.
Giusto, scorretto considerare solo gli slams, anche perchè non si terrebbe conto del rendimento indoor(che nel tennis conta eccome, visto che s gioca 12 mesi l’ anno).
Considerando solo gli slams, credo comunque che queli di Rafa abbiano leggermente più valore. Questo perchè mentre Roger ha ottenuto la maggior parte dei suoi titoli slams quando Nole e Rafa erano ancora molto giovani e Nole ha ottenuto la maggior parte dei suoi titoli quando lo svizzero era praticamente in pensione e Rafa in netto calo, lo spagnolo ha dovuto sorbirsi prima Roger al Top e poi Nole al top. Quindi credo che abbia avuto le difficoltà maggiori. Tuttavia resta la pecca di non aver mai vinto un master e di aver avuto un rendimento nettamente inferiore agli altri due nello scenario indoor.
Sicuramente hai travisato il mio messaggio.
Sono stato critico sul pubblico figlio dei cattivi esempi degli ultimi anni, ma questi sub umani non c’entrano nulla con la musica, l’arte o l’umanità profusa dall’america di cui usi retoricamente nel tuo messaggio per criticare il mio.
Sinceramente non ho visto nessun amore, ma antisportività, rozzezza sportiva e da parte di Novak nessuna azione per calmierare il pubblico né prima né un solo accenno critico al pietoso spettacolo durante la cerimonia.
E le lacrime avvenute a fine match mi son parse di amore per sé stesso, per una fine che stava pregustando.
Anche la racchetta rotta non ha nulla in comune con l’amore, bensì rabbia ed un gesto che da uomo immagine dovrebbe evitare.
Atp Finals è una esibizione con gironi demenziali che nulla hanno a che spartire col tennis.
Lacrime di coccodrillo !
Ma vallà ahahahah
Guardiamo avanti, 2022
AO: favorito Djokovic. Sul suo giardino di casa Medvedev e Zverev gli sono inferiori
RG: se non riprendono Nadal e Thiem, favorito Djokovic. A meno che Tsitsipas migliiri di testa, soprattutto nelle finali
Wimbledon: rifavorito Djokovic(coi valori odierni, poi se Berretto fa un ulteriore salto di qualità se ne riparla
Onestamente, la stagione 2021 mi sembra ripetibile… Potrebbe riprovarci ancora e arrivare all appuntamento decisivo meno bloccato
Sono sostanzialmente d’ accordo.
Va capito come reagirà anche Medvedev alla vittoria. Caratterialmente non mi sembra un cannbale.
Per cui vedo Nole ancora favorito almeno in 3 slams su 4. A Parigi dipenderà dalle condizioni del piede di Nadal.
I Vari Medvedev, Tsitsipas, Zverev e Berrettini hanno dimostrato di avere dei punti deboli.
Il Russo ogni tanto perde la testa e ha grosse difficoltà su erba e soprattutto terra.
Il greco è troppo nervoso, lo testimonia l’ atteggiamento che ha in campo e i continui coaching che subisce.
Perticone ha dei difetti tecnici(dritto e manualità) e di concentrazione(ogni tanto perde la seconda di servizio).
Berretto è troppo pesante e ciò lo limita negli spostamenti laterali e in risposta.
Gli altri sono ancora troppo giovani.
Secondo me, avremo ancora un anno di dominio di Nole, anche se penso sia difficile che arriverà nuovamente a settembre con tre slams in tasca.
Secondo me conta anche quella delle vittorie del Master di fine anno (o ATP Finals che dir si voglia). Eccola:
Federer – 6
Djokovic – 5
Nadal – 0.
Poi, secondo me, conta anche quella dei titoli ATP vinti in carriera. Eccola:
Connors – 109 (di cui una ventina di tornei-esibizioni a inviti, con quattro giocatori, che non dovrebbero essere conteggiati)
Federer – 103
Nadal – 88
Djokovic – 85
Sarebbe davvero la ciliegina sulla leggenda che li accomuna se i Big Three finissero le loro carriere con 20 Slam a testa.
Riguardo la questione GOAT, con tutto sto parlare in questi giorni di Grande Slam l’istinto mi direbbe Rod Laver perchè ne realizzò ben 2, ma dico che in realtà non c’è risposta perchè le epoche differenti non sono ben confrontabili, troppe variabili in gioco per poter giudicare oggettivamente cambiano velocemente nel tempo (sicuramente confrontabili tra loro invece i Big Three, proprio perchè sono nella stessa epoca).
Ma può anche esistere l’eccezione che va oltre e trascende tutto, qualcosa di inarrivabile, perchè mai nessuno o nessuna in nessuno sport è stato capace di laurearsi Campione del mondo in nessuna specialità per 13 volte come ha fatto Rafa Nadal al Roland Garros e soprattutto con il secondo all time (tal Bjorn Borg) che ne ha vinti sei, cioè meno della metà. Ecco, di fronte a un accaduto mostruoso ed irripetibile come questo non c’è differenza di epoca che tenga, Nadal è indiscutibilmente per sempre il GOAT nella specialità terra rossa.
E Nole e Roger? sono fuoriclasse direi di pari grandezza, con caratteristiche tecniche e agonistiche talmente differenti che per molti versi l’uno potrebbe essere considerato il complemento dell’altro.
Per confrontarli tanti sono i parametri che dovrebbero entrare in gioco oltre alle cifre nude e crude dei successi conseguiti. Importanti direi che sono soprattutto la longevità agonistica ai massimi livelli e l’influenza stilistica e tecnica avuta nella storia ed evoluzione dell’arte tennistica (e qui il discorso diventa però anche soggettivo).
Ma se si vuole parlare per l’ennesima volta specificamente di palmarès, per essere il più possibile oggettivi vanno considerati gli eventi a cui tutti tengono massimamente e ai massimi livelli e sui quali viene quindi impostata la preparazione per presentarsi ed esserci il più possibile al top assoluto del proprio rendimento fisico e mentale: sono indubbiamente gli Slam e le ATP Finals. Tra l’altro le Finals sono l’unico evento in cui per essere vincitori finali bisogna sicuramente aver affrontato 5 Top Ten battendone almeno 4.
Bene, Nole e Roger negli Slam sono in perfetta parità (20 più altre 11 finali perse) e nelle ATP Finals Roger ha 6 vittorie più altre 4 finali perse mentre Nole ha 5 vittorie più altre 2 finali perse.
Non è una differenza da poco (una vittoria e 2 altre finali raggiunte in più rispetto a Nole) ma nonostante io sia da sempre tifoso di Roger non è abbastanza per farmi giudicare e affermare che Roger sia più grande di Nole.
Semplicemente perchè a mio modesto parere non ha senso e non è giusto decidere il GOAT ragionando su margini di differenza che possono dipendere dall’andamento di una singola partita (Nole, ieri poteva essere 21 a 20) o addirittura dall’andamento di 60 secondi di vita durante un quinto set (Roger a Wimbledon 2019, ora sarebbe 21 a 19 per lui)
Tragedie? Mica è morto qualcuno. Al massimo drammi, e poi può sempre riprovarci il prossimo anno. Anisimova allora con la morte del padre, o Giorgi della sorella? E tutti gli atleti paraolimpici? La delusione di Nole è riscattabile, quello che hanno perso altri no. Ma è proprio impossibile nello sport rinunciare all’iperbole?
Era una risposta al commento di bibi, pardon.
Lacrime di qua lacrime di là, ragazzi ma che vi siete visti ieri Via col Vento?
È normale che con l’età la forma fisica viene meno. Io credo che il prossimo anno diserterà la maggiorparte dei tornei ATP per giocare solo gli Slam. Nonostante la sconfitta di ieri, dove obiettivamente era arrivato cotto fisicamente e mentalmente rimane sempre il favorito n.1 per gli Slam, soprattutto sull’erba e sulla terra rossa dove sia Medvedev che Zverev che Tsitsipas non riescono ad esprimere il loro tennis migliore. Dando ovviamente per scontato che Nadal al RG non rientri in piena forma.
@ Givaldo Barbosa (#2929214)
Tu stesso però predichi bene e razzoli male. Roger non è mai stato imbattibile, infatti per lo meno a Parigi ha sempre perso. E poi tutti i campioni sono unici. trovami un numero 1, nel maschile, che abbia avuto somiglianze con un altro. Borg, Connors, Mac, Lendl, Edberg, Becker, Agassi, Sampras, Kafelnikov, Hewuitt e così via per arrivare alla triade del ventennio, hanno mai avuto qualcosa in comuune nel gioco? Che io ricordi nessun giocatore ha concluso l’annata senza almeno una sconfitta di livello. Il più vicino a farlo mi pare Mac nell’84 solo due incontri, Parigi e la finale di Davis. Speriamo che anche i prossimi numeri 1 a venire siano a loro modo unici, e non si arrivi a certi appiattimenti della wta, in cui quasi tutte giocano lo stesso tennis, con gli stessi schemi, chi meglio chi peggio ma più o meno la minestra è quella, salvo pochissime eccezioni.
Complimenti per lo splendido articolo. Ieri Nole ha finalmente conquistato tutto pubblico. Mi sono commosso anche io in quel pianto prima dell’ultimo game. C’era tutto in quegli istanti: liberazione della pressione, consapevolezza di essere finalmente amato, fragilità umana. Quello è stato il suo intimo Grande Slam: la consacrazione di un campione unico, il migliore perché più umano di prima!
@ Pallettaro Mingherlino (#2929192)
Ai tempi del miglior Mac gli Australian Open on li giocavano molti dei primi giocatori del ranking, evidentemente non erano interessati al Grande Slam. E poi c’era il problema per gli attaccanti di non essere terraioli, per i terraioli puri l’erba di Wimbledon era impraticabile. Ora il problema è che la stagione è troppo lunga, forse Nole, se il suo obiettivo era quello di vincere il grande slam, avrebbe dovuto limitare al massimo la sua presenza nel circuito, un paio di 1000 e per il resto solo gli slam. Comunque ancora una volta si dimostra che nessuno è imbattibile, e prima di fare proclami assoluti, gli appassionati dovrebbero pensarci due volte. Sicuro qui, indegno là, impossibile che sono solo ipotesi mentali. Il futuro non sarà mai certezza.
Basta dai, con sta favola di Tokio e del fuso orario, sei rimasto l’unico a crederci.
E’ arrivato il conto
Adesso farà come Serena e mollerà il resto dell’annata o si ributterà con ancora più furore nella mischia? Non è possibile che non subisca il colpo di un desiderio tanto inseguito e sfumato sul più bello. Non mi stupirebbe leggere fra qualche giorno che la sua annata si chiuda qui. Se poi volesse avere il record dei master, rischia di nuovo ciò che è avvenuto alle olimpiadi e poi qui a New York, anzi, a questo punto lo ritengo molto probabile.
Gentile Kenobi, senza gli USA non ci sarebbero stati star wars e quindi neanche Kenobi.
La realtà degli USA è più complessa e variegata di quella descritta.
Non sono assolutamente un fan dello stile di vita americano, ma gli USA, oltre ai tantissimi difetti, sono anche letteratura, cinema, musica, opportunità per chi proviene dall’estero, tecnologia, ricerca scientifica
Per quanto sia soddisfatto della vittoria del russo mi è sembrata molto strana questa evanescenza del serbo
Godo come un riccio.
Nadal 20+1 Oro Olimpico
Federer 20+0
Spaccaracchette 20+0
Questa è l’unica classifica che conta !
Djokovic umano ahahahah
Il suo miglior colpo è spaccare le racchette.
Ahahahah
Mazzoni in versione Scanagatta…
Non si capisce perché I giornalisti di tennis pârtano dalle loro idee e non dai fatti
Nole non all altezza ieri
Stop.
A parte gli Slam I numeri del 2021 sono stati cattivi
Il resto sono storiente
Medvedev ha confermato quanto fatto nell uktimo anno e mezzo
Ma non avevi detto che te ne saresti andato?
Non a caso Henry Miller definiva L’America “inferno con l’aria condizionata”. Tornando più indietro potresti citare l’eccidio dei nativi, la schiavitù, i colpi di stato per rovesciare i governi di molti paesi, il sostegno a forze reazionarie in ogni parte del mondo, le bombe nucleari sul Giappone che solo le belle anime pensano fossero per evitare migliaia di morti….e potremmo continuare all’infinito a proposito di una grande democrazia…
Non c’è il divieto di delirio … ecco perché: leggiamo questo post.
Djokovic si e’ sfasciato con una gestione demenziale a 34 anni (…) dei suoi impegni.
A luglio agosto era tassativo, elementare, riposare dopo 3 Gran Slam pesantissimi.
Cosa fa il genio ?
Va a distruggersi fisico e mente di fatica a Tokyo !!!
Anche i due peggior possibili immaginabili jet-lag se li infligge per essere certo di suicidarsi.
Il prossimo anno avra’: 35 anni, il suo tennis e’ super atletico e una occasione cosi’ ,NON la rivede nemmeno con il binocolo
Si è chiusa un era, quella della monopolizzazione. Sul mercato è arrivato un prodotto fresco, vedremmo se sarà appetibile. La gallina vecchia non fa più buon brodo.
@ Givaldo Barbosa (#2929245)
Ne hai citati tre tranquilli e pacati…
Di pura empatia mi ero commosso sul tiebreak della finale di Wimbledon 2019. Mi è successo anche ieri nell’ultimo game. Tragedie umane, ieri come oggi.
E chi gode nel vedere la disperazione di chi fallisce una delle più ardue imprese sportive dell’epoca moderna ha probabilmente un problema con lo sport.
In un mondo utopico, i tre faboulous rimasti si metterebbero d’accordo e si ritirerebbero tutti, lasciando il tennis ai giovani e alle nuove generazioni, spettatori compresi.
E comunque io me lo auguro
Oddio non mi pare che questi tre sal punto di vista comportamentale siano il massimo. Poi forse giocano un tennis più arioso ma a parte Federer, nei tempi moderni, non mi pare che questo tipo di giocatori abbiano vinto un gran che. Del resto con 11 Maradona non vinci un campionato mentre con 11, che so, Tardelli si.
Guardiamo avanti, 2022
AO: favorito Djokovic. Sul suo giardino di casa Medvedev e Zverev gli sono inferiori
RG: se non riprendono Nadal e Thiem, favorito Djokovic. A meno che Tsitsipas migliiri di testa, soprattutto nelle finali
Wimbledon: rifavorito Djokovic(coi valori odierni, poi se Berretto fa un ulteriore salto di qualità se ne riparla
Onestamente, la stagione 2021 mi sembra ripetibile… Potrebbe riprovarci ancora e arrivare all appuntamento decisivo meno bloccato
l’anno prossimo sarò interessante davvero, finalmente i “nuovi” non avranno piu il cagotto ad affrontare il serbo in uno slam, ieri sera hanno capito che non è imbattibile, anche se cmq Nole per me vincerà in carriere almeno un altro paio di slam
però sarà un anno piu vecchio, lu come Rafa e Roger, mentre Sasha Medved TsiTsi ecc avranno un anno di crescita ed esperienza in piu
Magari la sconfitta è merito soprattutto di Medvedev (non ci credo molto) ma l’entità della sconfitta è senza dubbio colpa di Nole. Con un Djokovic abbastanza in palla forse anche Medvedev avrebbe alzato il livello e comunque vinto ma l’unica cosa che Danilii ha fatto davvero bene ieri sera è stato servire anche se senza grandi percentuali(quasi sempre al centro, ricordati Berrettini! Unico bonbardiere che serve quasi sempre esterno, retaggio del tennis terricolo che fu, da abbandonare subito!) per il resto si sono viste palle corte “amatoriali” che un Nole appena in sè avrebbe divorato e orrori tattici e tecnici soprattutto a rete da parte di Djokovic. Contro questo Nole è bastato e magari basterà a Medvedev per dominare il tennis futuro ma questa partita Djokovic non l’ha praticamente giocata bisogna pur ammetterlo ( e lo dico da non suo tifoso).
La pressione se l’è messa da solo
O si pensa che le interviste dei compagnucci di merende Vajda e Ivanisevic siano roba del tutto autonoma?
La verità è che faceva il grosso( uno che dice “anche Federer e Nadal meritavano di fare il Grande Slam”parla dando per scontato che lui lo farà,anzi,come se lo avesse già fatto,concedendo simbolicamente l’onore delle armi ai rivali dopo il trionfo)e si è messo pressione da solo
Poi l’ha presa nei denti
Ops
Pietoso il momento della racchetta sfasciata (con più colpi, e non con uno solo).
Sarebbe ora che gli energumeni diseducativi sfasciaracchette e coi tic della mutanda vadano in pensione e liberino il campo ai Musetti agli Shapovalov e ai Kyrgios, e che il tennis torni un gioco e non una prova di forza e un tiro alla fune.
Lo dico, più che altro, per i bimbi davanti agli schermi.
Come molti avevano messo in evidenza Nole è arrivato all’ultimo slam piuttosto scarico…certo ha resistito grazie alla sua forza e classe ma stavolta il tabellone gli ha messo davanti i più forti e le energie le ha consumate…certo avesse avuto un tabellone alla Wimbledon ce l’avrebbe fatta…però stavolta e su cemento ha dovuto affrontare nelle ultime 2 partite i 2 più forti…e se le energie scarseggiano la situazione diventa molto complicata…
Figuriamoci
Il tennis ringrazia Danil Medvedev. Il primo Grande Slam dopo Rod Laver allo spocchioso isterico non si poteva proprio vedere. Pericolo scampato.
Dopo tre Gran Slam pesantissimi, a 34 anni suonati, anziché: riposarsi a luglio – agosto, si e’ buttato nella fornace di Tokyo e si e’ auto-inflitto due jet-lag micidiali in successione.
Guarda caso è: arrivato cotto come un pollo arrosto e alle semi-finali di Tokyo, e alle semi-finali con Zverev, quando visibilmente età gia’ SFINITO
Avesse ascoltato il papa’…
Nole con questa finale, ha riguadagnato…… una fetta considerevole di pubblico perso stradafacendo !
Medvedev avrà sicuramente dei bassi più marcati di altri giocatori, (qualche mese fà era inguardabile)succede a molti con la finale in “ev”.Nole ha giocato stranamente ad un livello inconsueto per lui, ma Medvedev è stato ingiocabile per tutto l’incontro , specialmente al servizio !
Ammiro Nole, ma al suo posto di fronte a quel pubblico osceno – che lui in premiazione ha elogiato – avrei mandato un segnale. Anche solo un cenno per chiedere rispetto per il suo avversario. Anche se era in svantaggio netto, anche se ormai era spacciato. In passato anche lui era stato mira di ostilità da parte del pubblico e la sua reazione non si era fatta attendere, cosa che Medvedev ieri inteligentemente non ha fatto. Comunque questo trofeo è strameritato, non credo sarebbe stato possibile per Daniil imbastire un match meglio di così. Gli auguro grandi successi per la sua carriera.
Umano e imperfetto sono sinonimi e quindi Djokovic è sempre stato umano A volte anche troppo Vedi sbroccamenti vari Per quanto riguarda il tennis mi azzardo a fare una riflessione sul 2022 Il prossimo anno l’unico torneo in cui parte chiaramente favorito è Wimbledon E questo perché sull’erba la concorrenza è minima Sul cemento la concorrenza c’è Innanzitutto Medvedev Giocatore che ormai va preso sul serio A Parigi bisogna vedere come sta Nadal In definitiva per Djokovic sarà una stagione complicata Anche perché come si dice ogni anno ne passa uno E ride bene chi ride ultimo
Il pubblico americano fa parte dei processi della storia iniziata con l’undici settembre 2001.
Da lì sono venute fuori le torture nei campi di concentramento irakeni , le balle sulle armi di distruzione di massa, il trumpismo , i Floyd con le insurrezioni soppresse con le stesse armi della guerra preventiva esportatrice di pace, le devastazioni al Campidoglio, etc…
Tutta questa massa di bifolchi non sono altro che i prodotti di una società che genera odio e divisioni .
Lo abbiamo visto con Sinner quanto sia stato vergognoso il pubblico ed abbiamo avuto la controprova con le urla di giubilo per un net od un fallo in battuta.
A me rimarrà impressa quella scimmia urlante a torso nudo che si batteva forsennatamente sulla pancia come simbolo del regresso socio-culturale nel tennis tifato.
Forse l’immagine che oscurerà questo abominio sono quelle due belle ragazze simbolo del multiculturalismo e sorridenti in finale.
Bisogna sempre trovare la luce in fondo al tunnel .
Ha sentito troppo la pressione. Tutti stanno caricando la questione Grande Slam dalla finale di Wimbledon. Ne avevo le tasche piene io, figuriamoci lui che se la giocava. Ma che abbia una testa da (super)campione non è in discussione nemmeno dopo questa sconfitta.
Dispiace, più che altro, per gli utenti che giorni fa, sicuri della vittoria del loro beniamino, sono accorsi con una certa sbruffoneria padronale con battute cattive nei confronti di chi sollevava qualche dubbio sull’esito della finale.
Impareranno, la batosta insegnerà loro che l’umiltà porta lontano, mentre la spavalderia non porta da nessuna parte.
Viceversa, i simpatizzanti di Federer hanno sempre approcciato con umiltà, anche nei giorni in cui il Maestro era insuperabile e imbattibile.
Per concludere questa vicenda piuttosto imbarazzante, imbarazzante per chi cantava vittoria, propongo un minuto di silenzio in memoria degli orologi dei seguaci di Djokovic, fermi, per sempre, a un quarto alle Nole.
Saluti
Il prossimo anno il robottino farà il suo Grande Slam !
Non sono d’accordo. ..magari come lo stesso Nole ha detto, il serbo non era brillantissimo ma io ho visto più una partita in cui Medvedev ha tirato tutto il possibile e tutto dentro, altro che ritmi bassi…tipo safin-sampras
È giusto che il tifo si schieri dalla parte che vuole, e che i giocatori lo accettino (un ventenne italiano ha insegnato in questo una settimana fa). Ma fischiare mentre il giocatore prepara il servizio è da somari di razza.
Fossi stato in Djokovic avrei chiesto al pubblico,cafone e vergognoso,di smetterla di disturbare Medvedev…invece di sperare che lo aiutasse a destabilizzare il russo…poco sportivo non ci ha mai provato a farlo…
Io dico che se i prossimi rivali di Nole sono questi (medvedev,zverev,tsitsi) non avrà grandi difficoltà ad arrivare a 31 Slam. La testa ,rispetto a tutti gli altri campioni, è la qualità che lo rende un vero numero 1. Se ritrova lo smalto dei primi 6 mesi di questo 2021 li mette ancora in riga tutti quanti
@ TifosoDelGrandeNovakDjokovic(ex SlamdogMillionaire) (#2929159)
Il volto umano lo mostri quando vinci e non quando perdi perchè ti son venute le orecchie da coker per aver malamente perso! Umano è Nadal quando corre dalla ragazzina colpita per sbaglio e non per rabbia come il serbo! 😡 Il NO VAX non s’è umanizzato ma semplicemente è stato ridimensionato! Tristezza sarà quando Roger e Rafa lasceranno ❗
Tirando comunque le somme, questa sconfitta di Nole è l’ennesima dimostrazione di quanto sia difficile, al limite del sovrumano, conseguire il Grande Slam.
Djokovic è quello che ci è andato più vicino, seppur mancandolo proprio sul filo di lana, come fece Serena Williams. Altri mostri sacri di questo sport, da Federer a Nadal, da Sampras ad Agassi, da Borg a McEnroe non arrivarono neppure così tanto prossimi all’ambito traguardo.
Tutto ciò dovrebbe far riflettere sull’immensità di Rod Laver, a mio avviso il più grande tennista di tutti i tempi, che viceversa il Grande Slam lo fece, e per ben due volte !!! Nella prima (anno 1962) è vero, era preclusa la partecipazione dei professionisti, anche se i migliori dilettanti del tempo non erano poi così tanto inferiori ai pro. Ma nella seconda volta, nel 1969 perciò già nell’era Open, c’erano proprio tutti i più forti dell’epoca !!!
Rispetto a Melbourne si sono anche invertite le difficoltà del tabellone, con Djokovic che ha dovuto battere i migliori (Berrettini e Zverev), mentre Medvedev non ha incontrato ostacoli. La stanchezza può aver giocato un ruolo. Anche a Wimbledon Djokovic iniziò il primo set in maniera terribile, ma svoltò quasi subito.
Il lato mentale ovviamente è stato la chiave.
La sconfitta di Djokovic è stata provocata essenzialmente dal blocco psicologico che lo ha attanagliato di fronte all’ultimo traguardo prima di entrare nella Storia. Lo stesso blocco che subì Serena qualche anno fa, sempre agli USOpen. E ciò a prescindere dagli indubbi meriti dei rispettivi avversari, allora la nostra splendida Vinci, ieri il forte russo Medvedev.
Insomma, il “braccino” può venire anche ai più grandi ed esperti campioni, specialmente quando si sta giocando la partita più importante e decisiva dell’intera carriera…
Mazzoni, anche tu sei un grande!
Mi fa piacere che molti (evidentemente finora un po’ distratti) abbiano ora scoperto il volto umano di Nole. Per me è stato chiaro fin dalle prime volte che l’ho visto giocare.
Adesso sarà importante per lui metabolizzare ed elaborare questa sconfitta. Paradossalmente credo che possa fargli bene e mi spiego: Nole si è “rilassato” e ha vissuto brutti periodi non tanto dopo cocenti sconfitte (tipo quella citata contro Wawrinka al RG) ma quanto dopo aver completato il career grand slam con la vittoria del RG 2016. Li le sue motivazioni sono venute meno per un po’. E le motivazioni per gente come lui sono tutto.
Non sarà facile cancellare la sconfitta di ieri. Federer per esempio non si è più ripreso dopo quella finale di Wimbledon 2019 e si può dire (salvo clamorosi colpi di scena) che la sua carriera sia finita su quel maledetto (per lui) 40-15.
Adesso la stagione è praticamente finita ma gennaio non è poi troppo distante e lì capiremo già molte cose.
I campioni si vedono anche nella testa. In questa occasione è stato meno campione
bellissimo commento!! bravo mazzoni!!
Applauso assordante, ma i fischi prima delle battute di Medvedev , fanno pena . Pubblico incivile ed ignorante.
Grazie Mazzoni, pezzo dalla bellezza fulminante. Come sempre e più di sempre.